BUDAPEST Prof.ssa Carla Cozzarelli •Lo stemma di Budapest Al centro è posto lo stemma della città, progettato nel 1873 e tuttora in uso, che unisce le antiche armi di Pest (in alto) e di Buda, separate da una striscia ondulata d'argento, che rappresenta il Danubio. Lo scudo è sormontato dalla corona di Santo Stefano e sostenuto da un leone e da un grifone, entrambi d'oro, posti su un piedistallo. •Le circoscrizioni di Budapest • Le circoscrizioni di Budapest sono 23 e consistono in aree molto estese che hanno una propria organizzazione e amministrazione locale. •I ponti di Budapest • Megyeri • híd É il ponte piú recente della capitale. • • Ponte di collegamento ferroviario del Nord (Északi vasúti összekötő híd) É il ponte piú settentrionale della cittá. É usato esclusivamente da treni, ciclisti e pedoni. Il ponte originale fu costruito nel 1896, ma durante la Seconda Guerra Mondiale fu colpito da una bomba. Fu ricostruito nel 1955 e restaurato nel 2008. • Ponte Árpád (Árpád híd) • Fu costruito nel 1950 nello stesso punto dove giá nel III° secolo sorgeva un ponte eretto dai romani per collegare Aquincum con la fortezza dell’altra riva del Danubio. Conformemente al regime politico, il nome originale del ponte odierno era Sztálin. Con la sua lunghezza di 983 metri é il ponte piú lungo della capitale. • • • Ponte Margherita (Margit-híd) É il secondo ponte fisso di Budapest. Fu costruito nel 1876 dalla stessa ditta che aveva costruito la Torre Eiffel. Il ponte ha una forma speciale, perché all’isola ha una svolta di 150 gradi. Nel 1900 venne costruita un’ala del ponte per poter raggiungere l’isola non solo in barca. Prima della costruzione del ponte Margherita (1876) se si voleva andare da Buda sull’isola, si suonava un campanello al Lungodanubio per chiamare il traghettatore. Nel 1944 fu colpito da una bomba che causó la morte di 600 civili e 40 soldati tedeschi. Durante la sua ricostruzione piú elementi originali furono recuperati dal Danubio e riutilizzati. • • • • Ponte delle Catene (Lánchíd) Fu il primo ponte fisso di pietra, costruito tra Buda e Pest. (É lungo 380 m, largo 16 m ed alto 10,6 m) Fu il conte István Széchenyi a decidere di far costruire un ponte stabile fra Pest e Buda, perché ai suoi tempi non esisteva ancora nessun ponte stabile sul Danubio, si poteva attraversarlo su pontoni o in barche a vaporetti che d’inverno non funzionavano. Accadde che suo padre si ammaló durante il periodo invernale quando i vaporetti non funzionavano e visto che non gli riuscí ad attraversare il Danubio ghiacciato, non poté andare a visitarlo prima della sua morte e dovette aspettare una settimana per poter andare al funerale. Fu allora che decise di far costruire un ponte stabile fra le due parti della cittá. Il ponte é decorato con 4 leoni che non hanno la lingua. Secondo la leggenda, quando un ragazzo lo scoprí, lo scultore dei leoni (János Marschalkó) voleva suicidarsi per la vergogna. Nel 1945 il ponte fu colpito da una bomba. Fu ricostruito nel 1949 nella sua forma originale. Ponte Elisabetta (Erzsébet-híd) Fu costruito alla fine dell’Ottocento (ricostruito nel 1964. secondo i progetti di Pál Sávoy) e porta il nome della Regina Elisabetta, moglie di Francesco Giuseppe. Questo è il punto più stretto del Danubio , percio questo fu il primo ponte costruito senza pilastri. Grazie alla sua unica arcata sospesa fino al 1926 fu il ponte a catene piú lungo nel mondo. Durante la II. Guerra Mondiale, come gli altri ponti, fu fatto saltare in aria dalle truppe tedesche in ritirata. Nel dopoguerra tutti i ponti furono ricostruiti nella loro forma originale mentre quest’ultimo prese una forma moderna ad opera di Pál Sávoly. Il nuovo ponte Elisabetta che poggia sui vecchi pilastri ha l’arcata di 290 metri. • • • Ponte della Libertá (Szabadság-híd) Giá Ponte di Francesco