prospetto di base - Banca di Bologna

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Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa
Capitale sociale al 31/12/14: Euro 42.831.558,00
Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4
Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370
Iscritta al n. 8883dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari
PROSPETTO DI BASE
RELATIVO AL PROGRAMMA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DENOMINATO
"BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE"
"BANCA DI BOLOGNA A TASSO FISSO"
"BANCA DI BOLOGNA STEP UP/STEP DOWN"
depositato presso CONSOB in data 20/07/2015
a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015
Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ai sensi della Direttiva 2003/71/CE, del
Regolamento n.809/04/Ce e del Regolamento Emittenti delibera Consob 11971/99 e successive
modifiche.
Il Prospetto di Base si compone della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche
dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari, nonché i rischi associati agli stessi, del Documento
di Registrazione, descrittivo dell’emittente e della Nota Informativa comprensiva del modello
delle Condizioni Definitive.
In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo
Società Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni
Definitive, a cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno
rese pubbliche prima dell’inizio di ciascuna offerta.
Si veda in particolare la sezione “Fattori di Rischio” di cui alla sezione VI – Nota Informativa del
presente Prospetto di Base ed il paragrafo 3 del Documento di Registrazione.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede della Banca in
Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso tutte le Filiali e sul sito internet dell’Emittente
(www.bancadibologna.it).
L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto di Base non comporta alcun
giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e
delle notizie allo stesso relativi.
1
AVVERTENZA
Si richiama l’attenzione sulla specifica situazione della qualità dei crediti, più ampiamente rappresentata
ai paragrafi 3.1 “Fattori di Rischio” e 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente” del
Documento di Registrazione. Si riporta di seguito il raffronto tra i dati relativi ai principali indicatori di
rischiosità creditizia di Banca di Bologna con i dati medi di sistema riferiti alla categoria di
appartenenza dell’Emittente (“Banche minori”).
Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia
Indicatori di rischiosità creditizia
Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi
Sofferenze nette/crediti vs clientela netti
Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela
lordi
Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela
netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Rapporto di copertura delle sofferenze
Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto
Banca
31/12/2014
9,70%
6,01%
19,35%
Sistema
2014
8,60% (*)
4,50%(***)
16,80% (*)
Banca
31/12/2013
6,14%
3,84%
16,63%
Sistema
2013**
7,70% (**)
4,00%(***)
15,90% (**)
14,20%
10,80%(***)
13,50%
10,00%(***)
31,49%
42,22%
45,46%
36,50% (*)
52,10% (*)
n.d.
22,76%
40,55%
31,26%
31,50% (**)
48,50% (**)
n.d.
*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015
**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014
***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi
bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”
Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013,
ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50%
al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al
31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013).
Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86%
rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51%
rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al
9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013.
Per ulteriori informazioni sulla qualità del credito dell’Emittente si rinvia al fattore di rischio “Rischio
connesso al deterioramento della qualità del credito dell’Emittente” di cui al capitolo 3.1 “Fattori di
Rischio” del Documento di Registrazione.
2
INDICE
SEZIONE 1- DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’ ............................................................................................. 6
1 PERSONE RESPONSABILI ................................................................................................................................... 6
1.1 Persone responsabili del prospetto di base ......................................................................................................... 6
1.2 Dichiarazione di responsabilità ............................................................................................................................ 6
SEZIONE 2 - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA ............................................................................... 7
SEZIONE 3 - NOTA DI SINTESI................................................................................................................................ 8
SEZIONE 4 - FATTORI DI RISCHIO ....................................................................................................................... 24
1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE ............................................................................................ 24
2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI .......................................... 24
SEZIONE 5 - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ................................................................................................. 25
2 REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................................................. 26
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente……………………………………………………………………………..26
3 FATTORI DI RISCHIO………………………………………………………………………………………………………27
3.1 FATTORI DI RISCHIO ...................................................................................................................................... 27
3.2 DATI FINANZIARI SELEZIONATI RELATIVI ALL’EMITTENTE ...................................................................... 33
4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE ..................................................................................................................... 41
4.1 Storia ed evoluzione dell'Emittente. .................................................................................................................. 41
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente. ................................................................................... 41
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione. ............................................................ 41
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente. .................................................................................................. 41
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione,
nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale. ....................................................................................... 41
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della
sua solvibilità............................................................................................................................................................. 41
5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA' ....................................................................................................................... 43
5.1 Principali attività ................................................................................................................................................ 43
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti
venduti e/o di servizi prestati. .................................................................................................................................... 43
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività. ................................................................................... 44
5.1.3 Principali mercati ............................................................................................................................................ 44
5.1.4 Posizione concorrenziale ................................................................................................................................ 45
6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ......................................................................................................................... 45
6.1 Breve descrizione del Gruppo. .......................................................................................................................... 45
7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ................................................................................................ 46
7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a
revisione pubblicato .................................................................................................................................................. 46
7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere
ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso ........................................ 46
8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI .................................................................................................................... 46
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ................................................................... 46
9.1 Componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e degli organi direttivi .......................... 46
9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza............................................... 50
10 PRINCIPALI AZIONISTI..................................................................................................................................... 50
10.1 Compagine sociale - controllo ......................................................................................................................... 50
10.2 Descrizione di eventuali accordi noti all’Emittente dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva
una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente ............................................................................................... 50
11 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I
PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE ......................................................................................................... 51
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati ....................................................................................... 51
11.2 Bilanci ............................................................................................................................................................. 51
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali.............................................................................................. 51
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a
revisione. .................................................................................................................................................................. 51
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione che siano state controllate dai
revisori dei conti. ....................................................................................................................................................... 52
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie. ....................................................................................................... 52
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie. ................................................................ 52
11.6 Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali. ......................................................................................... 52
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente. ...................................... 52
12 CONTRATTI IMPORTANTI ............................................................................................................................... 52
3
13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ............ 52
13.1 Relazioni e pareri di terzi................................................................................................................................ 52
14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ...................................................................................................... 53
SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA PER LE OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE –
TASSO FISSO E STEP UP/STEP DOWN................................................................................................................ 54
2 FATTORI DI RISCHIO .......................................................................................................................................... 54
2.1 Fattori di rischio generali relativi alle obbligazioni ............................................................................................... 54
2.1.1 Rischio di credito per l'investitore ..................................................................................................................... 54
2.1.2 Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni ................................................................. 54
2.1.3 Rischio relativo alla vendita prima della scadenza ........................................................................................... 54
2.1.4 Rischio di tasso di mercato .............................................................................................................................. 55
2.1.5 Rischio di liquidità ............................................................................................................................................ 55
2.1.6 Rischio di deterioramento del merito di credito dell'emittente ......................................................................... 56
2.1.7 Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato .............. 56
2.1.8 Rischio correlato all'assenza di rating delle obbligazioni................................................................................. 56
2.1.9 Rischi derivanti da conflitti di interesse ........................................................................................................... 56
2.1.10 Rischio correlato all’assenza di informazioni................................................................................................. 56
2.1.11 Rischio di chiusura anticipata dell’offerta ..................................................................................................... 56
2.1.12 Rischio derivante da modifiche al regime fiscale .......................................................................................... 57
2.1.13 Rischio connesso all'utilizzo del "bail in" e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in
tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi ............................................................................................... 57
2.1.14 Rischio di variazione del parametro di indicizzazione .................................................................................. 58
2.1.15 Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari ...................................................................................... 58
2.1.16 Rischio di spread negativo…………………………………………………………………………………………….58
3 INFORMAZIONI FONDAMENTALI ....................................................................................................................... 59
3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Emissione .................................................................... 59
3.2 Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi ......................................................................................................... 59
4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE .................................................. 60
4.1 Descrizione degli strumenti finanziari................................................................................................................. 60
4.2 Legislazione ....................................................................................................................................................... 61
4.3 Forma degli strumenti e soggetto incaricato della tenuta dei registri ................................................................. 61
4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari ..................................................................................................... 61
4.5 Ranking degli strumenti finanziari ...................................................................................................................... 61
4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari ............................................................................................................. 61
4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare ...................................................... 62
4.7.1 Tasso di interesse nominale……………………………………………………………………………………………62
4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare…………………………………………………………………………62
4.7.3 Data di godimento degli interessi………………………………………………………………………………………62
4.7.4 Date di scadenza degli interessi……………………………………………………………………………………….63
4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale………………………………………………………………..63
4.7.6 Dichiarazione indicante il tipo di sottostante………………………………………………………………………….63
4.7.7 Descrizione del sottostante……………………………………………………………………………………………..63
4.7.8 Fonte da cui ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante………………………...63
4.7.9 Eventi di turbativa riguardanti il parametro di indicizzazione……………………………………………………….63
4.7.10 Agente per il calcolo……………………………………………………………………………………………………64
4.7.11 Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il parametro di indicizzazione con il valore
nominale del titolo………………………………………………………………………………………………………………64
4.8 Data di scadenza e procedure di rimborso ........................................................................................................ 64
4.8.1 Data di scadenza………………………………………………………………………………………………………...64
4.8.2 Procedure di rimborso…………………………………………………………………………………………………..64
4.9 Tasso di rendimento effettivo ............................................................................................................................. 64
4.10 Rappresentanza degli obbligazionisti .............................................................................................................. 64
4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni ............................................................................................................ 64
4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari ...................................................................................................... 64
4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari ............................................................................. 65
4.14 Regime fiscale ................................................................................................................................................. 65
5 CONDIZIONI DELL'OFFERTA ............................................................................................................................. 66
5.1 Statistiche relative all'offerta, calendario e procedura per la sottoscrizione dell'offerta. ..................................... 66
5.1.1 Condizioni alle quali l'offerta è subordinata ................................................................................................... 66
5.1.2 Ammontare totale dell’offerta ........................................................................................................................ 66
5.1.3 Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione ................................................................ 66
5.1.4 Possibilità di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni ........................................................................... 66
5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile ........................................................................... 66
4
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari ............................................... 67
5.1.7 Diffusione dei risultati dell'offerta..................................................................................................................... 67
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione ......................................................................................................................... 67
5.2 Ripartizione ed assegnazione ............................................................................................................................ 67
5.2.1 Destinatari dell’offerta ................................................................................................................................... 67
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima
della comunicazione. ................................................................................................................................................ 68
5.3 Fissazione del prezzo ........................................................................................................................................ 68
5.3.1 Prezzo di emissione ...................................................................................................................................... 68
5.4 Collocamento e Sottoscrizione........................................................................................................................... 68
5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento .............................................................................................................. 68
5.4.2 Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario ............................................. 68
5.4.3 Accordi di sottoscrizione ............................................................................................................................... 68
5.4.4 Date degli accordi di sottoscrizione ............................................................................................................... 68
6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE ......................................................... 69
6.1 Ammissione alla negoziazione ........................................................................................................................... 69
6.2 Quotazione su altri mercati regolamentati .......................................................................................................... 69
6.3 Impegno dell’intermediario a negoziare in conto proprio .................................................................................. 69
7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ..................................................................................................................... 70
7.1 Consulenti legati all’Emissione........................................................................................................................... 70
7.2 Informazioni sottoposte a revisione.................................................................................................................... 70
7.3 Pareri di terzi ..................................................................................................................................................... 70
7.4 Informazioni provenienti da terzi ....................................................................................................................... 70
7.5 Rating ............................................................................................................................................................... 70
7.6 Condizioni definitive ............................................................................................................................................ 70
MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ........................................................................................................ 71
5
SEZIONE 1- DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’
1 PERSONE RESPONSABILI
1.1 Persone responsabili del prospetto di base
La Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa, con sede legale e amministrativa in
Bologna, Piazza Galvani 4, iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370, legalmente
rappresentata ai sensi dell’art. 39 dello statuto sociale dal Presidente del Consiglio di Amministrazione,
Sig. Marco Vacchi, si assume la responsabilità del presente Prospetto di Base.
1.2 Dichiarazione di responsabilità
Il presente Prospetto di Base è conforme al modello depositato in Consob in data 20/07/2015 a seguito
dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015.
Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa, come sopra rappresentata e quale soggetto
responsabile del presente Prospetto di Base, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza
a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e
non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
_________________________________________
Marco Vacchi
6
SEZIONE 2 - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA
Nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio per l’esercizio del credito, l’Emittente Banca di
Bologna Credito Cooperativo potrà emettere sul Programma di prestiti obbligazionari descritto nel
presente Prospetto di Base, in una o più tranche di emissione (ciascuna una “Emissione” o “Prestito
Obbligazionario”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 Euro (le
“Obbligazioni”). Il programma pari a nominali 130.000.000,00 Euro è stato deliberato dal Consiglio
di Amministrazione in data 10/06/2015.
Il presente Prospetto di Base, valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione in
Consob, è relativo all’emissione di:
- Obbligazioni a Tasso Variabile;
- Obbligazioni a Tasso Fisso;
- Obbligazioni Step Up / Step Down
Il Prospetto di Base si compone:
- della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari,
nonché i rischi associati agli stessi:
- del Documento di Registrazione , descrittivo dell’Emittente;
- della Nota Informativa contenente le informazioni concernenti gli strumenti finanziari offerti al
pubblico.
In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società
Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni Definitive, a
cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno rese pubbliche prima
dell’inizio di ciascuna offerta.
7
SEZIONE 3 - NOTA DI SINTESI
La Note di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Detti elementi sono
classificati in Sezioni A – E (A.1 – E.7).
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti all’Emittente e alla tipologia di
strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza
numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere
inseriti in relazione alla tipologia di Strumenti Finanziari e di Emittente, può accadere che non sia
possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni Elementi.
In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”.
Sezione A – Introduzione e avvertenze
A.1
Introduzione
avvertenze
e
A.2
Consenso all’utilizzo del
Prospetto da parte di
altri
Intermediari
Finanziari
-
La presente Nota di Sintesi deve essere letta come introduzione al
Prospetto di Base predisposto dalla Banca di Bologna Credito Cooperativo
Società Cooperativa;
- qualunque decisione di investire nei presenti strumenti finanziari dovrebbe
basarsi sull’esame, da parte dell’investitore, del presente Prospetto nella
sua totalità, compresi i documenti inclusi mediante riferimento;
- qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle
informazioni contenute nel Prospetto di Base, l’investitore ricorrente, in
conformità alla legislazione nazionale ove è instaurata l’azione, potrebbe
essere tenuto a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima
dell’inizio del procedimento;
- la responsabilità civile incombe sulle persone che hanno presentato la nota
di sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, soltanto se la nota di sintesi
risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altri parti
del Prospetto o non offre, se letta insieme con le altri parti del Prospetto, le
informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare
l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari.
Non applicabile. L’Emittente non intende accordare il consenso all’utilizzo del
Prospetto per la successiva rivendita o collocamento delle Obbligazioni da
parte di altri Intermediari Finanziari.
Sezione B – Emittente ed eventuali garanti
B.1
B.2
B.4b
B.5
B.9
B.10
Denominazione
dell’Emittente
Domicilio
e
forma
giuridica dell’Emittente
Descrizioni
delle
tendenze note
Descrizione del Gruppo e
della
posizione
che
occupa l’Emittente
Previsione o stima degli
utili
Eventuali
rilievi
contenuti nella relazione
Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa.
Società Cooperativa con sede legale e amministrativa sita in Bologna, Piazza
Galvani 4; società di diritto italiano costituita in Italia.
L’Emittente dichiara di non essere a conoscenza di tendenze note, che possano
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell’Emittente.
Il Gruppo Banca di Bologna è formato dalla Banca di Bologna e da De’ Toschi
S.p.a., controllata al 100%.
L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili.
Le relazioni della società di revisione PricewaterhouseCoopers Spa relative
agli anni 2013 e 2014 esprimono un giudizio senza rilievi.
8
B.12
di revisione relativa alle
informazioni finanziarie
degli esercizi passati
Informazioni finanziarie
fondamentali selezionate
sull’Emittente
Si riportano di seguito alcuni tra i principali dati economici/patrimoniali e
indicatori dell’andamento della Banca, estratti dal Bilancio Consolidato redatto
alla data del 31/12/2014 e alla data del 31/12/2013 secondo i principi contabili
IAS/IFRS.
Principali dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico
Tabella sui principali dati di Stato Patrimoniale
2014
2013
Dati patrimoniali (in
migliaia di euro)
Impieghi con clientela
Totale dell’attivo
Raccolta diretta
Variazioni
1.133.989
1.642.000
1.350.000
1.208.464
1.913.419
1.370.000
-6.16%
-14.19%
1,46%
Raccolta indiretta
Raccolta banche
969.000
86.386
919.000
334.524
5,44%
-74,18%
Patrimonio netto
- di cui capitale sociale
Attività finanziarie
Posizione interbancaria
netta
149.827
42.832
327.839
-51.773
148.349
44.490
521.258
-281.242
1,00%
-3,73%
-37,11%
-81,59%
Tabella sui principali dati di Conto Economico
Dati economici (in
2014
2013
migliaia di euro)
Margine di interesse
30.434
34.076
Margine
di
54.595
62.156
intermediazione
Risultato netto della
33.019
31.292
gestione finanziaria
Utile lordo
3.428
822
Utile netto
1.748
1.127
Variazioni
-10,69%
-12,16%
5,52%
317,03%
55,10%
Fondi propri e coefficienti patrimoniali
La seguente tabella contiene una sintesi delle voci del Patrimonio di Vigilanza
e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente,
su base consolidata, alla data del 31/12/2013.
dati espressi in migliaia di euro
31/12/2013
Core Tier 1 Capital
Patrimonio di base
Patrimonio supplementare
Patrimonio di vigilanza totale
Core Tier 1 Ratio (Core Tier 1 Capital / Attività di rischio
ponderate)
Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base / Attività di rischio
9
141.454
141.454
5.483
146.937
11,31%
11,31%
ponderate)
Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza totale / Attività di
rischio ponderate)
Attività di rischio ponderate (RWA)
Attività di rischio ponderate / Totale Attivo
11,74%
1.251.188
65,39%
Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono
stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data
del 31 dicembre 2013. A tale data il Total Capital Ratio è superiore all’8% che
alla data del presente Documento di Registrazione è il limite minimo
regolamentare.
La seguente tabella contiene una sintesi delle voci dei Fondi Propri (che nella
precedente disciplina costituivano il “Patrimonio di vigilanza”) e degli
indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base
consolidata, alla data del 31/12/2014.
dati espressi in migliaia di euro
Totale capitale primario di classe 1 (CET 1)
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1)
Totale capitale di classe 1 (Tier 1)
Capitale di classe 2 (Tier 2)
Totale fondi propri
31/12/2014
Soglie
minime *
144.931
0
144.931
0
144.931
CET 1 Ratio
Tier 1 Capital ratio
Total Capital ratio
Attività di rischio ponderate (RWA)
12,03%
12,03%
12,03%
1.204.651
RWA / Totale attivo
73,36%
Leverage ratio
8,40%
7,00%
8,50%
10,50%
*comprensive del buffer di conservazione del capitale
Qualità del credito
Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di
sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Banche minori)
Banca
Indicatori
di
Sistema
Banca
Sistema
31/12/13
rischiosità
31/12/14
2014
2013
creditizia
Sofferenze
9,70%
8,60% *
6,14%
7,70% **
lorde/crediti
vs
clientela lordi
Sofferenze
6,01%
4,50% ***
3,84%
4,00% ***
nette/crediti
vs
clientela netti
Crediti deteriorati
19,35%
16,80% *
16,63%
15,90% **
lordi/crediti
vs
clientela lordi
Crediti deteriorati
14,20%
10,80%
13,50%
10,00% ***
netti/crediti
vs
***
clientela netti
Rapporto copertura
31,49%
36,50% *
22,76%
31,50% **
10
dei
crediti
deteriorati
Rapporto copertura
delle sofferenze
Rapporto
sofferenze
nette/patrimonio
netto
Indice
grandi
esposizioni (valore
ponderato)/crediti
netti clientela
Indice
grandi
esposizioni (valore
di bilancio)/crediti
netti clientela
42,22%
52,10% *
40,55%
48,50% **
45,46%
n.d.
