LEZIONE “CRIMINALISTICA, TECNICHE INVESTIGATIVE APPLICATE” (SECONDA PARTE) DOTT. ROBERTO MASSARI I RILIEVI TECNICI SULLA SCENA DEL CRIMINE ...................................................... 10. RILIEVI TECNICI SUL LUOGO DEL REATO ................................................................................................. a. Generalit€..................................................................................................................................... b. Attrezzatura per rilievi tecnici ....................................................................................................... c. Criteri di priorit€ ed accortezze..................................................................................................... d. Tecnica di intervento sulla scena del crimine................................................................................. e. Rilievi Fotografici......................................................................................................................... f. Rilievi Topografici ........................................................................................................................ g. Schizzi .......................................................................................................................................... h. Rilievi su cadavere........................................................................................................................ i. Ispezione di Veicoli ....................................................................................................................... 11. ATTIVIT€ DELL’UFFICIALE DI P.G. IN OSPEDALE E IN OBITORIO................................................................ a. Accertamenti sulla vittima............................................................................................................. b. Accertamenti sull’indiziato di un fatto di sangue............................................................................ 12. VERBALE DI SOPRALLUOGO ................................................................................................................... a. Introduzione.................................................................................................................................. b. Annotazioni................................................................................................................................... 13. EVOLUZIONE DELLE METODOLOGIE E PROSPETTIVE FUTURE I rilievi tecnici sulla scena del crimine Rilievi tecnici sul luogo del reato a. Generalità L’indagine sulla scena del crimine richiede un addestramento specifico, la conoscenza delle principali procedure, una particolare attenzione nell’esecuzione dei rilievi, il repertamento di tutte le fonti di prova fisiche disponibili in un periodo di tempo ragionevole. I rilievi tecnici sul luogo del reato si suddividono in: rilievi fotografici; rilievi topografici; esaltazione, fissazione ed asportazione di impronte; rilievi plastici. b. Attrezzatura per rilievi tecnici (1). Valigia criminalistica La valigia criminalistica ‚ stata concepita e realizzata per offrire agli operatori di P.G. tutti gli ausili tecnici necessari all’esecuzione dei sopralluoghi. Contiene attrezzature per: il prelievo delle impronte digitali anche su cadaveri; l’evidenziazione e l’asportazione di impronte digitali latenti; il rilevamento di impronte mediante silicone; l’accertamento speditivo della presenza di tracce ematiche; il rilievo metrico-fotografico; l’accertamento di impronte e l’evidenziazione di segni con ultra-violetto; il prelievo di residui di colpi d’arma da fuoco; repertamenti vari. I materiali per il repertamento contenuti nella valigia sono: buste in plastica con chiusura di varia grandezza; buste in plastica senza chiusura di varia grandezza; cucitrice a punti metallici; spago; barattoli in plastica con coperchio a vite; guanti in gomma di tipo chirurgico; piombini; pinza per piombini con scritta «CARABINIERI»; pennarelli per vetri e plastiche; etichette autoadesive per reperti con scritta «Reperto N. _____ »; spatole in acciaio, in legno, in osso e metalliche; specchietto tipo «dentista» a larga visuale con angolazione regolabile; pinzette a punte ricurve; matite dermografiche; pennarello nero; coltello a lama fine, retrattile, con lame di ricambio; siringhe ipodermiche; mascherine del tipo «sala operatoria»; guanti da carpentiere; lampada a torcia in gomma antiurto ed impermeabile provvista di batterie; nastro adesivo per imballaggi; cacciavite con serie di punte intercambiabili e da elettricista tipo cercafase; forbici multiuso; nastro in plastica bicolore. I materiali in oggetto consentono di effettuare i seguenti rilievi: assunzione di impronte digitali; evidenziazione ed asportazione di impronte digitali latenti; assunzione di impronte digitali post-mortem; assunzione di impronte mediante silicone e conseguente asportazione; prelievo di sostanze ematiche; accertamenti con luce ultravioletta. metrici; (2). Faro portatile ƒ orientabile ed ‚ costituito da: un contenitore resistente agli urti e inattaccabile da agenti corrosivi; accumulatore ricaricabile con qualsiasi presa di corrente a 220 Volt. (3). Nuovo Kit per il