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SOCIALE
Negli ultimi anni è aumentata l’utenza straniera nei ce
Di Sofia Di Bella
I
l tema “migrazione e salute” negli
ultimi anni ha trovato ampia risonanza sia in studi e ricerche in
ambito sociale e sanitario, sia in nuove
pratiche di lavoro nei servizi in prospettiva interculturale (mediazione culturale,
etnopsichiatria, medicina delle migrazioni, ecc.).
La presenza di utenti migranti nelle strutture socio sanitarie ha modificato la domanda di salute relativamente a patologie
legate ai fattori di rischio nella migrazione, (rare) patologie dei paesi di origine
degli immigrati, possibilità reali di accesso e fruizione dei servizi socio sanitari
(aspetti organizzativi, di comunicazione,
di significato …).
All’insieme dei bisogni specifici dei cittadini stranieri si interfaccia la difficoltà degli operatori relativamente alle conoscenze necessarie per capire (sapere) e agire (saper fare) in un contesto che è già
multiculturale.
Due sono le direzioni in cui costruire le
risposte alle difficoltà degli operatori:
1. la formazione su tematiche
interculturali specificamente in
ambito sanitario
2. l’attuazione di interventi e strategie operative che facilitino l’intervento con pazienti di altre culture.
L’esperienza di mediazione attuata fino
ad ora nei servizi socio sanitari dell’ULSS
22 e lo studio di altre esperienze condotte altrove (associazione Naga di Milano,
Policlinico di Modena, Centro Franz
Fanon di Torino, ecc.) hanno evidenziato
l’importanza
della
mediazione
intercuturale come strategia di lavoro
complessiva nell’approccio all’utenza
straniera, in particolare per le seguenti
ragioni:
• aumenta l’efficacia della comunicazione, nella comprensione dei sintomi, nella
prescrizione delle terapie, nella prosecuzione delle cure;
• permette di comprendere e di condividere con il paziente modalità e significati
di malattia e cura;
• aumenta l’efficacia degli interventi di diagnosi e cura nel breve e nel lungo periodo, (permette di raccogliere/fornire corrette informazioni in tema di salute);
• facilita gli interventi di educazione sanitaria e prevenzione (es. vaccinazioni, profilassi TBC, prevenzione MTS, ecc.);
L’ospedale parl
• facilita il corretto/efficace utilizzo delle
strutture sanitarie a partire dalla diffusione delle informazioni (ad es. l’accesso improprio al pronto soccorso).
In questo senso, intervenire sui determinanti legati allo stile di vita, socio economici e ambientali per i migranti (consideBISOGNI ESPRESSI
DAGLI OPERATORI
Emerge fortemente il bisogno da parte
dei medici di garantire la corretta comprensione dei consensi informati.
Si è evidenziata l’esigenza di traduzioni di diversi documentazioni e moduli,
l’importanza di avere un aiuto per una
buona comunicazione con i pazienti per
poter capirne i bisogni, le richieste, le
eventuali esigenze specifiche, per aumentare la fiducia e la compliance.
ATTIVITÀ
Da dicembre 2003 si dà avvio alla fase
attuativa del progetto: nei presidi di
Bussolengo e di Isola della Scala
“l’Ospedale parla la tua lingua” consolida le proprie attività in forma ordinaria, con la presenza delle mediatrici secondo un calendario esposto al pubblico presso l’atrio dell’ospedale.
Accanto agli interventi di mediazione veri e propri, si ritiene importante proporre momenti di formazione per gli operatori sanitari e
mediatrici su aspetti normativi in
materia di salute e immigrazione,
su argomenti specifici di medicina delle migrazioni,
momenti conoscenza
e confronto con altre
esperienze, ecc.
Oltre a ciò verrà incrementata la produzione di materiali informativi multilingue sull’accesso e l’utilizzo
dei servizi, su specifiche tematiche relative
alla promozione della
salute, ecc.
rati un gruppo mirato) non può prescindere da una efficace comunicazione e
comprensione, dalla negoziazione sui
modi e significati della cura, in una concezione della salute a 360°, in cui alla diagnosi e cura si affiancano promozione,
informazione, educazione e formazione
alla salute.
IL SERVIZIO DI COORDINA
PER STRANIERI
Il Servizio Stranieri, unico nel panoram
to nel 1993, su richiesta della Confere
Locali dell’allora ULSS n.26 di Bus
nell’ULSS n.22.
