Comunicato SHOAH

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A Koreja Fabrizio Saccomanno
SHOAH, frammenti di una ballata
musiche dal vivo e accompagnamento sonoro di Redi Hasa
23 gennaio 2016
Cantieri Teatrali Koreja
Prosegue STRADE MAESTRE 2015-2016, la rassegna di teatro, danza e musica
promossa da Cantieri Koreja con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione
Puglia. Con il contributo di Provincia di Lecce e del Comune di Lecce.
Sabato 23 gennaio ore 20.45 torna a Koreja Fabrizio Saccomanno con SHOAH, frammenti di
una ballata spettacolo di URA Teatro di e con Fabrizio Saccomanno. Musiche dal vivo e
accompagnamento sonoro di Redi Hasa.
Lo spettacolo racconta quattro storie di bambini e adolescenti vissuti al tempo della Shoah in
Ucraina, Ungheria, Polonia, Italia tra il 1942 e il 1946. Racconta la terribile esperienza dei tanti
orfani abbandonati a loro stessi dopo la deportazione dei genitori costretti a vivere nei boschi come
animali, la vita nel ghetto elemosinando un pezzo di pane e qualche patata, la drammatica
esperienza del lager dove arrivavano con i loro giocattoli in mano, il ricordo indelebile degli orrori
che ha segnato per sempre la loro vita, chiusi nel proprio silenzio e consapevoli che non ci sono
parole per raccontare la Shoah. Uno spettacolo che racconta attraverso gli occhi dei bambini la
storia che ha portato al potere il nazismo, le leggi antisemite, la vita nei campi di sterminio, ne coglie
il dramma intimo, sottolinea il significato umano del loro sacrificio e il dolore, fino alla liberazione e
all’accoglienza dei profughi che ha interessato anche alcune località della Puglia.
“Parlare della Shoah ci pone di fronte al limite delle nostre parole e allo sforzo vano di una possibile
comprensione” racconta Fabrizio Saccomanno. “La Shoah è indicibile. Ogni volta che ci accostiamo
a questa storia ci rifugiamo nell'iperbolico, nell' eccezionale. Le parole si fanno esagerate, si
ammantano di retorica. Siamo esseri fragili e alle volte recintiamo di parole le grandi catastrofi per
proteggerci da essa, diceva Appelfeld. Meglio sarebbe il silenzio, una pietra su una tomba, un fiore
gettato in terra, una musica nell'aria, una danza. Ma di questa storia è bene parlarne, ce lo siamo
detto più volte perchè riguarda il nostro passato quanto il nostro futuro. Dopo aver letto numerose
testimonianze ed essermi nutrito di libri scritti da autori eccezionali cerco di restituire qualcosa.
Quattro piccoli racconti con andamento sincopato e a tratti stralunato. Sembrano incubi e forse lo
sono per davvero. Sono voci di bambini e adolescenti che non capivano quello che stavano vivendo
e provano a raccontarlo senza cercare redenzione"
Dopo lo spettacolo incontro con Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa a cura dell’Associazione
Culturale Rapsodia 8.9.
Durante la serata (e per tutta la stagione) il foyer di Koreja ospita IRENERI, un progetto che nasce
per sottrarre manodopera al mercato del falso, creare lavoro attraverso la vendita di prodotti dal
costo contenuto ma di ottima fattura e combattere il circolo vizioso della clandestinità.
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