prelievo dei residui di colpi d’arma da fuoco (sostituisce il vecchio kit ‘Polaron’) (a) Costituzione Il kit ‚ formato da una speciale busta SECURISTAR contenente tre cilindri in plastica con tappo a vite. Alla sommit… di ciascun supporto ‚ alloggiato uno ‘stub’, costituito da un rettangolo metallico la cui superficie ‚ interamente ricoperta da nastro bi-adesivo opportunamente protetto. La confezione contiene i cilindri, i guanti sterili, una busta per il confezionamento, nonch‚ i tre sigilli a filo (numerati) da impiegare a prelievo effettuato. Unitamente ‚ allegata un’altra busta contenente un foglio notizie/istruzioni ed una carta assorbente. (b) Modalit… d’uso1 L’operatore incaricato del prelievo deve preliminarmente: leggere attentamente il foglio notizie/istruzioni; individuare un locale non inquinato da possibili residui dello sparo; posizionare la carta assorbente su un piano di lavoro; lavarsi le mani ed indossare guanti sterili; aprire la busta SECURISTAR; prendere il cilindro ‘bianco’ e rimuovere il coperchio dell’involucro; rimuovere l’etichetta che protegge lo strato adesivo; effettuare prelievi sulla PROPRIA PERSONA (guanti, braccia…); richiudere il supporto ‘bianco’ ed apporre il sigillo a filo. 1 Per una pi‡ approfondita spiegazione delle modalit… di impiego del kit, che possa meglio far comprendere le finalit… di questo rilievo ed evitare banali errori, si rimanda il lettore al capitolo tecnico dedicato agli accertamenti di Microscopia Elettronica. Operazioni sull’indagato: prendere uno dei due rimanenti cilindri, contrassegnati dalle lettere ‘A’ o ‘B’, impugnare il corpo e, esercitando una leggera pressione, far aderire lo stub pi‡ volte e in aree diverse, sulla mano destra e sul braccio destro, avendo cura, in questo primo prelievo, di non interessare eventuali indumenti. La raccolta degli eventuali residui dei colpˆ d’arma da fuoco avviene automaticamente; ricoprire con cura lo stub con il coperchio; apporre il sigillo a filo; ripetere con il secondo stub le medesime operazioni sulla mano e sul braccio sinistro; Eventualmente utilizzare un ulteriore kit per prelievi su altre zone che potrebbero essere state interessate da eventuali residui (viso, indumenti, capelli, occhiali …); Al termine riposizionare i cilindri nella busta di colore GIALLO unitamente al foglio notizie debitamente compilato, avendo cura di riportare le informazioni salienti all’esterno della busta stessa; Richiudere la busta gialla, rimuovendo la striscia protettiva e facendo aderire il lembo esterno della busta contenente la fascia di colore blu al lato interno della busta stessa. La busta, una volta chiusa, NON E’ PIU’ APRIBILE. Il Ra.C.I.S., ricevute le buste, proceder…: a restituire allo stesso corriere un nuovo Kit pronto per l’uso; alla determinazione della presenza di residui di colpi d’arma da fuoco; ad inviare la relazione tecnica al richiedente. c. Criteri di priorità ed accortezze una prova, suscettibile di alterazioni a causa di agenti atmosferici o di altri eventi, deve essere trattata prima delle altre; le prove pi‡ importanti devono essere esaminate, fotografate, registrate, raccolte ed imballate seguendo un ordine logico; i calchi e le impronte digitali devono essere evidenziati, asportati e coperti con nastro possibilmente prima che l’oggetto venga rimosso; in presenza di un cadavere, devono essere registrati tutti gli indizi rinvenuti fra il limite esterno della scena del delitto e il corpo; dopo la rimozione del cadavere si deve proseguire nella ricerca e raccolta delle prove fisiche; dopo la raccolta delle tracce fisiche, si deve effettuare la ricerca di impronte latenti; nella pulizia di una superficie tramite aspirazione, la polvere e gli altri materiali raccolti da ogni area devono essere chiusi separatamente in appositi contenitori annotando su essi il punto di raccolta; le impronte digitali e i campioni delle tracce fisiche devono essere rilevati dopo le citate operazioni; i rami rotti degli alberi o dei cespugli intorno al punto focale del crimine devono essere esaminati con attenzione per cercare eventuali fibre, frammenti di vestiti, schegge di colore e altre tracce fisiche appartenenti al responsabile o al suo eventuale veicolo; se si sospetta che il terreno contenga sangue, sperma o altri liquidi organici, bisogna raccoglierne dei campioni. d. Tecnica di intervento sulla scena del crimine Si procede attraverso: approccio alla scena; esame generale delle aree circostanti (il giardino di una casa nella quale ‚ stato commesso un omicidio, l’area esterna alla scena di un crimine, e cosˆ via); rilievi fotografici in primo piano delle entrate e delle uscite dalla scena del crimine o di quelle verosimilmente usate come tali; nel caso in cui vi sia un cadavere, predisposizione di: due foto del soggetto ad angolo di 90‰ l’una dall’altra. La macchina fotografica deve essere tenuta alta e rivolta verso l’oggetto; due foto in primo piano delle eventuali ferite o lesioni della vittima, delle armi trovate e dell’area immediatamente circostante; rimozione del corpo e delle prove fisiche e, nel caso in cui ci siano segni, macchie, o altri elementi degni di nota, fotografie dell’area sottostante; fotografie delle impronte che non possono essere prelevate