Monoclonal Mouse Anti-Human CD13, Clone WM-47
Codice n. F 0831
Codice n. R 0715
Codice n. C 7073
Uso previsto
FITC-coniugato
RPE-coniugato
RPE-Cy5-coniugato
Per uso diagnostico in vitro.
F 0831, R 0715 e C 7073 trovano indicazione nella citometria a flusso. L’anti-CD13 insieme ad un pannello di
altri anticorpi è considerato essenziale per la valutazione iniziale di leucemie mieloidi acute (1, 2).
L’interpretazione dei risultati deve essere effettuata da un patologo qualificato in base all’anamnesi del paziente
e agli altri esami diagnostici.
Sinonimo dell’antigene
Amminopeptidasi N (APN), EC 3.4.11.2, GP 150 (3).
Introduzione
CD13 è una peptidasi M1, classificata come zinco metallopeptidasi (3-5). Si tratta di una proteina integrale di
membrana di tipo II dal peso molecolare di 150 kDa composta da 967 aminoacidi (3-6). CD13 è identica
strutturalmente all’amminopeptidasi N, una metalloproteasi di membrana, legante lo zinco che provoca la
degradazione dei peptidi regolatori prodotti da diversi tipi cellulari. Il gene CD13 è localizzato sul cromosoma
15 (3, 4). CD13 svolge molteplici funzioni. La molecola catalizza l’eliminazione dei singoli aminoacidi dalla
porzione aminoterminale dei piccoli peptidi e ricopre probabilmente un ruolo nella loro digestione (3-6). CD13
contribuisce al trimming dei peptidi nella classe MHC II (3), segmentando la chemochina MIP-1 che altera il
target della specificità in basofili ed eosinofili (3). CD13 funge da recettore per i ceppi specifici di virus a RNA
(coronavirus) che provocano una percentuale relativamente alta di infezioni del tratto respiratorio superiore (36). CD13 ricopre un ruolo importante negli eventi iniziali dell’interazione tra il citomegalovirus umano e le
cellule bersaglio. Il CMV incorpora la proteina cellulare CD13 nel suo involucro cosa che può favorire la
risposta dell’anticorpo CD13 specifico in alcuni pazienti immunocompromessi (3).
CD13 viene espressa sulla superficie dei progenitori granulo-monocito orientati (CFU-GM) e dalle cellule di
linea granulo-monocitica durante tutte le fasi di differenziazione, così come dagli equivalenti maligni di queste
cellule, tra i quali i blasti leucemici presenti in un’elevata percentuale di leucemie mieloidi acute e croniche ed
in una percentuale inferiore di leucemie linfoidi. (1-7). L’antigene viene anche espresso in un numero ridotto di
grandi linfociti granulari, ma non negli altri linfociti ed in uno spettro di tessuti non ematopoietici, tra cui i
fibroblasti, le cellule endoteliali, le cellule epiteliali dei tubuli prossimali renali e dell’orletto a spazzola
dell’intestino, le cellule stromali del midollo osseo, gli osteoclasti e le cellule di rivestimento dei canalicoli biliari
(3, 5-7).
Reagente fornito
I coniugati anti-CD13, F 0831, R 0715 e C 7073, sono stati ricavati da un anticorpo monoclonale murino
purificato e forniti in formulazione liquida in un tampone contenente albumina di siero bovino (BSA) all’1% e 15
mmol/L di NaN3, a pH 7,2. Ogni fiala è sufficiente per 100 test (10 L di coniugato per un massimo di 106
leucociti di sangue periferico umano normale).
Isotipo: IgG1, kappa. Concentrazione del coniugato mg/L: vedere l’etichetta sulla fiala.
Anticorpo
codice n.
Fluorocromo
Controllo negativo
codice n.
F 0831
FITC (isomero 1 dell’isotiocianato di
fluorescina)
X 0927
R 0715
RPE (R-ficoeritrina)
X 0928
C 7073
RPE-Cy5 (R-ficoeritrina – cianina 5)
X 0955
Immunogeno
Cellule leucemiche di un caso di leucemia mieloide cronica (CML).
Specificità
L’anti-CD13, WM-47, è stato incluso nel Fourth and Fifth International Workshop and Conference on Leucocyte
Differentiation Antigens e studi di diversi laboratori hanno confermato la sua reattività con l’antigene CD13 (5,
6).
L’anti-CD13, WM-47, reagisce con le cellule CFU-GM, i granulo-e monociti normali durante tutte le fasi di
differenziazione (5-7). L’anticorpo non mostra reattività con i linfociti e le piastrine (7).
L’analisi con citometria a flusso ha dimostrato che l’anti-CD13, WM-47, marca la leucemia mieloide acuta (9 su 9
casi) e la leucemia mieloide cronica durante la crisi blastica mieloide (7 su 7 casi). Non mostra reattività nella
leucemia linfoblastica acuta comune (nessun caso su 8) o nella leucemia linfoblastica acuta a cellule T (nessun
caso su 1) (7).
Precauzioni
1. Per operatori specializzati.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), sostanza chimica altamente tossica allo stato puro. Alle
concentrazioni indicate, il prodotto non è classificato come pericoloso, ma la sodio azide potrebbe reagire con
le tubature in piombo e rame formando azidi metalliche altamente esplosive. Per lo smaltimento del prodotto è
consigliabile sciacquare abbondantemente per prevenire la formazione di azidi metalliche nelle tubature.
3. Come per ogni prodotto di derivazione biologica, utilizzare procedure di manipolazione
adeguate.
