Racconti di conoscenze scientifiche Capitolo primo Una bella sorpresa Era una giornata d’estate. Un gruppo di ragazzi si incontrarono, come tutte le mattine, e decisero di andare in esplorazione. Sulla collina, in una vecchia casa,viveva un vecchio uomo che tutti chiamano: lo stregone. Tutti avevano paura di incontrarlo! Malgrado ciò i ragazzi decisero di entrare nella sua casa di nascosto. Rimasero sbalorditi nel vedere il salone: sembrava un laboratorio scientifico! C’erano banchi di lavoro e sopra tanti becker,cilindri graduati, palloni, beute, pipette,imbuti di varie dimensioni e microscopi. Si guardarono negli occhi ed ebbero paura. Pensarono: “E’ la casa di uno scienziato? Di un alchimista? Di uno stregone? Tentarono di scappare via da quel posto, ma furono prontamente fermati da un uomo alto,magro e con capelli e barba lunghi e bianchi, che indossava camice e guanti bianchi. Gli disse di non avere alcuna paura; lui era ben consapevole di ciò che si diceva in giro di lui, ma che era soltanto un uomo affascinato della vita e da tutto ciò che lo circondava. Quel materiale gli serviva per conoscere nuove cose. Poi li portò in terrazzo da dove ogni sera osservava le stelle. Quello stregone era in realtà uno scienziato! I ragazzi rimasero incantati. Lo scienziato li invitò la sera stessa per guardare insieme lo spettacolo delle stelle cadenti. Quella pioggia luccicante segnò l’avvio di una vera amicizia. Baldassare Foderà Una meteora nell’atmosfera Tanto tempo fa una meteora di nome Lankuras aveva il desiderio di proteggere i pianeti . Essendo legata alla galassia, era in grado di assorbire il carisma di un pianeta e far crescere in questo modo la sua forza. Di pianeta in pianeta la meteora Lankuras incontrava delle creature che le promettevano la fedeltà. Tali creature per acquistare forza si riunivano in unico corpo. Un giorno la meteora Lankuras insieme a i suoi amici, dopo essersi caricati di tutte le energie assorbite dai pianeti che avevano esplorato e visitato, decisero di andare a visitare l’unico pianeta rimasto inesplorato. Così presero la velocità accumulata e si indirizzarono verso un pianeta tutto azzurro. Entrati nel terzo strato dell’ atmosfera, la mesosfera, le meteoriti cominciarono a bruciare e a precipitare sul pianeta come polvere di stelle : era la notte di san Lorenzo, notte incantata di luci,sospiri e sogni. Ivana Calamusa La stella cadente più bella del mondo C’era una volta una meteora brutta brutta odiata da tutti. Questa meteora però era brava brava, ma non veniva accettata lo stesso. Una bellissima notte, si mise ad osservare la volta celeste e notò delle luci splendenti . La meteora, non sapendo che cosa fossero, si avvicinò e ad un tratto una voce le disse : ” Sono stelle, un giorno quando crescerai, diventerai come loro”. La meteora spaventata non ci volle credere, ma ci sperò. Allora felice, incredula e fiduciosa andò raccontando a tutti quello che le avevano detto. Un bel giorno però si avvicinò una meteora brutta come lei e le disse: “Non ti abbattere, io mi trovo nella tua stessa situazione! Quando finalmente diventeremo stelle cadenti, tutti ci ammireranno” . Allora alla meteora spuntò il sorriso e a un tratto si trovò trasformata in una bellissima stella cadente di colore giallo lucente . Così tutte le meteore del cielo le chiesero scusa e la nominarono la stella cadente più bella del mondo . Annarosa Genna Una strana conchiglia In mezzo alla Galassia si trovava una meteora solitaria in cerca di compagnia. Un giorno, stanca di vagare nello spazio, decise di entrare nell’ atmosfera con l’intenzione di incontrare qualche pianeta che le facesse compagnia . Appena giunta al confine con l’atmosfera e al contatto con l’aria, la meteora si incendiò