Ateneo - Arcavacata, 27/03/2017
Cosa farò da grande? Lo statistico!
Cosa farò da grande? Lo statistico!
…ma che fa lo statistico? Fa parlare i dati!
Il mestiere più sexy del mondo ma anche la scienza che è in grado di
raccontare - più di altre - le dinamiche economiche e sociali in atto.
La professione del futuro, in un'epoca incentrata sempre di più
sull'uso di grandi moli di dati e informazioni, tanto duttile da essere
in grado di "leggere" ed interpretare i problemi in tutti i settori in cui
opera.... E soprattutto, oggi - per chi si appresta a scegliere il proprio
percorso di studi universitari - una strada che offre opportunità
interessanti in termini di sbocchi lavorativi.
Il pensiero comune associa la statistica ai polli di Trilussa (seconno
le statistiche d'adesso risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se
nun entra ne le spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perche' c'e'
un antro che ne magna due ) o alle notizie allarmanti dell’Istat che
dichiara quanto siamo più vecchi e più poveri! In pochi sanno che la
statistica crea lavoro.
Il 96.2% dei laureati in Statistica (a tre anni dalla laurea) lavora ed ha
uno stipendio medio netto di circa 1500 euro. E’ quello che dice,
nell’ultimo rapporto, il consorzio AlmaLaurea che ogni anno realizza
l’indagine su Profilo e Condizione Occupazionale dei Laureati. Solo
Ingegneria sembra offrire di più.
Nel 2009, Hal Varian, economista di fama mondiale presso
l’Università della California e consulente di Google, in un’intervista
rilasciata al The New York Times, nel rivolgersi alle nuove
generazioni di studenti affermava: “il lavoro più sexy nei prossimi
dieci anni sarà quello dello statistico. La gente pensa che stia
scherzando, ma l’abilità di prendere possesso dei dati, essere capace
di capirli, elaborarli, estrarne il significato, visualizzarli e
comunicarli sarà immensamente importante nei prossimi decenni.”
Quella che sembrava a molti solo una visionaria profezia rappresenta
oggi una concreta opportunità di carriera che non stupisce gli addetti
ai lavori da sempre impegnati a diffondere il pensiero e il metodo
statistico e ad informare le nuove generazioni del ruolo strategico di
una nuova figura professionale, quella dello statistico/data scientist.
Proprio queste due figure occupano i primi due posti nella classifica
dei lavori migliori (in base al guadagno e le potenzialità di crescita)
pubblicata su CareerCast.com nel rapporto del 2016.
La statistica ha oggi assunto una tale rilevanza da esser considerata
l’unico strumento scientifico che consente di prendere decisioni in
condizioni di incertezza e ridurre il rischio di incorrere in scelte
errate: nuove terapie in medicina vengono applicate solo se il test
statistico le valida, il riconoscimento di un assassino tramite il DNA è
solo un’applicazione di un calcolo statistico, le previsioni dei futuri
scenari in finanza, ambiente e marketing, per citarne alcuni, si basano
sul calcolo delle probabilità. La figura dello statistico è quindi
indispensabile in tutti i settori.
“Il bello di essere statistici è che si può giocare nel giardino di tutti
gli altri ”, diceva J.W.Tukey, matematico americano, poiché lo
statistico ha le competenze e gli strumenti per affrontare i problemi in
tutti i settori in cui opera: governo e pubblica amministrazione,
imprese e industria, marketing, finanza e assicurazioni, biologia e
medicina, ambiente ed energia, telecomunicazioni, e molti altri. Una
sorta di moderno mago dei numeri che opera con metodo
scientifico-sperimentale, ben lungi dalla vaga e arcaica immagine di
ufficiale d’anagrafe che incolonna numeri su registri e carte
polverose!
Siamo nella terza rivoluzione industriale: l’era digitale. Web, GPS,
nanosensori, carte di credito, genomica, dati ad alta frequenza in
finanza rendono oggi possibile raccogliere enormi quantità di dati e
serve un esperto che trasformi queste informazioni in conoscenza. E
questo esperto è lo statistico o data scientist. Bisio, Amministratore
delegato di Vodafone, dichiara: “ C’è il data scientist tra le
professioni del futuro! Lo sviluppo digitale necessita di nuove
competenze. Una grande sfida per le aziende è ricavare da grandi
quantità di dati un’informazione significativa .”
Quanti dati in un minuto? Qualche esempio: 2 milioni di ricerche in
Google; 41mila post e 1,8 milioni di “mi piace” in Facebook, 204
milioni di email spedite in media, 571 nuovi siti internet, 72 ore di
video caricate su YouTube, 278mila tweet etc… Saper trarre
informazioni fruibili da questa enorme mole di dati utilizzando il
metodo statistico è la nuova sfida che può tramutarsi in opportunità
per i laureati che sapranno offrire le competenze giuste ed al passo
coi tempi!
L’Università della Calabria offre un corso di laurea triennale in
Statistica per l’Azienda (SperA) ed uno di laurea Magistrale in
Statistica e Informatica per le Decisioni e le Analisi di Mercato
(SIDAM). Tra i pochi in Italia, essi mirano alla formazione di esperti
statistico-informatici, ovvero figure professionali caratterizzate da
un'avanzata conoscenza della metodologia statistica e degli strumenti
informatici e in possesso di competenze operative/abilità pratiche
indispensabili per la gestione e il trattamento statistico di grandi
quantità di dati a supporto dei processi decisionali di enti,
organizzazioni ed aziende, nonché dei policy makers. Inoltre, la
formazione, declinata nell'ambito delle analisi di mercato, consente
al laureato di affiancare manager aziendali nell'individuazione di
soluzioni e strategie nelle politiche di marketing connesse al mercato
dei beni e dei servizi.
Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di Laurea in SperA e
SIDAM non corrono alcun rischio di esserne esclusi. Infatti, il bando
di ammissione prevede al massimo 75 e 60 studenti da immatricolare
e le richieste di iscrizione non hanno mai superato i posti messi a
bando. La causa principale è da ricercare nella scarsissima
conoscenza, tra studenti, famiglie e insegnanti, dei notevoli sbocchi
professionali che si prospettano a chi consegue una laurea nelle
discipline statistiche. A ciò si aggiunge la scarsa informazione, anche
tra gli studenti potenzialmente più interessati e motivati,
dell’attivazione dei Corsi di Laurea presso l’Unical. Tutte le
informazioni sulle pagine dedicate www.desf.unical.it/Lstatistica e
www.desf.unical.it/LMstatistica, oppure sulla pagina web del
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza www.desf.unical.it
(nuova offerta formativa 2016-2017).
L’importanza di un percorso di studio in statistica non è certamente
sfuggito al Ministero dell’Istruzione (MIUR). Infatti, il Corso di
Laurea Triennale in SperA rientra nel Piano Nazionale Lauree
Scientifiche. E’ pertanto considerato uno dei corsi di studio di
particolare interesse nazionale e comunitario per i quali il MIUR ha
previsto un fondo speciale finalizzato al rimborso parziale delle tasse
e dei contributi dovuti dagli studenti iscritti. Inoltre, le aziende hanno
vantaggi fiscali ad assumere statistici. Dal 24.1.2014 è, infatti,
operativo il credito di imposta per assunzioni a tempo indeterminato
di personale in possesso di una laurea magistrale in discipline
tecnico-scientifico (quella di Statistica è inclusa), purché impiegate
in attività di Ricerca & Sviluppo.
….Allora? cosa farò da grande? Senza dubbio lo statistico!
Filippo Domma
Sabrina Giordano
Pier Francesco Perri
Francesca Condino