Inizialmente finanziato dalla Regione
(1993/94) all’interno della più ampia p
Infantile, Il Servizio Stranieri è stato d
quota parte per i servizi sociali (Area
11
SOCIALE
entri sanitari. Ecco i progetti per un servizio migliore
la la tua lingua
L’ottica culturale
e metodologica
L’incremento del numero delle presenze
di utenti stranieri, l’aumentata complessità delle situazioni, e l’esperienza di lavoro di questi anni hanno reso evidente
l’importanza di affrontare in modo consa-
AMENTO SOCIO SANITARIO
DELL’ULSS N.22
ma delle ULSS veronesi, è stato attivaenza dei Sindaci e degli Amministratori
ssolengo, successivamente confluita
e del Veneto come progetto obiettivo
rogettualità del Dipartimento Materno
di seguito inserito nel Piano di Zona in
servizi Territoriali).
pevole una riflessione sulle istanze che
bambini e famiglie migranti portano ai
servizi socio sanitari.
L’arrivo degli immigrati può rappresentare un problema in più, una nuova categoria di utenti, o può diventare una sfida per
il cambiamento nella metodologia di lavoro nella direzione di una maggiore capacità di ascolto, di riconoscimento delle
diversità, di collaborazione nella ricerca
di soluzioni complesse e integrate.
L’azione del servizio consiste nel dedicare attenzioni e azioni mirate alla popolazione immigrata all’interno dei servizi per
tutti.
Solo alcuni progetti sono stati rivolti direttamente alla popolazione immigrata in
quanto azione mirata, comunque all’interno di servizi per la popolazione locale. Ad
esempio corso di educazione alla salute
nelle scuole per adulti, progetto “Benessere Donna Straniera” nell’ambito delle
attività del consultorio familiare, progetto
di mediazione interculturale nei servizi sociali educativi e sanitari, progetto Artemide
(donne vittime di tratta) ecc.
Il servizio più che uno sportello diretto nei
confronti dell’utenza è dunque un punto
di riferimento per coloro che sono quotidianamente a contatto con immigrati e
che vogliono dare risposte più organiche
e non di sola emergenza alle
problematiche dell’immigrazione, in
un contesto più ampio di coordinamento degli interventi del pubblico
e del privato sociale per rendere
interculturali i servizi e i progetti
esistenti.
Organizzazione
e modalità
di accesso
Il Servizio Stranieri è
un servizio di secondo livello, di supporto
agli operatori dei vari
servizi sociali, educativi, socio sanitari e
sanitari, scolastici e
del terzo settore, che
sono quotidianamente a contatto con persone migranti, lavora in staff con il funzionario dei servizi territoriali, settore sociale
La presa in carico dei casi resta di pertinenza degli operatori e dei servizi competenti mentre il Servizio Stranieri offre
un supporto ai servizi attraverso varie attività.
La complessità delle situazioni che vengono presentate al servizio non permette
di standardizzare le procedure di attivazione e le risposte ai problemi; pertanto
è opportuno e funzionale mantenere la
massima flessibilità sia nei percorsi di accesso, sia nella elaborazione delle soluzioni.
Gli operatori sono a disposizione dal lunedì al venerdì in orario di ufficio, e su
appuntamento in altri orari.
L’ufficio è situato presso la sede dell’Azienda ULSS n. 22 in via Carlo Alberto
dalla Chiesa a Bussolengo, tel.
045.676.93.12,
e-mail:
[email protected]
L’offerta
• Consulenza ed elaborazione di linee guida per i servizi sulle problematiche relative all’immigrazione.
• Coprogettazione di percorsi sperimentali in ambito sanitario e socio educativo
per favorire l’accesso e l’utilizzo dei servizi da parte della popolazione migrante.
• Consulenza e interventi di mediazione
interculturale.
• Coordinamento di gruppi di lavoro, di
studio e di progetti specifici relativi al fenomeno delle migrazioni e sostegno alle
reti di lavoro.
• Partecipazione a gruppi di lavoro
interistituzionali.
• Realizzazione di interventi formativi e di
sensibilizzazione sui temi dell’educazione interculturale e alla diversità, della
mondialità, delle varie problematiche dell’immigrazione.
• Osservatorio permanente sul fenomeno migratorio a livello locale e nazionale:
raccolta dati, analisi dei bisogni, elaborazione di ricerche da divulgare come strumenti operativi per conoscere la realtà ed
intervenire in modo appropriato.
• Attività di studio e aggiornamento sul fenomeno migratorio e tematiche
interculturali, finalizzate alla creazione di
modelli di intervento.