Giuseppe fu costruito alla fine dell’Ottocento secondo i progetti di János Feketeházy. Sulle 4 cime dei pilastri si vedono 4 statue di uccelli „Turul”, che era l’uccello mitico dei conquistatori ungheresi (Árpád) all’aquila. Alle due estremita del ponte troviamo l’Hotel Gellért ed il Mercato Coperto. Fu il primo ponte ricostruito dopo la II. Guerra Mondiale. Il ponte crea molti problemi ai vigili del fuoco ed alla cittá, perché coloro che vogliono suicidarsi salgono sulla cima del ponte (fino ad uno dei turul) per saltare giú nel Danubio. Ponte Petőfi (Petőfi-híd) • Il ponte fu costruito fra il 1933 ed il 1937 come il proseguimento della Circonvallazione maggiore. • • Ponte di Lágymányos (Lágymányosi híd) • É uno dei ponti piú recenti della capitale. Fu costruito fra il 1992 ed il 1995. La basilica di Santo Stefano La basilica di Santo Stefano • E’ una basilica situata nella zona di Pest della città di Budapest . • Fu progettata a partire dal 1850 e terminata nel 1905. La sua capienza è di circa 8.000 fedeli. Lo stile è prevalentemente neoclassico. La costruzione dell'edificio, progettato nel 1850 da Jozsef Hild, ha inizio nel 1851. Dopo la morte dell'architetto, nel 1867 la direzione dei lavori passa a Miklós Ybl, che realizza l'imponente cupola nel 1868. La chiesa, conclusa poi nel 1906 da Jozsef Kauser, venne consacrata in presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe I ed elevata alla dignità di basilica minore nel 1938, nel novecentesimo anniversario della morte di Santo Stefano. La facciata è simmetrica e priva di eccessive decorazioni: al suo centro, in prossimità dell'entrata, si apre un grande arco a serliana, mentre, sopra, c'è un frontone sorretto da lesene corinzie scanalate con la frase "Io sono la Via, la Verità e la Vita" in latino sulla trabeazione. Due campanili con cupolini incorniciano il tutto con archi timpani e bifore. Nel Portale Maggiore sono scolpiti i Dodici Apostoli L'abside è ornato da un colonnato ionico e dalle statue degli Apostoli La basilica è a croce greca, con cupola all'incrocio della navata con il transetto. Proprio quest'elemento raggiunge la stessa altezza del Palazzo del Parlamento (96 m, simbolo della presenza in parti uguali nello Stato di religione e politica): secondo le leggi vigenti, nessun edificio in città può quindi esserne più alto. La cupola, a spicchi, è impostata su pennacchi su modello della Basilica Vaticana Le volte a botte sono decorate con lacunari ottagonali dorati. All'esterno, il tamburo ospita quattro nicchie con gli Evangelisti, opera di Leò Feszler L'interno è ricco di marmi, mosaici e pregevoli opere d'arte dei principali artisti ungheresi: Mór Than, Bertalan Székely, Gyula Benczúr, Károly Lotz,(suoi sono i mosaici della cupola e dell'abside, Alajos Stróbl, János Fadrusz, Pál Pátzay e Béni Ferenczy. Nella cappella a destra dell'altare è venerato il Santo Destro, il braccio destro del re Santo Stefano, fondatore dell'Ungheria, morto nel 1038. La preziosa e venerata reliquia arrivò nella basilica nel 1945. Si può salire al tamburo della cupola, dove si gode un panorama sulla città all'altezza di 65 m. Il Palazzo del Parlamento Il Parlamento di Budapest è il simbolo della città ungherese ed una delle mete turistiche più famose del paese. Si trova sulla sponda del Danubio dalla parte di Pest. Si tratta di un classico esempio di architettura neogotica ma a sviluppo orizzontale ed integrata da elementi architettonici di altri stili. Fu concepito nell'Ottocento per sottolineare, con un palazzo fastoso e rappresentativo, l'indipendenza finalmente raggiunta degli ungheresi all'interno dell'impero Austro-Ungarico: precedentemente, i magiari si erano in parte staccati dall'Austria per formare la cosiddetta Transleitania la metà ungherese dell'enorme impero asburgico(si tratta della