La reattività superficiale del suolo Riguarda quel complesso di fenomeni chimico-fisici di superficie che hanno luogo nell'interfaccia tra i colloidi di natura organo-minerale della fase solida del suolo e le fasi liquida e gassosa. Natura e dimensioni delle particelle organo-minerali influiscono significativamente sulle proprietà chimiche e fisiche dei suoli. I componenti della fase solida che conferiscono reattività superficiale sono: i minerali argillosi le sostanze umiche gli ossidi e gli idrossidi di ferro e di alluminio le sostanze amorfe limo e sabbia La reattività superficiale del suolo La reattività superficiale e le proprietà adsorbenti dei colloidi organo-minerali del suolo sono dovute: alle loro dimensioni ridotte (10-6 - 10-8 m di diametro) alla loro elevata superficie specifica (rapporto superficie/volume) alla presenza ed alla natura di gruppi funzionali presenti sulla superficie. Relazione tra dimensione delle particelle e superficie specifica Se 1 cubo di 1 dm di lato si divide in 8 cubi uguali ciascuno di 0,5 dm di lato e poi in 64 cubi uguali, ciascuno di 0,25 dm di lato, il rapporto superficie/volume (S/V) aumenterà progressivamente: Sup = 6x(1)2 = 6 dm2 Vol = (1)3 = 1 dm3 Rapporto S/V = 6 Superficie = 6x(0,5)2 = 1,5 dm2 Volume = (0,5)3 = 0,125 dm3 Rapporto S/V = 12 S tot = 12 dm2 Sup = 6x(0,25)2 = 0,375 dm2 Vol =(0,25)3 = 0,0156 dm3 Rapporto S/V = 24,04 S tot = 24 dm2 La suddivisione del cubo in unità di dimensioni minori comporta la formazione di nuove superfici. La superficie specifica si misura in m2g-1 ed il suo valore aumenta con il diminuire della dimensione delle particelle. La reattività superficiale del suolo I processi di disgregazione fisica e di alterazione chimica della roccia madre aumentano lo sviluppo delle superfici di contatto. Poiché i colloidi sono permanentemente rivestiti di una pellicola di molecole d'acqua, le reazioni di reattività superficiale hanno carattere stabile nel tempo ed avvengono in quasi tutte le condizioni di umidità del suolo. La carica di superficie è prevalentemente negativa e, secondo l'origine, si classifica in: permanente (per sostituzioni isomorfe nel reticolo cristallino dei fillosilicati) pH-dipendente (per dissociazione acido-base) La reattività superficiale del suolo: minerali argillosi La sostituzione isomorfa genera cariche negative permanenti. Il minerale argilloso si comporta chimicamente come un poli-anione. La reattività superficiale del suolo: sostanze umiche La presenza di gruppi funzionali dissociabili genera cariche negative pH-dipendenti. Il composto organico si comporta chimicamente come un poli-anione. La reattività superficiale del suolo: ossidi ed idrossidi di Fe e Al Contribuisce alla reattività superficiale con cariche pH-dipendenti. Per la maggiore attrattività verso gli ioni idrogeno, il minerale tende a comportarsi come un policatione. La reattività superficiale del suolo I minerali argillosi espandibili contribuiscono allo sviluppo di superficie specifica. I composti umici contribuiscono alla carica superficiale. La carica netta dei colloidi è influenzata dal pH del suolo Minerale pH pzc g-AlOOH 10.4 a-Al(OH)3 9.3 a-Al 2O3 9.1 g-AlOOH 9 a-Fe2O3 8.5 a-FeOOH 7.8 g-Fe2O3 6.7 Caolinite 4.6 Andisuoli* 4.4 Oxisuoli* 4 d- MnO2 2.8 a-SiO2 2.3 - OH2 + PCZ - OH - + - pH acido pH alcalino La carica superficiale dei collodi minerali del suolo è parzialmente influenzata dal pH. A pH neutro o leggermente alcalino prevale la carica negativa permanente dei fillosilicati mentre la carica positiva è una piccola parte della carica complessiva che aumenta a pH acidi. Generalmente ai normali pH del suolo la carica negativa permanente domina su quella positiva. Gli ossidi di ferro, manganese e di alluminio, invece, hanno carica di superficie esclusivamente pH dipendente e la loro affinità per gli anioni ed i cationi varia con il variare del pH del suolo. La carica netta dei colloidi è influenzata dal pH del suolo Minerale pH pzc g-AlOOH 10.4 a-Al(OH)3 9.3 a-Al 2O3 9.1 g-AlOOH 9 a-Fe2O3 8.5 a-FeOOH 7.8 g-Fe2O3 6.7 Caolinite 4.6 Andisuoli* 4.4 Oxisuoli* 4 d- MnO2 2.8 a-SiO2 2.3 - OH2 + PCZ - OH - + - pH acido pH alcalino Infatti gli ossidrili coordinati con gli atomi di ferro, alluminio o manganese di superficie sono protonati a pH acido