Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa Capitale sociale al 31/12/14: Euro 42.831.558,00 Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4 Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 Iscritta al n. 8883dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DENOMINATO "BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE" "BANCA DI BOLOGNA A TASSO FISSO" "BANCA DI BOLOGNA STEP UP/STEP DOWN" depositato presso CONSOB in data 20/07/2015 a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015 Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ai sensi della Direttiva 2003/71/CE, del Regolamento n.809/04/Ce e del Regolamento Emittenti delibera Consob 11971/99 e successive modifiche. Il Prospetto di Base si compone della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari, nonché i rischi associati agli stessi, del Documento di Registrazione, descrittivo dell’emittente e della Nota Informativa comprensiva del modello delle Condizioni Definitive. In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni Definitive, a cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno rese pubbliche prima dell’inizio di ciascuna offerta. Si veda in particolare la sezione “Fattori di Rischio” di cui alla sezione VI – Nota Informativa del presente Prospetto di Base ed il paragrafo 3 del Documento di Registrazione. Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede della Banca in Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso tutte le Filiali e sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it). L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. 1 AVVERTENZA Si richiama l’attenzione sulla specifica situazione della qualità dei crediti, più ampiamente rappresentata ai paragrafi 3.1 “Fattori di Rischio” e 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente” del Documento di Registrazione. Si riporta di seguito il raffronto tra i dati relativi ai principali indicatori di rischiosità creditizia di Banca di Bologna con i dati medi di sistema riferiti alla categoria di appartenenza dell’Emittente (“Banche minori”). Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia Indicatori di rischiosità creditizia Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi Sofferenze nette/crediti vs clientela netti Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela lordi Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela netti Rapporto di copertura dei crediti deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto Banca 31/12/2014 9,70% 6,01% 19,35% Sistema 2014 8,60% (*) 4,50%(***) 16,80% (*) Banca 31/12/2013 6,14% 3,84% 16,63% Sistema 2013** 7,70% (**) 4,00%(***) 15,90% (**) 14,20% 10,80%(***) 13,50% 10,00%(***) 31,49% 42,22% 45,46% 36,50% (*) 52,10% (*) n.d. 22,76% 40,55% 31,26% 31,50% (**) 48,50% (**) n.d. *Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015 **Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014 ***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema” Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013, ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50% al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al 31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013). Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86% rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51% rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al 9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013. Per ulteriori informazioni sulla qualità del credito dell’Emittente si rinvia al fattore di rischio “Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito dell’Emittente” di cui al capitolo 3.1 “Fattori di Rischio” del Documento di Registrazione. 2 INDICE SEZIONE 1- DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’ ............................................................................................. 6 1 PERSONE RESPONSABILI ................................................................................................................................... 6 1.1 Persone responsabili del prospetto di base ......................................................................................................... 6 1.2 Dichiarazione di responsabilità ............................................................................................................................ 6 SEZIONE 2 - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA ............................................................................... 7 SEZIONE 3 - NOTA DI SINTESI................................................................................................................................ 8 SEZIONE 4 - FATTORI DI RISCHIO ....................................................................................................................... 24 1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE ............................................................................................ 24 2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI .......................................... 24 SEZIONE 5 - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ................................................................................................. 25 2 REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................................................. 26 2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente……………………………………………………………………………..26 3 FATTORI DI RISCHIO………………………………………………………………………………………………………27 3.1 FATTORI DI RISCHIO ...................................................................................................................................... 27 3.2 DATI FINANZIARI SELEZIONATI RELATIVI ALL’EMITTENTE ...................................................................... 33 4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE ..................................................................................................................... 41 4.1 Storia ed evoluzione dell'Emittente. .................................................................................................................. 41 4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente. ................................................................................... 41 4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione. ............................................................ 41 4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente. .................................................................................................. 41 4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale. ....................................................................................... 41 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità............................................................................................................................................................. 41 5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA' ....................................................................................................................... 43 5.1 Principali attività ................................................................................................................................................ 43 5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati. .................................................................................................................................... 43 5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività. ................................................................................... 44 5.1.3 Principali mercati ............................................................................................................................................ 44 5.1.4 Posizione concorrenziale ................................................................................................................................ 45 6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ......................................................................................................................... 45 6.1 Breve descrizione del Gruppo. .......................................................................................................................... 45 7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ................................................................................................ 46 7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato .................................................................................................................................................. 46 7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso ........................................ 46 8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI .................................................................................................................... 46 9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ................................................................... 46 9.1 Componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e degli organi direttivi .......................... 46 9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza............................................... 50 10 PRINCIPALI AZIONISTI..................................................................................................................................... 50 10.1 Compagine sociale - controllo ......................................................................................................................... 50 10.2 Descrizione di eventuali accordi noti all’Emittente dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente ............................................................................................... 50 11 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE ......................................................................................................... 51 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati ....................................................................................... 51 11.2 Bilanci ............................................................................................................................................................. 51 11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali.............................................................................................. 51 11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione. .................................................................................................................................................................. 51 11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione che siano state controllate dai revisori dei conti. ....................................................................................................................................................... 52 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie. ....................................................................................................... 52 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie. ................................................................ 52 11.6 Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali. ......................................................................................... 52 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente. ...................................... 52 12 CONTRATTI IMPORTANTI ............................................................................................................................... 52 3 13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ............ 52 13.1 Relazioni e pareri di terzi................................................................................................................................ 52 14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ...................................................................................................... 53 SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA PER LE OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE – TASSO FISSO E STEP UP/STEP DOWN................................................................................................................ 54 2 FATTORI DI RISCHIO .......................................................................................................................................... 54 2.1 Fattori di rischio generali relativi alle obbligazioni ............................................................................................... 54 2.1.1 Rischio di credito per l'investitore ..................................................................................................................... 54 2.1.2 Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni ................................................................. 54 2.1.3 Rischio relativo alla vendita prima della scadenza ........................................................................................... 54 2.1.4 Rischio di tasso di mercato .............................................................................................................................. 55 2.1.5 Rischio di liquidità ............................................................................................................................................ 55 2.1.6 Rischio di deterioramento del merito di credito dell'emittente ......................................................................... 56 2.1.7 Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato .............. 56 2.1.8 Rischio correlato all'assenza di rating delle obbligazioni................................................................................. 56 2.1.9 Rischi derivanti da conflitti di interesse ........................................................................................................... 56 2.1.10 Rischio correlato all’assenza di informazioni................................................................................................. 56 2.1.11 Rischio di chiusura anticipata dell’offerta ..................................................................................................... 56 2.1.12 Rischio derivante da modifiche al regime fiscale .......................................................................................... 57 2.1.13 Rischio connesso all'utilizzo del "bail in" e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi ............................................................................................... 57 2.1.14 Rischio di variazione del parametro di indicizzazione .................................................................................. 58 2.1.15 Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari ...................................................................................... 58 2.1.16 Rischio di spread negativo…………………………………………………………………………………………….58 3 INFORMAZIONI FONDAMENTALI ....................................................................................................................... 59 3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Emissione .................................................................... 59 3.2 Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi ......................................................................................................... 59 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE .................................................. 60 4.1 Descrizione degli strumenti finanziari................................................................................................................. 60 4.2 Legislazione ....................................................................................................................................................... 61 4.3 Forma degli strumenti e soggetto incaricato della tenuta dei registri ................................................................. 61 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari ..................................................................................................... 61 4.5 Ranking degli strumenti finanziari ...................................................................................................................... 61 4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari ............................................................................................................. 61 4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare ...................................................... 62 4.7.1 Tasso di interesse nominale……………………………………………………………………………………………62 4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare…………………………………………………………………………62 4.7.3 Data di godimento degli interessi………………………………………………………………………………………62 4.7.4 Date di scadenza degli interessi……………………………………………………………………………………….63 4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale………………………………………………………………..63 4.7.6 Dichiarazione indicante il tipo di sottostante………………………………………………………………………….63 4.7.7 Descrizione del sottostante……………………………………………………………………………………………..63 4.7.8 Fonte da cui ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante………………………...63 4.7.9 Eventi di turbativa riguardanti il parametro di indicizzazione……………………………………………………….63 4.7.10 Agente per il calcolo……………………………………………………………………………………………………64 4.7.11 Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il parametro di indicizzazione con il valore nominale del titolo………………………………………………………………………………………………………………64 4.8 Data di scadenza e procedure di rimborso ........................................................................................................ 64 4.8.1 Data di scadenza………………………………………………………………………………………………………...64 4.8.2 Procedure di rimborso…………………………………………………………………………………………………..64 4.9 Tasso di rendimento effettivo ............................................................................................................................. 64 4.10 Rappresentanza degli obbligazionisti .............................................................................................................. 64 4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni ............................................................................................................ 64 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari ...................................................................................................... 64 4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari ............................................................................. 65 4.14 Regime fiscale ................................................................................................................................................. 65 5 CONDIZIONI DELL'OFFERTA ............................................................................................................................. 66 5.1 Statistiche relative all'offerta, calendario e procedura per la sottoscrizione dell'offerta. ..................................... 66 5.1.1 Condizioni alle quali l'offerta è subordinata ................................................................................................... 66 5.1.2 Ammontare totale dell’offerta ........................................................................................................................ 66 5.1.3 Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione ................................................................ 66 5.1.4 Possibilità di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni ........................................................................... 66 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile ........................................................................... 66 4 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari ............................................... 67 5.1.7 Diffusione dei risultati dell'offerta..................................................................................................................... 67 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione ......................................................................................................................... 67 5.2 Ripartizione ed assegnazione ............................................................................................................................ 67 5.2.1 Destinatari dell’offerta ................................................................................................................................... 67 5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione. ................................................................................................................................................ 68 5.3 Fissazione del prezzo ........................................................................................................................................ 68 5.3.1 Prezzo di emissione ...................................................................................................................................... 68 5.4 Collocamento e Sottoscrizione........................................................................................................................... 68 5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento .............................................................................................................. 68 5.4.2 Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario ............................................. 68 5.4.3 Accordi di sottoscrizione ............................................................................................................................... 