Università degli Studi di Salerno

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BUDAPEST
Prof.ssa Carla Cozzarelli
•Lo stemma di Budapest
Al centro è posto lo stemma della città, progettato nel 1873 e tuttora in uso, che
unisce le antiche armi di Pest (in alto) e di Buda, separate da una striscia ondulata
d'argento, che rappresenta il Danubio. Lo scudo è sormontato dalla corona di Santo
Stefano e sostenuto da un leone e da un grifone, entrambi d'oro, posti su un
piedistallo.
•Le circoscrizioni di Budapest
• Le
circoscrizioni di Budapest sono 23 e
consistono in aree molto estese che
hanno una propria organizzazione e
amministrazione locale.
•I ponti di Budapest
• Megyeri
•
híd
É il ponte piú recente della capitale.
•
•
Ponte di collegamento
ferroviario del Nord (Északi
vasúti összekötő híd)
É il ponte piú settentrionale
della cittá. É usato
esclusivamente da treni,
ciclisti e pedoni. Il ponte
originale fu costruito nel 1896,
ma durante la Seconda Guerra
Mondiale fu colpito da una
bomba. Fu ricostruito nel 1955
e restaurato nel 2008.
• Ponte
Árpád (Árpád híd)
• Fu costruito nel 1950 nello stesso punto dove
giá nel III° secolo sorgeva un ponte eretto dai
romani per collegare Aquincum con la
fortezza dell’altra riva del Danubio.
Conformemente al regime politico, il nome
originale del ponte odierno era Sztálin. Con la
sua lunghezza di 983 metri é il ponte piú
lungo della capitale.
•
•
•
Ponte Margherita (Margit-híd)
É il secondo ponte fisso di Budapest. Fu costruito nel 1876
dalla stessa ditta che aveva costruito la Torre Eiffel. Il ponte
ha una forma speciale, perché all’isola ha una svolta di 150
gradi. Nel 1900 venne costruita un’ala del ponte per poter
raggiungere l’isola non solo in barca. Prima della
costruzione del ponte Margherita (1876) se si voleva andare
da Buda sull’isola, si suonava un campanello al
Lungodanubio per chiamare il traghettatore. Nel 1944 fu
colpito da una bomba che causó la morte di 600 civili e 40
soldati tedeschi. Durante la sua ricostruzione piú elementi
originali furono recuperati dal Danubio e riutilizzati.
•
•
•
•
Ponte delle Catene (Lánchíd)
Fu il primo ponte fisso di pietra, costruito tra Buda e Pest. (É lungo 380
m, largo 16 m ed alto 10,6 m)
Fu il conte István Széchenyi a decidere di far costruire un ponte stabile
fra Pest e Buda, perché ai suoi tempi non esisteva ancora nessun ponte
stabile sul Danubio, si poteva attraversarlo su pontoni o in barche a
vaporetti che d’inverno non funzionavano. Accadde che suo padre si
ammaló durante il periodo invernale quando i vaporetti non
funzionavano e visto che non gli riuscí ad attraversare il Danubio
ghiacciato, non poté andare a visitarlo prima della sua morte e dovette
aspettare una settimana per poter andare al funerale. Fu allora che
decise di far costruire un ponte stabile fra le due parti della cittá.
Il ponte é decorato con 4 leoni che non hanno la lingua. Secondo la
leggenda, quando un ragazzo lo scoprí, lo scultore dei leoni (János
Marschalkó) voleva suicidarsi per la vergogna. Nel 1945 il ponte fu
colpito da una bomba. Fu ricostruito nel 1949 nella sua forma originale.
Ponte Elisabetta (Erzsébet-híd)
Fu costruito alla fine dell’Ottocento (ricostruito
nel 1964. secondo i progetti di Pál Sávoy) e porta il
nome della Regina Elisabetta, moglie di Francesco
Giuseppe. Questo è il punto più stretto del
Danubio , percio questo fu il primo ponte
costruito senza pilastri. Grazie alla sua unica
arcata sospesa fino al 1926 fu il ponte a catene piú
lungo nel mondo. Durante la II. Guerra Mondiale,
come gli altri ponti, fu fatto saltare in aria dalle
truppe tedesche in ritirata. Nel dopoguerra tutti i
ponti furono ricostruiti nella loro forma originale
mentre quest’ultimo prese una forma moderna ad
opera di Pál Sávoly. Il nuovo ponte Elisabetta che
poggia sui vecchi pilastri ha l’arcata di 290 metri.
