PARTECI-PAT L’amministrazione illustra le nuove scelte urbanistiche RIQUALIFICAZIONE Storia dell’ex Negrelli, riportata all’antico splendore Ottobre 2011 www.comune.piazzola.pd.it Bimestrale del Comune di Piazzola s/B - distribuzione in tutte le famiglie - stampato in 4.400 copie su carta riciclata - www.comune.piazzola.pd.it di Piazzola sul Brenta sommario editoriale IL SINDACO RENATO MARCON Un rinnovato patto con la società piazzolese; il nuovo piano regolatore “sostenibile”; la lezione del dottor Angelo Rossi In copertina L’ex Negrelli, restituita all’antico splendore grazie alla collaborazione pubblico-privato. 6 10 Editoriale 3 Un nuovo patto con i cittadini Primo piano 4 5 6 7 11 Municipio - Viale Silvestro Camerini, 3 - www.comune.piazzola.pd.it tel 049 969.79.11 fax 049 969.79.30 e-mail: [email protected] PEC POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: [email protected] PROTOCOLLO-URP–INFORMAZIONI: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00 SEGRETERIA: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00 ANAGRAFE: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00; sabato (solo stato civile) dalle 9.00 alle 12.00 COMMERCIO: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 TRIBUTI: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30; mercoledì anche dalle 17.00 alle 19.00 Riqualificazione ex Negrelli Una scuola rimasta nel cuore Piazzola e Palladio Teatro in rete Un fantasma a Teatro Contarini 8 Piazzola europea Ambiente, cultura, società 9 Dal Friuli il ricordo di Craighero Censimento 2011, le regole 10 Emergenza idraulica, puliamo i fossi 11 Aula studio, incontro generazionale L’asilo Primi passi Enaip corso per restauratori 12 Terza festa della Musica Attiva Voci piazzolesi a Saint Vincent 13 Band Marco Contarini In ascolto Sindaco e Assessori Cari concittadini, concentro il mio editoriale su tre punti cardine. LA CRISI ECONOMICA E LE MANOVRE ESTIVE. Le ripetute manovre economiche estive mettono seriamente in discussione il ruolo dei Comuni, già duramente messo alla prova dalle leggi finanziarie degli ultimi anni. E’ il risultato di una politica dissennata, che vuole ridurre i Comuni da Enti Locali autonomi – espressione della volontà e delle aspettative delle singole comunità locali - a qualcosa di simile a uffici periferici di uno Stato centralista; uno Stato che vorrebbe, senza peraltro averne le capacità, decidere tutto, in nome e per conto di tutti, in barba ai più elementari principi di autonomia. I Sin- Gruppi consiliari EDILIZIA PRIVATA-URBANISTICA-LAVORI PUBBLICI: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì anche dalle 17.00 alle 19.00 SERVIZI SOCIO–CULTURALI: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00 RAGIONERIA–ECONOMATO: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30; mercoledì anche dalle 17.00 alle 19.00 il cittadino di Piazzola sul Brenta Anno 5, Numero 3, Ottobre 2011 Direttore Silvia Bergamin Editing Informa Editrice Stampa Graphico Snc - Cittadella (PD) Per la tua pubblicità: 349.4434952 Supplemento alla testata STILELIBERO, registrata presso il tribunale di Padova 2 ottobre 2011 conto delle aspettative e delle necessità presenti nella nostra comunità. LA LEZIONE DEL DOTTOR ANGELO ROSSI. Lo scorso 25 luglio è venuto a mancare il dottor Angelo Rossi. Sindaco di Piazzola sul Brenta per due mandati amministrativi: 1956-1960 ed ancora 1970-1975, è stato un uomo che ha speso la propria intelligenza, la propria competenza e la propria esperienza per fare del bene. Un uomo che ha interpretato il suo impegno con quella sobrietà e umiltà che gli hanno permesso di entrare in sintonia con la comunità piazzolese, di cui è stato il sindaco più autentico. Un sindaco lungimirante, impegnato contro la dismissione della ferrovia Camerini, come pure in occasione della chiusura della fabbrica di concimi Montecatini; sua la scelta di istituire l’Asilo Nido a Piazzola nel 1957, primo comune della provincia di Padova, assieme a Este e Piove di Sacco. E poi la scelta fatta dal sindaco Rossi, oltre cinquant’anni fa, di dotare il comune di un PRG – uno tra i primi comuni in Italia – è stato un grande atto d’amore nei confronti del nostro Comune che, nel momento della vendita del patrimonio Camerini, correva davvero il rischio di subire drastiche trasformazioni che avrebbero potuto snaturare e far perdere la singolare identità di un territorio che oggi molti ci invidiano. In queste settimane, in cui andiamo a dare nuove linee guida allo sviluppo “sostenibile” del nostro territorio, rappresenta per noi una stella polare la lezione del sindaco Angelo Rossi. Il percorso partecipativo, iniziato nel 2009 con la firma dell’accordo di co-pianificazione con l’Amministrazione Provinciale, ha superato le prime 2 fasi delle tre previste dalla Legge Regionale 11/2004. La strada della condivisione continua, coinvolgendo la cittadinanza frazione per frazione con sei incontri pubblici, presenti il Sindaco e l’assessore all’urbanistica Renzo Cortese; i cittadini alla fine dell’incontro potranno ritirare il modulo per la presentazione delle eventuali osservazioni. 14 Insieme per Piazzola POLIZIA MUNICIPALE: mercoledì dalle 16.00 alle 18.45, venerdì dalle 10.00 alle 12.30, sabato dalle 9.00 alle 12.00 BIBLIOTECA CIVICA A.MANTEGNA: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30; venerdì anche dalle 9.00 alle 12.30 daci hanno gridato con forza, a Milano, la loro rabbia, in una manifestazione di protesta alla quale ho voluto partecipare; una protesta unita a molte e ragionevoli proposte che non hanno trovato ascolto. Dobbiamo resistere e rendere forte il tessuto di relazioni che garantisce la coesione sociale della comunità. Mai come adesso, complici la crisi economica internazionale e le infelici scelte del Parlamento, risulta determinante consolidare il dialogo e il confronto con tutte le forme associative presenti nel territorio, al fine di condividere le scelte che dovremo fare, a partire dal prossimo Bilancio di Previsione, per confermare (se possibile) la quantità e la qualità dei servizi alle famiglie storicamente erogati dal nostro Comune. IL NUOVO PIANO REGOLATORE. Per parte nostra confidiamo che il Piano di Assetto del Territorio (PAT, il nuovo nome del Piano Regolare) che finalmente, dopo il lungo iter amministrativo previsto dalla legge, abbiamo adottato in Consiglio Comunale il 30 settembre, possa contribuire a stimolare lo sviluppo locale. A tale proposito, poiché ora ci troviamo nella fase della pubblicazione e delle osservazioni, invito i cittadini ad informarsi – sia con gli incontri pubblici programmati nelle frazioni, sia tramite i propri tecnici di fiducia o recandosi direttamente in Comune – affinché nell’elaborazione del successivo Piano degli Interventi (PI) il provvedimento che puntualmente dirà dove e quanto si potrà edificare nei prossimi 5 anni, il Comune possa tenere ottobre 2011 3 primo piano primo piano LA STORIA DELL’ISTITUTO NEGRELLI, LE SCUOLE DI AVVIAMENTO PROFESSIONALE (“LE SCOE DE L’AVIAMENTO”) Un percorso lungo oltre un secolo: scuola elementare, corsi professionali, l’abbandono ed il recupero Nel numero dello scorso mese di giugno veniva data informazione dell’ultimazione dei lavori di recupero dell’edificio, ex scuola elementare “Negrelli”. Si tratta di uno degli edifici più significativi del centro di Piazzola sul Brenta, la cui storia merita senz’altro di essere ricordata. Il grande edificio denominato “Negrelli” fu eretto ad opera dell’Amministrazione comunale negli ultimissimi anni dell’ottocento per dotare il capoluogo, allora in rapida espansione, di una moderna e grande scuola elementare, e rappresenta senz’altro l’opera pubblica più impegnativa (anche sotto l’aspetto economico) e importante realizzata in quel periodo. Anche se di iniziativa pubblica fu senz’altro uno dei primi edifici realizzati all’interno e in conformità al Piano Camerini, ed anzi con la sua presenza e le sue linee è uno degli edifici che caratterizzano il centro, e soprattutto la piazza, del capoluogo. Lo stabile è ricordato per la prima volta in una cartolina celebrativa del 1904 nella quale vengono raffigurate le trasformazioni subite dal centro, ove nella legenda viene indicato come “Fabbricato scolastico (Scuole elementari inferiori o superiori N. 10)”, Dove, accanto all’indicazione di “fabbricato scolastico” quel numero 10 sta ad indicare la presenza di ben dieci aule nelle quali si svolge l’attività didattica. Ricordiamo che ancora sul principiare del XX secolo l’obbligo all’istruzione era solo per il primo triennio dei cinque anni previsti per le scuole elementari. Dal 1904 (Legge Orlando) l’obbligo venne esteso fino al dodicesimo anno di età. Le scuole elementari vennero divise in due cicli triennali (inferiore con le classi I, II e III; e superiore comprendenti le classi IV, V e VI). Da un prospetto redatto dall’Amministrazione Comunale nel 1908, al quale fece capo fino al 1911 il pagamento degli stipendi ai maestri, apprendiamo che gli insegnanti in servizio nel Comune erano quindici, compresa la maestra, signorina Virginia Antonelli, ricordata ancora in tempi recenti come insegnate esemplare, e già promossa direttrice didattica per la sua dedizione e le sua capacità lavorative. Sempre dal medesimo prospetto troviamo che la popolazione legale del Comune di Piazzola sul Brenta, rilevata al censimento del 1901 era di 7024 abitanti, mentre la popolazione scolastica ne rappresentava il 17% ovvero circa 1.200 alunni (nel prospetto non è riportato il dato). Agli insegnanti erano affidate le quindici classi del