12
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
Il significato del collaborare
La collaborazione tra pubblico e privato-sociale in ambito Ulss è ampiamente auspiscata e prevista dalla normativa in vigore, come ha
avuto modo di puntualizzare il dott.
Renato Piccoli, Direttore Generale,
nella introduzione ai lavori, e la
Conferenza dei Servizi costituisce,
in questo senso, un momento di verifica e confronto dovuto e imprescindibile, ma l’idea di concretare
questa alleanza sulla base di specifiche progettualità rappresenta indubbiamente una svolta, un di più
e una scommessa dagli esiti nient’affatto scontati. Il consuntivo si è
rivelato invece, fuor di ogni dubbio,
positivo e confortante e le relazioni
illustrate, così come il dibattito, ne
hanno fornito ampia prova. Nell’insieme degli interventi sono stati toccati di volta in volta alcuni temi
cruciali che visti e affrontati sotto la
duplice ma complementare ottica
del pubblico e del privato stanno lì
a dimostrare che, quando gli obiettivi sono chiari e definiti e le volontà convergono, collaborare si può
e l’esperienza lo insegna, collaborare si deve, perché la legge lo prevede e il contesto generale si muove in questo senso, ma soprattutto
collaborare finisce col diventare fattore di essenziale importanza e di
grandissima utilità nell’interesse del
cittadino-utente. Ed è il cittadinoutente, in ultima analisi, con i suoi
bisogni, le sue domande, i suoi problemi da affrontare e risolvere, le
sue aspettative, il punto di riferimento a cui bisogna rifarsi e dal quale
tutti i soggetti in campo devono
prendere le mosse.
Un’occasione di incontro e di con
La conferenza dei s
di Dino Marchesini
Si è svolta giovedì 4 dicembre, nella nuova sede dell’Ulss e organizzata dalla
Direzione Generale e dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la Conferenza dei
Servizi.
I temi affrontati quest’anno vertevano intorno ai progetti elaborati e portati
avanti in comune tra l’Azienda Ulss e le Associazioni di Volontariato. Nel 2002
infatti, in occasione del rinnovo delle cariche sia dei rappresentanti interni,
Nel contesto della campagna di
rilevazione della soddisfazione degli utenti, che da tempo l’Ulss sta portando avanti,
estendendola progressivamente a nuovi
Servizi e nuove prestazioni e sulla quale
Daniela Fasoli, Responsabile Urp, ha fatto il punto della situazione pressoché in
tempo reale, la collaborazione fattiva in
chiave di ideazione e stesura dei questionari, garantita dalla rappresentante delle
Associazioni di Tutela dei Diritti dei Cittadini, sig.ra Loredana Mazzonelli, si è rivelata preziosa e di fondamentale utilità.
Ma anche nell’ambito di alcuni specifici
reclami provenienti dall’utenza, il confronto e lo scambio di pareri e vedute, quando è continuo e animato da propositi di
collaborazione e sia pur tenendo ferme
le reciproche identità e competenze, ha
dato buonissimi frutti, contribuendo ad
affrontare e risolvere casi complessi e
delicati. Né va dimenticato il contributo
che la sig.ra Mazzonelli assicura, in quanto Presidente del comitato pro-ospedale
Magalini, nel tener desto l’attenzione verso le giuste istanze della popolazione di
Villafranca e dintorni, danneggiata dal
recente incendio del nosocomio.
Nell’ambito dei servizi sociali la collaborazione sta diventando, se possibile,
un’esigenza ancor più ineludibile e stringente. A fronte di un quadro generale di
risorse economiche investite in questo
settore che si stanno facendo sempre più
limitate, di bilanci sempre più avari, la strada della riqualificazione e della
razionalizzazione della spesa è obbligata. Il dott. Marco Piccoli, Coordinatore dei
Servizi per Disabili, ha ben illustrato il
quadro d’insieme delle compatibilità entro cui i servizi pubblici sono costretti a
muoversi e ha rilevato come in questo
contesto il Privato Sociale ed il
Volontariato, con pari dignità rispetto al
pubblico, rappresentano una risorsa fondamentale per co-progettare, ridefinire,
ottimizzare, gli interventi sul territorio. Ma
c’è di più. Tale alleanza potrebbe giocare
un ruolo determinante nella realizzazione di una specifica Fondazione, un Trust,
che potrebbe consentire di rastrellare risorse da destinare a progetti mirati, in
qualche modo aggiuntive e “alternative”
ai finanziamenti ordinari.