ed assumono carica positiva; mentre a pH alcalino tendono a dissociarsi, assumendo carica negativa. Per questa caratteristica il bilanciamento tra cariche negative e positive avviene a specifici valori di pH. Questo particolare valore di pH viene definito punto di carica zero (point of zero charge, PZC) . La carica netta dei colloidi è influenzata dal pH del suolo La carica delle superfici a reattività pH-dipendente è modulata dalla concentrazione idrogenionica presente nel sistema suoloacqua. La carica netta dei colloidi è influenzata dal pH del suolo La carica delle superfici a reattività pH-dipendente è modulata dalla concentrazione idrogenionica presente nel sistema suoloacqua. La reattività superficiale del suolo Sulle superfici dei colloidi possono generarsi: Interazioni reversibili o dinamiche di adsorbimento (ritenzione temporanea) di desorbimento (rilascio verso la fase liquida) Interazioni irreversibili o di immobilizzazione La reattività chimica dei colloidi organo-minerali determina i processi di: o Adsorbimento e scambio di cationi (CSC) o Adsorbimento e scambio di anioni (CSA) o Grado di reazione o pH del suolo o Potere tampone o Immobilizzazione e rilascio di composti organici La capacità di scambio cationico La somma dei cationi scambiabili presenti sulla superficie di uno scambiatore, espressa in meq·100 g-1 di materiale o, più correttamente secondo il SI, come cmol(+)·kg-1 di scambiatore, identifica la capacità di scambio cationico (CSC) di uno scambiatore. La CSC è funzione della carica totale negativa di uno scambiatore e, quindi, è pari alla somma della carica superficiale di tipo permanente e di tipo variabile. Con le prime osservazioni di J.T. Way e H.S. Thompson (metà del XIX secolo) sullo scambio ionico nasce la chimica del suolo. Composizione del complesso di scambio Al3+, Ca2+, H+, Mg2+, K+, NH4+, Na+, e tracce di Zn2+, Cu2+, Mn2+, Ni2+, Pb2+, Cd2+ LA CAPACITÀ DI SCAMBIO CATIONICO (CSC) È DATA DALLA QUANTITÀ TOTALE DI CATIONI SCAMBIABILI (NA+, K+ , Mg2+, Ca2+ e H+, Al3+ ) PER UNITÀ DI MASSA La CSC si esprime in cmoli(+)/kg Minerale del suolo CSC (cmoli(+)/kg) Caolinite 5-15 Alloisite 10-20 Illite 20-50 Smectite 80-120 Vermiculite 100-200 Clorite 10-40 Allofane < 100 I cationi scambiabili (Na+, K+ , Mg2+, Ca2+ ) sono definiti basi di scambio ed il rapporto tra la loro somma in cmoli(+)/kg e la CSC è definito il grado di saturazione in basi e si esprime in percentuale. La somma dei cationi scambiabili (H+, Al3+ , Fe3+) espressa in cmoli(+)/kg indica l’acidità scambiabile del suolo. Il suolo viene definito insaturo quando gli ioni H+ ed i cationi con idrolisi acida sono presenti sul complesso di scambio in quantità pari o superiori a quelli alcalini. LE PROPRIETÀ GENERALI DELLO SCAMBIO CATIONICO SONO: •Reversibilità: lo scambio di ioni sui colloidi del suolo è una reazione reversibile. •Stechiometria: lo scambio avviene sempre tra quantità di carica stechiometriche. •Velocità: la velocità delle reazioni di scambio è generalmente istantanea. •Obbedienza alla legge di azione di massa: L’ordine dello scambio di cationi in condizioni di equilibrio può venire anche invertito da variazioni di concentrazione o dalla formazione di composti poco solubili. Lo ione Al3+ può essere spostato facilmente se si verifica una modificazione del pH della soluzione come, ad esempio, quella indotta dalla presenza di Ca(OH)2. La reazione è spostata verso destra perché l’idrossido di alluminio precipita, essendo meno solubile dell’idrossido di calcio: Al3+ Al3+ Ca Ca2+ Ca2+ Al Ca2+ Questa reazione è sfruttata nella correzione dei suoli acidi con correttivi calcarei •Selettività: - l’affinità di un catione dipende dalla serie liotropica ed è influenzata dalla diluizione; - il tipo di cationi influenza la scambiabilità di un particolare catione da parte di un altro; -superfici con alta densità di carica negativa tendono a trattenere ancora più fortemente i policationi, - le miche alterate e le illiti tendono a trattenere selettivamente ioni K+ e NH4+ nelle cavità formate tra due fogli tetraedrici contigui (interstrato); - le vermiculiti assorbono preferenzialmente gli ioni Mg2+ rispetto agli ioni Ca2+ quando la concentrazione dei primi supera il 40% della concentrazione totale dei cationi nella soluzione.