e delle aree su cui sono state rinvenute; (per le macchie di sangue e la loro locazione sono preferibili foto a colori). (1) Scena di un incendio Preliminarmente ‚ importante riprendere fotograficamente e con una videocamera tutta l’area danneggiata. Devono essere ripresi in primo piano gli oggetti o le aree dai quali si sospetta abbia avuto origine l’incendio. Si procede quindi ad analizzare in dettaglio e a fotografare: le strutture coinvolte; le aree danneggiate e quelle adiacenti non danneggiate. Si passa quindi al repertamento. (2) Scena di un furto Preliminarmente ‚ importante fotografare: le parti interne ed esterne dell’edificio; le aree danneggiate, in particolare quelle intorno ai punti di entrata ed uscita usati verosimilmente dal responsabile del reato; i segni di scasso (sia in primo piano che in prospettiva); le impronte digitali e le impronte in genere. Esse vengono fotografate quando sono visibili o quando, dopo essere state esaltate, non si possono asportare. (3) Incidenti stradali Preliminarmente ‚ importante fotografare: l’intera scena dell’incidente; l’esatta posizione dei veicoli, delle persone lese e degli oggetti interessati; il punto d’impatto, i segni dell’impatto, e i danni alle propriet…; eventuali difetti od ostacoli presenti sulla strada; veicoli danneggiati. (Una foto per la parte frontale e un lato del veicolo, e l’altra per la parte posteriore e l’altro lato); segni di sbandamento; tracce di pneumatici, vetri e altri detriti. Si passa quindi al rilevamento planimetrico del sinistro. (4) Persone decedute Preliminarmente ‚ necessario isolare l’area per evitare contaminazioni. Si passa, quindi, a fotografare prima in generale e poi in particolare l’ambiente e il cadavere avendo l’accortezza di procedere da diverse angolazioni non inferiori a 90‰ e, se necessario, dall’alto, ad un’altezza non superiore a m. 1,50. Ferite e particolari devono essere fotografati in primo piano. ƒ consigliabile sempre scattare fotografie a colori. Quindi, si passa al rilevamento planimetrico dell’ambiente e al repertamento degli indizi fisici. e. Rilievi Fotografici (1) Generalit… Ai fini dell’indagine, la fotografia rimane indispensabile in quanto consente di avere in qualsiasi momento la visione esatta dell’ambiente nel quale un determinato evento si ‚ verificato. Inoltre, con opportuni espedienti tecnici (ingrandimenti, sovrapposizioni, ecc.) ‚ possibile evidenziare dettagli che possono sfuggire all’osservazione diretta. In questa sede non si daranno norme di tecnica fotografica, ma si indicheranno semplicemente metodi da osservare per eseguire fotografie utili ai fini delle indagini. Principalmente occorre ricordare che: l’operatore fotografico deve seguire un piano sistematico di lavoro, al fine di ottenere, con una logica successione di sequenze fotografiche, la migliore documentazione possibile dei pi‡ importanti elementi di fatto; come per i rilievi descrittivi, tale successione deve rigidamente rispettare la norma del graduale passaggio dal generale al particolare. Naturalmente, un maggior numero di fotografie deve essere riservato alle parti e al contenuto dell’ambiente che abbia pi‡ diretta attinenza con l’oggetto delle indagini; devono essere evitate false prospettive, che possano deformare il soggetto fotografico: calcolata la distanza, il diaframma e il tempo di esposizione, si scattino le varie pose da adatti punti di osservazione puntando al centro del soggetto fotografico; nei rilievi fotografici giudiziari non si deve subordinare la fotografia alle esigenze di luce: in mancanza di quella naturale si dovr… ricorrere a quella artificiale; non sono consentiti ritocchi sul negativo, perchŠ con essi si verrebbe ad alterare la verit…; la fotografia di un particolare serve assai spesso ad uno studio successivo; occorre quindi conoscere la scala della riproduzione fotografica e ci‹ si ottiene fotografando, accanto all’oggetto, una striscia metrica; nelle fotografie di particolari, per evitare alterazioni si deve porre l’obiettivo esattamente di fronte all’oggetto; per la ripresa di ambienti particolarmente ampi, ‚ opportuno usare un obiettivo grandangolare, in mancanza di questo, si proceda ad effettuare una serie di fotografie, facendo attenzione affinchŠ ognuna contenga un particolare di quella precedente; qualora si volessero mettere in evidenza alcuni particolari su una fotografia contenuta nel fascicolo -circoscrivendoli con inchiostro colorato o indicandoli con frecce colorate-, ‚ opportuno allegare anche la fotografia originale priva di qualsiasi segno aggiunto. (2) Fotografie generali di ambienti Sar… limitata ai soli ambienti che presentano elementi connessi al reato (cadavere, effrazioni su mobili o casseforti, impronte, ecc.). Si eseguono due pose, una da un lato e l’altra dal lato opposto in modo tale da riprodurre l’ambiente nella sua totalit…. Fotografia generale di ambiente (3) Fotografie di particolari di ambiente Eseguita la ripresa generale dell’ambiente, si fotografino i particolari che si ritengono interessanti (pavimento, parete, porta, finestra, statua, fontana, ecc.), indicando nelle didascalie il punto dal quale le riprese sono state effettuate. Fotografia di un particolare di ambiente (4) Fotografia di cadavere