Competenza di riferimento: VALUTARE A LIVELLO DIDATTICO E DI ISTITUTO Modulo: VALUTAZIONE DIDATTICA • conoscere i più recenti orientamenti in tema di valutazione didattica e in particolare di valutazione delle competenze • utilizzare strumenti diversi da adottare nella pratica di valutazione degli apprendimenti • conoscere le recenti disposizioni normative sulla certificazione e gestirne gli aspetti operativi nel proprio ambito didattico LA VALUTAZIONE È ATTRIBUZIONE DI VALORE ALLA PERSONA atto educativo che accompagna e sostiene l’apprendimento se e in quanto garantisce ad allievi e insegnanti un processo di feedback cognitivo e motivazionale È PROCESSO COMPLESSO: raccolta ed interpretazione di dati attraverso una varietà di azioni e strumenti valutativi, comprendendone il senso anche nell’insieme e nelle relazioni espressione di un giudizio fondato circa il grado di competenza della persona superando il concetto cumulativo di valutazione come somma di prove di verifica 4 - Diritto dell’alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva - La valutazione ha per oggetto: - il processo di apprendimento - il comportamento - il rendimento scolastico complessivo - ha finalità anche formativa e in tal senso concorre anche attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno, ai processi di autovalutazione dell’alunno, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo (strategia di Lisbona 2000). Il Regolamento prevede la CERTIFICAZIONE finale delle competenze. 5 I più recenti orientamenti sulla valutazione ne evidenziano alcuni requisiti fondamentali ATTENDIBILITÀ Presenza di almeno un prodotto reale, significativo e adeguato svolto personalmente dal destinatario Viene dato rilievo ad una pluralità di dimensioni dell’intelligenza coinvolte nella maturazione delle competenze 7 Si dà importanza a: ATTIVITÀ VALUTATIVE E PROVE IN SITUAZIONE («AUTENTICHE» O «DI REALTÀ») situazioni aperte, problematiche, verosimili nelle quali il giovane mobilita abilità e competenze acquisite e quelle in via di acquisizione, manifestando non solo ciò che sa, ma ciò che sa consapevolmente fare con ciò che sa Il principio della progettazione-valutazione autentica ha avuto la prima teorizzazione in Mc Tighe J. , Wiggins G. (2004), Fare progettazione. La “pratica” di un percorso didattico per la comprensione significativa, Roma, LAS. Si sfata il mito dell’oggettività a favore di tre modalità di valutazione interagenti tra loro Soggettiva Autobiografica Intersoggettiva Pellerey M. (2004), Le competenze individuali e il Portfolio, La Nuova Italia Castoldi M. (2005), Portfolio a scuola, Brescia, La Scuola e - (2011), Valutare le competenze: percorsi e strumenti, Carocci Definizione di prove strutturate di diversa natura, sia a domande chiuse che aperte, comprese le cosiddette prove complesse o prove esperte. Attenzione ai criteri di valutazione collegati ad evidenze valutative. Contesto di istituto e classe intesi come comunità. Significati personali attribuiti dal soggetto alla sua esperienza di apprendimento, compresa la percezione della propria adeguatezza nell’affrontarla. Dimensione autobiografica. Autovalutazione, stesura di diari di bordo. Condivisione tra i diversi attori… docenti, allievi ecc., di criteri/evidenze organizzati in rubriche di descrizione dei risultati di apprendimento. Esprime il sistema di attese, implicito od esplicito, del contesto sociale (docenti, genitori, allievi, altri docenti degli ordini di scuola successivi, rappresentanti del mondo professionale o della comunità sociale). La rubrica valutativa è uno strumento nuovo che aiuta a coniugare oggettività, soggettività ed intersoggettività Si basa su una tabella a due entrate contenente evidenze/criteri di valutazione, una scala graduata, descrittori per ciascun grado con lo scopo di illustrare il progresso verso la