SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
EMILIA -ROMAGNA
Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma
INFLUENZA AVIARE
AGGIORNAMENTI
Paolo Schianchi
Servizio Veterinario - Parma
3 proteine virali
NP 3 tipi Ag
H
N
A
B
C
ANIMALI
UOMO
inf. localizzata - Respiratoria: suini, equini, cani, gatti,
mammif acquat, mustelidi
Animali
- localizzata-intestinale
inf localizzata
in tutte le specie
e
uccelli selvatici ed anatidi
sistemica
(port. asintomatici. Trasmissione oro-fecale)
si ritiene che tutti i virus
isolati dai mammiferi
abbiano origini aviari
- sistemica
nei soggetti con stipiti HPAI
16 sottotipi
Per l’Ag HA
Virus A
- UOMO
- SUINO
Alcune
- EQUINO
combinazioni
- ALTRI MAMM
9 sottotipi
Per l’Ag NA
- UCCELLI
estrema variabilità genetica
ed antigenica
del virus
HA - NA
Tutte le
combinazioni
HA – NA (= 144)
Ceppi HPAI - LPAI
(H5- H7)
classificazione in base alla patogenicità:
q ( ceppi LPAI = low pathogenic avian influenza)
A BASSA PATOGENICITA’
• Quadro sintomatologico assente o aspecifico caratterizzato
prevalentemente da sintomi respiratori ed enterici.
I Virus a bassa patogenicità infettano le cellule epiteliali degli
appararati respiratorio ed intestinale
sottotipi da H1 a H16
q (ceppi HPAI = Highly pathogenic avian influenza)
AD ALTA PATOGENICITA’
• Quadro sistemico generalizzato in grado di provocare la morte
del 100% dei soggetti colpiti.
I Viru ad alta patogenicità infettano le cellule epiteliali di numerosi
apparati (infezioni sistemiche)
sottotipi H5, H7, H9
Il virus ha diffusione praticamente
LPAI
HPAI
cosmopolita
è diffuso un po’ ovunque
negli ultimi anni è presente in diversi paesi e
ormai numerosi sono gli isolamenti anche nei selvatici
Sottotipi a bassa patogenicità
H5 o H7 possono mutare
in sottotipi ad alta patogenicità
Gli uccelli sono infettati da virus che
comprendono tutte le varietà delle H e delle N
-Caratteristica peculiare dell’infezione aviare è la
localizzazione asintomatica intestinale (serbatoi
= trasmissione oro-fecale
contaminaz delle
acque
trasm ai mammiferi e uomo)
- Capacità dei virus aviari H5 – H7 di diventare
ad alta patogenicità (ceppi LPAI
HPAI)
Notevole capacità di replicazione virale
patologie gravi (virus HPAI. Es H5N1)
OGGI: Influenza Aviare = ZOONOSI
attualmente solo dopo una elevata esposizione
al virus
-specie epifenomeno
(malattia-scarsa sopravv. virus)
-mammiferi (contatto
dir/indiretto)
HPAI - elimin. per + gg
serbatoio
LPAI-HPAI
via
via oro-fecale
oro-fecale
(contam idrica)
diffusione
-pollame (allevamenti,
mercati, fiere,.)