31,26%
n.d.
3,59%
n.d.
5,63%
n.d.
9,54%
n.d.
10,87%
n.d.
*Fonte: Banca d’Italia-Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015
**Fonte: Banca d’Italia-Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014
***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche
e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”.
Incidenza delle Grandi Esposizioni
L’evidenza di quanto risulta essere l’esposizione verso “grandi rischi” può
essere rappresentata come segue:
2014
399.366
130.635
10
dati espressi in migliaia di euro
Posizioni di rischio-valore di bilancio
Posizioni di rischio-valore ponderato
Numero delle posizioni di rischio
Di seguito si fornisce il dettaglio delle suddette 10 posizioni.
Denominazione
Stato Italiano
Iccrea Holding spa
Banca d'Italia
Veneto Banca Spa
Banca
Popolare
di
Spoleto spa
Cassa di risparmio di
Ravenna spa
n. 4 posizioni verso
Clientela
(importo
complessivo)
Valore di bilancio
281.819
17.999
7.806
7.421
6.297
Valore ponderato
21.040
17.999
7.421
6.297
6.073
6.073
71.947
71.801
Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività
Per quanto riguarda gli impieghi, l’esposizione dell’Emittente è rivolta ai
privati per il 35,01% del totale degli impieghi, alle imprese di servizi
destinabili alla vendita per il 23,40%, alle imprese del settore edile ed opere
pubbliche per il 13,39%, ai servizi del commercio, recuperi e riparazioni per il
8,19%.
Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica
L’esposizione su base geografica dell’Emittente è quasi totalmente concentrata
11
sulla provincia di Bologna.
Esposizione della Banca al rischio di mercato
L’Emittente effettua il monitoraggio del rischio di mercato anche con controllo
quotidiano del VaR, incentrato sul rispetto di prefissati limiti interni in termini
assoluti e percentuali, effettuato con una metodologia in linea con i parametri
di riferimento indicati dal Comitato di Basilea, ovvero con intervallo di
confidenza del 99% e orizzonte temporale di dieci giorni.
Il VaR Basilea relativo al portafoglio titoli di proprietà della Banca ha
registrato nel corso del 2014 un livello medio di 2.602 mila euro, con un valore
minimo di 1.002 mila euro e un valore massimo di 4.616 mila euro. Il VaR di
fine periodo (31/12/2014) presenta un valore di 1.002 mila euro (VaR Param
99% 10gg) pari allo 0,314% (VaR Param %) che rappresenta anche il valore
più basso rilevato nel 2014. Non rileva la distinzione tra banking book e
trading book in quanto quest'ultimo presenta importo non significativi, infatti
ha raggiunto al massimo circa 3 milioni di euro di valore di mercato, tali da
generare valori di VaR, in relazione alla misurazione del rischio di prezzo, che
sono oscillati da un minimo di zero a un massimo di circa 54 mila euro,
producendo un VaR medio annuale pari a circa 8 mila euro.
Principali indicatori di liquidità
Relativamente alla posizione di liquidità dell’Emittente, si riportano di seguito
i seguenti Indicatori:
Indicatori
Loan to deposit Ratio
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
31/12/2014
93,36%
315,57%
125,80%
31/12/2013
103,88%
n.d.
n.d.
Inoltre si riportano i seguenti dati al 31 dicembre 2014.
Ammontare dei finanziamenti outstanding dalla BCE e relative scadenze
Scad.26/09/2018
Eur 65.000.000,00
Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk)
l'Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal
mercato interbancario, essendo la raccolta della banca derivante principalmente
dalla clientela retail.
In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk)
per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare, l’emittente presentava al
31/12/2014 un ammontare di titoli non impegnati ulteriormente stanziabili presso
la Banca Centrale europea (BCE) per complessivi 253,1 mln di euro. La
componente non impegnata è costituita prevalentemente da titoli caratterizzati da
un elevato grado di liquidabilità (titoli di stato), anche in condizioni di stress.
L’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk
comportino un rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di
liquidità.
***
Credit spread
Il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione
plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di durata
12
corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point.
Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14
giorni di calendario antecedenti il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e
risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso
fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e
BBB+1 con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a
80,5 basis point.
Il valore del credit spread è determinato sulla base del prezzo medio
giornaliero del titolo IT0004984826 Banca di Bologna 2,50% 07/01/2019,
scambiato sull’Internalizzatore sistematico di Banca Akros. Nei giorni per i
quali non si sono verificati scambi sul titolo benchmark, il prezzo medio
giornaliero è stato determinato sulla base della media delle proposte di prezzo
bid/ask effettuate dall’Internalizzatore sistematico di Banca Akros.
***
B.13
Fatti
recenti
che
influenzano la solvibilità
dell’Emittente
B.14
Dipendenza
dell’Emittente
gruppo
Descrizione
principali
dell’Emittente
B.15
Banca di Bologna dichiara che:
- non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato
sottoposto a revisione (31/12/2014);
- non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria
e commerciale successivi al periodo cui si riferiscono le informazioni
finanziarie relative agli esercizi passati.
Banca di Bologna dichiara che non si è verificato alcun fatto recente
sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità, dalla data
dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014).
L’Emittente non dipende da altri soggetti all’interno del gruppo.
nel
delle
attività
B.16
Informazioni relative agli
assetti proprietari
B.17
Rating dell’Emittente e
degli strumenti finanziari
L’Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito
nelle sue varie forme.
La Banca opera prevalentemente nel settore della intermediazione creditizia.
Le principali categorie di prodotti e/o servizi prestati sono: conti correnti,
depositi a risparmio, obbligazioni di propria emissione, certificati di deposito,
conti di deposito, crediti alle imprese, crediti ipotecari a lungo termine, crediti
personali, distribuzione di prodotti assicurativi e di altri prodotti di terzi
(leasing, factoring, diamanti), carte di credito e debito, ATM, servizi di incasso
e pagamento, servizi di internet banking, POS, negoziazione per conto proprio,
esecuzione ordini, collocamento, consulenza, gestione di portafogli.
L’Emittente non è direttamente o indirettamente posseduto o controllato.
All’Emittente e alle obbligazioni non è attribuito alcun livello di rating; il
rating precedentemente assegnato da Standar & Poor’s è stato ritirato in data
02/12/2011.
Sezione C – Strumenti finanziari
C.1
Tipo, classe e codice ISIN
degli strumenti finanziari
1
Le obbligazioni [denominazione delle obbligazioni], aventi codice ISIN [•], sono
titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del loro valore nominale
Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello
speculativo.
13
salvo utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla
Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi,
unitamente alla corresponsione di interessi secondo quanto indicato
nell’elemento C.9.
C.2
C.5
C.8
C.9
Valuta di emissione
Restrizioni alla
trasferibilità degli
strumenti finanziari
Diritti connessi agli
strumenti finanziari e
ranking
Tasso di interesse
nominale, disposizioni
relative agli interessi da
pagare, il rimborso, il
rendimento e i
rappresentanti degli
obbligazionisti
Euro.
Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in
vigore del United States Securities Act del 1933: conformemente alle
disposizioni del United States Commodity Exchange Act, la negoziazione delle
Obbligazioni non è autorizzata dalla United States Commodity Futures Trading
Commission. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte,
vendute, o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a cittadini
statunitensi.
Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte o vendute in Gran
Bretagna se non in conformità alle disposizioni del Public Offers of Securities
Regulation 1995 e alle disposizioni applicabili del FMSA 2000. Il Prospetto può
essere reso disponibile solo alle persone designate dal FMSA 2000.
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli
della stessa categoria e quindi, in particolare, il diritto alla percezione delle
cedole d’interesse alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del
capitale alla scadenza del [•], salvo utilizzo del bail in e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione
degli enti creditizi (in proposito si veda l’elemento D.3 “Rischio connesso
all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva
Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Non esistono clausole di subordinazione. Il credito dell’investitore verso
l’Emittente dovrà quindi essere soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti
chirografari dell’Emittente, fatto salvo l’utilizzo del bail in e degli altri strumenti
di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi.
Tasso di interesse nominale delle Obbligazioni:
[Le Obbligazioni Banca di Bologna Tasso Fisso [•]%[•] – [•] dalla data di
godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse
costante su base annua pari a [•]% lordo.]
[Le Obbligazioni Banca di Bologna [Step Up] [•] – [•] dalla data di godimento
fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse
predeterminato crescente pari, su base annua lorda, a [•]% per il periodo [•], [•]%
per il periodo [•], [•]% per il periodo [•].]
[Le Obbligazioni Banca di Bologna [Step Down] [•] – [•] dalla data di
godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse
predeterminato decrescente pari, su base annua lorda, a [•]% per il periodo [•],
[•]% per il periodo [•], [•]% per il periodo [•].]
[Le Obbligazioni Banca di Bologna Tasso Variabile [•] – [•] dalla data di
godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse
variabile legato all’andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso
EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola o Rendimento d’asta del Bot
14
[tre] [sei] [dodici] mesi eventualmente [aumentato o diminuito di uno spread pari
a [•] ].
[Informazioni relative al Parametro di Riferimento]
[Rendimento d’asta del bot: rendimento che consegue alla definizione del prezzo
medio ponderato risultato dall’aggiudicazione d’asta comunicato dal Ministero
del Tesoro (reperibile sul sito internet www.dt.tesoro.it)].
[Tasso Euribor è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il
tasso d’interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali
banche europee (reperibile sul sito internet www.emmi-benchmarks.eu)].
Data di emissione, di godimento e di scadenza degli interessi:
La data di emissione delle Obbligazioni (“la data di Emissione”) è il [•]
La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi
(“la data di Godimento”) è il [•].
Le cedole di interessi saranno pagate alle seguenti date: [•][•][•]
Data di scadenza delle obbligazioni e procedure di rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla data di scadenza
del [•], fatto salvo l’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione
previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi. Si farà riferimento al calendario Target. Qualora il giorno di pagamento
del capitale coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno
effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di
ulteriori importi aggiuntivi.
Tasso di rendimento
Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo è il [•]%
Il tasso di rendimento effettivo annuo netto è il [•]%.
[per le obbligazioni a tasso variabile, il tasso di rendimento effettivo annuo è
determinato sulla base delle ipotesi di costanza del parametro di indicizzazione
[.] rilevato alla data del [.]]
Rappresentanza degli obbligazionisti
Non prevista
C.10
Componente derivativa
inerente il pagamento
degli interessi
Non applicabile in quanto le Obbligazioni non presentano alcuna componente
derivativa inerente il pagamento degli interessi.
C.11
Ammissione alle
negoziazioni e modalità
di negoziazione
Non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione alle quotazioni
presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia
l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura
del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su [sistema multilaterale di
negoziazione] o tramite [internalizzatore sistematico] [•]. L'Emittente si riserva
altresì la possibilità di effettuare negoziazioni in Conto Proprio qualora non fosse
disponibile un sistema multilaterale di negoziazione o un internalizzatore
sistematico.
Sezione D – Rischi
15
D.2
Rischi
all’Emittente
connessi
Rischio relativo al credit spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread
(inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di
propria emissione e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato
in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo indicatore
calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti
il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread
riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari
europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+2 con medesima durata
dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Considerato
che un elevato livello di credit spread è espressione di rischio di credito
dell’Emittente valutato come significativo si invita, dunque, l’investitore a
considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore apprezzamento della
rischiosità dell’Emittente.
Rischio di credito
Banca di Bologna è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia.
L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie
obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte
degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia
potrebbero, pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Più in generale, alcune controparti
che operano con l’Emittente potrebbero non adempiere alle rispettive
obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento, assenza
di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il
fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un
inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di
liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta
potrebbero influenzare negativamente l’Emittente. Un ulteriore rischio si
sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di
terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di
credito dei terzi, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od
obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la
capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso
tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità.
Rischio derivante dal deterioramento della qualità del credito dell’Emittente
Nell’esercizio 2014 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto
di Euro 23,8 milioni, pari al 11,28%. Tale incremento riflette la difficile
situazione economica che perdura ormai da svariati anni ed il progressivo
peggioramento del contesto congiunturale.
Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i
dati di sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche
minori)
Indicatori
rischiosità
creditizia
Sofferenze
lorde/crediti
clientela lordi
Sofferenze
nette/crediti
clientela netti
2
di
Banca
31/12/14
Sistema
2014
Banca
31/12/13
Sistema
2013
9,70%
8,60% *
6,14%
7,70% **
6,01%
4,50% ***
3,84%
4,00% ***
vs
vs
Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello
speculativo.
16
Crediti deteriorati
lordi/crediti
vs
clientela lordi
Crediti deteriorati
netti/crediti
vs
clientela netti
Rapporto copertura
dei
crediti
deteriorati
Rapporto copertura
delle sofferenze
Rapporto
sofferenze
nette/patrimonio
netto
Indice
grandi
esposizioni (valore
ponderato)/crediti
netti clientela
Indice
grandi
esposizioni (valore
di bilancio)/crediti
netti clientela
19,35%
16,80% *
16,63%
15,90% **
14,20%
10,80%
***
13,50%
10,00% ***
31,49%
36,50% *
22,76%
31,50% **
42,22%
52,10% *
40,55%
48,50% **
45,46%
n.d.
31,26%
n.d.
3,59%
n.d.
5,63%
n.d.
9,54%
n.d.
10,87%
n.d.
*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015
**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014
***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015,
tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”
Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento
delle condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell’economia
globale potrebbero manifestare ancora riflessi negativi sulla capacità della
clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare,
conseguentemente, un ulteriore peggioramento della qualità del credito nei
settori di attività dell’Emittente.
Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29%
rispetto al 2013, ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei
crediti netti verso clientela (era 13,50% al 31 dicembre 2013). Inoltre, il
rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al 31
dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013).
Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro
68,1 milioni (+46,86% rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui
crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51% rispetto al 2013. Inoltre, le
sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al 9,70%,
in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013.
Rischio connesso all’esposizione al debito sovrano
Relativamente all’esposizione nei confronti del debito sovrano (intendendo per
tale i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e da Enti
governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi), al 31 dicembre 2014
l’Emittente risulta esposto unicamente nei confronti dell’Italia, in particolare
l’Emittente:
-non vanta crediti;
-detiene titoli di debito per un valore nominale di Euro 240,5 milioni,
corrispondente ad un valore di bilancio e fair value pari a Euro 249,4 milioni.
L’incidenza dei titoli del debito sovrano rispetto al totale delle attività
finanziarie è pari al 78,8%.
Si precisa che un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può
17
esporre la Banca a significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale.
Di seguito si rappresenta l’esposizione della Banca nei titoli di debito emessi
dagli Stati Sovrani:
Emittente
Rating
Cat
Valore
Nominale
Valore
di
Bilancio
Fair
Value
Riserva
AFS
%
Governo Italia
BBB+
AFS
240.515
249.459
249.459
2.882
99,9%
Altri Enti
pubblici Italia
-
AFS
246
247
247
0
0,1%
240.761
249.706
249.706
2.882
100%
Totale
Legenda:
I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14.
AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita).
Rischio connesso a procedimenti giudiziari e arbitrali che possono avere un
effetto significativo sulla situazione patrimoniale ed economica
E’ il rischio connesso al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali
e giudiziarie cui la Banca è convenuta in ragione della propria attività bancaria.
Alla data del presente Prospetto di Base non sussistono in capo all’Emittente
procedimenti pendenti, né passività potenziali, che si ritiene possano
pregiudicare l’adempimento nei confronti degli investitori degli obblighi
derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio provocato dalla perdita di valore degli
strumenti finanziari detenuti dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle
variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che
potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale
dell’Emittente.
Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del
valore degli strumenti finanziari da esso detenuti, ivi inclusi quelli emessi da
stati sovrani, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di
cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie
prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi.
Rischio di liquidità dell’Emittente
E’ il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere le proprie
obbligazioni alla loro scadenza, essenzialmente a causa del differente profilo
temporale che caratterizza le poste attive e passive della Banca. Tale rischio
include anche l’inefficienza derivante dalla necessità di sostenere elevati costi
per reperire nuova provvista sul mercato in situazioni di emergenza di liquidità.
Rischio connesso con la crisi economica/finanziaria generale
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono profondamente
interconnesse con la situazione economica generale e dei mercati finanziari:
una dinamica sfavorevole relativa a tali variabili si ripercuoterebbe in modo
negativo anche sulla situazione economico-finanziaria della Banca.
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario:
L’Emittente è soggetto alla regolamentazione ed alla vigilanza da parte della
Banca d’Italia, della Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile
all’Emittente disciplina i settori in cui le banche possono operare con lo scopo
di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone l’esposizione al rischio.
18
Dall’1 gennaio 2014 è divenuta applicabile, secondo un piano di graduale
adozione, la nuova normativa europea relativa all’adeguatezza patrimoniale
delle banche, approvata a fine giugno 2013 dal Parlamento Europeo, nota come
normativa Basilea III. Il piano di riforme del sistema bancario scaturente da
Basilea III è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata
in vigore del Regolamento UE n. 575/2013 (il “CRR”) e della Direttiva n.
2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD IV è stata recepita in Italia con la
Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 recante le
Disposizioni di Vigilanza per le Banche.
Le principali novità introdotte dalla normativa sopra citata riguardano: (i)
l’innalzamento del livello ed il rafforzamento della qualità del capitale delle
banche con l’introduzione del Common Equity Tier 1 – CET1; (ii)
l’introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) come
misura complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; (iii)
modifiche relative alla valutazione del rischio di controparte; (iv)
l’introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità del settore
bancario a livello globale.
Tra le novità regolamentari si segnala la proposta di Direttiva del Parlamento
Europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e
risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento
(Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). La Direttiva si
inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un
meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione
delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia
l’introduzione di un meccanismo di “auto-salvataggio” da parte delle banche
che si trovino in una situazione di crisi accertata dalle Autorità di Vigilanza
competenti. In particolare, in base a tale Direttiva si registra il passaggio da un
sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a
un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di
debito junior (strumenti ibridi e titoli subordinati), ai detentori di titoli di
debito senior unsecured (non garantiti) e infine ai depositanti per la parte
eccedente la quota garantita, pari a euro 100.000,00 (c.d. bail-in).
La BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali
entro il 31 dicembre 2014 e sarà applicabile, per la parte riguardante il bail-in,
al più tardi dal 1° gennaio 2016. Alla data del presente Prospetto non sono state
emanate le disposizioni di recepimento della BRRD nella disciplina nazionale.
Rischio operativo
Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti
dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi
interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le
perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività,
indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.
Rischio di leva finanziaria eccessiva
Il rischio di leva finanziaria eccessiva consiste nel rischio che un livello di
indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri
renda vulnerabile l’Emittente, rendendo necessaria l’adozione di misure
correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con
contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore
anche sulle restanti attività.
Rischio strategico
Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale
derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate,
attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto
competitivo.