divisione detta Ausgleich). Nel frattempo, nel 1873, le tre città di Óbuda, Buda e Pest venivano riunite in un'unica, grande e nuova capitale a cui dare una nuova impronta urbanistica. Tra il 1885 ed il 1904 venne quindi eretto il prestigioso edificio, seguendo i piani dell'architetto ungherese Imre Steindl(1839-1902) che, con la sua soluzione neogotica, si era imposto alla concorrenza che aveva presentato progetti in diversi stili. A Nord e a Sud della cupola vennero sistemate le due parti dell'edificio che ospitavano le altrettante Camere in cui si sarebbero riuniti i due rami del Parlamento fino al 1944. In seguito l'Ungheria abbandonò il sistema del bicameralismo quindi, attualmente si riunisce in questo palazzo una sola camera, l'Assemblea Nazionale di Ungheria. L'edificio è anche sede di un'importante biblioteca, del capo del Governo e del Presidente della Repubblica. Come il palazzo di Westminster, il Parlamento di Londra, fu costruito secondo i canoni dell'architettura neogotica assai in voga in quel periodo e si distingue per l'enorme sviluppo orizzontale: raggiunge i 268 metri di lunghezza ed i 123 di larghezza. I 96 metri d'altezza dell'edificio rispettano una sorta di equilibrio tra il mondo civile e religioso nella città, infatti: anche la Basilica di Santo Stefano raggiunge i 96 metri. Il parlamento dispone di una decina di cortili e di una trentina di ingressi. Questa pianta estremamente elaborata è un'espressione dell'architettura neobarocca Infatti il palazzo non si limita a citare l'arte gotica ma è una sintesi di stili eclettica. Si verifica tra l'altro un incontro tra modelli del gotico mitteleuropeo e modelli italiani grazie alla notevole cupola centrale, che grazie all'utilizzo del ferro è una delle più grandi nel suo genere e che senza dubbio è uno degli elementi di maggior particolarità del palazzo. Questa cupola si distingue per una sua caratteristica pianta ad esadecagono. La sua struttura riprende essenzialmente quella della cupola a base ottagonale della chiesa gotica di Santa Maria del Fiore, raddoppiandone il numero di lati, e dotandola di un tocco di slancio e di bizzarra eleganza grazie a decine di guglie e all'uso di archi rampanti che sorreggono un tamburo decisamente prolungato in altezza. Durante il periodo del comunismo, fino al 1990, la guglia più alta era sormontata da una stella rossa. La struttura a sedici lati della cupola si ripete anche nella forma della sala centrale situata immediatamente sotto; questo vano, forse il più famoso dell'edificio, ha soltanto scopi rappresentativi. Le due ali dell'edificio in cui si riunivano le Camere sono i blocchi a pianta quadrangolare con quattro torricelle angolari ciascuno: insieme alle due torri neogotiche che incorniciano la facciata principale sono tra i maggiori elementi di spicco. La grande Sinagoga La sinagoga grande (in ungherese: Nagy zsinagóga) è il principale luogo di culto ebraico di Budapest, sito nel quartiere ebraico della città (nella settima circoscrizione Erzsébetváros). Tra il 1854 e il 1859, venne costruita, nella città di Pest, una grande sinagoga per gli ebrei riformati. La costruzione è opera di Ludwig Förster, già autore del fortunato progetto del viennese Leopoldstädter Tempel. La sinagoga venne inaugurata il 6 settembre 1859. Nel 1860, per interessamento del giornalista Theodor Herzl, fu aperto un museo adiacente, dedicato alla comunità ebraica di Budapest. Nel 1929 il museo venne ristrutturato e, nel 1931, alla sinistra della sinagoga grande, ne venne costruita una più piccola, in ricordo degli ebrei caduti durante la prima guerra mondiale Il 3 febbraio 1939 il Partito delle Croci Frecciate lanciò delle bombe a mano che danneggiarono l'edificio, requisito ed adibito a sede della radio per comunicare con la Germania durante la seconda guerra