•
•
•
Ponte della Libertá (Szabadság-híd)
Giá Ponte di Francesco Giuseppe fu costruito alla fine
dell’Ottocento secondo i progetti di János Feketeházy. Sulle
4 cime dei pilastri si vedono 4 statue di uccelli „Turul”, che
era l’uccello mitico dei conquistatori ungheresi (Árpád)
all’aquila. Alle due estremita del ponte troviamo l’Hotel
Gellért ed il Mercato Coperto. Fu il primo ponte ricostruito
dopo la II. Guerra Mondiale. Il ponte crea molti problemi ai
vigili del fuoco ed alla cittá, perché coloro che vogliono
suicidarsi salgono sulla cima del ponte (fino ad uno dei
turul) per saltare giú nel Danubio.
Ponte Petőfi (Petőfi-híd)
• Il ponte fu costruito fra il 1933 ed il 1937
come il proseguimento della
Circonvallazione maggiore.
•
• Ponte
di Lágymányos (Lágymányosi híd)
• É uno dei ponti piú recenti della capitale. Fu
costruito fra il 1992 ed il 1995.
La basilica di Santo Stefano
La basilica di Santo Stefano
• E’
una basilica situata nella zona di Pest
della città di Budapest .
• Fu progettata a partire dal 1850 e terminata
nel 1905. La sua capienza è di circa 8.000
fedeli. Lo stile è prevalentemente
neoclassico.
La costruzione dell'edificio, progettato nel 1850 da
Jozsef Hild, ha inizio nel 1851. Dopo la morte
dell'architetto, nel 1867 la direzione dei lavori
passa a Miklós Ybl, che realizza l'imponente cupola
nel 1868. La chiesa, conclusa poi nel 1906 da Jozsef
Kauser, venne consacrata in presenza
dell'imperatore Francesco Giuseppe I ed elevata
alla dignità di basilica minore nel 1938, nel
novecentesimo anniversario della morte di Santo
Stefano.
La facciata è simmetrica e priva di
eccessive decorazioni: al suo
centro, in prossimità dell'entrata,
si apre un grande arco a serliana,
mentre, sopra, c'è un frontone
sorretto da lesene corinzie
scanalate con la frase "Io sono la
Via, la Verità e la Vita" in latino
sulla trabeazione.
Due campanili con cupolini incorniciano il tutto
con archi
timpani e bifore.
Nel Portale Maggiore sono scolpiti i Dodici Apostoli
L'abside è ornato da un colonnato ionico e dalle statue degli Apostoli
La basilica è a croce greca, con cupola
all'incrocio della navata con il transetto.
Proprio quest'elemento raggiunge la stessa altezza
del Palazzo del Parlamento (96 m, simbolo della
presenza in parti uguali nello Stato di religione e
politica): secondo le leggi vigenti, nessun edificio in
città può quindi esserne più alto.
La cupola, a spicchi, è impostata su pennacchi su
modello della Basilica Vaticana
Le volte a botte sono decorate con lacunari
ottagonali dorati. All'esterno, il tamburo ospita
quattro nicchie con gli Evangelisti, opera di Leò
Feszler
L'interno è ricco di marmi, mosaici e pregevoli opere d'arte dei
principali artisti ungheresi: Mór Than, Bertalan Székely, Gyula
Benczúr, Károly Lotz,(suoi sono i mosaici della cupola e dell'abside,
Alajos Stróbl, János Fadrusz, Pál Pátzay e Béni Ferenczy.
Nella cappella a destra dell'altare è venerato il Santo Destro, il
braccio destro del re Santo Stefano, fondatore dell'Ungheria, morto
nel 1038. La preziosa e venerata reliquia arrivò nella basilica nel
1945. Si può salire al tamburo della cupola, dove si gode un
panorama sulla città all'altezza di 65 m.
Il Palazzo del Parlamento
Il Parlamento di Budapest è il simbolo della
città ungherese ed una delle mete turistiche
più famose del paese. Si trova sulla sponda
del Danubio dalla parte di Pest. Si tratta di un
classico esempio di architettura neogotica
ma a sviluppo orizzontale ed integrata da
elementi architettonici di altri stili.
