Liechtenstein, Monaco e Vaticano primo sì allo scambio dati Scambio di informazioni fiscali con Liechtenstein, il Principato di Monaco e la Santa Sede, arriva il primo sì della Camera per poi passare al Senato dove secondo le previsioni dei relatori alla Camera il via libera definitivo del disegno di legge unico che li raccoglie tutti e tre, dovrebbe arrivare al massimo entro maggio. Gli Accordi in questione sono stati modellati sugli standard Ocse (in tema di scambio delle informazioni fiscali) e consentono all'amministrazione finanziaria italiana di ricevere dati sui contribuenti fiscali italiani che hanno conti in quegli ex paradisi fiscali. Di seguito a tale modello lo stato al quale sono richieste le informazioni non può rifiutarsi di fornire allo stato richiedente la collaborazione amministrativa per mancanza di interesse ai propri fini fiscali o per opporre il segreto bancario. Vera conseguenza è che dalla sottoscrizione dell'Accordo il Principato di Monaco, la Santa Sede e il Liechtenstein non saranno più paesi appartenenti alla «black list». Con la Santa sede la convenzione fiscale «riguarda il complesso universo degli istituti di Vita Consacrata, delle Società di Vita Apostolica, nonché di tutti gli enti dotati di personalità giuridica canonica e che attendono a opere di pietà, apostolato o carità, spirituale o temporale».