diventando una grossa palla di fuoco . Essa non riusciva a controllare la propria rotta e velocità ed era molto preoccupata . Dall’alto vedeva le case, le persone e pensava che se fosse cascata giù, avrebbe senz’ altro fatto male a qualcuno ! Con fatica riusciva a cambiare rotta e a dirigersi verso un’altra parte del mondo . Finalmente vide una distesa di sabbia; era il deserto . La meteora pensò quindi che poteva cadere su una duna, ma poi pensò pure che si poteva lei far male e cambiò di nuovo rotta . Infine, stanca di correre per l’atmosfera e accaldata dal fuoco che sprigionava , decise comunque di atterrare e mettere fine al suo vagare . Da lontano vide come una bacinella d’acqua; era l’oceano. Pensò subito di tuffarsi dentro, anche solo per rinfrescarsi un pò. Al contatto con l’acqua, il fuoco si spense e la meteora, per il troppo peso , affondò nell’abisso dell’oceano. Adesso laggiù è diventata un’attrazione; tutti la guardano con meraviglia dicendo:“Che strana conchiglia!”. Giulia Alagna Un’arma molto efficace C’era una volta un scienziato che amava l’universo. Un giorno, mentre beveva il suo abituale caffè e controllava l’universo con il suo telescopio, si accorse che alcune meteore si stavano avvicinando alla Terra . Così pensò bene di chiamare subito il Presidente degli Stati Uniti d’America per avvisarlo dell’imminente impatto. Dopo solo due giorni, di pomeriggio, si videro come dei piccoli puntini nel cielo. La gente tremante di paura scese in cantina per nascondersi. Con il passare del tempo i meteoriti aumentarono sempre più di numero. Così lo scienziato pensò di fermare l’attacco costruendo un arma che li potesse respingere una volta entrati nella zona atmosferica. L’arma fu molto efficace. I meteoriti vennero disintegrati e la pace tornò a regnare sulla Terra. Serena Peri Una meteora nell’atmosfera Tanto tempo fa nello spazio, viveva una piccola meteora, di nome Lucy. Essa però aveva un problema, quello di essere brutta. Nello spazio nessuno la notava, nessuno voleva giocare con lei e le stelle la prendevano in giro dicendole: “Guarda che bel manto luminoso che abbiamo; noi di notte illuminiamo insieme alla luna tutto il cielo, tu invece sei spazzatura che sporca lo spazio”. Così la meteora malinconica, incominciò a piangere e le sue lacrime, caddero nello spazio come polvere di stelle . Sentendosi d’ intralcio nello spazio iniziò a vagare senza meta. Si avvicinò alla Terra e l’atmosfera la incendiò, trasformandola in una stella sfavillante dal meraviglioso manto luminoso, più delle stelle . La gente dal pianeta, con il naso in su, l’ammirò ed espresse un desiderio. Quella piccola meteora era nata per realizzare un sogno. Davide Marciante La storia di Gocciolina C’era una volta una goccia di H2O che viveva nell’oceano di nome Gocciolina. Un giorno il suo promesso sposo Goccetto volò in cielo e Gocciolina diventò triste. Questo succedeva a molte gocce quando, riscaldate dal sole, si trasformavano in una rete di vapore luminescente. Gocciolina decise di mettersi in mostra davanti al sole, perché pensò :”Perché anch’io non posso trasformarmi? Diventare leggera leggera e volare via in alto?” Ci riuscì: salì così in alto che arrivò nell’atmosfera fredda dove condensò e , assieme a altre gocce dal medesimo destino, si trasformò in una nuvola dagli allegri contorni, chiamata Nuvoletta. Nuvoletta vagò per molto tempo nei cieli fino a quando si scontrò con altre nuvole grandi, grosse e nere. Si formò un miscuglio dal quale Gocciolina e le altre gocce caddero sotto forma di pioggia. Molte andarono a finire nei laghi, nei fiumi, nei ruscelli e nell’oceano, ma lei invece finì nel sottosuolo dove per caso incontrò Goccetto. Felice gli disse:” Finalmente ti ho ritrovato!”