Corso di Laurea in Fisica Anno Accademico 2008-2009 Compito di Fisica B2 (09/09/2009) 1 Una guida d’onda è costituita da due pareti piane di materiale perfettamente conduttore, poste parallelamente al piano xz e a distanza a (siano y = ±a/2 le posizioni delle pareti). Lungo la guida si propaga un’onda EM nel modo TE10 la cui unica componente del campo elettrico è πy eikx−iωt , (1) E(x, y, t) = E0 ẑ cos a e per cui la frequenza ω e il vettore d’onda k sono legati dalla relazione di dispersione r q πc 2 ω= + k 2 c2 ≡ ωT2 + k 2 c2 . a (2) L’espressione (1) soddisfa le condizioni al bordo Ez (y = ±a/2) = 0 e la (2) mostra, com’è noto, che la propagazione è possibile solo se ω > ωT = πc/a. Si supponga adesso che la guida venga “terminata”, ovvero che lungo la guida si ponga un “tappo” costituito da una parete perfettamente conduttrice posta a y a x x = 0. 0 a) Determinare i campi elettrico e magnetico lungo la guida terminata risultanti dalla riflessione dell’onda incidente (1) a x = 0, verificando esplicitamente le condizioni al contorno su tale piano. Si supponga adesso che il “tappo” scorra lungo la guida con velocità costante V = V x̂. b) Determinare la frequenza ωr e il vettore d’onda kr del- y x l’onda riflessa dal “tappo mobile” assumendo V < kc2 /ω, e verificare che ωr e kr soddisfano la relazione di dispersione (2). c) Si discuta cosa succede all’onda riflessa nel caso V > kc2 /ω. 1 a V 2 Nei materiali anisotropi (ad esempio nei cristalli), l’indice di rifrazione e la corrispondente velocità di fase delle onde elettromagnetiche dipendono in generale dalla polarizzazione. Nel seguito si consideri un particolare materiale tale che l’indice di rifrazione ha un dato valore ns per onde polarizzate lungo un certo asse (sia l’asse ẑ per fissare le idee) e un valore np 6= ns per onde polarizzate nel piano perpendicolare a tale asse (cioè nel piano xy). Sia np che ns si intendono reali e positivi. a) Si consideri ora luce incidente sulla superficie piana del cristallo, tagliato in maniera che l’asse ẑ giaccia sulla superficie e che il piano d’incidenza sia il piano xy (vedi figura). La luce incide ad angolo θi sulla superficie ed è polarizzata ad un angolo diverso da 0 e π/2 rispetto al piano d’incidenza (ovvero la polarizzazione è un mescolamento di “S” e “P ”). In questa condizione si osserva che all’interno del cristallo il raggio luminoso si scinde in due raggi aventi angoli di rifrazione diversi θr± = θr ± α/2. Si spieghi perché e si dica come dalla misura di θr e α si possano ottenere ns e np . (Per semplificare si può assumere np,s = n̄ ± δn/2 con δn/n̄ ≪ 1 e sviluppare al primo ordine in δn). b) Si assuma ora incidenza normale (θi = 0) e che la polarizzazione dell’onda incidente sia lineare ed orientata a π/4 rispetto agli assi ŷ e ẑ (cioè diretta lungo la bisettrice del piano yz) come in figura. Il cristallo ha spessore d. Determinare i valori di d tali che la luce uscente dalla superficie opposta a quella di incidenza sia polarizzata circolarmente, oppure che sia polarizzata ancora linearmente, ma con polarizzazione ruotata di π/2 rispetto alla polarizzazione dell’onda incidente. (Si trascuri la differenza nel coefficiente di riflessione per le componenti S e P ). α θi y z x y E x z d NB Si scriva chiaramente e si giustifichi brevemente ogni passaggio; risultati dati senza commento non saranno considerati. 