mondiale La sinagoga subì ingenti danni anche durante la battaglia di Budapest, il 29 dicembre 1944. In seguito, durante la Repubblica Popolare d'Ungheria, la sinagoga venne in parte risanata e riaperta al culto. Tra il 1991 e il 1998, è stata oggetto di un importante intervento di restauro, che le ha restituito le caratteristiche originali e ha permesso un totale ripristino delle strutture. La sinagoga grande di Budapest è la più grande sinagoga d'Europa e la quarta al mondo: al suo interno vi è un totale di 2.964 posti a sedere, dei quali 1.492 nelle navate, per gli uomini, e 1.472 sui matronei, per le donne. L'edificio misura 75 metri di lunghezza e 27 di larghezza; le due torrette ai lati della facciata sono alte 43 metri ciascuna. Lo stile architettonico è eclettico, principalmente con elementi moreschi ma anche con forti richiami all'architettura neobizantina e all'architettura neoromanica specialmente all'esterno. La sinagoga centrale di Manhattan si ispira alla sinagoga grande di Budapest All'esterno, non è isolata, ma è inserita all'interno di un insieme di edifici che costituiscono ospitano gli uffici e il museo ebraico. La facciata, con copertura piana, è affiancata da due torrette gemelle, in basso a pianta quadrate e in alto a pianta ottagonale, ognuna delle quali è coperta da una cupola a bulbo. Al centro della facciata, si trova il portale ad arco, sormontato da un rosone circolare. Il paramento murario è in mattoni bicromi, disposti a formare decorazioni geometriche. La facciata posteriore della sinagoga è a capanna, molto semplice, con monofore disposte in due file laterali. Al centro, un rosone e, più in basso, un corpo che sporge dalla facciata, con un portale. Annesso alla sinagoga è il cimitero ebraico, con il Memoriale delle vittime dell'Olocausto, opera dell'artista ungherese Varga Imre. Alla sinistra della sinagoga grande, ne sorge una più piccola, il Tempio degli Eroi (in ungherese: Hősök Temploma), costruito nel 1931 su progetto di Ferenc Faragó e dedicato agli ebrei caduti durante la prima guerra mondiale. La struttura è in uno stile più sobrio rispetto a quello della sinagoga grande, caratterizzata da volumi geometrici e dall'assenza di vistose decorazioni. All'esterno, è caratterizzato dalla cupola semisferica priva di tamburo, sormontato da una stella di David in ferro. All'interno, il Tempio degli Eroi è a pianta quadrata, e può ospitare 250 persone. Viene utilizzato per le funzioni nei giorni feriali e in inverno. All'interno, la sinagoga è a tre navate di tre campate ciascuna, separate da archi a tutto sesto poggianti su esili colonne e con copertura piana; le navate laterali sono sormontate da un doppio ordine di matronei, che continua anche in controfacciata, al disopra dell'endonartece L'illuminazione naturale è garantita da grandi polifore lungo il secondo ordine del matroneo e da lucernari quadrati posti al centro del soffitto di ciascuna delle campate della navata centrale. In fondo alla navata centrale, con pianta quadrata e coperta da cupola, vi è l'abside; al suo interno vi è il santuario, rialzato di 15 gradini rispetto al resto della chiesa. Delimitato da una balaustra, esso ospita il doppio leggio ligneo e l'Aron Ha Kodesh, di carattere monumentale. Completamente rivestito in marmo e decorato con dorature, è coperto con una cupola e, sulla parte anteriore, presenta un protiro sorretto da due colonne; la porta lignea, a doppio battente, chiude l'ambiente interno, ove sono custoditi i rotoli della Torah. La ricca decorazione pittorica geometrica delle pareti e del soffitto della sinagoga è stata progettata da Feszl Frigyes. Bastione dei Pescatori Il bastione dei Pescatori o Halászbástya è un bastione in stile neogotico e neoromanico situato sulla riva di Buda del Danubio, sul colle del castello di Budapest