Scarica il pdf - La Passione di Assistere

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CONCORSO
“LA PASSIONE DI ASSISTERE 2014. ATTIVA-MENTE”
Sintesi descrittiva del progetto: “I colori della Memoria” Il progetto “I colori della Memoria” nasce con l’intento di riaprire il dialogo tra l’anziano e i suoi
ricordi lontani, rimettendo in gioco la narrazione di sé attraverso il fare arte. Si vuole integrare alla
stimolazione cognitiva, una importante e significativa stimolazione motoria, una crescita
dell’autostima nel riscoprire il piacere del fare, attivando la consapevolezza delle proprie
potenzialità creative e manuali. Si propone così un percorso arte-terapeutico dove la manualità,
seppur ridotta, viene valorizzata, rendendosi necessaria e fondamentale per la memoria, che ha
bisogno di essere tessuta, nella trama dei pensieri, dalle mani delicate di chi ricorda. In questo
progetto viene proposta la lavorazione di diversi materiali, come carta, stoffa, colori o bottoni, e la
realizzazione di opere come telai o composizioni di carta. I materiali rappresenteranno le guide,
testimoni segreti, mezzi e strumenti per compiere il viaggio nel passato. Diventeranno materia del
pensiero interiore, attraverso cui ciascuno potrà percorrere i passi verso la memoria e troverà un
canale di comunicazione per narrare le proprie memorie, dolorose o piacevoli. Una struttura di
legno o di carta consentirà di incorniciare questo viaggio, riconducendolo ad una dimensione
protetta i cui bordi fungeranno da argini per contenere il flusso dei ricordi.
Il progetto si prefissa diversi obbiettivi studiati per permettere l’interazione dell’anziano con la
propria creatività all’interno di un percorso arte terapeutico attento e mirato. Primo fra tutti c’è
l’intenzione di offrire soluzioni espressive che siano compatibili con la particolare manualità
dell’anziano e offrire gli strumenti adatti per valorizzare il lavoro individuale del partecipante.
Significa prendersi cura e accompagnarlo silenziosamente all’interno del percorso creativo,
evitando l’insorgere di sentimenti di inadeguatezza, rabbia, frustrazione che la disattenzione del
terapeuta potrebbe far scaturire. Inoltre è fondamentale per l’ ospite riscoprire il piacere di creare
dandogli modo di lavorare sulla propria creatività e inventiva sottolineando in maniera indiretta che
per quanto il deterioramento fisico possa aver compromesso le capacità motorie ci sono ancora
attività che possono garantire, anche se in maniera parziale, l’uso delle mani, della vista, delle
braccia. Scopo del progetto è anche quello di accompagnare l’anziano nel percorso della memoria
lavorando sulla propria autobiografia come strumento di cura. Grazie all’intervento creativo
l’ospite viene invitato a viaggiare a ritroso negli anni per raccontarsi e rivivere i propri ricordi e
attraverso il telaio può così tessere le sue memorie intrecciandole nei diversi fili d’Arianna
dell’ordito. Così come la scelta di determinati colori usati nell’ordito possono indirizzare verso un
ricordo; si apre così un continuo scambio di stimoli tra stoffe, colori trame e ricordi che
arrichiscono il lavoro rendendolo prezioso. Il laboratorio prevede la valorizzazione di ogni
partecipante e del suo vissuto attraverso lo studio attento delle proposte al singolo e al potenziale
espressivo della materia artistica proposta che si adatta all’idea della memoria labile e sfuggente.
Ogni ospite sarà quindi accompagnato in questo cammino nel pieno rispetto delle sue capacità e
delle sue volontà durante tutto il laboratorio. Come ogni intervento terapeutico è prevista la
conclusione dell’atto creativo in un opera condivisa che coinvolga tutti i telai realizzati in un'unica
installazione che va a modificare lo spazio e l’ambiente, riempiendolo di nuovo significato grazie
alle opere realizzate dagli ospiti stessi.