. Allora Goccetto altrettanto sorpreso e contento rispose :”Non ci lasceremo mai più”. E un bel giorno, scavando un tunnel tra le rocce, sbucarono fuori come una fresca sorgente e ruscellando ritornarono nell’oceano. Entrambi esclamarono:”Casa dolce casa!” e vissero felici e contenti per sempre. Laura Marino Una cometa nel cielo Un gruppo di comete viveva vicino Marte e ogni anno facevano un viaggio pieno di emozioni e stupori. Erano molto numerose,ma una si distingueva dalle altre: il suo nome era Charly Charly era la più piccola della costellazione ed era anche molto curiosa. Desiderava da tempo fare quel viaggio fantastico insieme a tutte le altre comete. Lo chiedeva sempre: “Portatemi con voi !” ma restava delusa dalla risposta dei suoi simili che le dicevano che era ancora piccola. Raggiunta finalmente l’età adatta, poté iniziare il viaggio con i suoi migliori amici Ricky e Lola , che come lei erano molto curiosi. Una volta partiti, emozionati e inconsapevoli di ciò che gli sarebbe accaduto, raggiunsero il Sole e sublimarono per il ghiaccio che costituiva il loro corpo, passando quindi dallo stato solido a quello gassoso. Charly, Ricky e Lola di colpo si sentirono eccitati, ansiosi e scintillanti. Incominciarono a muoversi senza volerlo, leggeri leggeri, e capirono che era il vento solare che li spingeva verso la Terra creando una lunga scia luminosa. Charly e i suoi amici erano increduli e vagando vagando incontrarono tre uomini incoronati sopra tre cammelli. I re , vedendo le stelle comete, bellissime, ne rimasero incanti al punto tale da seguirle nel loro cammino fino a Betlemme, dove sostarono per adorare un bambino redentore del Mondo. Charly , Ricky e Lola capirono di essere stati fortunati perché avevano compiuto il loro primo viaggio nella notte più incantata dell’ anno: Natale. Antonino Ansaldi Presagio di gioia C’era una volta una goccia d’acqua cosi dispettosa da essere chiamata Tremendina. Se si posava sulle fronde di un albero, scivolava giù giù lungo i rami piegando tutte le foglie e bagnando i petali di ogni fiore; se si attaccava al vetro di una finestra, tracciava una scia sul suo cammino con il suo nome; se si poggiava sulla visiera di un cappello, si sporgeva oltre e faceva le facce brutte all’ignaro passante . Lei rideva a crepa pelle e si rotolava su sé stessa soddisfatta del suo operato e della sua vita gioiosa. Un bel giorno vide Luminor, un raggio di sole alto e slanciato dalla lunghissima chioma dorata e luminescente. Tremendina se ne innamorò perdutamente. Stava ore e ore a guardarlo attraverso i petali della sua casa, un fiore di iris blu cresciuto spontaneo in un giardino di una scuola. Luminor non si accorgeva di lei. Venne l’inverno e Tremendina stava rintanata per evitare di essere coinvolta nella pioggia che cadeva incessantemente o di essere asciugata dal vento che soffiava rovinosamente. Con la bella stagione finalmente uscì fuori e attraverso i cirri che sfilacciavano il cielo azzurro ecco riapparire Luminor, splendente più che mai. La vide e al suo richiamo fu anche lui attratto: la baciò. All’istante Luminor si scompose in sette meravigliosi colori che, curvandosi ad arco, si posarono sul tetto della scuola. Vi fu intorno come una luce incantata. Tutti gli studenti corsero alle finestre per ammirare quell’ arcobaleno nel cielo. Da allora ogni volta che appare, dopo una tempesta o un temporale, ci sovviene ,come un presagio di gioia, la storia di Tremendina e Luminor. prof.ssa Vitale I racconti di fantasia sono stati liberamente ideati dagli alunni della Prima sezione G della Scuola secondaria di primo grado “G. Grassa” di Mazara del Vallo Docente: prof.ssa M. C. Vitale Materie coinvolte: Scienze - Informatica Anno Scolastico 2010/2011