Quante volte... ho contato le stelle (1982)

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Quante volte… ho
contato le stelle - 82
Quante volte
(Miamartini-S. Shapiro)
Che ti è successo, dolce amico
forse sei un poco innamorato.
avrai pensato che ero sola
che insieme a lui non stavo più.
Che ti è successo amico mio?
Magari un po’ ne ho colpa anch’io
l’ambiguità mette radici
dove un pensiero va a morire.
E quante volte (quante)
lo lascerei (quante)
sai quante volte
di nuovo io lo inventerei
io porto i segni
del suo dolore (quanti)
e lui respira (quanti)
seguendo il ritmo del mio cuore
e dalla ruota (scende)
del mio destino (scende)
lui sale e scende.
Però ogni volta sembra un po’ più
grande.
Ti avrei rubato la dolcezza
per disegnarla sul suo viso
e avrei voluto riposare
solo un momento
accanto a te.
Ma quante volte (quante)
lo lascerei (quante)
sai quante volte
di nuovo io lo inventerei
io porto i segni (quanti)
del suo dolore (quanti)
e lui respira
seguendo il ritmo del mio cuore.
E quante volte (quante)
tra le mie mani (quante)
lui nasce ancora
ed ogni volta sembra un po’ più
grande….
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Nuova gente
(Mogol - G. Bella)
dopo di te che cosa c’è?
Paura, vuoto oppure ancora te?
Oppure io più felice accanto a lui
a lui che già vorrei, cosa dico mai
uguale a te.
Eppure questo sconforto mi prende
la gola, e credo di non volerti più
al punto che non mi spiace
restare da sola, quasi a invitarti a
decidere tu.
ma dove siamo arrivati amore mio
è possibile che io stia pensando a
disfarmi di te.
E vento fresco da lontano nuova
gente intorno a noi, tu fra le
braccia di una donna bella che non
hai visto mai ma a che prezzo?
questo lo scopriremo poi.
Io che danzo leggera e innamorata
di lui, e vento freddo che paura
nuova gente intorno a noi.
Ancora un po’ d’entusiasmo per
fortuna c’è, ma troppo assopito è
il desiderio il mio pensiero è
rivolto come sempre a te
ma adesso il mio volto è un po’ più
serio.
Ma dove siamo arrivati amore mio
è possibile che io stia pensando a
disfarmi di te.
E vento fresco da lontano nuova
gente intorno a noi tu fra le braccia
di una donna bella che non hai
visto mai ma a che prezzo?
questo lo scopriremo poi io che
danzo leggera e innamorata
di lui, e vento freddo che paura
nuova gente intorno a noi
e vento freddo che paura nuova
gente intorno a noi.
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Io appartango a te
(Miamartini)
Io appartengo a te
tu appartieni a me
Rudy Valentino è un po’ dèmodèe
perché devo ripeterti ogni giorno
che sono tua.
Perché ti diverti a provocare
la mia gelosia?
Io appartengo a te
tu appartieni a me
il concetto è chiaro molto semplice
e non devo dimostrarti che sei
sempre affascinante, se ti amo è
evidente che l’ho già capito da me.
Amore no non è la gelosia
lo so, c’è una dose di pazzia
però, non andò lontano
la donna del piacere con il suo
tzigano e mille capinere.
(Io appartengo a te)
per Tristano e Isotta
(tu appartieni a me)
per Romeo e Giulietta
(Io appartengo a te)
la vita è stata dura lo sai pure tu
e il fuoco ardente mi sta bene ma
tra quattro mura
(Io appartengo a te)
Ok però finché ti amo.
(Io appartengo a te)
Per Tristano e Isotta
(tu appartieni a me)
per Romeo e Giulietta
(Io appartengo a te)
la vita è stata dura lo sai pure tu
e il fuoco ardente mi sta bene ma
tra quattro mura
(Io appartengo a te)
Ok però finché mi ami.
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Bambolina, bambolina
(Miamartini)
La gente qui dentro è sempre
gentile sorride, mi parla, lo sai?
Tu sei arrivato da un’altra stella
di una galassia vicina ti ho già
visto ed ho scritto persino il tuo
nome dove, non lo so io non
ricordo, non ricordo no.
Bambolina, bambolina la bambina
più bella che c’è bambolina,
bambolina volerà sul cavallo del re
fai la nanna bambolina Barbablù
sta dormendo oramai e domani,
domani lui dormirà ancora sì
perché domani nessuno lo
sveglierà.
Tu hai un bel sorriso, una bella
voce così familiare e lontana
come girava la musica in quella
scatola strana, e mi hanno fatto
parlare, parlare tanto, di cosa, non
lo so ora non ricordo, non ricordo
no.