competenza. I gradi di una rubrica descrivono la competenza che c’è e possibilmente il come. La rubrica rende possibile la condivisione tra i diversi attori, in primo luogo docenti e allievi, di evidenze/criteri di descrizione dei risultati di apprendimento. Può essere utilizzata dall’allievo, insieme ai diari di bordo, per autovalutarsi/esprimere il suo punto di vista. Il termine rubrica Proviene dalla parola latina RUBER che si riferisce all’uso della terra rossa (successivamente inchiostro rosso) per segnare qualcosa di significativo. Oggi manteniamo lo spirito del termine: la rubrica comunica le importanti qualità di un prodotto, di un processo, di una prestazione. Si tratta di un criterio che evidenzia le prestazioni e gli atteggiamenti necessari per dichiarare che una persona è competente collegato ad “ancore”, cioè a situazioni/prodotti che ne manifestano la presenza. Ha scopo valutativo e certificativo: viene sgranata in livelli/gradi che definiscono standard di riferimento. 15 Si distinguono due tipologie di rubriche: a) RUBRICHE CERTIFICATIVE (quelle della secondaria sgranano i Risultati Attesi nei primi 4 livelli dell’EQF). http://www.piazzadellecompetenze.net/index.php?title=I_Progetti_FSE_per_la_descrizione,_valutazione_e_ certificazione_delle_competenze#Linee_guida_.28autore:_CTS_RVC.29 http://www.formaveneto.it/PROGETTISULLECOMPETENZE/PRODOTTI/RUBRICHECOMPETENZE/tabid/5 12/Default.aspx b) RUBRICHE / GRIGLIE VALUTATIVE dell’UdA (valutazione formativa) e della prova esperta finale (valutazione sommativa). Le seconde si sviluppano a partire dalle prime in relazione agli specifici campi di conoscenza e alle esperienze attivate (sono rubriche analitiche). EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK EQF Quadro europeo delle qualifiche Raccomandazione Parlamento Europeo e Consiglio 23.04.2008 Sistema basato sui Risultati dell’Apprendimento (‘Learning Outcomes’): quello che uno studente/lavoratore ha imparato, ha capito, ed è capace di fare con ciò che sa. Ovvero competenze, abilità, conoscenze (knowledge, skill and competence) a diversi livelli di autonomia e responsabilità. Obiettivo del framework EQF è rendere comparabili titoli e qualifiche nella mobilità in Europa. Propone otto livelli di competenza, abilità e conoscenza. I primi quattro livelli di competenza dell’EQF (relativi all’istruzione fino al termine della secondaria di secondo grado) 1 Svolgere compiti semplici, sotto la diretta supervisione in un contesto strutturato. 2 Svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici, sotto la supervisione con un certo grado di autonomia. 3 Svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni. Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi. 4 Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio. Fasi e azioni del processo valutativo • Valutazione formativa (peso 75% circa): con il compito complesso dell’Unità di Apprendimento e con altri compiti previsti dal piano di lavoro del docente) attraverso: - osservazione (nel corso di lavori di gruppo e di discussioni); - accertamento (test, esercizi, colloqui…) di abilità e conoscenze in itinere; - valutazione del prodotto finale dell’UdA (compito di competenza). • Valutazione sommativa (peso 25% circa): con il compito complesso della prova esperta, che si realizza nell’imminenza dei momenti certificativi (fine biennio e/o fine anno scolastico): - valutazione del compito di competenza svolto in autonomia; - accertamento di abilità e conoscenze ad esso connesse. Le tipologie di domande/prove possibili dal quantitativo al qualitativo SMS (Scelta Multipla Semplice) SMC (Scelta Multipla Complessa) A completamento Vero /Falso RAU (Risposta Aperta Univoca) Le domande chiuse verificano prevalentemente abilità e conoscenze. Sono quantificabili con punteggi. RAA (Risposta Aperta Articolata) PROVE DI COMPETENZA