Fu concepito nell'Ottocento per sottolineare, con un palazzo fastoso e
rappresentativo, l'indipendenza finalmente raggiunta degli ungheresi all'interno
dell'impero Austro-Ungarico: precedentemente, i magiari si erano in parte
staccati dall'Austria per formare la cosiddetta Transleitania la metà ungherese
dell'enorme impero asburgico(si tratta della divisione detta Ausgleich).
Nel frattempo, nel 1873, le tre città di Óbuda, Buda e Pest venivano riunite in
un'unica, grande e nuova capitale a cui dare una nuova impronta urbanistica.
Tra il 1885 ed il 1904 venne quindi eretto il prestigioso edificio, seguendo i piani
dell'architetto ungherese Imre Steindl(1839-1902) che, con la sua soluzione
neogotica, si era imposto alla concorrenza che aveva presentato progetti in
diversi stili.
A Nord e a Sud della cupola vennero sistemate le due parti dell'edificio che
ospitavano le altrettante Camere in cui si sarebbero riuniti i due rami del
Parlamento fino al 1944. In seguito l'Ungheria abbandonò il sistema del
bicameralismo quindi, attualmente si riunisce in questo palazzo una sola
camera, l'Assemblea Nazionale di Ungheria.
L'edificio è anche sede di un'importante biblioteca, del capo del Governo e del
Presidente della Repubblica.
Come il palazzo di Westminster, il Parlamento di Londra, fu costruito secondo i canoni
dell'architettura neogotica assai in voga in quel periodo e si distingue per l'enorme
sviluppo orizzontale: raggiunge i 268 metri di lunghezza ed i 123 di larghezza. I 96 metri
d'altezza dell'edificio rispettano una sorta di equilibrio tra il mondo civile e religioso nella
città, infatti: anche la Basilica di Santo Stefano raggiunge i 96 metri.
Il parlamento dispone di una decina di cortili e di una trentina di ingressi. Questa pianta
estremamente elaborata è un'espressione dell'architettura neobarocca Infatti il palazzo
non si limita a citare l'arte gotica ma è una sintesi di stili eclettica.
Si verifica tra l'altro un incontro tra modelli del gotico mitteleuropeo e modelli italiani
grazie alla notevole cupola centrale, che grazie all'utilizzo del ferro è una delle più grandi
nel suo genere e che senza dubbio è uno degli elementi di maggior particolarità del
palazzo. Questa cupola si distingue per una sua caratteristica pianta ad esadecagono. La
sua struttura riprende essenzialmente quella della cupola a base ottagonale della chiesa
gotica di Santa Maria del Fiore, raddoppiandone il numero di lati, e dotandola di un tocco
di slancio e di bizzarra eleganza grazie a decine di guglie e all'uso di archi rampanti che
sorreggono un tamburo decisamente prolungato in altezza. Durante il periodo del
comunismo, fino al 1990, la guglia più alta era sormontata da una stella rossa.
La struttura a sedici lati della cupola si ripete anche nella
forma della sala centrale situata immediatamente sotto;
questo vano, forse il più famoso dell'edificio, ha soltanto
scopi rappresentativi.
Le due ali dell'edificio in cui si riunivano le Camere sono i
blocchi a pianta quadrangolare con quattro torricelle
angolari ciascuno: insieme alle due torri neogotiche che
incorniciano la facciata principale sono tra i maggiori
elementi di spicco.
La grande Sinagoga
La sinagoga grande (in ungherese: Nagy zsinagóga) è
il principale luogo di culto ebraico di Budapest, sito
nel quartiere ebraico della città (nella settima
circoscrizione Erzsébetváros).
Tra il 1854 e il 1859, venne costruita, nella città di Pest, una
grande sinagoga per gli ebrei riformati.
La costruzione è opera di Ludwig Förster, già autore del
fortunato progetto del viennese Leopoldstädter Tempel.
La sinagoga venne inaugurata il 6 settembre 1859. Nel 1860, per
interessamento del giornalista Theodor Herzl, fu aperto un
museo adiacente, dedicato alla comunità ebraica di Budapest.