Comune, delle quali, ben sette erano situate nel capoluogo, ovvero nel nuovo grande edificio scolastico, e di queste, sei appartenevano al primo triennio e solo una al secondo ciclo dell’appena avviata riforma. Ancora una curiosità, delle sei classi del primo ciclo di Piazzola, due erano maschili, due femminili e due miste; mentre l’unica classe del secondo ciclo era mista. Troviamo la maestra Antonelli protagonista di un ricordo raccolto nella recente pubblicazione, Il Colore dei Ricordi: “Mia mamma fre4 quentava le scuole elementari dalla maestra Antonelli che era un’insigne insegnante … Mia mamma si ricorda che quando è tornato Pierpaoli Guido dalla guerra di Libia è stato accolto alla stazione di Piazzola dagli amici, portato a spalla a mo’ di trionfo, … e poi si è recato nelle scuole per raccontare la sua storia. Ed il ricordo di mia madre è questo, che come è entrato in classe la maestra ha detto: “Ragazzi, tutti in piedi perché qui entra un eroe” (cfr. Il Colore dei Ricordi). Ed infatti, è puntualmente ricordato “l’eroe” Guido Pierpaoli nella lapide che fra il 1913 e il 1914 venne murata in uno dei locali all’interno dell’edificio per ricordare i “figli di Piazzola che, combatterono in Libia, onorarono la patria”. Lapide che, sormontata da un pregevole fregio riporta gli anni della guerra, 1911, 1912, e incorniciato da magnificenti fronde di palma, olivo e alloro, lo stemma allora in vigore del comune di Piazzola; forse il più completo in termini araldici, nel quale si trovano raffigurati: nei quarti l’aquila dei Dente, il giglio contariniano, la ruota carrarese e la cometa cameriniana; mentre nell’ovale al centro è raffigurato il fiero leone rampante dei Belludi. Fra il 1920 e il 1921 vennero invece poste le due lapidi esterne per ricordare un evento ben più epocale e sanguinoso: la prima Guerra Mondiale, che in qualche modo coinvolse anche Piazzola sul Brenta e il “nostro” edificio, che venne adibito ad alloggio per truppe ed ufficiali in transito per il paese. Nella prima lapide è scolpito il lungo elenco dei soldati piazzolesi caduti per la patria, e nell’altra il celebre bollettino della vittoria del 4 novembre 1918, Dal momento dell’inaugurazione delle lapidi e per tutto il ventennio, il cortile della scuola, ma anche la parte dell’antistante Viale dei Contarini e parte della piazza non ancora efficacemente delimitata dai doppi filari di platani, divenne uno dei due centri, veri e propri “altari civili” ove venivano celebrate le ricorrenze patriottiche (l’altro era il monumento ai caduti, “A la virtù di nostra gente” inaugurato nel 1924 nel piazzale della rimembranza fra la stazione ferroviaria e il duomo parrocchiale). Anche al cospetto delle due lapidi, nel ricordo dei caduti e nella celebrazione del mito della Grande Guerra e di fronte a “piccole adunate oceaniche” di paese, il regime, attraverso i dirigenti locali, rafforzava il suo potere e permeava di se la vita dei piazzolesi. na abilitazione. I corsi professionali al lavoro rimasero nell’ edificio fino al 1962/1963, quando le scuole di avviamento vennero abolite a seguito della creazione della scuola media unificata e obbligatoria, che permetteva l’accesso alle scuole superiori. Non cessò invece di esistere l’addestramento professionale, in quanto nel 1962, su un terreno offerto dalla parrocchia nelle immediate adiacenze della chiesa parrocchiale, venne aperto il nuovo, adeguato e moderno e Centro di Addestramento (tuttora in attività), che permetteva un sbocco formativo al termine della scuola dell’obbligo. Nel 1972, con l’inaugurazione del nuovo plesso delle scuole medie, ora denominato “Luca Belludi”, il “Negrelli” venne nuovamente liberato, ma per essere subito utilizzato, stavolta come scuola superiore; nel 1970 avevano infatti preso avvio i corsi per ragione- ria, dapprima con una sola sezione come succursale dell’Istutito “Girardi” di Cittadella, e poi in considerazione della notevole affluenza come istituto autonomo “Rolando da Piazzola”. Per quasi vent’anni l’edificio rimase sede (anche se ben presto insufficiente) dell’Istituto “Rolando”, finchè anche a quest’ultimo venne assegnata una sede moderna ed adeguata in Via Dante nell’area “ex concimi”. Dopo di allora l’istituto “Negrelli” – le “scoe de l’aviamento” non ebbero più alcun ruolo pubblico. L’edificio vecchio e lasciato a se stesso, senza alcuna manutenzione, venne ancora per qualche tempo utilizzato come sede di associazioni locali, o meglio più deposito di materiali, che vera e propria sede operative. Defiitivamentre abbandonato a fine anni ’90 del secolo scorso e in parte fatiscente, venne chiuso fino ai recenti lavori di recupero del 2009/2010. LA LETTERA: “DENTRO L’EX NEGRELLI HO TRASCORSO I MIGLIORI ANNI DELLA MIA VITA” Sono passati 26 anni da quell’esame di maturità Una terza lapide venne infine aggiunta nella seconda metà degli anni quaranta per ricordare i caduti della seconda guerra mondiale. A dimostrazione del carattere globale del conflitto e di come esso abbia coinvolto direttamente anche la popolazione del paese, nella lapide è stata attuata una rigorosa distinzione tra i morti, differenziati tra militari caduti, militari dispersi, civili e partigiani. Fra i militari morti non sono stati compresi coloro che prestavano servizio sotto le insegne della Repubblica di Salò. Nel secondo dopoguerra le cerimonie nel ricordo dei caduti si svolsero nel piazzale della scuola ancora per qualche tempo, per mantenere più che altro un legame con i parenti defunti (fratelli e genitori, soprattutto), almeno fino alla metà degli anni ’70; successivamente divenne prevalente la celebrazione di fronte al monumento di Piazza IV novembre, più semplice anche da associare alla celebrazione religiosa nella vicina grande chiesa arcipretale. Le scuole elementari rimasero alloggiate nel “Negrelli” fino al 1934, quando trovarono una nuova e conveniete sede nel nuovo grande edificio poi intestato a “Paolo Camerini” costruito oltre il passaggio a livello ferroviario, verso la fine del Viale dei Contarini, mentre nel “nostro” edificio lasciato così libero trovarono posto le scuole per l’avviamento professionale al lavoro: le “scoe de l’aviamento” è infatti la denominazione con la quale l’edificio rimase “incrostato” da allora nella memoria di generazioni di piazzolesi. Inizialmente, a partire dal 1938, le scuole per l’avviamento avevano un solo indirizzo agrario della durata di un biennio; mentre fu solo all’indomani della fine della guerra, nel 1947 che ebbero inizio anche i corsi di avviamento al lavoro industriale, sempre di durata biennale, mentre fu solo nel 1952 che l’Amministrazione comunale riuscì ad ottenere la trasformazione dei corsi da biennale a triennale, regolarizzando di fatto una situazione che in precedenza non dava titolo al rilascio ad alcuottobre 2011 Ogni volta che passo davanti alla “mia vecchia scuola” dico puntualmente ai miei figli: “ecco qui è dove ho studiato io…” e loro, immediatamente mi rispondono: “lo so papà me l’hai detto anche ieri sera”. Benché siano passati 26 anni da quell’esame di maturità, ciò che rappresentano quei muri per me è vivo ancora nei miei ricordi. Questo edificio, ora tornato all’originario splendore e tecnicamente avveniristico, rappresenta per quelli come me che ci hanno invece studiato dentro, qualcosa di più, molto di più, ma anche qualcosa di diverso. Dentro il “Rolando” chiamato prima ancora “Negrelli” ho trascorso i migliori anni della mia vita. Quando a casa, molto prima di Renato Zero, ce lo dicevano, in realtà nessuno di noi ci credeva . Allora si pensava a studiare, a “fare ginnastica” e non certo educazione motoria portandosi le scarpe di ricambio dentro un sacco di stoffa, arrivando a scuola con i libri raccolti da un elastico senza zaini griffati. Una volta varcata la porta principale, inebriati dal profumo di caffè che Elisa preparava per i prof, ci si immergeva nelle voci echeggianti dalle aule in cui tutti si conoscevano e salutavano : discorsi accesi su motorini, vespe e relative elaborazioni . Prima dell’inizio delle lezioni le varie classi erano delle vere e proprie officine in cui scambiarsi pezzi di ricambio e informazioni per far guadagnare quei 3 km in più dal proprio motore. Ma le appassionate discussioni di carburatori e marmitte lasciavano ben presto spazio alla campanella che, avida di tempo, inesorabilmente ci faceva capire che eravamo tutti lì per altri motivi. Non sempre eravamo pronti a dar subito spazio ai gironi dell’inferno di Dante o ai gas nobili della tavola di Mendeleiev , ecco allora che l’odore pungente di miscela al 2% rimaneva appeso all’aria della classe con il consueto disappunto delle ragazze, impegnate quasi sempre ad osservarsi in specchietti minuscoli, nascosti nei loro astucci inaccessibili al mondo. Sicuramente qualche prof. ritardatario c’era, e non sempre eravamo dispiaciuti per questo: si approfittava allora per ripassare qualche altra materia o al massimo uscire dalla classe rifugiarsi nei bagni e fumare clandestinamente una mezza sigaretta in quattro, spalancando le finestre a -10 °C. Quando però si apriva la porta della V B ed entrava chi all’epoca si vedeva con rispetto ed un po’ di soggezione tutti esclamavano, e senza per questo vergognandosene: “buongiorottobre 2011 no prof”. Mi fa sorridere un po’ ora se penso che non sapevamo neppure cos’erano i cellulari e gli sms . Sì, quelli che a volte oggi ci fanno vibrare i pantaloni. Strappavamo qualche foglio dal quaderno e piegato in quattro, scrivevamo con la penna bic timidi e quanto mai troppo ottimistici inviti