68 5.4.4 Date degli accordi di sottoscrizione ............................................................................................................... 68 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE ......................................................... 69 6.1 Ammissione alla negoziazione ........................................................................................................................... 69 6.2 Quotazione su altri mercati regolamentati .......................................................................................................... 69 6.3 Impegno dell’intermediario a negoziare in conto proprio .................................................................................. 69 7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ..................................................................................................................... 70 7.1 Consulenti legati all’Emissione........................................................................................................................... 70 7.2 Informazioni sottoposte a revisione.................................................................................................................... 70 7.3 Pareri di terzi ..................................................................................................................................................... 70 7.4 Informazioni provenienti da terzi ....................................................................................................................... 70 7.5 Rating ............................................................................................................................................................... 70 7.6 Condizioni definitive ............................................................................................................................................ 70 MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ........................................................................................................ 71 5 SEZIONE 1- DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’ 1 PERSONE RESPONSABILI 1.1 Persone responsabili del prospetto di base La Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa, con sede legale e amministrativa in Bologna, Piazza Galvani 4, iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370, legalmente rappresentata ai sensi dell’art. 39 dello statuto sociale dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Sig. Marco Vacchi, si assume la responsabilità del presente Prospetto di Base. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Il presente Prospetto di Base è conforme al modello depositato in Consob in data 20/07/2015 a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015. Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa, come sopra rappresentata e quale soggetto responsabile del presente Prospetto di Base, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa Il Presidente del Consiglio di Amministrazione _________________________________________ Marco Vacchi 6 SEZIONE 2 - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA Nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio per l’esercizio del credito, l’Emittente Banca di Bologna Credito Cooperativo potrà emettere sul Programma di prestiti obbligazionari descritto nel presente Prospetto di Base, in una o più tranche di emissione (ciascuna una “Emissione” o “Prestito Obbligazionario”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 Euro (le “Obbligazioni”). Il programma pari a nominali 130.000.000,00 Euro è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 10/06/2015. Il presente Prospetto di Base, valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione in Consob, è relativo all’emissione di: - Obbligazioni a Tasso Variabile; - Obbligazioni a Tasso Fisso; - Obbligazioni Step Up / Step Down Il Prospetto di Base si compone: - della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari, nonché i rischi associati agli stessi: - del Documento di Registrazione , descrittivo dell’Emittente; - della Nota Informativa contenente le informazioni concernenti gli strumenti finanziari offerti al pubblico. In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni Definitive, a cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno rese pubbliche prima dell’inizio di ciascuna offerta. 7 SEZIONE 3 - NOTA DI SINTESI La Note di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Detti elementi sono classificati in Sezioni A – E (A.1 – E.7). La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti all’Emittente e alla tipologia di strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di Strumenti Finanziari e di Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”. Sezione A – Introduzione e avvertenze A.1 Introduzione avvertenze e A.2 Consenso all’utilizzo del Prospetto da parte di altri Intermediari Finanziari - La presente Nota di Sintesi deve essere letta come introduzione al Prospetto di Base predisposto dalla Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa; - qualunque decisione di investire nei presenti strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame, da parte dell’investitore, del presente Prospetto nella sua totalità, compresi i documenti inclusi mediante riferimento; - qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l’investitore ricorrente, in conformità alla legislazione nazionale ove è instaurata l’azione, potrebbe essere tenuto a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell’inizio del procedimento; - la responsabilità civile incombe sulle persone che hanno presentato la nota di sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, soltanto se la nota di sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altri parti del Prospetto o non offre, se letta insieme con le altri parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari. Non applicabile. L’Emittente non intende accordare il consenso all’utilizzo del Prospetto per la successiva rivendita o collocamento delle Obbligazioni da parte di altri Intermediari Finanziari. Sezione B – Emittente ed eventuali garanti B.1 B.2 B.4b B.5 B.9 B.10 Denominazione dell’Emittente Domicilio e forma giuridica dell’Emittente Descrizioni delle tendenze note Descrizione del Gruppo e della posizione che occupa l’Emittente Previsione o stima degli utili Eventuali rilievi contenuti nella relazione Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa. Società Cooperativa con sede legale e amministrativa sita in Bologna, Piazza Galvani 4; società di diritto italiano costituita in Italia. L’Emittente dichiara di non essere a conoscenza di tendenze note, che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente. Il Gruppo Banca di Bologna è formato dalla Banca di Bologna e da De’ Toschi S.p.a., controllata al 100%. L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili. Le relazioni della società di revisione PricewaterhouseCoopers Spa relative agli anni 2013 e 2014 esprimono un giudizio senza rilievi. 8 B.12 di revisione relativa alle informazioni finanziarie degli esercizi passati Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente Si riportano di seguito alcuni tra i principali dati economici/patrimoniali e indicatori dell’andamento della Banca, estratti dal Bilancio Consolidato redatto alla data del 31/12/2014 e alla data del 31/12/2013 secondo i principi contabili IAS/IFRS. Principali dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico Tabella sui principali dati di Stato Patrimoniale 2014 2013 Dati patrimoniali (in migliaia di euro) Impieghi con clientela Totale dell’attivo Raccolta diretta Variazioni 1.133.989 1.642.000 1.350.000 1.208.464 1.913.419 1.370.000 -6.16% -14.19% 1,46% Raccolta indiretta Raccolta banche 969.000 86.386 919.000 334.524 5,44% -74,18% Patrimonio netto - di cui capitale sociale Attività finanziarie Posizione interbancaria netta 149.827 42.832 327.839 -51.773 148.349 44.490 521.258 -281.242 1,00% -3,73% -37,11% -81,59% Tabella sui principali dati di Conto Economico Dati economici (in 2014 2013 migliaia di euro) Margine di interesse 30.434 34.076 Margine di 54.595 62.156 intermediazione Risultato netto della 33.019 31.292 gestione finanziaria Utile lordo 3.428 822 Utile netto 1.748 1.127 Variazioni -10,69% -12,16% 5,52% 317,03% 55,10% Fondi propri e coefficienti patrimoniali La seguente tabella contiene una sintesi delle voci del Patrimonio di Vigilanza e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del 31/12/2013. dati espressi in migliaia di euro 31/12/2013 Core Tier 1 Capital Patrimonio di base Patrimonio supplementare Patrimonio di vigilanza totale Core Tier 1 Ratio (Core Tier 1 Capital / Attività di rischio ponderate) Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base / Attività di rischio 9 141.454 141.454 5.483 146.937 11,31% 11,31% ponderate) Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza totale / Attività di rischio ponderate) Attività di rischio ponderate (RWA) Attività di rischio ponderate / Totale Attivo 11,74% 1.251.188 65,39% Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 dicembre 2013. A tale data il Total Capital Ratio è superiore all’8% che alla data del presente Documento di Registrazione è il limite minimo regolamentare. La seguente tabella contiene una sintesi delle voci dei Fondi Propri (che nella precedente disciplina costituivano il “Patrimonio di vigilanza”) e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del 31/12/2014. dati espressi in migliaia di euro Totale capitale primario di classe 1 (CET 1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1) Totale capitale di classe 1 (Tier 1) Capitale di classe 2 (Tier 2) Totale fondi propri 31/12/2014 Soglie minime * 144.931 0 144.931 0 144.931 CET 1 Ratio Tier 1 Capital ratio Total Capital ratio Attività di rischio ponderate (RWA) 12,03% 12,03% 12,03% 1.204.651 RWA / Totale attivo 73,36% Leverage ratio 8,40% 7,00% 8,50% 10,50% *comprensive del buffer di conservazione del capitale Qualità del credito Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Banche minori) Banca Indicatori di Sistema Banca Sistema 31/12/13 rischiosità 31/12/14 2014 2013 creditizia Sofferenze 9,70% 8,60% * 6,14% 7,70% ** lorde/crediti vs clientela lordi Sofferenze 6,01% 4,50% *** 3,84% 4,00% *** nette/crediti vs clientela netti Crediti deteriorati 19,35% 16,80% * 16,63% 15,90% ** lordi/crediti vs clientela lordi Crediti deteriorati 14,20% 10,80% 13,50% 10,00% *** netti/crediti vs *** clientela netti Rapporto copertura 31,49% 36,50% * 22,76% 31,50% ** 10 dei crediti deteriorati Rapporto copertura delle sofferenze Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto Indice grandi esposizioni (valore ponderato)/crediti netti clientela Indice grandi esposizioni (valore di bilancio)/crediti netti clientela 42,22% 52,10% * 40,55% 48,50% ** 45,46% n.d. 31,26% n.d. 3,59% n.d. 5,63% n.d. 9,54% n.d. 10,87% n.d. *Fonte: Banca d’Italia-Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015 **Fonte: Banca d’Italia-Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014 ***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”. Incidenza delle Grandi Esposizioni L’evidenza di quanto risulta essere l’esposizione verso “grandi rischi” può essere rappresentata come segue: 2014 399.366 130.635 10 dati espressi in migliaia di euro Posizioni di rischio-valore di bilancio Posizioni di rischio-valore ponderato Numero delle posizioni di rischio Di seguito si fornisce il dettaglio delle suddette 10 posizioni. Denominazione Stato Italiano Iccrea Holding spa Banca d'Italia Veneto Banca Spa Banca Popolare di Spoleto spa Cassa di risparmio di Ravenna spa n. 4 posizioni verso Clientela (importo complessivo) Valore di bilancio 281.819 17.999 7.806 7.421 6.297 Valore ponderato 21.040 17.999 7.421 6.297 6.073 6.073 71.947 71.801 Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività Per quanto riguarda gli impieghi, l’esposizione dell’Emittente è rivolta ai privati per il 35,01% del totale degli impieghi, alle imprese di servizi destinabili alla vendita per il 23,40%, alle imprese del settore edile ed opere pubbliche per il 13,39%, ai servizi del commercio, recuperi e riparazioni per il 8,19%. Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica L’esposizione su base geografica dell’Emittente è quasi totalmente concentrata 11 sulla provincia di Bologna. Esposizione della Banca al rischio di mercato L’Emittente effettua il monitoraggio del rischio di mercato anche con controllo quotidiano del VaR, incentrato sul rispetto di prefissati limiti interni in termini assoluti e percentuali, effettuato con una metodologia in linea con i parametri di riferimento indicati dal Comitato di Basilea, ovvero con intervallo di confidenza del 99% e orizzonte temporale di dieci giorni. Il VaR Basilea relativo al portafoglio titoli di proprietà della Banca ha registrato nel corso del 2014 un livello medio di 2.602 mila euro, con un valore minimo di 1.002 mila euro e un valore massimo di 4.616 mila euro. Il VaR di fine periodo (31/12/2014) presenta un valore di 1.002 mila euro (VaR Param 99% 10gg) pari allo 0,314% (VaR Param %) che rappresenta anche il valore più basso rilevato nel 2014. Non rileva la distinzione tra banking book e trading book in quanto quest'ultimo presenta importo non significativi, infatti ha raggiunto al massimo circa 3 milioni di euro di valore di mercato, tali da generare valori di VaR, in relazione alla misurazione del rischio di prezzo, che sono oscillati da un minimo di zero a un massimo di circa 54 mila euro, producendo un VaR medio annuale pari a circa 8 mila euro. Principali indicatori di liquidità Relativamente alla posizione di liquidità dell’Emittente, si riportano di seguito i seguenti Indicatori: Indicatori Loan to deposit Ratio Liquidity Coverage Ratio (LCR) Net Stable Funding Ratio (NSFR) 31/12/2014 93,36% 315,57% 125,80% 31/12/2013 103,88% n.d. n.d. Inoltre si riportano i seguenti dati al 31 dicembre 2014. Ammontare dei finanziamenti outstanding dalla BCE e relative scadenze Scad.26/09/2018 Eur 65.000.000,00 Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l'Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta della banca derivante principalmente dalla clientela retail. In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare, l’emittente presentava al 31/12/2014 un ammontare di titoli non impegnati ulteriormente stanziabili presso la Banca Centrale europea (BCE) per complessivi 253,1 mln di euro. La componente non impegnata è costituita prevalentemente da titoli caratterizzati da un elevato grado di liquidabilità (titoli di stato), anche in condizioni di stress. L’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk comportino un rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di liquidità. *** Credit spread Il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di durata 12 corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+1 con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Il valore del credit spread è determinato sulla base del prezzo medio giornaliero del titolo IT0004984826 Banca di Bologna 2,50% 07/01/2019, scambiato sull’Internalizzatore sistematico di Banca Akros. Nei giorni per i quali non si sono verificati scambi sul titolo benchmark, il prezzo medio giornaliero è stato determinato sulla base della media delle proposte di prezzo bid/ask effettuate dall’Internalizzatore sistematico di Banca Akros. *** B.13 Fatti recenti che influenzano la solvibilità dell’Emittente B.14 Dipendenza dell’Emittente gruppo Descrizione principali dell’Emittente B.15 Banca di Bologna dichiara che: - non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014); - non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria e commerciale successivi al periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati. Banca di Bologna dichiara che non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014). L’Emittente non dipende da altri soggetti all’interno del gruppo. nel delle attività B.16 Informazioni relative agli assetti proprietari B.17 Rating dell’Emittente e degli strumenti finanziari L’Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. La Banca opera prevalentemente nel settore della intermediazione creditizia. Le principali categorie di prodotti e/o servizi prestati sono: conti correnti, depositi a risparmio, obbligazioni di propria emissione, certificati di deposito, conti di deposito, crediti alle imprese, crediti ipotecari a lungo termine, crediti personali, distribuzione di prodotti assicurativi e di altri prodotti di terzi (leasing, factoring, diamanti), carte di credito e debito, ATM, servizi di incasso e pagamento, servizi di internet banking, POS, negoziazione per conto proprio, esecuzione ordini, collocamento, consulenza, gestione di portafogli. L’Emittente non è direttamente o indirettamente posseduto o controllato. All’Emittente e alle obbligazioni non è attribuito alcun livello di rating; il rating precedentemente assegnato da Standar & Poor’s è stato ritirato in data 02/12/2011. Sezione C – Strumenti finanziari C.1 Tipo, classe e codice ISIN degli strumenti finanziari 1 Le obbligazioni [denominazione delle obbligazioni], aventi codice ISIN [•], sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del loro valore nominale Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello speculativo. 13 salvo utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, unitamente alla corresponsione di interessi secondo quanto indicato nell’elemento C.9. C.2 C.5 C.8 C.9 Valuta di emissione Restrizioni alla trasferibilità degli strumenti finanziari Diritti connessi agli strumenti finanziari e ranking Tasso di interesse nominale, disposizioni relative agli interessi da pagare, il rimborso, il rendimento e i rappresentanti degli obbligazionisti Euro. Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United States Securities Act del 1933: conformemente alle disposizioni del United States Commodity Exchange Act, la negoziazione delle Obbligazioni non è autorizzata dalla United States Commodity Futures Trading Commission. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte, vendute, o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a cittadini statunitensi. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte o vendute in Gran Bretagna se non in conformità alle disposizioni del Public Offers of Securities Regulation 1995 e alle disposizioni applicabili del FMSA 2000. Il Prospetto può essere reso disponibile solo alle persone designate dal FMSA 2000. Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e quindi, in particolare, il diritto alla percezione delle cedole d’interesse alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale alla scadenza del [•], salvo utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (in proposito si veda l’elemento D.3 “Rischio connesso all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Non esistono clausole di subordinazione. Il credito dell’investitore verso l’Emittente dovrà quindi essere soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti chirografari dell’Emittente, fatto salvo l’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Tasso di interesse nominale delle Obbligazioni: [Le Obbligazioni Banca di Bologna Tasso Fisso [•]%[•] – [•] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante su base annua pari a [•]% lordo.] [Le Obbligazioni Banca di Bologna [Step Up] [•] – [•] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse predeterminato crescente pari, su base annua lorda, a [•]% per il periodo [•], [•]% per il periodo [•], [•]% per il periodo [•].] [Le Obbligazioni Banca di Bologna [Step Down] [•] – [•] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse predeterminato decrescente pari, su base annua lorda, a [•]% per il periodo [•], [•]% per il periodo [•], [•]% per il periodo [•].] [Le Obbligazioni Banca di Bologna Tasso Variabile [•] – [•] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all’andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola o Rendimento d’asta del Bot 14 [tre] [sei] [dodici] mesi eventualmente [aumentato o diminuito di uno spread pari a [•] ]. [Informazioni relative al Parametro di Riferimento] [Rendimento d’asta del bot: rendimento che consegue alla definizione del prezzo medio ponderato risultato dall’aggiudicazione d’asta comunicato dal Ministero del Tesoro (reperibile sul sito internet www.dt.tesoro.it)]. [Tasso Euribor è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso d’interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee (reperibile sul sito internet www.emmi-benchmarks.eu)]. Data di emissione, di godimento e di scadenza degli interessi: La data di emissione delle Obbligazioni (“la data di Emissione”) è il [•] La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (“la data di Godimento”) è il [•]. Le cedole di interessi saranno pagate alle seguenti date: [•][•][•] Data di scadenza delle obbligazioni e procedure di rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla data di scadenza del [•], fatto salvo l’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Si farà riferimento al calendario Target. Qualora il giorno di pagamento del capitale coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori importi aggiuntivi. Tasso di rendimento Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo è il [•]% Il tasso di rendimento effettivo annuo netto è il [•]%. [per le obbligazioni a tasso variabile, il tasso di rendimento effettivo annuo è determinato sulla base delle ipotesi di costanza del parametro di indicizzazione [.] rilevato alla data del [.]] Rappresentanza degli obbligazionisti Non prevista C.10 Componente derivativa inerente il pagamento degli interessi Non applicabile in quanto le Obbligazioni non presentano alcuna componente derivativa inerente il pagamento degli interessi. C.11 Ammissione alle negoziazioni e modalità di negoziazione Non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su [sistema multilaterale di negoziazione] o tramite [internalizzatore sistematico] [•]. L'Emittente si riserva altresì la possibilità di effettuare negoziazioni in Conto Proprio qualora non fosse disponibile un sistema multilaterale di negoziazione o un internalizzatore sistematico. Sezione D – Rischi 15 D.2 Rischi all’Emittente connessi Rischio relativo al credit spread dell’Emittente Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+2 con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Considerato che un elevato livello di credit spread è espressione di rischio di credito dell’Emittente valutato come significativo si invita, dunque, l’investitore a considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente. Rischio di credito Banca di Bologna è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia potrebbero, pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Più in generale, alcune controparti che operano con l’Emittente potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l’Emittente. Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Rischio derivante dal deterioramento della qualità del credito dell’Emittente Nell’esercizio 2014 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto di Euro 23,8 milioni, pari al 11,28%. Tale incremento riflette la difficile situazione economica che perdura ormai da svariati anni ed il progressivo peggioramento del contesto congiunturale. Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori) Indicatori rischiosità creditizia Sofferenze lorde/crediti clientela lordi Sofferenze nette/crediti clientela netti 2 di Banca 31/12/14 Sistema 2014 Banca 31/12/13 Sistema 2013 9,70% 8,60% * 6,14% 7,70% ** 6,01% 4,50% *** 3,84% 4,00% *** vs vs Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello speculativo. 16 Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela lordi Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela netti Rapporto copertura dei crediti deteriorati Rapporto copertura delle sofferenze Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto Indice grandi esposizioni (valore ponderato)/crediti netti clientela Indice grandi esposizioni (valore di bilancio)/crediti netti clientela 19,35% 16,80% * 16,63% 15,90% ** 14,20% 10,80% *** 13,50% 10,00% *** 31,49% 36,50% * 22,76% 31,50% ** 42,22% 52,10% * 40,55% 48,50% ** 45,46% n.d. 31,26% n.d. 3,59% n.d. 5,63% n.d. 9,54% n.d. 10,87% n.d. *Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015 **Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014 ***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema” Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell’economia globale potrebbero manifestare ancora riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un ulteriore peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente. Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013, ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50% al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al 31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013). Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86% rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51% rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al 9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013. Rischio connesso all’esposizione al debito sovrano Relativamente all’esposizione nei confronti del debito sovrano (intendendo per tale i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi), al 31 dicembre 2014 l’Emittente risulta esposto unicamente nei confronti dell’Italia, in particolare l’Emittente: -non vanta crediti; -detiene titoli di debito per un valore nominale di Euro 240,5 milioni, corrispondente ad un valore di bilancio e fair value pari a Euro 249,4 milioni. L’incidenza dei titoli del debito sovrano rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 78,8%. Si precisa che un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può 17 esporre la Banca a significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale. Di seguito si rappresenta l’esposizione della Banca nei titoli di debito emessi dagli Stati Sovrani: Emittente Rating Cat Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value Riserva AFS % Governo Italia BBB+ AFS 240.515 249.459 249.459 2.882 99,9% Altri Enti pubblici Italia - AFS 246 247 247 0 0,1% 240.761 249.706 249.706 2.882 100% Totale Legenda: I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14. AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita). Rischio connesso a procedimenti giudiziari e arbitrali che possono avere un effetto significativo sulla situazione patrimoniale ed economica E’ il rischio connesso al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali e giudiziarie cui la Banca è convenuta in ragione della propria attività bancaria. Alla data del presente Prospetto di Base non sussistono in capo all’Emittente procedimenti pendenti, né passività potenziali, che si ritiene possano pregiudicare l’adempimento nei confronti degli investitori degli obblighi derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari. Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio provocato dalla perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente. Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del valore degli strumenti finanziari da esso detenuti, ivi inclusi quelli emessi da stati sovrani, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi. Rischio di liquidità dell’Emittente E’ il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere le proprie obbligazioni alla loro scadenza, essenzialmente a causa del differente profilo temporale che caratterizza le poste attive e passive della Banca. Tale rischio include anche l’inefficienza derivante dalla necessità di sostenere elevati costi per reperire nuova provvista sul mercato in situazioni di emergenza di liquidità. Rischio connesso con la crisi economica/finanziaria generale La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono profondamente interconnesse con la situazione economica generale e dei mercati finanziari: una dinamica sfavorevole relativa a tali variabili si ripercuoterebbe in modo negativo anche sulla situazione economico-finanziaria della Banca. Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario: L’Emittente è soggetto alla regolamentazione ed alla vigilanza da parte della Banca d’Italia, della Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile all’Emittente disciplina i settori in cui le banche possono operare con lo scopo di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone l’esposizione al rischio. 18 Dall’1 gennaio 2014 è divenuta applicabile, secondo un piano di graduale adozione, la nuova normativa europea relativa all’adeguatezza patrimoniale delle banche, approvata a fine giugno 2013 dal Parlamento Europeo, nota come normativa Basilea III. Il piano di riforme del sistema bancario scaturente da Basilea III è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata in vigore del Regolamento UE n. 575/2013 (il “CRR”) e della Direttiva n. 2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD IV è stata recepita in Italia con la Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 recante le Disposizioni di Vigilanza per le Banche. Le principali novità introdotte dalla normativa sopra citata riguardano: (i) l’innalzamento del livello ed il rafforzamento della qualità del capitale delle banche con l’introduzione del Common Equity Tier 1 – CET1; (ii) l’introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) come misura complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; (iii) modifiche relative alla valutazione del rischio di controparte; (iv) l’introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità del settore bancario a livello globale. Tra le novità regolamentari si segnala la proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). La Direttiva si inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di un meccanismo di “auto-salvataggio” da parte delle banche che si trovino in una situazione di crisi accertata dalle Autorità di Vigilanza competenti. In particolare, in base a tale Direttiva si registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior (strumenti ibridi e titoli subordinati), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti) e infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, pari a euro 100.000,00 (c.d. bail-in). La BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali entro il 31 dicembre 2014 e sarà applicabile, per la parte riguardante il bail-in, al più tardi dal 1° gennaio 2016. Alla data del presente Prospetto non sono state emanate le disposizioni di recepimento della BRRD nella disciplina nazionale. Rischio operativo Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Rischio di leva finanziaria eccessiva Il rischio di leva finanziaria eccessiva consiste nel rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda vulnerabile l’Emittente, rendendo necessaria l’adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività. Rischio strategico Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. 19 Rischio di reputazione: Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine dell’Emittente da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza. Rischio connesso all’assenza di rating L’assenza di rating genera il rischio di avere minori informazioni sul grado di solvibilità dell’Emittente. D.3 Rischi connessi obbligazioni alle Rischi specifici per gli strumenti finanziari: Rischio di credito per l’investitore Rischio connesso all’eventualità che Banca di Bologna, per effetto di un deterioramento della sua solidità patrimoniale ed economica, non sia in grado di pagare le cedole e gli interessi e/o di rimborsare il capitale. Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni Rischio legato alla mancanza di garanzie relative al rimborso del capitale e al pagamento degli interessi. Le obbligazioni non sono assistite da alcuna garanzia reale o personale di terzi, né sono assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, né dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, né da altre garanzie di terzi. Rischio correlato all’assenza di rating delle obbligazioni Alle obbligazioni non è attribuito alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non è disponibile alcun indicatore sintetico che rappresenti in modo immediato la situazione di rischiosità degli strumenti finanziari emessi. Rischio relativo alla vendita prima della scadenza Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita potrebbe essere influenzato da diversi elementi tra cui: • variazione dei tassi di interesse di mercato (rischio di tasso di mercato); • caratteristiche del mercato in cui i titoli vengono negoziati (rischio di liquidità); • il merito di credito dell’Emittente (rischio di deterioramento della solvibilità dell’Emittente). Tali elementi potrebbero determinare una riduzione del prezzo di mercato delle obbligazioni anche al di sotto del loro valore nominale. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale salvo quanto previsto dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato Il rendimento effettivo delle obbligazioni potrebbe risultare inferiore al rendimento effettivo di un titolo di Stato di durata residua similare. Rischi derivanti da conflitti di interesse I soggetti coinvolti nell’emissione e nel collocamento delle obbligazioni potrebbero avere un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell’investitore. • La coincidenza tra Emittente e Collocatore del prestito obbligazionario 20 • • potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi derivante dalla negoziazione da parte dell’Emittente delle obbligazioni in conto proprio. La coincidenza dell’Emittente con l’agente di calcolo delle cedole, cioè il soggetto incaricato della determinazione degli interessi, potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. Rischio correlato all’assenza di informazioni L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione sull’andamento del parametro di indicizzazione. Rischio di chiusura anticipata dell’offerta Nel corso del periodo di offerta delle obbligazioni l’Emittente si può riservare la possibilità di procedere in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell’offerta, sospendendo immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste di adesione. La probabilità che l’Emittente si avvalga della suddetta facoltà potrebbe comportare una diminuzione della liquidità della singola emissione, per cui il portatore delle obbligazioni potrebbe trovare ulteriori difficoltà nel liquidare il proprio investimento prima della naturale scadenza ovvero il valore dello stesso potrebbe risultare inferiore a quello atteso dall’obbligazionista che ha elaborato la propria decisione di investimento tenendo conto di diversi fattori, ivi compreso l’ammontare complessivo del prestito obbligazionario. Rischio derivante da modifiche al regime fiscale Eventuali modifiche al regime fiscale possono indurre variazioni nel rendimento netto atteso dall’investitore. Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), che individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti. La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione 21 di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale. Fattori di rischio specifici delle obbligazioni a tasso variabile Rischio di variazione del parametro di indicizzazione Gli interessi di importo variabile dovuti sulle obbligazioni a tasso variabile sono correlati all’andamento del relativo parametro di indicizzazione. In particolare, ad un aumento del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà un aumento del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso variabile, così come, ad una diminuzione del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà una diminuzione del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso variabile che potrebbe ridursi sino ad un valore pari a zero. Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari Rischio che si verifichino eventi di turbativa o straordinari che modifichino la struttura del parametro di indicizzazione o ne compromettano l’esistenza. Rischio di spread negativo Laddove il parametro di indicizzazione dovesse essere diminuito di uno spread le obbligazioni risulterebbero fruttifere di interessi ad un tasso inferiore al valore del parametro di indicizzazione. La presenza di uno spread negativo si riflette sul valore dell’obbligazione a tasso variabile in caso di vendita prima della scadenza. Sezione E – Offerta E.2b Ragioni dell’offerta impiego dei proventi E.3 Termini e condizioni dell’offerta e Le Obbligazioni saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta dell’Emittente. L’ammontare ricavato dalle Emissioni sarà destinato all’esercizio dell’attività creditizia della Banca. L’offerta [non è subordinata ad alcuna condizione / è riservata esclusivamente agli investitori con apporto di cosiddetto “denaro fresco”]. L’ammontare totale massimo di ciascuna emissione è pari a [•], il numero delle Obbligazioni ed il valore nominale delle stesse sono pari rispettivamente a [•] e 22 [•], il numero minimo di Obbligazioni che dovrà essere sottoscritto da ciascun investitore è pari a [•]. La durata del Periodo di Offerta va dal [•] al [•]. L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta alla chiusura anticipata dell’offerta, le Obbligazioni verranno offerte in sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dell’Emittente che è l’unico soggetto incaricato del collocamento. Non sono previsti diritti di prelazione, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti. L’adesione all’offerta avverrà mediante la sottoscrizione del modulo di adesione. Le domande di adesione all’offerta sono irrevocabili, salvo il caso di pubblicazione di un supplemento ai sensi di quanto previsto dall’art.95 bis del Testo Unico della Finanza e dalla Direttiva Prospetto. E.4 Interessi legati all’emissione e interessi confliggenti E.7 Commissioni e spese Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale. Alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché il Direttore Generale, ricoprono cariche analoghe in altre società sia all’interno che all’esterno del Gruppo e tale situazione configura dei conflitti di interesse. Alcune di queste società intrattengono rapporti con la Banca; non si può escludere che dette società instaurino altri rapporti, così come non si può escludere che altre società tra quelle sopra menzionate instaurino anch’esse rapporti con la Banca stessa. La Banca gestisce i conflitti di interesse nel rispetto dell’articolo 2391 del codice civile, dell’articolo 136 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario) e della Circolare Banca D’Italia n° 263 del 2006. Si precisa inoltre che, facendo seguito a specifiche iniziative anche nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato apposita delibera quadro in materia di obbligazioni ed interessi degli esponenti aziendali anche al fine di assicurare, in conformità a quanto previsto dai più recenti interventi legislativi in materia, la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale dei relativi rapporti. L’Emittente non applica commissioni ovvero spese fisse in misura aggiuntiva al prezzo di emissione in relazione all’operazione di sottoscrizione delle obbligazioni. Il prezzo di emissione non include commissioni/costi di sottoscrizione e/o di collocamento. 23 SEZIONE 4 - FATTORI DI RISCHIO 1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE In riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente si rinvia alla sezione contenente il Documento di Registrazione (sezione 5 – capitolo 3). 2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI In riferimento ai fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti si rinvia alla Nota Informativa. In particolare si invitano gli investitori a leggere attentamente la sezione 6 – capitolo 2 al fine di comprendere i fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle obbligazioni. 24 SEZIONE 5 - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE II presente documento costituisce un documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”) ai fini della Direttiva 2003/71/CE, ed è redatto in conformità al Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con delibera n. 11971/1999 ed all’art. 14 del Regolamento n. 809/2004/CE. Esso contiene le informazioni che figurano nello schema di cui all’allegato XI al Regolamento n. 809/2004/CE. 25 2 REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente Pricewaterhouse Coopers Spa con sede legale e amministrativa a Milano, Via Monte Rosa, 91, C.F., P.IVA e Registro Imprese di Milano 12979880155 è iscritta nell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto da Consob ai sensi dell’art. 161 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (T.U.F.) e dell'art. 43, comma 1, lettera i), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, al n. 43 con delibera Consob n. 12282 del 21 dicembre 1999 e nel Registro dei Revisori Contabili al n. 119644, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 100 del 29 dicembre 2000. L’incarico di revisione è stato deliberato dall’assemblea dei soci della Banca, in data 7 maggio 2014, per il periodo 2014-2019. Le relazioni della società di revisione relative agli anni 2013 e 2014 esprimono un giudizio senza rilievi. 26 3.1 FATTORI DI RISCHIO Si invitano gli investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di rischio, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e ottenere un migliore apprezzamento delle capacità dell’Emittente di adempiere alle obbligazioni relative ai titoli di debito che potranno essere emessi dall’Emittente e descritti nella nota informativa ad essi relativa. Banca di Bologna ritiene che i seguenti fattori potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere ai propri obblighi derivanti dagli strumenti finanziari emessi nei confronti degli investitori. Gli investitori sono, altresì, invitati a valutare gli specifici fattori di rischio connessi agli strumenti finanziari stessi. Di conseguenza, i presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione, anche ai fattori di rischio relativi ai titoli offerti ed indicati nella Nota Informativa. RISCHIO RELATIVO AL CREDIT SPREAD DELL’EMITTENTE Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+3 con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Considerato che un elevato livello di credit spread è espressione di rischio di credito dell’Emittente valutato come significativo si invita, dunque, l’investitore a considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente (per ulteriori dettagli si rinvia al successivo paragrafo 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente”). RISCHIO DI CREDITO Banca di Bologna è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia potrebbero, pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni sui coefficienti patrimoniali e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia alle tabelle di cui al paragrafo 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente” del presente Documento di Registrazione. Più in generale, alcune controparti che operano con l’Emittente potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l’Emittente. Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. A tal proposito si evidenzia che, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, circa l’84% del portafoglio di proprietà della banca è investito in titoli di Stato Italiani. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell’Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso. Mentre in molti casi l’Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all’ammontare della garanzia che l’Emittente ha diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. Si precisa che al 31/12/2013 tale esposizione ammontava a circa 379,9 mln di euro e al 31/12/2014 ammonta a circa 249,7 mln di euro. Per ulteriori informazioni sull'esposizione relativa ai titoli emessi da Stati Sovrani si rimanda alla Nota Integrativa di Bilancio, punto B.1 (pag. 152). 3 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello speculativo. 27 RISCHIO DERIVANTE DAL DETERIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL CREDITO DELL’EMITTENTE Nell’esercizio 2014 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto di Euro 23,8 milioni, pari al 11,28%. Tale incremento riflette la difficile situazione economica che perdura ormai da svariati anni ed il progressivo peggioramento del contesto congiunturale. Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori) Indicatori di rischiosità creditizia Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi Sofferenze nette/crediti vs clientela netti Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela lordi Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela netti Rapporto di copertura dei crediti deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto Indice grandi esposizioni (valore ponderato)/crediti netti clientela Indice grandi esposizioni (valore di bilancio)/crediti netti clientela Banca 31/12/2014 9,70% 6,01% 19,35% Sistema 2014 8,60% (*) 4,50%(***) 16,80% (*) Banca 31/12/2013 6,14% 3,84% 16,63% Sistema 2013** 14,20% 10,80%(***) 13,50% 10,00%(***) 31,49% 42,22% 45,46% 3,59% 36,50% (*) 52,10% (*) n.d. n.d. 22,76% 40,55% 31,26% 5,63% 31,50% (**) 48,50% (**) n.d. n.d. 9,54% n.d. 10,87% n.d. 7,70% (**) 4,00%(***) 15,90% (**) *Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015 **Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014 ***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema” Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell’economia globale potrebbero manifestare ancora riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un ulteriore peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente. Nonostante gli operatori bancari effettuino periodicamente degli accantonamenti che riflettono le valutazioni del presunto realizzo futuro, tenendo anche conto, in termini attualizzativi, dell’effetto temporale, e che gli indici di copertura dei crediti deteriorati siano aumentati nel corso degli ultimi due esercizi (31,49% al 31 dicembre 2014 rispetto al 22,76% al 31 dicembre 2013), non si può escludere che, come conseguenza di un ulteriore peggioramento della situazione economica, risultino necessari nuovi accantonamenti. A tale riguardo, ogni significativo incremento degli accantonamenti per crediti in sofferenza e per altri crediti deteriorati, ogni mutamento nelle stime del rischio di credito, così come ogni perdita maturata che ecceda il livello degli accantonamenti effettuati, potrebbe avere effetti negativi sui risultati e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Emittente. Nel paragrafo 3.2 che segue, riferito agli indicatori economico-patrimoniali, si riportano vari indici significativi in merito alla qualità del credito dell’Emittente, tra cui in particolare l’incidenza sul totale netto dei crediti di bilancio, delle posizioni deteriorate nette, delle sofferenze nette e dei grandi rischi. RISCHIO CONNESSO ALL’ESPOSIZIONE AL DEBITO SOVRANO Relativamente all’esposizione nei confronti del debito sovrano (intendendo per tale i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi), al 31 dicembre 2014 l’Emittente risulta esposto unicamente nei confronti dell’Italia, in particolare l’Emittente: -non vanta crediti; 28 -detiene titoli di debito per un valore nominale di Euro 240,5 milioni, corrispondente ad un valore di bilancio e fair value pari a Euro 249,4 milioni. L’incidenza dei titoli del debito sovrano rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 78,8%. Si precisa che un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può esporre la Banca a significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale. Di seguito si rappresenta l’esposizione della Banca nei titoli di debito emessi dagli Stati Sovrani: Emittente Rating Cat AFS Valore Nominale 240.515 Valore di Bilancio 249.459 Fair Value 249.459 Riserva AFS 2.882 Governo Italia Altri Enti pubblici Italia Totale BBB+ - % 99,9% AFS 246 247 247 0 0,1% 240.761 249.706 249.706 2.882 100% Legenda: I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14. AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita). RISCHIO CONNESSO A PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI CHE POSSONO AVERE UN EFFETTO SIGNIFICATIVO SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE ED ECONOMICA E’ il rischio connesso al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali e giudiziarie cui la Banca è convenuta in ragione della propria attività bancaria. Alla data del presente Prospetto di Base non sussistono in capo all’Emittente procedimenti pendenti, né passività potenziali, che si ritiene possano pregiudicare l’adempimento nei confronti degli investitori degli obblighi derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari. Per la trattazione dei procedimenti giudiziari e arbitrali si rimanda al capitolo 11.6 “Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali” del presente Documento di Registrazione. Il fondo rischi ed oneri del Bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014, ammonta a complessivi 830 mila Euro. RISCHIO DI MERCATO Il rischio di mercato è il rischio provocato dalla perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente. Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del valore degli strumenti finanziari da esso detenuti, ivi inclusi quelli emessi da stati sovrani, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi. Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da una variazione nell’andamento generale dell’economia nazionale ed internazionale, dalla propensione all’investimento e al disinvestimento da parte dei risparmiatori o degli investitori qualificati, dalle riforme nelle politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, dagli interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da conflitti bellici o atti terroristici. Al 31/12/2014 l’Emittente: - non vanta crediti verso Stati sovrani (Nota integrativa dell’Emittente parte B sezione 7.2); - detiene obbligazioni e altri titoli emessi da Stati sovrani (Italia/ue) per 249.459 migliaia di Euro (Nota integrativa dell’Emittente parte B sezione 4.2) Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione 1.2 – “Rischio di mercato” della parte E della Nota Integrativa al Bilancio per l’esercizio chiuso al 31/12/2014 (pag. 144 e ss). 29 RISCHIO DI LIQUIDITA’ DELL’EMITTENTE E’ il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere le proprie obbligazioni alla loro scadenza, essenzialmente a causa del differente profilo temporale che caratterizza le poste attive e passive della Banca. Tale rischio include anche l’inefficienza derivante dalla necessità di sostenere elevati costi per reperire nuova provvista sul mercato in situazioni di emergenza di liquidità. La liquidità dell’Emittente potrebbe essere danneggiata dall’incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito, dall’incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita ovvero dall’obbligo di prestare maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze al di fuori del controllo dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema specifico che colpisca l’Emittente o terze parti o anche dalla percezione, tra i partecipanti al mercato, che l’Emittente o altri partecipanti al mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Per ulteriori informazioni sulla posizione di liquidità dell’Emittente si rinvia al paragrafo 3.2. RISCHIO CONNESSO CON LA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono profondamente interconnesse con la situazione economica generale e dei mercati finanziari: una dinamica sfavorevole relativa a tali variabili si ripercuoterebbe in modo negativo anche sulla situazione economico-finanziaria della Banca. Il deterioramento ulteriore della crisi attuale del debito sovrano, soprattutto da parte dei cosiddetti “paesi periferici” dell’Eurozona, potrebbe riflettersi sulla tenuta della moneta unica europea creando tensioni economiche, finanziarie e valutarie anche all’interno dello Stato Italiano. Assume altresì rilievo, nell'attuale contesto economico generale, la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall'Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga a uno scioglimento dell'Unione Monetaria medesima e/o dell’Unione Europea, con conseguenze in entrambi i casi allo stato imprevedibili. Ciò potrebbe ripercuotersi sulla solidità del sistema bancario italiano, e quindi del singolo Emittente, in funzione del peggioramento di diversi parametri economico-finanziari che tale scenario innescherebbe. La perdita di valore dei titoli di Stato e il contestuale aumento dei rendimenti, il perdurare e/o l’aggravarsi della crisi delle Borse europee con ulteriori compressioni delle quotazioni azionarie bancarie, il prevedibile incremento del costo della raccolta, il potenziale indebolimento del profilo di liquidità che seguirebbe al fallimento delle politiche di sostegno attuate finora dalla Banca Centrale Europea e il probabile aumento dei tassi di insolvenza dei debitori a seguito dell’aggravarsi della crisi dell’economia reale, infatti, potrebbero generare effetti negativi in termini di capacità reddituale e di stabilità patrimoniale dell’Emittente. 30 RISCHIO CONNESSO ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE BANCARIO L’Emittente è soggetto alla regolamentazione ed alla vigilanza da parte della Banca d’Italia, della Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile all’Emittente disciplina i settori in cui le banche possono operare con lo scopo di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone l’esposizione al rischio. Dall’1 gennaio 2014 è divenuta applicabile, secondo un piano di graduale adozione, la nuova normativa europea relativa all’adeguatezza patrimoniale delle banche, approvata a fine giugno 2013 dal Parlamento Europeo, nota come normativa Basilea III. Il piano di riforme del sistema bancario scaturente da Basilea III è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata in vigore del Regolamento UE n. 575/2013 (il “CRR”) e della Direttiva n. 2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD IV è stata recepita in Italia con la Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 recante le Disposizioni di Vigilanza per le Banche. Le principali novità introdotte dalla normativa sopra citata riguardano: (i) l’innalzamento del livello ed il rafforzamento della qualità del capitale delle banche con l’introduzione del Common Equity Tier 1 – CET1; (ii) l’introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) come misura complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; (iii) modifiche relative alla valutazione del rischio di controparte; (iv) l’introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità del settore bancario a livello globale. Tra le novità regolamentari si segnala la proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). La Direttiva si inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di un meccanismo di “auto-salvataggio” da parte delle banche che si trovino in una situazione di crisi accertata dalle Autorità di Vigilanza competenti. In particolare, in base a tale Direttiva si registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior (strumenti ibridi e titoli subordinati), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti) e infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, pari a euro 100.000,00 (c.d. bail-in). La BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali entro il 31 dicembre 2014 e sarà applicabile, per la parte riguardante il bail-in, al più tardi dal 1° gennaio 2016. Alla data del presente Prospetto non sono state emanate le disposizioni di recepimento della BRRD nella disciplina nazionale. RISCHIO OPERATIVO Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. L’Emittente fa affidamento, ai fini della mitigazione del rischio operativo a cui si trova esposto, sull’efficacia del proprio sistema di controllo interno. Eventuali perdite significative generate dagli eventi sopra menzionati potrebbero incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell’Emittente. Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione 1.4 – “Rischi operativi” della parte E della Nota Integrativa al Bilancio per l’esercizio chiuso al 31/12/2014 (pag. 181 e ss). 31 RISCHIO DI LEVA FINANZIARIA ECCESSIVA Il rischio di leva finanziaria eccessiva consiste nel rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda vulnerabile l’Emittente, rendendo necessaria l’adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività. In particolare, la "leva finanziaria" è definita come il rapporto tra le dimensioni relative delle attività e delle poste fuori bilancio di un ente rispetto ai fondi propri di tale ente. In particolare, le poste fuori bilancio consistono nelle obbligazioni fuori bilancio e nelle obbligazioni potenziali a pagare, a consegnare o a fornire garanzie reali, comprese le obbligazioni derivanti da finanziamenti ricevuti, impegni assunti, derivati o contratti di vendita con patto di riacquisto, ma escluse le obbligazioni che possono essere fatte valere solo durante la liquidazione dell'ente. RISCHIO STRATEGICO Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. Il rischio strategico può essere ripartito in maniera più dettagliata in tre distinti sottogruppi: -Rischio di business: rischio di incorrere in deviazioni negative impreviste sui volumi e/o sui margini economici rispetto ai dati di budget, dovute a cambiamenti del contesto competitivo; -Rischio normativo: rischio che le variazioni a livello legislativo nazionale o sovranazionale possano minacciare la posizione competitiva dell’Emittente e la sua capacità di condurre il business in maniera efficiente; -Rischio strategico puro: rischio di discontinuità nelle variabili gestionali derivante da errori nella realizzazione del piano strategico o da inadeguate risposte a variazioni del contesto competitivo, prodotte anche da errate decisioni di investimento. RISCHIO DI REPUTAZIONE Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine dell’Emittente da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza. RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING Il rating costituisce la valutazione, da parte di una agenzia di rating, in merito alle capacità di una società o di un ente di pagare o meno i propri debiti. Il rischio connesso all’assenza di rating di un Emittente consiste quindi nel rischio di avere minori informazioni sul grado di solvibilità dell’Emittente stesso. Banca di Bologna in passato ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data 02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento all’Emittente non risulta attribuito alcun giudizio di rating. 32 3.2 DATI FINANZIARI SELEZIONATI RELATIVI ALL’EMITTENTE Si riportano di seguito alcuni tra i principali dati economici/patrimoniali e indicatori dell’andamento della Banca, estratti dal Bilancio Consolidato redatto alla data del 31/12/2014 e alla data del 31/12/2013 secondo i principi contabili IAS/IFRS. • Principali dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico Tabella sui principali dati di Stato Patrimoniale Dati patrimoniali (in migliaia di Euro) 2014 2013 Variazioni % Impieghi con clientela 1.133.989 1.208.464 Totale dell’attivo 1.642.000 1.913.419 -6,16% -14,19% Raccolta diretta 1.350.000 1.370.000 -1.46% Raccolta indiretta 969.000 919.000 5,44% Raccolta banche 86.386 334.524 -74,18% Patrimonio netto 149.827 148.349 1,00% - di cui capitale sociale 42.832 44.490 -3.73% Attività finanziarie 327.839 521.258 -37.11% Posizione interbancaria netta -51.773 -281.242 -81,59% 2013 Variazioni % 34.076 62.156 31.292 30.899 822 1.127 -10,69% -12,16% 5,52% -4,26% 317,03% 55,10% Tabella sui principali dati di Conto Economico Dati economici (in migliaia di Euro) Margine di interesse Margine di intermediazione Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Utile lordo Utile netto 2014 30.434 54.595 33.019 29.582 3.428 1.748 Il margine di interesse (-10,69%), risulta pari a 30,4 milioni di euro. La dinamica registrata è il frutto di stock e tassi che si sono ridotti in corso d’anno. La forbice dei tassi è migliorata come conseguenza di un calo del costo del funding percentualmente più elevato della diminuzione riscontrata sul rendimento dell’impiego. Sensibile anche la contrazione del rendimento cedolare del portafoglio di proprietà conseguenza del deciso calo dei tassi del mercato monetario, dei titoli di stato così come dei titoli corporate. Il margine di intermediazione, si attesta a quota 54,5 milioni di euro in riduzione del 12,16% sul 2013. Il risultato sintetizza la contrazione di tutte le componenti che formano tale margine, ad esclusione degli altri oneri e proventi di gestione (+0,7%). Descritto in precedenza il risultato del margine di interesse, in merito alla performance delle commissioni nette (-4,5%) è in buona parte ascrivibile al calo dell’impiego vivo, soprattutto nella sua componente a breve termine, contrastato dalla buona dinamica dei proventi da raccolta indiretta (+10,2%). Sebbene in diminuzione (-25,4%), permane di sostanza il contributo fornito dalla gestione finanziaria, che attraverso operazioni che hanno generato plusvalenze iscritte nel risultato dell’attività di negoziazione e nell’utile da cessione di attività AFS ha generato circa 9,5 milioni di proventi. 33 • Fondi propri e coefficienti patrimoniali La seguente tabella contiene una sintesi delle voci del Patrimonio di Vigilanza e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del 31/12/2013. dati espressi in migliaia di euro Core Tier 1 Capital Patrimonio di base Patrimonio supplementare Patrimonio di vigilanza totale Core Tier 1 Ratio (Core Tier 1 Capital / Attività di rischio ponderate) Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate) Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza totale / Attività di rischio ponderate) Attività di rischio ponderate (RWA) Attività di rischio ponderate / Totale Attivo 31/12/2013 141.454 141.454 5.483 146.937 11,31% 11,31% 11,74% 1.251.188 65,39% Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 dicembre 2013. A tale data il Total Capital Ratio è superiore all’8% che alla data del presente Documento di Registrazione è il limite minimo regolamentare. La seguente tabella contiene una sintesi delle voci dei Fondi Propri (che nella precedente disciplina costituivano il “Patrimonio di vigilanza”) e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del 31/12/2014. dati espressi in migliaia di euro 31/12/2014 Totale capitale primario di classe 1 (CET 1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1) Totale capitale di classe 1 (Tier 1) Capitale di classe 2 (Tier 2) Totale fondi propri CET 1 Ratio Tier 1 Capital ratio Total Capital ratio Attività di rischio ponderate (RWA) RWA / Totale attivo Leverage ratio 144.931 0 144.931 0 144.931 12,03% 12,03% 12,03% 1.204.651 73,36% 8,40% Soglie minime * 7,00% 8,50% 10,50% *comprensive del buffer di conservazione del capitale A fine dicembre 2014, il capitale primario di classe 1 (CET1) del Gruppo, determinato in applicazione della nuova regolamentazione prudenziale, comprensivo dell’utile 2014, ammonta a 146,5 milioni e rappresenta il 100% dei fondi propri. Le attività di rischio ponderate (RWA) sono pari a 1.205 milioni. Con un patrimonio interamente formato dalla componente di migliore qualità (CET1), a fine periodo i diversi coefficienti patrimoniali di vigilanza sono risultati pari al 12,03%, valore che eccede sensibilmente sia il requisito minimo sia il requisito minimo maggiorato della riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell’esposizione complessiva al rischio della Banca. La posizione patrimoniale complessiva, cioè quella quota di patrimonio libera in quanto non assorbita dal rischio di credito (coefficiente di solvibilità) e dai rischi di mercato (rischi sul portafoglio titoli non immobilizzato, rischi di cambio, rischi di concentrazione), ammonta a 50,17 milioni di euro. 34 I 28 milioni di euro di ulteriore requisito patrimoniale da detenere in ottemperanza della riserva di conservazione del capitale forniscono la dimensione dell'innalzamento della quantità del capitale minimo che le banche sono chiamate a detenere a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa di vigilanza. Si precisa inoltre che il gruppo bancario non è obbligato al rispetto di ulteriori requisiti specifici imposti dall’organo di vigilanza. • Qualità del credito Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori) Indicatori di rischiosità creditizia Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi Sofferenze nette/crediti vs clientela netti Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela lordi Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela netti Rapporto di copertura dei crediti deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto Indice grandi esposizioni (valore ponderato)/crediti netti clientela Indice grandi esposizioni (valore di bilancio)/crediti netti clientela Banca 31/12/2014 9,70% 6,01% 19,35% Sistema 2014 8,60% (*) 4,50%(***) 16,80% (*) Banca 31/12/2013 6,14% 3,84% 16,63% Sistema 2013** 7,70% (**) 4,00%(***) 15,90% (**) 14,20% 10,80%(***) 13,50% 10,00%(***) 31,49% 42,22% 45,46% 3,59% 36,50% (*) 52,10% (*) n.d. n.d. 22,76% 40,55% 31,26% 5,63% 31,50% (**) 48,50% (**) n.d. n.d. 9,54% n.d. 10,87% n.d. *Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015 **Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014 ***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema” Analizzando le dinamiche per durata dei finanziamenti in essere si registra una contrazione del 8,9% (dic./dic.) degli impieghi a breve termine e un calo del 5,9% della componente caratterizzata da scadenze a medio e lungo termine. L’aumento della rischiosità del credito e la riduzione dei flussi di finanziamento assumono particolare rilevanza per le banche territoriali, caratterizzate da modelli di operatività che, più che negli altri intermediari, dipendono dall’andamento delle economie dei mercati di riferimento. La profondità e l’estensione della crisi che ha colpito il tessuto produttivo del nostro territorio ha comportato un rapido e continuo deterioramento del credito che si è tradotto nella sensibile crescita delle sofferenze bancarie e dei crediti deteriorati. Il peso in particolare delle sofferenze è anche il riflesso della mancanza di un mercato secondario per tali attività, oltre che dei tempi lunghi delle procedure di recupero. Conseguentemente, risultano in peggioramento gli indicatori della qualità del credito, quali l’incidenza delle sofferenze sugli impieghi. I risultati economici ottenuti e la politica prudenziale della Banca hanno consentito di incrementare sensibilmente le coperture del credito deteriorato conseguendo un calo dell’1,3% dei crediti deteriorati netti. Di seguito si riporta una tabella sul dettaglio della composizione dei crediti deteriorati. Voci (dati in migliaia di euro) 2014 35 2013 Variazioni % Esposizioni lorde deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni lorde in bonis Totale esposizione lorda Rettifiche di valore su esposizioni deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Rettifiche di valore su esposizioni in bonis Totale rettifiche di valore complessive Esposizioni nette deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni nette in bonis Totale esposizione netta 234.997 117.869 106.661 8.714 1.753 979.617 1.214.614 73.991 49.762 21.109 3.092 28 6.634 80.625 161.006 68.107 85.552 5.622 1.725 972.983 1.133.989 211.179 78.003 121.579 5.148 6.449 1.059.036 1.270.215 48.067 31.628 13.976 2.416 47 13.686 61.753 163.112 46.375 107.603 2.732 6.402 1.045.350 1.208.462 11,28% 51,11% -12,27% 69,27% -72,82% -7,50% -4,38% 53,93% 57,34% 51,04% 27,98% -40,43% -51,53% 30,56% -1,29% 46,86% -20,49% 105,78% -73,06% -6,92% -6,16% I crediti deteriorati (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute da oltre 90 giorni) rappresentati riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”, gestiti secondo quanto previsto dalla circolare 272 di Banca d’Italia. Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013, ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50% al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al 31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013). Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86% rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51% rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al 9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013. Gli incagli netti ammontano ad Euro 85,5 milioni (-20,49%), i crediti ristrutturati netti sono pari ad Euro 5,6 milioni (+105,78%) e gli scaduti (past due) netti assommano ad Euro 1,7 milioni (-73,06%). Il rapporto di copertura sui crediti deteriorati complessivi si attesta al 31,49% rispetto al 22,76% di fine anno precedente. Il rapporto di copertura delle sofferenze è aumentato dal 40,55% al 42,22%. Il “Costo del credito” è l’indicazione del costo del rischio inteso come rapporto tra le rettifiche su crediti e l’ammontare dei crediti netti verso clientela. Al 31 dicembre 2014, l’indicatore come rapporto tra le rettifiche su crediti verso la clientela (voce 130° del conto economico pari a euro 20.490mila) e l’ammontare dei crediti netti di bilancio (1.133.989 mila euro) risulta pari a 1,81% in diminuzione rispetto al 2,41% del 2013. • Incidenza dell’esposizione verso “grandi rischi” L’evidenza di quanto risulta essere l’esposizione verso “grandi rischi” può essere rappresentata come segue: 36 2014 399.366 130.635 10 Posizioni di rischio – valore di bilancio Posizioni di rischio – valore ponderato Numero delle posizioni di rischio Di seguito si fornisce il dettaglio delle suddette 10 posizioni. Denominazione Stato Italiano Iccrea Holding spa Banca d'Italia Veneto Banca Spa Banca Popolare di Spoleto spa Cassa di risparmio di Ravenna spa n. 4 posizioni verso Clientela (importo complessivo) Valore di bilancio 281.819 17.999 7.806 7.421 6.297 Valore ponderato 21.040 17.999 7.421 6.297 6.073 6.073 71.947 71.801 Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività Per quanto riguarda gli impieghi, l’esposizione dell’Emittente è rivolta ai privati per il 35,01% del totale degli impieghi, alle imprese di servizi destinabili alla vendita per il 23,40%, alle imprese del settore edile ed opere pubbliche per il 13,39%, ai servizi del commercio, recuperi e riparazioni per il 8,19%. Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica L’esposizione su base geografica dell’Emittente è quasi totalmente concentrata sulla provincia di Bologna. • Esposizione della Banca al rischio di mercato L’Emittente effettua il monitoraggio del rischio di mercato anche con controllo quotidiano del VaR, incentrato sul rispetto di prefissati limiti interni in termini assoluti e percentuali, effettuato con una metodologia in linea con i parametri di riferimento indicati dal Comitato di Basilea, ovvero con intervallo di confidenza del 99% e orizzonte temporale di dieci giorni. Il VaR Basilea relativo al portafoglio titoli di proprietà della Banca ha registrato nel corso del 2014 un livello medio di 2.602 mila euro, con un valore minimo di 1.002 mila euro e un valore massimo di 4.616 mila euro. Il VaR di fine periodo (31/12/2014) presenta un valore di 1.002 mila euro (VaR Param 99% 10gg) pari allo 0,314% (VaR Param %) che rappresenta anche il valore più basso rilevato nel 2014. Non rileva la distinzione tra banking book e trading book in quanto quest'ultimo presenta importo non significativi, infatti ha raggiunto al massimo circa 3 milioni di euro di valore di mercato, tali da generare valori di VaR, in relazione alla misurazione del rischio di prezzo, che sono oscillati da un minimo di zero a un massimo di circa 54 mila euro, producendo un VaR medio annuale pari a circa 8 mila euro. • Principali indicatori di liquidità Relativamente alla posizione di liquidità dell’Emittente, si riportano di seguito i seguenti indicatori Indicatori 31/12/2014 37 31/12/2013 Loan to deposit Ratio * Liquidity Coverage Ratio (LCR) ** Net Stable Funding Ratio (NSFR) *** 93,36% 315,57% 125,80% 103,88% n.d. n.d. * Il loan to deposit ratio è calcolato come rapporto tra impieghi a clienti e raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli in circolazione) come riportati nel bilancio d’esercizio dell’Emittente nel paragrafo “Dati di sintesi e principali indicatori” della Relazione sulla gestione. ** L’indicatore a breve termine o Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime il rapporto tra l’ammontare delle attività prontamente monetizzabili disponibili (la cassa ed i titoli prontamente liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio monetario progressivo cumulato ad un mese stimato in condizioni di normalità gestionale. La soglia minima regolamentare è pari al 60% a partire dal 1° ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018. *** L’indicatore Net Stable Funding Ratio è definito come rapporto tra l’ammontare complessivo delle fonti stabili di raccolta (patrimonio della Banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei depositi) e il valore degli impieghi di medio/lungo periodo. La soglia minima regolamentare sarà pari al 100% a partire dal 1 gennaio 2018. Inoltre si riportano i seguenti dati al 31 dicembre 2014. Ammontare dei finanziamenti outstanding dalla BCE e relative scadenze Scad. 26/09/2018 Eur 65.000.000,00 Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l'Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta della banca derivante principalmente dalla clientela retail. In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare, l’emittente presentava al 31/12/2014 un ammontare di titoli non impegnati ulteriormente stanziabili presso la Banca Centrale europea (BCE) per complessivi 253,1 mln di euro. La componente non impegnata è costituita prevalentemente da titoli caratterizzati da un elevato grado di liquidabilità (titoli di stato), anche in condizioni di stress. L’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk comportino un rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di liquidità. • Esposizioni detenute nei titoli di debito sovrano Al 31 dicembre 2014 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 78,8%. L’Emittente detiene unicamente titoli del debito sovrano italiano. Si riportano di seguito le informazioni rilevanti su tale esposizione, aggiornato al 31 dicembre 2014 (dati in migliaia di euro): Emittente Rating Cat Valore di Bilancio 249.459 Fair Value AFS Valore Nominale 240.515 Governo Italia Altri Enti pubblici Italia Totale BBB+ - AFS 246 240.761 Legenda: I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14. AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita). 38 249.459 Riserva AFS 2.882 % 99,9% 247 247 0 0,1% 249.706 249.706 2.882 100% Con riferimento al Valore di Bilancio, il rientro delle suddette esposizioni risulta distribuito come segue: a vista - Fino ad 1 anno 85.886 Da 1 a 5 anni 157.519 Oltre 5 anni 6.301 Totale 249.706 Al 31/12/2014 l’Emittente non vanta crediti verso Stati sovrani. *** CREDIT SPREAD Il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato puntualmente in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point. Si riportano altresì di seguito le caratteristiche del titolo benchmark utilizzato ai fini della determinazione del valore del credit spread: Denominazione: Banca di Bologna 2,50% 07/01/2019 Codice ISIN: IT0004984826 Durata residua: 3 anni e 6 mesi Frequenza Cedola: semestrale Ammontare in circolazione presso la clientela alla data del 23/06/2015: EUR 1.999.000 Sede di negoziazione: Internalizzatore Sistematico di Banca Akros (dal 11/04/2014) Data di determinazione spread di credito: 18/12/2013: Delibera CdA per l'emissione sul primario ad un costo di funding massimo di +150 bps) 12/05/2014: Ratificato dal Comitato Finanza il 05/06/2014 per il mercato secondario: +100 bps fino a 24 mesi e +200 bps oltre 24 mesi rispetto alla curva IRS) IT0004984826 10/06/2015 Prezzo medio giornaliero 99,99 11/06/2015 100,28* 12/06/2015 100,32* 15/06/2015 100,30* 16/06/2015 100,25* 2,440 0,340 2,100 17/06/2015 100,28* 2,431 0,336 2,095 18/06/2015 100,32* 2,419 0,318 2,101 19/06/2015 100,38* 2,401 0,319 2,082 22/06/2015 100,36* 2,407 0,338 2,069 23/06/2015 100,32* 2,419 0,337 100,28 2,431 0,341 2,082 2,090 Data MEDIA Rendimento Tasso Swap Credit Spread 2,518 0,365 2,153 2,432 0,344 2,088 2,420 0,354 2,066 2,426 0,358 2,068 * Il prezzo esposto è la media dei prezzi Denaro/Lettera, determinati dall’internalizzatore Banca Akros. Il titolo benchmark è stato scelto sulla base dei parametri indicati da codesta Spettabile Autorità. Il credit spread inteso come differenza tra il tasso di rendimento a scadenza di un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior emesse da emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+4 con medesima durata residua del titolo benchmark (calcolato facendo riferimento alla curva IGEEFB, debitamente interpolata, come 4 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello speculativo. 39 elaborata da Bloomberg) e il tasso interest rate swap medio (anch'esso debitamente interpolato sulla base della scadenza del titolo benchmark) è pari a 80,5 basis point Fonte: IGEEFB03 Index e IGEEFB04 Index Data 23/06/2015 Rendimento 1,11 Tasso Swap Credit Spread 0,305 0,805 40 4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE 4.1 Storia ed evoluzione dell'Emittente. La Banca nasce nel 1963 come Cassa Rurale ed Artigiana di San Cristoforo, per poi divenire Cassa Rurale ed Artigiana di Ozzano dell’Emilia. Nel 1994 assume la denominazione di Banca di Bologna Credito Cooperativo Scrl, mentre nel 1998, acquisisce l’intero pacchetto azionario della Pomodoro Viaggi S.r.l. Nel maggio del 2005 assume l’attuale denominazione di Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa e nel mese di aprile 2006 acquisisce l’intero pacchetto azionario della società immobiliare Verdeparco S.p.a., che entra a far parte del Gruppo Bancario con la nuova ragione sociale De’ Toschi S.p.a.. Nel novembre 2007 incorpora le società immobiliari Galvani S.r.l e Monet S.r.l., interamente possedute a seguito delle acquisizioni avvenute rispettivamente nel 1992 e nel 2007. Il 03/02/2012 la Pomodoro Viaggi Srl esce dal Gruppo Banca di Bologna. Alla data di redazione del presente Prospetto, Banca di Bologna detiene il 30% del capitale sociale di Uvet Pomodoro Viaggi Srl, a seguito del subentro nella Compagine sociale di Partners industriali. La Banca è costituita da 30 Dipendenze e 259 dipendenti. 4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente. L’Emittente è la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa. 4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione. La Banca è iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 ed iscritta al n. 8883 dell’albo delle banche di cui all’art. 13 del D. Lgs. 1/9/1993 n. 385 (Testo Unico delle leggi in materia Bancaria e Creditizia) tenuto dalla Banca d’Italia ed è inoltre la capogruppo dell’omonimo Gruppo Bancario iscritto al n. 8883 dell’albo dei gruppi bancari di cui all’art. 64 del D. Lgs. 1/9/1993 n. 385. 4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente. La Banca è stata costituita in data 24 febbraio 1963, con atto a ministero notaio Verano Pojani, rep. n. 9938, racc. n. 554. Ai sensi dell’art. 3 dello statuto, la durata della Banca è fissata fino al 31/12/2050. 4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale. La sede legale e amministrativa della Società è sita in Bologna, piazza Galvani 4; telefono n. 0516571111. La Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa è una società di diritto italiano, costituita, disciplinata ed operante in base alle leggi della Repubblica Italiana. 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità. 41 Banca di Bologna dichiara che non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014). 42 5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA' 5.1 Principali attività 5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati. La Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Nell’esercizio della sua attività la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. La Banca può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale. La Banca opera prevalentemente nel settore della intermediazione creditizia e conta su 259 dipendenti. Le principali categorie di prodotti e/o servizi prestati sono: RACCOLTA DEL RISPARMIO (raccolta diretta) • Conti correnti • Depositi a risparmio • Obbligazioni di propria emissione • Conti Cash • Conti Cash con Vincolo • Certificati di deposito SERVIZI DI INVESTIMENTO (raccolta indiretta) La Banca è autorizzata alla prestazione dei seguenti servizi di investimento: • Negoziazione per conto proprio • Esecuzione ordini per conto dei clienti • Ricezione, trasmissione e raccolta ordini • Gestione di portafogli • Collocamento • Consulenza ESERCIZIO DEL CREDITO (impieghi clientela) • Crediti alle imprese a breve, SERVIZI ACCESSORI medio e lungo termine Custodia e amministrazione di • Crediti ipotecari a lungo termine • strumenti finanziari • Crediti personali a breve, medio e lungo termine ai privati ALTRI SERVIZI • Distribuzione di prodotti assicurativi e di previdenza complementare • Distribuzione di prodotti di terzi (leasing, factoring, diamanti) • Distribuzione carte di credito • Rilascio carte di debito • Servizi incasso e pagamento, domestici e transfrontalieri per privati e imprese • Servizi di internet banking per privati e imprese • ATM (automated teller machine) per prelievo di contante, informazioni sul conto, ricariche telefoniche • POS (point of sale) per effettuare pagamenti di beni o servizi presso il fornitore utilizzando carte di pagamento. Le tabelle che seguono, evidenziano il contributo che ciascuna delle summenzionate attività ha apportato al totale dei proventi operativi netti dell’Emittente per ciascuno dei periodi indicati. I dati sono estratti dal Bilancio dell’Emittente. RACCOLTA DIRETTA (dati contabili – migliaia di euro) VOCE Conti correnti passivi Depositi a risparmio Certificati di deposito Obbligazioni Pronti contro termine Raccolta in valuta Raccolta diretta Altra raccolta1 Raccolta da clientela 2014 679.813 123.895 221.861 305.344 0 9.000 1.339.913 9.897 1.349.810 2013 659.946 Var. % 100.730 231.179 351.796 0 11.284 1.354.935 14.768 1.369.703 23,0% -4,0% -13,2% 0% -20,2% -1,1% 3,0% -33,0% -1,5% Al 31 dicembre 2014 lo stock contabile di raccolta da clientela si è attestato a 1 miliardo e 350 milioni di euro, in contrazione sul 2013 dell’1,5%. Tale ammontare di raccolta comprende partite “particolari” 1 Nella voce “Altra raccolta” sono riportate alcune partite straordinarie come i finanziamenti da Cassa Depositi e Prestiti. 43 rientranti nella voce 20 di Stato Patrimoniale passivo (Debiti verso clientela) come i finanziamenti da Cassa Depositi e Prestiti, il cui valore è incluso nella voce “Altra raccolta”. La dinamica della parte “core” della raccolta da clientela, pertanto, registra, a fine 2014, una diminuzione dell’1,1% in linea con quanto registrato dal sistema bancario (-1,15% dati ABI). L’osservazione delle diverse componenti evidenzia la netta divaricazione tra le fonti a breve e quelle a medio lungo dove le prime rappresentate dall’aggregato “depositi” (conti correnti passivi, depositi a risparmio e certificati di deposito) rilevano una crescita del 3,1%, mentre le seconde rappresentate dalle obbligazioni della Banca, mostrano un decremento del 13,2% sul 2013. Tale dinamiche sono in linea con quanto registrato dal sistema bancario nel suo complesso, riflettendo in parte il perdurare di un clima di incertezza e in parte la ricerca di maggiori rendimenti. Tali situazioni hanno indirizzato la domanda verso le forme finanziarie di risparmio maggiormente liquide e verso la raccolta gestita. RACCOLTA INDIRETTA (valori di mercato a dicembre – importi in migliaia di euro) VOCE Titoli in amministrazione 2014 468.357 2013 486.585 Var. % -3,7% Raccolta Gestita Totale raccolta indiretta 500.731 969.088 432.989 919.574 15,6% 5,4% A fine 2014, i volumi della raccolta indiretta, valorizzati al mercato, si sono attestati oltre i 969 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 5,4% sui valori di mercato di fine esercizio precedente. All’interno dell’aggregato in oggetto si registrano due dinamiche distinte, che vedono contrapporsi al decremento della componente amministrata (-3,7%), che chiude l’anno con un patrimonio intermediato pari a circa 468 milioni di euro, un deciso incremento del comparto gestito (+15,6%), che si attesta a quota 501 milioni di euro. IMPIEGHI CLIENTELA (dati contabili, migliaia di euro) VOCE Conti correnti Sconto di portafoglio Mutui Finanziamenti in valuta Sofferenze Impieghi Altri Impieghi Impieghi vs clientela 2014 355.281 7.300 773.106 13.256 117.869 1.266.812 3.507 1.270.319 2013 389.692 8.145 821.377 14.892 78.003 1.312.110 2.911 1.315.021 Var. % -8,8% -10,4% -5,9% -11,0% 51,1% -3,5% 20,5% -3,4% Al 31 dicembre 2014, la consistenza degli impieghi lordi verso clientela ordinaria si attesta a quota 1 miliardo e 270 milioni di euro, in flessione del 3,4%, sul dato puntuale di fine 2013. Analizzando le dinamiche per durata dei finanziamenti in essere si registra una contrazione del 8,9% (dic./dic.) degli impieghi a breve termine e un calo del 5,9% della componente caratterizzata da scadenze a medio e lungo termine. 5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività. Non sono presenti nuovi prodotti e/o attività rilevanti rispetto a quanto già indicato al capitolo 5.1.1. 5.1.3 Principali mercati L’Emittente opera da sempre in un ambito territoriale che si sviluppa nella provincia di Bologna, per il tramite della rete delle filiali, costituita, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, da 30 sportelli. 44 5.1.4 Posizione concorrenziale Sulla base dei dati pubblicati nella “Base Informativa Pubblica” del sito della Banca d’Italia, la Funzione di Pianificazione e Controllo di Gestione elabora i dati alle quote di mercato della Banca nella provincia di Bologna. Al 31/12/2014 per quanto riguarda gli impieghi verso clientela ordinaria tale quota di mercato era del 3,88% (3,85% al 31/12/2013), per quanto riguarda i depositi era del 4,06% (4,02% al 31/12/2013) e per quanto riguarda gli sportelli era del 4,13% (4,12% al 31/12/2013). 