Estratto da pag. Venerdì 13/11/2015 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 MF INTERNATIONAL Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Ecco le opportunità di lavoro per le imprese italiane intorno al polo di attrazione dell'evento del 2020 Dubai riparte dall'Expo Dubai South, che qualcuno ha già ribattezzato Dubai 2.0, è un cantiere aperto per la costruzione di una nuova città a una ventina di chilometri dall'icona della post-modernità. Sorgerà su un'area immensa, 145 chilometri quadrati, destinata a ospitare due primati: il più grosso aeroporto del mondo e il principale evento del decennio FExpo 2020. «Ma l'aspetto più significativo è che questa nuova metropoli che sorgerà dal nulla è concepita su standard elevati di sostenibilità e su un tessuto urbanoresidenziale di stampo europeo, tesi a superare quelli che oggi sono i limiti dello sviluppo policentrico di Dubai,» ha spiegato Umberto Bernardo, che per conto dell'ambasciata italiana di Abu Dhabi è l'ufficiale sul campo, con il compito di monitorare quelle che sono e saranno le opportunità per le imprese italiane nella realizzazione delle colossali opere previste. Grazie a una potente accelerazione sul piano diplomatico (vedere intervista in pagina), l'Italia ha avviato, forse per la prima volta in operazioni internazionali di sviluppo, una task force di sistema che ha visto lavorare insieme i ministeri degli esteri e dello sviluppo economico e le società di supporto alle imprese, SACE, Simest e Ice. Il primo risultato è stata l'accordo firmato da SACE con la Dubai Aviation City Corporation (Dacc),che ha in carico il progetto del nuovo aeroporto internazionale da 120 milioni di passeggeri l'anno e 12 milioni di tonnellate di cargo. SACE ha aperto una linea di credito a Dacc di 1 miliardi di euro, con possibilità di essere ulteriormente implementata, destinata all'acquisto di merci e servizi di imprese italiane. «Questo accordo apre importanti opportunità soprattutto per le piccole e medie imprese in uno dei maggiori progetti degli Emirati», ha commentato Alessandro Castellano, ceo di SACE. Castellano ha anche firmato un memorandum che riguarda il La stretta di mano tra Khalifa al Zaffili, presidente esecutivo della Dubai Aviation City Corporation, e Alessandro Castellano, ceo di SACE, alla firma dell'accordo rafforzamento delle relazioni commerciali con Abu Dhabi Ports, la società che gestisce lo sviluppo dei porti e delle zone industriali nella capitale degli Emirati. «La Khalifa industriai zone di Abu Dhabi è un polo industriale e logistico integrato con il porto di Khalifa e riserva enormi opportunità di business per le imprese italiane che intendono espandere le loro attività nella regione», ha fatto sapere Mohamed Juma Al Sdamisi, ceo di Abu Dhabi Ports. Le prime gare d'appalto, attese entro la fine dell'anno, riguarda no il nuovo l'aeroporto. Sarà messa in gara la costruzione del nuovo terminal per i voli di Fly Dubai, la compagnia low cost di Emirates, un progetto da 800 a 900 milioni di dollari, per il quale si sono già prequalificati diversi italia- *b ni, tra cui Salini-Impregilo, co- ^ me main contractor. Il terminal dovrà essere funzionante per il 2017 e prevede anche Expo a Jebel Ali con un percorso, in parte interrato, di circa 15 chilometri. Entro la fine anno si attende anche la gara promossa da Etihad railway, la compagnia ferroviaria di stato, per la seconda fase dei collegamenti che uniranno la capitale degli emirati, Abu Dhabi, con Dubai e gli emirati minori a Est. Meno vicini sembrano, invece, gli appalti per l'autostrada a doppia carreggiata di 250 chilometri prevista tra Abu Dhabi e Dubai, mentre si stanno programmando interventi nella gestione del sistema delle acque dell'intera Dubai, una città di quasi 3 milioni di abitanti, che potrebbero raddoppiare nei prossimi dieci anni. Ed è in quest'ottica che vanno importanti forniture elettromeccaniche. Nella prima parte del 2016 dovrebbero partire anche le gare per l'estensione della metropolitana di Dubai che collegherà il centro con il nuovo aeroporto e il sito di Assicurazioni Pag. 