-altre specie aviari
( migratori)
-uomo
trasmissione legata all’ecologia dell’acqua (ruolo
importante)
In chiave ecologica:
acqua come elemento di
interazione fra ospite ed
agente eziologico
Ruolo dell’avifauna:
- gli uccelli acquatici selvatici (anatre, oche, limicoli,
gabbiani, …) rappresentano l’ospite naturale del virus A
-le specie domestiche (allevamenti rurali e industriali)
rappresentano ospiti innaturali (aberranti) del virus
-la fauna ornitica migratrice può trasportare i virus LPAI
a grandi distanze contraendo infezioni generalmente
asintomatiche
SERBATOIO EPIDEMIOLOGICO
anseriformi (fam. Anatidae)
virus stabile – perpetuazione virale
condizione prossima alla
stasi evolutiva
- pressochè totale
attenuazione della
patogenicità
- limitazione dei fenomeni di
drift
VIRUS DI TIPO A:
Ø NELL’ OSPITE NATURALE (RESERVOIR):
Stato di equilibrio: replica con minimo danno
e l’ospite ha una risposta immunitaria molto
modesta: la popolazione virale si mantiene
stabile
Il virus IA si è evoluto nel corso dei
millenni in parallelo alle anatre selvatiche
per vari motivi:
- sono specie migratorie
- sono legate agli ecosistemi acquatici e filtrano
l’acqua
- tendono a raggrupparsi in concentramenti e
talora a organizzarsi in vere e proprie colonie
- la colonizzazione del virus avviene a livello
intestinale con la possibilità di eliminazione di
grandi quantità di particelle infettanti senza che
sia compromessa l’attitudine al volo dei soggetti
selvatico
domestico
anatra selvatica
anatra domestica
50-60.000
(per svernamento)
> possibilità per il
virus di mutare
popol. domestica serbatoio
- allevamenti: > 7.000.000
(elemento di
- 600.000 per attiv.venatoria
amplificazione)
animali con Ab
anti H5N1
aumento della
immunità totale
della popolazione
rallentamento dell’infezione
(=barriera)
isolamento di H5N1-LPAI
allestim. e messa a punto di vaccini per I umana
< elim virale
dagli infetti
migratori
anim. allevamento
LPAI-HPAI
Numerose varianti
(H5N1)
circolazione
LPAI-HPAI
- attenuazione
- conservazione
- riadattamento
frequente
serbatoio
Ruolo molto
importante
uomo
Sentinella
Ab antiH5
Preservazione+
attenuazione
Ø NEGLI AVICOLI DOMESTICI’ (Piccoli
allevamenti di tipo rurale o a carattere
famigliare)
-Possono rappresentare l’anello di congiunzione
tra i selvatici e l’allevamento industriale;
- Fonte di contatto con i selvatici: il loro
contatto con le specie selvatiche è un
elemento di rischio (introduzione del virus) nel
quale l’uomo può inserirsi soprattutto come
veicolo di diffusione
= Vettore meccanico involontario
Ø NELL’ OSPITE “ABERRANTE”:
La pressione immunitaria
(allevamento intensivo/industriale)
porta a cambiamenti continui nella
popolazione virale (= situazione
aberrante = Drift e shift).
HPAI è un fenomeno proprio del
pollame domestico: tentativo di
adattamento
Ø NEGLI UCCELLI MIGRATORI
importante:
- conoscenza dei flussi migratori
- individuare le specie che possono diventare più
facilmente vettori del virus, soprattutto gli uccelli
acquatici
- stabilire se gli incroci fra le diverse rotte favoriscono
sempre di più lo spostamento verso i paesi
dell’Occidente
- controllo aree di riproduzione delle anatre selvatiche
con le consimili della rotta di migrazione ( rischio di
infezione in zone di contatto)
- procedere a monitoraggi routinari (sorveglianza) su di
essi per conoscere l’evolvere dell’infezione
discesa
aree a clima mite-svernam.
estate-autunno
Movimenti migratori
adulti e giovani
stagionali:
Nord-est/sud-ovest
risalita
aree di riproduzione
inverno-primavera
sptt. adulti
Italia
aree di svernamento e di riproduzione
spesso coesistenti
con diverse specie di anatidi
con altre specie ornitiche
Le popolazioni svernanti in Italia sono
prevalentemente di provenienza europea nordorientale.
SVEZIA – FRANCIA – GIBILTERRA – AFRICA
FINLANDIA- OLANDA – ITALIA NORD-OCC – SARDEGNA – AFRICA
CENTRO EUROPA- BALCANI – SUD ITALIA – SICILIA – NORD AFRICA
EUROPA CENTRALE – BALCANI – GRECIA – NORD AFRICA
EUROPA CENTRALE – MAR NERO – TURCHIA – AFRICA ORIENTALE
L’autunno: periodo
assai delicato,dal
punto di vista epidemiologico, poiché si
attuano le migrazioni di avifauna selvatica
proveniente dai territori considerati a
rischio (sptt. nord Europa e Asia nord
occidentale)
È importante, quindi, attuare una intensa sorveglianza
sui selvatici
Fondamentale per contrastare efficacemente la
diffusione del virus
Monitoraggio: febbraio-maggio 2006= in UE 741 casi di
infezione da virus HPAI nei selvatici (soprattutto H5N1).
