“I pazienti che si ricoverano in ospedale credono di trovarsi in un

Impossibile v isualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riav v iare il computer e aprire di nuov o il file. Se v iene v isualizzata di nuov o la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuov o.
“I pazienti che si ricoverano in ospedale credono di trovarsi in un luogo
sicuro dove loro e i loro famigliari ritengono che riceveranno le migliori
cure possibili; essi sono sicuri che se le loro condizioni dovessero
peggiorare si trovano già nel posto migliore per un pronto ed efficace
trattamento.
Adesso vi sono evidenze del contrario.
Pazienti che si ammalano, o che peggiorano acutamente, potrebbero
ricevere cure subottimali.
Ciò può accadere perché il deterioramento non è riconosciuto o perché,
nonostante il peggioramento clinico, segni e sintomi vengono
sottovalutati o perché non vengono messe in atto azioni in tempi
sufficientemente rapidi.
La comunicazione e la documentazione sono spesso carenti; può
mancare l’esperienza e i provvedimenti degli esperti in critical care,
incluso il trasferimento in terapia intensiva, possono essere ritardati.”
(Dr Mary Armitage, Guideline Development Group Chair National
Institute for Health and Clinical Excellence)
Acutely ill patients in hospital Recognition of and response to acute
illness in adults in hospital Issued: July 2007 NICE clinical guideline 50
guidance.nice.org.uk/cg50
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Incidenza arresto cardiaco intraospedaliero:
1 - 5 eventi/1.000 ricoveri/anno (globale)
National
Registry
of
Cardiopulmonary
Resuscitation (NRCPR): il più grande registro di
arresti cardiaci del mondo (nordamericano)
riporta una incidenza pari a 0,175 casi per
posto letto/anno negli Stati Uniti.
Sopravvivenza alla dimissione dopo arresto
cardiaco: non oltre il 18%, a fronte di un ROSC
nel 47% dei casi.
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L’ACC, in reparti di degenza ordinaria, è
raramente una morte cardiaca improvvisa: nel
75 – 80% dei casi è preceduto da alterazione
dei parametri fisiologici ed è quindi
potenzialmente evitabile.
Evidenti segni di allarme presenti fin da 8 ore
prima nel 90% degli ACC, nel 50% delle morti
impreviste e nel 70% dei ricoveri inattesi in
ICU.
Più del 50% dei pazienti ricoverati nei reparti
ordinari ricevono un trattamento considerato
al di sotto dello standard previsto e tutto ciò
genera ammissioni in terapia intensiva
potenzialmente evitabili (fino al 41%), degenze
prolungate ed esiti clinici peggiori.
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International Consensus Conference on
Rapid Response System (11)
Guidelines NICE 50
Raccomandazioni SIAARTI-IRC
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