10 SOCIALE Negli ultimi anni è aumentata lutenza straniera nei ce Di Sofia Di Bella I l tema “migrazione e salute” negli ultimi anni ha trovato ampia risonanza sia in studi e ricerche in ambito sociale e sanitario, sia in nuove pratiche di lavoro nei servizi in prospettiva interculturale (mediazione culturale, etnopsichiatria, medicina delle migrazioni, ecc.). La presenza di utenti migranti nelle strutture socio sanitarie ha modificato la domanda di salute relativamente a patologie legate ai fattori di rischio nella migrazione, (rare) patologie dei paesi di origine degli immigrati, possibilità reali di accesso e fruizione dei servizi socio sanitari (aspetti organizzativi, di comunicazione, di significato …). All’insieme dei bisogni specifici dei cittadini stranieri si interfaccia la difficoltà degli operatori relativamente alle conoscenze necessarie per capire (sapere) e agire (saper fare) in un contesto che è già multiculturale. Due sono le direzioni in cui costruire le risposte alle difficoltà degli operatori: 1. la formazione su tematiche interculturali specificamente in ambito sanitario 2. l’attuazione di interventi e strategie operative che facilitino l’intervento con pazienti di altre culture. L’esperienza di mediazione attuata fino ad ora nei servizi socio sanitari dell’ULSS 22 e lo studio di altre esperienze condotte altrove (associazione Naga di Milano, Policlinico di Modena, Centro Franz Fanon di Torino, ecc.) hanno evidenziato l’importanza della mediazione intercuturale come strategia di lavoro complessiva nell’approccio all’utenza straniera, in particolare per le seguenti ragioni: • aumenta l’efficacia della comunicazione, nella comprensione dei sintomi, nella prescrizione delle terapie, nella prosecuzione delle cure; • permette di comprendere e di condividere con il paziente modalità e significati di malattia e cura; • aumenta l’efficacia degli interventi di diagnosi e cura nel breve e nel lungo periodo, (permette di raccogliere/fornire corrette informazioni in tema di salute); • facilita gli interventi di educazione sanitaria e prevenzione (es. vaccinazioni, profilassi TBC, prevenzione MTS, ecc.); Lospedale parl • facilita il corretto/efficace utilizzo delle strutture sanitarie a partire dalla diffusione delle informazioni (ad es. l’accesso improprio al pronto soccorso). In questo senso, intervenire sui determinanti legati allo stile di vita, socio economici e ambientali per i migranti (consideBISOGNI ESPRESSI DAGLI OPERATORI Emerge fortemente il bisogno da parte dei medici di garantire la corretta comprensione dei consensi informati. Si è evidenziata l’esigenza di traduzioni di diversi documentazioni e moduli, l’importanza di avere un aiuto per una buona comunicazione con i pazienti per poter capirne i bisogni, le richieste, le eventuali esigenze specifiche, per aumentare la fiducia e la compliance. ATTIVITÀ Da dicembre 2003 si dà avvio alla fase attuativa del progetto: nei presidi di Bussolengo e di Isola della Scala “l’Ospedale parla la tua lingua” consolida le proprie attività in forma ordinaria, con la presenza delle mediatrici secondo un calendario esposto al pubblico presso l’atrio dell’ospedale. Accanto agli interventi di mediazione veri e propri, si ritiene importante proporre momenti di formazione per gli operatori sanitari e mediatrici su aspetti normativi in materia di salute e immigrazione, su argomenti specifici di medicina delle migrazioni, momenti conoscenza e confronto con altre esperienze, ecc. Oltre a ciò verrà incrementata la produzione di materiali informativi multilingue sull’accesso e l’utilizzo dei servizi, su specifiche tematiche relative alla promozione della salute, ecc. rati un gruppo mirato) non può prescindere da una efficace comunicazione e comprensione, dalla negoziazione sui modi e significati della cura, in una concezione della salute a 360°, in cui alla diagnosi e cura si affiancano promozione, informazione, educazione e formazione alla salute. IL SERVIZIO DI COORDINA PER STRANIERI Il Servizio Stranieri, unico nel panoram to nel 1993, su richiesta della Confere Locali dell’allora ULSS n.26 