Circuits Martedì 12 Dicembre 2006 ■ ■ Software L’Azienda ospedaliera di Padova ha scelto SuiteIB di Qlikview per la gestione dei dati Il database scende in corsia La tecnologia Aql e il linguaggio intuitivo hanno risolto la lentezza, l’imprecisione e la difficoltà nell’analisi delle informazioni provenienti dalle diverse aree di Valeria Panigada A nalisi veloce, linguaggio intuitivo e grafica semplice per gestire al meglio i dati aziendali. È essenziale poter estrapolare ed elaborare in tempo reale le informazioni più significative per il proprio business, specialmente se si tratta di realtà di medie-grandi dimensioni e le informazioni riguardano prestazioni mediche di primo soccorso. Con 83 reparti di degenza, 5.500 dipendenti, l’Azienda ospedaliera di Padova effettua circa 80 mila ricoveri l’anno con una media di 350 ingressi giornalieri al pronto soccorso. Anche la rete informativa è strutturata in modo complesso, con 3.500 stazioni di lavoro collegate a107 server e 4 mila telefoni. Per risolvere le diverse esigenze di gestione dei dati provenienti dalle numerose aree dell’azienda, il dipartimento interaziendale di Information techno- logy ha intrapreso un’operazione di riorganizzazione dei sistemi. La direzione strategica, che si occupa della gestione dell’intera struttura, si avvaleva del sistema informativo Sas. Questa applicazione aveva portato a raggruppare le dimensioni di analisi in pochi ipercubi, ovvero contenitori, rendendoli pesanti e prossimi ai limiti tecnologici. «A questo si aggiungeva la scarsa capacità dei programmi di entrare nel dettaglio delle singole unità operative, impedendo una visione precisa di ogni situazione», afferma Paolo De Nardi, direttore Information technology dell’azienda ospedaliera di Padova. La difficoltà di linguaggio e le necessità di formazione da parte del personale ne avevano limitato la distribuzione a pochi utenti, non suscitando l’interesse aziendale. Si cercava un’applicazione che potesse non solo contenere il dettaglio massimo del dato e analizzare i parametri specifici, ma anche combinare i datamart diversi, cioè i database a tema, relativi alle numerose aree di afferenza. Nei primi mesi del 2006 si giunge alla scelta: la tecnologia di Qlikview, suite di Business intelligence prodotta da QlikTech. «L’incontro con la nuova soluzione è stato casuale», racconta De Nardi, «incuriosito dalle parole di un nostro collaboratore, ho installato il demo disponibile su internet per effettuare un test e mi è piaciuto subito». Facilità di utilizzo, rapidità nell’implemen- Paolo DeNardi tazione, velocità nell’analisi dei dati e una grafica semplice sono le caratteristiche distintive di questa applicazione. La scelta ha premiato soprattutto gli aspetti di analisi della suite Qlikview, in quanto adotta una tecnologia brevettata denominata Aql (Associative query logic), che opera su un database non solo relazionale ma anche associativo, multidimensionale e dotato di un’alta capacità di compressione. I dati provenienti da diverse fonti si collegano attraverso le associazioni esistenti tra loro con un meccanismo non gerarchico e non ridondante per poterli analizzare da qualsiasi prospettiva. «Rispetto alle tradizionali analisi, non sono necessari percorsi di inquiry già definiti», continua De Nardi, «le interrogazioni sono li- 59 bere, veloci e flessibili, consentendo all’utente completa autonomia di accesso e di analisi». Inoltre, grazie all’interfaccia user friendly e una grafica semplice, anche gli utenti meno esperti possono operare sui dati in maniera autonoma, con un apprendimento immediato, eseguendo query di interrogazione con il semplice uso del mouse. È prevista anche la possibilità di modificare e definire gli oggetti di presentazione, come i grafici e le tabelle. «Oltre alla semplicità d’uso, un altro punto di forza è la velocità dei tempi di messa a punto, che ha richiesto circa due settimane per ogni datamart», racconta il direttore del dipartimento It dell’ospedale. Il trasporto dei dati è stato effettuato in due-tre giorni, in quanto la suite di Qlickview è in grado di importarli da qualsiasi ambiente e formato (sap, txt, http ecc). L’aggiornamento quotidiano dei dati è estremamente rapido, richiede infatti un tempo massimo di tre ore. «Il costo è contenuto», assicura Massimo San Giuseppe, presidente di Qlikview Italia, «anche se dipende dalle singole esigenze