Associazione Culturale "Giulianova sul Web" - C.F. 91040070673 Rivista Madonna dello Splendore n° 22 del 22 Aprile 2003 Flaviano, un santo venuto dall’oriente di Alfonso ALOISI La Chiesa dedicata a San Flaviano Flaviano è originario di Costantinopoli, sede dell’Impero Romano d’Oriente. Vive al tempo di Teodosio II, imperatore (408-450). Alla morte del Patriarca Proco (24 ottobre 447), Flaviano svolgeva il compito di tesoriere della Chiesa. Viene ricordato come uomo giusto e timorato di Dio. Per le sue virtù umane e spirituali, il Sacro Sinodo, con l’approvazione anche dell’imperatore e del senato, lo nomina nuovo Patriarca di Costantinopoli (447). Sono contrari Grisafio, l’eunuco di corte che sostiene il suo amico l’Archimandrita Eutiche, e l’Arcivescovo di Alessandria Dioscoro. Come primo atto da Patriarca, Flaviano convoca a Costantinopoli un sinodo per dibattere la dottrina di Eutiche il quale, rifacendosi a Nestorio, sosteneva come in Cristo non ci fossero due nature, quella divina e quella umana, bensì solo quella divina, dopo l’Incarnazione (“Cristo era Dio, ma non vero uomo”). Nel Novembre del 448 il Sinodo condanna la dottrina di Eutiche, oltre a Flaviano, strenuo difensore della fede, anche Eusebio, vescovo di Dorilea, combatte le tesi di Eutiche. La vera dottrina, dunque, proclama che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. prima della condanna, più volte Flaviano aveva richiamato paternamente Eutiche a desistere delle sue tesi. Ma Eutiche non si dà per vinto. Con l’appoggio di Grisafio (amico e padrino di battesimo) e di Dioscoro, scrive lettere false al Papa Leone Magno, il difensore di Roma contro Attila, sollecitando l’Imperatore, che ne ha il diritto, ad indire un nuovo Concilio. Il Papa viene avvisato in extremis e, nonostante dissenziente, non viene ascoltato. Il Concilio ha luogo ad Efeso l’8 agosto del 449. Presiede l’assise Dioscoro il quale, forte dell’appoggio dell’Imperatore e dell’esercito imperiale, intimorisce i Vescovi, fa riabilitare Eutiche e condannare Flaviano, richiamato già fraternamente dal Papa perchè non lo aveva avvisato del Sinodo svoltosi a Costantinopoli nel novembre 448. Nella chiesa di Sant’Eufemia, sede del concilio di Efeso, avviene l’atto ~i~ dissacratorio contro la dottrina e la persona di Flaviano il quale sarà barbaramente percosso da Eutiche e da alcuni soldati mentre chiedeva di essere ascoltato, stando vicino alla parte più sacra del tempio, l’altare. Trascorsi tre giorni dal gravissimo ed esecrando oltraggio, Flaviano morirà ad Epife in Lidia, in esilio, l’agosto del 449. Papa Leone, avvisato dai suoi legati riusciti a scampare alle minacce dei soldati dell’Imperatore, convoca un nuovo Concilio per difendere la persona di Flaviano e la dottrina. Il Papa scriverà una lettera dogmatica a Flaviano, non avendo avuto ancora notizia della sua morte. Il nuovo Concilio si svolge a Calcedonia. Nuova Imperatrice è Pulcheria, succeduta a Teodosio, morto per una caduta da cavallo. Presiede l’assise Pascasino, legato pontificio. presente anche Lucenzio, vescovo di Ascoli Piceno. Eutiche viene condannato ed esiliato. La dottrina approvata riconosce il Cristo vero Dio e vero Uomo. Il corpo di Flaviano, acclamato dai Padri come Santo e Martire, viene condotto solennemente nella cattedrale di Costantinopoli. Le reliquie di San Flaviano, avendone fatta richiesta, saranno donate dall’Imperatrice a Lucenzio. Si tramanda che la nave che recava le spoglie del Santo sia naufragata (24 novembre) nella vicinanze del porto di Giulianova e che i giuliesi si siano impossessati del corpo di San Flaviano e, dopo averlo proclamato patrono della Città, avessero iniziato a costruire un tempio in suo onore. ~ ii ~