di Bus nell’ULSS n.22. Inizialmente finanziato dalla Regione (1993/94) all’interno della più ampia p Infantile, Il Servizio Stranieri è stato d quota parte per i servizi sociali (Area 11 SOCIALE entri sanitari. Ecco i progetti per un servizio migliore la la tua lingua L’ottica culturale e metodologica L’incremento del numero delle presenze di utenti stranieri, l’aumentata complessità delle situazioni, e l’esperienza di lavoro di questi anni hanno reso evidente l’importanza di affrontare in modo consa- AMENTO SOCIO SANITARIO DELL’ULSS N.22 ma delle ULSS veronesi, è stato attivaenza dei Sindaci e degli Amministratori ssolengo, successivamente confluita e del Veneto come progetto obiettivo rogettualità del Dipartimento Materno di seguito inserito nel Piano di Zona in servizi Territoriali). pevole una riflessione sulle istanze che bambini e famiglie migranti portano ai servizi socio sanitari. L’arrivo degli immigrati può rappresentare un problema in più, una nuova categoria di utenti, o può diventare una sfida per il cambiamento nella metodologia di lavoro nella direzione di una maggiore capacità di ascolto, di riconoscimento delle diversità, di collaborazione nella ricerca di soluzioni complesse e integrate. L’azione del servizio consiste nel dedicare attenzioni e azioni mirate alla popolazione immigrata all’interno dei servizi per tutti. Solo alcuni progetti sono stati rivolti direttamente alla popolazione immigrata in quanto azione mirata, comunque all’interno di servizi per la popolazione locale. Ad esempio corso di educazione alla salute nelle scuole per adulti, progetto “Benessere Donna Straniera” nell’ambito delle attività del consultorio familiare, progetto di mediazione interculturale nei servizi sociali educativi e sanitari, progetto Artemide (donne vittime di tratta) ecc. Il servizio più che uno sportello diretto nei confronti dell’utenza è dunque un punto di riferimento per coloro che sono quotidianamente a contatto con immigrati e che vogliono dare risposte più organiche e non di sola emergenza alle problematiche dell’immigrazione, in un contesto più ampio di coordinamento degli interventi del pubblico e del privato sociale per rendere interculturali i servizi e i progetti esistenti. Organizzazione e modalità di accesso Il Servizio Stranieri è un servizio di secondo livello, di supporto agli operatori dei vari servizi sociali, educativi, socio sanitari e sanitari, scolastici e del terzo settore, che sono quotidianamente a contatto con persone migranti, lavora in staff con il funzionario dei servizi territoriali, settore sociale La presa in carico dei casi resta di pertinenza degli operatori e dei servizi competenti mentre il Servizio Stranieri offre un supporto ai servizi attraverso varie attività. La complessità delle situazioni che vengono presentate al servizio non permette di standardizzare le procedure di attivazione e le risposte ai problemi; pertanto è opportuno e funzionale mantenere la massima flessibilità sia nei percorsi di accesso, sia nella elaborazione delle soluzioni. Gli operatori sono a disposizione dal lunedì al venerdì in orario di ufficio, e su appuntamento in altri orari. L’ufficio è situato presso la sede dell’Azienda ULSS n. 22 in via Carlo Alberto dalla Chiesa a Bussolengo, tel. 045.676.93.12, e-mail: [email protected] L’offerta • Consulenza ed elaborazione di linee guida per i servizi sulle problematiche relative all’immigrazione. • Coprogettazione di percorsi sperimentali in ambito sanitario e socio educativo per favorire l’accesso e l’utilizzo dei servizi da parte della popolazione migrante. • Consulenza e interventi di mediazione interculturale. • Coordinamento di gruppi di lavoro, di studio e di progetti specifici relativi al fenomeno delle migrazioni e sostegno alle reti di lavoro. • Partecipazione a gruppi di lavoro interistituzionali. • Realizzazione di interventi formativi e di sensibilizzazione sui temi dell’educazione interculturale e alla diversità, della mondialità, delle varie problematiche dell’immigrazione. • Osservatorio permanente sul fenomeno migratorio a livello locale e nazionale: raccolta dati, analisi dei bisogni, elaborazione di ricerche da divulgare come strumenti operativi per conoscere la realtà ed intervenire in modo appropriato. • Attività di studio e aggiornamento sul fenomeno migratorio e tematiche interculturali, finalizzate alla creazione di modelli di intervento. 