Nel variegato, complesso e difficile mondo delle dipendenze la collaborazione,
anzi l’interazione stretta, tra il servizio
pubblico, deputato istituzionalmente ad
affrontare le problematiche di questo settore e gli altri enti pubblici territoriali e non,
le comunità terapeutiche, le associazioni
di volontariato e di auto-aiuto, è cosa consolidata ed affermatasi già da molto tempo. Il dott. Raffaele Ceravolo, Responsabile del Dipartimento, ha fatto una rapida
carrellata sui modi in cui tutto ciò si arti-
Il film della Conferenza
Daniela Fasoli
13
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
nfronto tra l’Azienda e i Cittadini
servizi dell’Ulss 22
che sono stati designati dal Direttore Generale, sia dei rappresentanti esterni,
che sono stati eletti dall’insieme delle Associazioni, era stato previsto che la
collaborazione divenisse più stretta, continuativa e strutturata e che da ciò
sortissero specifici progetti di intervento nei settori nevralgici dell’assistenza
sanitaria o sociale.
Da qui il programma della Conferenza di quest’anno.
cola a tutt’oggi e sulle prospettive future
di queste molteplici forme di collaborazione, in un settore ove le sinergie sono essenziali per garantire, ai pazienti e alle
loro famiglie, continuità terapeutica da
una parte e dall’altra coordinamento, convergenza stretta ed efficacia massima
delle azioni di contrasto alle droghe. Nonostante questo ben consolidato
background, la collaborazione inaugurata nel 2002 ha prodotto un ulteriore valore aggiunto, come ha avuto modo di mettere in luce la relazione del sig. Marco
Cordioli, referente dei Gruppi di Auto-Aiuto.
È stata stipulata una specifica convenzione tra le Acat e l’Azienda, che consente
di meglio incidere a sostegno delle famiglie e nell’ottica della promozione della
salute. Si è venuto ulteriormente affermando la consapevolezza che né i pazienti, né le singole organizzazioni, riescono quasi mai, da soli, a portare all’uscita dalla dipendenza. Per il futuro sarà importante impiegare quanti più mezzi nell’intento di far conoscere ai cittadini i vari
servizi e nel contempo agire concretamente verso nuovi fronti: ad esempio il
contrasto del tabagismo o l’informazione
e il sostegno a tutti coloro ai quali viene
ritirata la patente per guida in stato di
ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Il progetto “Mille Piani”, illustrato dal dott.
Silvio Frazzingaro Responsabile del Dipartimento di Psichiatria, è un risultato
che si inscrive pienamente in questa nuova stagione di collaborazione tra pubblico e privato. Con esso si è voluto mettere in relazione il Servizio psichiatrico con
le Associazioni e le varie Associazioni fra
di loro. Si tratta di Gruppi che si muovono in questo settore, per promuovere “insieme” il benessere mentale e rispondere, “insieme”, al disagio psichico, mettendo in rete conoscenze, risorse, differenti
esperienze e sensibilità. Sono venti le Associazioni coinvolte e grazie al loro contributo sono stati organizzati incontri di formazione, informazione e divulgazione, attività culturali, sportive e di socializzazione
(feste, escursioni, visite ai musei), mostre
fotografiche.
È stato organizzato anche un grande happening, la Festa Mille Piani, presso l’ex
ospedale psichiatrico di Ponton, aperta a
tutta la popolazione, dove sono stati raccolti dei fondi in favore di una cooperativa che impiega pazienti psichiatrici. Da
sottolineare anche gli interventi mirati a
singoli casi, apparentemente minimi, ma
invece di grande significato, come quello
inteso a favorire l’autonomia di un paziente con un sostegno economico volto a
fargli ottenere la patente di guida e ad acquistare un’automobile.
Michele Romano
Le considerazioni
della Direzione Strategica
Gli interventi finali del dott. Ennio
Cardone e del dott. Michele Romano, rispettivamente Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo
dell’Ulss 22, oltre a riconfermare
con forza l’interesse e l’impegno
strategico che l’Azienda intende
profondere in questa prassi di collaborazione stretta con il
volontariato, hanno contribuito ad
estendere la riflessione e l’analisi
all’intera realtà veneta, ambito che,
com’è ben noto, registra l’esistenza di una galassia composita ma
vitalissima di associazionismo. Si
tratta di una straordinaria esperienza “sul campo” di traduzione in forma organizzata e strutturata di un
caratteristico ethos, di una propensione solidaristica, di una spinta dal
basso all’aggregazione e al “fare
insieme”, che nel contesto regionale veneto vanta solide e antiche radici. Ben venga quindi il
volontariato, non a integrare o
vicariare il “pubblico” ma a collaborare nella progettazione e nella realizzazione, a contribuire a tenerlo
agganciato alla domanda reale di
prestazioni e interventi provenienti
dall’utenza, a disinnescare i rischi
di “avvitamento” nell’autoreferenzialità che sempre corrono i
servizi pubblici. Essi infatti, in particolare in ambito socio-sanitario,
assolvono fino in fondo ai loro compiti soltanto se si prefiggono di ridurre, al limite annullare, lo scarto
negativo, se e quando c’è, tra prestazione attesa dall’utente a monte e grado di soddisfazione rilevata a valle.