19
Rischio di reputazione:
Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale
derivante da una percezione negativa dell’immagine dell’Emittente da parte di
clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza.
Rischio connesso all’assenza di rating
L’assenza di rating genera il rischio di avere minori informazioni sul grado di
solvibilità dell’Emittente.
D.3
Rischi connessi
obbligazioni
alle Rischi specifici per gli strumenti finanziari:
Rischio di credito per l’investitore
Rischio connesso all’eventualità che Banca di Bologna, per effetto di un
deterioramento della sua solidità patrimoniale ed economica, non sia in grado di
pagare le cedole e gli interessi e/o di rimborsare il capitale.
Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni
Rischio legato alla mancanza di garanzie relative al rimborso del capitale e al
pagamento degli interessi. Le obbligazioni non sono assistite da alcuna garanzia
reale o personale di terzi, né sono assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario
di Tutela dei Depositi, né dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito
Cooperativo, né da altre garanzie di terzi.
Rischio correlato all’assenza di rating delle obbligazioni
Alle obbligazioni non è attribuito alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un
fattore di rischio in quanto non è disponibile alcun indicatore sintetico che
rappresenti in modo immediato la situazione di rischiosità degli strumenti
finanziari emessi.
Rischio relativo alla vendita prima della scadenza
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro
scadenza naturale, il prezzo di vendita potrebbe essere influenzato da diversi
elementi tra cui:
• variazione dei tassi di interesse di mercato (rischio di tasso di mercato);
• caratteristiche del mercato in cui i titoli vengono negoziati (rischio di
liquidità);
• il merito di credito dell’Emittente (rischio di deterioramento della solvibilità
dell’Emittente).
Tali elementi potrebbero determinare una riduzione del prezzo di mercato delle
obbligazioni anche al di sotto del loro valore nominale. Questo significa che, nel
caso in cui l’investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe
anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non
influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale
salvo quanto previsto dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi.
Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al
rendimento di un titolo di Stato
Il rendimento effettivo delle obbligazioni potrebbe risultare inferiore al
rendimento effettivo di un titolo di Stato di durata residua similare.
Rischi derivanti da conflitti di interesse
I soggetti coinvolti nell’emissione e nel collocamento delle obbligazioni
potrebbero avere un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello
dell’investitore.
•
La coincidenza tra Emittente e Collocatore del prestito obbligazionario
20
•
•
potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei
confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria
emissione.
L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi
derivante dalla negoziazione da parte dell’Emittente delle obbligazioni in
conto proprio.
La coincidenza dell’Emittente con l’agente di calcolo delle cedole, cioè il
soggetto incaricato della determinazione degli interessi, potrebbe
determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti
degli investitori.
Rischio correlato all’assenza di informazioni
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione
sull’andamento del parametro di indicizzazione.
Rischio di chiusura anticipata dell’offerta
Nel corso del periodo di offerta delle obbligazioni l’Emittente si può riservare la
possibilità di procedere in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell’offerta,
sospendendo immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste di adesione. La
probabilità che l’Emittente si avvalga della suddetta facoltà potrebbe comportare
una diminuzione della liquidità della singola emissione, per cui il portatore delle
obbligazioni potrebbe trovare ulteriori difficoltà nel liquidare il proprio
investimento prima della naturale scadenza ovvero il valore dello stesso potrebbe
risultare inferiore a quello atteso dall’obbligazionista che ha elaborato la propria
decisione di investimento tenendo conto di diversi fattori, ivi compreso
l’ammontare complessivo del prestito obbligazionario.
Rischio derivante da modifiche al regime fiscale
Eventuali modifiche al regime fiscale possono indurre variazioni nel rendimento
netto atteso dall’investitore.
Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery
Directive, di seguito la “Direttiva”), che individua i poteri e gli strumenti che le
Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution
Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di
una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la
continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del
dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i
contribuenti.
La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le
disposizioni relative al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista
la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più
tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere
applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima
dei suddetti termini.
Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello
nazionale della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è
previsto il summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di
svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di
conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero
esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di
capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione
21
di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare
la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a
partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il
pagamento per un periodo transitorio.
Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia
individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione
previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca
soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o
passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società
veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la
sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo
soggetto giuridico senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il
trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente
possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo
del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del
Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati
dalle banche a livello nazionale.
Fattori di rischio specifici delle obbligazioni a tasso variabile
Rischio di variazione del parametro di indicizzazione
Gli interessi di importo variabile dovuti sulle obbligazioni a tasso variabile sono
correlati all’andamento del relativo parametro di indicizzazione. In particolare,
ad un aumento del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà un
aumento del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso
variabile, così come, ad una diminuzione del valore del parametro di
indicizzazione corrisponderà una diminuzione del valore del tasso di interesse
nominale delle obbligazioni a tasso variabile che potrebbe ridursi sino ad un
valore pari a zero.
Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari
Rischio che si verifichino eventi di turbativa o straordinari che modifichino la
struttura del parametro di indicizzazione o ne compromettano l’esistenza.
Rischio di spread negativo
Laddove il parametro di indicizzazione dovesse essere diminuito di uno spread le
obbligazioni risulterebbero fruttifere di interessi ad un tasso inferiore al valore
del parametro di indicizzazione. La presenza di uno spread negativo si riflette sul
valore dell’obbligazione a tasso variabile in caso di vendita prima della scadenza.
Sezione E – Offerta
E.2b
Ragioni dell’offerta
impiego dei proventi
E.3
Termini e condizioni
dell’offerta
e
Le Obbligazioni saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta
dell’Emittente. L’ammontare ricavato dalle Emissioni sarà destinato all’esercizio
dell’attività creditizia della Banca.
L’offerta [non è subordinata ad alcuna condizione / è riservata esclusivamente
agli investitori con apporto di cosiddetto “denaro fresco”].
L’ammontare totale massimo di ciascuna emissione è pari a [•], il numero delle
Obbligazioni ed il valore nominale delle stesse sono pari rispettivamente a [•] e
22
[•], il numero minimo di Obbligazioni che dovrà essere sottoscritto da ciascun
investitore è pari a [•].
La durata del Periodo di Offerta va dal [•] al [•].
L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta
alla chiusura anticipata dell’offerta, le Obbligazioni verranno offerte in
sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dell’Emittente che è l’unico soggetto
incaricato del collocamento.
Non sono previsti diritti di prelazione, in relazione alla natura degli strumenti
finanziari offerti.
L’adesione all’offerta avverrà mediante la sottoscrizione del modulo di adesione.
Le domande di adesione all’offerta sono irrevocabili, salvo il caso di
pubblicazione di un supplemento ai sensi di quanto previsto dall’art.95 bis del
Testo Unico della Finanza e dalla Direttiva Prospetto.
E.4
Interessi
legati
all’emissione e interessi
confliggenti
E.7
Commissioni e spese
Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale.
Alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale,
nonché il Direttore Generale, ricoprono cariche analoghe in altre società sia
all’interno che all’esterno del Gruppo e tale situazione configura dei conflitti di
interesse. Alcune di queste società intrattengono rapporti con la Banca; non si
può escludere che dette società instaurino altri rapporti, così come non si può
escludere che altre società tra quelle sopra menzionate instaurino anch’esse
rapporti con la Banca stessa. La Banca gestisce i conflitti di interesse nel rispetto
dell’articolo 2391 del codice civile, dell’articolo 136 del D. Lgs. 1 settembre
1993, n. 385 (Testo Unico Bancario) e della Circolare Banca D’Italia n° 263 del
2006. Si precisa inoltre che, facendo seguito a specifiche iniziative anche
nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, il
Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato apposita delibera quadro
in materia di obbligazioni ed interessi degli esponenti aziendali anche al fine di
assicurare, in conformità a quanto previsto dai più recenti interventi legislativi in
materia, la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale dei relativi
rapporti.
L’Emittente non applica commissioni ovvero spese fisse in misura aggiuntiva al
prezzo di emissione in relazione all’operazione di sottoscrizione delle
obbligazioni. Il prezzo di emissione non include commissioni/costi di
sottoscrizione e/o di collocamento.
23
SEZIONE 4 - FATTORI DI RISCHIO
1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
In riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente si rinvia alla sezione contenente il Documento di
Registrazione (sezione 5 – capitolo 3).
2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI
In riferimento ai fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti si rinvia alla Nota Informativa.
In particolare si invitano gli investitori a leggere attentamente la sezione 6 – capitolo 2 al fine di
comprendere i fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle obbligazioni.
24
SEZIONE 5 - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
II presente documento costituisce un documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”)
ai fini della Direttiva 2003/71/CE, ed è redatto in conformità al Regolamento Emittenti adottato dalla
Consob con delibera n. 11971/1999 ed all’art. 14 del Regolamento n. 809/2004/CE. Esso contiene le
informazioni che figurano nello schema di cui all’allegato XI al Regolamento n. 809/2004/CE.
25
2
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente
Pricewaterhouse Coopers Spa con sede legale e amministrativa a Milano, Via Monte Rosa, 91, C.F.,
P.IVA e Registro Imprese di Milano 12979880155 è iscritta nell’Albo Speciale delle società di revisione
tenuto da Consob ai sensi dell’art. 161 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (T.U.F.) e dell'art. 43, comma
1, lettera i), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, al n. 43 con delibera Consob n. 12282 del 21 dicembre
1999 e nel Registro dei Revisori Contabili al n. 119644, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana n. 100 del 29 dicembre 2000.
L’incarico di revisione è stato deliberato dall’assemblea dei soci della Banca, in data 7 maggio 2014, per
il periodo 2014-2019.
Le relazioni della società di revisione relative agli anni 2013 e 2014 esprimono un giudizio senza
rilievi.
26
3.1 FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di rischio, al
fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e ottenere un migliore apprezzamento delle capacità
dell’Emittente di adempiere alle obbligazioni relative ai titoli di debito che potranno essere emessi
dall’Emittente e descritti nella nota informativa ad essi relativa. Banca di Bologna ritiene che i seguenti
fattori potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere ai propri obblighi derivanti dagli
strumenti finanziari emessi nei confronti degli investitori. Gli investitori sono, altresì, invitati a valutare
gli specifici fattori di rischio connessi agli strumenti finanziari stessi. Di conseguenza, i presenti fattori
di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel Documento
di Registrazione, anche ai fattori di rischio relativi ai titoli offerti ed indicati nella Nota Informativa.
RISCHIO RELATIVO AL CREDIT SPREAD DELL’EMITTENTE
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread (inteso come differenza tra
il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di
durata corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo
indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 23 giugno
2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a
tasso fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+3 con
medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Considerato che un
elevato livello di credit spread è espressione di rischio di credito dell’Emittente valutato come
significativo si invita, dunque, l’investitore a considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore
apprezzamento della rischiosità dell’Emittente (per ulteriori dettagli si rinvia al successivo paragrafo 3.2
“Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente”).
RISCHIO DI CREDITO
Banca di Bologna è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. L'inadempimento da parte
dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta
informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia potrebbero,
pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni sui coefficienti patrimoniali e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia
alle tabelle di cui al paragrafo 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente” del presente
Documento di Registrazione. Più in generale, alcune controparti che operano con l’Emittente potrebbero
non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento,
assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il fallimento di un
importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso,
potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali
a loro volta potrebbero influenzare negativamente l’Emittente.
Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di
terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli
stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare
negativamente la capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli
od obbligazioni a fini di liquidità. A tal proposito si evidenzia che, alla data di redazione del presente
Prospetto di Base, circa l’84% del portafoglio di proprietà della banca è investito in titoli di Stato
Italiani. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell’Emittente potrebbe
pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso. Mentre in molti casi l’Emittente
può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere
delle contestazioni in merito all’ammontare della garanzia che l’Emittente ha diritto di ricevere e al
valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in
relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di
tensioni e illiquidità di mercato. Si precisa che al 31/12/2013 tale esposizione ammontava a circa 379,9
mln di euro e al 31/12/2014 ammonta a circa 249,7 mln di euro.
Per ulteriori informazioni sull'esposizione relativa ai titoli emessi da Stati Sovrani si rimanda alla Nota
Integrativa di Bilancio, punto B.1 (pag. 152).
3
Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello
speculativo.
27
RISCHIO DERIVANTE DAL DETERIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL CREDITO
DELL’EMITTENTE
Nell’esercizio 2014 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto di Euro 23,8 milioni, pari
al 11,28%. Tale incremento riflette la difficile situazione economica che perdura ormai da svariati anni ed
il progressivo peggioramento del contesto congiunturale.
Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la classe di
appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori)
Indicatori di rischiosità creditizia
Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi
Sofferenze nette/crediti vs clientela netti
Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela
lordi
Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela
netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Rapporto di copertura delle sofferenze
Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto
Indice
grandi
esposizioni
(valore
ponderato)/crediti netti clientela
Indice grandi esposizioni (valore di
bilancio)/crediti netti clientela
Banca
31/12/2014
9,70%
6,01%
19,35%
Sistema
2014
8,60% (*)
4,50%(***)
16,80% (*)
Banca
31/12/2013
6,14%
3,84%
16,63%
Sistema 2013**
14,20%
10,80%(***)
13,50%
10,00%(***)
31,49%
42,22%
45,46%
3,59%
36,50% (*)
52,10% (*)
n.d.
n.d.
22,76%
40,55%
31,26%
5,63%
31,50% (**)
48,50% (**)
n.d.
n.d.
9,54%
n.d.
10,87%
n.d.
7,70% (**)
4,00%(***)
15,90% (**)
*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015
**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014
***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari:
qualità del credito” voce “Totale sistema”
Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati
dei capitali e il rallentamento dell’economia globale potrebbero manifestare ancora riflessi negativi sulla
capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un
ulteriore peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente.
Nonostante gli operatori bancari effettuino periodicamente degli accantonamenti che riflettono le
valutazioni del presunto realizzo futuro, tenendo anche conto, in termini attualizzativi, dell’effetto
temporale, e che gli indici di copertura dei crediti deteriorati siano aumentati nel corso degli ultimi due
esercizi (31,49% al 31 dicembre 2014 rispetto al 22,76% al 31 dicembre 2013), non si può escludere che,
come conseguenza di un ulteriore peggioramento della situazione economica, risultino necessari nuovi
accantonamenti. A tale riguardo, ogni significativo incremento degli accantonamenti per crediti in
sofferenza e per altri crediti deteriorati, ogni mutamento nelle stime del rischio di credito, così come ogni
perdita maturata che ecceda il livello degli accantonamenti effettuati, potrebbe avere effetti negativi sui
risultati e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Emittente.
Nel paragrafo 3.2 che segue, riferito agli indicatori economico-patrimoniali, si riportano vari indici
significativi in merito alla qualità del credito dell’Emittente, tra cui in particolare l’incidenza sul totale
netto dei crediti di bilancio, delle posizioni deteriorate nette, delle sofferenze nette e dei grandi rischi.
RISCHIO CONNESSO ALL’ESPOSIZIONE AL DEBITO SOVRANO
Relativamente all’esposizione nei confronti del debito sovrano (intendendo per tale i titoli obbligazionari
emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi), al 31
dicembre 2014 l’Emittente risulta esposto unicamente nei confronti dell’Italia, in particolare l’Emittente:
-non vanta crediti;
28
-detiene titoli di debito per un valore nominale di Euro 240,5 milioni, corrispondente ad un valore di
bilancio e fair value pari a Euro 249,4 milioni. L’incidenza dei titoli del debito sovrano rispetto al totale
delle attività finanziarie è pari al 78,8%.
Si precisa che un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può esporre la Banca a
significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale.
Di seguito si rappresenta l’esposizione della Banca nei titoli di debito emessi dagli Stati Sovrani:
Emittente
Rating
Cat
AFS
Valore
Nominale
240.515
Valore di
Bilancio
249.459
Fair
Value
249.459
Riserva
AFS
2.882
Governo Italia
Altri Enti
pubblici Italia
Totale
BBB+
-
%
99,9%
AFS
246
247
247
0
0,1%
240.761
249.706
249.706
2.882
100%
Legenda:
I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14.
AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita).
RISCHIO CONNESSO A PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI CHE POSSONO
AVERE UN EFFETTO SIGNIFICATIVO SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE ED
ECONOMICA
E’ il rischio connesso al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali e giudiziarie cui la Banca
è convenuta in ragione della propria attività bancaria.
Alla data del presente Prospetto di Base non sussistono in capo all’Emittente procedimenti pendenti, né
passività potenziali, che si ritiene possano pregiudicare l’adempimento nei confronti degli investitori
degli obblighi derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari.
Per la trattazione dei procedimenti giudiziari e arbitrali si rimanda al capitolo 11.6 “Procedimenti
amministrativi, giudiziari ed arbitrali” del presente Documento di Registrazione.
Il fondo rischi ed oneri del Bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014, ammonta a complessivi 830
mila Euro.
RISCHIO DI MERCATO
Il rischio di mercato è il rischio provocato dalla perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti
dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi
di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente.
Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del valore degli strumenti
finanziari da esso detenuti, ivi inclusi quelli emessi da stati sovrani, riconducibili a fluttuazioni dei tassi
di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime
oppure degli spread di credito e/o altri rischi.
Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da una variazione nell’andamento generale dell’economia
nazionale ed internazionale, dalla propensione all’investimento e al disinvestimento da parte dei
risparmiatori o degli investitori qualificati, dalle riforme nelle politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità
dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, dagli interventi delle agenzie di
rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da conflitti bellici o atti terroristici.
Al 31/12/2014 l’Emittente:
- non vanta crediti verso Stati sovrani (Nota integrativa dell’Emittente parte B sezione 7.2);
- detiene obbligazioni e altri titoli emessi da Stati sovrani (Italia/ue) per 249.459 migliaia di Euro (Nota
integrativa dell’Emittente parte B sezione 4.2)
Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione 1.2 – “Rischio di mercato” della parte E della Nota
Integrativa al Bilancio per l’esercizio chiuso al 31/12/2014 (pag. 144 e ss).
29
RISCHIO DI LIQUIDITA’ DELL’EMITTENTE
E’ il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere le proprie obbligazioni alla loro scadenza,
essenzialmente a causa del differente profilo temporale che caratterizza le poste attive e passive della
Banca. Tale rischio include anche l’inefficienza derivante dalla necessità di sostenere elevati costi per
reperire nuova provvista sul mercato in situazioni di emergenza di liquidità.
La liquidità dell’Emittente potrebbe essere danneggiata dall’incapacità di accedere ai mercati dei
capitali attraverso emissioni di titoli di debito, dall’incapacità di vendere determinate attività o
riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita ovvero dall’obbligo di prestare
maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze al di fuori del controllo
dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema specifico che colpisca
l’Emittente o terze parti o anche dalla percezione, tra i partecipanti al mercato, che l’Emittente o altri
partecipanti al mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita
di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e
limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Per ulteriori informazioni sulla
posizione di liquidità dell’Emittente si rinvia al paragrafo 3.2.
RISCHIO CONNESSO CON LA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono profondamente interconnesse con la situazione
economica generale e dei mercati finanziari: una dinamica sfavorevole relativa a tali variabili si
ripercuoterebbe in modo negativo anche sulla situazione economico-finanziaria della Banca.