da consegnare ai nostri amori segreti . La risposta arrivava se tutto andava bene il giorno dopo, ma se diversamente non eravamo riusciti nel nostro intento, il biglietto non tornava più indietro. I bidelli allora, così si chiamavano, erano sempre pronti ad ascoltare le nostre confessioni e darci qualche consiglio o anche solo la classica botta sulla spalla o, se lo meritavamo, anche qualche generoso“peadon sul cueo”. La scuola dunque era un vero e proprio prolungamento delle nostre famiglie, un luogo dove far confluire davvero esperienze ed emozioni, dove imparare in serenità con momenti di confronto, tra docenti e alunni, quasi sempre costruttivi e mai disgreganti. Escludo sì coloro che, seduti svogliatamente in giacca e cravatta dietro la loro cattedra (perché c’erano anche ventisei anni fa…), attendevano il suono della campanella più di noi. Ricordo invece con sincero affetto i professori che mi hanno aiutato a crescere insegnandomi le loro materie con passione e soprattutto con il grande pregio di farmi amare lo studio e mai sopportarlo per dovere. Alcuni momenti della vita scolastica sono rimasti indelebili. Ogni due o tre anni ci troviamo ancora per una cena con quella classe V B insieme a quasi tutti i professori che hanno fatto veramente grande il Rolando da Piazzola (al prof. Miolo tra l’altro il merito d’averne scelto a suo tempo il nome). Ho visto di recente un filmato dell’attuale Rolando relativamente una rassegna musicale indetta per le scuole e sono andato a visitare il sito della scuola, veramente molto ricco di sezioni. Nel 1984 non c’era internet, non c’erano le mail, non esistevano i cellulari, niente iPhone, comparivano i primi computer e il linguaggio in DOS. I contatti tra di noi avvenivano oltre che a scuola, esclusivamente per telefono di casa o se avevi voglia di uscire, in vespa suonando il campanello di casa. La “responsabilità”, mi si passi questo termine, che hanno oggi i giovani del Rolando a mio avviso è proprio quella di tenere viva la struttura scuola, farla crescere in armonia considerando i vari ruoli, nel rispetto delle va- rie posizioni, in sinergia con docenti e personale ausiliario. Sì, forse, al tempo, il successo del nostro attaccamento alla scuola era proprio il nostro spirito di “voler bene” ad essa nel senso più stretto del termine. Sicuramente questo nostro ultimo periodo storico lascia un po’ sbigottiti di fronte ad alcune scelte fatte proprio in ambito scolastico e dunque culturale. E’ difficile comprendere ed accettare alcune posizioni e scelte che recidono inesorabilmente dal basso. La scuola sicuramente aveva bisogno di una riorganizzazione ma non di troncature così improvvise. Le potature vanno sempre fatte con parsimonia ed accortezza al fine di non indebolire ulteriormente la pianta o peggio farla morire. Lo sforzo che si chiede ora ai giovani è più grande del nostro. All’epoca avevamo una struttura (certamente non l’edificio) solida o quantomeno affidabile. Ora è difficile, per gli studenti, per le famiglie, per chi insegna e per chi pulisce, per tutti. Se potessi ritornare a scuola per un periodo, anche piccolo, quella di un tempo, lo rifarei subito. Ora che passo davanti all’ex Rolando ed ammiro davvero di gusto il gioco di luci e colori dell’edificio intravedendo un bellissimo puma illuminato dai riflettori sull’entrata di sinistra, penso con un po’ di nostalgia a quel pavimento dissestato della mia classe, riparato con un getto di asfalto a freddo o alla porta della III B con un buco grande quanto un dito nel quale il giorno dell’ultimo di carnevale del 1984 ci infilammo un petardo acceso. Quella volta il botto spaventò a morte la prof.ssa di ragioneria che uscì gridando a squarciagola: “ E’ un attentatoooo!!”. Ci tornerei sì ed è quello che dico sempre ai miei figli ora che lavoro per garantire anche i loro studi: “studiè, imparé e no ste rovinarve che to pare anni indrio pur studiando seriamente el se ga anca tanto divertio…”. A chi ora occupa i locali del Rolando non posso che augurare tutto il mio bene, a noi che da sempre viviamo a Piazzola resta la fortuna di aver visto risorgere questo importante edificio, e a quelli in particolare che come me ci hanno lasciato dentro sorrisi, lacrime, inchiostro, fumo di sigaretta e briciole di Fiesta Ferrero, la speranza davvero di lasciare alle nuove generazioni l’entusiasmo di poter ristabilire con la propria scuola il buon clima che ha caratterizzato quegli anni così leggeri della mia gioventù. 5 primo piano primo piano DUE IMPORTANTI SCOPERTE ESALTANO IL VALORE ARTISTICO DI VILLA CONTARINI E DEL TEATRO D’OPERA LA RETE TRA I COMUNI DELL’ALTA PADOVANA E LA COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA C’è la certezza, non ci sono più dubbi: Andrea Palladio iniziò a progettare Villa Contarini La Città di Piazzola sul Brenta capofila del nuovo progetto culturale “Comuninrete” Il 2010 è stato un anno davvero fortunato per Villa Contarini. Sono state compiute infatti due importanti scoperte: La prima coinvolge nientemeno che Andrea Palladio. Finalmente se ne ha la certezza: Villa Contarini di Piazzola è stata da lui progettata! Voci autorevoli del passato e nuovi documenti davano come possibile un suo intervento, ma ora non ci sono più dubbi. Il merito della scoperta è del Direttore del C.I.S.A. (Centro Internazionale Studi Andrea Palladio) Professor Guido Beltramini. Riesaminando un disegno di Andrea Palladio già conosciuto, ha scoperto che esso riproduce con esattezza nella forma e nelle dimensioni il pianterreno ed il primo piano del corpo centrale di Villa Contarini. La facciata, in questo disegno, è adornata da tre serliane. Quella al centro è stata in seguito trasformata in portale d’accesso. Il corpo centrale sarà poi ampliato con un ritocco della profondità e l’aggiunta di altri piani. In un disegno datato 1556 si nota la presenza, ai lati del corpo centrale, di due barchesse, caratteristica di diverse Ville Palladiane. L’aspetto attuale di Villa Contarini, con il suo carattere barocco e la grande piazza porticata, si ritiene sia stato ideato da Marco Contarini. Molti aspetti dell’opera tuttavia fanno pensare che la progettazione di questa grande concezione sia stata affidata al grande architetto Baldassarre Longhena. La seconda importante scoperta riguarda il Teatro d’Opera di Piazzola costruito da Marco Contarini: il superbissimo, capacissimo, nobilissimo Teatro, come scrissero i contemporanei. Era il più grande della Repubblica. Il suo funzionamento veniva garantito da un complesso apparato creato in loco: la Scuola di Musica nel “Loco delle Vergini”, a sua volta munito di un piccolo teatro; una Litografia (sempre nel “Loco”) per la stampa dei libretti d’opera e per le incisioni; una Fabbrica di macchine sceniche; un gran numero di Botteghe Artigiane. Solo i grandissimi teatri moderni possono oggi disporre di un simile apparato. Ebbene, alla sua inaugurazione, nel 1679 e nel 1680 vi furono rappresentate due opere: “Le amazzoni nelle isole fortunate” e “Berenice vendicativa” . Giunsero a Piazzola per l’occasione gli ambasciatori dell’Imperatore, del Re di Spagna e del Re di Francia Luigi XIV e nobili e borghesi dagli Stati italiani e da tutta Europa. Il Teatro, capace di più di mille spettatori comodamente seduti, era gremito. Marco Contarini (con questa ed altre importanti iniziative), mentre serviva la Repubblica, assecondava così le sue ambizioni politiche miranti al dogado. La gran parte degli studiosi riteneva che (dopo la morte del Grande Procuratore nel Nella primavera di quest’anno, partendo dal progetto regionale “Rete Eventi 2011” e dalla proposta della Provincia di Padova di creare un progetto unitario di Rete tra Comuni, la Città di Piazzola sul Brenta insieme ad alcuni Comuni dell’Alta Padovana ha dato avvio a momenti di incontro e confronto sulla cultura e sul “fare cultura insieme”. Da qui la nascita di un nuovo progetto. Il progetto denominato “Comuninrete”, tra i Comuni di Piazzola sul Brenta, Limena, Villafranca Padovana, Curtarolo, Villa del Conte, San Giorgio in Bosco, Fontaniva, Grantorto e Gazzo Padovano, prevede tra le sue finalità la valorizzazione del territorio, degli enti e delle associazioni locali, attraverso la “costruzione” di un progetto culturale che metta a valore la pluralità e l’insieme delle risorse presenti ai fini della promozione dei nostri Comuni. Le nostre realtà sono connotate da contiguità e omogeneità territoriale. Pur se segnate dalle trasformazioni prodotte dalle diversificate vicende storiche e scelte di natura socio-economica, questi Comuni sono accomunati da un patrimonio storico ed architettonico (quali Ville, corti, piazzette ecc.) e soprattutto ambientale e paesaggistico (dalla pianura padovana al fiume Brenta ecc ), ricco di luoghi da svelare e raccontare. 