Toxoplasma gondii • • • • UBIQUITARIO IN TUTTO IL MONDO COLPISCE MOLTE SPECIE ANIMALI E L’UOMO SI LOCALIZZA IN QUALSIASI ORGANO O APPARATO LA INFEZIONE DECORRE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI IN MANIERA ASINTOMATICA Di rilevanza clinica: a) INFEZIONE ACUTA DELLA DONNA IN GRAVIDANZA b) INFEZIONE CONGENITA c) FORMA OCULARE (corioretinite) d) INFEZIONE NEL PAZIENTE IMMUNOCOMPROMESSO (aids) trofozoiti trofozoiti oocisti Toxoplasma gondii Tipo Protozoa (eucariota, eterotrofo, unicellulare) Sottotipo Apicomplexa (complesso apicale, dixeno, no ciglia) Classe Sporozoa (spore R e sporozoiti) Sottoclasse Coccidia (trofozoiti maturi intracellulari) Ordine Eucoccidiida Famiglia Eimeriidae Genere Toxoplasma Specie Toxoplasma gondii Ciclo asessuato in animali e uomo (ospiti intermedi schizogonia) Ciclo sessuato nel gatto (ospite definitivo – sporogonia) Toxoplasma gondii Tre forme parassitarie - Tachizoita (forma vegetativa libera) →infezioni acute - Cistozoita (forma nei diversi organi, intracellulare) →Infezioni croniche - Sporozoita (forma nell’ambiente esterno, di resistenza) Toxoplasmosi Infezione dell’ospite intermedio Infezione acuta: trofozoiti o tachizoiti (elementi a rapida crescita) Infezione cronica, latente: cistozoiti (fase cistica tessutale) INFEZIONE OSPITE INTERMEDIO Evoluzione infezione acuta → infezione cronica • Tachizoite o Trofozoite • Moltiplicazione per scissione binaria (endoduogenia, 16 elementi) fino • Rottura cellulare → Infezione altre cellule • Realizzazione della risposta immune • Rallentamento della moltiplicazione → non rottura cellule parassitate → Cisti (fase cistica tessutale con cistozoiti all’interno cellula ospite parassitata) Toxoplasma gondii: Trofozoiti o tachizoiti • Morfologia ad arco, pellicola tristratificata, anello polare, conoide, rhoptries, toxonemi • Labili agli agenti esterni • Inattivati a 50 C in 15’, dal succo gastrico in 10’ • Uccisi da disinfettanti ordinari • Resistono a + 4 C per 25 gg • Sostengono infezioni connatali (diaplacentari) • “ “ da trapianto, di laboratorio Toxoplasma gondii: cistozoiti • • • • • • • Morfologia fusiforme nei muscoli, rotondeggiante nel cervello Parete argirofila, ~ 100 µm, 3000 cistozoiti (endoduogenia) Inattivati a 60 C in 10’ Resistenti a digestione peptica e triptica per 6 h Non resistenti a corrette pratiche di cottura, congelamento - scongelamento Infezioni per ingestione di carne cruda Infezioni professionali Toxoplasma gondii: oocisti • Disseminate dal gatto con le feci al termine del ciclo enteroepiteliale • La parete si forma intorno al gamete fertilizzato • Disseminazione persiste 7-20 giorni • Fino a 10 milioni al giorno • Infettanti solo dopo la sporulazione (1-5 giorni), in base alla temperatura e la concentrazione di O2 • Possono rimanere vitali fino a 18 mesi Infezione del gatto - ospite definitivo CICLO ENTEROEPITELIALE: Asessuato Sessuato - Ciclo asessuato Bradizoite (Sporozoite) --› Trofozoite ellissoidale Schizonte plurinucleato --›Fase schizonica --› Merozoiti -›Infezione altre cellule - Ciclo enteroepiteliale sessuato Schizonti plurinucleati --› (gamogonia) macrogameti e microgameti --› zigote --› Oocisti non sporulata --› (ambiente esterno) Oocisti sporulata (sporogonia) Toxoplasma gondii: caratteristiche morfobiologiche dell’oocisti matura • Oocisti matura costituita da 2 sporocisti contenenti ciascuna 2-4 sporozoiti • Oocisti infettanti a T. ambiente per > 1 anno • “ “ a -5 C per 120 gg • Resistenti a HCl 1%, enzimi proteolitici… • Sporozoiti rapidamente si trasformano in trofozoiti dopo ingestione • Sostengono infezioni di animali (specie erbivori, onnivori, volatili) • Sostengono infezioni dell’uomo (vegetariani, bambini…) Le oocisti disperse nel terreno sono infettanti solo dopo la sporulazione che richiede 1-5 gg a seconda della temperatura Ospite definitivo Ospite intermedio Toxoplasmosi: epidemiologia L’infezione dell’ospite intermedio giustifica 1. trasmissione per via transplacentare, 2. trasmissione attraverso l’ingestione di carne, 3. trasmissione in laboratorio Toxoplasmosi aquisita: patogenesi (1) • Ingestione di: OOCISTI mature (alimenti, soprattutto verdure, contaminati da feci di gatto) o CISTI TISSUTALI (carni crude o poco cotte) • Porta di ingresso: cellule epiteliali intestinali • Penetrazione attiva: adesione del conoide a alla membrana cellulare, torsione sull’asse longitudinale “penetration enhancing factor” (rhoptries) • Moltiplicazione in vacuolo parassitoforo • “Attivazione” cellule