Bambolina, bambolina la bambina
più bella che c’è bambolina,
bambolina volerà sul cavallo del re
fai la nanna, bambolina Barbablù
sta dormendo oramai, e domani,
domani lui dormirà ancora sì,
perché domani nessuno lo
sveglierà.
Fai la nanna bambolina la bambina
più bella che c’è e domani, domani
lei dormirà ancora sì anche
domani, domani lei dormirà, finché
il suo re con un bacio la sveglierà.
Bambolina, bambolina,
Fai la nanna bambolina
fai la nanna bambolina
fai la nanna, bambolina
Bambolina
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Guarirò, guarirò
(M. Cavallo)
Guardarsi i piedi che crescono
le dita si allungano e le unghie
sfondano le scarpe
le pupille fanno uno strano gioco e
il naso butta fuoco.
L’alito diventa un laser
che fa paglia dei muri squaglia
Ahhhhhh
ha otto dita la mia quarta mano
uhm mi pare strano!
Ho accelerato i miei esperimenti
sul DNA e negli ultimi tempi
forse ingoiando intrugli di formule
maledetta me avrò sbagliato i
conti!
Sono la fata dell’ingegneria
genetica, costruisco mele che
sanno di pere, l’acido, l’acido
desossiribo nucleico in mio potere!
I peli rosso papavero intanto
crescono, mi inseguono mentre
vado allo specchio, resto un po’
con la mia faccia insieme
stessi poco bene?
E la mia faccia è una piazza di De
Chirico con manichini di burro
ficcherò la testa sotto la doccia
ma l’acqua scende giù a pallini di
ferro.
guarirò, guarirò mi do da fare
guarirò, guarirò devo scoprire.
guarirò, guarirò rifarò i conti
guarirò, guarirò ai miei
esperimenti, via da me maledette
allucinazioni devo ancora
inventare la donna nuova di
domani.
Filtri e alambicchi di traffico
d’auto la vita di città su una scheda
perforata, fra glù glù di telefoni
colorati di macchine e dati.
Esalazioni di fumi, di semafori
di aminoacidi metropolitani
come il dottor Jekill, quasi come
Dio mi sento anch’io!
Questo è il mio orgoglio della
donna che voglio, ed è per questo
che mi avventuro per dimostrare a
me stessa e al mondo l’ipotesi di
una donna futuro, perciò ho
accelerato i miei esperimenti sul
DNA e negli ultimi tempi
forse ingoiando intrugli di formule
maledetta, maledetta, avrò
sbagliato i conti.
Guarirò, guarirò mi do da fare
guarirò, guarirò devo scoprire.
guarirò, guarirò rifarò i conti
guarirò, guarirò ai miei
esperimenti via da me maledette
allucinazioni devo ancora
inventare la donna nuova di
domami.
Guarirò, guarirò mi do da fare
guarirò, guarirò devo scoprire
guarirò, guarirò rifarò i conti
guarirò, guarirò ai miei sperimenti
via da me maledette allucinazioni
devo ancora inventare la donna
nuova di domami guarirò domani
guarirò, guarirò domani
guarirò, guarirò guarirò, guarirò
via da me maledette allucinazioni
devo ancora inventare
la donna nuova di domami guarirò
guarirò, guarirò domani
guarirò, guarirò devo ancora
inventare la donna nuova di
domani.
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Stelle
(Miamartini)
Non è bello dire a tutti
ciò che senti dentro te
ma chissà perché se sei un po’ giù
puoi raccontare una favola vera
la stessa di sempre che è nata con
te
stella, stella che sparisci
nello spazio di una sera
quando il buio tuo compagno
ti nasconde, dove vai?
Stelle spente vi ho incontrate
qualche volta in tristi bar
ed ognuno ha le sue storie
che nessuno ascolterà
ho visto quasi dei bambini
convinti ancora di giocare
manovrati come burattini
più tardi qualcuno dirà:
“il gioco è finito ora a chi
toccherà?”
E passi degli anni a dimenticare
quello che sai bene
ma non ti chiedi mai
il tuo vero nome qual è
stella, stella che risplendi
nello spazio di un sorriso
quando il buio tuo compagno
ti nasconde, dove vai?
Stelle spente vi ho incontrate
qualche volta in tristi bar
ed ognuno ha i suoi motivi
che nessuno ascolterà.
Ho visto gente che lottava
per un soldo di fortuna
come tori caricati nell’arena
quanti feriti e quanti osannati
regine di plastica su troni di cera.
Stella, stella che risplendi
nello spazio di un incontro
quando il buio tuo compagno
ti nasconde, dove vai?
Stelle spente vi ho incontrate
qualche volta in tristi bar
ed ognuno ha le sue storie
che nessuno ascolterà.