6 Prospetto della Villa attuale con evidenziato in rosso il disegno originario del Palladio 1689) il teatro non fosse stato più utilizzato e addirittura abbattuto o distrutto da un incendio. Ora la sorprendente scoperta: il Teatro di Piazzola era ancora attivo un decennio circa dopo la morte di Marco Contarini. Il prof. Marc Leman dell‘Università di Gand (Belgio) infatti, nel corso di un convegno sulla Storia della Musica organizzato dalla Fondazione Ghirardi a Villa Contarini, ha introdotto la sua relazione annunciando che il prof. Bruno Forment dell Università di Oxford aveva pubblicato sulla rivista “Early Music”, nell’agosto del 2010, un articolo sul Grande Teatro di Piazzola. Il prof. Forment ha preso in esame: “I Codici Musicali Contariniani” nella Biblioteca Marciana (la più ricca raccolta di partiture musicali del ‘600 allestita nella sua Villa di Piazzola da Marco Contarini) e “L’Orologio del Piacere” (stampato nel 1685 presso il Loco delle Vergini). Ma l’importante novità della sua ricerca è data dall’individuazione, nel Museo D’Arte della città di W orcester in Massachussets (USA), di un dipinto del 1702, opera del pittore Alessandro Piazza (attivo in quel tempo a Venezia), in cui è riprodotta la prima scena I Comuni coinvolti intendono con questo progetto valorizzare il loro comune patrimonio, il grado di attrattività ed accoglienza del territorio per favorirne lo sviluppo attraverso la creazione di un moderno polo culturale-turistico-paesaggistico. I soggetti coinvolti nel progetto sono consapevoli che tali opportunità potranno essere pienamente sviluppate solo in un’ottica di sistema territoriale, con un metodo di lavoro condiviso in grado di mettere in gioco i contributi di idee, risorse e strumenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso la “cultura”; costruire relazioni strette fra le persone, la cultura e il territorio; valorizzare il capitale culturale, turistico e paesaggistico del nostro territorio; promuovere diverse forme artistiche e di spettacolo, soprattutto il teatro, facendo attenzione alla qualità ed all’eccellenza presente nel territorio a livello locale, provinciale e regionale; promuovere i luoghi culturali, turistici e paesaggistici all’interno degli itinerari, dei circuiti e dei percorsi per narrare in modo più efficace i nostri luoghi; coordinare vari interventi, progetti ed eventi fra comuni, attraverso la circolazione e diffusione reticolare delle iniziative nel territorio. La prima iniziativa “Insieme a Teatro” vede nove Comuni impegnati in 24 serate in un unico cartellone che rientra nel progetto RetEventi Cultura Veneta 2011. La rassegna prevede il coinvolgimento di compagnie professionali che si muoveranno nel territorio proponendo diverse rappresentazioni, di ottimo livello, con l’intento di valorizzare l’entità lavoro del settore teatrale. La finalità del progetto è di avvicinare il pubblico al “Teatro di qualità” decentrandolo dalla grandi città ed adattandolo alle caratteristiche locali, proponendo così spettacoli di buona qualità a costi accessibili a tutti. L’iniziativa è stata presentata in una Conferenza Stampa svoltasi in Villa Contarini (nella foto al centro) alla presenza dell’Assessore Provinciale Dott. Leandro Comacchio, di Sindaci e Assessori dei Comuni dell’Alta Padovana, dei giornalisti locali, nonché di registi ed attori delle Compagnie Teatrali. “SPETTACOLI DI MISTERO” ANCHE A PIAZZOLA SUL BRENTA del primo atto dell’ opera “Berenice Vendicativa”. A tredici anni dalla morte di Marco il Teatro di Piazzola era dunque ancora in piena attività. Si potrebbe tuttavia ipotizzare che detto dipinto raffiguri una scena di quell’ opera eseguita a Venezia in uno dei numerosi suoi teatri, ma alcuni particolari non lasciano dubbi: vi appaiono infatti due elefanti con castello sul dorso, caratteristica del palcoscenico del Teatro di Piazzola. Inoltre, a differenza di altre opere del compositore Domenico Freschi, autore della stessa, Berenice non fu mai rappresentata nei teatri veneziani. Ciò a causa della complessità scenica dell’ opera. Solo nel Capacissimo Teatro di Piazzola infatti, con un palcoscenico di ben 67 ottobre 2011 ottobre 2011 metri di profondità e 20 di larghezza, potevano trovar spazio e movimento circa cinquecento fra attori e comparse. La trama dell’ opera richiedeva anche l’apparizione sul grande palco di una scena di caccia dal vivo di cervi, orsi e cinghiali. L’opera si concludeva infine con l’apparizione di sei carri colmi di prigionieri e trofei con la Regina Berenice assisa su di un carro trionfale tirato da quattro cavalli. Queste scene spettacolari volte a stupire e a sorprendere erano ritenute, nella concezione barocca del Seicento, aspetti essenziali nel decretare il successo di un’ opera musicale. Bruno Onorelli Tito Longo Fondazione G.E. Ghirardi Un fantasma a teatro Contarini Quest’anno anche Piazzola sul Brenta partecipa al Festival “Veneto: Spettacoli di Mistero”, organizzato dalla Regione Veneto e dal Comitato Regionale Unpli, con lo spettacolo teatrale “Un fantasma a teatro Contarini”. Testo e regia di Chiara Callegari. Lo spettacolo è ambientato a Piazzola nel 1680. A Villa Contarini fervono i preparativi per “Erginda”, rappresentazione con la quale si inaugurerà il Teatro Piccolo, il teatro del Loco delle Vergini. Marco Contarini ha già spedito gli inviti, la librettista Antonia Fontana sta appor- tando le ultime modifiche al copione, la sarta confeziona gli abiti di scena e le orfanelle del collegio imparano le battute, ma… nelle sale della villa si odono strani rumori… La rappresentazione si svolgerà presso la Sala delle Conchiglie di Villa Contarini sabato 19 novembre. Sono previsti due spettacoli: alle ore 17.00 e alle 21.00 Organizzatori: Pro Loco di Piazzola sul Brenta, con la collaborazione della Fondazione G.E. Ghirardi e con il patrocinio della Città di Piazzola sul Brenta. 7 primo piano primo piano Un particolare e sentito ringraziamento va alla Pro Loco di Piazzola che ha offerto le cene agli oltre 70 ospiti e ai collaboratori, allietando le serate con menù molto gustosi ed apprezzati. 1-6 LUGLIO: L’INCONTRO CON LE DELEGAZIONI DELLE CITTÀ DELL’EST EUROPA, KOSTRZYN NAD ODRA E KAVARNA Piazzola sul Brenta incontra l’Europa, il racconto dell’ospitalità alla città polacca e a quella bulgara Da sinistra: Antonio Danieli Assessore del Comune di Piazzola sul Brenta, Clodovaldo Ruffato Presidente Consiglio Regionale Veneto, Sevinch Kassalova Vice Sindaco del Comune di Kavarna, Zbignew Biedulski Vice Sindaco del Comune di Kostrzyn nad Odra A Piazzola sul Brenta dall’1 al 6 luglio si è svolto un meeting con due città europee: Kostrzyn nad Odra e Kavarna. Il programma “Europa per i cittadini” della EACA Education Audiovisual & Culture Executive Agency – EC ha visto la nostra città artefice del progetto: Fil rouge into Young and Music; l’obiettivo è quello di creare l’integrazione culturale tra i cittadini, le associazioni locali e le giovani generazioni della città gemellate. L’espressione chiave di questo progetto è il senso di comunità che si sviluppa dalla musica. Cinquantadue cittadini polacchi e ventiquattro cittadini bulgari sono stati a Piazzola per confrontarsi e scambiarsi esperienze. La cooperazione e la comunicazione tra i partner sono state buone, e sarà la base per sviluppare insieme nuove proposte di progetto. I partner hanno organizzato gruppi di lavoro operativo per presentare la loro musica. I delegati dei Comuni hanno lavorato con passione per creare una vera e propria rete con vantaggi reciproci: lo sviluppo di una coscienza condivisa attorno al concetto che lo scambio culturale è la base per approfondire la conoscenza storica e geografica reciproci. E inevitabilmente questo processo di integrazione ha un impatto sulla realtà locale, come dimostrato a Piazzola, con il coinvolgimento delle associazioni locali. I giornali locali e i siti internet hanno presentato il progetto alla popolazione ed incoraggiato i cittadini a seguire le esibizioni musicali dei partner, sia per la musica tradizionale che per quella rock. Il progetto ha pienamente raggiunto il suo 8 obiettivo, come si può vedere attraverso i commenti inviatici. Kostrzyn nad Odra (Polonia): “Gli incontri tra rappresentanti di Italia, Bulgaria e Polonia è stato molto proficuo e interessante per la delegazione di Kotrzyn. Tutti i rappresentanti della nostra città, dal vice sindaco ai consiglieri comunali, dai funzionari della città agli abitanti di Kostrzyn e ai gruppi musicali, sono stati alloggiati in una scuola a Piazzola. Nell’ambito del progetto, si sono svolte riunioni con enti locali italiani a Padova, a Venezia e a Piazzola sul Brenta, dove è stato presentata la nostra città. Durante il soggiorno a Piazzola sul Brenta, rappresentanti delle autorità locali hanno firmato un accordo di collaborazione tra le nostre città. L’accordo dà la possibilità di sviluppare contatti nel settore turistico, in quello economico e commerciale, nel settore dell’istruzione, in quello culturale e in quello sportivo. E’ stata anche una grande esperienza per noi avere preso parte agli incontri organizzati da Piazzola sul Brenta, ci hanno dato la possibilità di conoscere nuove persone, la cultura ed i costumi di altri paesi. Durante il loro tempo libero, i rappresentanti della città di Kostrzyn hanno avuto anche la possibilità di visite molto interessanti, le città di Padova e Venezia. Il momento più importante è stata la performance musicale nelle varie categorie: musica tradizionale, musica popolare e rock. La città di Kostrzyn è stata rappresentata sul palco nel centro della Piazzola dai 2 gruppi “Drzewiczanie” e “Smoothsonic” il primo folk ed il secondo rock. E ‘stato molto bello per noi vedere gli applausi del pubblico, in particolare, la comunità polacca di Piazzola e di Padova. Riassumendo: è stato un grande piacere per tutti noi aver preso parte a un evento interessante. Ci auguriamo che la nostra collaborazione sarà fonte di sviluppo nel futuro”. Kavarna (Bulgaria): “La gente di Kavarna è stata molto felice di essere stata a Piazzola sul Brenta. Hanno apprezzato la città, ma sono stati molto impressionati dal suo patrimonio culturale e soprattutto da Villa Contarini. Inoltre hanno gradito molto le visite culturali a Verona, Venezia, Padova e Vicenza. L’organizzazione del progetto è stato a un livello molto alto e la gente amava le condizioni di vita nella scuola. La gente era veramente impressionato dal Piazzola live Festival e dalla sua dimensione e organizzazione. Tutti ricordano le serate attorno al palco con gli artisti meravigliosi italiani e polacchi. Gli artisti bulgari trovato il supporto tecnico dei concerti molto professionale. Le discussioni con i rappresentanti italiani e polacchi sono state molto fruttuose e la delegazione di Kavarna pensa che la partnership possa essere ulteriormente sviluppata con nuovi progetti e azioni comuni, soprattutto nel campo dei festival musicali. ll gruppo comunale è stato molto contento della possibilità di viaggiare nel territorio veneto di aver avuto modo di scoprire di più gli aspetti storici ed artistici di Padova e Venezia. L’impressione generale di Kavarna gruppo è stata meravigliosa e sperano che tutti loro abbiano lasciato dei bei ricordi a Piazzola Sul Brenta”. Il finanziamento della Comunità Europea è stato di 11.000 euro ed ha permesso di coprire tutte le spese che sono state sostenute ed hanno anche permesso di contribuire in larga parte alle spese di viaggio dei nostri ospiti. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita di questo progetto: Istituto Comprensivo “Luca Belludi”, I.I.S. “Rolando da Piazzola”, la Coop. Sociale “Jonathan”, il Coro Città di Piazzola sul Brenta, l’ AUSER, Associazione ALPINI, le società sportive “Plateolese” e “Rugby Piazzola”; ringraziamenti per l’ospitalità in occasione delle visite istituzionali alla Regione e al Presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato e alla Provincia, nella persona dell’Assessore al Volontariato e Associazionismo Enrico Pavanetto; grazie anche agli interpreti e traduttori: per il gruppo Polonia, Irena Czopek-Zanovello dell’Associazione Italo-polacca di Padova e per il gruppo Bulgaria, Petia Pavlova. ottobre 2011 La presentazione delle tre città insieme ai momenti più belli della settimana sono stati raccolti in un DVD. Chi fosse interessato ad averne una copia gratis può rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune di Piazzola: tel. 049.9697936 email [email protected] VENTESIMO ANNIVERSARIO DI GERMANO CRAIGHERO: L’INTERVENTO DEL VICESINDACO DI LIGOSULLO A PIAZZOLA SUL BRENTA Craighero, l’affetto della comunità d’origine Riprendiamo parti dell’intervento del vicesindaco di Ligosullo (Udine), il Comune della Carnia che diede i natali a Germano Craighero. “Sembra ieri eppure sono passati ben 20 anni da quella tragica vigilia di Natale del 1991 che ha scosso l’ intero paese di Ligosullo, una grave perdita per una piccola comunità come la nostra, un valoroso uomo dello stato, un carabiniere orgoglioso di esserlo; ora la rabbia per questa assurda morte si è trasformata in rassegnazione, ma il ricordo di Germano rimane e la sua tragica morte sia di monito per una sempre maggiore collaborazione tra tutte le forze armate preposte alla pubblica sicurezza. Molti sono troppo giovani per aver conosciuto bene questo valoroso eroe, così voglio ringraziare tutti coloro che ogni giorno dedicano la propria vita, sacrificando la famiglia nell’obbiettivo di proteggerci. (...) Siamo qui oggi a commemorare questa figura a noi cara, di cittadino onesto che ha sempre mantenuto un legame affettivo col proprio paese e che causa una sfortunata coincidenza oggi non è più presente in mezzo a noi, confidiamo nella giustizia e nella verità e ringraziamo Dio per averci dato Germano anche se per poco tempo. Un abbraccio da Ligosullo va alla moglie Laura, ai due figli Giovanna e David e ai famigliari e un particolare ricordo al papà che tanto ha sofferto e tanto si è battuto per la verità in questi lunghi anni”. SABATO 5 NOVEMBRE: PROGRAMMA DELLA CELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE, FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE Ore 9.30 Ritrovo davanti al Palazzo Negrelli. Inaugurazione restauro lapidi. Deposizione fiori alunni scuole elementari. Ore 9.45 Corteo al Monumento dei Caduti preceduto dalla Banda cittadina “Marco Contarini”. Alzabandiera e deposizione della corona. Ore 10.00 S. Messa in onore dei caduti; seguono interventi delle Autorità presenti e delle Istituzioni Scolastiche. Ore 12.30 Pranzo sociale alla Locanda Mantegna. Prenotazioni: Corradin Roberto (049.5591451); Bergamin Dino (049.5598978); Rossi Francesco (049.5590766); Antonello Fausto (049.5960125); Fugolo Agostino (049.9620549); Ramina Renzo (049.5594168). A PARTIRE DAL 9 OTTOBRE INIZIA LA COMPILAZIONE, POSSIBILE ANCHE SUL WEB WWW.CENSIMENTOPOPOLAZIONE.ISTAT.IT Censimento, un quadro completo del territorio Il 9 ottobre è la data del 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni, appuntamento decennale che ha come obbiettivo il conteggio di tutta la popolazione residente sul territorio nazionale e una ricognizione sulla consistenza e le caratteristiche del patrimonio abitativo (edifici e abitazioni). Rappresenta un momento conoscitivo indispensabile per costruire una quantità di informazioni utile a tutti, per ogni livello di governo (Stato, Regione, Provincia, Comune) ma anche per le imprese e categorie. Quest’anno il Censimento non verrà effettuato nella maniera tradizionale cui eravamo abituati, ma con modalità che prevedono nuove forme di collaborazione tra i cittadini e gli organi censuari. Il questionario dovrà essere compilato da ogni famiglia dopo il 9 ottobre, e restituito al Centro di Raccolta presso il Municipio o all’Ufficio Postale. E per chi possiede un computer la grande novità è la possibilità di compilarlo direttaottobre 2011 mente via web: sulla prima pagina del questionario sarà indicata infatti una password che farà accedere a un’area dedicata del sito ISTAT attiva dal 9 ottobre. E se si incontrano difficoltà? Per la compilazione del modello cartaceo, al momento della restituzione presso il centro di raccolta del Municipio, sarà presente personale dell’Ufficio di Censimento a disposizione per chiarire dubbi e fornire un aiuto pratico per la compilazione. Inoltre sia per la compilazione del modello cartaceo sia per la compilazione online sarà attivo il numero verde gratuito: 800-069-701. Le informazioni fornite tramite il questionario saranno trattate in modo da proteggere la privacy. Si ricorda infine che compilare il questionario è un obbligo previsto dall’art. 7 del d.lgs n. 322/1989, e si invitano tutti i cittadini a collaborare per concorrere a costruire un patrimonio informativo di fondamentale importanza per la collettività. Il Comune di Piazzola sul Brenta partecipa alla gestione delle operazioni di censimento in forma associata con i Comuni di Campodoro, Campo San Martino e Curtarolo tramite l’Ufficio unico di censimento dell’Unione dei Comuni Padova Nordovest e riferimenti telefonici per informazioni e chiarimenti da parte del Responsabile dell’Ufficio di censimento sono 049/9697937 - 049/9697926-73 9 ambiente e lavori pubblici cultura e società DOPO L’ALLUVIONE DEL 2011, CON L’AUTUNNO TORNANO LE PREOCCUPAZIONI PER LA FRAGILITA’ IDRAULICA DEL TERRITORIO L’ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA “SETE DI SAPERE” PRESENTA L’AULA STUDIO DI PIAZZOLA SUL BRENTA Puliamo i fossi, rispettiamo il regolamento di Polizia Rurale: è arrivata l’ora di darsi tutti da fare In via Mons. Raimondo Bergamin un mix di studio, scambio culturale e generazionale, incontri Con l’arrivo dell’autunno tornano le preoccupazioni legate alla fragilità idraulica del nostro suolo, come abbiamo tutti visto l’anno scorso l’alluvione d’inizio novembre. Oltre alla sistemazione dei grandi canali consortili che a Piazzola ormai sono stati tutti rimessi in ordine, è molto importante la salvaguardia del micro sistema idraulico, costituito dalla rete di fossi interpoderali privati che costituiscono il primo invaso delle acque piovane. La presenza di alberature su ambo i lati, il mancato espurgo del fondo, l’incuria delle rive e più in generale il progressivo abbandono della manutenzione limitano il regolare deflusso dell’acqua creando i presupposti per gli allagamenti. E’ con la collaborazione e con l’apporto di tutti che si possono risolvere situazioni che rischino di causare gravi danni all’intera comunità. Con il Regolamento di Polizia Rurale, l’Amministrazione cerca di sollecitare gli obblighi in capo ai proprietari dei terreni, fissando delle sanzioni per i soggetti inadempienti. In particolare si richiamano gli articoli più significativi. Art. 20 - Divieto di impedire il libero deflusso delle acque. I proprietari dei terreni su cui defluiscono per via naturale acque di fondi superiori, non possono impedire il libero deflusso delle acque con opere di qualsiasi natura ed origini, questo a norma dell’art. 632 del codice penale. Sono pure vietate le piantagioni che abbiano ad inoltrarsi dentro i fossi ed i canali in modo tale da restringere la sezione normale del deflusso delle acque, e l’esecuzione di qualunque altra opera tale da recare danno ai terreni vicini o alle strade. Art. 21 - Espurgo di fossi e canali. Ai proprietari di terreni soggetti a servitù di scolo di fossi o canali privati, è fatto obbligo di provvedere a che tali fossi o canali vengano tenuti costantemente sgombri in maniera che, anche in caso di piogge continuate o piene, il deflusso delle acque si verifichi senza pregiudizio e danno della proprietà contermini e delle eventuali vie contigue. Sono considerati alla stregua del presente articolo anche le tombinature effettuate per la realizzazione di accessi carrai, che dovranno essere parimenti manutentate e conservate