12 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Il significato del collaborare La collaborazione tra pubblico e privato-sociale in ambito Ulss è ampiamente auspiscata e prevista dalla normativa in vigore, come ha avuto modo di puntualizzare il dott. Renato Piccoli, Direttore Generale, nella introduzione ai lavori, e la Conferenza dei Servizi costituisce, in questo senso, un momento di verifica e confronto dovuto e imprescindibile, ma l’idea di concretare questa alleanza sulla base di specifiche progettualità rappresenta indubbiamente una svolta, un di più e una scommessa dagli esiti nient’affatto scontati. Il consuntivo si è rivelato invece, fuor di ogni dubbio, positivo e confortante e le relazioni illustrate, così come il dibattito, ne hanno fornito ampia prova. Nell’insieme degli interventi sono stati toccati di volta in volta alcuni temi cruciali che visti e affrontati sotto la duplice ma complementare ottica del pubblico e del privato stanno lì a dimostrare che, quando gli obiettivi sono chiari e definiti e le volontà convergono, collaborare si può e l’esperienza lo insegna, collaborare si deve, perché la legge lo prevede e il contesto generale si muove in questo senso, ma soprattutto collaborare finisce col diventare fattore di essenziale importanza e di grandissima utilità nell’interesse del cittadino-utente. Ed è il cittadinoutente, in ultima analisi, con i suoi bisogni, le sue domande, i suoi problemi da affrontare e risolvere, le sue aspettative, il punto di riferimento a cui bisogna rifarsi e dal quale tutti i soggetti in campo devono prendere le mosse. Unoccasione di incontro e di con La conferenza dei s di Dino Marchesini Si è svolta giovedì 4 dicembre, nella nuova sede dell’Ulss e organizzata dalla Direzione Generale e dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la Conferenza dei Servizi. I temi affrontati quest’anno vertevano intorno ai progetti elaborati e portati avanti in comune tra l’Azienda Ulss e le Associazioni di Volontariato. Nel 2002 infatti, in occasione del rinnovo delle cariche sia dei rappresentanti interni, Nel contesto della campagna di rilevazione della soddisfazione degli utenti, che da tempo l’Ulss sta portando avanti, estendendola progressivamente a nuovi Servizi e nuove prestazioni e sulla quale Daniela Fasoli, Responsabile Urp, ha fatto il punto della situazione pressoché in tempo reale, la collaborazione fattiva in chiave di ideazione e stesura dei questionari, garantita dalla rappresentante delle Associazioni di Tutela dei Diritti dei Cittadini, sig.ra Loredana Mazzonelli, si è rivelata preziosa e di fondamentale utilità. Ma anche nell’ambito di alcuni specifici reclami provenienti dall’utenza, il confronto e lo scambio di pareri e vedute, quando è continuo e animato da propositi di collaborazione e sia pur tenendo ferme le reciproche identità e competenze, ha dato buonissimi frutti, contribuendo ad affrontare e risolvere casi complessi e delicati. Né va dimenticato il contributo che la sig.ra Mazzonelli assicura, in quanto Presidente del comitato pro-ospedale Magalini, nel tener desto l’attenzione verso le giuste istanze della popolazione di Villafranca e dintorni, danneggiata dal recente incendio del nosocomio. Nell’ambito dei servizi sociali la collaborazione sta diventando, se possibile, un’esigenza ancor più ineludibile e stringente. A fronte di un quadro generale di risorse economiche investite in questo settore che si stanno facendo sempre più limitate, di bilanci sempre più avari, la strada della riqualificazione e della razionalizzazione della spesa è obbligata. Il dott. Marco Piccoli, Coordinatore dei Servizi per Disabili, ha ben illustrato il quadro d’insieme delle compatibilità entro cui i servizi pubblici sono costretti a muoversi e ha rilevato come in questo contesto il