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Venerdì 13/11/2015 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 guardate le prospettive dell'area, dove, nonostante gli indici di crescita segnino un leggero rallentamento, il livello del traffico aumenta di giorni in giorno, con punte di intasamento crescenti, nelle strade e nei mall. «Oltre all'Expo 2020, ci sono almeno altri due fattori chiave che ha sottolineato Giovanni Bozzetti, un imprenditore milanese, che ha deciso di diventare advisor di molto suoi colleghi verso gli Emirati. Il primo è l'apertura del mercato iraniano, immenso soprattutto per i consumi interni, che rappresenta già il primo nell'interscambio commerciale con gli Emirati. Il secondo è la proiezione verso i mercati emergenti dellAfrica sub sahariana, verso cui i trattati di libero scambio con i paesi del Golfo consentono di esportare senza dazi. E LA DIPLOMAZIA SPINGE SULL ACCELERATORE Liborio Stellino, 50 anni, siciliano di Alcamo, ambasciatore italiano ad Abu Dhabi da poco più di cinque mesi, è stato sottoposto a un tour de force da grande capitale mondiale, che non si aspettava. «Tra settembre e ottobre, abbiamo organizzato cinque visite di governo, che hanno segnato altrettante tappe nello sviluppo dei rapporti bilaterali», ha ricordato. Domanda. Da che cosa dipende questa accelerazione? Risposta. Dalla consapevolezza che qui l'Italia può avere un ruolo di primo livello. Dopo anni di silenzio, l'inversione è avvenuta con il governo Monti, poi c'è stata la visita di Letta e Renzi, appena insediato, ha voluto sottolineare i rapporti privilegiati. D. In che modo U sistema Italia può aumentare la sua influenza nell'area R. Nei paesi del Golfo e negli Emirati in particolare è in atto un grande processo di trasformazione da economie basate sullo sfruttamento delle risorse petrolifere a economie manifatturiere e di servizi, processo avviato reinvestendo, attraverso i fondi sovrani,! surplus petroliferi in investimenti industriali che diano un ritorno non solo finanziario, ma anche di lavoro e di know how. D. La riduzione della rendita petrolifera per il calo dei prezzi ha rallentato questo processo Liborio Stellino R. Al contrario, la risposta politica negli Emirati è stata di accelerare la diversificazione, puntando sul fatto che gli investimenti e le partnership portino produzione di standard elevato attraverso insediamenti locali. In questo processo le aziende italiane hanno molte carte da giocare. D. Che cosa significa in concreto R. Si chiede alle imprese che vogliono lavorare con gli Emirati un impegno strategico, da partner che condividono un percorso di lungo periodo, in cambio di commesse importanti. Assicurazioni Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 13/11/2015 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 FOCUS DUBAI-ITALIA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Meccanica, energie rinnovabili, turismo, Ict ma soprattutto alimentare saranno i settori con i maggiori tassi di sviluppo Dove crescerà il business Turismo, meccanica, energie rinnovabili, ma soprattutto alimentare: questi saranno i settori che offriranno le maggiori opportunità alle eportazioni italiane che nei prossimi anni dovrebbero crescere annualmente a un passo del 3%, per raggiungere 6,1 miliardi nel 2018, secondo le valutazioni di SACE. Le aspettative sul settore del food&beverage si fondano sia su dati strutturali che commerciali. Negli Eau il clima desertico, con piogge rarissime, fa sì che il fabbisogno alimentare locale sia coperto per l'85% da importazioni, in rapida crescita. Ma il Paese è anche l'hub commerciale verso Iran, Iraq e altri Paesi del Golfo, verso cui si indirizza il 40% del loro commercio internazionale alimentare. «Promettono altrettanto bene le energie rinnovabili, con il fotovoltaico in prima fila», ha sottolineato Marco Ferioli, responsabile per la regione Mena di SACE, che sta completando l'iter di registrazione del suo nuovo ufficio internazionale nel distretto finanziario di Dubai, il Difc. «Il governo punta a portare la generazione di energia da rinnovabili al 25% del mix elettrico e al 10% di quello energetico entro il 2030, avviando anche importanti progetti infrastnitturali», ha fatto t sapere. Nel settore ICT, l'obiettivo delle autorità locali di rendere lai pubblica amministra- M zione al 100% smart e ^Hk DUBAI IN CIFRE (2004-2014) Popolazione (mln) PIL prò-capite {$) 232 accessibile da dispositivi mobili sta creando terreno fertile per le forniture di hardware e software, mentre lo sviluppo delle smart city per il 2020 creerà ulteriore richiesta di apparecchiature tecnologiche di ultima generazione. La crescita di questi settori, e in particolare la spesa in consumi prevista in aumento a tassi dell'8-10% in media nel prossimo quinquennio, sarà sostenuta dall'aumento della popolazione, in forte espansione anche grazie all'afflusso di forza lavoro estera (circa l'80% degli abitanti negli Eau sono stranieri), dall'alto livello di reddito pro capite, pari a circa 44.000 dollari annui, nonché dalla struttura demografica giovane (il 70% della popolazione è al di sotto dei 40 anni). Marco Fenoli BANCHE&BOUTIQUE Dopo un paio di rinvii per motivi tecnici, anche Ubi Banca ha messo un