vicino alla chiesa di Mattia È stato progettato e costruito tra il 1895 e il 1902 su disegno di Frigyes Schulek. Tra il 1947-48, il figlio di Frigyes Schulek, János Schulek, ha condotto il progetto di restauro per riparare i danni patiti durante la seconda guerra mondiale Dalle torri e dalla terrazza con vista panoramica si può ammirare l'isola Margherita la zona di Pest e la collina Gellert Le sue sette torri rappresentano le sette tribù magiare che si insediarono nel bacino dei Carpazi nell'896 Il bastione prende il nome dalla corporazione dei pescatori che era stata incaricata di difendere questo tratto di mura della città durante il Medioevo Una statua di bronzo di Stefano I d'Ungheria su un cavallo, eretta nel 1906, è posta tra il bastione e la chiesa. Il piedistallo è stato fatto da Alajos Stróbl, sulla base dei piani di Frigyes Schulek, in stile neo-romanico, con incisi alcuni episodi che illustrano la vita del re. La chiesa di San Mattia Non lontano dal bellissimo Bastione del Pescatori dall'alto della collina di Várhegy (60 metri)domina la Chiesa di San Mattia che venne costruita nel XIII secolo come prima chiesa parrocchiale di Budapest. La sua struttura originaria è stata più volte rimaneggiate e quella oggi visibile a tutti è una grande chiesa in stile neo-gotico. In realtà si chiamerebbe Chiesa di Nostra Signora dell'Assunta, ma da sempre è dedicata a Mattia Corvino (Mátyás Hunyádi), che fu re d'Ungheria tra il 1458 ed il 1490, ed è considerato un eroe nazionale (il suo nome figura nella Piazza degli Eroi) Tra i tratti caratteristi di questa chiesa si sono le sue due torri asimmetriche: a sinistra quella mozza di Béla IV, decorata da piastrelle policrome, mentre a destra si trova l'alta torre campanaria di Mattia, a tre piani, in stile gotico, dai pinnacoli e dalla guglia dentellata aggiunta durante il restauro ottocentesco. L'interno della chiesa, su tre navate, è interamente ricoperto da affreschi di fine Ottocento e dalle belle le vetrate, gli altari e i sarcofagi neogotici di re Béla III e della moglie. Scendendo nella cripta si può ammirare il tesoro, composto da oreficerie sacre, paramenti antichi dei tempi delle incoronazioni e la copia della corona d'Ungheria che formano la collezione del Museo d'Arte Ecclesiastica di Budapest In questa chiesa Mattia Corvino si sposò per due volte e sempre qui vennero incoronati Re d'Ungheria (Regno Austro-Ungarico), Francesco Giuseppe nel 1867 e Carlo IV (l'ultimo imperatore asburgico) nel 1916. Fu costruita tra il 1255e il 1269 per la volontà del re Béla IV d'Ungheria Nel 1541 venne trasformata in una moschea dai turchi per poi passare ai gesuiti. Nel 1873 e il 1896 fu oggetto di restauri da parte dell'architetto Frigyes Schulek che la ricostruì parzialmente in stile neogotico È uno degli edifici più interessanti della città di Budapest e patrimonio artistico e turistico della città. Nella chiesa re Mattia Corvino si sposò due volte e vi furono incoronati Francesco Giuseppe I d'Austrianel 1867 e Carlo IV nel 1916. È dotata all'esterno di portali di grande pregio, mentre l'interno è diviso in tre navate con preziose vetrate e affreschi. Vi è inoltre la cappella funeraria reale dove si possono trovare i sarcofagi di Béla III d'Ungheria e di Anna di Chatillon. Il Castello di BudaPalazzo Reale Il castello di Buda (in ungherese Budai Vár) è il castello storico usato dai re ungheresi a Budapest. In passato venne chiamato anche palazzo reale (Királyi-palota) e castello reale (Királyi Vár). Venne costruito sul lato sud della collina, vicino al vecchio distretto del castello, (Várnegyed), famoso per lo stile barocco medievale e per le case ed edifici pubblici del diciannovesimo secolo. È collegato a piazza Adam Clark ed al ponte delle Catene (Széchenyi lánchíd) per mezzo della funicolare del castello di