Privato Sociale ed il Volontariato, con pari dignità rispetto al pubblico, rappresentano una risorsa fondamentale per co-progettare, ridefinire, ottimizzare, gli interventi sul territorio. Ma c’è di più. Tale alleanza potrebbe giocare un ruolo determinante nella realizzazione di una specifica Fondazione, un Trust, che potrebbe consentire di rastrellare risorse da destinare a progetti mirati, in qualche modo aggiuntive e “alternative” ai finanziamenti ordinari. Nel variegato, complesso e difficile mondo delle dipendenze la collaborazione, anzi l’interazione stretta, tra il servizio pubblico, deputato istituzionalmente ad affrontare le problematiche di questo settore e gli altri enti pubblici territoriali e non, le comunità terapeutiche, le associazioni di volontariato e di auto-aiuto, è cosa consolidata ed affermatasi già da molto tempo. Il dott. Raffaele Ceravolo, Responsabile del Dipartimento, ha fatto una rapida carrellata sui modi in cui tutto ciò si arti- Il film della Conferenza Daniela Fasoli 13 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO nfronto tra lAzienda e i Cittadini servizi dellUlss 22 che sono stati designati dal Direttore Generale, sia dei rappresentanti esterni, che sono stati eletti dall’insieme delle Associazioni, era stato previsto che la collaborazione divenisse più stretta, continuativa e strutturata e che da ciò sortissero specifici progetti di intervento nei settori nevralgici dell’assistenza sanitaria o sociale. Da qui il programma della Conferenza di quest’anno. cola a tutt’oggi e sulle prospettive future di queste molteplici forme di collaborazione, in un settore ove le sinergie sono essenziali per garantire, ai pazienti e alle loro famiglie, continuità terapeutica da una parte e dall’altra coordinamento, convergenza stretta ed efficacia massima delle azioni di contrasto alle droghe. Nonostante questo ben consolidato background, la collaborazione inaugurata nel 2002 ha prodotto un ulteriore valore aggiunto, come ha avuto modo di mettere in luce la relazione del sig. Marco Cordioli, referente dei Gruppi di Auto-Aiuto. È stata stipulata una specifica convenzione tra le Acat e l’Azienda, che consente di meglio incidere a sostegno delle famiglie e nell’ottica della promozione della salute. Si è venuto ulteriormente affermando la consapevolezza che né i pazienti, né le singole organizzazioni, riescono quasi mai, da soli, a portare all’uscita dalla dipendenza. Per il futuro sarà importante impiegare quanti più mezzi nell’intento di far conoscere ai cittadini i vari servizi e nel contempo agire concretamente verso nuovi fronti: ad esempio il contrasto del tabagismo o l’informazione e il sostegno a tutti coloro ai quali viene ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Il progetto “Mille Piani”, illustrato dal dott. Silvio Frazzingaro Responsabile del Dipartimento di Psichiatria, è un risultato che si inscrive pienamente in questa nuova stagione di collaborazione tra pubblico e privato. Con esso si è voluto mettere in relazione il Servizio psichiatrico con le Associazioni e le varie Associazioni fra di loro. Si tratta di Gruppi che si muovono in questo settore, per promuovere “insieme” il benessere mentale e rispondere, “insieme”, al disagio psichico, mettendo in rete conoscenze, risorse, differenti esperienze e sensibilità. Sono venti le Associazioni coinvolte e grazie al loro contributo sono stati organizzati incontri di formazione, informazione e divulgazione, attività culturali, sportive e di socializzazione (feste, escursioni, visite ai musei), mostre fotografiche. È stato organizzato anche un grande happening, la Festa Mille Piani, presso l’ex ospedale psichiatrico di Ponton, aperta a tutta la popolazione, dove sono stati raccolti dei fondi in favore di una cooperativa che impiega pazienti psichiatrici. Da sottolineare anche gli interventi mirati a singoli casi, apparentemente minimi, ma invece di grande significato, come quello inteso a favorire l’autonomia di un paziente con un sostegno economico volto a fargli ottenere la patente di guida e ad acquistare un’automobile. Michele Romano Le