2 SOLUZIONI 1 a) Il campo elettrico si ottiene come somma dell’onda incidente e di un’onda riflessa di fase opposta: πy Ez (x, y, t) = E0 cos sin(kx)e−iωt . (3) a Il campo magnetico si ottiene da ∂t B = −∇ × E ovvero πy i iπ Bx = − ∂y Ez = E0 sin sin(kx)e−iωt , ω ωa a By = πy k i ∂x Ey = − E0 cos cos(kx)e−iωt . (4) ω ω a Notare che Bx (x = 0) = 0 come deve. b) Nel sistema di riferimento S ′ dove V ′ = 0 l’onda incidente ha frequenza e vettore d’onda ωi′ = γ(ω − βkc), ki′ = γ(k − βω/c). (5) Poiché per ipotesi β < kc/ω si ha ki′ > 0 (notare che ωi′ > 0 comunque poiché k < ω/c). L’onda riflessa ha ωr′ = ωi′ , kr′ = −ki′ (6) e quindi nel sistema del laboratorio ωr = γ(ωr′ + βkr′ c) = γ 2 (1 + β 2 )ω − 2βkc , kr = γ(−k + βω/c) = γ 2 −(1 + β 2 )k + 2βω/c . (7) (8) (Il risultato si può controllare prendendo k = ω/c, si ottengono le note formule per lo specchio mobile.) Con un po’ di algebra n 2 2 o ωr2 − c2 kr2 = γ 4 (1 + β 2 )ω − 2βkc − c2 −(1 + β 2 )k + 2βω/c = γ 4 (1 + β 2 )ω − 2βkc + (1 + β 2 )kc − 2βω (1 + β 2 )ω − 2βkc − (1 + β 2 )kc + 2βω = γ 2 (1 − β)2 ω + (1 − β)2 kc (1 + β)2 ω + (1 + β)2 kc = (ω + kc)(ω − kc) = ω 2 − k 2 c2 (9) come ci si doveva aspettare data la natura quadrivettoriale di (ω, k) e l’invarianza delle componenti trasversali di k. c) Se V > kc2 /ω si ha ki′ < 0, ovvero in S ′ l’onda si propaga in direzione opposta a V e non raggiunge la parete mobile, per cui non si ha onda riflessa. La condizione equivale a imporre che V > vg , velocità di gruppo dell’onda nella guida. 3 2 a) Per il principio di sovrapposizione, l’onda incidente può essere scritta come la somma di due onde polarizzate rispettivamente nel piano xy (polarizzazione P ) e lungo z (polarizzazione S). La birifrangenza osservata è dovuta al fatto che le componenti P e S soddisfano la legge di Snell con valori diversi dell’indice di rifrazione. I due raggi che si propagano nel cristallo corrispondono alle due componenti di diversa polarizzazione e gli angoli di rifrazione corrispondenti sono dati da sin θr,p = sin θi , np sin θr,s = sin θi . ns (10) Nelle notazioni del problema θr,(s,p) = θr ± α/2. Da queste relazioni si può determinare np,s in funzione degli angoli misurati θi , θr e α/2. Scrivendo np,s = n̄ ± δn/2 e sviluppando al primo ordine in δn/n̄ ≪ 1, si ottiene δn α sin θi 1± sin θr ± cos θr ≃ (11) n̄ 2 2n̄ da cui sin θr = sin θi /n̄ e α= sin θi δn sin2 θr . = δn cos θr n̄2 cos θr sin θi (12) Quindi dalla misura degli angoli si ottiene np,s = sin θi sin2 θr ± . sin θr 2 cos θr sin θi (13) b) Per produrre luce polarizzata circolarmente è necessario che le due componenti vengano sfasate di π/2 a causa della differenza di cammino ottico. Deve quindi essere δφ = kδnd = 2πδnd . π = , λ 2 (14) ovvero d = λ/(4δn). Un oggetto cosı̀ progettato è detto lamina a quarto d’onda. Se invece δφ = π, ovvero d = λ/(2δn), una componente cambia di segno rispetto all’altra, ovvero la polarizzazione ruota di π/2 (lamina a semionda). 4