Il soprannome scout non si scorda mai

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Marketing diretto
Il soprannome scout non si scorda mai
Premessa
«I campi scout diventano sempre più rari, perciò
abbiamo deciso di lanciare una campagna più
incisiva», spiega Rolf Steiner, membro del Consiglio
di fondazione e responsabile della raccolta di fondi.
Per raggiungere il maggior numero possibile di
ex-scout, in collaborazione con l’agenzia Spinas Civil
Voices GmbH abbiamo sviluppato un’idea creativa
per l’invio di un mail non indirizzato. Si è deciso di
puntare sui nomi degli scout, invitando a fare una
donazione tutti quelli che ritrovano il proprio sopran­
nome nel lungo elenco che ne comprende in totale
ben 4856. «In Svizzera sono quasi un milione le
persone che hanno fatto parte degli scout per un
breve o un lungo periodo della loro vita. Grazie a un
volantinaggio in 1,6 milioni di cassette delle lettere
siamo riusciti a raggiungere così un numero molto
elevato di potenziali donatori», afferma Steiner.
I campi sono essenziali per la sopravvi­
venza del Movimento Scout. Per otte­
nerli in proprietà o trovarne di nuovi la
Fondazione svizzera dello scoutismo ha
spedito un originale mailing che ha
preso le mosse dai soprannomi scout.
2011-216 PM (online) 11. 2011
La Fondazione svizzera dello scoutismo deve la sua
nascita a quattro scout di Basilea, motivati dalle
manifestazioni di disagio giovanile in Svizzera. Oggi,
30 anni dopo, la fondazione si occupa da una parte
di procurare campi per le attività e dall’altra di
garantire sostegno finanziario al Movimento Scout
svizzero. Da circa 16 anni la Fondazione dello scoutismo gestisce inoltre il marketing delle donazioni,
inviando regolarmente agli ex-scout dei mailing volti
a raccogliere fondi. Negli ultimi cinque anni sono
stati spediti ogni anno due mailing indirizzati, cui ha
fatto seguito l’invio delle ricevute delle donazioni
effettuate. Quest’anno tuttavia la fondazione ha
trovato un nuovo modo, originale ed efficace, per
incentivare le donazioni.
La Posta Svizzera
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Telefono
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Attuazione
La campagna è stata attuata con grande successo
nella Svizzera tedesca. «Al momento stiamo rifletten­
do su come raggiungere gli ex-scout del Ticino e
della Svizzera romanda. A differenza della Svizzera
tedesca, infatti, nel resto del Paese non troviamo per
tradizione un attaccamento altrettanto forte al
proprio soprannome scout, perciò questa idea non
funzionerebbe», spiega Steiner. «Questo comunque
non ci impedirà di trovare una soluzione! Nella
Svizzera tedesca è previsto un proseguimento della
campagna. Eventualmente si provvederà anche ad
incrementare la frequenza delle prese di contatto».
Effetto
«L’eco mediatica della campagna ci ha colto di
sorpresa», afferma Steiner. «I risultati sono stati di
gran lunga superiori alle nostre aspettative, sia per
quanto riguarda il numero di donazioni che il relativo
importo». Il 60% dei donatori ha scritto il proprio
soprannome scout sulla polizza di versamento.
Alcuni addirittura molto di più: «piccoli aneddoti che
ci fanno piacere e che ci dimostrano come molti
serbino un bellissimo ricordo del periodo passato fra
gli scout. Adesso stiamo cercando di allestire una
rete di ex-scout e speriamo così di acquisire anche
nominativi per campagne mirate».
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