considerazioni della Direzione Strategica Gli interventi finali del dott. Ennio Cardone e del dott. Michele Romano, rispettivamente Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo dell’Ulss 22, oltre a riconfermare con forza l’interesse e l’impegno strategico che l’Azienda intende profondere in questa prassi di collaborazione stretta con il volontariato, hanno contribuito ad estendere la riflessione e l’analisi all’intera realtà veneta, ambito che, com’è ben noto, registra l’esistenza di una galassia composita ma vitalissima di associazionismo. Si tratta di una straordinaria esperienza “sul campo” di traduzione in forma organizzata e strutturata di un caratteristico ethos, di una propensione solidaristica, di una spinta dal basso all’aggregazione e al “fare insieme”, che nel contesto regionale veneto vanta solide e antiche radici. Ben venga quindi il volontariato, non a integrare o vicariare il “pubblico” ma a collaborare nella progettazione e nella realizzazione, a contribuire a tenerlo agganciato alla domanda reale di prestazioni e interventi provenienti dall’utenza, a disinnescare i rischi di “avvitamento” nell’autoreferenzialità che sempre corrono i servizi pubblici. Essi infatti, in particolare in ambito socio-sanitario, assolvono fino in fondo ai loro compiti soltanto se si prefiggono di ridurre, al limite annullare, lo scarto negativo, se e quando c’è, tra prestazione attesa dall’utente a monte e grado di soddisfazione rilevata a valle. Renato Piccoli 14 PREVENZIONE ONCOLOGICA Limportanza della prevenzione come prima forma di attenzione per manteners Screening oncologico: un sa Di Antonio Bortoli Coltiva la vita". Questo slogan riassume in modo semplice e diretto l'importanza della prevenzione come prima forma di attenzione per mantenersi in salute. Le modalità dei controlli preventivi a cui sottoporsi per assicurarsi che "va tutto bene" o per avere una diagnosi precoce di eventuali patologie e quindi maggiori possibilità di guarigione, nel corso degli anni sono cambiate. Non ci si rivolge più a generici "checkup". Oggi la comunità scientifica internazionale promuove il ricorso a programmi di screening, cioè a programmi di controllo mirati per donne e uomini, in spe- cifiche fasce d'età o esposti a particolari rischi. Questo metodo è considerato più efficace per poter prevenire o diagnosticare precocemente malattie e quindi intervenire sul nascere delle patologie con le cure necessarie. Con l'attivazione di programmi organizzati di diagnosi precoce come le indagini di screening, la percentuale di guarigione nei confronti dei tumori aumenta in maniera significativa: l'anticipazione della diagnosi, seguita da una adeguata terapia, può concorrere a ridurre fino al 30% la mortalità di alcuni tipi di tumore. Identikit dello screening Lo screening è un esame sistematico, condotto nella popolazione nel suo insieme o in un sottogruppo di essa, che permette di identificare tumori in una fase iniziale di invasività o anche prima che diventino invasivi, e individuare anche precursori/indicatori della malattia o indicatori di situazioni di rischio. Alcune lesioni possono così essere trattate in maniera più efficace e i pazienti possono avere un’aspettativa di vita più lunga. Lo screening per il carcinoma, come definito dal Comitato europeo per la prevenzione del cancro, deve essere multidisciplinare e prima di iniziare il programma deve essere assicurata la qualità di ognuna delle fasi (invito, diagnosi, valutazione delle lesioni sospette, trattamento e follow-up). Vanno definiti gli indicatori di misurazione della qualità del processo. Il personale coinvolto va sottoposto a formazione continua per tutta la durata del programma. TUMORI CHE POSSONO ESSERE OGGETTO DI CAMPAGNE DI SCREENING: • Il carcinoma della mammella, in cui lo screening è raccomandato nelle donne di età 50-69 anni (attivato nella nostra Azienda Sanitaria nel 2001) • Il carcinoma della cervice uterina, nelle donne di età 25-64 anni (attivato nella nostra Azienda Sanitaria nel 1999) • Il carcinoma del colon-retto, negli uomini e nelle donne di 50-70 anni (sarà attivato in forma