Il deterioramento ulteriore della crisi attuale del debito sovrano, soprattutto da parte dei cosiddetti
“paesi periferici” dell’Eurozona, potrebbe riflettersi sulla tenuta della moneta unica europea creando
tensioni economiche, finanziarie e valutarie anche all’interno dello Stato Italiano. Assume altresì
rilievo, nell'attuale contesto economico generale, la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano
dall'Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga a uno scioglimento dell'Unione
Monetaria medesima e/o dell’Unione Europea, con conseguenze in entrambi i casi allo stato
imprevedibili. Ciò potrebbe ripercuotersi sulla solidità del sistema bancario italiano, e quindi del
singolo Emittente, in funzione del peggioramento di diversi parametri economico-finanziari che tale
scenario innescherebbe. La perdita di valore dei titoli di Stato e il contestuale aumento dei rendimenti,
il perdurare e/o l’aggravarsi della crisi delle Borse europee con ulteriori compressioni delle quotazioni
azionarie bancarie, il prevedibile incremento del costo della raccolta, il potenziale indebolimento del
profilo di liquidità che seguirebbe al fallimento delle politiche di sostegno attuate finora dalla Banca
Centrale Europea e il probabile aumento dei tassi di insolvenza dei debitori a seguito dell’aggravarsi
della crisi dell’economia reale, infatti, potrebbero generare effetti negativi in termini di capacità
reddituale e di stabilità patrimoniale dell’Emittente.
30
RISCHIO CONNESSO ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE
BANCARIO
L’Emittente è soggetto alla regolamentazione ed alla vigilanza da parte della Banca d’Italia, della
Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile all’Emittente disciplina i settori in cui le
banche possono operare con lo scopo di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone
l’esposizione al rischio.
Dall’1 gennaio 2014 è divenuta applicabile, secondo un piano di graduale adozione, la nuova normativa
europea relativa all’adeguatezza patrimoniale delle banche, approvata a fine giugno 2013 dal
Parlamento Europeo, nota come normativa Basilea III. Il piano di riforme del sistema bancario
scaturente da Basilea III è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata in vigore
del Regolamento UE n. 575/2013 (il “CRR”) e della Direttiva n. 2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD
IV è stata recepita in Italia con la Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 recante le
Disposizioni di Vigilanza per le Banche.
Le principali novità introdotte dalla normativa sopra citata riguardano: (i) l’innalzamento del livello ed
il rafforzamento della qualità del capitale delle banche con l’introduzione del Common Equity Tier 1 –
CET1; (ii) l’introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) come misura
complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; (iii) modifiche relative alla valutazione del
rischio di controparte; (iv) l’introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità del settore
bancario a livello globale.
Tra le novità regolamentari si segnala la proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio in
ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle
imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). La Direttiva si
inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione
delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si
evidenzia l’introduzione di un meccanismo di “auto-salvataggio” da parte delle banche che si trovino in
una situazione di crisi accertata dalle Autorità di Vigilanza competenti. In particolare, in base a tale
Direttiva si registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche
(c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior
(strumenti ibridi e titoli subordinati), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti) e
infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, pari a euro 100.000,00 (c.d. bail-in).
La BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali entro il 31 dicembre 2014 e
sarà applicabile, per la parte riguardante il bail-in, al più tardi dal 1° gennaio 2016. Alla data del
presente Prospetto non sono state emanate le disposizioni di recepimento della BRRD nella disciplina
nazionale.
RISCHIO OPERATIVO
Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione
di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra
l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi,
inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.
L’Emittente fa affidamento, ai fini della mitigazione del rischio operativo a cui si trova esposto,
sull’efficacia del proprio sistema di controllo interno.
Eventuali perdite significative generate dagli eventi sopra menzionati potrebbero incidere negativamente
sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell’Emittente.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione 1.4 – “Rischi operativi” della parte E della Nota
Integrativa al Bilancio per l’esercizio chiuso al 31/12/2014 (pag. 181 e ss).
31
RISCHIO DI LEVA FINANZIARIA ECCESSIVA
Il rischio di leva finanziaria eccessiva consiste nel rischio che un livello di indebitamento
particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda vulnerabile l’Emittente,
rendendo necessaria l’adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita
di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle
restanti attività.
In particolare, la "leva finanziaria" è definita come il rapporto tra le dimensioni relative delle attività
e delle poste fuori bilancio di un ente rispetto ai fondi propri di tale ente. In particolare, le poste fuori
bilancio consistono nelle obbligazioni fuori bilancio e nelle obbligazioni potenziali a pagare, a
consegnare o a fornire garanzie reali, comprese le obbligazioni derivanti da finanziamenti ricevuti,
impegni assunti, derivati o contratti di vendita con patto di riacquisto, ma escluse le obbligazioni che
possono essere fatte valere solo durante la liquidazione dell'ente.
RISCHIO STRATEGICO
Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da
cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di
decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo.
Il rischio strategico può essere ripartito in maniera più dettagliata in tre distinti sottogruppi:
-Rischio di business: rischio di incorrere in deviazioni negative impreviste sui volumi e/o sui margini
economici rispetto ai dati di budget, dovute a cambiamenti del contesto competitivo;
-Rischio normativo: rischio che le variazioni a livello legislativo nazionale o sovranazionale possano
minacciare la posizione competitiva dell’Emittente e la sua capacità di condurre il business in
maniera efficiente;
-Rischio strategico puro: rischio di discontinuità nelle variabili gestionali derivante da errori nella
realizzazione del piano strategico o da inadeguate risposte a variazioni del contesto competitivo,
prodotte anche da errate decisioni di investimento.
RISCHIO DI REPUTAZIONE
Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una
percezione negativa dell’immagine dell’Emittente da parte di clienti, controparti, azionisti della
banca, investitori o autorità di vigilanza.
RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING
Il rating costituisce la valutazione, da parte di una agenzia di rating, in merito alle capacità di una
società o di un ente di pagare o meno i propri debiti. Il rischio connesso all’assenza di rating di un
Emittente consiste quindi nel rischio di avere minori informazioni sul grado di solvibilità
dell’Emittente stesso.
Banca di Bologna in passato ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente
assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data
02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento all’Emittente non risulta attribuito
alcun giudizio di rating.
32
3.2
DATI FINANZIARI SELEZIONATI RELATIVI ALL’EMITTENTE
Si riportano di seguito alcuni tra i principali dati economici/patrimoniali e indicatori dell’andamento
della Banca, estratti dal Bilancio Consolidato redatto alla data del 31/12/2014 e alla data del
31/12/2013 secondo i principi contabili IAS/IFRS.
•
Principali dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico
Tabella sui principali dati di Stato Patrimoniale
Dati patrimoniali (in migliaia di Euro)
2014
2013
Variazioni %
Impieghi con clientela
1.133.989
1.208.464
Totale dell’attivo
1.642.000
1.913.419
-6,16%
-14,19%
Raccolta diretta
1.350.000
1.370.000
-1.46%
Raccolta indiretta
969.000
919.000
5,44%
Raccolta banche
86.386
334.524
-74,18%
Patrimonio netto
149.827
148.349
1,00%
- di cui capitale sociale
42.832
44.490
-3.73%
Attività finanziarie
327.839
521.258
-37.11%
Posizione interbancaria netta
-51.773
-281.242
-81,59%
2013
Variazioni %
34.076
62.156
31.292
30.899
822
1.127
-10,69%
-12,16%
5,52%
-4,26%
317,03%
55,10%
Tabella sui principali dati di Conto Economico
Dati economici (in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile lordo
Utile netto
2014
30.434
54.595
33.019
29.582
3.428
1.748
Il margine di interesse (-10,69%), risulta pari a 30,4 milioni di euro. La dinamica registrata è il frutto
di stock e tassi che si sono ridotti in corso d’anno. La forbice dei tassi è migliorata come conseguenza
di un calo del costo del funding percentualmente più elevato della diminuzione riscontrata sul
rendimento dell’impiego. Sensibile anche la contrazione del rendimento cedolare del portafoglio di
proprietà conseguenza del deciso calo dei tassi del mercato monetario, dei titoli di stato così come dei
titoli corporate.
Il margine di intermediazione, si attesta a quota 54,5 milioni di euro in riduzione del 12,16% sul
2013. Il risultato sintetizza la contrazione di tutte le componenti che formano tale margine, ad
esclusione degli altri oneri e proventi di gestione (+0,7%). Descritto in precedenza il risultato del
margine di interesse, in merito alla performance delle commissioni nette (-4,5%) è in buona parte
ascrivibile al calo dell’impiego vivo, soprattutto nella sua componente a breve termine, contrastato
dalla buona dinamica dei proventi da raccolta indiretta (+10,2%). Sebbene in diminuzione (-25,4%),
permane di sostanza il contributo fornito dalla gestione finanziaria, che attraverso operazioni che
hanno generato plusvalenze iscritte nel risultato dell’attività di negoziazione e nell’utile da cessione di
attività AFS ha generato circa 9,5 milioni di proventi.
33
•
Fondi propri e coefficienti patrimoniali
La seguente tabella contiene una sintesi delle voci del Patrimonio di Vigilanza e degli indicatori di
adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del
31/12/2013.
dati espressi in migliaia di euro
Core Tier 1 Capital
Patrimonio di base
Patrimonio supplementare
Patrimonio di vigilanza totale
Core Tier 1 Ratio (Core Tier 1 Capital / Attività di rischio ponderate)
Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate)
Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza totale / Attività di rischio ponderate)
Attività di rischio ponderate (RWA)
Attività di rischio ponderate / Totale Attivo
31/12/2013
141.454
141.454
5.483
146.937
11,31%
11,31%
11,74%
1.251.188
65,39%
Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in
conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 dicembre 2013. A tale data il Total
Capital Ratio è superiore all’8% che alla data del presente Documento di Registrazione è il limite
minimo regolamentare.
La seguente tabella contiene una sintesi delle voci dei Fondi Propri (che nella precedente disciplina
costituivano il “Patrimonio di vigilanza”) e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più
significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del 31/12/2014.
dati espressi in migliaia di euro
31/12/2014
Totale capitale primario di classe 1 (CET 1)
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1)
Totale capitale di classe 1 (Tier 1)
Capitale di classe 2 (Tier 2)
Totale fondi propri
CET 1 Ratio
Tier 1 Capital ratio
Total Capital ratio
Attività di rischio ponderate (RWA)
RWA / Totale attivo
Leverage ratio
144.931
0
144.931
0
144.931
12,03%
12,03%
12,03%
1.204.651
73,36%
8,40%
Soglie
minime *
7,00%
8,50%
10,50%
*comprensive del buffer di conservazione del capitale
A fine dicembre 2014, il capitale primario di classe 1 (CET1) del Gruppo, determinato in
applicazione della nuova regolamentazione prudenziale, comprensivo dell’utile 2014, ammonta a
146,5 milioni e rappresenta il 100% dei fondi propri.
Le attività di rischio ponderate (RWA) sono pari a 1.205 milioni.
Con un patrimonio interamente formato dalla componente di migliore qualità (CET1), a fine periodo i
diversi coefficienti patrimoniali di vigilanza sono risultati pari al 12,03%, valore che eccede
sensibilmente sia il requisito minimo sia il requisito minimo maggiorato della riserva di
conservazione del capitale pari al 2,5% dell’esposizione complessiva al rischio della Banca.
La posizione patrimoniale complessiva, cioè quella quota di patrimonio libera in quanto non assorbita
dal rischio di credito (coefficiente di solvibilità) e dai rischi di mercato (rischi sul portafoglio titoli
non immobilizzato, rischi di cambio, rischi di concentrazione), ammonta a 50,17 milioni di euro.
34
I 28 milioni di euro di ulteriore requisito patrimoniale da detenere in ottemperanza della riserva di
conservazione del capitale forniscono la dimensione dell'innalzamento della quantità del capitale
minimo che le banche sono chiamate a detenere a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa
di vigilanza.
Si precisa inoltre che il gruppo bancario non è obbligato al rispetto di ulteriori requisiti specifici
imposti dall’organo di vigilanza.
•
Qualità del credito
Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la
classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori)
Indicatori di rischiosità creditizia
Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi
Sofferenze nette/crediti vs clientela netti
Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela
lordi
Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela
netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Rapporto di copertura delle sofferenze
Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto
Indice
grandi
esposizioni
(valore
ponderato)/crediti netti clientela
Indice grandi esposizioni (valore di
bilancio)/crediti netti clientela
Banca
31/12/2014
9,70%
6,01%
19,35%
Sistema
2014
8,60% (*)
4,50%(***)
16,80% (*)
Banca
31/12/2013
6,14%
3,84%
16,63%
Sistema
2013**
7,70% (**)
4,00%(***)
15,90% (**)
14,20%
10,80%(***)
13,50%
10,00%(***)
31,49%
42,22%
45,46%
3,59%
36,50% (*)
52,10% (*)
n.d.
n.d.
22,76%
40,55%
31,26%
5,63%
31,50% (**)
48,50% (**)
n.d.
n.d.
9,54%
n.d.
10,87%
n.d.
*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015
**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014
***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi
bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”
Analizzando le dinamiche per durata dei finanziamenti in essere si registra una contrazione del 8,9%
(dic./dic.) degli impieghi a breve termine e un calo del 5,9% della componente caratterizzata da
scadenze a medio e lungo termine. L’aumento della rischiosità del credito e la riduzione dei flussi di
finanziamento assumono particolare rilevanza per le banche territoriali, caratterizzate da modelli di
operatività che, più che negli altri intermediari, dipendono dall’andamento delle economie dei mercati
di riferimento. La profondità e l’estensione della crisi che ha colpito il tessuto produttivo del nostro
territorio ha comportato un rapido e continuo deterioramento del credito che si è tradotto nella
sensibile crescita delle sofferenze bancarie e dei crediti deteriorati. Il peso in particolare delle
sofferenze è anche il riflesso della mancanza di un mercato secondario per tali attività, oltre che dei
tempi lunghi delle procedure di recupero. Conseguentemente, risultano in peggioramento gli
indicatori della qualità del credito, quali l’incidenza delle sofferenze sugli impieghi. I risultati
economici ottenuti e la politica prudenziale della Banca hanno consentito di incrementare
sensibilmente le coperture del credito deteriorato conseguendo un calo dell’1,3% dei crediti
deteriorati netti.
Di seguito si riporta una tabella sul dettaglio della composizione dei crediti deteriorati.
Voci (dati in migliaia di euro)
2014
35
2013
Variazioni %
Esposizioni lorde deteriorate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Esposizioni lorde in bonis
Totale esposizione lorda
Rettifiche di valore su esposizioni deteriorate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Rettifiche di valore su esposizioni in bonis
Totale rettifiche di valore complessive
Esposizioni nette deteriorate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Esposizioni nette in bonis
Totale esposizione netta
234.997
117.869
106.661
8.714
1.753
979.617
1.214.614
73.991
49.762
21.109
3.092
28
6.634
80.625
161.006
68.107
85.552
5.622
1.725
972.983
1.133.989
211.179
78.003
121.579
5.148
6.449
1.059.036
1.270.215
48.067
31.628
13.976
2.416
47
13.686
61.753
163.112
46.375
107.603
2.732
6.402
1.045.350
1.208.462
11,28%
51,11%
-12,27%
69,27%
-72,82%
-7,50%
-4,38%
53,93%
57,34%
51,04%
27,98%
-40,43%
-51,53%
30,56%
-1,29%
46,86%
-20,49%
105,78%
-73,06%
-6,92%
-6,16%
I crediti deteriorati (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute da oltre 90
giorni) rappresentati riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”, gestiti
secondo quanto previsto dalla circolare 272 di Banca d’Italia.
Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013,
ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50%
al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al
31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013).
Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86%
rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51%
rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al
9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013.
Gli incagli netti ammontano ad Euro 85,5 milioni (-20,49%), i crediti ristrutturati netti sono pari ad
Euro 5,6 milioni (+105,78%) e gli scaduti (past due) netti assommano ad Euro 1,7 milioni (-73,06%).
Il rapporto di copertura sui crediti deteriorati complessivi si attesta al 31,49% rispetto al 22,76% di
fine anno precedente.
Il rapporto di copertura delle sofferenze è aumentato dal 40,55% al 42,22%.
Il “Costo del credito” è l’indicazione del costo del rischio inteso come rapporto tra le rettifiche su
crediti e l’ammontare dei crediti netti verso clientela. Al 31 dicembre 2014, l’indicatore come
rapporto tra le rettifiche su crediti verso la clientela (voce 130° del conto economico pari a euro
20.490mila) e l’ammontare dei crediti netti di bilancio (1.133.989 mila euro) risulta pari a 1,81% in
diminuzione rispetto al 2,41% del 2013.
•
Incidenza dell’esposizione verso “grandi rischi”
L’evidenza di quanto risulta essere l’esposizione verso “grandi rischi” può essere rappresentata come
segue:
36
2014
399.366
130.635
10
Posizioni di rischio – valore di bilancio
Posizioni di rischio – valore ponderato
Numero delle posizioni di rischio
Di seguito si fornisce il dettaglio delle suddette 10 posizioni.
Denominazione
Stato Italiano
Iccrea Holding spa
Banca d'Italia
Veneto Banca Spa
Banca
Popolare
di
Spoleto spa
Cassa di risparmio di
Ravenna spa
n. 4 posizioni verso
Clientela
(importo
complessivo)
Valore di bilancio
281.819
17.999
7.806
7.421
6.297
Valore ponderato
21.040
17.999
7.421
6.297
6.073
6.073
71.947
71.801
Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività
Per quanto riguarda gli impieghi, l’esposizione dell’Emittente è rivolta ai privati per il 35,01% del
totale degli impieghi, alle imprese di servizi destinabili alla vendita per il 23,40%, alle imprese del
settore edile ed opere pubbliche per il 13,39%, ai servizi del commercio, recuperi e riparazioni per il
8,19%.
Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica
L’esposizione su base geografica dell’Emittente è quasi totalmente concentrata sulla provincia di
Bologna.
•
Esposizione della Banca al rischio di mercato
L’Emittente effettua il monitoraggio del rischio di mercato anche con controllo quotidiano
del VaR, incentrato sul rispetto di prefissati limiti interni in termini assoluti e percentuali,
effettuato con una metodologia in linea con i parametri di riferimento indicati dal Comitato di
Basilea, ovvero con intervallo di confidenza del 99% e orizzonte temporale di dieci giorni.
Il VaR Basilea relativo al portafoglio titoli di proprietà della Banca ha registrato nel corso del
2014 un livello medio di 2.602 mila euro, con un valore minimo di 1.002 mila euro e un
valore massimo di 4.616 mila euro. Il VaR di fine periodo (31/12/2014) presenta un valore di
1.002 mila euro (VaR Param 99% 10gg) pari allo 0,314% (VaR Param %) che rappresenta
anche il valore più basso rilevato nel 2014. Non rileva la distinzione tra banking book e
trading book in quanto quest'ultimo presenta importo non significativi, infatti ha raggiunto al
massimo circa 3 milioni di euro di valore di mercato, tali da generare valori di VaR, in
relazione alla misurazione del rischio di prezzo, che sono oscillati da un minimo di zero a un
massimo di circa 54 mila euro, producendo un VaR medio annuale pari a circa 8 mila euro.
• Principali indicatori di liquidità
Relativamente alla posizione di liquidità dell’Emittente, si riportano di seguito i seguenti indicatori
Indicatori
31/12/2014
37
31/12/2013
Loan to deposit Ratio *
Liquidity Coverage Ratio (LCR) **
Net Stable Funding Ratio (NSFR) ***
93,36%
315,57%
125,80%
103,88%
n.d.
n.d.