piede negli Emirati con un ufficio di rappresentanza aperto in agosto vicino alla Marina di Dubai. Ne ha la responsabilità Luigi Landoni, ex Intesa Sanpaolo, che insieme aFerdinando Angeletti,capoarea di Intesa, rappresenta la sparuta avanguardia delle banche italiane nel Golfo. Che però attira professionisti indipendenti. Bruno Bertucci, ex Generali, e Fabio Zucchelli, ex Intesa, hanno appena aperto una boutique di consulenza agli investimenti. Assicurazioni AFFARI CON L'ELICA Finora era I NUOVI ADVISOR «Una stata riserva dell'americana Bell. partecipazione che non ci Quindi l'ordine di 15 elicotteri Agusta, aspettavamo». Francesco Invitti, gruppo Finmeccanica, diretto da commercialista romano, a capo dello Mauro Moretti, confermato da Abu Aviation nel corso di Dubai Ai studio omonimo e presidente della Dhabi rshow che si è chiù- __ ___ ___ so commissione per ieri, ha un doppio valore. Si è aggiunta l'internazionalizzazione delle Pmi infatti la firma di un MoU per l'acquisto di 3 convertiplani della del consiglio nazionale della stessa casa da destinare a operazioni di categoria, ha aperto a Dubai, ricerca e salvataggio. I tre aerei, del all'inizio di novembre, davanti a 200 valore stimato di quasi 200 milioni di colleghi una tre giorni di workshop. dollari, saranno consegnati a partire dal 2019, con un'opzione da parte Al centro della missione negli degli emiratini per altri tre. Emirati è stata la parola d'ordine «meno contabilità, più consulenza verso i mercati esteri». E Dubai, secondo Invitti, offre in questo momento il terreno di pratica più favorevole. Pag. 3 Venerdì 13/11/2015 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 I principali indicatori macroeconomici hanno un andamento positivo e descrivono un Paese proiettato verso uno sviluppo bilanciato grazie al controllo del tasso di inflazione, che quest'anno dovrebbe toccare un massimo al 3,6%, secondo il Fondo Monetario e alla politica di diversificazione dell'economia che ha evitato una recessione in seguito al crollo del prezzo del petrolio. A Dubai gli idrocarburi contano solo per il 4% dell'economia e nei sette emirati che compongono la federazione la quota è circa del 23%. «Tra il 2011 e il 2014 l'economia è tornata a crescere a ritmi superiori al 5% annuo. Gli Eau godono di una buona diversificazione economica, eccellenti infrastrutture e un'ampia capacità finanziaria. Queste caratteristiche rendono gli Emirati tra CRESCITA STABILE E BASSA INFLAZIONE I principali indicatori macroeconomici hanno un andamento positivo e descrivono un Paese proiettato verso uno sviluppo bilanciato grazie al controllo del tasso di inflazione, che quest'anno dovrebbe toccare un massimo al 3,6%, secondo il Fondo Monetario e alla politica di diversificazione dell'economia che ha evitato una recessione in seguito al crollo del prezzo del petrolio. A Dubai gli idrocarburi contano solo per il 4% dell'economia e nei sette emirati che compongono la federazione la quota è circa del 23%. «Tra il 2011 e il 2014 l'economia è tornata a crescere a ritmi superiori al 5% annuo. Gli Eau godono di una buona diversificazione economica, eccellenti infrastrutture e un'ampia capacità finanziaria. Queste caratteristiche rendono gli Emirati tra i Paesi petroliferi meglio schermati da un'eventuale persistenza di prezzi del greggio contenuti», ha sottolineato Angelico ladanza nel suo ultimo (ottobre 2015) report per SACE. L'assegnazione di Expo 2020 a Dubai è destinata ad avere nel prossimo quinquennio un impatto sullo sviluppo dell'intero Paese valutato in una crescita annua del Pil del 3,6%, dal 20152019 secondo Economist Intelligence Unit. Dati confermati sia dai cauti analisti di BMI research, istituto del gruppo Fitch, che attendono una crescita del 3.8% nel 2016, in leggera flessione rispetto al 4% atteso per la fine dell'anno. E anche gli analisti del Fondo Monetario si mantengono su una previsione intorno al 3%. I principali indicatori macroeconomici hanno un andamento positivo e descrivono un Paese proiettato verso uno sviluppo bilanciato grazie al controllo del tasso di inflazione, che quest'anno dovrebbe toccare un massimo al 3,6%, secondo il Fondo Monetario e alla politica di diversificazione dell'economia che ha evitato una recessione in seguito al crollo del prezzo del petrolio. A Dubai gli idrocarburi contano solo per il 4% dell'economia e nei sette emirati che compongono la federazione la quota è circa del 23%. «Tra il 2011 e il 2014 l'economia è tornata a crescere a ritmi superiori al 5% annuo. Gli Eau godono di una buona diversificazione economica, eccellenti infrastrutture Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Assicurazioni Pag. 4