Budapest. Il castello di Buda è stato inserito dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità nel 1987 La parte più antica del palazzo attuale venne eretta nel quattordicesimo secolo dal principe Stefano, duca di Slavonia, fratello minore di re Luigi I d'Ungheria. Sono rimaste solo le fondazioni della torre di Stefano (István-torony). Il palazzo gotico di Luigi I venne costruito intorno ad un piccolo giardino adiacente alla torre di Stefano. Re Sigismondo (Luxemburgi Zsigmond) ampliò notevolmente il palazzo. Sigismondo, quale imperatore del Sacro Romano Impero aveva bisogno di una residenza fastosa in modo da mostrare la propria supremazia tra i regnanti europei. Il castello di Buda divenne la residenza principale dell'Imperatore, e durante il suo regno divenne la più imponente opera gotica del tardo Medioevo. Buda divenne un importante centro artistico, sede dello stile tardo gotico. Il palazzo medievale venne distrutto durante il grande assedio del 1686, quando Buda venne catturata dalle forze Cristiane alleate. Nel 1715 un piccolo palazzo barocco venne costruito secondo quanto deciso da Johann Hölbling. Questo edificio rettangolare aveva una corte interna ed una piccola ala demolita in seguito. Il palazzo Hölbling è identico al nucleo del palazzo ammirabile oggi presso la Corte Barocca del Budapest Historical Museum. Nel 1748 il conte Antal Grassalkovich, Presidente della Camera Ungherese chiese pubblicamente di completare il derelitto palazzo attraverso l'uso di sottoscrizioni pubbliche. Anche János Pálffysi unì alla richiesta. Il momento era favorevole grazie alle ottime relazioni tra la nobiltà ungherese e gli Asburgo. Gli ungheresi avevano sostenuto la regina Maria Teresa durante la terribile guerra di successione austriaca. La regina era riconoscente, ed il nuovo Palazzo Reale divenne il simbolo dell'amicizia tra la dinastia e la nazione. I piani dello splendido palazzo barocco a forma di U vennero stesi da Jean Nicolas Jadot, capo architetto della corte viennese. Dopo il 1753 il progetto venne modificato dal suo successore, Nicolò Pacassi. Ignác Oraschek che fu anche il capomastro, modificò ulteriormente il progetto secondo le proprie idee. La posa della prima pietra avvenne il 13 maggio 1749, compleanno della regina. I lavori proseguirono fino al 1758, quando le difficoltà finanziarie ne causarono un'interruzione di sette anni. In questo periodo solo gli interni erano incompleti. Secondo i documenti storici dell'epoca (quelli che sono sopravvissuti) l'aspetto del palazzo seguiva le indicazioni del 1749 di Jadot. Le facciate alcuni interni e la Cappella di San Sigismondo sono lavori di Pacassi, mentre la doppia falsa cupola è stata probabilmente ideata da Oraschek, ex-capo cantiere del Conte Grassalkovich Il Museo Storico di Budapest si trova all'interno del Castello di Buda, diviso su quattro piani. Questo museo illustra la storia di Budapest dall'inizio alla fine dell'era comunista. Vi si trova anche la parte inferiore della Cappella Reale, completamente restaurata, e nei sotterranei si possono osservare esempi di prigioni dell'epoca. All'esterno si ammira la bellezza architetturale del Castello, ed i fantastici piccoli giardini situati all'interno dei medievali "zwingers" (recinti in muratura). Si ha anche accesso ad una vista panoramica sull'intero Distretto del Castello. Anche le torri sono accessibili, e da queste si riesce a vedere l'edificio del Parlamento, il Danubio le strade che circondano il complesso e, nei giorni sereni, la Statua della Libertà. Il Museo di Belle Arti Il Museo di belle arti di Budapest (in ungherese Szépművészeti Múzeum) è ospitato in un monumentale palazzo sul lato occidentale della piazza degli Eroi (Hősök tere in ungherese), eretto in stile eclettico-neoclassico dagli architetti Albert Schickedanz