* Il loan to deposit ratio è calcolato come rapporto tra impieghi a clienti e raccolta diretta (debiti
verso clientela e titoli in circolazione) come riportati nel bilancio d’esercizio dell’Emittente nel
paragrafo “Dati di sintesi e principali indicatori” della Relazione sulla gestione.
** L’indicatore a breve termine o Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime il rapporto tra
l’ammontare delle attività prontamente monetizzabili disponibili (la cassa ed i titoli prontamente
liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio monetario progressivo cumulato ad un mese stimato in
condizioni di normalità gestionale. La soglia minima regolamentare è pari al 60% a partire dal 1°
ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018.
*** L’indicatore Net Stable Funding Ratio è definito come rapporto tra l’ammontare complessivo
delle fonti stabili di raccolta (patrimonio della Banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota
stabile dei depositi) e il valore degli impieghi di medio/lungo periodo. La soglia minima
regolamentare sarà pari al 100% a partire dal 1 gennaio 2018.
Inoltre si riportano i seguenti dati al 31 dicembre 2014.
Ammontare dei finanziamenti outstanding dalla BCE e relative scadenze
Scad. 26/09/2018
Eur 65.000.000,00
Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l'Emittente ha da
sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la
raccolta della banca derivante principalmente dalla clientela retail.
In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad
eventuali sbilanci da finanziare, l’emittente presentava al 31/12/2014 un ammontare di titoli
non impegnati ulteriormente stanziabili presso la Banca Centrale europea (BCE) per
complessivi 253,1 mln di euro. La componente non impegnata è costituita prevalentemente da
titoli caratterizzati da un elevato grado di liquidabilità (titoli di stato), anche in condizioni di
stress.
L’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk comportino un
rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di liquidità.
• Esposizioni detenute nei titoli di debito sovrano
Al 31 dicembre 2014 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali e da Enti
governativi rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 78,8%.
L’Emittente detiene unicamente titoli del debito sovrano italiano. Si riportano di seguito le
informazioni rilevanti su tale esposizione, aggiornato al 31 dicembre 2014 (dati in migliaia di euro):
Emittente
Rating
Cat
Valore di
Bilancio
249.459
Fair Value
AFS
Valore
Nominale
240.515
Governo Italia
Altri Enti
pubblici Italia
Totale
BBB+
-
AFS
246
240.761
Legenda:
I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14.
AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita).
38
249.459
Riserva
AFS
2.882
%
99,9%
247
247
0
0,1%
249.706
249.706
2.882
100%
Con riferimento al Valore di Bilancio, il rientro delle suddette esposizioni risulta distribuito come
segue:
a vista
-
Fino ad 1 anno
85.886
Da 1 a 5 anni
157.519
Oltre 5 anni
6.301
Totale
249.706
Al 31/12/2014 l’Emittente non vanta crediti verso Stati sovrani.
***
CREDIT SPREAD
Il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il
tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato puntualmente in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2
basis point.
Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il
23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point.
Si riportano altresì di seguito le caratteristiche del titolo benchmark utilizzato ai fini della determinazione del
valore del credit spread:
Denominazione: Banca di Bologna 2,50% 07/01/2019
Codice ISIN: IT0004984826
Durata residua: 3 anni e 6 mesi
Frequenza Cedola: semestrale
Ammontare in circolazione presso la clientela alla data del 23/06/2015: EUR 1.999.000
Sede di negoziazione: Internalizzatore Sistematico di Banca Akros (dal 11/04/2014)
Data di determinazione spread di credito:
18/12/2013: Delibera CdA per l'emissione sul primario ad un costo di funding massimo di +150 bps)
12/05/2014: Ratificato dal Comitato Finanza il 05/06/2014 per il mercato secondario: +100 bps fino a 24 mesi e
+200 bps oltre 24 mesi rispetto alla curva IRS)
IT0004984826
10/06/2015
Prezzo medio
giornaliero
99,99
11/06/2015
100,28*
12/06/2015
100,32*
15/06/2015
100,30*
16/06/2015
100,25*
2,440
0,340
2,100
17/06/2015
100,28*
2,431
0,336
2,095
18/06/2015
100,32*
2,419
0,318
2,101
19/06/2015
100,38*
2,401
0,319
2,082
22/06/2015
100,36*
2,407
0,338
2,069
23/06/2015
100,32*
2,419
0,337
100,28
2,431
0,341
2,082
2,090
Data
MEDIA
Rendimento
Tasso Swap
Credit Spread
2,518
0,365
2,153
2,432
0,344
2,088
2,420
0,354
2,066
2,426
0,358
2,068
* Il prezzo esposto è la media dei prezzi Denaro/Lettera, determinati dall’internalizzatore Banca Akros.
Il titolo benchmark è stato scelto sulla base dei parametri indicati da codesta Spettabile Autorità.
Il credit spread inteso come differenza tra il tasso di rendimento a scadenza di un paniere di obbligazioni a tasso
fisso senior emesse da emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+4 con medesima durata
residua del titolo benchmark (calcolato facendo riferimento alla curva IGEEFB, debitamente interpolata, come
4
Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello
speculativo.
39
elaborata da Bloomberg) e il tasso interest rate swap medio (anch'esso debitamente interpolato sulla base della
scadenza del titolo benchmark) è pari a 80,5 basis point
Fonte: IGEEFB03 Index e IGEEFB04 Index
Data
23/06/2015
Rendimento
1,11
Tasso Swap
Credit Spread
0,305
0,805
40
4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE
4.1 Storia ed evoluzione dell'Emittente.
La Banca nasce nel 1963 come Cassa Rurale ed Artigiana di San Cristoforo, per poi divenire Cassa
Rurale ed Artigiana di Ozzano dell’Emilia. Nel 1994 assume la denominazione di Banca di Bologna
Credito Cooperativo Scrl, mentre nel 1998, acquisisce l’intero pacchetto azionario della Pomodoro
Viaggi S.r.l.
Nel maggio del 2005 assume l’attuale denominazione di Banca di Bologna Credito Cooperativo
Società Cooperativa e nel mese di aprile 2006 acquisisce l’intero pacchetto azionario della società
immobiliare Verdeparco S.p.a., che entra a far parte del Gruppo Bancario con la nuova ragione
sociale De’ Toschi S.p.a.. Nel novembre 2007 incorpora le società immobiliari Galvani S.r.l e Monet
S.r.l., interamente possedute a seguito delle acquisizioni avvenute rispettivamente nel 1992 e nel
2007.
Il 03/02/2012 la Pomodoro Viaggi Srl esce dal Gruppo Banca di Bologna. Alla data di redazione del
presente Prospetto, Banca di Bologna detiene il 30% del capitale sociale di Uvet Pomodoro Viaggi
Srl, a seguito del subentro nella Compagine sociale di Partners industriali.
La Banca è costituita da 30 Dipendenze e 259 dipendenti.
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente.
L’Emittente è la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa.
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione.
La Banca è iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 ed iscritta al n. 8883
dell’albo delle banche di cui all’art. 13 del D. Lgs. 1/9/1993 n. 385 (Testo Unico delle leggi in
materia Bancaria e Creditizia) tenuto dalla Banca d’Italia ed è inoltre la capogruppo dell’omonimo
Gruppo Bancario iscritto al n. 8883 dell’albo dei gruppi bancari di cui all’art. 64 del D. Lgs. 1/9/1993
n. 385.
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente.
La Banca è stata costituita in data 24 febbraio 1963, con atto a ministero notaio Verano Pojani, rep. n.
9938, racc. n. 554.
Ai sensi dell’art. 3 dello statuto, la durata della Banca è fissata fino al 31/12/2050.
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di
costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale.
La sede legale e amministrativa della Società è sita in Bologna, piazza Galvani 4; telefono n.
0516571111.
La Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa è una società di diritto italiano,
costituita, disciplinata ed operante in base alle leggi della Repubblica Italiana.
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità.
41
Banca di Bologna dichiara che non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione
(31/12/2014).
42
5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA'
5.1 Principali attività
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali
categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati.
La Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme.
Nell’esercizio della sua attività la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di
speculazione privata.
La Banca può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi
bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al
raggiungimento dello scopo sociale.
La Banca opera prevalentemente nel settore della intermediazione creditizia e conta su 259
dipendenti.
Le principali categorie di prodotti e/o servizi prestati sono:
RACCOLTA DEL RISPARMIO
(raccolta diretta)
•
Conti correnti
•
Depositi a risparmio
•
Obbligazioni di propria emissione
•
Conti Cash
•
Conti Cash con Vincolo
•
Certificati di deposito
SERVIZI DI INVESTIMENTO
(raccolta indiretta)
La Banca è autorizzata alla prestazione
dei seguenti servizi di investimento:
•
Negoziazione per conto proprio
•
Esecuzione ordini per conto dei
clienti
•
Ricezione, trasmissione e raccolta
ordini
•
Gestione di portafogli
•
Collocamento
•
Consulenza
ESERCIZIO DEL CREDITO
(impieghi clientela)
•
Crediti alle imprese a breve,
SERVIZI ACCESSORI
medio e lungo termine
Custodia e amministrazione di
•
Crediti ipotecari a lungo termine •
strumenti finanziari
•
Crediti personali a breve, medio e
lungo termine ai privati
ALTRI SERVIZI
•
Distribuzione di prodotti
assicurativi e di previdenza
complementare
•
Distribuzione di prodotti di terzi
(leasing, factoring, diamanti)
•
Distribuzione carte di credito
•
Rilascio carte di debito
•
Servizi incasso e pagamento,
domestici e transfrontalieri per
privati e imprese
•
Servizi di internet banking per
privati e imprese
•
ATM (automated teller machine)
per prelievo di contante,
informazioni sul conto, ricariche
telefoniche
• POS (point of sale) per effettuare
pagamenti di beni o servizi presso
il fornitore utilizzando carte di
pagamento.
Le tabelle che seguono, evidenziano il contributo che ciascuna delle summenzionate attività ha
apportato al totale dei proventi operativi netti dell’Emittente per ciascuno dei periodi indicati. I dati
sono estratti dal Bilancio dell’Emittente.
RACCOLTA DIRETTA (dati contabili – migliaia di euro)
VOCE
Conti correnti passivi
Depositi a risparmio
Certificati di deposito
Obbligazioni
Pronti contro termine
Raccolta in valuta
Raccolta diretta
Altra raccolta1
Raccolta da clientela
2014
679.813
123.895
221.861
305.344
0
9.000
1.339.913
9.897
1.349.810
2013
659.946
Var. %
100.730
231.179
351.796
0
11.284
1.354.935
14.768
1.369.703
23,0%
-4,0%
-13,2%
0%
-20,2%
-1,1%
3,0%
-33,0%
-1,5%
Al 31 dicembre 2014 lo stock contabile di raccolta da clientela si è attestato a 1 miliardo e 350 milioni
di euro, in contrazione sul 2013 dell’1,5%. Tale ammontare di raccolta comprende partite “particolari”
1
Nella voce “Altra raccolta” sono riportate alcune partite straordinarie come i finanziamenti da Cassa Depositi e Prestiti.
43
rientranti nella voce 20 di Stato Patrimoniale passivo (Debiti verso clientela) come i finanziamenti da
Cassa Depositi e Prestiti, il cui valore è incluso nella voce “Altra raccolta”. La dinamica della parte
“core” della raccolta da clientela, pertanto, registra, a fine 2014, una diminuzione dell’1,1% in linea con
quanto registrato dal sistema bancario (-1,15% dati ABI).
L’osservazione delle diverse componenti evidenzia la netta divaricazione tra le fonti a breve e quelle a
medio lungo dove le prime rappresentate dall’aggregato “depositi” (conti correnti passivi, depositi a
risparmio e certificati di deposito) rilevano una crescita del 3,1%, mentre le seconde rappresentate dalle
obbligazioni della Banca, mostrano un decremento del 13,2% sul 2013. Tale dinamiche sono in linea
con quanto registrato dal sistema bancario nel suo complesso, riflettendo in parte il perdurare di un
clima di incertezza e in parte la ricerca di maggiori rendimenti. Tali situazioni hanno indirizzato la
domanda verso le forme finanziarie di risparmio maggiormente liquide e verso la raccolta gestita.
RACCOLTA INDIRETTA (valori di mercato a dicembre – importi in migliaia di euro)
VOCE
Titoli in amministrazione
2014
468.357
2013
486.585
Var. %
-3,7%
Raccolta Gestita
Totale raccolta indiretta
500.731
969.088
432.989
919.574
15,6%
5,4%
A fine 2014, i volumi della raccolta indiretta, valorizzati al mercato, si sono attestati oltre i 969 milioni
di euro, facendo segnare un incremento del 5,4% sui valori di mercato di fine esercizio precedente.
All’interno dell’aggregato in oggetto si registrano due dinamiche distinte, che vedono contrapporsi al
decremento della componente amministrata (-3,7%), che chiude l’anno con un patrimonio intermediato
pari a circa 468 milioni di euro, un deciso incremento del comparto gestito (+15,6%), che si attesta a
quota 501 milioni di euro.
IMPIEGHI CLIENTELA (dati contabili, migliaia di euro)
VOCE
Conti correnti
Sconto di portafoglio
Mutui
Finanziamenti in valuta
Sofferenze
Impieghi
Altri Impieghi
Impieghi vs clientela
2014
355.281
7.300
773.106
13.256
117.869
1.266.812
3.507
1.270.319
2013
389.692
8.145
821.377
14.892
78.003
1.312.110
2.911
1.315.021
Var. %
-8,8%
-10,4%
-5,9%
-11,0%
51,1%
-3,5%
20,5%
-3,4%
Al 31 dicembre 2014, la consistenza degli impieghi lordi verso clientela ordinaria si attesta a quota 1
miliardo e 270 milioni di euro, in flessione del 3,4%, sul dato puntuale di fine 2013. Analizzando le
dinamiche per durata dei finanziamenti in essere si registra una contrazione del 8,9% (dic./dic.) degli
impieghi a breve termine e un calo del 5,9% della componente caratterizzata da scadenze a medio e
lungo termine.
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività.
Non sono presenti nuovi prodotti e/o attività rilevanti rispetto a quanto già indicato al capitolo 5.1.1.
5.1.3 Principali mercati
L’Emittente opera da sempre in un ambito territoriale che si sviluppa nella provincia di Bologna, per
il tramite della rete delle filiali, costituita, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, da 30
sportelli.
44
5.1.4 Posizione concorrenziale
Sulla base dei dati pubblicati nella “Base Informativa Pubblica” del sito della Banca d’Italia, la
Funzione di Pianificazione e Controllo di Gestione elabora i dati alle quote di mercato della Banca
nella provincia di Bologna. Al 31/12/2014 per quanto riguarda gli impieghi verso clientela ordinaria
tale quota di mercato era del 3,88% (3,85% al 31/12/2013), per quanto riguarda i depositi era del
4,06% (4,02% al 31/12/2013) e per quanto riguarda gli sportelli era del 4,13% (4,12% al 31/12/2013).
6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 Breve descrizione del Gruppo.
Il Gruppo Banca di Bologna, costituito il 14 ottobre 1992, è iscritto all’Albo Gruppi Creditizi al n.
8883 ed è formato dalla Banca di Bologna e da De’ Toschi S.p.a.; il Gruppo è autonomo e
indipendente.
La controllata – De’ Toschi Spa –con proprietà dell’intero capitale sociale - opera nel settore
immobiliare e non ha dipendenti. De’ Toschi S.p.a. ha sede a Bologna in Corte Galluzzi 1 con partita
IVA 02377221201.
La Banca di Bologna ha stipulato con la propria controllata accordi di servicing per la gestione della
loro attività amministrativa.
Si riporta di seguito la struttura del Gruppo:
Banca di Bologna
100%
De Toschi S.p.a.
La Capogruppo Banca di Bologna esercita le funzioni di indirizzo strategico, di governo e di controllo
attraverso:
-definizione degli obiettivi e delle strategie delle singole società che vengono acquisiti e fatti propri
dai rispettivi Consigli di amministrazione;
-il presidio coordinato delle varie aree in cui operano le aziende del Gruppo attraverso i Responsabili
delle varie funzioni della Capogruppo;
-la fornitura dei supporti operativi di Gruppo (informatici, amministrativi, legali);
-l’ottimizzazione della gestione finanziaria di Gruppo;
In tale ambito la coesione interna e l’indirizzo strategico del Gruppo vengono assicurati attraverso il
regolamento del Gruppo, specifiche policy che, approvate e fatte proprie dai rispettivi Consigli di
Amministrazione, definisce:
-le regole generali di comportamento;
-i meccanismi di coordinamento;
-l’architettura organizzativa;
-gli strumenti di indirizzo e monitoraggio strategico e gestionale.
L’attività di coordinamento è peraltro resa ancor più efficace dalla indicazione di nomina degli Organi
amministrativi e di controllo delle società controllate da parte esclusiva della Capogruppo.
45
7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo
bilancio sottoposto a revisione pubblicato
L’Emittente dichiara che, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, non si sono verificati
cambiamenti negativi sostanziali delle sue prospettive dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato
sottoposto a revisione (31/12/2014).
7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per
l’esercizio in corso
L’Emittente dichiara di non essere a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti
che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente ovvero
del Gruppo, almeno per l’esercizio in corso.
8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili nel presente Prospetto di Base.
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
9.1 Componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e degli organi direttivi
Consiglio di Amministrazione
E’ composto di n. 7 Consiglieri.
La composizione del Consiglio di Amministrazione è indicata nella tabella seguente. In
corrispondenza di ciascun componente sono indicate le cariche ricoperte nell’Emittente e le cariche
significative ricoperte in altre società.
Nome, carica ricoperta
nell’Emittente ed ultimo
esercizio della carica
Vacchi Marco
(Presidente del Consiglio di
Amministrazione)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’
Ima S.p.a
Presidente Onorario
Packaging Systems Holding INC
Presidente
Presidente
IMA Est GmbH
IMA Iberica Processing & Packaging SL Presidente
Presidente
SO.FI.M.A. S.p.a
Presidente
Lopam-Fin S.p.a.
Lopam srl
Presidente
Idice S.p.a.
Presidente
Antares Nova S.r.l
Amministratore Unico
Gavignano S.r.l.;
Presidente
Federazione Naz. Cav. del Lavoro Gruppo Presidente
Emiliano Romagnolo
Amministratore Unico
Società del Sole S.r.l.
B. Group Spa
Consigliere
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Socio
Dè Toschi spa
Vice Presidente
Consigliere
Regenesi srl
Presidente
IMA France eurl
IMA Germany Gmbh
Presidente
46
Granlatte Società Coop. agricola a r.l
Calzolari Gianpiero
(Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione)
Finanziaria Bolognese FI.BO Spa
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
Granarolo Spa
maggio 2017
Consigliere e Presidente
del C.d.A
Consigliere e Presidente
del C.d.A
Consigliere e Presidente
del C.d.A
Filiera AQ Società Consortile a r.l .
Ferrante Massimo
(Consigliere)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
Tabellini Giorgio
(Consigliere)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
Lorenzoni Gianni
(Consigliere)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
Bigelli Marco
(Consigliere)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
Serafini Gianluigi
(Consigliere)
Data nomina: 29/04/2015
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
Consigliere e Presidente
del C.d.A
Cooperare con Libera Terra Agenzia per lo Presidente
Sv. Coop e la legalità
Nomisma Spa
Amministratore
Sixtema spa
Consigliere
Gruppo società artigianato srl
Consigliere
Camera di commercio, industria, artigianato Componente della Giunta
e agricoltura di Bologna
e Consigliere
PEI S.r.l.
