eambiente 32 tasse

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3. Strumenti
5. Gli strumenti per il controllo
dell’inquinamento
B. Come fare per avere solo la quantitá
ottimale di esternalità?
Diverse soluzioni:
• approccio negoziale
• comando e controllo: standard ambientali
• incentivi economici
tasse ambientali
permessi trasferibili di inquinamento
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3. Strumenti
Le tasse ambientali (pollution charges)
Nel caso inquinatore-inquinato con ricerca del livello
ottimale di inquinamento, se la negoziazione non
funziona, lo stato può ripristinare il livello ottimale
eliminando l’esternalità Pareto-rilevante
Un modo è internalizzare il costo (sociale), fare in
modo cioè che il costo sociale divenga parte del
costo dell’impresa nel produrre Q, introducendo una
tassa sulla produzione di Q
Una tassa che renda uguali costi privati e costi
sociali è anche detta tassa pigouviana (A.C. Pigou)
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3. Strumenti
In ambito di danno ambientale-inquinamento, le
cosiddette tasse sull’inquinamento sono in
sostanza tasse pigouviane.
Il concetto di tassa pigouviana è semplice ed
intuitivo e segue il polluter pays principle; il
funzionamento garantisce il raggiungimento
dell’ottimo sociale mediante meccanismi di
mercato e per scelta spontanea dell’inquinante il
quale finisce per sostenere i costi che provoca
Vediamo concettualmente come funziona la tassa
pigouviana.
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3. Strumenti
t* = tassa ambientale ottimale
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3. Strumenti
La tassa pigouviana (continua)
La tassa riduce Bm(Q) di un livello t per ogni livello di Q. perciò:
Bm(Q)t = Bm(Q) - t
Quando t è fissato esattamente al valore del costo marginale
sociale nel punto di ottimo sociale, cioè Cm(QS), si ha la tassa
pigouviana ottimale (t*), perché induce il privato a produrre il
livello socialmente ottimo: tutta l’esternalità Pareto-rilevante è
“internalizzata”
In effetti, la tassa dovrebbe essere fissata proprio così: 1)
individuare il livello di inquinamento ottimo QS; 2) calcolare il
costo sociale relativo Cm(QS); 3) fissare la tassa t = Cm(QS)
Lo “stato” ricava un gettito fiscale (t* x QS) che può
ridistribuire alla collettività per compensare quella esternalità
negativa non eliminata in quanto Pareto-irrilevante
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Sembra essere una “applicazione” ideale del teorema di Coase.
Lo stato è detentore dei diritti di proprietà sul bene inquinato (per es.
acqua)
Lo stato rappresenta gli inquinati, cioè negozia con l’inquinante
accettando un prezzo solo se superiore a Cm(Q)
I negozianti stabiliranno di cedere diritti corrispondenti alla quantità QS
al prezzo t*
Beneficio netto marginale Bm(Q)
Costo sociale marginale Cm(Q)
La transazione prevede la cessione dei diritti per un controvalore (t* x
QS)
Bm(Q)
Cm(Q)
Bm(Q)t
t*
QS
Quantità (Q)
6
3. Strumenti
t* = tassa ambientale ottimale
• La tassa t* è una tassa ottimale in quanto
consente di raggiungere l’ottimo sociale in
corrispondenza di Q*.
• In che modo viene determinata t*? Essa è
uguale a CMAE in corrispondenza del punto
di ottimo.
• Se una tassa è uguale al costo marginale
esterno (cioè al danno marginale da
inquinamento) in corrispondenza del livello
ottimale di inquinamento allora è una tassa
pigouviana ottimale.
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Un’analisi formale di t*
I benefici netti sociali (BNS) sono :
[a] BNS = PQ – C(Q) – CE(Q)
[b] ∂BNS = P - ∂C - ∂CE = 0
∂Q
∂Q
∂Q
rappresenta una condizione del primo ordine per la massimizzazione di BNS.
