l`Opera Giocosa cresce Opera Giocosa is on the rise

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Savona,
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l’Opera Giocosa cresce
Opera Giocosa is on the rise
Il Teatro lirico del Ponente ha chiuso la stagione con un aumento di spettatori e portato le opere alla
Fortezza del Priamar. Nato trent’anni fa ha scovato nuovi talenti e ospitato grandi cantanti e maestri
The western Liguria opera house ended the season with a surge in spectators, also bringing opera to the
Priamar Fortress. For the past 30 years, it has been discovering new talents and hosting great singers and
maestros
on solo al Carlo Felice di Genova:
l’opera lirica in Liguria può contare – da oltre mezzo secolo – su
un’altra realtà, con un grande passato attento al repertorio raro e un presente in
fermento, mirato a valorizzare giovani talenti e a divulgare il melodramma. Parliamo del teatro di Savona, l’Opera Giocosa,
che entra nel 2010 con un bottino di
7400 spettatori per la stagione appena
trascorsa, con un incremento del 17% rispetto al cartellone precedente. Il 2009,
come ormai consuetudine, ha visto sdoppiare il cartellone, negli spazi open air
della Fortezza del Priamar ed al teatro
Chiabrera. Con un mix di offerte catturanti (Turandot e Madama Butterfly) e
N
ot only Genoa’s opera house Teatro
Carlo Felice, for more than half a
century now, opera in Liguria can also
count on another venue with a great past
focused on rare works and the exciting
present-day opera scene, aimed at enhancing
young talent and spreading music drama. We
are talking about Savona’s opera house, Opera
Giocosa, which opened 2010 with a box office
of 7400 spectators in the season just ended,
showing a 17% increase on the previous
programme. Following recent trends, 2009
N
Giorgio De Martino
Il Teatro Chiabrera, gioiello
ottocentesco nel centro di
Savona, è il secondo teatro
lirico della Liguria
The 19th jewel in the centre of
Savona, Teatro Chiabrera, is
Liguria's second opera house
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Immagini dalla Turandot allestita dall’Opera Giocosa, e (sotto) Giovanni Di
Stefano, attuale direttore artistico dell’ente lirico di Savona
Photos of Turandot by Opera Giocosa. Below, Giovanni Di Stefano, artistic
director of the institution
raffinate operazioni culturali, come la
proposta del Barbiere di Siviglia nella versione rossiniana e in quella precedentemente da Paisiello.
Piena salute dunque, per un’istituzione che
ha pure varato Il vestito nuovo dell’imperatore, operina commissionata dal Carlo Felice
di Genova e realizzata da Paolo Furlani.
Da oltre trent’anni sotto la guida di Tito Gallacci, il Teatro dell’Opera Giocosa nasce a Genova nel ’56 come Centro Culturale Sperimentale Lirico Sinfonico. Tra i suoi scopi
statutari, la promozione di allestimenti d’interesse storico e culturale, con la parallela
vocazione di fucina del belcanto.
Negli anni, accanto a grandi nomi scritturati quali Teresa Berganza, Martine Dupuy,
Cecilia Gasdia e il podio di Richard Bonynge, si affacciano sul palco artisti che l’istituzione avvia alla carriera. Come Luciana
Serra, tuttora nel Consiglio direttivo della
“Giocosa”, ma anche Daniela Dessì, Anna
Caterina Antonacci, Sonia Ganassi, Patrizia
Ciofi, Giorgio Giuseppini, Paolo Coni. E tra le
giovani bacchette scovate, Carlo Rizzi e Fabio Luisi.
Nel 1975 viene riconosciuto lo status di Ente Morale e si delinea la fisionomia di centro
di riscoperta e valorizzazione di opere rare,
di frequente allestite in prima esecuzione
moderna. Dal 1986 l’Ente lega stabilmente il
saw the programme double in size, also using
the open-air spaces of the Priamar Fortress
and Chiabrera theatre. With a mix of
captivating shows (Turandot and Madame
Butterfly) and sophisticated cultural choices,
such as offering The Barber of Seville in the
Rossini adaptation and also the previous
Paisiello version. So a thriving institution
which even launched The Emperor’s New
Clothes, an opera commissioned by Teatro
Carlo Felice and created by Paolo Furlani.