sgombre a cura e spese dei proprietari. I fossi delle strade comunali, vicinali e rurali La nostra Associazione è nata nel dicembre 2009 per iniziativa di un gruppo di studenti, conosciutisi in biblioteca. Da questi incontri è emersa l’esigenza di individuare uno spazio che potesse essere destinato ad Aula Studio. Sono stati quindi presi contatti con l’amministrazione, in particolare con l’Assessore alla Cultura Alessandro Paiusco, che ci ha appoggiato nella realizzazione del progetto. Fondamentale anche l’aiuto ricevuto dal Presidente Amelio Barco e dal consiglio dell’Associazione Anziani, che hanno messo a disposizione un locale dell’edificio destinato all’Associazione. Grazie a questa sinergia, il progetto ha preso sempre più corpo e oggi la nostra Città può disporre di un’Aula Studio, dove gli studenti universitari possono recarsi a studiare; si tratta di un locale riscaldato d’inverno e dotato di aria condizionata per la stagione estiva; da ottobre/novembre sarà disponibile una connes- I FOSSI: COME ERANO I FOSSI: COME SONO OGGI L’ASILO NIDO DI PIAZZOLA SUL BRENTA HA UN NOME E UN LOGO “Primi passi”: in cammino verso il futuro devono essere manutentati a cura e spese dei frontisti, dei consortisti e dei proprietari limitrofi, che dovranno provvedere all’ espurgo ogni qual volta sia ritenuto necessario. Art. 25 - Aratura dei terreni. I frontisti delle strade pubbliche, comunali, vicinali ed interpoderali di uso pubblico o private, non possono arare i loro fondi sul lembo delle strade, e devono volgere l’aratro, il trattore e tutti gli attrezzi al di fuori dell’area destinata a viabilità. Le arature devono rispettare la distanza minima di almeno 100 cm. dalla carreggiata stradale o dal ciglio del fosso, in modo da garantire il normale deflusso delle acque meteoriche, evitando l’ostruzione parziale o totale dei fossi, la rovina delle rive dei fossi e canali, il danneggiamento delle strade. La sanzione amministrativa prevista per accertate violazioni al Regolamento vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro. È arrivata l’ora di darsi da fare, l’autunno è la stagione giusta per mettersi all’opera e sistemare fossi e alberature, il Comune farà la sua parte insieme al Consorzio di bonifica per gli interventi di propria competenza. Nei prossimi mesi saranno intensificate le operazioni di controllo e vigilanza del territorio rurale, ed in caso di situazioni irregolari e pericolose per la comunità piazzolese, il Comune potrà anche far eseguire di sua iniziativa tutte le operazioni necessarie al ripristino del decoro e della sicurezza, addebitando poi il conto ai proprietari. NUOVE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE FAMIGLIE SU STRADE METANIZZATE MA CON LA RETE DISTANTE 50 METRI L’allacciamento al gas costa troppo? Agevolazioni sul gasolio Le famiglie residenti nelle zone del territorio non raggiunte dalla rete di distribuzione del gas metano possono, anche quest’anno, beneficiare delle agevolazioni sulle accise all’atto dell’acquisto del gasolio o del gpl. Il Comune ha individuato già dall’anno scorso le vie e le frazioni non metanizzate, assumendo il criterio di concedere il beneficio alle abitazioni che prospettano su strade prive della rete di distribuzione. 10 sione internet Wi-Fi. Gli orari di apertura sono molto ampi per incontrare il più possibile le esigenze degli studenti: sei giorni alla settimana, dal lunedì al sabato: mattina, pomeriggio e sera. La gestione del servizio è di competenza dell’Associazione Universitaria “Sete di Sapere”, che garantisce l’apertura dell’aula. Gli obiettivi di “Sete di Sapere” sono tre: il principale è lo studio; in secondo luogo si ha la promozione di uno scambio culturale/ generazionale con l’Associazione Anziani che ci ospita nel suo edificio, con la quale collaboriamo attivamente nella stesura di opuscoli e nella promozione di attività culturali che coinvolgono le due associazioni. Infine si favorisce un punto di incontro per studenti che desiderano confrontarsi con altre persone. Il servizio descritto è fruibile previa iscrizione all’Associazione Universitaria “Sete di Sapere” tramite l’apposito modulo, ritirabile presso l’Aula Studio (in Via Monsignor Raimondo Bergamin, n°7), consegna di una fototessera e di una quota associativa. Info: Michela 3480122897; setedisapere. [email protected] Michela Menegollo Presidente di “Sete di Sapere” Alcune famiglie hanno tuttavia evidenziato che, pur prospettando su strade dotate della rete, sono collocate ad una distanza tale da rendere in pratica insostenibile il costo per effettuare l’allacciamento, subendo pertanto una discriminazione rispetto ai soggetti che beneficiano delle agevolazioni fiscali. Con delibera di Consiglio comunale n. 40 in data 30.09.2011 è stato previsto di ampliare il beneficio utilizzando il criterio di ritenere non metanizzate anche le abitazioni poste su vie metanizzate che sono poste ad una distanza pari o superiore a 50 metri dalla rete; al di sotto del valore di questa distanza si ritiene che l’allacciamento sia sostenibile e da incentivare. Si invitano pertanto i cittadini a valutare questa nuova interpretazione al fine di verificare la possibilità di poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste. ottobre 2011 A inizio anno, per questioni burocratiche, si è reso necessario attribuire un nome al nostro nido. Il Comitato di Gestione ha proposto un sondaggio ai genitori: Giardino incantato, Nonna Papera, Primi passi, Bruco Mela e DO- REMI. Il nome più votato è stato Primi passi. Le ditte grafiche presenti nel territorio sono state invitate a partecipare ad un concorso per la realizzazione di un logo appropriato al nido ed al suo nuovo nome. Il 17 giugno, in occasione della festa di fine anno, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni locali, del Comitato di gestione dell’asilo, delle educatrici, del personale, dei genitori dei bambini, il sindaco Renato Marcon, con l’aiuto dei piccoli, ha scoperto la targa con il nome e il logo dell’asilo nido. Il logo è un albero dove al posto delle foglie ci sono dei piedini di bambini, veri protagonisti del percorso di crescita all’asilo nido, ideato dalla ditta Codice Creativo del signor Gianluca Trinco; nel corso della festa alle ditte partecipanti è stato consegnato un riconoscimento. Ma non è tutto qui! Abbiamo assistito allo spet- tacolo di burattini del “Teatro di Gelsomina” e al rinfresco finale ci siamo deliziati con i meravigliosi dolci preparati, amorevolmente, da mamme e nonne in occasione del concorso “un dolce fantastico”. ENAIP LANCIA UN NUOVO PERCORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Corso gratuito per restauratore di beni culturali I beni artistici e culturali del territorio veneto e nazionale sono da sempre un patrimonio di inestimabile fascino, un bene comune da valorizzare e difendere. Consapevole di questo, ENAIP Veneto da oltre vent’anni si impegna, tra le varie aree d’intervento formativo, anche in quella del restauro, un ambito che oggi sempre più richiede figure professionali specializzate e capaci di confrontarsi con l’innovazione tecnologica e le nuove metodologie. La scuola di restauro “Andrea Mantegna”, presso il Centro di Piazzola sul Brenta, offre un percorso triennale di formazione professionale, completamente gratuito, per la figura del “Collaboratore restauratore dei beni culturali (dipinti, materiali lignei e lapidei)”. Numerose e altamente qualificanti, anche in vista dell’entrata nel mondo del lavoro, le comottobre 2011 petenze trasmesse agli allievi: dall’esecuzione del rilievo grafico e fotografico di un manufatto all’analisi di laboratorio sulle problematiche e lo stato di conservazione dell’opera, dalla diagnostica sui materiali costitutivi, sulle cause di degrado, gli elementi materici e iconologici e il contesto storico-artistico, fino alla realizzazione dell’intervento vero e proprio. Il percorso prevede, accanto alla formazione teorica, anche esperienze pratiche negli attrezzati laboratori e nei cantieri, dove i futuri restauratori hanno la possibilità di conoscere da vicino e utilizzare strumentazioni moderne e all’avanguardia. Grazie alla salda e proficua relazione con le aziende del territorio, EnAIP Veneto offre agli allievi esperienze di stage formativi e al contempo sostiene le imprese nella ricerca di operatori professionalmente formati, da impiegare nei laboratori o nei cantieri di restauro. Grazie a questa scuola anche le opere pubbliche traggono vantaggio: «Noi chiediamo il materiale e mettiamo la nostra competenza e il nostro lavoro gratis, abbiamo siglato un accordo con Esu e per restaurare gli affreschi del ‘500 di Palazzo Mocenigo, abbiamo portato a termine il restauro della Via Crucis nel Santuario della vergine a Motta di Livenza e ovviamente interveniamo noi a Villa Contamini» racconta con orgoglio Tiziana Cosma, direttrice dell’ENAIP Piazzola I corsi sono solo per un numero ristretto di studenti provenienti da tutti i Paesi della Comunità Europea, che vengono accuratamente selezionati. www.enaip.veneto.it - 049.5590046 11 cultura e società cultura e società NUOVI STRUMENTI: TASTIERA, CHITARRA ELETTRICA E BASSO ELETTRICO TERZA FESTA DELLA MUSICA ATTIVA 2011 14-15 maggio: Villa Contarini ha vibrato di voci e strumenti, quante emozionanti passioni regala la musica! La svolta della Band Orchestra Marco Contarini: un progetto innovativo Sono ancora impressi nella nostra mente i grandiosi concerti dell’Anfiteatro Camerini: “Notre Dame de Paris” di Cocciante, Elton John, Cremonini, Allevi (solo per citarne alcuni) sono