Tratto dal libro di testo: TecnoMEDIA Smart - G. Arduino - Lattes LE TECNICHE AGRONOMICHE ‐ 3 (pagine 114‐117 del libro di testo) LA RIPRODUZIONE DELLE PIANTE Le piante erbacee di grande coltura, come i cereali, sono riprodotte quasi esclusivamente per SEME . La semina può essere fatta spargendo la semente su tutta la superficie del terreno nel modo più uniforme possibile, oppure per righe o solchi, quando i semi vengono interrati a qualche centimetro di profondità seguendo una linea diritta precedentemente tracciata. Attualmente le operazioni di semina vengono eseguite a macchina. Per alcune colture la semina avviene in luoghi preparati appositamente, detti SEMENZAI . Dopo la germinazione le pianticelle vengono trasferite dal semenzaio al campo. Molte piante erbacee al posto dei semi utilizzano ORGANI VEGETATIVI di riproduzione. Si tratta di fusti sotterranei muniti di gemme, ognuno dei quali è in grado di riprodurre una pianta: per esempio i TUBERI per le patate, i RIZOMI per gli asparagi, gli STOLONI per le fragole, i BULBILLI per l’aglio. La moltiplicazione delle piante da frutto e ornamentali avviene, invece, staccando una o più parti vegetali dalla pianta madre in modo che si sviluppino nuove pianticelle. Si hanno varie tecniche: TALEA, MARGOTTA, PROPAGGINE ed INNESTO. La riproduzione per talea consiste nel recidere ed interrare una parte vegetale dotata di gemme in modo tale che si sviluppino le radici (es. ulivo o vite). L’innesto consiste nell’immettere su una pianta una parte di un’altra in modo che si saldino perfettamente; si può eseguire anche su generi differenti di piante purchè appartengano alla stessa specie. L’innesto è frequente nelle colture delle piante da frutto. IL CONTROLLO DELLE PIANTE INFESTANTI Le piante INFESTANTI crescono insieme a quelle utili, mescolandosi a esse e ne indeboliscono gravemente lo sviluppo. Per combatterle si possono usare mezzi fisici, chimici e biologici. Fra i mezzi fisici ricordiamo alcune lavorazioni del terreno che distruggono fisicamente le piante (sarchiatura, estirpatura e rincalzatura). Nei Paesi dove si pratica un’agricoltura molto avanzata si utilizzano in grande quantità i DISERBANTI chimici o erbicidi che possono essere diffusi sul terreno allo stato granulare o irrorati sulla pianta o sul terreno. Un uso scorretto o eccessivo di queste sostanze può però causare gravi danni alle colture, alle persone e all’ambiente. Oggi si cerca di usare sostanze più rispettose dell’ambiente dette BIOERBICIDI (es. aceto di vino o funghi parassiti delle malerbe). Il controllo delle piante infestanti può essere praticato in alternativa agli erbicidi con la tecnica del PIRODISERBO che usa il fuoco per eliminare le piante infestanti. Le ricerche genetiche hanno consentito di produrre specie resistenti ai diserbanti mediante Organismi Geneticamente Modificati (OGM); l’utilizzo di queste tecniche attualmente incontra forti resistenze nel nostro paese. LE COLTURE PROTETTE Normalmente la coltivazione delle piante avviene all’aperto e quindi dipende dalle condizioni fisiche del clima e del terreno. Potendo disporre di un ambiente protetto è possibile modificare la crescita e la produzione delle varie colture. Un tipo di protezione è la SERRA: uno spazio chiuso ricoperto di vetro o materiali plastici trasparenti in cui si controllano e regolano temperatura, umidità ed illuminazione. La PACCIAMATURA è una tecnica di protezione consistente nel coprire il terreno con pellicole di polietilene opportunamente forate per consentire il passaggio e la crescita delle piante coltivate. MINITEST 1. Come avviene la riproduzione delle piante? 2. Come avviene la riproduzione per talea? 3. Cos’è l’innesto? 4. Quali lavorazioni del terreno possono essere fatte per combattere le piante infestanti? 5. Come agiscono gli erbicidi? 6. Cos’è il pirodiserbo? 7. Cos’è una serra? 8. Cos’è la pacciamatura?