Directed by Tito Gallacci for the past thirty
years, Opera Giocosa was set up in Genoa in
1956 as Centro Culturale Sperimentale Lirico
Sinfonico. One of its statutory aims was the
promotion of exhibitions of historical and
cultural interest, with the parallel vocation of
a hotbed of bel canto. Over the years,
alongside big names such as Teresa Berganza,
Martine Dupuy, Cecilia Gasdia and the
podium of Richard Bonynge, the stage was
also graced by artists whose careers were
launched by the institution. Such as Luciana
Serra, who now sits on the Board of directors
of Opera Giocosa, and also Daniela Dessì,
Anna Caterina Antonacci, Sonia Ganassi,
Patrizia Ciofi, Giorgio Giuseppini, and Paolo
Coni. The young conductors discovered
include Carlo Rizzi and Fabio Luisi.
In 1975 Opera Giocosa was given the status of
non-profit institution and emerged as a
proprio nome a Savona, con produzioni
allestite nello storico teatro Comunale G.
Chiabrera e poi inviate sul territorio, da
Sanremo fino a La Spezia.
Anche per questa funzione di divulgazione, nel 1996 dalla Regione arriva la qualifica di “Istituzione Culturale di Interesse
Regionale”. Nel 2003, un altro riconoscimento, questa volta ministeriale, promuove l’Opera Giocosa a “Teatro di Tradizione”: è una delle venti italiane che hanno
“dato particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali”.
Nel frattempo, fin dal 1992 si scommette
su una nuova realtà musicale, l’Orchestra
Sinfonica Giovanile. La presenza di un
trainer d’eccezione quale il podio di Massimo De Bernart, subito dà un’impronta
professionale alla formazione. Dopo la
prematura scomparsa del Maestro, l’orchestra sarà guidata da Giovanni di Stefano, attualmente direttore artistico dell’ente lirico.
Col 2004 la “Giocosa” e il Comune di Savona si lanciano in una ulteriore avventura: una stagione estiva da realizzarsi all’aperto, a picco sul mare, nel primo
insediamento storico della città, il Priamar, già culla del Risorgimento italiano.
L’alchimia funziona, tra i gabbiani e il
vento, un successo che si ripete puntualmente. E che ha senza dubbio contribuito
ai numeri invidiabili che oggi la “Giocosa”
può mostrare. A dimostrare che nel nuovo
millennio la lirica ha perso il fardello posticcio dell’evento elitario, tornando alla
sua essenza di festoso rito popolare. b
centre of rediscovery and enhancement of
rare operas, often put on stage for the first
time in the modern ages. Since 1986 the
institution has tied its name to Savona, with
productions put on in the historical Chiabrera
theatre and then sent around the region, from
Sanremo to La Spezia.
This dissemination also contributed to the
Region awarding it with the title of “Cultural
Institution of Regional Interest” in 1996.
Another acknowledgement was received in
2003, this time ministerial, promoting Opera
Giocosa to “Theatre of Tradition” as one of
twenty Italian theatres which have “given
particular impetus to local artistic and musical
traditions”. In the meantime, since 1992 the
opera house has been gambling on a new
musical scene, the Youth Symphony
Orchestra. The presence of the excellent
trainer Massimo De Bernart on the podium
immediately gave a professional stamp to the
team. After the premature death of the
Maestro, the orchestra has been guided by
Giovanni di Stefano, currently artistic director
of the institution. In 2004, Opera Giocosa and
the Municipality of Savona set out on another
adventure: a summer season in the open air,
overlooking the sea, in the city’s top historical
settlement, Priamar, the cradle of the Italian
Risorgimento. The alchemy works, between
the seagulls and the wind, enjoying repeated
success. It has without doubt contributed to
the enviable numbers Opera Giocosa can now
boast, showing that, in the new millennium,
opera has lost its false burden of being an
elitist event, returning to its essence of a
festive popular rite. b
Il teatro di Savona porta la lirica
alla Fortezza del Priamar
Savona's opera house, Opera
Giocosa, brings opera to Priamar
Fortress
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