Ginnastica aerobica per migliorare prevenire e curare Un principio da non dimenticare è questo: l’attività fisica fatta male o in eccesso rispetto ai propri ritmi comporta notevoli rischi. Sia un impegno eccessivo che, al contrario, una completa inattività possono essere nocivi per la salute. Quali caratteristiche giuste deve avere il movimento? E’ vero che l’esercizio fisico ha solo effetti positivi sulla salute? Esiste una dose ottimale di attività fisica che garantisca effetti positivi? Cercheremo di dare una risposta a questi quesiti, anche perché molto si scrive e si dice sull’argomento, non sempre con la dovuta chiarezza. Tra gli effetti dell’esercizio fisico sul sistema cardiovascolare, è bene ricordare come l’aumento progressivo e moderato della frequenza cardiaca per soddisfare una maggior richiesta di ossigeno da parte dei muscoli, aiuti a mantenere in forma il cuore e a favorire il suo recupero dopo un infarto o un intervento chirurgico. Chi soffre di ipertensione deve fare attenzione e mostrare una maggiore prudenza rispetto al normoteso perché la pressione alta provoca una maggiore spesa energetica al muscolo cardiaco. Infatti, la riduzione di elasticità dei vasi, che si associa all’ipertensione, comporta una maggior fatica da parte del cuore a spingere il sangue nei tessuti, specialmente durante l’esercizio fisico. Per questo va evitato l’esercizio intenso e repentino che può sottoporre il cuore a sforzo eccessivo e improvviso, anche per la brusca immissione in circolo di sostanze con azione fortemente ipertensiogena (come l’adrenalina e la noradrenalina), che provocano un rapido aumento dei valori della pressione arteriosa e sottopone il cuore e i vasi a superlavoro. L’attività fisica utile per il controllo dell’ipertensione deve essere quindi di tipo aerobico. Un’attività moderata che metta in moto grandi masse muscolari, protratta per molti mesi all’anno con frequenza (almeno) trisettimanale (p.e.), per la durata massima di un’ora, effettuata in palestra o all’aperto, come camminare, correre lentamente e a lungo, andare in bicicletta oppure nuotare e fare ginnastica in acqua, sono da preferire ad ogni altra attività di tipo prestazionistico con azione fortemente ipertensiogena. Per chi soffre di dislipidemie, eccesso di colesterolo e trigliceridi nel sangue, l’attività motoria ha un’influenza importante, non solo perché abbassa la quota del colesterolo totale ma anche perché abbassa i valori del cosiddetto colesterolo “cattivo” (LDL). Inoltre riduce notevolmente i trigliceridi e invece fa aumentare il cosiddetto colesterolo “buono” (HDL), che contribuisce a mantenere le arterie “pulite” e elastiche e quindi meno soggette al processo di aterosclerosi. Anche in questo caso l’attività fisica aerobica è consigliata. (Continua) Paolo Raimondi