sperimentale nella nostra Azienda Sanitaria nel 2004) INCIDENZA In Italia i nuovi casi all'anno di tumore della mammella sono circa 30.000, il 27% di tutti i nuovi casi di tumore nelle donne, di queste 75 donne su 100 sono vive dopo 5 anni. Il tumore al seno è quindi il più frequente tra quelli che colpiscono le donne, ma è anche fra quelli che possono essere diagnosticati precocemente e meglio curati. PREVENZIONE ONCOLOGICA 15 i in salute e per avere diagnosi precoci alvavita indolore OBIETTIVI GENERALI • Ridurre la mortalità per carcinoma alla mammella • Individuare in fase asintomatica lesioni tumorali precoci in modo da ridurre la proporzione di donne che arrivano alla diagnosi in stadio avanzato. ATTIVAZIONE SUL TERRITORIO OBIETTIVI SPECIFICI • Promuovere lo screening della popolazione femminile tra 50 e 69 anni di età con mammografia ogni 2 anni. • Promuovere un programma di formazione e cultura della tutela della salute nella donna • Ottenere una adesione del 50% al primo passaggio e raggiungere il 70% nei passaggi successivi. • Garantire un intervento terapeutico tempestivo a tutte le donne con diagnosi di tumore alla mammella. PROMOZIONE DELLO SCREENING TRA LA POPOLAZIONE TARGET E TRA IL PERSONALE DEL S.S.N. La campagna di informazione e promozione è una fase di notevole importanza, deve procedere e accompagnare il programma rivolgendosi più intensamente ad ogni nuova area che si pensa di arruolare. La promozione avviene attraverso i media, i servizi preposti nei Comuni, le parrocchie, le associazioni di volontariato: un rinforzo del messaggio a tutti i livelli. CORSO SCREENING MAMMOGRAFICO: DUE ANNI DI ATTIVITÀ Sabato 27 marzo 2004 dalle 8.30 alle 13.00 presso lHotel Montresor di Bussolengo Venerdì 24 settembre 2004 dalle 8.30 alle 18.00 presso lHotel Montresor di Bussolengo Il convegno è aperto a tutti i medici di famiglia, agli operatori socio-sanitari dellAzienda, ai Sindaci e alle Associazioni di volontariato La scelta dell’Ulss di utilizzare il camper per facilitare l’accesso agli utenti dei comuni più lontani dalle sedi ospedaliere L'esame mammografico standard, in due proiezioni (assiale ed obliqua) sarà eseguito su unità mobile , provvista di Mammografo, che si sposterà di volta in volta nei diversi comuni dell'Azienda Sanitaria. La Donna sarà accolta da un operatore il quale compilerà una scheda anagrafica e accompagnerà la stessa al camper. L'esame mammografico sarà eseguito da un tecnico di radiologia che completerà la scheda personale dell'utente per la parte anamnestica. LETTURA E REFERTAZIONE 1° livello: • viene effettuata una doppia lettura (con un terzo lettore in coso di discordanza tra i primi lettori) in un centro altamente qualificato con specifica esperienza in screening . • una doppia lettura positiva dubbia è seguita dalla terza lettura che decide la positività o la negatività. Nel caso in cui il tecnico di radiologia noti nell'esame eseguito un forte dubbio di positività, informa immediatamente il centro screening, il quale invierà un suo incaricato a ritirare presso l'unità mobile l'esame. L'infermiera addetta si metterà subito in contatto con il centro di secondo livello e si incaricherà di chiamare la donna ad eseguire i successivi controlli. 16 VITA SINDACALE Dicembre mese di novità contrattuali I l 25 novembre 2003 è stata sottoscritta a Roma l'ipotesi di CCNL 2002/2005 del comparto sanità, relativo al quadriennio normativo 2002/ 2005 e parte economica 2002/2003. Si tratta di un risultato raggiunto grazie al sostegno ed alla partecipazione dei lavoratori della sanità alle iniziative di mobilitazione e sciopero nel corso di questa lunga e difficile trattativa (4 scioperi e l'ultima manifestazione regionale del 19/11/ 03). Il primo aspetto da valorizzare è il fatto di aver mantenuto fermo il riferimento del Contratto Nazionale di lavoro riaffermandone i valori di unità e di solidarietà ed il ruolo insostituibile per gli aspetti normativi ed economici che debbono essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale ai lavoratori ed ai cittadini. L'intesa nazionale, nel suo complesso, ha raggiunto