Renato Piccoli
14
PREVENZIONE ONCOLOGICA
L’importanza della prevenzione come prima forma di attenzione per manteners
Screening oncologico: un sa
Di Antonio Bortoli
“
Coltiva la vita". Questo slogan riassume in modo semplice e diretto
l'importanza della prevenzione
come prima forma di attenzione per mantenersi in salute.
Le modalità dei controlli preventivi a cui
sottoporsi per assicurarsi che "va tutto
bene" o per avere una diagnosi precoce
di eventuali patologie e quindi maggiori
possibilità di guarigione, nel corso degli
anni sono cambiate.
Non ci si rivolge più a generici "checkup".
Oggi la comunità
scientifica internazionale promuove il ricorso a programmi di
screening, cioè a programmi di controllo mirati
per donne e uomini, in spe-
cifiche fasce d'età o esposti a particolari
rischi.
Questo metodo è considerato più efficace per poter prevenire o diagnosticare
precocemente malattie e quindi intervenire sul nascere delle patologie con le
cure necessarie.
Con l'attivazione di programmi organizzati di diagnosi precoce come le indagini
di screening, la percentuale di guarigione nei confronti dei tumori aumenta in
maniera significativa: l'anticipazione della diagnosi, seguita da una adeguata terapia, può concorrere a ridurre fino al 30%
la mortalità di alcuni tipi di tumore.
Identikit dello screening
Lo screening è un esame sistematico, condotto nella popolazione nel suo insieme o in un sottogruppo di essa, che permette di
identificare tumori in una fase iniziale di invasività o anche prima che diventino invasivi, e individuare anche precursori/indicatori della malattia o indicatori di situazioni di rischio. Alcune
lesioni possono così essere trattate in maniera più efficace e i
pazienti possono avere un’aspettativa di vita più lunga. Lo
screening per il carcinoma, come definito dal Comitato europeo
per la prevenzione del cancro, deve essere multidisciplinare e
prima di iniziare il programma deve essere assicurata la qualità
di ognuna delle fasi (invito, diagnosi, valutazione delle lesioni
sospette, trattamento e follow-up). Vanno definiti gli indicatori di
misurazione della qualità del processo. Il personale coinvolto va
sottoposto a formazione continua per tutta la durata del programma.
TUMORI CHE POSSONO ESSERE OGGETTO DI CAMPAGNE DI SCREENING:
• Il carcinoma della mammella, in cui lo screening è raccomandato nelle donne di età
50-69 anni (attivato nella nostra Azienda Sanitaria nel 2001)
• Il carcinoma della cervice uterina, nelle donne di età 25-64 anni (attivato nella nostra
Azienda Sanitaria nel 1999)
• Il carcinoma del colon-retto, negli uomini e nelle donne di 50-70 anni (sarà attivato in
forma sperimentale nella nostra Azienda Sanitaria nel 2004)
INCIDENZA
In Italia i nuovi casi all'anno di tumore della mammella sono circa 30.000, il 27% di tutti
i nuovi casi di tumore nelle donne, di queste 75 donne su 100 sono vive dopo 5 anni. Il
tumore al seno è quindi il più frequente tra quelli che colpiscono le donne, ma è anche
fra quelli che possono essere diagnosticati precocemente e meglio curati.
PREVENZIONE ONCOLOGICA
15
i in salute e per avere diagnosi precoci
alvavita indolore
OBIETTIVI GENERALI
• Ridurre la mortalità per carcinoma alla
mammella
• Individuare in fase asintomatica lesioni
tumorali precoci in modo da ridurre la proporzione di donne che arrivano alla diagnosi in stadio avanzato.
ATTIVAZIONE
SUL TERRITORIO
OBIETTIVI SPECIFICI
• Promuovere lo screening della popolazione femminile tra 50 e 69 anni di età
con mammografia ogni 2 anni.
• Promuovere un programma di formazione e cultura della tutela della salute nella
donna
• Ottenere una adesione del 50% al primo passaggio e raggiungere il 70% nei
passaggi successivi.