e Fülöp Herzog all'inizio del Novecento. Al suo interno conserva una tra le più importante collezione di dipinti del mondo, con opere che percorrono tutto l'arco di tempo che va dal Medioevo al Novecento e tutte le principali scuole europee Il museo fu aperto al pubblico, nell'attuale sede, nel 1906. Il primo ampio nucleo delle collezioni che oggi il museo vanta venne acquisito grazie a donazioni e lasciti di nobili e prelati ungheresi che, tra Settecento ed Ottocento, avevano sviluppato una competente passione collezionistica. Nel 1848, appena cessati i moti rivoluzionari indipendentisti, si occupò personalmente dell'ampliamento della collezione (facendovi trasferire opere provenienti da molteplici edifici pubblici) Lajos Kossuth, il popolare eroe e padre della patria ungherese Il suo fine era - come scrive Vittorio Sgarbi- «creare un vero tesoro nazionale che certificasse la legittimità dell'Ungheria di stare sullo stesso piano delle grandi nazioni europee (la Francia del Louvre, la Spagna del Prado, la Gran Bretagna della National Gallery, e servisse ai connazionali per trovare motivi di riconoscimento nella storia documentata da questo patrimonio, anche in rievocazione ideale del vecchio tesoro che i sovrani ungheresi avevano raccolto e che gli Ottomani avevano disperso nel Cinquecento». Da allora la politica di ampliamento, attraverso donazioni ed acquisti, non ebbe sosta. Il più importante ampliamento avvenne nel 1870 quando la famiglia dei principi Esterházy accettò di vendere al governo la sua straordinaria raccolta comprendente 636 dipinti (con opere di pittori del calibro di Raffaello, Correggio, Veronese, Rubens, Van Dyck, Tiepolo e Goya). Il museo fu bombardato e saccheggiato dalle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale. Le opere trafugate furono restituite nel dopoguerra. L'ampliamento delle collezioni continuò con il governo comunista del Paese (con l'acquisto di capolavori di Poussin, El Greco, Monet, Corot e molti altri). Le collezioni Le raccolte sono oggi articolate in sei sezioni: la collezione egizia; la collezione delle antichità greco-romane; la galleria dei maestri antichi (comprendente una sezione di pittura italiana di eccezionale ricchezza con opere da Giotto a Tiepolo; una di pittura spagnola (opere di Diego Velázquez, Ribera, El Greco, Murillo e Goya); una di pittura fiamminga ed olandese (opere di Gerard David, Hans Memling, Pieter Bruegel il Vecchio, Rubens, Van Dyck, Rembrandt e la sua scuola, Jacob Van Ruisdael); una comprendente la scuola germanica ed austriaca (opere di Hans Holbein il Vecchio, Albrecht Dürer e Lucas Cranach il vecchio); una di pittura francese (con opere Nicolas Poussin, Claude Lorrain, Simon Vouet); la collezione delle sculture antiche (con l'unica opera scultorea – una statua equestre in bronzo - attribuita a Leonardo ed importanti opere rinascimentali italiane, come la Giuditta di Giovanni della Robbia e l'Arcangelo Gabriele di Agostino di Duccio); la collezione dell'Ottocento e Novecento (con opere di tutti i maggiori impressionisti francesi); Il Gabinetto dei disegni e delle stampe (composto da circa diecimila disegni e da più di centomila stampe). Una mostra dal titolo Da Raffaello a Goya. Ritratti dal Museo di belle arti di Budapest, tenuta a Torino tra l'ottobre 2004 e il gennaio 2005, ha consentito al grande pubblico di apprezzare la straordinaria collezione di ritratti presenti nel museo (opere di Raffaello, Gentile Bellini, Tiziano, Tintoretto, Moroni, Veronese, El Greco, Rubens, Goya e molti altri). Opere principali Bruegel il Vecchio, Predica di san Giovanni Battista, 1566 Cima da Conegliano, San Girolamo nel deserto 1495 Correggio Madonna del Latte e un angelo, 1524 circa Carlo Crivelli Madonna col Bambino, 1476 circa Duccio di Buoninsegna, Incoronazione della Vergine, 