Matrici inverse Nel capitolo sull’Algebra lineare abbiamo visto che la matrice unitaria I è l’elemento neutro per l’operazione di prodotto fra matrici. Data cioè una generica matrice A di tipo (m n), valgono le relazioni: ImA = AIn = A. Passiamo ora alla ricerca dell’elemento inverso. Ci chiediamo cioè se esiste una matrice D di tipo (n m) tale che AD = Im . In tal caso la matrice D prenderà il nome di inversa destra di A. In modo analogo si definisce inversa sinistra di A ogni matrice S di tipo (n m) tale che SA = In . ESEMPIO: 1 1 1 Una matrice inversa della matrice A = ,èD= 1 1 2 4 1 2 0 . 3 1 Infatti: 4 1 1 1 1 1 0 AD = 2 0 = . 0 1 1 1 2 3 1 Si può dimostrare che la matrice A assegnata ha infinite matrici inverse destre, mentre non ammette inversa sinistra. La distinzione operata tra matrice inversa destra e inversa sinistra si giustifica in quanto, come abbiamo già visto, il prodotto fra matrici non gode della proprietà commutativa. Il caso in cui inversa destra e sinistra esistano simultaneamente e siano coincidenti, risulta un caso particolare che riguarda le matrici quadrate. Il fatto che A sia quadrata è quindi condizione necessaria (ma come vedremo non sufficiente) affinché esistano e siano uguali tra loro l’inversa destra e l’inversa sinistra di A. Data dunque una matrice quadrata A di ordine n, se esiste una matrice, pure quadrata e di ordine n che indichiamo con Â, tale che A = ÂA = In diremo che  è la matrice inversa di A. Si dimostra che se una matrice A ammette inversa, questa è unica. Esistono vari metodi generali per il calcolo dell’inversa di una matrice quadrata. Qui ci limiteremo a presentare il procedimento che utilizza la cosiddetta matrice aggiunta di A. A partire da una matrice quadrata A = [aij] di ordine n, costruiamo la matrice A+ ove in luogo di ogni elemento aij poniamo il suo complementare algebrico Aij: A11 A A+ = 21 ... An1 A12 A22 ... An 2 ... A1n ... A2 n ... ... ... Ann La trasposta di tale matrice viene detta matrice aggiunta e indicata con A*. Pertanto: A11 A * + T A = (A ) = 12 ... A1n A21 A22 ... A2 n ... An1 ... An 2 ... ... ... Ann 1 0 4 Esempio: se A = 3 2 1 , risulta: A+ = 5 2 1 8 15 6 8 5 2 e A* = 8 11 2 8 8 8 15 5 11 . 6 2 2 Si può dimostrare che AA* = A*A = In · detA. Ad esempio, riprendendo la matrice precedente, si ha che: detA = 32, 32 0 0 AA = A A = 0 32 0 = I3 · 32. 0 0 32 * * Perciò se il determinante di A è diverso da zero, si ottiene: 1 1 AA* = A*A = In det A det A Data quindi una matrice quadrata A di ordine n, essa ammette matrice inversa sse detA 0. In tal caso, la matrice inversa  è uguale a 1 ·A* det A ESEMPIO: 2 1 . 1 Determinare la matrice inversa di A = 4 Poiché: 1 1 1 detA = 6 e A* = , si ha che  = 6 4 2 1 2 1 6 A  = ÂA = · 4 1 2 3 1 1 6 = 6 1 2 3 3 1 1 1 6 4 2 = 2 3 1 6 , infatti: 1 3 1 6 · 2 1 = 1 0 = I2 1 4 1 0 1 3 Il procedimento che sfrutta la matrice aggiunta è poco usato nelle applicazioni; esistono metodi, come quello di Jordan, usato specialmente da calcolatori elettronici. La matrice inversa gode di alcune notevoli proprietà, fra cui ricordiamo le seguenti: 1) dalle proprietà del determinante si ha che: det(AÂ) = detIn · detA · det = 1 e allora det = 1 det A 2) data la matrice quadrata A, se esiste la matrice inversa Â, questa è unica. 3) l’inversa della matrice inversa  è uguale alla matrice originaria A 4) l’inversa della trasposta è uguale alla trasposta dell’inversa 5) sia C la matrice prodotto di due matrici invertibili A e E. L’inversa di C è uguale al prodotto della matrice inversa di E per la matrice inversa di A; in simboli: se C = AE allora Ĉ = ÊÂ. 6) 1 se n = 1, cioè A = [a], con a 0, risulta banalmente che  = . a