stati i grandi protagonisti dell’estate 2011 di Piazzola, ma per qualcuno sono ancora vive altre emozioni vissute sullo sfondo di Villa Contarini, con altri protagonisti e in un altro contesto. Io che sono un’improvvisata “giornalista” per questo articolo, son stata una di quei protagonisti e di quei “qualcuno” che hanno animato le giornate 14-15 maggio 2011: vedo una raggiante Villa Contarini emanare delle sue sale vibrazioni di voci e strumenti, ed ecco spalancarsi nella mia mente il ricordo delle splendide giornate dedicate alla musica, tutte racchiuse nella manifestazione chiamata Festa della Musica Attiva che, giunta alla sua terza edizione, si è svolta in Villa anche quest’anno grazie alla Fondazione G. E. Ghirardi ONLUS, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova e del Comune di Piazzola sul Brenta. In collaborazione con il nostro locale “Coro Città di Piazzola sul Brenta”, sono giunti 400 musicisti: amatori di ogni età, pronti a far musica solo per passione, che si sono alternati per tutto il week-end sui palchi allestiti nei tre locali della villa (Auditorium, Sala delle Conchiglie, Lapidarium) offrendo ogni genere di musica: polifonica sacra e profana, orchestrale, classica, jazz, gospel e leggera. Ogni gruppo, ogni coro, ogni singolo musicista era carico di emozione da cogliere e da regalare: entusiasti cori di voci bianche hanno dato emozioni agli adulti che li ascoltavano, ma anche i bambini a loro volta si sono fatti trasportare dalle magie che gli stessi adulti sono riusciti a creare; così come cori amatoriali hanno saputo emozionare i professionisti presenti e pronti a regalare il proprio “tocco da maestro”. Le emozioni hanno preso il via alle 10 del mattino di sabato 14 con gli Artisti Locali: i pianisti Giuseppe Rabuazzo e Linda Piana hanno suonato musiche di Liszt e Schubert, mentre i solisti del coro Città di Piazzola sul Brenta, accompagnati al pianoforte dal M° Paolo Piana e dal M° Alex Betto, si son cimentati su brani Nota ai più come la banda del paese, la Band Orchestra Marco Contarini di Piazzola sul Brenta riprende la propria attività con un nuovo progetto, innovativo ed accattivante. In questa nuova idea la banda si evolve ed assume maggiormente le caratteristiche di band e orchestra grazie a nuovi strumenti, quali tastiera, chitarra elettrica e basso elettrico, che si aggiungono allo storico e collaudato organico dei fiati. A tal fine, il repertorio previsto per l’anno musicale appena iniziato, si presenta ricco e variegato (dai Pink Floyd a Ennio Morricone, dai Queen a medley italiani), con l’obiettivo di catturare giovani leve ed esperti musicisti accomunati dal desiderio di vivere appieno le emozioni che soltanto l’arte della musica sa regalare. A giugno, in occasione del suo X anniversario, la Band Orchestra Marco Contarini si esibirà in uno spettacolo frizzante che coinvolgerà molte realtà del panorama artistico e culturale del territorio. tratti da operette del primo ‘900, offrendo suoni e sentimenti spensierati dal sapore antico. Il pomeriggio era dedicato ai bambini: a fare gli onori di casa con un ricco programma di canti moderni è stato il “Piccolo Coro” di Piazzola, diretto da Raffaella Bergamin e a seguire le voci bianche del conservatorio Cesare Pollini di Padova, il coro Iris Ensamble PD e il coro Libera Vox di Este. Alla sera il concerto di gala è affidato al coro Città di Piazzola sul Brenta, diretto dal M° Paolo Piana e accompagnato al pianoforte dal M° Alex Betto, che ha onorato i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel programma intitolato “Viva V.E.R.D.I.”: musiche di G. Verdi unite a “Fratelli d’ Italia” e “La leggenda del Piave” sono state semplice mezzo per risvegliare nel pubblico il ricordo di fatti e avvenimenti storici che hanno costruito la nostra nazione. Domenica 15 la villa gremiva di artisti e di musica: al mattino un nutrito numero di giovani pianisti provenienti dagli istituti musicali del Veneto erano impegnati in una rassegna che aveva il gusto da concorso, mentre nel pomeriggio ben 16 gruppi di artisti sia italiani che stranieri si sono alternati in concerto fino a sera. C’era un quartetto d’archi e un’orchestra da Milano, qualificati cori da Mel BL, Sesto al Reghena PN, Rovigo, Maserà PD, Piovene Rocchette VI, un pianista da Anguillara Veneta PD, un’orchestra jazz da Costa Masnaga LC, un coro gospel da Este PD; inoltre, l’onoratissima presenza della Band orchestra Marco Contarini diretta da Enrico Bruni su musiche da film, l’orchestra dell’Università di Padova, il Nuovo duo chitarra-mandolino PD, due cori sloveni e gli attesissimi Sinthesis di Piazzola che hanno riproposto musiche dei New Troll e dei Pooh e l’autografo brano “Jago’”, hanno reso speciale questo evento. Sono state due giornate intense di persone e di musica che ho vissuto in prima persona, sia da artista che da staff, e ci sarebbero molti retroscena da raccontare, ma riassumendo posso dire di aver visto per tutto il tempo mani stringersi in complimenti e gratitudine, mani e fronti sudate di tensione e di lavoro, occhi increduli ed entusiasti, incroci di sguardi curiosi di conoscersi e sguardi di disappunto co- nosciuti fin troppo bene, bocche aperte dallo stupore e bocche chiuse per non disturbare. Sul piano personale e da “artista” invece, ho colto grandi emozioni al concerto degli Artisti Locali: ricordo che all’inizio eravamo tutti lì, seduti in prima fila, ad aspettare il nostro turno con la sola voglia di far bene, ma tutti con la propria preoccupazione di dare il meglio di sé, sfociata poi in un sano divertimento al quale non avremmo mai posto fine. Per un’ora il pubblico non ha mai dato cenni di noia, è stato sempre attento e partecipe. Quando giunse il mio turno non credevo essere in grado di trasmettere emozioni (tante ne stavo ricevendo dai “colleghi”), ma mi son fatta avvolgere dalla musica, lasciando che ogni nota, ogni parola mi entrasse nel cuore per creare in me il sentimento e l’atteggiamento giusto per ogni brano: come per magia sentii il pubblico cogliere e far proprie le stesse emozioni che io mettevo nel cantare e vidi sguardi fissi su di me e all’occorrenza bocche aperte e sorridenti di stupore. La gioia di aver regalato ricordi di felice gioventù a qualcuno, momenti spensierati ad altri e sogni da principessa a qualche bambina, mi ha reso così felice, tanto da darmi nuova energia per emozionare ancora il pubblico alla sera e affrontare serenamente il ruolo da tutor nello staff il giorno seguente, permettendomi di incontrare persone, parlare di musica, correre da un’ala all’altra della villa, improvvisarmi “gira-pagine” e di intrufolarmi fra il pubblico per cogliere le mie emozioni dalle passioni degli altri artisti. Ecco quanto è avvenuto in questo grande evento (da pochi conosciuto) e quello che io personalmente ho visto, sentito e vissuto: ma si potrebbero cogliere molte altre versioni da ogni artista e da ogni persona del pubblico presente; sta a voi ora farvi coinvolgere da questi artisti nelle prossime occasioni, fosse anche una nuova edizione di Festa della Musica Attiva, in cerca delle vostre emozioni e della vostra versione dei fatti e magari chissà, ci potremmo anche incontrare, stringerci la mano e scambiandoci un sorriso dirci: “Quante emozionanti passioni regala la musica!”. MB PODIO INTERNAZIONALE PER IL CORO CITTA’ DI PIAZZOLA SUL BRENTA A Saint Vincent le voci piazzolesi convincono e quasi vincono Le voci piazzolesi convincono ancora una volta e raccolgono consensi ad alti livelli. Il coro Città di Piazzola sul Brenta, alla sua prima esperienza in assoluto nel campo internazionale, sfiora la vittoria al Grand Prix Vallèe d’Aoste, Concorso Internazionale di Canto Corale tenutosi a Saint Vincent dal 22 al 24 settembre scorsi, aperto solo ai gruppi che negli 12 ultimi 5 anni hanno vinto almeno un primo premio ad un concorso nazionale o internazionale. Dopo un’accurata selezione per l’ammissione al concorso da parte di una giuria internazionale, composta da note personalità attive nel panorama musicale e corale europeo, a Saint Vincent era presente la crema della coralità e il Coro Città di Piazzola sul Brenta si è portato a casa il secondo po- sto assoluto insieme al premio di miglior coro italiano. Il Gran Premio è andato al gruppo Vokalna Akademija Ljubljana, il coro maschile sloveno pluridecorato e diretto da Stojan Kuret, ospitato qui a Piazzola durante la manifestazione Festa della Musica Attiva del maggio scorso. Il blasone dei vincitori valorizza ancor più il risultato del coro diretto dal M° Paolo Piana, una ottobre 2011 L’Orchestra mette a disposizione insegnanti di livello per chiunque voglia imparare a suonare uno strumento e/o affinare la propria tecnica. Se siete curiosi veniteci a trovare tutti i giovedì alle 20.45 presso la sala Timeout dell’Istituto Comprensivo Luca Belludi in Via dei Contarini a Piazzola sul Brenta. Per info contattare: Gianluca Zulian (Presidente dell’Associazione); 348.6124489; [email protected] Band Orchestra Marco Contarini ORARI DI RICEVIMENTO DELLA GIUNTA In ascolto RENATO MARCON Sindaco Affari Generali, Rapporti con istituzioni, enti esterni e società partecipate, Sanità, Personale Riceve i cittadini: Mercoledì, 18.00 - 19.30 Venerdì, 18.00 - 19.30 Sabato, 9.00 - 11.00 [email protected] DARIO CAVINATO Vicesindaco Fiere, Mercati, Attività Produttive, Pro - Loco, Sport Riceve i cittadini: Mercoledì, 17.00 - 19.00 Venerdì, 15.00 - 17.00 [email protected] RENZO CORTESE Assessore Urbanistica, Progetti Urbanità Riceve i cittadini: Sabato, 8.30 - 10.00 [email