Elaborazione di prodotto, problem solving, case study… RAA e Prove Competenza sono valutabili con livelli/punteggi corrispondenti a descrittori qualitativi. Le tipologie di testi possibili nell’UdA e nella prova Rispetto al codice Continui (racconto, relazione, articolo, testo di un problema, studio di caso...). Non continui (testo normativo, formula matematica, grafico, diagramma, tabella, mappa, illustrazione di un esperimento…). Misti Rispetto all’uso Ad uso pubblico-divulgativo Ad uso specialistico-culturale Rispetto al supporto Pagina scritta Pagina web Monomediali Multimediali Autovalutazione Processo/attività con la quale il soggetto riflette su: ciò che sta apprendendorealizzando/ha appreso-realizzato come a quale livello… Autovalutazione Può essere svolta: • oralmente: confronto in classe/nel gruppo/ a coppie di studenti/ a tu-per-tu con l’insegnante; • attraverso l’utilizzo della rubrica/griglia valutativa da parte degli studenti (come monitoraggio in itinere durante un compito e/o per autovalutare un proprio prodotto); • per iscritto, con strumenti come il diario di bordo. Possibile schema della relazione individuale/diario di bordo dello studente RELAZIONE INDIVIDUALE (o DIARIO DI BORDO) • Descrivi il percorso generale dell’attività. • Indica come avete svolto il compito e cosa hai fatto tu. • Indica quali crisi hai dovuto affrontare e come le hai risolte. • Che cosa hai imparato da questa unità di apprendimento? • Cosa devi ancora imparare? • Come valuti il lavoro da te svolto? 25 IL CONTESTO EUROPEO DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE L’Europa ha iniziato nel 1989 ad affrontare il problema della certificazione delle competenze a partire dai meccanismi di mutuo riconoscimento tra Paesi membri delle attestazioni di qualifiche professionali rilasciate, al fine di incentivare la mobilità di persone, studenti e lavoratori. Viene da allora sviluppata e ripresa con la strategia Europa 2020 un’accezione di mobilità delle risorse umane europee che enfatizza non solo e non tanto la mobilità fisica e geografica delle persone, quanto la leggibilità e la trasferibilità delle competenze possedute, le quali vengono considerate come il capitale distintivo dell’UE. La gestione delle competenze viene riconosciuta come uno dei fattori principali su cui investire per fare dell’Unione europea la “Società della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo”. Si focalizza il nesso strategico tra occupabilità degli individui, apprendimento permanente, sviluppo economico armonico e sostenibile. Per elaborare la certificazione si seguono il metodo e le fasi del processo di progettazione a ritroso: Identificare i risultati desiderati Determinare evidenze di accettabilità Pianificare esperienze di apprendimento Mc Tighe J., Wiggins G., Fare progettazione. La “teoria” di un percorso didattico per la comprensione significativa, LAS – Roma Proces s o e s trumenti di valutazione e certificaz ione delle competenze R u b rich e R isu ltati R u b r Atte si R A 2 1 Valut az ione f or m at iva UdA Rubr RA 3 Rubr RA 4 A Valut az ione f or m at iva UdA B Prova Valut az ione fin ale f or m at iva UdA C ertificazi one C Dos s ier dell’ allie vo Va luta zione formativ a P e s o: 70% Va luta zione sommativa P e s o: 30% Cfr. Linee guida della Rete Veneta Competenze In http://www.piazzadellecompetenze.net/index.php?title=Presentazione_dei_Progetti 28 La comprensibilità del linguaggio, che deve consentire ai diversi attori di visualizzare le competenze. L’attribuibilità delle competenze al soggetto con specificazione delle evidenze che consentano di contestualizzare la competenza entro processi reali in cui egli è coinvolto insieme ad altri attori. La validità dei metodi adottati nella valutazione e validazione delle competenze stesse, con specificazione del loro livello di padronanza. 29