1308-1311 Artemisia Gentileschi Giaele e Sisara, 1620 Domenico Ghirlandaio Santo Stefano, 1490-1494 Giorgione Ritratto di giovane, 1500 circa Autoritratto, 1510 Michele Pannonio, Thalia, 1456 circa Raffaello Ritratto di giovane(o di Pietro Bembo), 1504 circa Madonna Esterhazy, 1508 Willem Buytewech Allegra compagnia 1620-1622 circa Il protagonista è ritratto di tre quarti a metà figura, oltre un parapetto di derivazione fiamminga (filtrata dai modi del Perugino), e fissa verso lo spettatore accennando un sorriso. Per far apparire le mani sul parapetto compie un piegamento del braccio piuttosto innaturale e nella destra tiene un foglietto arrotolato (come il personaggio nel cosiddetto Ritratto del Perugino ). Indossa una berretta rossa che lascia fluire i lunghi capelli castani a incorniciare il viso; indosso ha una mantella nera su una blusa rossa e una camicia bianca, che sporge appena dal colletto. Il parapetto è un motivo che ebbe un notevole successo fin dalla metà del quattrocento, introdotto da Jan van Eyck e ripreso in Italia da numerosi artisti: esso aveva il compito di mediare tra lo spazio del dipinto e lo spazio reale dell'osservatore, rendendo più plausibile il taglio a mezza figura. Il paesaggio mostra uno scorcio di colline che si perdono in lontananza, secondo gli schemi della prospettiva aerea , con la veduta di un laghetto, di una strada sinuosa e di un castello arroccato su una collina. L’Isola Margherita L'Isola Margherita (Margit-Sziget in ungherese) è un'isola del Danubio, lunga 2500 metri, larga 500 metri, 0,965 km² di superficie, si trova nella città di Budapest. Da un punto di vista amministrativo, fa parte della XIII circoscrizione di Budapest. L'isola è per lo più occupata da un parco molto affollato nei mesi estivi. Due ponti la collegano alle rive della città, il Ponte Árpáda nord e il Ponte Margherita a sud. In origine, l'isola era 102,5 metri sopra il livello del mare, ma ora è stata "sollevata", fino a raggiungere l'altezza di 104,85 metri sopra il livello del mare per prevenire le alluvioni L'isola era chiamata Nyulak Szigete ("Isola dei conigli" in italiano) nel Medioevo il nome attuale dell'isola deriva da Santa Margherita d'Ungheria, figlia di Bela IV che visse in un convento dominicano fino alla sua morte, nel 1270; sull'isola sono presenti dei ruderi della chiesa e del convento che ospitava la santa ungherese. Altri nomi dell'isola furono Nagyboldogasszony-sziget ("Isola della Nostra Signora"), Úr-sziget ("Isola dei Nobili"), Budai-sziget ("Isola Buda"), Dunai-sziget ("Isola del Danubio") e Palatinus-sziget ("Isola Palatina"). Tra le più importanti attrazioni dell'isola troviamo il Memoriale del Centenario del 1973 che commemorava il centenario anniversario dell'unificazione della città; un piccolo giardino giapponese; un piccolo zoo, contenente una grande varietà di anatre esotiche, oltre che altri animali; la "Ruota Musicale" (Zenélő kút), un piccolo padiglione, costruito in origine per concerti, situato vicino al ponte Árpád; la "Fontana Musicale" (Zenélő szökőkút), una fontana vicino alla quale si suona della musica e, in estate, si eseguono spettacoli di luce, situata vicino al ponte Margaret. Gli zampilli della fontana si muovono al ritmo di musica classica (il programma musicale è esposto accanto alla fontana stessa. L'ultimo brano è Con te partirò); un serbatoio idrico a torre ottagonale, alta 57 metri, costruita in stile Art Nouveau nel 1911. La "Fontana Musicale" e il Serbatoio a torre sono siti protetti dall'UNESCO Sull'isola sono situate numerose strutture sportive, come il Parco acquatico Palatino (il più grande complesso all'aperto di nuoto a Budapest), lo Stadio del nuoto Alfréd Hajós (dove si disputarono i Campionati europei di nuoto nel 1958 e nel 2006), uno stadio di tennis e un centro atletico.