in generale Si proceda a fotografare il corpo unitamente all’area dell’ambiente che pu‹ presentare qualche traccia o impronta (arnesi, corde, macchie, indumenti, ecc.). Per i cadaveri che giacciono su un piano orizzontale, la fotografia deve essere eseguita dall’alto verso il basso. in particolare Gli elementi che caratterizzano il cadavere (lesioni, ustioni, ecc.) devono essere fotografati con un riferimento metrico. Per i cadaveri non identificati si deve eseguire la fotografia segnaletica (il solo volto con tre pose: profilo destro, fronte e profilo sinistro) alla riduzione di un quinto del naturale. (5) Fotografie di impronte, macchie, effrazioni e altre tracce Si deve fotografare l’intero substrato su cui sono state rinvenute, il particolare del substrato con l’insieme degli elementi di interesse e i singoli elementi a grandezza naturale e, tutto con striscia di riferimento metrico. Le impronte papillari visibili, o esaltate, si possono fotografare direttamente quando si trovano su una faccia piana di un oggetto che sia trasportabile e collocabile di fronte all’apparecchio. Eccezionalmente devono essere fotografate dopo l’asportazione se non si ha a disposizione una macchina adeguata, quando si trovano su una superficie liscia concava o convessa, o su un piano posto in posizione tale da non consentire la ripresa fotografica diretta, o, ancora, quando si trovano su una superficie molto levigata che riflette la luce. Salvo il caso in cui due o tre impronte papillari siano molto vicine tra loro, bisogner… sempre fotografarle separatamente anche se giacenti su uno stesso oggetto. (6) Il fascicolo dei rilievi fotografici Il fascicolo dei rilievi fotografici ‚ composto da una copertina al cui interno sono inseriti i fogli necessari per contenere tutte le fotografie scattate. Le fotografie sono sistemate secondo la descrizione stilata nel verbale di sopralluogo: dal generale al particolare dell’ambiente e dal contenuto al particolare del contenuto dell’ambiente. Ciascuna fotografia deve essere accompagnata da una didascalia. Il timbro del comando deve coprire parte del margine bianco della fotografia e parte della carta del fascicolo. Per evidenziare particolari difficilmente visibili, possono essere apposti sulla fotografia alcuni segni quali frecce, cerchi, linee, simboli alfanumerici, ecc. In tal caso, si ricorda di affiancare alla fotografia modificata la fotografia originale. f. Rilievi Topografici (1) Generalit… Il rilievo topografico di un ambiente (aperto o chiuso), di un mobile, di un oggetto, si effettua rilevandone le dimensioni, la forma e la posizione mediante misurazioni riferite al centro e ai contorni delle cose o a punti fissi, o ben determinati, del terreno o del pavimento. Tali operazioni di rilevamento e di misurazione vengono poi fissate sulla carta secondo un’opportuna scala di riferimento. La riproduzione grafica si pu‹ ottenere con: uno schizzo speditivo, ossia un disegno tracciato a mano libera riproducente in modo schematico l’oggetto nelle sue linee generali. Le misure reali vengono semplicemente annotate; una vera e propria planimetria. E’ utile procedere, al termine, alla compilazione di un lucido, ossia di un disegno tracciato su carta trasparente che -ad esempio- sovrapposto a una carta topografica o a una mappa permette la precisa localizzazione dei luoghi oggetto d’indagine. ƒ necessario tenere presente che: per la sede di un cadavere, le misurazioni vengono eseguite facendo riferimento all’ombelico assunto come met… del corpo; la planimetria deve essere sempre orientata utilizzando carta topografica e bussola (si presti attenzione alla declinazione magnetica). quando possibile, ‚ opportuno utilizzare i segni convenzionali in uso per le carte topografiche. (2) Elementi fondamentali del rilievo planimetrico Le tecniche qui illustrate sono valide per ogni tipo di sopralluogo in ambiente chiuso, aperto o effettuato tramite mezzo in movimento. (a) Metodo delle coordinate cartesiane Fissare su un piano due rette orientate (OX e OY) -dette rispettivamente asse delle ascisse (X) e asse delle ordinate (Y)- uscenti da un medesimo punto (O). Si avr… cosˆ un sistema di riferimento per l’individuazione di un punto qualsiasi su quel determinato piano. In pratica, le coordinate del punto P non sono altro che le sue distanze dall’asse delle X e dall’asse delle Y. Queste devono essere misurate perpendicolarmente. (b) Metodo della trilaterazione o per capisaldi Il metodo della trilaterazione si fonda sul principio geometrico in base al quale un triangolo risulta determinato se si conoscono le misure dei tre lati. Disponendo di due punti fissi –capisaldi-, per rilevare su un piano uno o pi‡ punti sar… sufficiente congiungere questi ultimi con i capisaldi e misurarne la distanza2. Il fascicolo dei rilievi topografici deve essere allegato al verbale di sopralluogo. 