Beta-sitosterolo nell’aloe vera, doping per gli atleti? di Dr. Alex Ohlenschläger Il beta-sitosterolo fa parte del gruppo dei fitosteroli, delle sostanze vegetali dette secondarie e presenti in numerose piante. Grazie a processi di sintesi ad alta tecnologia è possibile trasformare i fitosteroli in steroidi (=ormoni) capaci di aumentare le prestazioni e la massa muscolare degli atleti; la somministrazione di tali steroidi è considerata doping. I suddetti processi chimici per la creazione di ormoni si verificano però soltanto nel “lambicco industriale” e non nel corpo umano! Se riscontrati nell’urina, gli “steroidi anabolizzanti androgeni” possono portare alla squalifica di un atleta dalla competizione. La supposizione che ingerendo generi alimentari o supplementi alimentari, come ad esempio l’aloe vera, contenenti beta-sitosterolo si possa attivare la produzione di sostanze proibite è priva di ogni fondamento! I fitosteroli hanno una composizione chimica molto simile agli steroli animali come il ben noto colesterolo; la loro struttura molecolare è invece diversa. Ciò causa gli effetti differenti e positivi dei fitosteroli sulla salute dell’uomo! Si conoscono circa 44 fitosteroli. Tra di essi, il beta-sitosterolo occupa una posizione speciale: pochi grammi possono essere impiegati come sostanza ipolipemizzante (=che riduce il colesterolo) come pure per il trattamento di ipertrofie prostatiche benigne (=ingrossamento della prostata dovuto all’invecchiamento). Grandi quantità di beta-sitosterolo si trovano spesso in piante ricche di grassi come ad esempio: olive ed olio d’oliva, alcuni cereali ed olio di germi di grano, sesamo ed olio di sesamo, soja e prodotti alla soja, semi ed olio di girasole, cavoli, zucche, avocados e fichi d’In dia. Delle piccole quantità di beta-sitosterolo si trovano anche in mele, arance, pompelmi e pere. Poiché il beta-sitosterolo riduce il colesterolo, viene spesso aggiunto alle margarine. Del resto non è vietato, nemmeno per gli sportivi, mangiare suddetti alimenti, che contengono certamente più fitosteroli dell’aloe vera! Dato che molti alimenti quotidiani contengono beta-sitosterolo, la quantità che mangiamo ogni giorno è in media di 100-500 grammi! Ma oltre alla quantità è decisivo anche il fattore assorbimento. Infatti, il corpo assorbe il 40% del colesterolo assunto (il più assorbito tra gli steroli) mentre il tasso d’assorbimento del beta-sitosterolo è soltanto del 4%! Ma il colesterolo, di cui il corpo ha bisogno tra l’altro per produrre ormoni, è introvabile nella lista anti-doping! L’aloe vera contiene soltanto piccole quantità di beta-sitosterolo: stando ad un rapporto dell’RCC del 14 gennaio 2003, “il gel contiene principalmente acqua, esattamente il 99%. Il percento restante è fatto soprattutto di carboidrati e di qualche proteina. Le micro-sostanze nutritive sono presenti nel gel in concentrazioni minime. […] La valutazione esatta della quantità di ogni ingrediente non è possibile. Si situa […] intorno allo 0,001%.” Allo stato attuale, la scienza conosce circa 400 differenti ingredienti dell’aloe vera. Facendo un calcolo teorico, quindi, il contenuto di beta-sitosterolo comporterebbe, stando alle indicazioni dell’RCC, 1/400 dello 0,001%! A tale calcolo va aggiunto il tasso d’assorbimento del beta-sitosterolo del 4% circa. Dopo aver visto tali cifre, supporre un “effetto doping” dell’aloe vera dovuto al suo contenuto di beta-sitosterolo sarebbe assurdo; a parte le spiegazioni che verranno più in basso, ciò sarebbe ridicolo già per quanto riguarda la sola quantità. Inoltre, come già detto in alto, alle condizioni naturali fornite dal metabolismo umano, è impossibile che partendo dal beta-sitosterolo si formino ormoni vietati dalla lista anti-doping. Gli steroli derivati dal colesterolo animale sono molto più numerosi se un atleta, nel quadro di una dieta ricca di proteine per l’aumento della massa muscolare, mangia una grande bistecca, che contiene persino gli ormoni dello stress dell’animale prima dell’abbattimento! E se il nostro atleta di nascosto bevesse anche un bicchiere vietato di vino rosso, soggettivamente come “sostanza dopante”, ciò con cui alimenterebbe il corpo sarebbe un ulteriore fitosterolo, il resveratrolo, che protegge cuore e circolazione. E se vi aggiungesse un’insalata condita con dell’olio d’oliva o se bevesse un grande bicchiere di succo d’arancia, si potrebbe negligere persino un intero bidone di aloe vera di fronte a questa grande quantità di fitosteroli! D'altronde, neanche uno degli alimenti citati appare su alcuna lista anti-doping del mondo! Una ricerca corrispondente nelle direttive internazionali relative all’anti-doping ha portato alla conclusione che il beta-sitosterolo in quanto tale non fa parte delle numerose sostanze vietate agli atleti per l’effetto doping. Per concludere, bisogna sottolineare che le direttive per gli atleti professionisti consentono espressamente la somministrazione di supplementi alimentari naturali in quantità fisiologiche!