Visita al museo dei Brettii e degli Enotri - l`esperienza

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Giorno 4 novembre 2015 Gli alunni del 4G,
accompagnati dalla docente SURace
Maria MarCELLa Si SONO rECaTi PrESSO iL
MUSEO DEI BRETTII E DEGLI ENOTRI DI
COSENZA.
INIZIAMO IL VIAGGIO
Alla base di quest’esperienza c’è stato un ampio
lavoro di ricerca sulla popolazione dei Brettii, i
nostri lontani antenati, di cui molto spesso noi stessi
cosentini non conosciamo le origini.
VEDIAMO ADESSO INSIEME LA LORO STORIA
La prima comparsa di cosentia e dei Brettii
Lapis poLLae
La Lapis pollae è la testimonianza scritta sulla strada romana
che univa Capua a Reggio CalabRia, comunemente nota come Via
Capua-Rhegium. Come VIENE riportato nella pietra miliare Cosenza
stava 123 miglia da Capua. su questa lastra in marmo COMPARE PER
LA PRIMA VOLTA AL QUINTO RIgO IL NOMe COSeNTIA, patria della più
importante civiltà che conquistò tutti i territori della magna
grecia calabra e a ottenere il controllo DELLA LUCANIA DEL SUD;
la popolazione in questione sono i Brettii.
prima parte: origini
I Brettii in età romana erano appellati in modo dispregiativo con il
termine Bruzi, sono considerati per antonomasia il popolo antico
della Calabria, quasi come il popolo più antico della regione; nel
IV capItolo del VI lIbro del GeoGrafIa dI Strabone, lo StorIco
greco definisce i Bretti, come gente di stirpe sannita, stanziati
oltre l’istmo posto tra Cerilli e Turi, a sud dei Lucani.
Strabone fa preSente che furono gli SteSSi lucani a coniare il
nome Brettii, che sta a significare riBelli, quando questi, che
erano pastori e allevatori al servizio dei lucani, essendo divenuti
liberi per indulgenza dei loro padroni, si ribellarono; a quanto
pare, come scrive lo stesso strabone, questo avvenne nel periodo
qundo dione dichiarò guerra a dionisio, che sollevò questi popoli
gli uni contro gli altri. Quindi da ciò, si evince che il popolo Brettio
fece il suo ingresso sul palcoscenico ufficiale della storia, a
partire da iV secolo a.c., prima erano semplicemente un branca dei
Lucani e prima ancora dei Sanniti, e coSì via, fino alla comune
origine italica. al momento della loro rivolta ed indipendenza dai
Lucani, i Brettii modificarono Le Loro aBitudini ed i Loro usi,
divenendo da semplici pastori nomadi, ad una vera è propria
nazione che incuteva terrore e aveva l’egemonia sul sud italia.
seconda parte: espansione
I BRETTII COMINCIARONO AD ESPANDERSI verso il sud della Calabria,
portandoli in più occasione a scontri spesso vittoriosi contro le
città di stirpe ellenica.
Le Loro mire espansionistiche e soprattutto la nascita delle città,
portò alla fondazione della Confederazione Brettia, Che vide
eletta come capitale, cosentia, l’attuale cosenza.
Oltre COnsentia, le prinCipali Città COnfederate furOnO Pandosia
(corrispondente a marano marchesato e principato, castrolibero
e forse acri), Aufugum (montalto uffugo), Bergae (bisignano),
Besidiae e Ocrimculu.
Nei due secoli di storia che precedette la loro disfatta, i Brettii
portarono avanti una politica espansionistica e guerriera,
accrescendo la loro fama di guerrieri formidabili, astuti e feroci.
Questo portò inevitabilmente lo scontro con le città elleniche
della costa, riuscendo a conquistare Temesa, Terina ed Hipponion e
a mettere alle strette, perfino Kroton,che però non fu mai
conquistata e con la quale stipularono un trattato di alleanza
nel 317 a.C.
terza parte: parabola discendente
Dopo le numerose vittorie militari e la continue mire
espansionistiche, inesorabilmente la parabola ascendente dei
Bretti iniziò a calare, quando roma si affacciò sulla calabria;
nonostante le continue ribellioni e lotte, non riuscirono più a
divincolarsi dalla morsa dei romani, che per le loro continue
ribellioni, li definirono con il nome con cui vengono principalmente
conosciuti, i bruzi, ovvero i vili, i bruti. Ma i brettii non furono Mai
vili, furono solo guerrieri fieri e testardi, che non vollero mai
scambiare la loro libertà e dignità con gli invasori, al prezzo
della loro distruzione. nel 29 a.C. Consentia divenne Colonia sotto
il dominio di Augusto, il quAle le concesse lA cittAdinAnzA romAnA
solo dopo essersi assicurato delle totale resa dei fieri Bretti.
Possiamo Prendere atto della vittoria romana Perché ancora
oggi alcune strade di cosenza portano il nome di imperatori
romani,la più conosciuta è via popilia.
E’ stato entusiasmante entrare in stretto contatto con
la cultura dei nostri antenati, osservare i reperti
rinvenuti dagli scavi.
Nel museo abbiamo ammirato oggetti, usi e costumi
dell’epoca preistorica pervenuti a noi attraverso scavi
avvenuti nella Sibaritide.
Un grande ma unico pezzo di Frontone richiamava
l’attenzione, proveniente da Cozzo Michelicchio con
diversi colori (Policroma).
A Villanello venne trovata la tomba di un capo nobile
brettio e questo si può dedurre dal fatto che fosse
rialzata, invece le altre erano a fossa o a “capannella”.
Questa esperienza vissuta insieme alla nostra
docente ed alla guida esperta del museo è servita a
noi alunni per arricchire il nostro bagaglio culturale e
conoscere a pieno caratteristiche, usi e costumi dei
nostri antenati.
LAVORO ESEGUITO DA: Ernesto Pisani, Aurora De
Vico, Francesco Morrone e Matteo Lucchetta.
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