SEMINARI, GIUSTO EVITARE L’INGRESSO DEGLI OMOSESSUALI, PIETRA DI SCANDALO Un recente documento della Santa Sede, sui seminari e sulle modalità di accesso dei candidati, ha messo in evidenza due dati salienti. L'occidente, una volta ricco, ma secolarizzato, mostra crepe nelle vocazioni e segna il passo. Al contrario, sia in America, specie latina, che Asia ed Africa, le cose vanno benone. Ovviamente, per quelle terre, occorre fare la tara: spesso, e questo non è un esempio lodevole, il sacerdozio ministeriale è considerato non una missione, quanto una sorta di occupazione, con tanti lati negativi e problemi connessi. Ma il documento dice anche un'altra cosa. Ossia, evitare l'ingresso a persone fragili. Fuor di metafora, i fragili sono coloro i quali manifestino chiare tendenze omosessuali e quindi scarsa spiritualità, riprendendo quanto stabilito nel 2005 dalla stessa Congregazione che prevede anche adeguate cure per gli omosessuali. Sul tema, la Chiesa cattolica, in altri documenti, era stata molto chiara, ... ... ma è bene rinfrescare le idee, specie a preti distratti o troppo "generosi" nel male; è importante ribadire che il Magistero della Chiesa cattolica considera il peccato del sesso gay come secondo, in gravità, solo all'omicidio volontario. Non esiste virgola nel bimillenario Magistero della Chiesa che dica il contrario e, addirittura, neanche un Papa potrebbe modificare questa verità; chi sostiene il contrario e si dice cattolico è semplicemente un eretico e va evitato. L'omosessualità in sé stessa non è peccaminosa, ma trattasi di malattia del corpo e della mente che va affrontata con santa rassegnazione ed in castità, affidandosi alla preghiera propria e degli altri. Dunque, in casi del genere, il soggetto omosessuale socialmente disordinato ha pieno diritto alla misericordia. Ma che cosa accadrebbe se soggetti del genere entrassero in seminario, ambiente chiuso e dunque maggiormente sensibile a fare scatenare istinti repressi e cattivi? Il rischio di deflagrazione e di un'ondata di sacerdoti gay (e dunque di pastori immorali) esiste, con annessi motivi di natura sanitaria, viste le possibili implicazioni che l'omosessualità praticata è in grado di comportare. Il prete gay, un ministro che va contro la legge di Dio, era e resta uno scandalo e la Chiesa queste cose non può tollerarle; si dica per chiarezza che tutti i casi di cosiddetta pedofilia del Clero, altro non sono, per il 90% dei casi, che episodi di preti omosessuali che hanno abusato di adolescenti dello stesso sesso, altro che pedofilia! Purtroppo, un'ondata buonista ha chiuso un occhio nel passato ed i frutti si sono visti. In quanto ai seminari vuoti, le responsabilità sono da attribuirsi alla progressiva secolarizzazione dei costumi, alla stessa arrendevolezza della Chiesa cattolica nelle scelte post conciliari e alla visione demagogica e populista di Giovanni Paolo II, fautore delle piazze piene, ma delle chiese e dei seminari vuoti. Fortunatamente, Papa Benedetto XVI ha deciso di cambiare passo. Bruno Volpe