Pei Italia
SPER S.r.l
Sper Italia srl
Zanini S.r.l.
Aereoporto di Bologna
C.C.I.A.A. Bologna
Fondo orizzonte Sgr
Comitato Consultivo Pai
Presidente
Presidente
Consigliere
Consigliere
Presidente
Consigliere
Presidente
Consigliere
Consigliere
BIO-ON Spa
Alma Graduate School
Piquadro spa
Consigliere
Presidente
Amministratore
Indipendente
Consigliere
LEBSC srl
Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa Consigliere
(no profit)
Nulla da segnalare
Carimonte Holding Spa
Intermedia Holding Spa
CNA Servizi Bologna Scrl
Tulipani Spa
De Toschi Spa
Presidente del C.d.A.
Consigliere
Sindaco effettivo
Amministratore
Amministratore
Collegio sindacale
E’ composto di n. 3 membri effettivi e di n. 2 membri supplenti. La composizione del Collegio
Sindacale è indicata nella tabella seguente. In corrispondenza di ciascun componente sono indicate le
cariche ricoperte nell’Emittente e le cariche significative ricoperte in altre società.
Nome, carica ricoperta
nell’Emittente ed ultimo
esercizio della carica
Santilli Gianfranco
ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’
Gruppo Manutencoop
47
Sindaco
(Presidente Collegio Sindacale)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017
Fornasier Edi
(Sindaco Effettivo)
Data nomina: 07/05/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017)
Manutencoop Immobiliare spa
Sindaco
Dircoop - cassa di assistenza integrativa
Amministratore
IPRASS
Amministratore
De Toschi S.p.a
Sindaco
Gruppo SACMI scarl
Sindaco
Sacmi Molds & Dies spa
Sindaco
Italian Speed
Sindaco
CEFLA Scarl
Sindaco
Cons .Cooperative Costruzioni
Sindaco
Rester
Sindaco
S.T.F. S.p.a
Sindaco
Coop Adriatica Scarl
Sindaco
Gruppo Vetimec Soc. Coop
Sindaco
Aedis Soc Coop
Sindaco
IBA Centro Meridionale S.p.a.
Sindaco
Cesi – attività edile
Sindaco
C3 S.p.a.
Sindaco
Sosietà Sacoa servizi telematici Srl
Amministratore Unico
Sacoa S.r.l
Amministratore
Cosepuri
Sindaco
Immofil srl
Sindaco Supplente
Fico.Op srl
Sindaco supplente
Eatalyworld srl
Sindaco supplente
Gruppo Vetimec (vetimec soc.coop – Iba Presidente
Collegio
Centro Meridionale Spa – Aedis soc. coop) Sindacale
Asscooper
Presidente
Collegio
Sindacale
Placido Rizzotto Libera Terra
Presidente
Collegio
Sindacale
Consorzio Libera terra mediterraneo coop Presidente
Collegio
sociale onlus
Sindacale
Cepa
Presidente
Collegio
Sindacale
Consorzio Patata di Bologna Dop
Presidente
Collegio
Sindacale
Presidente
Collegio
Hope srl
Sindacale
Enoteca Regionale Emilia Romagna
Presidente
Collegio
Sindacale
Consorzio Cave Bologna
Membro del Collegio
Sindacale
Valore e Sviluppo
Membro del Collegio
Sindacale
Consorzio Formula Ambiente
Membro del Collegio
Sindacale
Il Raccolto
Membro del Collegio
Sindacale
Conapi
Membro del Collegio
Sindacale
Fondo Pensione Dircoop
Membro del Collegio
Sindacale
Par.Coop.It
Membro del Collegio
Sindacale
Legacoop Emilia Romagna
Membro del Collegio
Sindacale
Felisatti Elettroutensili spa in liquidazione Membro del Collegio
Sindacale
Membro del Collegio
Holding Sacmi Beverage spa
Sindacale
48
Fondo Pensione Sacmi
Membro del
Sindacale
Piersanti Giuseppe
(Sindaco Effettivo
Data nomina: 07/5/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017)
Nulla da segnalare
Bonfiglioli Cristina
(Sindaco supplente
Data nomina: 7/5/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017)
Soc.Coop.Edificatrice Giuseppe Dozza
D’Alonzo Gianfelice
(Sindaco supplente
Data nomina: 7/5/2014
Data scadenza del mandato:
maggio 2017)
Cons.Cave Bologna Soc. Coop
Collegio
Presidente
Collegio
Sindacale
Presidente
Collegio
Sindacale
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Terra Sindaco Effettivo
Elion srl
Coop.Autotrasporti NCV scarl
Placido
Rizzotto
– Libera
Soc.CoopSociale a rl
Consorzio Libera Terra Mediterraneo Coop Sindaco Effettivo
Sociale onlus
La Baracca soc.coop Sociale onlus
Presidente
Collegio
Sindacale
Cooperativa Murri
Sindaco Effettivo
Par.coop.it
Sindaco Supplente
Borgo Etrusco spa
Sindaco Effettivo
Finrest Spa
Membro Indipendente del
Comitato Esecutivo
Coop Adriatica Società coop a r.l.
Membro Indipendente del
Comitato Finanza
Direzione Generale
La composizione della Direzione Generale è indicata nella tabella seguente.
Nome, carica ricoperta
nell’Emittente ed ultimo
esercizio della carica
Mengoli Enzo
(Direttore Generale)
Ferrari Alberto
(Vice Direttore Generale)
ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’
Uvet Pomodoro Viaggi S.r.l..
De’ Toschi Spa
Presidente
Presidente
Caricese srl
Consigliere
Il domicilio eletto per la carica da consiglieri, sindaci e dal Direttore Generale è piazza Galvani 4,
Bologna.
I Consiglieri di Amministrazione e i Sindaci hanno rilasciato dichiarazione in ordine alle ipotesi di cui
all’art. 136 T.U.B. e alle eventuali situazioni di conflitto di interessi con la Banca.
I Componenti del Collegio Sindacale sono iscritti nel Registro dei Revisori istituito presso il Ministero
della Giustizia.
49
Tutti gli amministratori possiedono i requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità (art. 26 D.
Lgs n.385/93 - TUB e Decreto Ministeriale n.161/1998).
9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza
Come sopra indicato, alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale,
nonché il Direttore Generale, ricoprono cariche analoghe in altre società sia all’interno che all’esterno
del Gruppo e tale situazione configura dei conflitti di interesse. Alcune di queste società intrattengono
rapporti con la Banca; non si può escludere che dette società instaurino altri rapporti, così come non si
può escludere che altre società tra quelle sopra menzionate instaurino anch’esse rapporti con la Banca
stessa.
La Banca gestisce i conflitti di interesse nel rispetto dell’articolo 2391 del codice civile, dell’articolo
136 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario) e della Circolare Banca D’Italia n°
263 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni. Si precisa inoltre che, facendo seguito a
specifiche iniziative anche nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, il
Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato apposita delibera quadro in materia di
obbligazioni ed interessi degli esponenti aziendali anche al fine di assicurare, in conformità a quanto
previsto dai più recenti interventi legislativi in materia, la trasparenza e la correttezza sostanziale e
procedurale dei relativi rapporti.
Al 31 dicembre 2014 non risultavano crediti erogati a favore degli Amministratori della Banca (così
come al 31 dicembre 2013); i crediti erogati a favore dei Dirigenti ammontavano a 264 mila euro (128
mila al 31 dicembre 2013). Al 31 dicembre 2014 risultavano crediti erogati a favore di Sindaci pari a
124 mila euro mentre nessuna erogazione a favore dei Sindaci al 31 dicembre 2013.
Al 31 dicembre 2014, così come al 31 dicembre 2013, non erano presenti garanzie prestate a favore di
Amministratori, Dirigenti e Sindaci.
Per ulteriori dettagli, si rinvia alla parte H – Operazioni con parti correlate della Nota Integrativa, alla
pagina 193.
10 PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Compagine sociale - controllo
Alla data del presente Prospetto di Base il numero di azionisti è 9.492, l’importo del capitale sociale
nominale è pari a Euro 42.750.019,08 Il tetto massimo di partecipazione che ciascun socio può
sottoscrivere è pari a Euro 49.987,52.
10.2 Descrizione di eventuali accordi noti all’Emittente dalla cui attuazione possa scaturire ad
una data successiva una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente
Alla data di pubblicazione del presente Prospetto di Base non esistono patti di qualsiasi tipo aventi ad
oggetto l’esercizio del diritto di voto o che pongano limiti al trasferimento delle azioni della Banca,
fatte salve le previsioni di legge.
50
11 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE
FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Nella redazione del bilancio al 31/12/2014 ed al 31/12/2013 sono stati applicati i principi contabili
IAS/IFRS.
In virtù di quanto disposto dall’art. 11 della Direttiva 2003/71 del Parlamento Europeo e dall’art. 28
del Regolamento n. 809/2004, i documenti sotto elencati, precedentemente depositati e pubblicati,
nonché resi disponibili agli interessati secondo quanto indicato al successivo capitolo 14, sono da
ritenersi inclusi mediante riferimento e pertanto devono essere considerati quale parte integrante del
presente Prospetto di Base.
La presente sezione incorpora mediante riferimento i bilanci individuali e consolidati relativi agli anni
2013 e 2014.
Informazioni finanziarie
Stato Patrimoniale consolidato
Bilancio consolidato
dell'Esercizio 2013
Pagg. 17-18
Conto economico consolidato
Pag. 19
Rendiconto finanziario
Pag. 23
Prospetto riepilogativo variazioni Patrimonio Netto
Pag. 21
Nota Integrativa (comprensiva dei criteri di valutazione)
di cui Politiche Contabili
Pagg. 26-198
Relazione di Revisione Contabile
Pag. 13
Informazioni finanziarie
Stato Patrimoniale consolidato
Bilancio consolidato
dell'Esercizio 2014
Pagg. 17-18
Conto economico consolidato
Pag. 19
Rendiconto finanziario
Pag. 23
Prospetto riepilogativo variazioni Patrimonio Netto
Pag. 21
Nota Integrativa (comprensiva dei criteri di valutazione)
di cui Politiche Contabili
Pagg. 26-198
Relazione di Revisione Contabile
Pag. 13
11.2 Bilanci
Con riferimento agli esercizi 2014 e 2013 la Banca ha redatto il bilancio individuale e consolidato del
gruppo bancario.
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali.
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono
state sottoposte a revisione.
Le informazioni finanziarie relative all’esercizio 2013 e 2014, sono state sottoposte a certificazione
da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. la quale ha espresso un giudizio
senza rilievi. Le relazioni di revisione per ogni singolo esercizio sono incorporate mediante
51
riferimento al presente Prospetto di Base e sono allegate ai fascicoli di bilancio individuale e
consolidato a disposizione presso la sede dell’Emittente e sul sito internet: www.bancadibologna.it.
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione che siano state
controllate dai revisori dei conti.
Nel presente documento non sono inclusi dati o informazioni, diversi dai bilanci annuali, che siano
stati oggetto di verifica da parte della Società di Revisione.
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie.
Le ultime informazioni finanziarie sono quelle incluse nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014.
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie.
L’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie infrannuali dalla data dell’ultimo bilancio
sottoposto a revisione contabile.
11.6 Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali.
Il fondo rischi ed oneri del Bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014, ammonta a complessivi 830
mila Euro di cui per controversie legali 242 mila Euro, 89 mila Euro per reclami della clientela
nell'ambito degli investimenti mobiliari, 255 mila Euro per accantonamenti del personale secondo le
previsioni dello Ias 19, 213 mila Euro per revocatorie fallimentari in attesa di definizione e “altri
accantonamenti” per euro 31 mila Euro.
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente
Banca di Bologna dichiara che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione
finanziaria o commerciale della Banca e del Gruppo per eventi verificatisi dalla data dell’ultimo
bilancio, per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione
(31/12/2014).
12 CONTRATTI IMPORTANTI
Banca di Bologna attesta che non vi sono contratti importanti non conclusi nel corso del normale
svolgimento dell’attività che potrebbero comportare per i membri del gruppo un’obbligazione o un
diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità della Banca di adempiere alle sue obbligazioni
nei confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI
DI INTERESSI
13.1
Relazioni e pareri di terzi
Ai fini della redazione del presente Prospetto di Base non è stato rilasciato alcun parere o relazione di
esperti.
Banca di Bologna ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente assegnatole,
pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data 02/12/2011,
pertanto alla data di redazione del presente documento a Banca di Bologna non risulta attribuito alcun
livello di rating.
52
Alle Obbligazioni non è attribuito e non è previsto che sia attribuito alcun livello di rating.
14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
L’Emittente dichiara che, per l’intera durata di validità del Prospetto di Base, sono a disposizione
degli interessati ai fini della consultazione i seguenti documenti:
A) Bilancio individuale e consolidato relativi agli esercizi conclusi il 31/12/2013 e il 31/12/2014,
corredati delle relazioni sulla gestione, delle relazioni del Collegio Sindacale e della Società di
Revisione, nonché le relazioni semestrali 2013 e 2014.
B) Atto costitutivo e Statuto sociale.
C) Prospetto di Base ed eventuali supplementi.
Banca di Bologna si impegna a pubblicare informazioni concernenti le proprie vicende societarie e le
situazioni contabili periodiche successive alla data di chiusura del bilancio.
Tutti i suddetti documenti saranno a disposizione, su richiesta, presso la sede legale dell’Emittente ed i
documenti indicati al punto A che precede saranno a disposizione degli interessati anche sul sito della
Banca (www.bancadibologna.it).
53
SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA PER LE OBBLIGAZIONI
BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE – TASSO FISSO
E STEP UP/STEP DOWN
FATTORI DI RISCHIO
2
FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente le informazioni dettagliate e fornite nelle altre
sezioni del presente Prospetto di Base, con particolare riferimento al capitolo “Fattori di Rischio”
del Documento di Registrazione nonché nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito al fine di
consentire la creazione di una opinione consapevole prima di assumere qualsiasi scelta di
investimento. Si invitano altresì gli investitori a prendere visione del punto 4.1 della Nota
Informativa contenente una descrizione degli strumenti finanziari.
2.1
Fattori di rischio generali relativi alle obbligazioni
La sottoscrizione delle obbligazioni presenta gli elementi di rischio propri di un investimento in titoli
obbligazionari a tasso fisso, predeterminato o variabile. Le obbligazioni sono strumenti finanziari che
presentano profili di rischio rendimento la cui valutazione richiede particolare competenza; pertanto è
opportuno che l’investitore valuti accuratamente se le obbligazioni costituiscono un investimento idoneo
per la propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare, il potenziale investitore
dovrebbe considerare che la sottoscrizione delle obbligazioni comporta i rischi di seguito elencati.
2.1.1
Rischio di credito per l’investitore
Rischio connesso all’eventualità che Banca di Bologna, per effetto di un deterioramento della sua
solidità patrimoniale ed economica, non sia in grado di pagare le cedole e gli interessi e/o di rimborsare
il capitale. Per informazioni sulla situazione finanziaria dell’Emittente si rinvia al Documento di
Registrazione ed in particolare al capitolo “Fattori di rischio” dello stesso.
2.1.2
Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni
Le obbligazioni non sono assistite da alcuna garanzia reale o personale di terzi, né sono assistite dalla
garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, né dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del
Credito Cooperativo, né da altre garanzie di terzi.
2.1.3
Rischio relativo alla vendita prima della scadenza
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo
di vendita potrebbe essere influenzato da diversi elementi tra cui:
• variazione dei tassi di interesse di mercato (rischio di tasso di mercato);
• caratteristiche del mercato in cui i titoli vengono negoziati (rischio di liquidità);
• il merito di credito dell’Emittente (rischio di deterioramento della solvibilità dell’Emittente).
Tali elementi potrebbero determinare una riduzione del prezzo di mercato delle obbligazioni anche al di
sotto del loro valore nominale. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le
obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per
contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale.
54
2.1.4
Rischio di tasso di mercato
E’ il rischio rappresentato da eventuali variazioni nei livelli dei tassi di mercato a cui l’investitore è
esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza: in caso di aumento dei tassi di
mercato, si verificherà una riduzione del prezzo delle obbligazioni, il cui valore potrebbe divenire anche
inferiore al relativo valore nominale, mentre in caso contrario il prezzo delle obbligazioni subirà un
apprezzamento.
Nel caso delle obbligazioni a tasso fisso e step up / step down, l’impatto delle variazioni dei tassi di
mercato sul prezzo delle obbligazioni è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la
vita residua del titolo. In particolare, la sensibilità potenziale del valore delle obbligazioni step up alle
variazioni dei tassi di mercato è più elevata di quella relativa alle obbligazioni che corrispondono un
tasso fisso costante per tutta la loro durata.
Nel caso di obbligazioni a tasso variabile, le fluttuazioni nel parametro di indicizzazione di riferimento
(tasso euribor a tre, sei o dodici mesi, ovvero rendimento Bot a tre, sei o dodici mesi) potrebbero
determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento, rispetto ai livelli
dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e, conseguentemente, determinare variazioni nei
prezzi dei titoli.
2.1.5
Rischio di liquidità
E’ il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le
obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo che consenta all’investitore di realizzare il
rendimento atteso al momento della sottoscrizione. L’investitore potrebbe dover accettare un prezzo
inferiore a quello di sottoscrizione, in considerazione del fatto che le richieste di vendita possono non
trovare tempestivo ed adeguato riscontro. La possibilità per gli investitori di rivendere le obbligazioni
prima della scadenza dipenderà dall’esistenza di una controparte disposta ad acquistare i titoli.
Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base non è prevista la presentazione di una domanda
di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia
l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento,
l'ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore
sistematico. Il sistema multilaterale di negoziazione o l'internalizzatore sistematico verranno indicati
nelle Condizioni Definitive. Si precisa che non vi è alcuna garanzia che la citata domanda di
ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore
sistematico venga accolta. Inoltre, anche nell’ipotesi in cui ciò avvenga, tale circostanza potrebbe non
essere sufficiente a garantire un adeguato livello di liquidità.
La data di inizio delle negoziazioni è indicata mediante apposito avviso pubblicato sul sito web
dell’Emittente.
L'Emittente non si impegna ad effettuare operazioni di riacquisto delle obbligazioni nell'ambito del
servizio di negoziazione per conto proprio. Il medesimo si riserva la facoltà di effettuare operazioni di
riacquisto delle obbligazioni su iniziativa dell'investitore.
Inoltre, si evidenzia che nel periodo che precede la negoziazione, pur non esistendo alcun impegno
dell’Emittente al riacquisto dei titoli, l’Emittente può fornire prezzi “denaro” (prezzo al quale
l’Emittente è disposto ad acquistare lo strumento finanziario) secondo criteri prefissati dall’Emittente,
salvo eventuali condizioni migliorative che l’intermediario voglia applicare a vantaggio del cliente, con
quelli che hanno condotto al pricing del prodotto nel mercato primario, tenendo conto della curva dei
55
tassi dell’IRS ovvero della curva dei tassi dei titoli di Stato di similare durata pubblicati giornalmente
da Il Sole 24 Ore e tenendo conto di uno spread “denaro/lettera” che sarà al massimo pari a 50 basis
point.
2.1.6
Rischio di deterioramento del merito di credito dell’emittente
Le obbligazioni potrebbero deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria
dell’Emittente.
Non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati, tra
l’altro, da un diverso apprezzamento del rischio emittente.