I colori della Memoria
Premessa “il lavoro autobiografico ridimensiona l’io dominante […] che chiameremo, d’ora in poi, l’io tessitore, che collega e intreccia; che, ricostruendo, costruisce e cerca quell’unica cosa che vale la pena cercare costituita dal senso della nostra vita e della vita.” Duccio Demetrio Gli anziani hanno un dono, il loro vissuto. Nella permanenza presso le strutture ospitanti, si vuole rendere piacevole e interessante il coinvolgimento della persona anziana nella narrazione della propria vita passata, stimolando in questo modo cognitività e memoria, emozioni e sensazioni. Il progetto “I colori della Memoria” nasce proprio con l’intento di riaprire il dialogo tra l’anziano e i suoi ricordi lontani, rimettendo in gioco la narrazione di sé attraverso il fare arte. Si vuole integrare alla stimolazione cognitiva, una importante e significativa stimolazione motoria, una crescita dell’autostima nel riscoprire il piacere del fare, attivando la consapevolezza delle proprie potenzialità creative e manuali. Si propone così un percorso arte-­‐terapeutico dove la manualità, seppur ridotta, viene valorizzata, rendendosi necessaria e fondamentale per la memoria, che ha bisogno di essere tessuta, nella trama dei pensieri, dalle mani delicate di chi ricorda. Il progetto In questo progetto viene proposta la lavorazione di diversi materiali, come carta, stoffa, colori o bottoni, e la realizzazione di opere come telai o composizioni di carta. I materiali rappresenteranno le guide, testimoni segreti, mezzi e strumenti per compiere il viaggio nel passato. Diventeranno materia del pensiero interiore, attraverso cui ciascuno potrà percorrere i passi verso la memoria e troverà un canale di comunicazione per narrare le proprie memorie, dolorose o piacevoli. Una struttura di legno o di carta consentirà di incorniciare questo viaggio, riconducendolo ad una dimensione protetta i cui bordi fungeranno da argini per contenere il flusso dei ricordi. Questo progetto nasce allo scopo di valorizzare e rendere più significativa l’attività artistica degli ospiti attraverso un intervento atto a coinvolgere gli stessi in una attività terapeutica significativa e completa. Nello specifico si andranno a stimolare vari livelli di interazione con la materia artistica: l’aspetto cognitivo: apprendere il processo di costruzione dell’ordito; di affettività: la stimolazione della sfera dei ricordi attraverso odori colori e immagini; l’attività propriamente manuale: stimolazione della manualità fine tramite l’intreccio dell’ordito. Finalità terapeutiche Il progetto si prefissa diversi obbiettivi studiati per permettere l’interazione dell’anziano con la propria creatività all’interno di un percorso arte terapeutico attento e mirato. Primo fra tutti c’è l’intenzione di offrire soluzioni espressive che siano compatibili con la particolare manualità dell’anziano e offrire gli strumenti adatti per valorizzare il lavoro individuale del partecipante. Significa prendersi cura e accompagnarlo silenziosamente all’interno del percorso creativo, evitando l’insorgere di sentimenti di inadeguatezza, rabbia, frustrazione che la disattenzione del terapeuta potrebbe far scaturire. Inoltre è fondamentale per l’ ospite riscoprire il piacere di creare dandogli modo di lavorare sulla propria creatività e inventiva sottolineando in maniera indiretta che per quanto il deterioramento fisico possa aver compromesso le capacità motorie ci sono ancora attività che possono garantire, anche se in maniera parziale, l’uso delle mani, della vista, delle braccia. Questo percorso si affianca all’intervento fisioterapico della struttura in quanto propone una piacevole alternativa all’esercizio propriamente fisico di stimolazione della manualità fine. Scopo del progetto è anche quello di accompagnare l’anziano nel percorso della memoria lavorando sulla propria autobiografia come strumento di cura. Grazie all’intervento creativo l’ospite viene invitato a viaggiare a ritroso negli anni per raccontarsi e rivivere i propri ricordi e attraverso il telaio può così tessere le sue memorie intrecciandole nei diversi fili d’Arianna dell’ordito. Così come la