parassitate (poliribosomi e mitocondri disposti a corona…) • Rottura del vacuolo, distruzione della cellula ospite Toxoplasmosi: patogenesi (2) • • • • • • Moltiplicazione alla porta di ingresso Diffusione ai linfonodi mesenterici Diffusione sistemica, via ematica e linfatica Risposta immunitaria Clearance dei tachizoiti extracellulari Pseudocisti ---› cisti tissutale (bradizoiti nel SNC, muscolatura striata) • Persistenza delle cisti - Infezione latente, cronica Toxoplasmosi: infezione cronica • Persistenza della forma cistica in diversi organi • Liberazione periodica di bradizoiti/rottura di cisti • Rottura delle cisti come processo clinicamente silente controllato dal sistema immune • Piccoli noduli infiammatori • Grado limitato di morte cellulare e di danno della architettura Ferguson DJ et al: Parasitol Res 1989; 75:599-603 Toxoplasmosi: ruolo delle cellule T - Attivazione CD4 specifici per infezione cellule MHC II ristrette - Attivazione CTL specifici “ “ “ MHC I ristrette - Attività litica di CTL specifici - CTL specifici nell’infezione acuta dell’uomo - CTL attivi su cellule “target” infettate e tachizoiti liberi - Ruolo sinergico CD4 e CD8 (Ifn gamma e immunità protettiva) - Immunità protettiva non abrogata da deplezione CD4 - Immunità protettiva abrogata da deplezione CD8 - Attivazione di cellule gamma delta di tipo citolitico e secretivo Toxoplasmosi: ruolo di Ifn gamma • Ifn gamma maggior mediatore di resistenza nella infezione acuta da T. gondii • Ifn gamma endogeno previene l’encefalite da Toxoplasma nel topo • Ifn gamma efficace nel trattamento della encefalite sperimentale da Toxoplasma gondii Toxoplasmosi: patogenesi nell’ immunodepresso • Diminuzione CTL specifici • Shift Th1 —> Th2 • Diminuzione Ifn gamma • Diminuzione della capacità fagocitaria della microglia • Diminuzione della capacità di killing della microglia Toxoplasmosi: forme di interesse clinico INFEZIONE ACUTA IN GRAVIDANZA • Importante per la possibile trasmissione al feto • Rischio di trasmissione solo se l’infezione primaria avviene dopo il concepimento • Rischio di trasmissione 1 Trimestre 25% (aborto, malformazioni congenite) 2 Trimestre 40% (morte intrauterina, forme connatali) 3 Trimestre 60 % (neonato infetto ma apparentemente sano) Terapia: spiramicina 2 gr/die, dalla diagnosi al parto (considerato che la spiramicina passa scarsamente la placenta in caso di documentata infezione fetale e’ necessario somministrare anche sulfadiazina, pirimetamina e a. folico) TOXOPLASMOSI CONGENITA • a) b) c) • a) b) c) • a) b) Forme maggiori ad esordio clinico neonatale (fetopatia) Encefalomielite Tetrade di Sabin (idrocefalo, corioretinite, calcificazioni intracraniche, ritardo mentale) Toxoplasmosi generalizzata (ittero, epatosplenomegalia, disordini ematologici…) Forme minori ad esordio clinico precoce Forme oculari isolate Forme neurologiche localizzate Forme itteriche isolate Forme ad esordio clinico tardivo Forme neurologiche (ritardo psicomotorio, sindromi convulsive..) corioretiniti Diagnosi PCR su liquido amniotico Toxoplasmosi acqusita (del soggetto immunocompetente) • Solo il 10% delle infezioni acute è sintomatico ! • Prevalgono quadri di linfoadenite (localizzata o generalizzata), con iperplasia follicolare reattiva, clusters di istiociti epitelioidi ai margini dei centri germinativi, cellule monocitarie • Rarissime segnalazioni di forme generalizzate FORMA OCULARE Infezioni congenite (la maggior parte !) Infezioni acquisite Possono essere monolaterali o bilaterali, presenti alla nascita o comparire a distanza. Il secondo occhio può essere interessato anche dopo 20 anni. Forme di corioretinite o panuveite. Frequenti le recidive Corioretinite da Toxoplasma attiva attiva esiti Toxoplasmosi nell’immunocompromesso (Riattivazione infezioni latenti) • Toxoplasmosi cerebrale Patologia focale, 80% lesioni multiple. Localizzazione alla giunzione cortico midollare. CT cranio: lesioni ipodense, effetto massa, edema perilesionale, “ring enhancement” • Toxoplasmosi polmonare Non distinguibile da polmonite Pn. carinii • Toxoplasmosi oculare, infrequente in AIDS TC cerebrale: Lesione con edema e ring enhancement Toxoplasmosi nell’immunocompromesso: terapia Regime standard • Pirimetamina 200 mg il 1 giorno poi 50 mg al giorno + • Sulfadiazina 4-6 gr al dì o Clindamicina ev 600 mg x 4/di + • Ac folinico Alternative • Trimetoprim/sulfametoxazolo ev (480-640 mg di Trimetoprim/d) O • Claritromicina o Dapsone o Atovaquone + Pirimetamina