2.1.7
Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un
titolo di Stato
Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni potrebbe risultare inferiore rispetto al
rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato di durata residua similare.
2.1.8
Rischio correlato all’assenza di rating delle obbligazioni
Alle obbligazioni non è attribuito alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto
non è disponibile alcun indicatore sintetico che rappresenti in modo immediato la situazione di
rischiosità degli strumenti finanziari emessi.
2.1.9
Rischi derivanti da conflitti di interesse
I soggetti a vario titolo coinvolti nell’emissione e nel collocamento delle obbligazioni possono avere,
rispetto all’operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell’investitore.
•
La coincidenza tra Emittente e Collocatore del prestito obbligazionario potrebbe determinare una
potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati
sono di propria emissione.
•
L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi derivante dalla negoziazione
da parte dell’Emittente delle obbligazioni in conto proprio.
•
La coincidenza dell’Emittente con l’agente di calcolo delle cedole, cioè il soggetto incaricato della
determinazione degli interessi, potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di
interessi nei confronti degli investitori.
2.1.10 Rischio correlato all’assenza di informazioni
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente
all’andamento del parametro di indicizzazione prescelto o comunque al valore corrente delle
obbligazioni.
2.1.11 Rischio di chiusura anticipata dell’offerta
Nel corso del periodo di offerta delle obbligazioni l’Emittente si può riservare la possibilità di procedere
in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell’offerta, sospendendo immediatamente l’accettazione
di ulteriori richieste di adesione. In tali casi l’Emittente ne darà comunicazione al pubblico secondo le
modalità indicate nel presente Prospetto di Base nel capitolo 5.1.3 “Periodo di offerta e descrizione delle
procedure di sottoscrizione”. La probabilità che l’Emittente si avvalga della suddetta facoltà potrebbe
56
comportare una diminuzione della liquidità della singola emissione, per cui il portatore delle
obbligazioni potrebbe trovare ulteriori difficoltà nel liquidare il proprio investimento prima della
naturale scadenza ovvero il valore dello stesso potrebbe risultare inferiore a quello atteso
dall’obbligazionista che ha elaborato la propria decisione di investimento tenendo conto di diversi
fattori, ivi compreso l’ammontare complessivo del prestito obbligazionario.
2.1.12 Rischio derivante da modifiche al regime fiscale
Tutti gli oneri fiscali presenti e futuri, che si applichino ai rendimenti o, comunque, ai flussi di cassa
rivenienti dalle obbligazioni, sono ad esclusivo carico dell’investitore. Non vi è certezza che il regime
fiscale applicabile alla data del presente prospetto rimanga invariato durante la vita delle obbligazioni,
con possibile effetto pregiudizievole sul rendimento netto atteso dall’investitore. Le simulazioni di
rendimento contenute nel presente prospetto sono basate sul trattamento fiscale alla data delle presenti
Condizioni Definitive e non tengono conto di eventuali future modifiche normative.
2.1.13 Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti
dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva
2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), che
individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie
(c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una
situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni
essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema
finanziario nonché i costi per i contribuenti.
La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d.
strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il
termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno
essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti
termini.
Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento
del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di
veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in
assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono
pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta
a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la sostituzione dell’originario
debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico senza necessità di un previo
consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con
conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
57
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione
unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato
mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale.
Fattori di rischi specifici delle obbligazioni a tasso variabile:
2.1.14 Rischio di variazione del parametro di indicizzazione
Gli interessi di importo variabile dovuti sulle obbligazioni a tasso variabile sono correlati all’andamento
del relativo parametro di indicizzazione. In particolare, ad un aumento del valore del parametro di
indicizzazione corrisponderà un aumento del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a
tasso variabile, così come, ad una diminuzione del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà
una diminuzione del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso variabile che
potrebbe ridursi sino ad un valore pari a zero.
2.1.15 Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari
Tale rischio consiste nella probabilità che si verifichino eventi di turbativa o straordinari riguardanti il
parametro di indicizzazione sottostante l’obbligazione. Al successivo capitolo 4.7 del presente Prospetto
di Base sono previste particolari modalità di determinazione degli interessi a cura dell’Emittente
operante quale Agente per il calcolo, qualora, nel corso della vita dell’obbligazione si verifichino eventi
di natura straordinaria che modifichino la struttura del parametro di indicizzazione o ne compromettano
l’esistenza. In tali casi l’Agente per il calcolo effettuerà, ove necessario, gli opportuni correttivi al fine
di mantenere inalterate, nella massima misura possibile, le caratteristiche finanziarie dell’obbligazione,
secondo modalità di volta in volta specificate nelle Condizioni Definitive.
2.1.16 Rischio di spread negativo
Le obbligazioni a tasso variabile sono fruttifere di interessi ad un tasso variabile pari al parametro di
indicizzazione prescelto, eventualmente aumentato/diminuito di uno spread. Laddove il valore del
parametro di indicizzazione dovesse essere diminuito di uno spread le obbligazioni a tasso variabile
sarebbero fruttifere di interessi ad un tasso inferiore al valore assunto dal parametro di indicizzazione. In
nessun caso il tasso di interesse può essere inferiore a zero. La presenza di uno spread negativo si riflette
sul valore dell’obbligazione a tasso variabile in caso di vendita prima della scadenza.
58
3
INFORMAZIONI FONDAMENTALI
3.1
Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Emissione
Si segnala che l’attività di collocamento delle Obbligazioni viene effettuata dalla Banca;
quest’ultima, pertanto, nel collocare le Obbligazioni, si trova in una situazione di conflitto di
interessi dovendo collocare un titolo di propria emissione.
Inoltre, si sottolinea che l’Emittente potrebbe svolgere anche la funzione di negoziatore in conto
proprio, relativamente ai titoli emessi e non ancora negoziati su un sistema multilaterale di
negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico: ciò configura un’ulteriore situazione di
conflitto di interessi.
L’Emittente svolge inoltre la funzione di Agente per il Calcolo, pertanto, si trova in una
situazione di conflitto di interessi.
Per ulteriori informazioni e dettagli circa il conflitto di interessi relativo ai componenti degli
organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza si rimanda al capitolo 9.2 del Documento
di Registrazione.
3.2
Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi
Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base sono emesse nell’ambito dell’ordinaria
attività di raccolta dell’Emittente. L’ammontare ricavato dalle Emissioni è destinato
all’esercizio dell’attività creditizia della Banca.
Qualora i singoli prestiti siano riservati ad investitori che apportano “denaro fresco”, essi
rientrano nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio finalizzata all’incremento della
liquidità. Per maggiori dettagli si faccia riferimento al capitolo 5.2.1 “Destinatari dell’offerta”.
59
4
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
4.1
Descrizione degli strumenti finanziari
Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono titoli di debito non rappresentativi
di capitale che determinano l’obbligo per l’Emittente di rimborsare il 100% del loro valore
nominale salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri
strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione
degli enti creditizi.
Obbligazioni a tasso variabile
Le Obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle
Date di Pagamento il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale il parametro di
indicizzazione, che potrà essere costituito dall’Euribor a 3 - 6 - 12 mesi, oppure dal rendimento
d’asta del Bot a 3 - 6 - 12 mesi, eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno spread
indicato in basis point ed arrotondato allo 0,01 più prossimo. Il Parametro di Indicizzazione e lo
Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive per ciascuna Emissione. Lo spread relativo
ad ogni singola emissione è univoco e predeterminato sin dall’emissione. Le Condizioni
Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l'inizio dell'offerta.
Obbligazioni a tasso fisso
Le Obbligazioni a tasso fisso danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle Date
di Pagamento, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse
fisso la cui misura sarà indicata su base annua, lorda e netta, nelle Condizioni Definitive per
ciascuna Emissione. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale,
semestrale o annuale, alle date di pagamento di volta in volta indicate nelle Condizioni
Definitive. Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l'inizio
dell'offerta.
Obbligazioni step up/step down
Le Obbligazioni step up/step down danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle
Date di Pagamento, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di
interesse predeterminato crescente o decrescente nel corso della vita delle Obbligazioni emesse
in relazione a ciascuna Emissione. Il tasso di interesse, pertanto, essendo fisso, è stabilito alla
data di emissione come percentuale predeterminata del Valore Nominale delle Cedole, ma detta
percentuale aumenterà (step up dell’interesse) o diminuirà (step down dell’interesse) durante la
vita delle Obbligazioni nella misura indicata nelle Condizioni Definitive, nelle quali sarà indicata
per ciascuna data di pagamento il corrispondente tasso su base annua, lordo e netto, applicato
dall’Emittente in corrispondenza di ciascuna data di pagamento delle cedole. Le cedole saranno
corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale, semestrale o annuale, alle date di
pagamento di volta in volta indicate nelle Condizioni Definitive.
Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l’inizio dell’offerta.
Il codice ISIN delle Obbligazioni facenti parte di ciascuna Emissione, così come la durata e la
denominazione delle Obbligazioni stesse, saranno anch'essi indicati nelle Condizioni Definitive.
60
4.2
Legislazione
Le Obbligazioni sono regolate dalla legge italiana.
4.3
Forma degli strumenti e soggetto incaricato della tenuta dei registri
Le Obbligazioni verranno accentrate presso la Monte Titoli S.p.a. ed assoggettate al regime di
dematerializzazione di cui al D. Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 ed al Regolamento congiunto
Consob – Banca d’Italia del 22 febbraio 2008, e successive modifiche.
4.4
Valuta di emissione degli strumenti finanziari
Le obbligazioni sono denominate in euro.
4.5
Ranking degli strumenti finanziari
Non esistono clausole di subordinazione. Il credito dell’investitore verso l’Emittente dovrà
quindi essere soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti chirografari dell’Emittente, fatto salvo
quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi.
4.6
Diritti connessi agli strumenti finanziari
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa
categoria e quindi, in particolare, il diritto alla percezione delle cedole d’interesse alle date di
pagamento degli interessi (come individuate nelle Condizioni Definitive) ed al rimborso del
capitale alla scadenza (anch’essa individuata nelle Condizioni Definitive), salvo quanto previsto
dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito
rappresentato.
La Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la
“Direttiva”) individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione
delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare
per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la
continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto
sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti.
La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative
al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di
posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative
disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché
emessi prima dei suddetti termini.
Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della
Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al
rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio
investimento anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza
delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi
divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
61
Per ulteriori informazioni in relazione alla normativa prevista in tema di risanamento e
risoluzione delle crisi degli enti creditizi, si rinvia al fattore di rischio denominato “Rischio
connesso all’utilizzo del bail in e degli strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea
in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.
4.7
Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare
4.7.1
Tasso di interesse nominale
obbligazioni a tasso variabile
Durante l’Emissione, gli obbligazionisti riceveranno il pagamento di Cedole, il cui importo è
calcolato applicando al Valore Nominale il Parametro di Indicizzazione, che potrà essere
costituito dall’Euribor a 3 - 6 - 12 mesi, oppure dal rendimento d’asta del Bot a 3 - 6 - 12 mesi,
eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno Spread ed arrotondato allo 0,01 più vicino. Il
Parametro di Indicizzazione e lo Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive
dell’Emissione. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la data a
partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (Data di Godimento) e la
relativa “Data di Scadenza”. Lo spread relativo ad ogni singola emissione è univoco e
predeterminato sin dall’emissione.
obbligazioni a tasso fisso costante
Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso di interesse fisso. Il tasso di interesse
su base annua, lordo e netto, delle singole Cedole e la loro periodicità saranno indicati nelle
Condizioni Definitive. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la
data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (Data di Godimento) e
la relativa “Data di Scadenza”.
obbligazioni step up/step down
Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso predeterminato all’atto dell’emissione
ed espresso come percentuale del Valore Nominale delle Obbligazioni; esso può essere crescente
(step up) o decrescente (step down) nel corso della vita delle Obbligazioni emesse in relazione a
ciascuna emissione, a seconda di quanto specificato nelle Condizioni Definitive. Il tasso di
interesse su base annua, lordo e netto, e la periodicità delle singole cedole sarà indicata nelle
Condizioni Definitive. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la
data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (data di godimento) e la
relativa “Data di Scadenza”.
4.7.2
Disposizioni relative agli interessi da pagare
Gli interessi saranno computati utilizzando la convenzione di calcolo ACT/ACT secondo il
calendario target.
4.7.3
Data di godimento degli interessi
La data a partire dalla quale matureranno gli interessi sulle obbligazioni e le date di pagamento
degli interessi, verranno determinate in occasione delle emissioni di ciascun prestito e incluse
nelle condizioni definitive relative a ciascun prestito.
62
4.7.4
Date di scadenza degli interessi
Le date di scadenza degli interessi saranno indicate nelle condizioni definitive relative a ciascun
prestito. Qualora una Data di Pagamento coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti
verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori
interessi. Si farà riferimento alla convenzione ACT/ACT e al calendario Target.
4.7.5
Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli
interessi, decorsi 5 anni dalla data di scadenza della relativa Cedola e, per quanto concerne il
capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili.
4.7.6
Dichiarazione indicante il tipo di sottostante
Le Cedole potranno essere parametrate ad uno dei seguenti Parametri di Indicizzazione:
EURIBOR a tre mesi; EURIBOR a sei mesi; EURIBOR a dodici mesi; rendimento d’asta del
BOT a tre mesi; rendimento d’asta del BOT a sei mesi; rendimento d’asta del BOT a dodici
mesi.
4.7.7
Descrizione del sottostante
Il Parametro di Indicizzazione potrà essere uno dei seguenti:
4.7.8
•
Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente,
che indica il tasso d’interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali
banche europee. Attualmente viene determinato dalla European Banking Federation (EBF)
intorno alle ore 11 CET, come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di
banche, oltre 50. Non c’è un solo tasso euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di
tempo differenti, che variano tra una settimana e dodici mesi.
•
Rendimento semplice lordo d’asta (base annua 360 gg. o 365 gg.) dei BOT (Buoni Ordinari
del Tesoro) è il rendimento che consegue alla definizione del prezzo medio ponderato
risultato dall’aggiudicazione d’asta comunicato dal Ministero del Tesoro e pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale.
Fonte da cui ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante
I parametri di indicizzazione sono reperibili nei seguenti siti web:
Euribor: www.emmi-benchmarks.eu
BOT: www.dt.tesoro.it
4.7.9
Eventi di turbativa riguardanti il parametro di indicizzazione
Qualora una Data di Rilevazione cada in un giorno in cui il Parametro di Indicizzazione non
viene pubblicato, l’Emittente potrà fissare particolari modalità di determinazione dello stesso e,
quindi, degli interessi, secondo le seguenti modalità:
•
qualora non fosse disponibile il Rendimento d’asta dei Bot si farà riferimento alla prima asta
Bot valida antecedente all’asta del mese di riferimento;
•
qualora non fosse disponibile il tasso Euribor di riferimento la rilevazione sarà effettuata il
primo giorno utile antecedente la data di Rilevazione.
63
4.7.10 Agente per il calcolo
L’Agente per il calcolo delle obbligazioni sarà l’Emittente.
4.7.11 Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il parametro di indicizzazione
con il valore nominale del titolo
Le obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento periodico di cedole, il cui
ammontare sarà determinato in ragione dell’andamento del parametro di indicizzazione, rilevato
secondo le modalità indicate nelle condizioni definitive, eventualmente aumentato ovvero
diminuito di uno spread espresso in basis point.
4.8
Data di scadenza e procedure di rimborso
4.8.1
Data di scadenza
La data di scadenza dei titoli sarà specificata nelle condizioni definitive relative a ciascuna
emissione.
4.8.2
Procedure di rimborso
Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un’unica soluzione alla data di scadenza
indicata per ciascun prestito, senza deduzione di spese e fatto salvo quanto indicato nel paragrafo
4.6 in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva
Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Qualora il giorno di pagamento del capitale coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti
verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori
importi aggiuntivi.
4.9
Tasso di rendimento effettivo
Il tasso di rendimento effettivo sarà calcolato utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento)
ed attualizzando i flussi futuri al tasso di interesse indicato nelle Condizioni Definitive, in ipotesi
di costanza del parametro di riferimento. Il TIR rappresenta il tasso di attualizzazione che
eguaglia il valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al prezzo di emissione delle
obbligazioni, assumendo che le stesse siano detenute fino a scadenza e che i flussi cedolari
intermedi siano reinvestiti al medesimo TIR e nella ipotesi di assenza di eventi di credito
dell’Emittente.
4.10
Rappresentanza degli obbligazionisti
Non sono previste modalità di rappresentanza degli obbligazionisti ai sensi dell’art.12 del D.
Lgs. n.385 del 1° settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni.
4.11
Delibere, autorizzazioni e approvazioni
Il programma di Prestiti obbligazionari di cui alla presente offerta è stato deliberato dal
Consiglio di Amministrazione in data 10 giugno 2015. L'emissione delle singole Obbligazioni
sarà deliberato dall’Organo competente dell’Emittente.
4.12
Data di emissione degli strumenti finanziari
La Data di Emissione di ciascun Prestito verrà indicata nelle Condizioni Definitive relative a
ciascuna emissione.
64
4.13
Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United
States Securities Act del 1933: conformemente alle disposizioni del United States Commodity
Exchange Act, la negoziazione delle Obbligazioni non è autorizzata dalla United States
Commodity Futures Trading Commission. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere
proposte, vendute, o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a cittadini
statunitensi.
Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte o vendute in Gran Bretagna se non
in conformità alle disposizioni del Public Offers of Securities Regulation 1995 e alle disposizioni
applicabili del FMSA 2000. Il Prospetto può essere reso disponibile solo alle persone designate
dal FMSA 2000.
4.14
Regime fiscale
Gli obbligazionisti dovranno sottostare alle imposte e tasse, presenti e future, che per legge
colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Si invitano gli investitori ad
avvalersi di loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e
della vendita delle Obbligazioni.
Si indica di seguito, in sintesi, il regime fiscale proprio delle Obbligazioni applicabile alla data di
pubblicazione del presente Prospetto di Base a determinate categorie di investitori residenti in
Italia che detengano le Obbligazioni non in relazione ad una impresa commerciale.
Attualmente si rende applicabile:
Redditi di capitale
Gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni in base alla normativa attualmente in vigore,
D.Lgs n. 239/96 e successive modifiche e integrazioni, sono soggetti all’imposta sostitutiva delle
imposte sui redditi con l’aliquota del 26%, stabilita con l’art. 3 del Decreto Legge 24 aprile 2014,
n. 66 convertito in Legge n. 89 del 23 giugno 2014. L’aliquota si applica sui predetti redditi di
capitale maturati dal 1° luglio 2014. Per i redditi maturati prima l’aliquota è del 20%. I redditi di
capitale sono determinati in base all’art. 45, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917
(T.U.I.R.). L’emittente, in qualità di sostituto d’imposta, applica l’imposta sostitutiva di cui
all’articolo 2 del decreto legislativo 239/1996 ai soggetti nettisti.
Tassazione delle plusvalenze
Le plusvalenze e le minusvalenze sui redditi da capital gains, non conseguite nell'esercizio di
imprese commerciali, realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei Titoli,
sono soggette alla normativa di cui al D.Lgs. 461/97 e successive modifiche ed integrazioni. Le
plusvalenze sono tassate con l'aliquota tempo per tempo vigente (26% a decorrere dal 1° luglio
2014, per effetto di quanto disposto dal D.L. del 24 aprile 2014, n. 66 convertito in Legge n. 89
del 23 giugno 2014).