2 Cfr. la pubblicazione •Tecnica per il rilevamento degli incidenti stradaliŽ, edita dal Comando Generale dei Carabinieri. g. Schizzi (1) Generalit… Gli schizzi sono propedeutici alla stesura delle planimetrie di un ambiente, completano le foto e le annotazioni effettuate sulla scena del crimine e possono essere usati durante gli interrogatori. (2) Informazioni da includere nello schizzo Lo schizzo - anche se informale - deve indicare: nome, cognome e grado dell’ufficiale di P.G.; data, ora, tipo di crimine; nome e cognome degli assistenti alle misurazioni; indirizzo della scena del crimine, sua posizione in una costruzione, rispetto ad essa o ad un altro punto di riferimento; le prove fisiche pi‡ evidenti e le caratteristiche critiche della scena del crimine. Tali prove devono essere localizzate attraverso il sistema della trilaterazione o in base ad altri metodi conosciuti; una legenda dei simboli usati per identificare i vari oggetti o elementi presenti sulla scena. L’uso di diversi colori ‚ consentito nella misura in cui la lettura dello schizzo venga facilitata. Foto di schizzo (3) Considerazioni ƒ importante che le misurazioni siano precise e effettuate con la stessa unit… di misura. Se un determinato aspetto dello schizzo ‚ riportato in maniera precisa, ed un altro in maniera approssimativa, la divergenza rende lo schizzo inutile. Una misurazione superficiale infatti oltre ad essere difficile da giustificare farebbe sorgere dubbi sulla competenza dell’investigatore e perplessit… circa la conduzione dell’indagine. h. Rilievi su cadavere (1) Generalit… In presenza di un cadavere, il primo obiettivo deve essere quello di determinare se si tratta di omicidio, suicidio o disgrazia. Anche l’identificazione pu‹ costituire un serio problema soprattutto se il cadavere risulta sprovvisto di documenti ed il suo riconoscimento non ‚ confermato da sicure testimonianze. In ogni caso (cadavere identificato o non identificato), si devono eseguire i rilievi. L’ispezione del cadavere ‚ effettuata dal medico legale, alla presenza del P.M. che pu‹ essere assistito dalla P.G. (2) Rilievi descrittivi sul cadavere I caratteri da rilevare e descrivere sono: (a) l’et… apparente, quando non sia accertata attraverso documenti o testimonianze; (b) il sesso; (c) il colorito, precisandone specie e tonalit…; (d) l’odore, indicandone l’intensit…. In assenza, si scriva: •non emana alcun odoreŽ; (e) lo stato di conservazione: si osservi se il cadavere ‚ in fase di raffreddamento (si misura la temperatura del cadavere precisando l’ora del rilievo e la temperatura dell’ambiente) e se sono in atto fenomeni di decomposizione; (f) lo stato di integrit…: si indica se il cadavere ‚ intero, mutilato o sezionato precisando in tal caso, le parti mancanti. (g) la sede: valgono le norme gi… indicate per il sopralluogo (come si ‚ detto, il punto di riferimento ‚ l’ombelico assunto come centro del corpo). Se il cadavere ‚ stato sezionato e le diverse parti si trovano sparse nell’ambiente, si deve procedere alla loro localizzazione; (h) il giaciglio: consiste nella descrizione del luogo in cui si trova il cadavere (es.: su un letto, su una poltrona, sul pavimento, sul terreno, appeso ad un albero, ecc.); (i) l’atteggiamento: si rileva sia nella totalit… che per le singole parti del corpo (disteso, rannicchiato, ecc.); (l) la posizione: si indica se il cadavere giace supino, bocconi, sul lato destro o sinistro, seduto, sospeso, ecc. Si descrivano le parti del corpo utilizzando la seguente terminologia: la testa: pi‡ o meno fissa, ruotata a destra o a sinistra; il tronco: ruotato a destra o a sinistra, ricurvo avanti o indietro, inclinato a destra o a sinistra; le braccia: pi‡ o meno aderenti o abdotte (non aderenti) al corpo, ruotate avanti o indietro (leggermente, molto, moltissimo); gli avambracci: distesi o flessi (leggermente, molto, moltissimo); le mani: prone (palmo in avanti), supine (dorso in avanti), con il margine radiale (lato del pollice) o con quello anulare (lato del mignolo) poggiato al suolo; le dita: distese, flesse, a pugno, unite, divaricate; le gambe: flesse, distese, accavallate, unite, divaricate; i piedi: poggiati al suolo con la pianta, con il margine esterno, con il tallone, con la punta, con il margine interno. Sar… utile, inoltre, misurare ed indicare a quale distanza si trovano i piedi fra loro e con quali parti essi eventualmente si toccano. ƒ da ricordare, infine, che un’esatta descrizione dell’atteggiamento del cadavere potrebbe aiutare a stabilire la causa della morte, a ipotizzare i momenti che precedettero o seguirono l’evento, nonchŠ a determinare la veridicit… di eventuali testimonianze; (m) le lesioni: vanno descritte in tutti i loro caratteri di sede, di forma, di quantit…, di dimensione, di direzione e di colore. Particolare cura dovr… essere posta nell’indicare e nel descrivere le ferite d’arma da fuoco e le relative specifiche particolarit…; (n) le macchie (di sangue, di sperma, di sterco, ecc.) si rilevano nei caratteri di sede (sulla faccia, sulle mani, ecc.), colore (specie e tono), dimensione, forma e direzione; (o) i corpi estranei (armi, brandelli di vestiti, bottoni, peli, brandelli di pelle, lacci): si rilevano nei caratteri di sede, forma, dimensione, colore, direzione, quantit… e sostanza; (p) l’abbigliamento: si descrive indicandone la completezza, l’integrit… delle vesti, la qualit… degli indumenti (di lana, di cotone, nuovi, usati, di moda corrente o fuori moda, ecc.), le eventuali marche di fabbrica, le etichette, le cifre e quanto altro possa fornire utili indizi in ordine alla dinamica del reato, alle presunte