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Conservatorio di Musica di Vicenza
“Arrigo Pedrollo”
ILSENSODELLAMUSICA 2015
NUOVE PROSPETTIVE PER LEGGERE, ANALIZZARE,
ASCOLTARE E INTERPRETARE LA MUSICA
ChOPIn
Tradizione ed esecuzione filologica
dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 21 in fa minore
Esecuzione nella versione per Pianoforte e archi
Lunedì 25 maggio 2015 ore 17 - 19.30 Sala Concerti
relatore e direttore: Roberto Solci
Programma
I movimento - maestoso
Anna Rigoni pianoforte
II movimento - larghetto
Ramzi Shomali pianoforte
Giulia Bà, Daniela Dalle Carbonare, Matilde Schiavon, violini primi
Sarah van Eijk, Marta Sandri violini secondi
Gloria Foresti, Adrian Gustavo Dvoracek viole
Gianluigi Bernardi, Riccardo Bertolaso violoncelli
Alessandro Banovich contrabbasso
in collaborazione con il Dipartimento degli strumenti a tastiera
e le classi di Musica d’insieme per archi della Prof.ssa Dora Serafin,
Pianoforte del Prof. Davide Franceschetti, Contrabbasso del Prof. Gergely Jardanyi
Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”
Contrà San Domenico, 33 - 36100 Vicenza tel. 0444 507551
Il Concerto n. 2 per Pianoforte e Orchestra di Frederic Chopin fu composto nel 1830, in realtà
come primo Concerto, ma pubblicato successivamente a quello in mi minore (op.11), nel
1836, come op. 21, con dedica alla contessa Delfina Potocka. Chopin non ancora ventenne
concepisce una composizione straordinaria e assolutamente innovativa per inventiva e
realizzazione pianistica. "Levatevi il cappello, signori miei; ecco un genio!", scrisse Robert
Schumann dopo aver visto la partitura delle Variazioni su La ci darem la mano Op.2 per
pianoforte e orchestra, che Chopin scrisse poco prima del Concerto in fa minore. Un genio
incantatore che seduceva il pubblico per una tecnica nuova ed un suono unico, che tutti le
cronache dell’epoca sottolineano come una caratterista importante quanto la musica, il
“suono” di Chopin per la musica di Chopin, che aveva una particolare predilezione per il
secondo movimento del Concerto in fa minore. Un Larghetto del quale Franz Liszt scrive:
“D’una perfezione ideale, … la sua musicalità volta a volta radiosa e piena di commozione
fa pensare a un magnifico paesaggio inondato di luce, a qualche felice valle dell’Eden in cui
avesse luogo una rappresentazione commovente, una scena angosciosa. Si direbbe un’irreparabile infelicità che ha volto il cuore umano di fronte all’incomparabile splendore della
natura”.
Roberto Solci è docente di Teoria dell’armonia ed Analisi, presso il Conservatorio
statale di musica “A.Pedrollo” di Vicenza in cui è anche Direttore del Dipartimento di
Teoria e Composizione. Diplomato in Pianoforte, Composizione con Bruno Bettinelli
e Direzione d’orchestra, ha un diploma accademico di secondo livello in direzione
d’orchestra. Dal 1993 al 2001 è stato presentato come il compositore di riferimento,
del Ravenna Festival di Riccardo Muti, ed ha ricevuto i pubblici elogi sia come compositore che direttore d’orchestra dallo stesso Maestro Muti presente in sala a tutti
i suoi spettacoli. ha avuto l’onore di essere inserito nella pubblicazione celebrativa
del Ravenna Festival accanto a direttori d’orchestra di fama mondiale come Muti,
Kleiber, Osawa, Boulez, Bertini, Rostropovich, Sinopoli, sir George Solti. In particolare
ha composto e diretto due opere liriche: Don Chisciotte per Ravenna Festival e Lucida degli specchi al “Teatro de Giglio” di Lucca e al “Teatro di Barga”. Le sue Sacre
rappresentazioni Christus e Sacre Canzoni hanno aperto e concluso il Giubileo del
2000 a Crema. ha composto su commissione del RAVEnnA FESTIVAL, e diretto, il
balletto Adieu a l’Italie con coreografie dal grande Micha van hoecke e la partecipazione dell’ottetto vocale più famoso del mondo The Swingle Singers di Londra,
ha conseguito nel 1993 presso il teatro “La Fenice” di Venezia il premio Danza e
Danza come miglior balletto moderno dell’anno, insieme ad uno Schiaccianoci del mitico Rudolph nurejev, e che ha avuto
sessanta rappresentazioni in Italia e all’estero ha curato la parte musicale del balletto Odiessea blu sempre con coreografie
di Micha van hoecke. nel 1998 ha composto e diretto al Ravenna Festival la Cantata Sacra per Soli, Coro e Orchestra
nove Icone per una Madre in onore di S.S. Papa Giovanni Paolo II, con l’Orchestra sinfonica di Padova e del Veneto. Debutta
nel 1995 come direttore d’orchestra di un opera lirica dirigendo al “Teatro Alighieri” di Ravenna e al “Teatro Verdi” di Pisa
l’Orfeo di Claudio Monteverdi, la sua revisione dell’opera è pubblicata dall’Editore RICORDI di Milano. Di Francesco Cavalli
ha revisionato e diretto due opere liriche: Ercole amante per la stagione lirica del Teatro “Alighieri” di Ravenna 1977, ed Eliogabalo, in prima rappresentazione mondiale assoluta, per l’inaugurazione, del teatro San Domenico di Crema. ha revisionato e diretto per la prima volta assoluta alcune parti dell’Opera lirica Cedar di Giovanni Bottesini. ha registrato diversi CD
con SUGAR, Universal, Sarx records; Fine classics e Recording Art, con sue musiche e di Francesco Cavalli, fra cui la prima
registrazione mondiale dell’Eliogabalo del 1668 e la Messa a 8 voci e Magnificat per Solisti, Coro e Orchestra di Francesco
Cavalli, inserita del catalogo web di ITunes, e nel giugno del 2013 è stata trasmessa parzialmente in una trasmissione di
RAI radio 3. In un CD della Sugar-Universal è presente la sua canzone Ballata per Giulietta cantata da Filippa Giordano,
insieme a compositori del calibro di Ennio Moricone. Autore di numerosi brani solistici e cameristici è pubblicato dagli editori
CASA RICORDI di Milano ed UT ORPhEUS di Bologna.
Del 2014 e 2015 sono le prime esecuzioni del Concerto per Pianoforte e Orchestra: Concerto in Threee Portraits e i due
Concerti per Violino e orchestra Un Concerto per Tommaso e Symphony of Memory, eseguiti da Enrico Balboni con l’Orchestra del Conservatorio di Vicenza e Claudio Martignon alla direzione e l’Orchestra di fiati della rassegna Dopo il rumore.
E’ l’Ideatore e direttore della rassegna IL SEnSO DELLA MUSICA.
Prossima conferenza
Giovedì 11 giugno ore 15.45 - 18.15 Sala Concerti
Il grande repertorio sinfonico
J. Brahms Sinfonia n. 4 - P. I. Tchaikovsky Sinfonia n. 5
relatore: Michele Brugnaro
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