gli obiettivi posti nella piattaforma CGIL-CISL-UIL e, in particolare, il pieno rispetto dell'accordo del 4.2.2002 per la tutela del potere d'acquisto dei salari, l'adeguamento delle indennità legate alle condizioni di lavoro, l'ampliamento dei In data 2 dicembre ’03, a Villa Spinola in Bussolengo, è stato raggiunto l'accordo per il Contratto Integrativo Aziendale per il personale del comparto biennio 2000-2001. I contenuti dell'accordo sono i seguenti: • PROGRESSIONE ORIZZONTALE: con decorrenza 1/1/2003 passaggio di fascia a tutto il personale con i requisiti previsti (anzianità e valutazione positiva), il pagamento è previsto con il mese di gennaio. • PROGRESSIONE VERTICALE: vengono previste selezioni interne per passaggi verticali del personale tecnico ed amministrativo, utilizzando anche le vecchie graduatorie (art.12 e 4 del II biennio economico), per un totale di 252 passaggi. I passaggi verticali sono: 62 persone appartenenti al ruolo tecnico-amministrativo, 7 persone appartenete ai Servizi Sociali, 183 persone avranno passaggio da categoria B a Bs in relazione all'inquadramento da OTAA ad OSS. • POSIZIONI ORGANIZZATIVE: è prevista l'istituzione di 27 posizioni organizzative per lo svolgimento di funzioni con assunzione diretta di elevata responsabilità. • INDENNITA' DI COORDINAMENTO: per quanto riguarda la parte variabile, è prevista la valutazione dei coordinatori pre- diritti e delle tutele sindacali, il proseguimento dell'azione di valorizzazione delle professionalità avviato nelle precedenti tornate contrattuali, la formazione obbligatoria ECM, a carico della aziende. Tutto ciò ci consente di riaffermare che, all'interno dell'obiettivo generale di difesa del Sistema Sanitario pubblico e della sua centralità, solo dando valore al lavoro degli addetti si possono avere aziende sanitarie più efficienti e con servizi di qualità. Attualmente è in corso l'iter normativo per la firma definitiva che è prevista a gennaio. senti in azienda alla luce della complessità del coordinamento, viene fatta un'apposita valutazione della posizione da parte dell'ufficio competente. • RISPARMI ORE STRAORDINARIE 2001: con il mese di dicembre verranno liquidati i risparmi ore straordinarie anno 2001. • RISORSE AGGIUNTIVE REGIONALI: è previsto con il mese di gennaio la liquidazione del 50% delle risorse aggiuntive regionali dell'anno 2000. • PERSONALE VILLAFRANCA IN MOBILITA': è stato sottoscritto un accordo per la proroga del rimborso chilometrico del personale mobilitato dall'Ospedale di Villafranca fino al 30/09/ 03. Vi è un impegno da parte dell'Amministrazione a valutare la possibilità di fare dei progetti obiettivo per il personale coinvolto in situazione di carenza o disagio. Per eventuali delucidazioni o chiarimenti sugli argomenti citati nell'articolo si prega contattare i vari delegati sindacali nei luoghi di lavoro. Il coordinatore Rsu Ulss 22 Davide Cordioli pubblicità pannoloni 18 I VITA ASSOCIATIVA Un circolo solidale n auge dall’88 con l’Ulss.33, accorpato a Bussolengo nel 2000 circa, il Circolo dipendenti non mostra le rughe del tempo. Anzi, è quanto mai attivo, forte di 1.100 iscritti se consideriamo in toto il territorio dell’Azienda Ulss 22. Il sodalizio annovera moltissimi dipendenti in quiescenza che, sommati ai tanti “attivisti” volontari, prestano la loro opera imbastendo iniziative e tessendo trame a sfondo sociale. Questo per implementare alcuni rivoli di solidarietà che vanno in seguito a confluire nei grandi progetti a favore del terzo mondo. “Fino agli anni ‘94-’95” - spiega l’attuale presidente Ignazio Bedin - “ci si poteva muovere un po’ meglio dal punto di vista economico, grazie al contributo regionale che serviva da rafforzativo al bilancio d’esercizio interno. Con maggiori risorse a disposizione era più facile assecondare anche le tante iniziative ludico-ricreative che ci venivano proposte. Oggi, con l’inaridirsi dell’erogazione di detto contributo, il Circolo ha da subito dovuto autofinanziarsi iniziando dall’aumento della quota associativa, che rimane comunque irrisoria, garantendo però ugualmente la medesima