(104120-002)
F 0831/R 0715/IT/C 7073/SSA/01.01.03 p 1/2
Dako Denmark A/S · Produktionsvej 42 · DK-2600 Glostrup · Denmark · Tel. +45 44 85 95 00 · Fax +45 44 85 95 95 · CVR No. 33 21 13 17
Conservazione
Conservare al buio a 2-8 C. Non utilizzare dopo la data di scadenza, stampata sulla fiala. Se i reagenti
venissero conservati in condizioni diverse da quelle specificate, occorre verificarne lo stato prima dell'utilizzo.
Non ci sono segni evidenti di instabilità del prodotto, quindi i controlli positivi e negativi devono essere condotti
simultaneamente ai campioni del paziente. Se si osserva una colorazione inattesa non imputabile a variazioni
delle procedure di laboratorio e si sospetta un problema dovuto all'anticorpo, contattare il nostro Servizio
Tecnico.
Procedura di colorazione
1.
Raccogliere il sangue venoso in una provetta contenente un anticoagulante.
2.
Isolare le cellule mononucleari mediante centrifugazione con un mezzo di separazione. Alternativamente
lisare le emazie dopo il passaggio 6.
3.
Lavare le cellule mononucleari due volte con RPMI 1640 o PBS, a pH 7,2-7,4.
4.
Miscelare 100 L di sospensione cellulare con 10 L di Anti-CD13 coniugato con fluorocromo.
5.
Come controllo negativo utilizzare un anticorpo monoclonale non reattivo del medesimo isotipo e coniugato
con lo stesso fluorocromo (vedere tabella).
6.
Incubare al buio a 4 °C per 30 minuti.
7.
Lavare due volte con PBS contenente BSA al 2%. Risospendere le cellule in un liquido appropriato per la
citometria a flusso, ad esempio in 0,3 mL all’ 1% di paraformaldeide (fissativo) in 0,01 mol/L di PBS, a pH
7,4.
8.
Analizzare con un citometro a flusso.
Si raccomanda di includere un controllo negativo e un controllo positivo appropriati ad ogni indagine, per
il controllo del reagente e della preparazione. Notare che i coniugati con fluorocromo sono fotosensibili,
quindi i campioni devono essere protetti dalla luce durante la colorazione e per l’intera durata dell’analisi.
Limitazioni specifiche
del prodotto
È stato inoltre osservata la possibilità di legame tra i coniugati RPE-Cy5 ed i monociti, risultante in una
colorazione di fondo (8).
Riferimenti bibliografici
1.
van Dongen JJM, Adriaansen HJ. Immunobiology of leukemia. In: Henderson ES, Lister TA, Greaves
MF, editors. Leukemia. Philadelphia, London, Toronto, Montreal, Sydney, Tokyo: WB Saunders
Company; 1996. p. 83-130.
2.
Thalhammer-Scherrer R, Mitterbauer G, Simonitsch I, Jaeger U, Lechner K, Schneider B, et al. The
immunophenotype of 325 adult acute leukemias. Relationship to morphologic and molecular classification
and proposal for a minimal screening program highly predictive for lineage discrimination. Am J Clin
Pathol 2002;117:380-9.
3.
Turni L, Shaw S, Watson B, Mason D. CD guide. In: Mason D, André P, Bensussan A, Buckley C, Civin
C, Clark E, et al., editors. Leucocyte typing VII. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 7th
International Workshop and Conference; 2000 Jun 19-23; Harrogate, United Kingdom. New York: Oxford
University Press Inc.; 2002. p. 761.
4.
Riemann D, Kehlen A, Langner J. CD13 – not just a marker in leukemia typing. Immunology Today
1999;20:83-8.
5.
Ashmun RA, Holmes KV, Shapiro LH, Favaloro EJ, Razak K, de Crom RPG, et al. M3. CD13
(aminopeptidase N) cluster workshop report. In: Schlossman SF, Boumsell L, Gilks W, Harlan JM,
Kishimoto T, Morimoto C, et al., editors. Leucocyte typing V. White cell differentiation antigens.
Proceedings of the Fifth International Workshop and Conference; 1993 Nov 3-7; Boston, USA. Oxford,
New York, Tokyo: Oxford University Press; 1995. Volume 1. p. 771-5.
6.
Look AT, Ashmun RA, Shapiro LH, O´Connell PJ, Gerkis V, D’Apice AJ, et al. M2.1. Report on the CD13
(aminopeptidase N) cluster workshop. In: Knapp W, Dörken B, Gilks WR, Rieber EP, Schmidt RE, Stein
H, et al., editors. Leucocyte typing IV. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 4th
International Workshop and Conference; 1989 Feb 21-25; Vienna, Austria. Oxford, New York, Tokyo:
Oxford University Press; 1989. p. 784-7.
7.
Favaloro EJ, Bradstock KF, Kabral A, Grimsley P, Zowtyj H, Zola H. Further characterization of human
myeloid antigens (gp160,95; gp150; gp67): investigation of epitopic heterogeneity and non-haemopoietic
distribution using panels of monoclonal antibodies belonging to CD-11b, CD-13 and CD-33. Br J
Haematol 1988;69:163-71.
8.
van Vugt MJ, van den Herik-Oudijk IE, van de Winkel JGJ. Binding of PE-CY5 conjugates to the human
high-affinity receptor for IgG (CD64). Blood 1996;88:2358-61.
Legenda dei simboli
(104120-002)
Numero di catalogo
Limiti di temperatura
Utilizzare entro
Dispositivo medico-diagnostico
in vitro
Conservare al riparo dalla luce
solare
Fabbricante
Consultare le istruzioni per
l’uso
Codice del lotto
F 0831/R 0715/IT/C 7073/SSA/01.01.03 p 2/2
Dako Denmark A/S · Produktionsvej 42 · DK-2600 Glostrup · Denmark · Tel. +45 44 85 95 00 · Fax +45 44 85 95 95 · CVR No. 33 21 13 17