Da cui:
[c] P = ∂C + ∂CE = ∂CS
∂Q
∂Q
∂Q
dove l’uguaglianza di costo sociale (CS) con la somma dei costi privati (C) più
i costi esterni (CE) garantisce che i BNS siano massimi. Alternativamente:
[d] P – ∂C = ∂CE
∂Q ∂Q
Oppure:
∂BNP = ∂CE
∂Q
∂Q
Usando l’equazione [c] si vede che quell’uguaglianza può essere soddisfatta
se imponiamo una tassa t*, dove:
[e] t* = ∂CE
∂Q*
in cui Q* rappresenta il livello di attività che si ottiene risolvendo l’equazione
[c]. Allora:
[f] P = ∂C + t*
∂Q*
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Equilibrio singola impresa con la tassa
€
Cmg + t*
Cmg
P
Qs*
Qm
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Tasse pigouviane e concorrenza imperfetta
A
B
SMC=costo marginale sociale, PMC=costo marginale privato, MR=ricavo marginale
QS=ottimo sociale
QM=quantitá prodotta in monopolio
In questo caso (PMC>MR in corrispondenza di QS) la tassa pigouviana é negativa
(sussidio) ed é pari al segmento AB. Quando MR>PMC in corrispondenza di QS, piú
probabile nei casi di esternalitá rilevante, si ha una tassa positiva
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3. Strumenti
Le tasse sull’inquinamento e
i costi di abbattimento delle emissioni
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3. Strumenti
Le tasse sull’inquinamento e
i costi di abbattimento delle emissioni
300
Le imprese riducono le emissioni finché i
costi di abbattimento sono uguali alla tassa
250
MAC
200
150
100
a
50
b
0
2
4
6
8
Emissions (tons/month)
10
3. Strumenti
Livello efficiente della tassa e costi di abbattimento
Marginal
damages
Marginal
abatement
costs
f
t*
c
a
0
d
b
e1
e
e*
e0
Emissions (tons/year)
Il pagamento della tassa (a+b+c+d) corrisponde solo alla riduzione di
un danno (b+d), quindi non si tratta di una vera e propria
compensazione del danno ma di un prezzo per usare una risorsa
(ambiente). Problema di equitá….. Allora il livello di emissioni e1
potrebbe essere free of tax…..
3. Strumenti
Tasse ambientali ed emissioni non uniformi
Direction of environmental flow
distance (A) = 2x distance (B)
distance (B)
Source A
Source B
Population Center
(Damage)
3. Strumenti
Tasse ambientali ed emissioni non uniformi
Zone 1
1
Zone 2
5
3
7
Zone 3
8
urban
area
Zone 4
11
10
X
2
6
4
Key:
1
X
9
Emission sources
Water quality monitoring station
Soluzione: tasse differenziate per zone
12
3. Strumenti
Tasse ambientali: pro
a) Rispondono al Polluter pays principle
b) Utilizzano i meccanismi di mercato per stabilire di fatto un
prezzo per i beni ambientali.
c) Garantiscono un risultato ottimale se sono noti sia i costi dei
danni che i costi di riduzione, e, anche se non fossero noti,
esse mantengono proprietà di minimo costo (cioè di
efficacia in termini di costo)
d) Inviano segnali importanti ai consumatori in relazione
all’inquinamento
e) Possibile adozione di strumenti per la redistribuzione del
gettito a protezione dei consumatori più poveri (penalizzati
per la bassa elasticità della domanda di beni primari)
f) Inviano segnali importanti alle imprese (strumenti di
incentivazione economica per la riduzione
dell’inquinamento)
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3. Strumenti
f) Le tasse ambientali incentivano l’innovazione
tecnologica nel controllo dell’inquinamento
MAC 1
Costi:
Prima dell’innovaz.=a+b+c+d+e (tassa + abbatt.)
Dopo innovazione=a (tassa) + b+e (abbatt.).
Riduzione dei costi totali = c+d (risparmio a
seguito dell’innovazione tecnologica).
MAC 2
t
c
a
d
b
e
0
e2
e1
Emissions (tons/year)
3. Strumenti
Tasse ambientali: contro
Nel mondo reale, le tasse sull’inquinamento rappresentano
l’eccezione anziché la regola, perché?
a) Necessitá di continui aggiustamenti sulla base dei
cambiamenti del mercato
b) Asimmetria informativa: bisogna conoscere con esattezza
Cm(Q) che è, come visto, complicato. L’inquinante, inoltre, sa
quale è la sua vera Bm(Q) mentre lo stato potrebbe non essere
adeguatamente informato. Soprattutto alcune imprese
(multinazionali, holdings, ecc.) potrebbero far risultare un Bm(Q)
inferiore a quello reale per incorrere in minore tassazione
c) Incertezza sulla funzione del danno (CMAE):
Produzione di beni da parte dell’impresa
“Dose” di inquinamento conseguente
Accumulo inquinamento lungo termine
Esposizione umana ed effetti (danni)
Valutazione monetaria dei danni
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3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
Ma una tassa pigouviana in senso stretto richiede che si
conosca almeno una parte della curva CMAE, che
rappresenta la versione marginale della funzione di costo
totale esterno, o funzione di danno.
Molti economisti e, ancor più, gli operatori preposti al
controllo dell’inquinamento ritengono che sia assai
difficile stimare concretamente le funzioni di danno e
che, anche se potessimo essere certi di alcune stime,
sarebbe possibile trovare altri esperti che proporrebbero
stime diverse dei danni, lasciando aperta la strada a
disputare circa il fondamento legale di una tassa.