condizioni sociali e all’identificazione del soggetto (es. la lacerazione di indumenti soprattutto se intimi, pu‹ indurre a sospettare un omicidio per o a seguito di violenza carnale); (q) le presunte condizioni sociali: si rilevano e si descrivono allorquando si ‚ in presenza del cadavere di un individuo sconosciuto. Si tratta di un apprezzamento che pu‹ essere fatto attraverso l’analisi dei dati somatici, dei vestiti e della persona; (r) i connotati e i contrassegni si indicano e si descrivono nel caso si tratti di cadavere non identificato. (3) Rilievi fotosegnaletici sul cadavere I rilievi fotosegnaletici vanno eseguiti soltanto se ci si trova in presenza di un cadavere non identificato tenendo presente che il volto deve essere ripreso nelle tre posizioni (fronte, profilo destro e sinistro). (4) Rilievi dattiloscopici su cadavere La tecnica operativa per il rilievo dattiloscopico dipende dallo stato di conservazione del cadavere stesso. Se le impronte possono essere assunte prima che la rigidit… cadaverica si manifesti, previa sommaria pulizia delle mani con alcool si proceda all’assunzione delle impronte ai fini segnaletici con la stessa metodologia adottata per gli individui in vita. Se invece ‚ gi… presente il rigor mortis, si proceda vincendo la resistenza posta dall’articolazione delle dita. Se i polpastrelli si presentano avvizziti per disidratazione, in assenza del medico legale, si pu‹ ripristinare in essi il primitivo turgore iniettandovi una speciale soluzione di glicerina mediante la siringa contenuta nella cassetta per i rilievi tecnici. Si tenga presente che, anche se il cadavere ‚ in stato di decomposizione, si pu‹ comunque procedere all’assunzione delle impronte: il medico legale pu‹ asportare la pelle dei polpastrelli (il cosiddetto guanto) e applicarla dopo averla immersa in una soluzione di formalina sulle proprie dita per procedere, quindi, alla normale assunzione delle impronte. Asportazione del polpastrello da parte del medico legale i. Ispezione di Veicoli Si inizi esaminando la parte esterna del veicolo. L’ispezione deve essere condotta prestando particolare attenzione al cofano e al portabagagli: si individuino eventuali aree danneggiate o rotte, pezzi mancanti dell’auto, frammenti di vestiti, macchie di sporco o grasso, capelli o fibre, ecc. Tali indizi vengano registrati, fotografati e raccolti con la dovuta cura per evitare di cancellare eventuali impronte latenti. Seguendo la stessa procedura, si passi ad individuare la presenza di eventuali impronte visibili controllando con attenzione aree quali il tetto, il pannello posteriore, l’area intorno alle maniglie e i finestrini. Le impronte devono essere esaltate, asportate e descritte. Si proceda poi ad esaminare la parte interna del veicolo Di solito, per comodit…, si suddivide l’interno in cinque zone: anteriore destra, anteriore sinistra, posteriore destra, posteriore sinistra, pannello posteriore. Le prime quattro vengono ulteriormente suddivise in: area del pavimento, dei sedili e del cruscotto. Prima di entrare nell’auto, l’operante deve procedere ad aspirare il pavimento delle quattro aree passeggeri e porre il materiale recuperato in diversi contenitori scrivendo su di essi l’area dalla quale il contenuto ‚ stato prelevato. Dopo il rilevamento delle impronte si prosegua l’indagine ricercando nell’abitacolo indizi nascosti quali droga, armi e refurtiva. Se possibile, tale ricerca deve essere effettuata in tempi successivi da due ufficiali di polizia giudiziaria al fine di ridurre al massimo la possibilit… di tralasciare indizi. Ogni macchia presente all’interno o all’esterno del veicolo deve essere fotografata e localizzata e, solo successivamente, prelevata per essere inviata ai laboratori. Le stesse procedure sinora illustrate devono essere applicate anche all’esame del portabagagli. Le prove fisiche evidenti vengono individuate, raccolte e registrate. Si proceda alla ricerca di indizi nascosti e all’individuazione di eventuali impronte latenti. Anche se in genere l’area al disotto del portabagagli non contiene alcuna prova fisica ‚ comunque necessario esaminarla attentamente. La perquisizione deve estendersi anche al cofano spingendosi ad esaminare parti in cui potrebbero essere stati nascosti eventuali indizi (es: interno del radiatore e area circostante). Sovente accade che parti del veicolo stesso siano oggetto di alterazione, allo scopo di impedire l’identificazione del mezzo ( falsificazione del numero di telaio, riverniciatura, cambio di targa, alterazione dei documenti…): pertanto ‚ buona norma procedere ad un’ispezione indirizzata anche a queste finalit…. Foto di numero di telaio contraffatto Se si tratta di un veicolo con il quale ‚ stato investito un pedone, si esamini attentamente la scocca per individuare la presenza di fibre, capelli, sangue e tessuto umano; altrettanto importante ‚ rilevare eventuali recenti riparazioni della carrozzeria. Se l’esterno del veicolo presenta aree danneggiate, si prelevino campioni di vernice ponendoli in contenitori separati e sigillati. Pezzi di lamiera, frammenti di vetro di un fanale o di un finestrino e altre parti danneggiate vengano rimossi per evitare che si deteriorino ed in seguito siano accuratamente imballati e