• Garantire un intervento terapeutico tempestivo a tutte le donne con diagnosi di
tumore alla mammella.
PROMOZIONE DELLO SCREENING
TRA LA POPOLAZIONE TARGET
E TRA IL PERSONALE DEL S.S.N.
La campagna di informazione e promozione è una fase di notevole importanza, deve
procedere e accompagnare il programma rivolgendosi più intensamente
ad ogni nuova area
che si pensa di
arruolare.
La promozione avviene
attraverso i
media, i servizi preposti nei
Comuni, le
parrocchie, le
associazioni
di volontariato: un rinforzo
del
messaggio a
tutti i livelli.
CORSO SCREENING MAMMOGRAFICO:
DUE ANNI DI ATTIVITÀ
Sabato 27 marzo 2004 dalle 8.30 alle 13.00 presso
l’Hotel Montresor di Bussolengo
Venerdì 24 settembre 2004 dalle 8.30 alle 18.00
presso l’Hotel Montresor di Bussolengo
Il convegno è aperto a tutti i medici di famiglia,
agli operatori socio-sanitari dell’Azienda,
ai Sindaci e alle Associazioni di volontariato
La scelta dell’Ulss di utilizzare
il camper per facilitare l’accesso
agli utenti dei comuni più lontani
dalle sedi ospedaliere
L'esame mammografico standard, in due
proiezioni (assiale ed obliqua) sarà eseguito su unità mobile , provvista di
Mammografo, che si sposterà di volta in
volta nei diversi comuni dell'Azienda Sanitaria. La Donna sarà accolta da un operatore il quale compilerà una scheda
anagrafica e accompagnerà la stessa al
camper. L'esame mammografico sarà
eseguito da un tecnico di radiologia che
completerà la scheda personale dell'utente per la parte anamnestica.
LETTURA E REFERTAZIONE 1° livello:
• viene effettuata una doppia lettura (con
un terzo lettore in coso di discordanza tra
i primi lettori) in un centro altamente qualificato con specifica esperienza in
screening .
• una doppia lettura positiva dubbia è seguita dalla terza lettura che decide la
positività o la negatività.
Nel caso in cui il tecnico di radiologia noti
nell'esame eseguito un forte dubbio di
positività, informa immediatamente il centro screening, il quale invierà un suo incaricato a ritirare presso l'unità mobile
l'esame.
L'infermiera addetta si metterà subito in
contatto con il centro di secondo livello e
si incaricherà di chiamare la donna ad
eseguire i successivi controlli.
16
VITA SINDACALE
Dicembre mese di novità contrattuali
I
l 25 novembre 2003 è stata sottoscritta a Roma l'ipotesi di CCNL
2002/2005 del comparto sanità,
relativo al quadriennio normativo 2002/
2005 e parte economica 2002/2003.
Si tratta di un risultato raggiunto grazie al
sostegno ed alla partecipazione dei lavoratori della sanità alle iniziative di mobilitazione e sciopero nel corso di questa
lunga e difficile trattativa (4 scioperi e l'ultima manifestazione regionale del 19/11/
03).
Il primo aspetto da valorizzare è il fatto di
aver mantenuto fermo il riferimento del
Contratto Nazionale di lavoro riaffermandone i valori di unità e di solidarietà ed il ruolo insostituibile per gli aspetti
normativi ed economici che debbono essere garantiti uniformemente su tutto il
territorio nazionale ai lavoratori ed ai cittadini.
L'intesa nazionale, nel suo complesso, ha
raggiunto gli obiettivi posti nella piattaforma CGIL-CISL-UIL e, in particolare, il pieno rispetto dell'accordo del 4.2.2002 per
la tutela del potere d'acquisto dei salari,
l'adeguamento delle indennità legate alle
condizioni di lavoro, l'ampliamento dei
In data 2 dicembre ’03, a Villa Spinola in Bussolengo, è stato
raggiunto l'accordo per il Contratto Integrativo Aziendale per il
personale del comparto biennio 2000-2001.
I contenuti dell'accordo sono i seguenti:
• PROGRESSIONE ORIZZONTALE: con decorrenza 1/1/2003
passaggio di fascia a tutto il personale con i requisiti previsti
(anzianità e valutazione positiva), il pagamento è previsto con
il mese di gennaio.
• PROGRESSIONE VERTICALE: vengono previste selezioni
interne per passaggi verticali del personale tecnico ed amministrativo, utilizzando anche le vecchie graduatorie (art.12 e 4
del II biennio economico), per un totale di 252 passaggi.