Nel 1929 il museo venne ristrutturato e, nel 1931, alla sinistra
della sinagoga grande, ne venne costruita una più piccola, in
ricordo degli ebrei caduti durante la prima guerra mondiale
Il 3 febbraio 1939 il Partito delle Croci Frecciate lanciò delle bombe
a mano che danneggiarono l'edificio, requisito ed adibito a sede
della radio per comunicare con la Germania durante la seconda
guerra mondiale
La sinagoga subì ingenti danni anche durante la battaglia di
Budapest, il 29 dicembre 1944.
In seguito, durante la Repubblica Popolare d'Ungheria, la sinagoga
venne in parte risanata e riaperta al culto. Tra il 1991 e il 1998, è
stata oggetto di un importante intervento di restauro, che le ha
restituito le caratteristiche originali e ha permesso un totale
ripristino delle strutture.
La sinagoga grande di Budapest è la più grande sinagoga
d'Europa e la quarta al mondo: al suo interno vi è un totale di
2.964 posti a sedere, dei quali 1.492 nelle navate, per gli
uomini, e 1.472 sui matronei, per le donne.
L'edificio misura 75 metri di lunghezza e 27 di larghezza; le due
torrette ai lati della facciata sono alte 43 metri ciascuna.
Lo stile architettonico è eclettico, principalmente con elementi
moreschi ma anche con forti richiami all'architettura
neobizantina e all'architettura neoromanica specialmente
all'esterno.
La sinagoga centrale di Manhattan si ispira alla sinagoga grande
di Budapest
All'esterno, non è isolata, ma è inserita all'interno di un insieme di edifici
che costituiscono ospitano gli uffici e il museo ebraico. La facciata, con
copertura piana, è affiancata da due torrette gemelle, in basso a pianta
quadrate e in alto a pianta ottagonale, ognuna delle quali è coperta da
una cupola a bulbo. Al centro della facciata, si trova il portale ad arco,
sormontato da un rosone circolare. Il paramento murario è in mattoni
bicromi, disposti a formare decorazioni geometriche. La facciata
posteriore della sinagoga è a capanna, molto semplice, con monofore
disposte in due file laterali. Al centro, un rosone e, più in basso, un corpo
che sporge dalla facciata, con un portale.
Annesso alla sinagoga è il cimitero ebraico, con il Memoriale delle
vittime dell'Olocausto, opera dell'artista ungherese Varga Imre.
Alla sinistra della sinagoga grande, ne sorge una più piccola, il
Tempio degli Eroi (in ungherese: Hősök Temploma), costruito nel
1931 su progetto di Ferenc Faragó e dedicato agli ebrei caduti
durante la prima guerra mondiale.
La struttura è in uno stile più sobrio rispetto a quello della sinagoga
grande, caratterizzata da volumi geometrici e dall'assenza di vistose
decorazioni. All'esterno, è caratterizzato dalla cupola semisferica
priva di tamburo, sormontato da una stella di David in ferro.
All'interno, il Tempio degli Eroi è a pianta quadrata, e può ospitare
250 persone. Viene utilizzato per le funzioni nei giorni feriali e in
inverno.
All'interno, la sinagoga è a tre navate di tre campate ciascuna,
separate da archi a tutto sesto poggianti su esili colonne e con
copertura piana; le navate laterali sono sormontate da un doppio
ordine di matronei, che continua anche in controfacciata, al disopra
dell'endonartece L'illuminazione naturale è garantita da grandi
polifore lungo il secondo ordine del matroneo e da lucernari quadrati
posti al centro del soffitto di ciascuna delle campate della navata
centrale.
In fondo alla navata centrale, con pianta quadrata e coperta da
cupola, vi è l'abside; al suo interno vi è il santuario, rialzato di 15
gradini rispetto al resto della chiesa. Delimitato da una balaustra, esso
ospita il doppio leggio ligneo e l'Aron Ha Kodesh, di carattere
monumentale. Completamente rivestito in marmo e decorato con
dorature, è coperto con una cupola e, sulla parte anteriore, presenta
un protiro sorretto da due colonne; la porta lignea, a doppio battente,
chiude l'ambiente interno, ove sono custoditi i rotoli della Torah.
La ricca decorazione pittorica geometrica delle pareti e del soffitto
della sinagoga è stata progettata da Feszl Frigyes.