Questa obiezione ha una qualche validità, e l’accusa che
le stime dei danni possano essere manipolate potrebbe
costituire un serio problema nei Paesi in cui è possibile
discutere il fondamento legale della tassazione nelle corti
dei tribunali
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3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
d) Status quo.
Un settore si opporrà sempre all’introduzione di nuove
tasse  mantenimento dello status quo
XIX secolo  unico meccanismo di controllo
dell’inquinamento consisteva nella regolamentazione
diretta, basata sugli standard e sostenuta da controlli e
pene per i trasgressori.
Le tasse, quindi, rappresentano relativamente una novità
nel contesto delle politiche di controllo dell’inquinamento;
questo elemento di novità non è sempre ben accolto
dagli organi preposti alla regolamentazione, anche
perché costoro vogliono sapere prima perché il sistema
di regolamentazione esistente non è adeguato. Non si
tratta, quindi, di porre in evidenza le caratteristiche
positive della tassazione, ma di mostrare che i sistemi
alternativi, specialmente quelli già in funzione, sono
peggiori di quelli proposti.
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3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
e) Incertezza imputata alla giustizia delle tasse
pigouviane e rischi di sovratassazione
Un timore diffuso è che la tassa andrà oltre la tassazione
dell’inquinamento Pareto-rilevante (non ottimale), fino a
giungere alla tassazione del livello ottimale di
inquinamento, o, addirittura dell’inquinamento fisico nel
caso Qs*<A (capacitá assimilazione ambiente).
L’industria potrebbe accettare il primo tipo di eventualità
(principio individuale dell’inquinatore-pagatore) ma non il
secondo (principio esteso dell’inquinatore-pagatore).
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3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
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Inoltre, anche ammettendo che i diritti di proprietà spettino
allo “stato”, che questo sia in grado di individuare QS e t* e
che valga il polluter pays principle, la tassa pigouviana fa sì
che:
Costo sociale marginale Cm(Q)
i. La tassa “sottrae” all’inquinatore più dell’esternalità
Pareto-irrilevante. Il pagamento del diritto comporta anche
un effetto redistributivo a danno dell’inquinatore
Beneficio netto marginale Bm(Q)
3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
Componente Redistributiva Netta
Bm(Q)
Cm(Q)
Bm(Q)t
t*
QS
Pagamento costi
sociali
Quantità (Q)
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Costo sociale marginale Cm(Q)
ii. La tassa si applica anche al livello di capacità di
assorbimento (Q0) generando una tassazione inopportuna
per bassi valori di Q
Beneficio netto marginale Bm(Q)
3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
Tassazione non dovuta
Bm(Q)
Cm(Q)
Bm(Q)t
t*
Q0
Quantità (Q)
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3. Strumenti
Tasse ambientali: contro (continua)
f) Aspetti internazionali e “free-riding”
Imprese nazionali penalizzate in caso di
tassa
Necessità di stipulare accordi internazionali,
ma ogni Paese ha una diversa struttura dei
costi di abbattimento
g) Incertezza circa l’efficacia della tassa in
relazione ai suoi effetti
 Chi paga la tassa è davvero sempre
l’inquinatore o l’impresa inquinante riesce a
scaricare il costo della tassa sui consumatori
(elasticità della domanda)? V. grafici seguenti
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Impatto tasse ambientali sui consumatori
€
S’
D
t*
S
PL
P
PN
*
Qs
Qm
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3. Strumenti
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3. Strumenti
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3. Strumenti
Esempi di tasse ambientali
• Tasse sulle emissioni: si fissa una tassa per
unità di inquinamento sversato. L’industria può
scegliere se pagare (e rigettare nel corpo
ricevente i propri scarichi senza depurarli) o
depurarli essa stessa e non pagare la tassa.
Es. Carbon tax.
• Tasse sui prodotti: si usano per disincentivare
l’uso dei prodotti inquinanti, quando esistono dei
sostituti non (o meno) inquinanti, o quando si
tratta di beni a domanda elastica (beni
superflui): il consumatore si sottrae alla tassa
cambiando il proprio comportamento
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3. Strumenti
Esempi di tasse ambientali
• Tasse o canoni per servizio reso: raccolta RSU,
servizi di fognatura e depurazione delle acque
di scarico
• Tasse con “deposito a rendere”: imposte su
imballaggi e prodotti che si desidera far
restituire dopo l’uso (vetro, lattine, pile). La
tassa viene pagata al momento dell’acquisto e
restituita al momento della consegna del rifiuto.
Es. tassa 5 cent a New York: riciclaggio oltre 80%
vuoti bibite; restituiti 4 cents, 1 usato per attivare
il meccanismo di recupero (piccola imprenditoria
della gestione dei rifiuti)
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