C’è chi canta c’è chi suona
qualche volta c’è qualcuno
che staresti ad ascoltare per ore
ci sono donne che possono ancora
fare del corpo una strana bandiera.
E c’è chi sopra un palcoscenico
si muove con maestria
se provassi potrei farlo anch’io
ma quando è il momento, mio Dio
mi sento goffa e ridicola io
la mia paura è una nota stonata
e lo sai perché?
Non c’è niente di grande in me
Io posso soltanto cantare per te
Stella stella che risplendi
finché c’è la tua canzone
se lassù ti senti sola
scendi giù vicino a me
stella persa e ritrovata
qualche volta in tristi bar
io conosco la tua storia
ma se vuoi ti ascolterò.
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Vecchio sole di pietra
(Miamartini - I. Fossati)
Occhi neri, trapassano la mente
come spari nella notte oh vecchia
luna di sale come finirà?
Lingue rosse bruciano la pelle
ora il fuoco è arrivato ai boschi
oh vecchio sole di pietra
come finirà?
E quanto asfalto c’è da masticare
ancora? non lo so e quanti fiumi
spegneranno la mia sete?
non lo so uhm non lo so
Mani gialle attraversano il deserto
le catene hanno aperto i polsi
oh vecchio cielo di sabbia
come finirà?
ancora, ancora quanta roccia
quanta roccia da spaccare?
non lo so oh oh no
e quanti fiumi
spegneranno la mia sete?
non lo so uh non lo so.
e quanta, quanta roccia da
spaccare? non lo so oh oh no
E quanto mare devo ancora
prosciugare? non lo so e ancora,
ancora quanto asfalto c’è da
masticare ancora?
non lo so oh oh no
e quanti fiumi spegneranno la mia
sete? non lo so, non lo so, oh non
lo so, e quanto asfalto? (non lo so)
E quanti fiumi? oh no
e quanta e quanta roccia? non lo so
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Solo noi
(M. Piccoli)
Come stai? Lo so che hai l’aria un
po’ confusa le stagioni fanno
qualche scherzo, e anch’io ho
qualcosa nella borsa della spesa
qualche rospo che non va né su né
giù.
Sai volar di fantasia, mi fa paura
e però coi piedi a terra anche di più
per esempio come fa uno che si
sposa, e in mezzo a un prato
dove mette la tv?
Però l’amore è sempre bello lì
cromato soprattutto perché l’uomo
mio, sei tu.
A volte capita che sia un amore
spettinato, però la sera e chi si
ricorda più.
Solo, solo noi, solo, solo noi
parla piano che il resto forse
avanza a noi ci basta questa stanza.
Quante volte, rotoliamo giù in
discesa e mica sempre c’è un bel
prato di mimose ma basta un fiore
tra i capelli e in una sera si
dipingono di amore anche le
offese.
E si rinasce con la luce di mattina
salutando il primo bacio che verrà
il sole scioglie le paure come brina
e ci prepara già una luna che vedrà.
Solo, solo noi, solo noi
parla piano che il resto forse
avanza a noi ci basta questa stanza.
Solo, solo noi come si fa a non dire
(solo noi)
che società in amore parla piano
che il resto forse avanza
a noi ci basta questa stanza.
Solo, solo noi come si fa a non dire
solo, solo noi che società in amore
parla piano che stasera di azzurro
ci siamo, ci siamo solo noi.
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L’equilibrista
(R. Cocciante)
Sul filo teso a dieci metri sopra gli
occhi della folla l’equilibrista va
un piede dopo l’altro il circo ha la
sua stella.
Salto mortale, cuore in gola sul filo
teso la sua vita sorriso sulle labbra
spesso un bluff può farti vincere la
partita.
Tutte le sere stessi gesti, stessi
salti, stesse emozioni
mentre lavora l’orchestra suona
un’altra volta le stesse canzoni
Ma tutto questo è la sua vita
è quella che si è scelta
ma tutto questo è la sua vita
e non la cambierà con nessun’altra
mai….
Sul palcoscenico a dieci metri
dagli occhi della folla
ci sono io che canto
nota dopo nota
ognuno ha la sua stella
canto la vita cuore in mano
sul filo teso della voce.
Sorriso sulle labbra
come un clown
che ha sempre il cuore in pace
(tutte le..)
tutte le sere stessi gesti, stesse
note, tante emozioni
(io canto)
e mentre canto l’orchestra dietro
suona sempre le stesse canzoni
Ma tutto questo è la mia vita
è quella che mi sono scelta
ma tutto questo è la mia vita
e non la cambierò con nessun’altra
mai….
Sul filo testo della vita
sotto gli occhi della folla
noi siamo equilibristi
che seguono nel buio
la luce fioca di una stella….
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