Bastione dei Pescatori
Il bastione dei Pescatori o Halászbástya è un bastione in stile
neogotico e neoromanico situato sulla riva di Buda del Danubio,
sul colle del castello di Budapest vicino alla chiesa di Mattia
È stato progettato e costruito tra il 1895 e il 1902 su disegno di
Frigyes Schulek. Tra il 1947-48, il figlio di Frigyes Schulek, János
Schulek, ha condotto il progetto di restauro per riparare i danni
patiti durante la seconda guerra mondiale
Dalle torri e dalla terrazza con vista panoramica si può ammirare
l'isola Margherita la zona di Pest e la collina Gellert
Le sue sette torri rappresentano le sette tribù magiare che
si insediarono nel bacino dei Carpazi nell'896
Il bastione prende il nome dalla corporazione dei pescatori
che era stata incaricata di difendere questo tratto di mura
della città durante il Medioevo
Una statua di bronzo di Stefano I d'Ungheria su un cavallo,
eretta nel 1906, è posta tra il bastione e la chiesa.
Il piedistallo è stato fatto da Alajos Stróbl, sulla base dei
piani di Frigyes Schulek, in stile neo-romanico, con incisi
alcuni episodi che illustrano la vita del re.
La chiesa di San Mattia
Non lontano dal bellissimo Bastione del Pescatori dall'alto della
collina di Várhegy (60 metri)domina la Chiesa di San Mattia che
venne costruita nel XIII secolo come prima chiesa parrocchiale di
Budapest.
La sua struttura originaria è stata più volte rimaneggiate e quella
oggi visibile a tutti è una grande chiesa in stile neo-gotico. In realtà
si chiamerebbe Chiesa di Nostra Signora dell'Assunta, ma da
sempre è dedicata a Mattia Corvino (Mátyás Hunyádi), che fu re
d'Ungheria tra il 1458 ed il 1490, ed è considerato un eroe
nazionale (il suo nome figura nella Piazza degli Eroi)
Tra i tratti caratteristi di questa chiesa si sono le sue due torri
asimmetriche: a sinistra quella mozza di Béla IV, decorata da
piastrelle policrome, mentre a destra si trova l'alta torre
campanaria di Mattia, a tre piani, in stile gotico, dai pinnacoli e
dalla guglia dentellata aggiunta durante il restauro ottocentesco.
L'interno della chiesa, su tre navate, è interamente
ricoperto da affreschi di fine Ottocento e dalle belle le
vetrate, gli altari e i sarcofagi neogotici di re Béla III e
della moglie.
Scendendo nella cripta si può ammirare il tesoro,
composto da oreficerie sacre, paramenti antichi dei
tempi delle incoronazioni e la copia della corona
d'Ungheria che formano la collezione del Museo d'Arte
Ecclesiastica di Budapest In questa chiesa Mattia Corvino
si sposò per due volte e sempre qui vennero incoronati
Re d'Ungheria (Regno Austro-Ungarico), Francesco
Giuseppe nel 1867 e Carlo IV (l'ultimo imperatore
asburgico) nel 1916.
Fu costruita tra il 1255e il 1269 per la volontà del re Béla IV d'Ungheria
Nel 1541 venne trasformata in una moschea dai turchi per poi passare
ai gesuiti.
Nel 1873 e il 1896 fu oggetto di restauri da parte dell'architetto Frigyes
Schulek che la ricostruì parzialmente in stile neogotico
È uno degli edifici più interessanti della città di Budapest e patrimonio
artistico e turistico della città.
Nella chiesa re Mattia Corvino si sposò due volte e vi furono incoronati
Francesco Giuseppe I d'Austrianel 1867 e Carlo IV nel 1916.
È dotata all'esterno di portali di grande pregio, mentre l'interno è diviso
in tre navate con preziose vetrate e affreschi. Vi è inoltre la cappella
funeraria reale dove si possono trovare i sarcofagi di Béla III d'Ungheria
e di Anna di Chatillon.
Il Castello di BudaPalazzo Reale
Il castello di Buda (in ungherese Budai Vár) è il castello storico
usato dai re ungheresi a Budapest. In passato venne chiamato
anche palazzo reale (Királyi-palota) e castello reale (Királyi Vár).
Venne costruito sul lato sud della collina, vicino al vecchio
distretto del castello, (Várnegyed), famoso per lo stile barocco
medievale e per le case ed edifici pubblici del diciannovesimo
secolo. È collegato a piazza Adam Clark ed al ponte delle
Catene (Széchenyi lánchíd) per mezzo della funicolare del
castello di Budapest.
