CENNI SULLA CITTA'
Montefiascone si trova a 15 km da Viterbo ed è situato sulla S.S. Cassia (km 98) che prosegue poi per
Siena ed ancora fino oltralpe; a meno di 25 km c'è Orvieto che funziona da collegamento con
l'autostrada Firenze-Roma. In località Zepponami c'è un piccolo scalo ferroviario sulla linea ViterboOrvieto-Roma.
La città è posta in cima ad un colle sul fianco del cratere del Lago di Bolsena a 640 metri di altezza sul
livello del mare e da questa posizione privilegiata si ha visione di un paesaggio ineguagliabile, che va
dal Mar Tirreno alla Maremma, dai Monti dell'Umbria ai Cimini, dai Monti della Tolfa alla conca del lago
con le sue bellissime isole Martana e Bisentina. La fertile vallata che lo contorna racchiude orti, uliveti,
vigneti che danno luogo alla produzione vinicola dell'acclamato Moscatello denominato "Est!Est!!Est!!!"
IL Territorio di Montefiascone risulta frequentato e abitato sin da epoche remote: gli Etruschi la
consideravano area sacra, forse sede del leggendario Fanum Voltumnae, centro politico e religiso, nel
quale si riunivano i lucumoni etruschi. Le testimonianze romane sono cospicue ed in buone condizioni,
legate fortemente alla consolare Cassia che fungeva da collegamento tra Roma, il centro d'Italia, il nord
della Pianura Padana fino alla Francia (da qui l'appellativo "Via Francigena"). In virtù della posizione
strategica della zona i Papi ed i Vescovi di Roma fecero fortificare il centro abitato nel quale confluirono
dalle campagne molte persone per difendersi dalle frequenti incursioni barbariche; le mura furono
dotate di un'imponente Rocca, nella seconda metà del 1200, ma, durante il Rinascimento, le esigenze
militari resero necessarie molte modifiche alla struttura originale.
I lavori per la fortificazione della città proseguirono nei secoli e ad essi si interessarono molti pontefici;
oggi la Rocca dei Papi, restaurata ed abbellita, è spesso utilizzata per manifestazioni culturali. Dal
1058 fin quasi alla fine del 1500 a Montefiascone si susseguirono più di trenta papi diversi, imperatori e
personaggi illustri. Questi vi soggiornarono per periodi più o meno lunghi, vi convocarono parlamenti o
vi si recarono per i soggiorni estivi.
Altro monumento da visitare è la Cattedrale di S.Margherita, facilmente individuabile da ogni parte
della città, vista la sua grandezza; la sua maestosa cupola è, in effetti, la terza in Italia per il diametro
interno, dopo S.Pietro a Roma e S.Maria del Fiore a Firenze. La chiesa inizia la sua storia alla fine del XV
secolo quando si iniziò a lavorare alle fondamenta, con una base a forma ottagonale, ma per un lungo
periodo la messa fu celebrata a "cielo aperto" visto la mancanza del soffitto e solo nel 1602 si avviarono
lavori più consistenti che terminarono tre anni più tardi. Nel 1670 un violento incendio distrusse il tetto
e l'interno ma nel giro di alcuni anni la struttura venne recuperata e restaurata. L'interno è riccamente
decorato da pitture del 1800, oltre ad un busto in marmo raffigurante S.Margherita, attribuito ad
Arnolfo di Cambio. La grande cupola è opera di Carlo Fontana mentre le torri campanarie vennero
aggiunte nel 1840 dall'architetto piacentino Paolo Gazola.
Dalla Cattedrale si giunge facilmente alla Basilica romanico-gotica di S.Flaviano. Sorta nell'XI secolo
sui pressi dell'antica chiesa di S.Maria, questa costruzione presenta delle soluzioni architettoniche
particolari, riuscendo a riunire, con risultato di raro equilibrio, le due diverse tendenze stilistiche. La
struttura è quindi composta da due chiese sovrapposte ed orientate inversamente; la parte sottostante
del 1032 è a tre navate decorate con affreschi che vanno dal XIV al XVI secolo. La facciata, rivolta in
direzione dell'antico percorso della Via Francigena, è arricchita da una loggia rinascimentale, dalla quale
i papi apparivano per benedire la folla.
Nella terza cappella della navata sinistra della chiesa di S.Flaviano è visibile una lapide in onore di
Giovanni Defuk, nome legato alla storia del vino di Montefiascone.