scelta di determinati colori usati nell’ordito possono indirizzare verso un ricordo; si apre così un continuo scambio di stimoli tra stoffe, colori trame e ricordi che arrichiscono il lavoro rendendolo prezioso. Il laboratorio prevede la valorizzazione di ogni partecipante e del suo vissuto attraverso lo studio attento delle proposte al singolo e al potenziale espressivo della materia artistica proposta che si adatta all’idea della memoria labile e sfuggente. Ogni ospite sarà quindi accompagnato in questo cammino nel pieno rispetto delle sue capacità e delle sue volontà durante tutto il laboratorio. Avrà la possibilità di far emergere la propria creatività in uno spazio privo di qualsiasi forma di valutazione e di critica. Ogni volta che sarà proposta l’attività di laboratorio l’ospite verrà guidato alla sperimentazione con la tecnica e il materiale indicati in maniera libera. Al fine di valorizzare l’elaborazione artistica dell’ospite, ogni partecipante sarà seguito nel proprio personale percorso che sarà egli stesso a determinare ad ogni incontro. Questo favorisce una maggior interazione con il lavoro a cui l’ospite dedica il proprio tempo affinché egli stesso possa determinare una relazione da cui trarre massimo beneficio, senza sentirsi obbligato a lavorare ma determinando di volta in volta il tempo da dedicare al’ordito. Prendendosi il proprio tempo l’ospite determinerà anche la qualità del lavoro che non si riduce ad un esercizio ripetitivo e meccanico al fine di terminare in tempo ma privilegiando la cura, la precisione, l’attenzione dell’elaborato finale. Una relazione così diretta con il proprio telaio permette una libertà decisionale importante in uno spazio dove si è vincolati ai tempi e ai ritmi propri della struttura. Inoltre per alcuni ospiti si può proporre un lavoro parallelo durante il quale si attivano per creare elementi da inserire nel telaio come chiacchierino, nastri creati all’uncinetto, maglia o potranno chiedere ai parenti in visita di procurare nastri, fettucce o altri elementi da inserire in modo da poter procedere con il lavoro. Professionalità coinvolte Questo laboratorio verrà coordinato e condotto da un Artista, Esperta in laboratori Esperienziali e Artista Terapista formatasi presso il biennio specialistico in Teoria e Pratica della Terapeutica artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brera affiancata dagli educatori della struttura e di un gruppo di volontari. I materiali della memoria Verranno impiegate stoffe, fili di lana, scampoli e carta; la carta serve per imprimere i ricordi e tramite i racconti degli ospiti potremo ricostruire la memoria del singolo come quella collettiva del luogo. Diventa pellicola su cui imprimere il viaggio a ritroso nella memoria. Ogni ospite verrà quindi invitato a raccontare episodi di vita vissuta, ispirandosi anche ai lavori creati, dai quali si può prendere spunto per riflettere, osservandone la forma, i colori scelti, il materiale usato. Ascoltando i loro racconti inoltre si accentua l’interazione con l’anziano, che ci rende partecipi dei suoi ricordi e di frammenti di vita di cui noi diventiamo custodi. Il nostro intervento diventa quindi fondamentale per la conservazione di questo tesoro e per la preparazione necessaria all’anziano atta a collocare la sua memoria all’interno dell’opera, metafora del viaggio immaginario all’interno della propria vita che prende forma tangibile nelle realizzazioni. Conclusione dell’esperienza, l’installazione Come ogni intervento terapeutico è prevista la conclusione dell’atto creativo in un opera condivisa che coinvolga tutti i telai realizzati in un'unica installazione che va a modificare lo spazio e l’ambiente, riempiendolo di nuovo significato grazie alle opere realizzate dagli ospiti stessi. L’opera condivisa si basa sull’ interazione e il coinvolgimento dei partecipanti al progetto che accettano di condividere la propria esperienza creativa all’interno di un'unica opera, spazio privilegiato dell’interazione. Attraverso l’opera condivisa si attiva l’accoglienza dell’altro e dell’ espressione artistica di ognuno. 
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