Il castello di Buda è stato inserito dall'UNESCO tra i patrimoni
dell'umanità nel 1987
La parte più antica del palazzo attuale venne eretta nel
quattordicesimo secolo dal principe Stefano, duca di Slavonia,
fratello minore di re Luigi I d'Ungheria. Sono rimaste solo le
fondazioni della torre di Stefano (István-torony). Il palazzo gotico
di Luigi I venne costruito intorno ad un piccolo giardino
adiacente alla torre di Stefano.
Re Sigismondo (Luxemburgi Zsigmond) ampliò notevolmente il
palazzo. Sigismondo, quale imperatore del Sacro Romano
Impero aveva bisogno di una residenza fastosa in modo da
mostrare la propria supremazia tra i regnanti europei. Il castello
di Buda divenne la residenza principale dell'Imperatore, e
durante il suo regno divenne la più imponente opera gotica del
tardo Medioevo. Buda divenne un importante centro artistico,
sede dello stile tardo gotico.
Il palazzo medievale venne distrutto
durante il grande assedio del 1686,
quando Buda venne catturata dalle forze
Cristiane alleate.
Nel 1715 un piccolo palazzo barocco venne
costruito secondo quanto deciso da Johann
Hölbling. Questo edificio rettangolare aveva una
corte interna ed una piccola ala demolita in
seguito. Il palazzo Hölbling è identico al nucleo
del palazzo ammirabile oggi presso la Corte
Barocca del Budapest Historical Museum.
Nel 1748 il conte Antal Grassalkovich, Presidente della Camera
Ungherese chiese pubblicamente di completare il derelitto
palazzo attraverso l'uso di sottoscrizioni pubbliche. Anche
János Pálffysi unì alla richiesta. Il momento era favorevole
grazie alle ottime relazioni tra la nobiltà ungherese e gli
Asburgo. Gli ungheresi avevano sostenuto la regina Maria
Teresa durante la terribile guerra di successione austriaca. La
regina era riconoscente, ed il nuovo Palazzo Reale divenne il
simbolo dell'amicizia tra la dinastia e la nazione.
I piani dello splendido palazzo barocco a forma di U vennero stesi da
Jean Nicolas Jadot, capo architetto della corte viennese. Dopo il 1753
il progetto venne modificato dal suo successore, Nicolò Pacassi. Ignác
Oraschek che fu anche il capomastro, modificò ulteriormente il
progetto secondo le proprie idee. La posa della prima pietra avvenne
il 13 maggio 1749, compleanno della regina. I lavori proseguirono fino
al 1758, quando le difficoltà finanziarie ne causarono un'interruzione
di sette anni. In questo periodo solo gli interni erano incompleti.
Secondo i documenti storici dell'epoca (quelli che sono sopravvissuti)
l'aspetto del palazzo seguiva le indicazioni del 1749 di Jadot. Le
facciate alcuni interni e la Cappella di San Sigismondo sono lavori di
Pacassi, mentre la doppia falsa cupola è stata probabilmente ideata
da Oraschek, ex-capo cantiere del Conte Grassalkovich
Il Museo Storico di Budapest si trova all'interno del Castello di
Buda, diviso su quattro piani. Questo museo illustra la storia di
Budapest dall'inizio alla fine dell'era comunista. Vi si trova anche
la parte inferiore della Cappella Reale, completamente restaurata,
e nei sotterranei si possono osservare esempi di prigioni
dell'epoca. All'esterno si ammira la bellezza architetturale del
Castello, ed i fantastici piccoli giardini situati all'interno dei
medievali "zwingers" (recinti in muratura). Si ha anche accesso ad
una vista panoramica sull'intero Distretto del Castello. Anche le
torri sono accessibili, e da queste si riesce a vedere l'edificio del
Parlamento, il Danubio le strade che circondano il complesso e, nei
giorni sereni, la Statua della Libertà.
Il Museo di Belle Arti
Il Museo di belle arti di Budapest (in ungherese
Szépművészeti Múzeum) è ospitato in un monumentale
palazzo sul lato occidentale della piazza degli Eroi (Hősök tere
in ungherese), eretto in stile eclettico-neoclassico dagli
architetti Albert Schickedanz e Fülöp Herzog all'inizio del
Novecento.