aziendali, che possono richiedere una tecnologia single user o molto più articolata». (riproduzione riservata) ■ ■ Technology Award L’intervento di Nicholas Negroponte nel corso della serata del 22 novembre Un laptop cambierà il mondo Consuma poca energia, resiste a condizioni difficili ma non rinuncia al design di Nicholas Negroponte S i può fare un computer portatile poco costoso in due diversi modi: la soluzione più ovvia è quella di usare componenti a basso costo, con un design economico e risparmiare così su materiali e tecnologie. Il secondo modo è invece utilizzare il meglio dell’informatica, il top del design e con la produzione in larga scala ridurre drasticamente i costi. Noi abbiamo scelto la seconda strada. Il design è stato un elemento fondamentale di questo progetto, perché i ragazzi vogliono cose belle, non brutte, e ciò vale per i bambini di tutto il mondo. Oltre al design, un altro aspetto che si è considerato è quello della luce solare, che quando è forte e si è all’aperto spesso impedisce di vedere chiaramente lo schermo. Infine, un’ulteriore aspetto che si è dovuto affrontare è stata la questione dell’energia elettrica. È sorto il dubbio se fosse possibile realizzare un prodotto che costasse meno di 100 dollari, ma che avesse una tecnologia tale da evitare la neces- sità di collegarsi alla rete elettrica, visto che il 50% dei bambini al mondo non ha accesso a questa energia. Tutti questi fattori sono stati affrontati per creare questo laptop, destinato a quei paesi, come Africa e Asia, dove si ha un forte contrasto tra ricchi e poveri, zone urbane e rurali. Per questi bambini, il computer portatile rappresenta la possibilità di avere un futuro migliore. Non bisogna infatti dimenticare lo scopo di questo prodotto, prima ancora del progetto tecnologico che sta dietro. E all’importante progetto hanno contribuito partner di grande rilievo come Google. Il laptop è maneggevole, di dimensioni contenute, affinché i bambini lo possano portare facilmente a scuola come un pranzo al sacco. Anche quando è chiuso, il network resta attivo e non si spegne e, sollevando le antenne, diventa una stazione wireless, che supporta una distanza di 500 metri. Se ci fossero migliaia di bambini attorno si creerebbe una vera e propria network community. Una seconda caratteristica è che se aperto, il laptop ha funzione di pc portatile classico, ma se invece si ruota lo schermo di 180 gradi e lo si chiude, diventa una periferica per leggere, giocare, ascoltare musica, una vera stazione multimediale. Ci aspettiamo che i bambini lo usino all’aperto non solo come strumento per fare i compiti e studiare. Tutte queste funzioni sono visibili chiaramente in qualsiasi condizione di luce, perché più il sole è forte, più aumenta il contrasto dei colori sullo schermo. Terza proprietà fon- damentale è che usa poca energia. Consuma, infatti, solamente 2 watts, che corrispondono a meno di un ventesimo del consumo di un laptop tradizionale. Inoltre, la tastiera rimane illuminata e ciò è molto importante perché nei paesi del terzo mondo l’elettricità, e quindi la luce artificiale, non è disponibile a tutti. Nei prossimi mesi, verranno eseguiti gli ultimi test e a partire dal 2007 il laptop verrà di- Nicholas Negroponte stribuito a circa 5 milioni di bambini dell’America del Sud, dell’Africa e del Sudest asiatico. (riproduzione riservata) Premio Circuits Elite Insieme ai riconoscimenti per la creazione di valore, l’innovazione e la capacità comunicativa, la prima edizione dei Technology Award ha visto protagonisti anche aziende e manager che si sono distinti per aver impostato una strategia di successo. A loro è stato consegnato, nel corso del charity dinner, dello scorso 22 novembre che ha visto l’intervento in video di Nicholas Negroponte, il premio Circuits E.lite. Dada Esprinet Esprinet Finmeccanica Gianfranco Lanci Reply SSB Umberto Paolucci Migliore creazione di valore per gli azionisti Migliore creazione di valore per gli azionisti Migliore operazione di M&A Miglior ricerca e innovazione Made in Italy Miglior Manager Migliore strategia di crescita per linee interne Migliore strategia di espansione internazionale Premio alla carriera manager Errata corrige. Nella tabella dell’Indice Circuits dei creatori di valore pubblicata nello scorso numero è stata per errore omessa Value Team. Ce ne scusiamo con gli interessati e i lettori