attività”. Attività che in modo encomiabile spazia dai doni di Santa Lucia, alle allettanti convenzioni con i negozi che permettono lusinghieri sconti sugli acquisti; dall’organizzazione di viaggi, ai corsi di lingua; ritagliando anche alla cultura lo spazio che merita. E poi il tradizionale pandoro e bottiglia a fine anno per tutti gli associati, la beneficienza rivolta verso le priorità che di Renzo Girelli di volta in volta vengono segnalate al Circolo e tanti altri interessamenti nell’organizzazione di eventi che spesso vengono “aiutati” ad incanalarsi, come nel caso di quelli sportivi. Tutto ciò attesta quanto l’attività svolta dal circolo dipendenti dell’AUlss 22 sia sana e portatrice di stimoli sempre nuovi in un ambito che invecchia, ma che ama rinoscersi nell’amicizia, nel lavoro, e nella solidarietà. Lorganizzazione Il presidente Ignazio Bedin e otto collaboratori formano il consiglio direttivo del Circolo che ha nominato, a sua volta, i vari referenti di sede. “Il Circolo” - ricorda il presidente “ha sempre incontrato una spiccata sensibilità da parte delle varie amministrazioni succedutesi e si è caratterizzato negli anni con una gestione controllata e oculata”. L’organizzazione ha ricevuto consensi anche da fuori Ulss, per cui il Circolo ha deliberato di accogliere in seno anche dipendenti di altri Enti purchè collegati all’ambiente sanitario, come nel caso dell’Istituto Iperbarico di Villafranca, alcune case di riposo di Isola della Scala, Villafranca e altri. Ignazio Bedin - NUMERI UTILI DIREZIONE GENERALE SEDE POLIFUNZIONALE Bussolengo - Villa Spinola - Via Citella, 50 Bussolengo - Via C.A. Dalla Chiesa Tel. 045 6769300 • www.ulss22.ven.it CENTRALINI OSPEDALI BUSSOLENGO CAPRINO V.se ISOLA D/SCALA MALCESINE VILLAFRANCA 045 6769111 045 6207111 045 6648411 045 6589311 045 6338111 CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONI (CUP) 045 633 81 81 dal lunedì al venerdì ore 9.30 - 16.30 per prenotare e ricevere informazioni sulle prestazioni sanitarie UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO 045 6769666 667 668 fax 045 6769675 informazioni servizi dellULSS, segnalazioni, suggerimenti e reclami SERVIZI TERRITORIALI - AREA MATERNO INFANTILE DISTRETTO 1 DISTRETTO 2 Sede di Bussolengo Corsi di preparazione al parto presso il consultorio 045 6769648 Corsi di preparazione al parto presso l’ospedale 045 6769540 Neuropsichiatria 045 6769650 Psicologia età evolutiva 045 6769659 - 652 Psicomotricità 045 6769517 Foniatria 045 6769598 Logopedia 045 6769657 - 671 Fisiatria 045 6769656 Fisioterapia 045 6769513 Arteterapia 045 6769676 Sede di Domegliara Corsi di preparazione al parto Psicologia età evolutiva Logopedia Sede di Bardolino Psicologia età evolutiva Logopedia Sede di Negrar Psicologia età evolutiva Logopedia 045 6213118 045 6213114 Sede di Peschiera Psicologia età evolutiva e logopedia 045 7553495 Corsi di preparazione al parto in acqua 045 7553491 Sede di Sommacampagna Psicologia età evolutiva, logopedia, psicomotricità 045 510300 DISTRETTO 3 045 6864213 045 6864212 045 6864215 Sede di Caprino Corsi di preparazione al parto 045 6207272 Psicologia età evolutiva e logopedia 045 6230642 Sede di S. Pietro in Cariano Psicologia età evolutiva e logopedia 045 7703761 045 6012143 045 6012144 Sede di Villafranca Corsi di preparazione al parto 045 6300658 Corsi di preparazione al parto in acqua 045 6338479 045 6338474 Neuropsichiatria Psicologia età evolutiva 045 6338472 - 475 045 6338470 - 471 Psicomotricità 045 6338490 Foniatria 045 6338451 - 481 Logopedia 045 6338470 - 471 Fisiatria Sede di Isola della Scala Corsi di preparazione al parto 045 6648425 0456648450 Psicologia età evolutiva 045 6648421 Logopedia Sede di Valeggio s/M Logopedia 045 6338512 Servizio di Educazione alla Salute 045 6769526 Centro Screening Mammografico 045 6769502 Centro Screening Pap-test 045 6769521 EMERGENZE - PRONTO SOCCORSO 118 GUARDIE MEDICHE Il servizio funziona dalle ore 20 alle ore 8 di tutti i giorni feriali e dalle ore 10 del giorno prefestivo alle ore 8 del giorno postfestivo. 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