trasmessi ai laboratori. Attivit€ dell’ufficiale di P.G. in ospedale e in obitorio a. Accertamenti sulla vittima L’ufficiale di polizia giudiziaria che interroga un ferito in ospedale deve provvedere anche a raccogliere tutti quegli indizi fisici che possono essere utili alle indagini come i vestiti della vittima e, nel caso in cui l’aggressore sia stato afferrato o colpito, il materiale presente eventualmente sotto le unghie della vittima stessa. Le eventuali abrasioni subite, data la rapidit… con cui cambiano aspetto, siano fotografate il prima possibile. In caso di decesso, il corpo della vittima viene esaminato in obitorio dal patologo che effettua l’autopsia alla presenza dell’ufficiale di P.G. che conosce tutti i dettagli del crimine e della scena del delitto. Durante l’autopsia l’ufficiale di P.G. deve annotare: causa della morte; natura e profondit… delle ferite; altri elementi importanti rilevati dal medico; l’ora stimata del decesso. Prima di spogliare la vittima, si esaminino nuovamente i vestiti e le mani perchŠ in genere, in obitorio, vengono trovate molte tracce fisiche non rilevate all’inizio sulla scena del crimine. Nel togliere i vestiti alla vittima si eviti di tagliarli e nel caso in cui ci‹ non sia possibile, si eviti di intaccare le aree recanti sangue o macchie e, in modo particolare, i fori d’entrata dei proiettili o delle lame. Gli indumenti inoltre non devono essere scossi. Se un indumento ‚ bagnato o macchiato di sangue si deve: stenderlo su una superficie e lasciarlo asciugare in una stanza a temperatura ambiente; solo se l’area bagnata non tocca un’altra superficie dell’indumento, avvolgerlo con della carta pulita. Gli indumenti umidi non devono essere posti in buste di plastica per evitare l’insorgere di alterazioni biologiche. Una volta spogliato, il corpo della vittima deve essere esaminato nuovamente. Siano registrati e fotografati in primo piano -con apposito riferimento metrico- tutti i segni particolari e le ferite riscontrate. Se il caso lo richiede, si prelevino dal corpo capelli e peli pubici avendo l’accortezza di porli in un pezzo di carta pulita, avvolgendoli con cura e sigillandoli in un involucro pulito su cui devono essere indicate tutte le informazioni necessarie. In caso di stupro, il patologo deve prelevare un campione degli umori vaginali della vittima per gli esami di laboratorio. In caso di morte dovuta ad arma da fuoco, prima di assumere le impronte digitali mediante inchiostro, si provveda a tamponare le mani alla ricerca di residui dello sparo. Se il corpo della vittima ‚ stato trovato senza scarpe, si provveda ad assumere le impronte dei piedi repertando le eventuali tracce presenti sulla pianta degli stessi. Pallottole o altri oggetti recuperati durante l’autopsia devono essere consegnati all’investigatore per il repertamento e per i successivi esami di laboratorio. b. Accertamenti sull’indiziato di un fatto di sangue Se si presume che i vestiti indossati dall’indiziato al momento dell’arresto siano gli stessi che il soggetto portava durante l’azione criminosa vengano sequestrati e inviati ai laboratori. Naturalmente, gli indumenti siano maneggiati con attenzione e repertati singolarmente. Si raccolgano, inoltre, i seguenti campioni: sangue e capelli dell’indiziato; materiale prelevato sotto le unghie; residui di colpi d’arma da fuoco (se necessari); una serie completa di impronte delle dita e del palmo delle mani. Se in sede di sopralluogo si scoprono impronte di piedi nudi, si prelevino mediante inchiostro le impronte dei piedi dell’indiziato. L’indagine pu‹ essere completata, se necessario, da accertamenti sul veicolo e sulla abitazione dello stesso secondo le tecniche precedentemente descritte. Verbale di Sopralluogo a. Introduzione La descrizione dettagliata della scena del crimine e delle azioni in essa svolte aiutano l’ufficiale di P.G. a riferire con precisione gli eventi durante il processo e ad identificare con precisione le prove fisiche raccolte. b. Annotazioni Le annotazioni dell’ufficiale di polizia giudiziaria costituiscono gli appunti che permetteranno allo stesso di ricostruire in modo esatto anche a distanza di anni lo svolgimento del sopralluogo. Esse costituiscono una registrazione personale delle indagini svolte: vanno prese per tutta la durata delle attivit… e devono essere completate con fotografie, schizzi, planimetrie, ecc. Le annotazioni siano redatte seguendo un ordine logico in modo tale che possano essere utilizzate come base per la stesura del rapporto formale. a. Parte prima Comprende le indicazioni di carattere generale comuni a qualsiasi verbale come: la data e l’ora di inizio del sopralluogo; le generalit…, il grado e la qualifica dell’ufficiale di P.G. che dirige le operazioni e dei suoi collaboratori; indicazione del Comando (Servizio, Sezione o Ente) dal quale dipende l’ufficiale di P.G. operante; l’indicazione dell’autorit… che ha disposto l’indagine e la sua eventuale presenza in loco; l’indicazione dell’area in cui viene effettuato il sopralluogo; le generalit… della persona o delle persone che hanno denunciato il fatto ovvero la fonte attraverso la quale si ‚ conosciuto l’evento; eventuali altre indicazioni utili. Si deve evitare qualsiasi giudizio personale, diretto