(eseguiti 100.000 esami: agosto 2005-maggio 2006)
cigni
anatre
oche
rapaci
altri
= 62,8%
= 16,3%
= 4,5%
= 3,9%
= 13%
In italia: Piano di
monitoraggio sugli uccelli
selvatici. Testati circa
12.000 campioni, tutti
con esito negativo
Il ruolo degli uccelli selvatici non va
sottovalutato, ma oggi è necessario porre
attenzione anche su altri aspetti….
- movimenti (import) di pollame domestico
e derivati
- commercio, soprattutto illegale, di altri
volatili
- spostamenti di persone, oggetti, …
…e la situazione in altri paesi…(…Asia, Africa)
Ø
La situazione della Cina…
- 14 miliardi di volatili domestici
- 2/3 uccelli acquatici di tutto il mondo
- 3 allevamenti su 4 sono di tipo famigliare
- al centro delle 3 principali rotte migratorie
- provincia del Guangdong: “buco nero”
dal punto di vista epidemiologico.
- scarsa trasparenza sanitaria…
- casi umani (tutti denunciati? )
…e dell’ l’India
Ø
La situazione dell’Africa…
- rappresenta la meta finale di molte rotte migratorie
- E’ presente l’AIDS
- I pazienti immunodepressi non sono in grado
di eliminare il virus (o molto difficilmente)
possibilità per il virus di riprodursi a lungo
nell’organismo umano
sviluppo di nuovi stipiti
patogeni
- scarsa efficienza dei sistemi di allerta e comunicazione
-….e la situazione che va espandendosi…. !
IA nell’uomo: - tasso di mortalità tra il 56 e il 58%
- metà dei casi: giovani sotto i 20 anni
- 90% dei casi in soggetti con meno di
40 anni
- profilo di mortalità per gruppi di età
diverso da quello stagionale classico
misure di controllo
- sorveglianza epidemiologica regolare
- applicazione rigorosa delle misure di
biosicurezza
- controllo delle importazioni
misure di biosicurezza
Norma comunitarie – nazionali – locali
Relative all’ allevamento
avicolo
- Caratteristich degli allevamenti
- Caratt. dei locali di allevamento
- Norme di conduzione
- Gestione morti e lettiere
- Programmi di lotta ai nocivi
-…
Relative al rischio di
trasmissione dai volatili
selvatici al pollame e ad
altri volatili in cattività
- Controllo allev all’aria aperta (reti
antipassero)
“
serbatoi acqua all’aperto
“
abbeveraggio con acqua
di superficie cui hanno
acesso i selvatici
“ sull’uso dei richiami
“ sui concentramenti di vola
tili (fiere, mercati,…)
A livello locale sono state attuate
disposizioni (ordinanze sindacali) per
favorire le denunce del possesso a
qualunque titolo di volatili e per attuare
le misure di biosicurezza nei loro ricoveri
RISCHIO PANDEMIE:
La continua espansione geografica (es.Asia
e Africa…) dei virus aviari, cui contribuisce il
movimento di persone, animali o cose, crea
maggiori occasioni per l’esposizione umana e la
possibilità che il virus muti
epidemie aviari
RISCHIO PANDEMIE
ampiezza del serbatoio animale
maggiori contatti uomo- animali
trasmissibilità all’uomo
mutaz adattative/riassortimento
passaggio barriera di specie
contagio umano
interumano
?
pandemia
RISCHIO PANDEMIE:
…L’ipotesi:
- virus umano
- virus aviare
(HPAI)
Popolazione
scoperta
Uomo
Riassortimento
genetico
Nuovo virus con le
H dei virus aviari
altamente
trasmissibile e
virulento
riassortante
- geni
responsabili della
trasmissione di
virus umani
+
- geni
responsabili della
patogenicità e
virulenza degli
aviari