Eventuali variazioni del regime fiscale applicabile alla Data di Godimento delle Obbligazioni
saranno indicate nelle Condizioni Definitive della singola Emissione.
65
5
CONDIZIONI DELL'OFFERTA
5.1
Statistiche relative all'offerta, calendario e procedura per la sottoscrizione dell'offerta.
5.1.1
Condizioni alle quali l'offerta è subordinata
L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Tuttavia, potrà essere previsto che l’offerta sia
subordinata alla condizione che la medesima sia riservata alternativamente a una delle seguenti
categorie di investitori secondo quanto indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive:
•
indistintamente a tutti i potenziali investitori, senza alcun particolare requisito; oppure
•
esclusivamente con apporto di cosiddetto “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le
nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca. L’apporto di nuova
disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico
proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli,
assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari.
Le sottoscrizioni possono essere effettuate durante la pendenza del periodo di adesione, salvo la
facoltà dell’Emittente di procedere alla chiusura anticipata di tale Periodo di Offerta, secondo
quanto di seguito specificato.
5.1.2
Ammontare totale dell’offerta
L’ammontare totale massimo di ciascuna Emissione, il numero delle obbligazioni e il valore
nominale delle stesse, sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive. Durante il Periodo di
Offerta l’Emittente potrà aumentare l’ammontare totale dell’Emissione, dandone comunicazione
mediante
apposito
avviso
da
pubblicarsi
sul
sito
internet
dell’Emittente
(www.bancadibologna.it), e contestualmente, trasmesso alla CONSOB.
5.1.3
Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione
La durata del periodo di offerta sarà indicata nelle condizioni definitive. L’Emittente potrà
procedere alla chiusura anticipata del periodo di offerta che verrà comunicata al pubblico con
apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e,
contestualmente, trasmesso alla Consob.
Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dell’Emittente che è
l’unico soggetto incaricato del collocamento. Le domande di adesione all’offerta dovranno essere
presentate compilando l’apposita modulistica, disponibile presso le sedi e dipendenze
dell’Emittente.
5.1.4
Possibilità di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni
Non è prevista la riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni. L’Emittente darà corso
all’Emissione anche qualora non venga sottoscritta la totalità delle Obbligazioni oggetto della
singola Emissione.
5.1.5
Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile
Il numero minimo di Obbligazioni che può essere sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto
Minimo, sarà indicato nelle condizioni definitive di ciascun prestito. Non è previsto un limite
massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore, fermo restando
66
che l’importo massimo sottoscrivibile non può essere superiore all’ammontare totale massimo
previsto per ciascuna Emissione e indicato nelle condizioni definitive.
5.1.6
Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
Le Date di Regolamento dell’Emissione sono la Data di Emissione, che verrà indicata nelle
condizioni definitive e qualsiasi giorno di Borsa aperta compreso nel Periodo di Offerta.
Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di
Godimento al prezzo di emissione. Le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di
Godimento saranno regolate alla prima Data di Regolamento utile tra quelle indicate. In tal caso,
il prezzo di emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle obbligazioni, dovrà essere
maggiorato del rateo interessi maturati tra la Data di Godimento e la relativa Data di
Regolamento.
Contestualmente al pagamento del Prezzo di Emissione presso l’Emittente, le Obbligazioni
assegnate nell’ambito dell'offerta verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in forma
dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti presso Monte
Titoli S.p.a.
5.1.7
Diffusione dei risultati dell'offerta
L’Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta,
i risultati dell’offerta mediante apposito annuncio da pubblicare sul sito internet dell'Emittente
(www.bancadibologna.it).
5.1.8
Eventuali diritti di prelazione
Non sono previsti diritti di prelazione, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti.
5.2
Ripartizione ed assegnazione
5.2.1
Destinatari dell’offerta
Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano
ed in particolare sul territorio in cui operae l’Emittente attraverso le proprie filiali.
L’offerta delle obbligazioni potrà, inoltre, essere subordinata alle condizioni di cui al paragrafo
5.1.1 della presente Nota Informativa.
offerte al pubblico indistinto in Italia.
Secondo quanto di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive relative ai singoli Prestiti,
le Obbligazioni potranno essere offerte in sottoscrizione alternativamente:
•
senza essere subordinate ad alcuna condizione; oppure
•
esclusivamente con apporto di cosiddetto “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le
nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca. L’apporto di nuova
disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico
proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli,
assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari.
67
5.2.2
Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di
iniziare le negoziazioni prima della comunicazione.
Non sono previsti criteri di riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello
richiesto dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell’importo
totale massimo disponibile. Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l’ordine
cronologico di prenotazione ed entro i limiti dell’importo massimo disponibile.
Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l’importo totale massimo
disponibile, l’Emittente procederà alla chiusura anticipata dell’offerta e sospenderà
immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste.
La chiusura anticipata sarà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi non
appena possibile sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e, contestualmente,
trasmesso alla CONSOB.
Per ogni prenotazione soddisfatta sarà inviata apposita comunicazione ai sottoscrittori attestante
l’avvenuta assegnazione delle Obbligazioni e le condizioni di aggiudicazione delle stesse. Le
Obbligazioni saranno negoziabili a partire dal giorno della valuta di assegnazione.
Le domande di adesione all’offerta sono irrevocabili.
5.3
Fissazione del prezzo
La remunerazione del Prestito Obbligazionario viene determinata in base alle condizioni di
mercato espresse dal rendimento di titoli similari ovvero di Titoli di Stato di pari durata, nei
limiti di costo di raccolta stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Banca.
5.3.1
Prezzo di emissione
Il Prezzo di Emissione al quale saranno offerte le Obbligazioni sarà indicato nelle Condizioni
Definitive del singolo Prestito. L’Emittente non applica commissioni ovvero spese fisse in
misura aggiuntiva al prezzo di emissione in relazione all’operazione di sottoscrizione delle
obbligazioni. Il prezzo di emissione non include commissioni/costi di sottoscrizione e/o di
collocamento.
5.4
Collocamento e Sottoscrizione
5.4.1
Soggetti incaricati del collocamento
L’Emittente, quale collocatore unico, opererà altresì quale responsabile del collocamento (il
“Responsabile del Collocamento”) ai sensi della normativa vigente.
5.4.2
Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Il pagamento delle Cedole ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli intermediari
autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.a..
5.4.3
Accordi di sottoscrizione
Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento.
5.4.4
Date degli accordi di sottoscrizione
Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento.
68
6
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
6.1
Ammissione alla negoziazione
Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base non è prevista la presentazione di una
domanda di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati
Regolamentati, tuttavia l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla
chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di
negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico.
Il sistema multilaterale di negoziazione o l'internalizzatore sistematico verranno indicati nelle
Condizioni Definitive. L'Emittente si riserva altresì la possibilità di effettuare negoziazioni in
Conto Proprio qualora non fosse disponibile un sistema multilaterale di negoziazione o un
internalizzatore sistematico.
La data di inizio delle negoziazioni sarà indicata mediante apposito avviso pubblicato sul sito
web dell’Emittente.
6.2
Quotazione su altri mercati regolamentati
Non sussistono obbligazioni della banca negoziate su mercati regolamentati.
6.3
Impegno dell’intermediario a negoziare in conto proprio
Si precisa che nel periodo che precede la negoziazione, pur non esistendo alcun impegno
dell'Emittente al riacquisto dei titoli, l'Emittente potrà negoziare il Prestito Obbligazionario in
conto proprio applicando uno spread denaro/lettera non superiore a 50 basis point.
Qualora l’Emittente non proceda con la richiesta di ammissione delle obbligazioni alla
negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazioni, il medesimo richiederà entro trenta
giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione tramite un
internalizzatore sistematico.
69
7
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1
Consulenti legati all’Emissione
Non vi sono consulenti legati all’Emissione.
7.2
Informazioni sottoposte a revisione
Le informazioni contenute nel presente Prospetto di Base non sono state sottoposte a revisione o
a revisione limitata da parte dei revisori legali dei conti.
7.3
Pareri di terzi
Il Prospetto di Base non contiene pareri o relazioni di esperti.
7.4
Informazioni provenienti da terzi
Il Prospetto di Base non contiene informazioni provenienti da terzi.
7.5
Rating
Banca di Bologna ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente
assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato
in data 02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento a Banca di
Bologna non risulta attribuito alcun livello di rating.
7.6
Condizioni definitive
In occasione dell’emissione di ciascuna obbligazione, l’Emittente predisporrà le Condizioni
Definitive del prestito, secondo il modello di cui al successivo paragrafo “Modello delle
Condizioni Definitive”.
70
MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa
Capitale sociale al 31/12/14 Euro 42.831.558,00
Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4
Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370
Iscritta al n. 8883 dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari
CONDIZIONI DEFINITIVE
RELATIVE ALLA NOTA INFORMATIVA CONCERNENTE
LE OBBLIGAZIONI [●] DENOMINATE
[[Denominazione delle Obbligazioni], ISIN [•]]
DI CUI AL PROGRAMMA DI PRESTITO
OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO
"OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA
- PROGRAMMA 2015/ 2016 A TASSO VARIABILE"
- PROGRAMMA 2015/ 2016 A TASSO FISSO"
- PROGRAMMA 2015/ 2016 STEP UP/STEP DOWN"
Le presenti Condizioni Definitive sono state redatte in conformità all’articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva
2003/71/CE (la "Direttiva sul Prospetto Informativo") e al Regolamento 2004/809/CE nonché al Regolamento
approvato da Consob con Delibera n. 11971/1999 e, unitamente alla Nota di Sintesi, al Documento di
Registrazione sull’Emittente Banca di Bologna (l’”Emittente”) ed alla Nota Informativa, costituiscono il prospetto
di base (il “Prospetto di Base”), nell'ambito del quale l’Emittente potrà emettere, in una o più tranche di emissione
(ciascuna “Emissione”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 Euro (le “Obbligazioni” e
ciascuna una “Obbligazione”).
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della
CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Si invita l’investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base depositato
presso la CONSOB in data 20/07/2015 a seguito di approvazione della CONSOB comunicata con nota n.
55221/15 del 09/07/2015, al fine di ottenere informazioni complete sull'Emittente e sulle Obbligazioni.
Si precisa che la Nota di sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle Condizioni Definitive.
In conformità a quanto previsto dall’articolo 14 della Direttiva 2003/71/CE, si precisa che il Prospetto di Base è a
disposizione dell’investitore gratuitamente presso la sede della Banca in Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso
tutte le Filiali e sul sito web dell’Emittente www.bancadibologna.it.
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a CONSOB in data [●].
71
INFORMAZIONI FONDAMENTALI
Ulteriori conflitti di interesse
[•]
Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi
[Non ci sono ulteriori conflitti di interesse oltre a
quelli indicati al paragrafo 3.1 della Nota
Informativa del Prospetto di Base.]
[Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base
sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di
raccolta dell’Emittente].
[L’offerta è riservata ad investitori che apportano
“denaro fresco”, essi rientrano nell’ambito
dell’attività di raccolta del risparmio finalizzata
all’incremento della liquidità].
L’ammontare ricavato dalle Emissioni è destinato
all’esercizio dell’attività creditizia della Banca.
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione obbligazioni
Banca di Bologna – Obbligazioni a tasso variabile
[•]
Banca di Bologna – Obbligazioni a tasso fisso [•]
Banca di Bologna – Obbligazioni step up/step down
[•]
Valore nominale unitario delle obbligazioni
[•]
Codice isin
[•]
Periodicità di pagamento delle cedole
Le Cedole saranno pagate
[trimestrale/ semestrale/annuale].
Agente per il calcolo
La funzione di Agente per il calcolo viene svolta da
[•].
con
frequenza
Tasso di interesse e disposizioni relative agli[per le obbligazioni a tasso fisso]
interessi da pagare
Tasso di interesse nominale annuo lordo [•] e netto
[•].
[Inserire tutte le date di pagamento Cedole
dell’Emissione].
[per le obbligazioni a tasso variabile]
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole
il cui importo sarà calcolato: [applicando al valore
nominale uno dei parametri di indicizzazione di
seguito descritti, eventualmente aumentato ovvero
diminuito di uno spread].
72
[inserire il tasso lordo per ciascuna data di
pagamento
delle
cedole
del
prestito
obbligazionario].
[Inserire tutte le date di pagamento Cedole
dell’Emissione].
[per le obbligazioni step up/step down]
Il tasso di interesse [crescente/decrescente] applicato
sul Valore Nominale delle obbligazioni per ciascuna
data di pagamento delle cedole è il seguente:
[inserire tutte le date di pagamento Cedole
dell’Emissione e in corrispondenza il tasso annuo
lordo e netto per ciascuna data di pagamento delle
cedole del prestito obbligazionario].
[per obbligazioni a tasso variabile - Parametro di[Euribor a 3mesi/6mesi/12 mesi]
indicizzazione e data di rilevazione]
oppure
[Rendimento d’asta del BOT a 3mesi/6mesi/12
mesi]
Indicare data di rilevazione [.]
[per obbligazioni a tasso variabile - Indicazione[Tasso Euribor: reperibile
della fonte da cui poter ottenere informazioniwww.emmi-benchmarks.eu].
sulla performance passata e futura del
oppure
Parametro di riferimento]
sul
sito
internet
[Rendimento d’asta del BOT: reperibile sul sito
internet www.dt.tesoro.it].
[per obbligazioni a tasso variabile - spread]
Il Parametro di Indicizzazione sarà eventualmente
[aumentato/diminuito] di uno Spread pari a [•] b.p.
Convenzione di calcolo e calendario
La convenzione di calcolo utilizzata è [ACT/ACT] e
al calendario target. Qualora una Data di Pagamento
coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti
verranno effettuati il primo giorno lavorativo
successivo, senza il riconoscimento di ulteriori
interessi.
Data di godimento
La data di godimento è [•].
Data di pagamento delle cedole
[Inserire tutte le date di pagamento Cedole
dell’Emissione].
Data di scadenza
La data di scadenza del prestito è il [•]. Qualora il
giorno di scadenza coincida con un giorno non
lavorativo, il pagamento verrà effettuato il primo
73
giorno
lavorativo
successivo,
riconoscimento di ulteriori interessi.
senza
il
Rimborso
Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari alla
data di scadenza del [•].
Tasso di rendimento annuo
[per le obbligazioni step up/step down]
Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo di
ciascuna Emissione è [•] (annuo netto [.]), calcolato
utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) il
cui valore è [•] ed attualizzando i flussi futuri al
tasso di interesse di [•].
[per obbligazioni
rendimento annuo]
a tasso variabile – tasso diIl tasso di rendimento effettivo annuo lordo di
ciascuna Emissione è [•] (annuo netto [.]), calcolato
utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) il
cui valore è [•] ed attualizzando i flussi futuri al
tasso di interesse di [•].
Il tasso di rendimento annuo è stato determinato in
ipotesi di costanza del valore del parametro di
indicizzazione per tutta la durata del prestito
obbligazionario rilevato alla data del [.].
Regime fiscale
Si applica:
• Con riferimento ai redditi di capitale, l’imposta
sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura
del [•] % agli interessi ed ai frutti delle
Obbligazioni, secondo le disposizioni previste
dal D. Lgs 1° aprile 1996 n. 239, così come
successivamente modificato ed integrato. I
redditi di capitale sono determinati in base
all’art. 45, comma primo, del D.P.R. n. 917 del
1986, così come successivamente modificato
ed integrato (TUIR);
• con riferimento alla plusvalenze, le plusvalenze
che non costituiscono redditi di capitale,
diverse da quelle conseguite nell’esercizio di
imprese commerciali, realizzate mediante
cessione a titolo oneroso ovvero rimborso delle
Obbligazioni (art. 67 TUIR) sono soggette ad
imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con
un’aliquota del [•] %. Le plusvalenze e
minusvalenze sono determinate secondo i
criteri stabiliti dall’art. 68 del TUIR e secondo
le disposizioni di cui all’art. 5 e dei regimi
opzionali di cui all’art. 6 (risparmio
amministrato) e all’art. 7 (risparmio gestito) del
D. Lgs 21 novembre 1997 n. 461, così come
74
successivamente modificato.
Non sono
soggette ad imposizione le plusvalenze previste
dall’art. 23, comma primo, lettera f/2 del TUIR,
realizzate da soggetti non residenti.
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
Condizioni dell’offerta
[L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione].
Oppure
[Il Prestito obbligazionario è sottoscrivibile
esclusivamente con apporto di “denaro fresco”. Per
denaro fresco si intendono le nuove disponibilità
accreditate dal sottoscrittore presso la Banca nel
periodo di offerta, che non provengano da altri
rapporti in essere presso la Banca stessa. L’apporto
di nuova disponibilità presso la Banca potrà avvenire
nella forma di denaro contante, bonifico proveniente
da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro
fresco da altri sportelli, assegno bancario o circolare
e altri strumenti finanziari].
Ammontare totale
L’ammontare totale massimo di ciascuna Emissione
è [•] e il numero delle Obbligazioni è [•]. Durante il
Periodo di Offerta l’Emittente potrà aumentare
l’ammontare totale dell’Emissione, dandone
comunicazione mediante apposito avviso da
pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente
(www.bancadibologna.it),
e
contestualmente,
trasmesso alla CONSOB.
Periodo di offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo
chiusura anticipata del periodo di offerta che verrà
comunicata al pubblico con apposito avviso da
pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente
(www.bancadibologna.it)
e,
contestualmente,
trasmesso alla Consob.
Lotto minimo
Il numero minimo di Obbligazioni che può essere
sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto
Minimo, è [•].
Lotto massimo
Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni
che potranno essere sottoscritte da ciascun
investitore, fermo restando che l’importo massimo
sottoscrivibile
non
può
essere
superiore
all’ammontare totale massimo previsto per ciascuna
Emissione corrispondente a [•].
Date di regolamento del prestito
Le Date di Regolamento dell’Emissione sono la
75
Data di Emissione, cioè il [•] e qualsiasi giorno di
Borsa aperta compreso nel Periodo di Offerta.
Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di
Godimento saranno regolate alla Data di Godimento
al prezzo di emissione. Le sottoscrizioni effettuate
successivamente alla Data di Godimento saranno
regolate alla prima Data di Regolamento utile tra
quelle indicate. In tal caso, il prezzo di emissione da
corrispondere
per
la
sottoscrizione
delle
obbligazioni, dovrà essere maggiorato del rateo
interessi maturati tra la Data di Godimento e la
relativa Data di Regolamento.
Prezzo di emissione
Commissioni di collocamento e/o altri oneri a
carico del sottoscrittore
Soggetto incaricato del collocamento
Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al
100% del Valore Nominale, e cioè Euro [•] ciascuna.
Non sono applicate commissioni o oneri in fase di
sottoscrizione, di collocamento e di rimborso, sia di
natura implicita che di natura esplicita.
L’Emittente, quale collocatore unico, opererà altresì
quale responsabile del collocamento ai sensi della
normativa vigente.
Accordi di sottoscrizione relativi alle obbligazioni Non sussistono
collocamento.
accordi
di
sottoscrizione
o
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di
Ammissione alla negoziazione
Base non è prevista la presentazione di una domanda
di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana
ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia
l’Emittente richiederà entro trenta giorni lavorativi
dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla
negoziazione [su un sistema multilaterale di
negoziazione] o [tramite un internalizzatore
sistematico].
Modalità di determinazione del prezzo sul [•]
mercato secondario ed eventuali spread di
negoziazione
_________________________________________
[•]
[qualifica]
Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa
76
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