o indiretto: non si dovr… dire, ad esempio, che il sopralluogo ‚ stato effettuato perchŠ ‚ stato commesso un omicidio, ma perchŠ ‚ stato rinvenuto un cadavere, ecc. b. Parte seconda In essa trova posto il resoconto delle attivit… di sopralluogo. Seguendo le norme gi… esposte, si procede dal generale al particolare, da destra a sinistra, dalla parte anteriore a quella posteriore, dal basso verso l’alto. I caratteri noti devono essere descritti in modo pi‡ o meno approfondito a seconda della loro importanza rispetto al fatto in esame. c. Parte terza Rappresenta l’utile complemento della parte seconda in quanto vi si elencano tutti i rilievi topografici, fotografici, plastici, metrici, che sono stati compiuti prima di alterare lo stato dell’ambiente. I documenti relativi ai rilievi effettuati ed elencati devono essere posti in allegato. d. Parte quarta L’ufficiale di P.G., per motivi di urgenza o per cause di forza maggiore, pu‹ essere autorizzato e/o delegato dall’A.G. a modificare le condizioni dell’ambiente onde procedere alla successiva fase di documentazione. Tutti i rilievi che sono stati compiuti dopo aver alterato lo stato dell’ambiente vengono descritti nella parte quarta. Si indichi sempre l’Autorit… Giudiziaria che ha autorizzato l’intervento di natura irripetibile, e il numero di protocollo e la data di tale provvedimento. e. Parte quinta La parte quinta contiene l’elenco degli oggetti repertati e l’indicazione del motivo per cui si ‚ proceduto al repertamento. Evoluzione delle metodologie e prospettive future L’impulso fortissimo che le scienze forensi hanno avuto in questi ultimi anni ha indotto gli stessi operatori di investigazione scientifica ad adoperarsi per sensibilizzare su tali tematiche tutte le componenti istituzionali che - a diverso titolo - lavorano per la Giustizia, cercando di creare una vera e propria sensibilit… e “cultura” del sopralluogo. Deve imporsi, a tutti i livelli, la convinzione per cui la correttezza, la competenza e la qualificazione tecnologica delle operazioni di sopralluogo e repertamento tecnico costituiscono presupposti irrinunciabili per la qualit… dell’apporto tecnico-scientifico alle indagini. L’intervento sulla scena del crimine ‚ il complesso delle operazioni che necessita: di specifica competenza nella gestione generale; di capacit… nell’effettuare e coordinare scelte operative sul campo; di capacit… di coordinamento ed integrazione fra le diverse “componenti” tecniche ed operative; di conoscenza ed esperienza tecnico-scientifica; di capacit… tecniche operative nella evidenziazione ed acquisizione delle tracce. Il livello delle conoscenze e delle esperienze specifiche necessarie ‚ oramai tale da richiedere figure altamente specializzate e professionali. Ne deriva la necessit… di addestrare personale dotato di una preparazione teorica e di una qualificazione tecnica adeguate armonizzandone le capacit…, le esperienze e le conoscenze tecniche con la padronanza del contenuto normativo della procedura penale, requisito indispensabile per chi opera nell’ambito della Polizia Giudiziaria. Il Ra.C.I.S. sostiene da tempo il principio per cui il personale che opera sulla scena del crimine sia legato ai laboratori anche al di l… del semplice rapporto intercorso durante il periodo addestrativo: solo attraverso un tale legame -come del resto gi… si verifica in molti Paesi assai avanzati in ambito scientifico forense- si ‚ in grado di garantire che l’evoluzione delle metodiche tecnico-scientifiche di laboratorio sia supportata da un conseguente aggiornamento delle tecniche di sopralluogo. ƒ soprattutto in tale ottica che su tutto il territorio nazionale sono nate, a livello interprovinciale, 30 Sezioni Investigazioni Scientifiche destinate a divenire il punto di riferimento, a livello operativo locale, per il sopralluogo e il repertamento. Da qui, dunque, il problema dell’addestramento e della qualificazione del personale operante sulla scena del crimine. Per raggiungere tale fine ‚ necessario procedere ad una specializzazione del personale che sia in linea con le indicazioni fornite dagli altri Paesi europei in tema di addestramento dei tecnici specializzati nel sopralluogo. Soltanto in questo modo, infatti, si potranno avere le necessarie garanzie per quanto riguarda la sicurezza dei reperti e la qualit… delle procedure adottate sulla scena del crimine. La via da percorrere per elevare il livello qualitativo delle attivit… di sopralluogo, non pu‹ essere che quella della creazione e del perfezionamento di procedure tecniche comuni a livello nazionale ed internazionale. Solo tale atteggiamento consentir… l’elevazione degli standard qualitativi di ciascuno e la reale possibilit… di confronto e scambio operativo fra le diverse esperienze. In questa fase, ‚ necessario procedere con gli altri Paesi europei verso una armonizzazione per quanto attiene: formazione ed aggiornamento del personale; procedure e protocolli di controllo della qualit… (es. gestione del reperto e catena di custodia); certificazione di protocolli e strumentazioni da utilizzare in sede di sopralluogo; catena di custodia del reperto. Una standardizzazione completa e rigorosa certamente costituisce il fine che si deve perseguire a lungo termine.