6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 Breve descrizione del Gruppo. Il Gruppo Banca di Bologna, costituito il 14 ottobre 1992, è iscritto all’Albo Gruppi Creditizi al n. 8883 ed è formato dalla Banca di Bologna e da De’ Toschi S.p.a.; il Gruppo è autonomo e indipendente. La controllata – De’ Toschi Spa –con proprietà dell’intero capitale sociale - opera nel settore immobiliare e non ha dipendenti. De’ Toschi S.p.a. ha sede a Bologna in Corte Galluzzi 1 con partita IVA 02377221201. La Banca di Bologna ha stipulato con la propria controllata accordi di servicing per la gestione della loro attività amministrativa. Si riporta di seguito la struttura del Gruppo: Banca di Bologna 100% De Toschi S.p.a. La Capogruppo Banca di Bologna esercita le funzioni di indirizzo strategico, di governo e di controllo attraverso: -definizione degli obiettivi e delle strategie delle singole società che vengono acquisiti e fatti propri dai rispettivi Consigli di amministrazione; -il presidio coordinato delle varie aree in cui operano le aziende del Gruppo attraverso i Responsabili delle varie funzioni della Capogruppo; -la fornitura dei supporti operativi di Gruppo (informatici, amministrativi, legali); -l’ottimizzazione della gestione finanziaria di Gruppo; In tale ambito la coesione interna e l’indirizzo strategico del Gruppo vengono assicurati attraverso il regolamento del Gruppo, specifiche policy che, approvate e fatte proprie dai rispettivi Consigli di Amministrazione, definisce: -le regole generali di comportamento; -i meccanismi di coordinamento; -l’architettura organizzativa; -gli strumenti di indirizzo e monitoraggio strategico e gestionale. L’attività di coordinamento è peraltro resa ancor più efficace dalla indicazione di nomina degli Organi amministrativi e di controllo delle società controllate da parte esclusiva della Capogruppo. 45 7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato L’Emittente dichiara che, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle sue prospettive dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014). 7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso L’Emittente dichiara di non essere a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente ovvero del Gruppo, almeno per l’esercizio in corso. 8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili nel presente Prospetto di Base. 9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA 9.1 Componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e degli organi direttivi Consiglio di Amministrazione E’ composto di n. 7 Consiglieri. La composizione del Consiglio di Amministrazione è indicata nella tabella seguente. In corrispondenza di ciascun componente sono indicate le cariche ricoperte nell’Emittente e le cariche significative ricoperte in altre società. Nome, carica ricoperta nell’Emittente ed ultimo esercizio della carica Vacchi Marco (Presidente del Consiglio di Amministrazione) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017 ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’ Ima S.p.a Presidente Onorario Packaging Systems Holding INC Presidente Presidente IMA Est GmbH IMA Iberica Processing & Packaging SL Presidente Presidente SO.FI.M.A. S.p.a Presidente Lopam-Fin S.p.a. Lopam srl Presidente Idice S.p.a. Presidente Antares Nova S.r.l Amministratore Unico Gavignano S.r.l.; Presidente Federazione Naz. Cav. del Lavoro Gruppo Presidente Emiliano Romagnolo Amministratore Unico Società del Sole S.r.l. B. Group Spa Consigliere Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Socio Dè Toschi spa Vice Presidente Consigliere Regenesi srl Presidente IMA France eurl IMA Germany Gmbh Presidente 46 Granlatte Società Coop. agricola a r.l Calzolari Gianpiero (Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione) Finanziaria Bolognese FI.BO Spa Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: Granarolo Spa maggio 2017 Consigliere e Presidente del C.d.A Consigliere e Presidente del C.d.A Consigliere e Presidente del C.d.A Filiera AQ Società Consortile a r.l . Ferrante Massimo (Consigliere) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017 Tabellini Giorgio (Consigliere) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017 Lorenzoni Gianni (Consigliere) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017 Bigelli Marco (Consigliere) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017 Serafini Gianluigi (Consigliere) Data nomina: 29/04/2015 Data scadenza del mandato: maggio 2017 Consigliere e Presidente del C.d.A Cooperare con Libera Terra Agenzia per lo Presidente Sv. Coop e la legalità Nomisma Spa Amministratore Sixtema spa Consigliere Gruppo società artigianato srl Consigliere Camera di commercio, industria, artigianato Componente della Giunta e agricoltura di Bologna e Consigliere PEI S.r.l. Pei Italia SPER S.r.l Sper Italia srl Zanini S.r.l. Aereoporto di Bologna C.C.I.A.A. Bologna Fondo orizzonte Sgr Comitato Consultivo Pai Presidente Presidente Consigliere Consigliere Presidente Consigliere Presidente Consigliere Consigliere BIO-ON Spa Alma Graduate School Piquadro spa Consigliere Presidente Amministratore Indipendente Consigliere LEBSC srl Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa Consigliere (no profit) Nulla da segnalare Carimonte Holding Spa Intermedia Holding Spa CNA Servizi Bologna Scrl Tulipani Spa De Toschi Spa Presidente del C.d.A. Consigliere Sindaco effettivo Amministratore Amministratore Collegio sindacale E’ composto di n. 3 membri effettivi e di n. 2 membri supplenti. La composizione del Collegio Sindacale è indicata nella tabella seguente. In corrispondenza di ciascun componente sono indicate le cariche ricoperte nell’Emittente e le cariche significative ricoperte in altre società. Nome, carica ricoperta nell’Emittente ed ultimo esercizio della carica Santilli Gianfranco ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’ Gruppo Manutencoop 47 Sindaco (Presidente Collegio Sindacale) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017 Fornasier Edi (Sindaco Effettivo) Data nomina: 07/05/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017) Manutencoop Immobiliare spa Sindaco Dircoop - cassa di assistenza integrativa Amministratore IPRASS Amministratore De Toschi S.p.a Sindaco Gruppo SACMI scarl Sindaco Sacmi Molds & Dies spa Sindaco Italian Speed Sindaco CEFLA Scarl Sindaco Cons .Cooperative Costruzioni Sindaco Rester Sindaco S.T.F. S.p.a Sindaco Coop Adriatica Scarl Sindaco Gruppo Vetimec Soc. Coop Sindaco Aedis Soc Coop Sindaco IBA Centro Meridionale S.p.a. Sindaco Cesi – attività edile Sindaco C3 S.p.a. Sindaco Sosietà Sacoa servizi telematici Srl Amministratore Unico Sacoa S.r.l Amministratore Cosepuri Sindaco Immofil srl Sindaco Supplente Fico.Op srl Sindaco supplente Eatalyworld srl Sindaco supplente Gruppo Vetimec (vetimec soc.coop – Iba Presidente Collegio Centro Meridionale Spa – Aedis soc. coop) Sindacale Asscooper Presidente Collegio Sindacale Placido Rizzotto Libera Terra Presidente Collegio Sindacale Consorzio Libera terra mediterraneo coop Presidente Collegio sociale onlus Sindacale Cepa Presidente Collegio Sindacale Consorzio Patata di Bologna Dop Presidente Collegio Sindacale Presidente Collegio Hope srl Sindacale Enoteca Regionale Emilia Romagna Presidente Collegio Sindacale Consorzio Cave Bologna Membro del Collegio Sindacale Valore e Sviluppo Membro del Collegio Sindacale Consorzio Formula Ambiente Membro del Collegio Sindacale Il Raccolto Membro del Collegio Sindacale Conapi Membro del Collegio Sindacale Fondo Pensione Dircoop Membro del Collegio Sindacale Par.Coop.It Membro del Collegio Sindacale Legacoop Emilia Romagna Membro del Collegio Sindacale Felisatti Elettroutensili spa in liquidazione Membro del Collegio Sindacale Membro del Collegio Holding Sacmi Beverage spa Sindacale 48 Fondo Pensione Sacmi Membro del Sindacale Piersanti Giuseppe (Sindaco Effettivo Data nomina: 07/5/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017) Nulla da segnalare Bonfiglioli Cristina (Sindaco supplente Data nomina: 7/5/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017) Soc.Coop.Edificatrice Giuseppe Dozza D’Alonzo Gianfelice (Sindaco supplente Data nomina: 7/5/2014 Data scadenza del mandato: maggio 2017) Cons.Cave Bologna Soc. Coop Collegio Presidente Collegio Sindacale Presidente Collegio Sindacale Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Terra Sindaco Effettivo Elion srl Coop.Autotrasporti NCV scarl Placido Rizzotto – Libera Soc.CoopSociale a rl Consorzio Libera Terra Mediterraneo Coop Sindaco Effettivo Sociale onlus La Baracca soc.coop Sociale onlus Presidente Collegio Sindacale Cooperativa Murri Sindaco Effettivo Par.coop.it Sindaco Supplente Borgo Etrusco spa Sindaco Effettivo Finrest Spa Membro Indipendente del Comitato Esecutivo Coop Adriatica Società coop a r.l. Membro Indipendente del Comitato Finanza Direzione Generale La composizione della Direzione Generale è indicata nella tabella seguente. Nome, carica ricoperta nell’Emittente ed ultimo esercizio della carica Mengoli Enzo (Direttore Generale) Ferrari Alberto (Vice Direttore Generale) ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’ Uvet Pomodoro Viaggi S.r.l.. De’ Toschi Spa Presidente Presidente Caricese srl Consigliere Il domicilio eletto per la carica da consiglieri, sindaci e dal Direttore Generale è piazza Galvani 4, Bologna. I Consiglieri di Amministrazione e i Sindaci hanno rilasciato dichiarazione in ordine alle ipotesi di cui all’art. 136 T.U.B. e alle eventuali situazioni di conflitto di interessi con la Banca. I Componenti del Collegio Sindacale sono iscritti nel Registro dei Revisori istituito presso il Ministero della Giustizia. 49 Tutti gli amministratori possiedono i requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità (art. 26 D. Lgs n.385/93 - TUB e Decreto Ministeriale n.161/1998). 9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza Come sopra indicato, alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché il Direttore Generale, ricoprono cariche analoghe in altre società sia all’interno che all’esterno del Gruppo e tale situazione configura dei conflitti di interesse. Alcune di queste società intrattengono rapporti con la Banca; non si può escludere che dette società instaurino altri rapporti, così come non si può escludere che altre società tra quelle sopra menzionate instaurino anch’esse rapporti con la Banca stessa. La Banca gestisce i conflitti di interesse nel rispetto dell’articolo 2391 del codice civile, dell’articolo 136 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario) e della Circolare Banca D’Italia n° 263 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni. Si precisa inoltre che, facendo seguito a specifiche iniziative anche nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato apposita delibera quadro in materia di obbligazioni ed interessi degli esponenti aziendali anche al fine di assicurare, in conformità a quanto previsto dai più recenti interventi legislativi in materia, la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale dei relativi rapporti. Al 31 dicembre 2014 non risultavano crediti erogati a favore degli Amministratori della Banca (così come al 31 dicembre 2013); i crediti erogati a favore dei Dirigenti ammontavano a 264 mila euro (128 mila al 31 dicembre 2013). Al 31 dicembre 2014 risultavano crediti erogati a favore di Sindaci pari a 124 mila euro mentre nessuna erogazione a favore dei Sindaci al 31 dicembre 2013. Al 31 dicembre 2014, così come al 31 dicembre 2013, non erano presenti garanzie prestate a favore di Amministratori, Dirigenti e Sindaci. Per ulteriori dettagli, si rinvia alla parte H – Operazioni con parti correlate della Nota Integrativa, alla pagina 193. 10 PRINCIPALI AZIONISTI 10.1 Compagine sociale - controllo Alla data del presente Prospetto di Base il numero di azionisti è 9.492, l’importo del capitale sociale nominale è pari a Euro 42.750.019,08 Il tetto massimo di partecipazione che ciascun socio può sottoscrivere è pari a Euro 49.987,52. 10.2 Descrizione di eventuali accordi noti all’Emittente dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente Alla data di pubblicazione del presente Prospetto di Base non esistono patti di qualsiasi tipo aventi ad oggetto l’esercizio del diritto di voto o che pongano limiti al trasferimento delle azioni della Banca, fatte salve le previsioni di legge. 50 11 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Nella redazione del bilancio al 31/12/2014 ed al 31/12/2013 sono stati applicati i principi contabili IAS/IFRS. In virtù di quanto disposto dall’art. 11 della Direttiva 2003/71 del Parlamento Europeo e dall’art. 28 del Regolamento n. 809/2004, i documenti sotto elencati, precedentemente depositati e pubblicati, nonché resi disponibili agli interessati secondo quanto indicato al successivo capitolo 14, sono da ritenersi inclusi mediante riferimento e pertanto devono essere considerati quale parte integrante del presente Prospetto di Base. La presente sezione incorpora mediante riferimento i bilanci individuali e consolidati relativi agli anni 2013 e 2014. Informazioni finanziarie Stato Patrimoniale consolidato Bilancio consolidato dell'Esercizio 2013 Pagg. 17-18 Conto economico consolidato Pag. 19 Rendiconto finanziario Pag. 23 Prospetto riepilogativo variazioni Patrimonio Netto Pag. 21 Nota Integrativa (comprensiva dei criteri di valutazione) di cui Politiche Contabili Pagg. 26-198 Relazione di Revisione Contabile Pag. 13 Informazioni finanziarie Stato Patrimoniale consolidato Bilancio consolidato dell'Esercizio 2014 Pagg. 17-18 Conto economico consolidato Pag. 19 Rendiconto finanziario Pag. 23 Prospetto riepilogativo variazioni Patrimonio Netto Pag. 21 Nota Integrativa (comprensiva dei criteri di valutazione) di cui Politiche Contabili Pagg. 26-198 Relazione di Revisione Contabile Pag. 13 11.2 Bilanci Con riferimento agli esercizi 2014 e 2013 la Banca ha redatto il bilancio individuale e consolidato del gruppo bancario. 11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali. 11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione. Le informazioni finanziarie relative all’esercizio 2013 e 2014, sono state sottoposte a certificazione da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. la quale ha espresso un giudizio senza rilievi. Le relazioni di revisione per ogni singolo esercizio sono incorporate mediante 51 riferimento al presente Prospetto di Base e sono allegate ai fascicoli di bilancio individuale e consolidato a disposizione presso la sede dell’Emittente e sul sito internet: www.bancadibologna.it. 11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione che siano state controllate dai revisori dei conti. Nel presente documento non sono inclusi dati o informazioni, diversi dai bilanci annuali, che siano stati oggetto di verifica da parte della Società di Revisione. 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie. Le ultime informazioni finanziarie sono quelle incluse nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014. 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie. L’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie infrannuali dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione contabile. 11.6 Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali. Il fondo rischi ed oneri del Bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014, ammonta a complessivi 830 mila Euro di cui per controversie legali 242 mila Euro, 89 mila Euro per reclami della clientela nell'ambito degli investimenti mobiliari, 255 mila Euro per accantonamenti del personale secondo le previsioni dello Ias 19, 213 mila Euro per revocatorie fallimentari in attesa di definizione e “altri accantonamenti” per euro 31 mila Euro. 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente Banca di Bologna dichiara che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale della Banca e del Gruppo per eventi verificatisi dalla data dell’ultimo bilancio, per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione (31/12/2014). 12 CONTRATTI IMPORTANTI Banca di Bologna attesta che non vi sono contratti importanti non conclusi nel corso del normale svolgimento dell’attività che potrebbero comportare per i membri del gruppo un’obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità della Banca di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere. 13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 13.1 Relazioni e pareri di terzi Ai fini della redazione del presente Prospetto di Base non è stato rilasciato alcun parere o relazione di esperti. Banca di Bologna ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data 02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento a Banca di Bologna non risulta attribuito alcun livello di rating. 52 Alle Obbligazioni non è attribuito e non è previsto che sia attribuito alcun livello di rating. 14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO L’Emittente dichiara che, per l’intera durata di validità del Prospetto di Base, sono a disposizione degli interessati ai fini della consultazione i seguenti documenti: A) Bilancio individuale e consolidato relativi agli esercizi conclusi il 31/12/2013 e il 31/12/2014, corredati delle relazioni sulla gestione, delle relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, nonché le relazioni semestrali 2013 e 2014. B) Atto costitutivo e Statuto sociale. C) Prospetto di Base ed eventuali supplementi. Banca di Bologna si impegna a pubblicare informazioni concernenti le proprie vicende societarie e le situazioni contabili periodiche successive alla data di chiusura del bilancio. Tutti i suddetti documenti saranno a disposizione, su richiesta, presso la sede legale dell’Emittente ed i documenti indicati al punto A che precede saranno a disposizione degli interessati anche sul sito della Banca (www.bancadibologna.it). 53 SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA PER LE OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE – TASSO FISSO E STEP UP/STEP DOWN FATTORI DI RISCHIO 2 FATTORI DI RISCHIO Si invitano gli investitori a leggere attentamente le informazioni dettagliate e fornite nelle altre sezioni del presente Prospetto di Base, con particolare riferimento al capitolo “Fattori di Rischio” del Documento di Registrazione nonché nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito al fine di consentire la creazione di una opinione consapevole prima di assumere qualsiasi scelta di investimento. Si invitano altresì gli investitori a prendere visione del punto 4.1 della Nota Informativa contenente una descrizione degli strumenti finanziari. 2.1 Fattori di rischio generali relativi alle obbligazioni La sottoscrizione delle obbligazioni presenta gli elementi di rischio propri di un investimento in titoli obbligazionari a tasso fisso, predeterminato o variabile. Le obbligazioni sono strumenti finanziari che presentano profili di rischio rendimento la cui valutazione richiede particolare competenza; pertanto è opportuno che l’investitore valuti accuratamente se le obbligazioni costituiscono un investimento idoneo per la propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare, il potenziale investitore dovrebbe considerare che la sottoscrizione delle obbligazioni comporta i rischi di seguito elencati. 2.1.1 Rischio di credito per l’investitore Rischio connesso all’eventualità che Banca di Bologna, per effetto di un deterioramento della sua solidità patrimoniale ed economica, non sia in grado di pagare le cedole e gli interessi e/o di rimborsare il capitale. Per informazioni sulla situazione finanziaria dell’Emittente si rinvia al Documento di Registrazione ed in particolare al capitolo “Fattori di rischio” dello stesso. 2.1.2 Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni Le obbligazioni non sono assistite da alcuna garanzia reale o personale di terzi, né sono assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, né dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, né da altre garanzie di terzi. 2.1.3 Rischio relativo alla vendita prima della scadenza Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita potrebbe essere influenzato da diversi elementi tra cui: • variazione dei tassi di interesse di mercato (rischio di tasso di mercato); • caratteristiche del mercato in cui i titoli vengono negoziati (rischio di liquidità); • il merito di credito dell’Emittente (rischio di deterioramento della solvibilità dell’Emittente). Tali elementi potrebbero determinare una riduzione del prezzo di mercato delle obbligazioni anche al di sotto del loro valore nominale. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale. 54 2.1.4 Rischio di tasso di mercato E’ il rischio rappresentato da eventuali variazioni nei livelli dei tassi di mercato a cui l’investitore è esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza: in caso di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo delle obbligazioni, il cui valore potrebbe divenire anche inferiore al relativo valore nominale, mentre in caso contrario il prezzo delle obbligazioni subirà un apprezzamento. Nel caso delle obbligazioni a tasso fisso e step up / step down, l’impatto delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo delle obbligazioni è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo. In particolare, la sensibilità potenziale del valore delle obbligazioni step up alle variazioni dei tassi di mercato è più elevata di quella relativa alle obbligazioni che corrispondono un tasso fisso costante per tutta la loro durata. Nel caso di obbligazioni a tasso variabile, le fluttuazioni nel parametro di indicizzazione di riferimento (tasso euribor a tre, sei o dodici mesi, ovvero rendimento Bot a tre, sei o dodici mesi) potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento, rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e, conseguentemente, determinare variazioni nei prezzi dei titoli. 2.1.5 Rischio di liquidità E’ il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo che consenta all’investitore di realizzare il rendimento atteso al momento della sottoscrizione. L’investitore potrebbe dover accettare un prezzo inferiore a quello di sottoscrizione, in considerazione del fatto che le richieste di vendita possono non trovare tempestivo ed adeguato riscontro. La possibilità per gli investitori di rivendere le obbligazioni prima della scadenza dipenderà dall’esistenza di una controparte disposta ad acquistare i titoli. Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico. Il sistema multilaterale di negoziazione o l'internalizzatore sistematico verranno indicati nelle Condizioni Definitive. Si precisa che non vi è alcuna garanzia che la citata domanda di ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico venga accolta. Inoltre, anche nell’ipotesi in cui ciò avvenga, tale circostanza potrebbe non essere sufficiente a garantire un adeguato livello di liquidità. La data di inizio delle negoziazioni è indicata mediante apposito avviso pubblicato sul sito web dell’Emittente. L'Emittente non si impegna ad effettuare operazioni di riacquisto delle obbligazioni nell'ambito del servizio di negoziazione per conto proprio. Il medesimo si riserva la facoltà di effettuare operazioni di riacquisto delle obbligazioni su iniziativa dell'investitore. Inoltre, si evidenzia che nel periodo che precede la negoziazione, pur non esistendo alcun impegno dell’Emittente al riacquisto dei titoli, l’Emittente può fornire prezzi “denaro” (prezzo al quale l’Emittente è disposto ad acquistare lo strumento finanziario) secondo criteri prefissati dall’Emittente, salvo eventuali condizioni migliorative che l’intermediario voglia applicare a vantaggio del cliente, con quelli che hanno condotto al pricing del prodotto nel mercato primario, tenendo conto della curva dei 55 tassi dell’IRS ovvero della curva dei tassi dei titoli di Stato di similare durata pubblicati giornalmente da Il Sole 24 Ore e tenendo conto di uno spread “denaro/lettera” che sarà al massimo pari a 50 basis point. 2.1.6 Rischio di deterioramento del merito di credito dell’emittente Le obbligazioni potrebbero deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria dell’Emittente. Non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati, tra l’altro, da un diverso apprezzamento del rischio emittente. 2.1.7 Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni potrebbe risultare inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato di durata residua similare. 2.1.8 Rischio correlato all’assenza di rating delle obbligazioni Alle obbligazioni non è attribuito alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non è disponibile alcun indicatore sintetico che rappresenti in modo immediato la situazione di rischiosità degli strumenti finanziari emessi. 2.1.9 Rischi derivanti da conflitti di interesse I soggetti a vario titolo coinvolti nell’emissione e nel collocamento delle obbligazioni possono avere, rispetto all’operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell’investitore. • La coincidenza tra Emittente e Collocatore del prestito obbligazionario potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. • L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi derivante dalla negoziazione da parte dell’Emittente delle obbligazioni in conto proprio. • La coincidenza dell’Emittente con l’agente di calcolo delle cedole, cioè il soggetto incaricato della determinazione degli interessi, potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. 2.1.10 Rischio correlato all’assenza di informazioni L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del parametro di indicizzazione prescelto o comunque al valore corrente delle obbligazioni. 2.1.11 Rischio di chiusura anticipata dell’offerta Nel corso del periodo di offerta delle obbligazioni l’Emittente si può riservare la possibilità di procedere in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell’offerta, sospendendo immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste di adesione. In tali casi l’Emittente ne darà comunicazione al pubblico secondo le modalità indicate nel presente Prospetto di Base nel capitolo 5.1.3 “Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione”. La probabilità che l’Emittente si avvalga della suddetta facoltà potrebbe 56 comportare una diminuzione della liquidità della singola emissione, per cui il portatore delle obbligazioni potrebbe trovare ulteriori difficoltà nel liquidare il proprio investimento prima della naturale scadenza ovvero il valore dello stesso potrebbe risultare inferiore a quello atteso dall’obbligazionista che ha elaborato la propria decisione di investimento tenendo conto di diversi fattori, ivi compreso l’ammontare complessivo del prestito obbligazionario. 2.1.12 Rischio derivante da modifiche al regime fiscale Tutti gli oneri fiscali presenti e futuri, che si applichino ai rendimenti o, comunque, ai flussi di cassa rivenienti dalle obbligazioni, sono ad esclusivo carico dell’investitore. Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data del presente prospetto rimanga invariato durante la vita delle obbligazioni, con possibile effetto pregiudizievole sul rendimento netto atteso dall’investitore. Le simulazioni di rendimento contenute nel presente prospetto sono basate sul trattamento fiscale alla data delle presenti Condizioni Definitive e non tengono conto di eventuali future modifiche normative. 2.1.13 Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), che individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti. La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. 57 Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale. Fattori di rischi specifici delle obbligazioni a tasso variabile: 2.1.14 Rischio di variazione del parametro di indicizzazione Gli interessi di importo variabile dovuti sulle obbligazioni a tasso variabile sono correlati all’andamento del relativo parametro di indicizzazione. In particolare, ad un aumento del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà un aumento del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso variabile, così come, ad una diminuzione del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà una diminuzione del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso variabile che potrebbe ridursi sino ad un valore pari a zero. 2.1.15 Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari Tale rischio consiste nella probabilità che si verifichino eventi di turbativa o straordinari riguardanti il parametro di indicizzazione sottostante l’obbligazione. Al successivo capitolo 4.7 del presente Prospetto di Base sono previste particolari modalità di determinazione degli interessi a cura dell’Emittente operante quale Agente per il calcolo, qualora, nel corso della vita dell’obbligazione si verifichino eventi di natura straordinaria che modifichino la struttura del parametro di indicizzazione o ne compromettano l’esistenza. In tali casi l’Agente per il calcolo effettuerà, ove necessario, gli opportuni correttivi al fine di mantenere inalterate, nella massima misura possibile, le caratteristiche finanziarie dell’obbligazione, secondo modalità di volta in volta specificate nelle Condizioni Definitive. 2.1.16 Rischio di spread negativo Le obbligazioni a tasso variabile sono fruttifere di interessi ad un tasso variabile pari al parametro di indicizzazione prescelto, eventualmente aumentato/diminuito di uno spread. Laddove il valore del parametro di indicizzazione dovesse essere diminuito di uno spread le obbligazioni a tasso variabile sarebbero fruttifere di interessi ad un tasso inferiore al valore assunto dal parametro di indicizzazione. In nessun caso il tasso di interesse può essere inferiore a zero. La presenza di uno spread negativo si riflette sul valore dell’obbligazione a tasso variabile in caso di vendita prima della scadenza. 58 3 INFORMAZIONI FONDAMENTALI 3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Emissione Si segnala che l’attività di collocamento delle Obbligazioni viene effettuata dalla Banca; quest’ultima, pertanto, nel collocare le Obbligazioni, si trova in una situazione di conflitto di interessi dovendo collocare un titolo di propria emissione. Inoltre, si sottolinea che l’Emittente potrebbe svolgere anche la funzione di negoziatore in conto proprio, relativamente ai titoli emessi e non ancora negoziati su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico: ciò configura un’ulteriore situazione di conflitto di interessi. L’Emittente svolge inoltre la funzione di Agente per il Calcolo, pertanto, si trova in una situazione di conflitto di interessi. Per ulteriori informazioni e dettagli circa il conflitto di interessi relativo ai componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza si rimanda al capitolo 9.2 del Documento di Registrazione. 3.2 Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta dell’Emittente. L’ammontare ricavato dalle Emissioni è destinato all’esercizio dell’attività creditizia della Banca. Qualora i singoli prestiti siano riservati ad investitori che apportano “denaro fresco”, essi rientrano nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio finalizzata all’incremento della liquidità. Per maggiori dettagli si faccia riferimento al capitolo 5.2.1 “Destinatari dell’offerta”. 59 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE 4.1 Descrizione degli strumenti finanziari Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono titoli di debito non rappresentativi di capitale che determinano l’obbligo per l’Emittente di rimborsare il 100% del loro valore nominale salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Obbligazioni a tasso variabile Le Obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle Date di Pagamento il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale il parametro di indicizzazione, che potrà essere costituito dall’Euribor a 3 - 6 - 12 mesi, oppure dal rendimento d’asta del Bot a 3 - 6 - 12 mesi, eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno spread indicato in basis point ed arrotondato allo 0,01 più prossimo. Il Parametro di Indicizzazione e lo Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive per ciascuna Emissione. Lo spread relativo ad ogni singola emissione è univoco e predeterminato sin dall’emissione. Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l'inizio dell'offerta. Obbligazioni a tasso fisso Le Obbligazioni a tasso fisso danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle Date di Pagamento, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse fisso la cui misura sarà indicata su base annua, lorda e netta, nelle Condizioni Definitive per ciascuna Emissione. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale, semestrale o annuale, alle date di pagamento di volta in volta indicate nelle Condizioni Definitive. Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l'inizio dell'offerta. Obbligazioni step up/step down Le Obbligazioni step up/step down danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle Date di Pagamento, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse predeterminato crescente o decrescente nel corso della vita delle Obbligazioni emesse in relazione a ciascuna Emissione. Il tasso di interesse, pertanto, essendo fisso, è stabilito alla data di emissione come percentuale predeterminata del Valore Nominale delle Cedole, ma detta percentuale aumenterà (step up dell’interesse) o diminuirà (step down dell’interesse) durante la vita delle Obbligazioni nella misura indicata nelle Condizioni Definitive, nelle quali sarà indicata per ciascuna data di pagamento il corrispondente tasso su base annua, lordo e netto, applicato dall’Emittente in corrispondenza di ciascuna data di pagamento delle cedole. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale, semestrale o annuale, alle date di pagamento di volta in volta indicate nelle Condizioni Definitive. Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l’inizio dell’offerta. Il codice ISIN delle Obbligazioni facenti parte di ciascuna Emissione, così come la durata e la denominazione delle Obbligazioni stesse, saranno anch'essi indicati nelle Condizioni Definitive. 60 4.2 Legislazione Le Obbligazioni sono regolate dalla legge italiana. 4.3 Forma degli strumenti e soggetto incaricato della tenuta dei registri Le Obbligazioni verranno accentrate presso la Monte Titoli S.p.a. ed assoggettate al regime di dematerializzazione di cui al D. Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 ed al Regolamento congiunto Consob – Banca d’Italia del 22 febbraio 2008, e successive modifiche. 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari Le obbligazioni sono denominate in euro. 4.5 Ranking degli strumenti finanziari Non esistono clausole di subordinazione. Il credito dell’investitore verso l’Emittente dovrà quindi essere soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti chirografari dell’Emittente, fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. 4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e quindi, in particolare, il diritto alla percezione delle cedole d’interesse alle date di pagamento degli interessi (come individuate nelle Condizioni Definitive) ed al rimborso del capitale alla scadenza (anch’essa individuata nelle Condizioni Definitive), salvo quanto previsto dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato. La Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”) individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti. La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. 61 Per ulteriori informazioni in relazione alla normativa prevista in tema di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi, si rinvia al fattore di rischio denominato “Rischio connesso all’utilizzo del bail in e degli strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”. 4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare 4.7.1 Tasso di interesse nominale obbligazioni a tasso variabile Durante l’Emissione, gli obbligazionisti riceveranno il pagamento di Cedole, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale il Parametro di Indicizzazione, che potrà essere costituito dall’Euribor a 3 - 6 - 12 mesi, oppure dal rendimento d’asta del Bot a 3 - 6 - 12 mesi, eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno Spread ed arrotondato allo 0,01 più vicino. Il Parametro di Indicizzazione e lo Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive dell’Emissione. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (Data di Godimento) e la relativa “Data di Scadenza”. Lo spread relativo ad ogni singola emissione è univoco e predeterminato sin dall’emissione. obbligazioni a tasso fisso costante Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso di interesse fisso. Il tasso di interesse su base annua, lordo e netto, delle singole Cedole e la loro periodicità saranno indicati nelle Condizioni Definitive. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (Data di Godimento) e la relativa “Data di Scadenza”. obbligazioni step up/step down Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso predeterminato all’atto dell’emissione ed espresso come percentuale del Valore Nominale delle Obbligazioni; esso può essere crescente (step up) o decrescente (step down) nel corso della vita delle Obbligazioni emesse in relazione a ciascuna emissione, a seconda di quanto specificato nelle Condizioni Definitive. Il tasso di interesse su base annua, lordo e netto, e la periodicità delle singole cedole sarà indicata nelle Condizioni Definitive. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (data di godimento) e la relativa “Data di Scadenza”. 4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare Gli interessi saranno computati utilizzando la convenzione di calcolo ACT/ACT secondo il calendario target. 4.7.3 Data di godimento degli interessi La data a partire dalla quale matureranno gli interessi sulle obbligazioni e le date di pagamento degli interessi, verranno determinate in occasione delle emissioni di ciascun prestito e incluse nelle condizioni definitive relative a ciascun prestito. 62 4.7.4 Date di scadenza degli interessi Le date di scadenza degli interessi saranno indicate nelle condizioni definitive relative a ciascun prestito. Qualora una Data di Pagamento coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori interessi. Si farà riferimento alla convenzione ACT/ACT e al calendario Target. 4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi, decorsi 5 anni dalla data di scadenza della relativa Cedola e, per quanto concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili. 4.7.6 Dichiarazione indicante il tipo di sottostante Le Cedole potranno essere parametrate ad uno dei seguenti Parametri di Indicizzazione: EURIBOR a tre mesi; EURIBOR a sei mesi; EURIBOR a dodici mesi; rendimento d’asta del BOT a tre mesi; rendimento d’asta del BOT a sei mesi; rendimento d’asta del BOT a dodici mesi. 4.7.7 Descrizione del sottostante Il Parametro di Indicizzazione potrà essere uno dei seguenti: 4.7.8 • Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso d’interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee. Attualmente viene determinato dalla European Banking Federation (EBF) intorno alle ore 11 CET, come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di banche, oltre 50. Non c’è un solo tasso euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di tempo differenti, che variano tra una settimana e dodici mesi. • Rendimento semplice lordo d’asta (base annua 360 gg. o 365 gg.) dei BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) è il rendimento che consegue alla definizione del prezzo medio ponderato risultato dall’aggiudicazione d’asta comunicato dal Ministero del Tesoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Fonte da cui ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante I parametri di indicizzazione sono reperibili nei seguenti siti web: Euribor: www.emmi-benchmarks.eu BOT: www.dt.tesoro.it 4.7.9 Eventi di turbativa riguardanti il parametro di indicizzazione Qualora una Data di Rilevazione cada in un giorno in cui il Parametro di Indicizzazione non viene pubblicato, l’Emittente potrà fissare particolari modalità di determinazione dello stesso e, quindi, degli interessi, secondo le seguenti modalità: • qualora non fosse disponibile il Rendimento d’asta dei Bot si farà riferimento alla prima asta Bot valida antecedente all’asta del mese di riferimento; • qualora non fosse disponibile il tasso Euribor di riferimento la rilevazione sarà effettuata il primo giorno utile antecedente la data di Rilevazione. 63 4.7.10 Agente per il calcolo L’Agente per il calcolo delle obbligazioni sarà l’Emittente. 4.7.11 Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il parametro di indicizzazione con il valore nominale del titolo Le obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento periodico di cedole, il cui ammontare sarà determinato in ragione dell’andamento del parametro di indicizzazione, rilevato secondo le modalità indicate nelle condizioni definitive, eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno spread espresso in basis point. 4.8 Data di scadenza e procedure di rimborso 4.8.1 Data di scadenza La data di scadenza dei titoli sarà specificata nelle condizioni definitive relative a ciascuna emissione. 4.8.2 Procedure di rimborso Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un’unica soluzione alla data di scadenza indicata per ciascun prestito, senza deduzione di spese e fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Qualora il giorno di pagamento del capitale coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori importi aggiuntivi. 4.9 Tasso di rendimento effettivo Il tasso di rendimento effettivo sarà calcolato utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) ed attualizzando i flussi futuri al tasso di interesse indicato nelle Condizioni Definitive, in ipotesi di costanza del parametro di riferimento. Il TIR rappresenta il tasso di attualizzazione che eguaglia il valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al prezzo di emissione delle obbligazioni, assumendo che le stesse siano detenute fino a scadenza e che i flussi cedolari intermedi siano reinvestiti al medesimo TIR e nella ipotesi di assenza di eventi di credito dell’Emittente. 4.10 Rappresentanza degli obbligazionisti Non sono previste modalità di rappresentanza degli obbligazionisti ai sensi dell’art.12 del D. Lgs. n.385 del 1° settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. 4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni Il programma di Prestiti obbligazionari di cui alla presente offerta è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 giugno 2015. L'emissione delle singole Obbligazioni sarà deliberato dall’Organo competente dell’Emittente. 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari La Data di Emissione di ciascun Prestito verrà indicata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione. 64 4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United States Securities Act del 1933: conformemente alle disposizioni del United States Commodity Exchange Act, la negoziazione delle Obbligazioni non è autorizzata dalla United States Commodity Futures Trading Commission. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte, vendute, o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a cittadini statunitensi. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte o vendute in Gran Bretagna se non in conformità alle disposizioni del Public Offers of Securities Regulation 1995 e alle disposizioni applicabili del FMSA 2000. Il Prospetto può essere reso disponibile solo alle persone designate dal FMSA 2000. 