I passaggi verticali sono: 62 persone appartenenti al ruolo tecnico-amministrativo, 7 persone appartenete ai Servizi Sociali,
183 persone avranno passaggio da categoria B a Bs in relazione all'inquadramento da OTAA ad OSS.
• POSIZIONI ORGANIZZATIVE: è prevista l'istituzione di 27
posizioni organizzative per lo svolgimento di funzioni con assunzione diretta di elevata responsabilità.
• INDENNITA' DI COORDINAMENTO: per quanto riguarda la
parte variabile, è prevista la valutazione dei coordinatori pre-
diritti e delle tutele sindacali, il proseguimento dell'azione di valorizzazione delle
professionalità avviato nelle precedenti
tornate contrattuali, la formazione obbligatoria ECM, a carico della aziende.
Tutto ciò ci consente di riaffermare che,
all'interno dell'obiettivo generale di difesa del Sistema Sanitario pubblico e della
sua centralità, solo dando valore al lavoro degli addetti si possono avere aziende
sanitarie più efficienti e con servizi di qualità. Attualmente è in corso l'iter normativo
per la firma definitiva che è prevista a gennaio.
senti in azienda alla luce della complessità del coordinamento, viene fatta un'apposita valutazione della posizione da parte dell'ufficio competente.
• RISPARMI ORE STRAORDINARIE 2001: con il mese di dicembre verranno liquidati i risparmi ore straordinarie anno 2001.
• RISORSE AGGIUNTIVE REGIONALI: è previsto con il mese
di gennaio la liquidazione del 50% delle risorse aggiuntive regionali dell'anno 2000.
• PERSONALE VILLAFRANCA IN MOBILITA': è stato sottoscritto un accordo per la proroga del rimborso chilometrico del
personale mobilitato dall'Ospedale di Villafranca fino al 30/09/
03.
Vi è un impegno da parte dell'Amministrazione a valutare la
possibilità di fare dei progetti obiettivo per il personale coinvolto in situazione di carenza o disagio.
Per eventuali delucidazioni o chiarimenti sugli argomenti citati
nell'articolo si prega contattare i vari delegati sindacali nei luoghi di lavoro.
Il coordinatore Rsu Ulss 22
Davide Cordioli
pubblicità pannoloni
18
I
VITA ASSOCIATIVA
Un circolo solidale
n auge dall’88
con
l’Ulss.33, accorpato a
Bussolengo nel 2000 circa,
il Circolo dipendenti non mostra le
rughe del tempo. Anzi, è quanto
mai attivo, forte di 1.100 iscritti se
consideriamo in toto il territorio dell’Azienda Ulss 22.
Il sodalizio annovera moltissimi dipendenti in quiescenza che, sommati ai tanti “attivisti” volontari, prestano la loro opera imbastendo iniziative e tessendo trame a sfondo
sociale. Questo per implementare
alcuni rivoli di solidarietà che vanno in seguito a confluire nei grandi progetti a favore del terzo mondo.
“Fino agli anni ‘94-’95” - spiega l’attuale presidente Ignazio Bedin - “ci
si poteva muovere un po’ meglio
dal punto di vista economico, grazie al contributo regionale che serviva da rafforzativo al bilancio
d’esercizio interno. Con maggiori risorse
a disposizione era più facile assecondare anche le tante iniziative ludico-ricreative che ci venivano proposte.
Oggi, con l’inaridirsi dell’erogazione di
detto contributo, il Circolo ha da subito
dovuto autofinanziarsi iniziando dall’aumento della quota associativa, che rimane comunque irrisoria, garantendo però
ugualmente la medesima attività”.
Attività che in modo encomiabile spazia
dai doni di Santa Lucia, alle allettanti convenzioni con i negozi che permettono lusinghieri sconti sugli acquisti; dall’organizzazione di viaggi, ai corsi di lingua; ritagliando anche alla cultura lo spazio che
merita.
E poi il tradizionale pandoro e bottiglia a
fine anno per tutti gli associati, la
beneficienza rivolta verso le priorità che
di Renzo Girelli
di volta in volta vengono segnalate al Circolo e tanti altri interessamenti nell’organizzazione di eventi che spesso vengono “aiutati” ad incanalarsi, come nel caso
di quelli sportivi. Tutto ciò attesta quanto
l’attività svolta dal circolo dipendenti
dell’AUlss 22 sia sana e portatrice di stimoli sempre nuovi in un ambito che invecchia, ma che ama rinoscersi nell’amicizia, nel lavoro, e nella solidarietà.