Al suo interno conserva una tra le più importante collezione
di dipinti del mondo, con opere che percorrono tutto l'arco di
tempo che va dal Medioevo al Novecento e tutte le principali
scuole europee
Il museo fu aperto al pubblico, nell'attuale sede, nel 1906. Il primo ampio
nucleo delle collezioni che oggi il museo vanta venne acquisito grazie a
donazioni e lasciti di nobili e prelati ungheresi che, tra Settecento ed
Ottocento, avevano sviluppato una competente passione collezionistica.
Nel 1848, appena cessati i moti rivoluzionari indipendentisti, si occupò
personalmente dell'ampliamento della collezione (facendovi trasferire opere
provenienti da molteplici edifici pubblici) Lajos Kossuth, il popolare eroe e
padre della patria ungherese
Il suo fine era - come scrive Vittorio Sgarbi- «creare un vero tesoro nazionale
che certificasse la legittimità dell'Ungheria di stare sullo stesso piano delle
grandi nazioni europee (la Francia del Louvre, la Spagna del Prado, la Gran
Bretagna della National Gallery, e servisse ai connazionali per trovare motivi
di riconoscimento nella storia documentata da questo patrimonio, anche in
rievocazione ideale del vecchio tesoro che i sovrani ungheresi avevano
raccolto e che gli Ottomani avevano disperso nel Cinquecento».
Da allora la politica di ampliamento, attraverso donazioni ed
acquisti, non ebbe sosta.
Il più importante ampliamento avvenne nel 1870 quando la famiglia
dei principi Esterházy accettò di vendere al governo la sua
straordinaria raccolta comprendente 636 dipinti (con opere di pittori
del calibro di Raffaello, Correggio, Veronese, Rubens, Van Dyck,
Tiepolo e Goya).
Il museo fu bombardato e saccheggiato dalle truppe naziste durante
la seconda guerra mondiale. Le opere trafugate furono restituite nel
dopoguerra. L'ampliamento delle collezioni continuò con il governo
comunista del Paese (con l'acquisto di capolavori di Poussin, El
Greco, Monet, Corot e molti altri).
Le collezioni
Le raccolte sono oggi articolate in sei sezioni:
la collezione egizia;
la collezione delle antichità greco-romane;
la galleria dei maestri antichi (comprendente una sezione di pittura
italiana di eccezionale ricchezza con opere da Giotto a Tiepolo; una
di pittura spagnola (opere di Diego Velázquez, Ribera, El Greco,
Murillo e Goya); una di pittura fiamminga ed olandese (opere di
Gerard David, Hans Memling, Pieter Bruegel il Vecchio, Rubens,
Van Dyck, Rembrandt e la sua scuola, Jacob Van Ruisdael); una
comprendente la scuola germanica ed austriaca (opere di Hans
Holbein il Vecchio, Albrecht Dürer e Lucas Cranach il vecchio); una
di pittura francese (con opere Nicolas Poussin, Claude Lorrain,
Simon Vouet);
la collezione delle sculture antiche (con l'unica opera scultorea –
una statua equestre in bronzo - attribuita a Leonardo ed importanti
opere rinascimentali italiane, come la Giuditta di Giovanni della
Robbia e l'Arcangelo Gabriele di Agostino di Duccio);
la collezione dell'Ottocento e Novecento (con opere di tutti i
maggiori impressionisti francesi);
Il Gabinetto dei disegni e delle stampe (composto da circa diecimila
disegni e da più di centomila stampe).
Una mostra dal titolo Da Raffaello a Goya. Ritratti dal Museo di
belle arti di Budapest, tenuta a Torino tra l'ottobre 2004 e il gennaio
2005, ha consentito al grande pubblico di apprezzare la
straordinaria collezione di ritratti presenti nel museo (opere di
Raffaello, Gentile Bellini, Tiziano, Tintoretto, Moroni, Veronese, El
Greco, Rubens, Goya e molti altri).