4.14 Regime fiscale Gli obbligazionisti dovranno sottostare alle imposte e tasse, presenti e future, che per legge colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Si invitano gli investitori ad avvalersi di loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle Obbligazioni. Si indica di seguito, in sintesi, il regime fiscale proprio delle Obbligazioni applicabile alla data di pubblicazione del presente Prospetto di Base a determinate categorie di investitori residenti in Italia che detengano le Obbligazioni non in relazione ad una impresa commerciale. Attualmente si rende applicabile: Redditi di capitale Gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni in base alla normativa attualmente in vigore, D.Lgs n. 239/96 e successive modifiche e integrazioni, sono soggetti all’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con l’aliquota del 26%, stabilita con l’art. 3 del Decreto Legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito in Legge n. 89 del 23 giugno 2014. L’aliquota si applica sui predetti redditi di capitale maturati dal 1° luglio 2014. Per i redditi maturati prima l’aliquota è del 20%. I redditi di capitale sono determinati in base all’art. 45, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (T.U.I.R.). L’emittente, in qualità di sostituto d’imposta, applica l’imposta sostitutiva di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 239/1996 ai soggetti nettisti. Tassazione delle plusvalenze Le plusvalenze e le minusvalenze sui redditi da capital gains, non conseguite nell'esercizio di imprese commerciali, realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei Titoli, sono soggette alla normativa di cui al D.Lgs. 461/97 e successive modifiche ed integrazioni. Le plusvalenze sono tassate con l'aliquota tempo per tempo vigente (26% a decorrere dal 1° luglio 2014, per effetto di quanto disposto dal D.L. del 24 aprile 2014, n. 66 convertito in Legge n. 89 del 23 giugno 2014). Eventuali variazioni del regime fiscale applicabile alla Data di Godimento delle Obbligazioni saranno indicate nelle Condizioni Definitive della singola Emissione. 65 5 CONDIZIONI DELL'OFFERTA 5.1 Statistiche relative all'offerta, calendario e procedura per la sottoscrizione dell'offerta. 5.1.1 Condizioni alle quali l'offerta è subordinata L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Tuttavia, potrà essere previsto che l’offerta sia subordinata alla condizione che la medesima sia riservata alternativamente a una delle seguenti categorie di investitori secondo quanto indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive: • indistintamente a tutti i potenziali investitori, senza alcun particolare requisito; oppure • esclusivamente con apporto di cosiddetto “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca. L’apporto di nuova disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli, assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari. Le sottoscrizioni possono essere effettuate durante la pendenza del periodo di adesione, salvo la facoltà dell’Emittente di procedere alla chiusura anticipata di tale Periodo di Offerta, secondo quanto di seguito specificato. 5.1.2 Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale massimo di ciascuna Emissione, il numero delle obbligazioni e il valore nominale delle stesse, sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive. Durante il Periodo di Offerta l’Emittente potrà aumentare l’ammontare totale dell’Emissione, dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it), e contestualmente, trasmesso alla CONSOB. 5.1.3 Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione La durata del periodo di offerta sarà indicata nelle condizioni definitive. L’Emittente potrà procedere alla chiusura anticipata del periodo di offerta che verrà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e, contestualmente, trasmesso alla Consob. Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dell’Emittente che è l’unico soggetto incaricato del collocamento. Le domande di adesione all’offerta dovranno essere presentate compilando l’apposita modulistica, disponibile presso le sedi e dipendenze dell’Emittente. 5.1.4 Possibilità di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni Non è prevista la riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni. L’Emittente darà corso all’Emissione anche qualora non venga sottoscritta la totalità delle Obbligazioni oggetto della singola Emissione. 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile Il numero minimo di Obbligazioni che può essere sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto Minimo, sarà indicato nelle condizioni definitive di ciascun prestito. Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore, fermo restando 66 che l’importo massimo sottoscrivibile non può essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per ciascuna Emissione e indicato nelle condizioni definitive. 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari Le Date di Regolamento dell’Emissione sono la Data di Emissione, che verrà indicata nelle condizioni definitive e qualsiasi giorno di Borsa aperta compreso nel Periodo di Offerta. Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di Godimento al prezzo di emissione. Le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento saranno regolate alla prima Data di Regolamento utile tra quelle indicate. In tal caso, il prezzo di emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle obbligazioni, dovrà essere maggiorato del rateo interessi maturati tra la Data di Godimento e la relativa Data di Regolamento. Contestualmente al pagamento del Prezzo di Emissione presso l’Emittente, le Obbligazioni assegnate nell’ambito dell'offerta verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti presso Monte Titoli S.p.a. 5.1.7 Diffusione dei risultati dell'offerta L’Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati dell’offerta mediante apposito annuncio da pubblicare sul sito internet dell'Emittente (www.bancadibologna.it). 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione Non sono previsti diritti di prelazione, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti. 5.2 Ripartizione ed assegnazione 5.2.1 Destinatari dell’offerta Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano ed in particolare sul territorio in cui operae l’Emittente attraverso le proprie filiali. L’offerta delle obbligazioni potrà, inoltre, essere subordinata alle condizioni di cui al paragrafo 5.1.1 della presente Nota Informativa. offerte al pubblico indistinto in Italia. Secondo quanto di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive relative ai singoli Prestiti, le Obbligazioni potranno essere offerte in sottoscrizione alternativamente: • senza essere subordinate ad alcuna condizione; oppure • esclusivamente con apporto di cosiddetto “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca. L’apporto di nuova disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli, assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari. 67 5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione. Non sono previsti criteri di riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell’importo totale massimo disponibile. Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l’ordine cronologico di prenotazione ed entro i limiti dell’importo massimo disponibile. Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l’importo totale massimo disponibile, l’Emittente procederà alla chiusura anticipata dell’offerta e sospenderà immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste. La chiusura anticipata sarà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi non appena possibile sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB. Per ogni prenotazione soddisfatta sarà inviata apposita comunicazione ai sottoscrittori attestante l’avvenuta assegnazione delle Obbligazioni e le condizioni di aggiudicazione delle stesse. Le Obbligazioni saranno negoziabili a partire dal giorno della valuta di assegnazione. Le domande di adesione all’offerta sono irrevocabili. 5.3 Fissazione del prezzo La remunerazione del Prestito Obbligazionario viene determinata in base alle condizioni di mercato espresse dal rendimento di titoli similari ovvero di Titoli di Stato di pari durata, nei limiti di costo di raccolta stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Banca. 5.3.1 Prezzo di emissione Il Prezzo di Emissione al quale saranno offerte le Obbligazioni sarà indicato nelle Condizioni Definitive del singolo Prestito. L’Emittente non applica commissioni ovvero spese fisse in misura aggiuntiva al prezzo di emissione in relazione all’operazione di sottoscrizione delle obbligazioni. Il prezzo di emissione non include commissioni/costi di sottoscrizione e/o di collocamento. 5.4 Collocamento e Sottoscrizione 5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento L’Emittente, quale collocatore unico, opererà altresì quale responsabile del collocamento (il “Responsabile del Collocamento”) ai sensi della normativa vigente. 5.4.2 Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario Il pagamento delle Cedole ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.a.. 5.4.3 Accordi di sottoscrizione Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento. 5.4.4 Date degli accordi di sottoscrizione Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento. 68 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE 6.1 Ammissione alla negoziazione Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico. Il sistema multilaterale di negoziazione o l'internalizzatore sistematico verranno indicati nelle Condizioni Definitive. L'Emittente si riserva altresì la possibilità di effettuare negoziazioni in Conto Proprio qualora non fosse disponibile un sistema multilaterale di negoziazione o un internalizzatore sistematico. La data di inizio delle negoziazioni sarà indicata mediante apposito avviso pubblicato sul sito web dell’Emittente. 6.2 Quotazione su altri mercati regolamentati Non sussistono obbligazioni della banca negoziate su mercati regolamentati. 6.3 Impegno dell’intermediario a negoziare in conto proprio Si precisa che nel periodo che precede la negoziazione, pur non esistendo alcun impegno dell'Emittente al riacquisto dei titoli, l'Emittente potrà negoziare il Prestito Obbligazionario in conto proprio applicando uno spread denaro/lettera non superiore a 50 basis point. Qualora l’Emittente non proceda con la richiesta di ammissione delle obbligazioni alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazioni, il medesimo richiederà entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione tramite un internalizzatore sistematico. 69 7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 7.1 Consulenti legati all’Emissione Non vi sono consulenti legati all’Emissione. 7.2 Informazioni sottoposte a revisione Le informazioni contenute nel presente Prospetto di Base non sono state sottoposte a revisione o a revisione limitata da parte dei revisori legali dei conti. 7.3 Pareri di terzi Il Prospetto di Base non contiene pareri o relazioni di esperti. 7.4 Informazioni provenienti da terzi Il Prospetto di Base non contiene informazioni provenienti da terzi. 7.5 Rating Banca di Bologna ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data 02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento a Banca di Bologna non risulta attribuito alcun livello di rating. 7.6 Condizioni definitive In occasione dell’emissione di ciascuna obbligazione, l’Emittente predisporrà le Condizioni Definitive del prestito, secondo il modello di cui al successivo paragrafo “Modello delle Condizioni Definitive”. 70 MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa Capitale sociale al 31/12/14 Euro 42.831.558,00 Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4 Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 Iscritta al n. 8883 dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari CONDIZIONI DEFINITIVE RELATIVE ALLA NOTA INFORMATIVA CONCERNENTE LE OBBLIGAZIONI [●] DENOMINATE [[Denominazione delle Obbligazioni], ISIN [•]] DI CUI AL PROGRAMMA DI PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO "OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA - PROGRAMMA 2015/ 2016 A TASSO VARIABILE" - PROGRAMMA 2015/ 2016 A TASSO FISSO" - PROGRAMMA 2015/ 2016 STEP UP/STEP DOWN" Le presenti Condizioni Definitive sono state redatte in conformità all’articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71/CE (la "Direttiva sul Prospetto Informativo") e al Regolamento 2004/809/CE nonché al Regolamento approvato da Consob con Delibera n. 11971/1999 e, unitamente alla Nota di Sintesi, al Documento di Registrazione sull’Emittente Banca di Bologna (l’”Emittente”) ed alla Nota Informativa, costituiscono il prospetto di base (il “Prospetto di Base”), nell'ambito del quale l’Emittente potrà emettere, in una o più tranche di emissione (ciascuna “Emissione”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 Euro (le “Obbligazioni” e ciascuna una “Obbligazione”). L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Si invita l’investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base depositato presso la CONSOB in data 20/07/2015 a seguito di approvazione della CONSOB comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015, al fine di ottenere informazioni complete sull'Emittente e sulle Obbligazioni. Si precisa che la Nota di sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle Condizioni Definitive. In conformità a quanto previsto dall’articolo 14 della Direttiva 2003/71/CE, si precisa che il Prospetto di Base è a disposizione dell’investitore gratuitamente presso la sede della Banca in Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso tutte le Filiali e sul sito web dell’Emittente www.bancadibologna.it. Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a CONSOB in data [●]. 71 INFORMAZIONI FONDAMENTALI Ulteriori conflitti di interesse [•] Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi [Non ci sono ulteriori conflitti di interesse oltre a quelli indicati al paragrafo 3.1 della Nota Informativa del Prospetto di Base.] [Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta dell’Emittente]. [L’offerta è riservata ad investitori che apportano “denaro fresco”, essi rientrano nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio finalizzata all’incremento della liquidità]. L’ammontare ricavato dalle Emissioni è destinato all’esercizio dell’attività creditizia della Banca. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Denominazione obbligazioni Banca di Bologna – Obbligazioni a tasso variabile [•] Banca di Bologna – Obbligazioni a tasso fisso [•] Banca di Bologna – Obbligazioni step up/step down [•] Valore nominale unitario delle obbligazioni [•] Codice isin [•] Periodicità di pagamento delle cedole Le Cedole saranno pagate [trimestrale/ semestrale/annuale]. Agente per il calcolo La funzione di Agente per il calcolo viene svolta da [•]. con frequenza Tasso di interesse e disposizioni relative agli[per le obbligazioni a tasso fisso] interessi da pagare Tasso di interesse nominale annuo lordo [•] e netto [•]. [Inserire tutte le date di pagamento Cedole dell’Emissione]. [per le obbligazioni a tasso variabile] Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole il cui importo sarà calcolato: [applicando al valore nominale uno dei parametri di indicizzazione di seguito descritti, eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno spread]. 72 [inserire il tasso lordo per ciascuna data di pagamento delle cedole del prestito obbligazionario]. [Inserire tutte le date di pagamento Cedole dell’Emissione]. [per le obbligazioni step up/step down] Il tasso di interesse [crescente/decrescente] applicato sul Valore Nominale delle obbligazioni per ciascuna data di pagamento delle cedole è il seguente: [inserire tutte le date di pagamento Cedole dell’Emissione e in corrispondenza il tasso annuo lordo e netto per ciascuna data di pagamento delle cedole del prestito obbligazionario]. [per obbligazioni a tasso variabile - Parametro di[Euribor a 3mesi/6mesi/12 mesi] indicizzazione e data di rilevazione] oppure [Rendimento d’asta del BOT a 3mesi/6mesi/12 mesi] Indicare data di rilevazione [.] [per obbligazioni a tasso variabile - Indicazione[Tasso Euribor: reperibile della fonte da cui poter ottenere informazioniwww.emmi-benchmarks.eu]. sulla performance passata e futura del oppure Parametro di riferimento] sul sito internet [Rendimento d’asta del BOT: reperibile sul sito internet www.dt.tesoro.it]. [per obbligazioni a tasso variabile - spread] Il Parametro di Indicizzazione sarà eventualmente [aumentato/diminuito] di uno Spread pari a [•] b.p. Convenzione di calcolo e calendario La convenzione di calcolo utilizzata è [ACT/ACT] e al calendario target. Qualora una Data di Pagamento coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori interessi. Data di godimento La data di godimento è [•]. Data di pagamento delle cedole [Inserire tutte le date di pagamento Cedole dell’Emissione]. Data di scadenza La data di scadenza del prestito è il [•]. Qualora il giorno di scadenza coincida con un giorno non lavorativo, il pagamento verrà effettuato il primo 73 giorno lavorativo successivo, riconoscimento di ulteriori interessi. senza il Rimborso Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari alla data di scadenza del [•]. Tasso di rendimento annuo [per le obbligazioni step up/step down] Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo di ciascuna Emissione è [•] (annuo netto [.]), calcolato utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) il cui valore è [•] ed attualizzando i flussi futuri al tasso di interesse di [•]. [per obbligazioni rendimento annuo] a tasso variabile – tasso diIl tasso di rendimento effettivo annuo lordo di ciascuna Emissione è [•] (annuo netto [.]), calcolato utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) il cui valore è [•] ed attualizzando i flussi futuri al tasso di interesse di [•]. Il tasso di rendimento annuo è stato determinato in ipotesi di costanza del valore del parametro di indicizzazione per tutta la durata del prestito obbligazionario rilevato alla data del [.]. Regime fiscale Si applica: • Con riferimento ai redditi di capitale, l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del [•] % agli interessi ed ai frutti delle Obbligazioni, secondo le disposizioni previste dal D. Lgs 1° aprile 1996 n. 239, così come successivamente modificato ed integrato. I redditi di capitale sono determinati in base all’art. 45, comma primo, del D.P.R. n. 917 del 1986, così come successivamente modificato ed integrato (TUIR); • con riferimento alla plusvalenze, le plusvalenze che non costituiscono redditi di capitale, diverse da quelle conseguite nell’esercizio di imprese commerciali, realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso delle Obbligazioni (art. 67 TUIR) sono soggette ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con un’aliquota del [•] %. Le plusvalenze e minusvalenze sono determinate secondo i criteri stabiliti dall’art. 68 del TUIR e secondo le disposizioni di cui all’art. 5 e dei regimi opzionali di cui all’art. 6 (risparmio amministrato) e all’art. 7 (risparmio gestito) del D. Lgs 21 novembre 1997 n. 461, così come 74 successivamente modificato. Non sono soggette ad imposizione le plusvalenze previste dall’art. 23, comma primo, lettera f/2 del TUIR, realizzate da soggetti non residenti. CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni dell’offerta [L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione]. Oppure [Il Prestito obbligazionario è sottoscrivibile esclusivamente con apporto di “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca nel periodo di offerta, che non provengano da altri rapporti in essere presso la Banca stessa. L’apporto di nuova disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli, assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari]. Ammontare totale L’ammontare totale massimo di ciascuna Emissione è [•] e il numero delle Obbligazioni è [•]. Durante il Periodo di Offerta l’Emittente potrà aumentare l’ammontare totale dell’Emissione, dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it), e contestualmente, trasmesso alla CONSOB. Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del periodo di offerta che verrà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e, contestualmente, trasmesso alla Consob. Lotto minimo Il numero minimo di Obbligazioni che può essere sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto Minimo, è [•]. Lotto massimo Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore, fermo restando che l’importo massimo sottoscrivibile non può essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per ciascuna Emissione corrispondente a [•]. Date di regolamento del prestito Le Date di Regolamento dell’Emissione sono la 75 Data di Emissione, cioè il [•] e qualsiasi giorno di Borsa aperta compreso nel Periodo di Offerta. Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di Godimento al prezzo di emissione. Le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento saranno regolate alla prima Data di Regolamento utile tra quelle indicate. In tal caso, il prezzo di emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle obbligazioni, dovrà essere maggiorato del rateo interessi maturati tra la Data di Godimento e la relativa Data di Regolamento. Prezzo di emissione Commissioni di collocamento e/o altri oneri a carico del sottoscrittore Soggetto incaricato del collocamento Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale, e cioè Euro [•] ciascuna. Non sono applicate commissioni o oneri in fase di sottoscrizione, di collocamento e di rimborso, sia di natura implicita che di natura esplicita. L’Emittente, quale collocatore unico, opererà altresì quale responsabile del collocamento ai sensi della normativa vigente. Accordi di sottoscrizione relativi alle obbligazioni Non sussistono collocamento. accordi di sottoscrizione o AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Ammissione alla negoziazione Base non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia l’Emittente richiederà entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione [su un sistema multilaterale di negoziazione] o [tramite un internalizzatore sistematico]. Modalità di determinazione del prezzo sul [•] mercato secondario ed eventuali spread di negoziazione _________________________________________ [•] [qualifica] Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa 76