L’organizzazione
Il presidente Ignazio Bedin e otto collaboratori formano il consiglio direttivo del Circolo
che ha nominato, a sua volta, i vari referenti
di sede. “Il Circolo” - ricorda il presidente “ha sempre incontrato una spiccata sensibilità da parte delle varie amministrazioni
succedutesi e si è caratterizzato negli anni
con una gestione controllata e oculata”.
L’organizzazione ha ricevuto consensi anche da fuori Ulss, per cui il Circolo ha deliberato di accogliere in seno anche dipendenti di altri Enti purchè collegati all’ambiente
sanitario, come nel caso dell’Istituto
Iperbarico di Villafranca, alcune case di riposo di Isola della Scala, Villafranca e altri.
Ignazio Bedin
- NUMERI UTILI DIREZIONE GENERALE
SEDE POLIFUNZIONALE
Bussolengo - Villa Spinola - Via Citella, 50
Bussolengo - Via C.A. Dalla Chiesa
Tel. 045 6769300 • www.ulss22.ven.it
CENTRALINI OSPEDALI
BUSSOLENGO
CAPRINO V.se
ISOLA D/SCALA
MALCESINE
VILLAFRANCA
045 6769111
045 6207111
045 6648411
045 6589311
045 6338111
CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONI (CUP)
045 633 81 81
dal lunedì al venerdì ore 9.30 - 16.30
per prenotare e ricevere informazioni sulle prestazioni sanitarie
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
045 6769666 – 667 – 668
fax 045 6769675
informazioni servizi dell’ULSS, segnalazioni, suggerimenti e reclami
SERVIZI TERRITORIALI - AREA MATERNO INFANTILE
DISTRETTO 1
DISTRETTO 2
Sede di Bussolengo
Corsi di preparazione al parto
presso il consultorio
045 6769648
Corsi di preparazione al parto
presso l’ospedale
045 6769540
Neuropsichiatria
045 6769650
Psicologia età evolutiva 045 6769659 - 652
Psicomotricità
045 6769517
Foniatria
045 6769598
Logopedia
045 6769657 - 671
Fisiatria
045 6769656
Fisioterapia
045 6769513
Arteterapia
045 6769676
Sede di Domegliara
Corsi di preparazione al parto
Psicologia età evolutiva
Logopedia
Sede di Bardolino
Psicologia età evolutiva
Logopedia
Sede di Negrar
Psicologia età evolutiva
Logopedia
045 6213118
045 6213114
Sede di Peschiera
Psicologia età evolutiva e logopedia
045 7553495
Corsi di preparazione al parto in acqua
045 7553491
Sede di Sommacampagna
Psicologia età evolutiva, logopedia,
psicomotricità
045 510300
DISTRETTO 3
045 6864213
045 6864212
045 6864215
Sede di Caprino
Corsi di preparazione al parto 045 6207272
Psicologia età evolutiva e logopedia
045 6230642
Sede di S. Pietro in Cariano
Psicologia età evolutiva e logopedia
045 7703761
045 6012143
045 6012144
Sede di Villafranca
Corsi di preparazione al parto 045 6300658
Corsi di preparazione al parto in acqua
045 6338479
045 6338474
Neuropsichiatria
Psicologia età evolutiva 045 6338472 - 475
045 6338470 - 471
Psicomotricità
045 6338490
Foniatria
045 6338451 - 481
Logopedia
045 6338470 - 471
Fisiatria
Sede di Isola della Scala
Corsi di preparazione al parto 045 6648425
0456648450
Psicologia età evolutiva
045 6648421
Logopedia
Sede di Valeggio s/M
Logopedia
045 6338512
Servizio di Educazione alla Salute
045 6769526
Centro Screening Mammografico
045 6769502
Centro Screening Pap-test
045 6769521
EMERGENZE - PRONTO SOCCORSO
118
GUARDIE MEDICHE
Il servizio funziona dalle ore 20 alle ore 8 di tutti i giorni feriali e dalle ore 10
del giorno prefestivo alle ore 8 del giorno postfestivo.
Bussolengo via Ospedale, 28
Caprino Veronese presso l’ospedale
Castelnuovo del Garda
045 6769606
045 7241285
presso casa di riposo
045 6450712
045 6648472
045 6589342
045 7702558
045 510300
Sommacampagna presso il distretto
Valeggio sul Mincio presso l’ospedale 045 6338111
Villafranca presso sede Ulss (provvisorio) 045 6338111
presso casa di riposo
Isola della Scala
presso l’ospedale
Malcesine presso l’ospedale
S. Pietro in Cariano