Opere principali
Bruegel il Vecchio, Predica di san Giovanni Battista, 1566
Cima da Conegliano, San Girolamo nel deserto 1495
Correggio Madonna del Latte e un angelo, 1524 circa
Carlo Crivelli Madonna col Bambino, 1476 circa
Duccio di Buoninsegna, Incoronazione della Vergine, 1308-1311
Artemisia Gentileschi Giaele e Sisara, 1620
Domenico Ghirlandaio Santo Stefano, 1490-1494
Giorgione
Ritratto di giovane, 1500 circa
Autoritratto, 1510
Michele Pannonio, Thalia, 1456 circa
Raffaello
Ritratto di giovane(o di Pietro Bembo), 1504 circa
Madonna Esterhazy, 1508
Willem Buytewech Allegra compagnia 1620-1622 circa
Il protagonista è ritratto di tre quarti a metà figura, oltre un parapetto di
derivazione fiamminga (filtrata dai modi del Perugino), e fissa verso lo
spettatore accennando un sorriso. Per far apparire le mani sul parapetto
compie un piegamento del braccio piuttosto innaturale e nella destra
tiene un foglietto arrotolato (come il personaggio nel cosiddetto Ritratto
del Perugino ). Indossa una berretta rossa che lascia fluire i lunghi capelli
castani a incorniciare il viso; indosso ha una mantella nera su una blusa
rossa e una camicia bianca, che sporge appena dal colletto.
Il parapetto è un motivo che ebbe un notevole successo fin dalla metà del
quattrocento, introdotto da Jan van Eyck e ripreso in Italia da numerosi
artisti: esso aveva il compito di mediare tra lo spazio del dipinto e lo
spazio reale dell'osservatore, rendendo più plausibile il taglio a mezza
figura.
Il paesaggio mostra uno scorcio di colline che si perdono in lontananza,
secondo gli schemi della prospettiva aerea , con la veduta di un laghetto,
di una strada sinuosa e di un castello arroccato su una collina.
L’Isola Margherita
L'Isola Margherita (Margit-Sziget in ungherese) è un'isola
del Danubio, lunga 2500 metri, larga 500 metri,
0,965 km² di superficie, si trova nella città di Budapest.
Da un punto di vista amministrativo, fa parte della XIII
circoscrizione di Budapest. L'isola è per lo più occupata
da un parco molto affollato nei mesi estivi. Due ponti la
collegano alle rive della città, il Ponte Árpáda nord e il
Ponte Margherita a sud.
In origine, l'isola era 102,5 metri sopra il livello del mare,
ma ora è stata "sollevata", fino a raggiungere l'altezza di
104,85 metri sopra il livello del mare per prevenire le
alluvioni
L'isola era chiamata Nyulak Szigete ("Isola dei conigli" in
italiano) nel Medioevo il nome attuale dell'isola deriva
da Santa Margherita d'Ungheria, figlia di Bela IV che
visse in un convento dominicano fino alla sua morte, nel
1270; sull'isola sono presenti dei ruderi della chiesa e
del convento che ospitava la santa ungherese.
Altri nomi dell'isola furono Nagyboldogasszony-sziget
("Isola della Nostra Signora"), Úr-sziget ("Isola dei
Nobili"), Budai-sziget ("Isola Buda"), Dunai-sziget ("Isola
del Danubio") e Palatinus-sziget ("Isola Palatina").
Tra le più importanti attrazioni dell'isola troviamo
il Memoriale del Centenario del 1973 che commemorava il centenario anniversario
dell'unificazione della città;
un piccolo giardino giapponese;
un piccolo zoo, contenente una grande varietà di anatre esotiche, oltre che altri
animali;
la "Ruota Musicale" (Zenélő kút), un piccolo padiglione, costruito in origine per
concerti, situato vicino al ponte Árpád;
la "Fontana Musicale" (Zenélő szökőkút), una fontana vicino alla quale si suona della
musica e, in estate, si eseguono spettacoli di luce, situata vicino al ponte Margaret. Gli
zampilli della fontana si muovono al ritmo di musica classica (il programma musicale è
esposto accanto alla fontana stessa. L'ultimo brano è Con te partirò);
un serbatoio idrico a torre ottagonale, alta 57 metri, costruita in stile Art Nouveau nel
1911.
La "Fontana Musicale" e il Serbatoio a torre sono siti protetti dall'UNESCO
Sull'isola sono situate numerose strutture sportive, come il Parco acquatico Palatino (il
più grande complesso all'aperto di nuoto a Budapest), lo Stadio del nuoto Alfréd Hajós
(dove si disputarono i Campionati europei di nuoto nel 1958 e nel 2006), uno stadio di
tennis e un centro atletico.
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