protected] ANTONIO DANIELI Assessore Lavori Pubblici, Edilizia Privata, Politiche per la Casa Riceve i cittadini: Martedì, 9.00 - 12.00 [email protected] ORLANDO DE BIASIA Assessore Bilancio, Tributi, Partecipazione, Politiche Sociali Riceve i cittadini: Mercoledì, 17.00 - 18.00 Venerdì, 10.00 - 11.00 [email protected] formazione mista di circa 35 elementi che ancora una volta ha impressionato favorevolmente giuria e pubblico per la ricca vocalità e la fusione delle voci. Questo riconoscimento è dovuto al delicato e accurato lavoro sulla vocalità e sull’armonico equilibrio delle voci che da anni il maestro Piana sta tenacemente portando avanti con la compagine corale, conseguendo risultati che oramai stanno proiettando il coro a livelli sempre più alti. Ringraziando tutta la cittadinanza per il sostegno e l’affetto avuti in questo ottobre 2011 ALESSANDRO PAIUSCO Assessore Asilo Nido, Scuola, Cultura, Politiche giovanili Riceve i cittadini su appuntamento: Mercoledì, 17.00 - 18.00 Venerdì, 17.00 - 19.00 [email protected] periodo, il coro invita tutti a seguirlo nei suoi prossimi impegni. Tutte le info su www.coro-s-cecilia.it. MARILENA SEGATO Assessore Ambiente, Servizi Tecnologici (acqua, gas, rifiuti), Protezione Civile, Innovazione tecnologica Riceve i cittadini: Mercoledì, 15.00 - 17.30 [email protected] 13 gruppi consiliari LA LEGA NORD HA RACCONTATO UN SOGNO CHE NON SI AVVERA, L’ABOLIZIONE DELL’ICI PORTERA’ NUOVE TASSE Le manovre pesano sugli enti locali, a partire dai Comuni; il federalismo è sepolto sotto un cumulo di detriti normativi Mi era capitato tra le mani prima dell’estate; l’ho letto e l’ho messo da parte perchè meritava una risposta; si tratta del volantino informativo “La voxe de Piasola” distribuito dalla sezione Liga Veneta-Lega Nord Piazzola. Non commento quanto scritto, del resto sempre rispettabile quando esprime il pensiero politico e le proposte per la politica locale fatte da un partito e in questo caso dal partito Lega Nord; tuttavia in seconda facciata nell’articolo che commenta l’approvazione del bilancio di previsione 2011, nelle ultime righe si riporta la seguente frase “xe tuta colpa dea lega e del so federalismo, se non possiamo reintrodurre l’ICI sulla prima casa o elevare al 1,5% l’addizionale IRPEF queste le aberranti affermazioni dell’assessore Biasio Gianfranco in consiglio Comunale.” Ora passi la miopia per la quale il gruppo Lega Nord non si è accorto che esiste un nuovo assessore al bilancio dal giugno 2009, cioè Orlando De Biasia, che siede nel tavolo della giunta ed è sempre presente ai consigli comunali (e non solo!); ma che si scriva 1,5% quando tutti (almeno credevo!) sanno che il massimo di aliquota Irpef applicabile è 0,8 per cento, mette in evidenza il pressapochismo (ma intanto al popolo si può raccontare quello che fa più comodo, perchè si è più efficaci se si parla alla sua pancia) e la volontà di dileggiare (aberranti affermazioni); mi sono per l’occasione rivisto gli appunti scritti per il dibattito consiliare ma non trovo traccia di quanto riportato dal volantino; mi si dà tuttavia l’occasione e lo spunto per ribadire alcune idee attorno alla questione ICI, risorse comunali sempre più risicate, il colpo quasi mortale (almeno per gli enti locali) della manovra estiva del governo e la morte dl federalismo. ICI. Io credo sia stato un errore aver abolito l’Ici sulla prima casa (e come me la pensa anche l’ANCI), per una serie di ragioni, ma prima fra tutte perchè l’Ici è l’imposta cardine dell’autonomia tributaria comunale, quindi determinante anche sul versante del federalismo fiscale. Già nel 2007 il prof. patavino Gilberto Muraro scriveva (in seguito all’incremento delle detrazioni sull’abitazione principale nella finanziaria 2008 voluta dal governo Prodi, mentre Berlusconi dal giugno 2008 ha abolito l’ici sulla prima casa) che le imposte sulla proprietà immobiliare costituiscono il perno della fiscalità locale nella maggior parte dei paesi del mondo. L’immobile stà in un posto ben definito, in un comune ben preciso; è beneficiario di una buona parte della spesa locale: per viabilità, trasporti, arredo urbano (dai parcheggi, ai parchi e verde pubblico), illumi14 nazione pubblica, vigilanza, etc... Risponde pertanto al principio tributario del beneficio e come tale permette al contribuente di commisurare l’onere fiscale al beneficio ricevuto in termini di servizi rappresentando un importante incentivo a scelte di bilancio responsabili da parte degli enti; ecco qua un esempio di come il vero federalismo fiscale (vedo, pago e voto) genera atteggiamenti virtuosi di responsabilità in chi amministra. Le amministrazioni si sono anche esercitate negli anni sul versante dell’equità e della distribuzione dei redditi influendo sulla capacità contributiva vista la proporzionalità progressiva rispetto al reddito: detrazioni e aliquote differenziate (le seconde o terze case sono tassate con aliquote in genere più elevate). E qui purtroppo si inserisce il problema che l’esenzione della prima casa ha reso evidente: chi è in affitto è discriminato rispetto a chi è proprietario. Quest’ultimo infatti non paga tasse ai fini ICI e Irpef e gode della detraibilità degli interessi passivi sui mutui per l’acquisto della prima casa. Una sperequazione nei confronti delle famiglie che vivono in case locate, 20% del totale e appartenenti in genere alla fascia di reddito più basso. Contenti pertanto l’80% delle famiglie? Forse non lo dovrebbero essere se capissero l’illusione tributaria messa in atto; ora il gettito che non viene introitato direttamente dai comuni viene compensato dallo stato sotto forma di trasferImenti pari al minor gettito Ici. Ma è vero? Sicuramente no! primo perchè i comuni stanno ancora aspettando i saldi ici prima casa degli anni passati, secondo perchè i comuni perdono tutta la trasformazione delle aree edificabili (che pagano l’Ici) in prima casa (che non paga l’Ici) e terzo perchè lo stato è impegnato nella impresa titanica della riduzione del debito pubblico nazionale (120% del pil); ora non potendolo aumentare, quello che deve dare in più come trasferimento compensativo Ici, lo deve trovare nella riduzione dei trasferimenti ordinari ai comuni (Piazzola sul Brenta avrà per il 2011 un trasferimento minore per 265.000 euro), oppure nella mancata riduzione della pressione fiscale proveniente da un maggiore gettito fiscale portato dall’aumento della crescita economica o dall’evasione fiscale, o Infine da un aumento delle imposte sui redditi e sui consumi (storia recente quella dell’aumento dell’Iva). Con una mano dà e con l’altra toglie. Questa è l’illusione tributaria che l’abolizione dell’Ici prima casa porta con sè: la percezione del vantaggio immediato per sè rispetto allo svantaggio che indirettamente arriva per altre strade. LE MANOVRE ESTIVE, LE LORO CONSEGUENZE E LA MORTE DEL FEDERALISMO. Le manovre estive di finanza pubblica (che hanno toccato quota 54 mld) hanno generato un conflitto di asprezza inusuale tra centro (stato) e periferia (sindaci e presidenti di regione di qualsiasi fede politica). Gli enti locali lamentano non solo tagli insostenibili ma anche vincoli eccessivi nell’uso delle risorse. Nel complesso le manovre del 2010 e 2011, che definiscono il contributo degli enti locali al risanamento dei conti pubblici per il triennio 2012-2014, hanno disposto una riduzione dei trasferimenti per 6.3 mld nel 2011, inasprito gli obiettivi del patto di stabilità richiedendo ulteriori miglioramenti nei saldi e infine anticipato al 2012 le misure previste per il 2013 e 2014. Le correzioni di spesa che per il solo 2012 equivalgono complessivamente a 14.5 mld, equivalenti al 12% della spesa degli enti territoriali (sanità esclusa ). Se la stessa riduzione di spesa fosse stata applicata a tutte le amministrazioni pubbliche la manovra sarebbe stata di 100 mld e non di 54 mld come invece è stata. I sindaci hanno ragione a lamentarsi. Si tratta di obiettivi sostenibili e quali saranno le conseguenze economiche? Anche i comuni sono chiamati a tagliare . E l’unico taglio possibile, in quanto discrezionale, è la riduzione degli investimenti. E’ già successo nel 2010, quando gli investimenti degli enti locali (che sostengono per il 70% la spesa totale degli investimenti pubblici), sono diminuiti del 16%. Le manovre oltre ad avere un effetto recessivo immediato, rischiano di ridurre il tasso di crescita potenziale dell’economia, fattore fondamentale a cui si lega la sostenibilità del debito pubblico. L’altra strada è quella di un aumento delle entrate, le fonti di finanziamento; l’insieme delle manovre estive taglierà ulteriormente le risorse e costringerà gli enti locali ad usare la leva dell’aumento della pressione tributaria (questa volta concessa anche dalla Lega, considerato che il governo ha sbloccato le addizionali), magari accompagnata da un aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Sarà questa la strada obbligata anche per il nostro comune? Infine una battuta sul federalismo: che fine ha fatto la promessa che ha illuminato l’alba di questa legislatura? Risposta: giace sepolta sotto un cumulo di detriti normativi, di proroghe, deroghe e cavilli. Di commi che si contraddicono a vicenda. Di decreti che annunciano il decentramento fiscale, mentre le manovre economiche centralizzano la politica fiscale, tolgono l’ici sulla prima casa (vera imposta federalista, per quanto spiegato sopra), togliendo così ossigeno alle Regioni e ai Comuni. Gianfranco Biasio Capogruppo Insieme per Piazzola ottobre 2011 Piazzola sul Brenta 18.02.2012