Orchestra Mozart: musica sopra Bologna

CULTURA
di Cesare Bassoli - Coordinatore Gruppo Comunicazione
e Newsmagazine di Federmanager Bologna
Orchestra Mozart: musica sopra Bologna
“Ho molto apprezzato la recente lettera
aperta di Umberto Eco indirizzata dalle
colonne della rivista “Alfabeta2” al Ministro dell’Economia, dal titolo “Non si
mangia con l’anoressia culturale”. Eco si
chiede come mai il nostro Paese, che racchiude più del 50% delle bellezze artistiche e naturalistiche del mondo, abbia
un’economia del turismo più arretrata
rispetto, ad esempio, alla Francia o la
Spagna. “C’è qualcosa che non funziona, qualcuno che non sa come far soldi
(e mangiare) con la cultura nazionale”.
(…) basterebbe cercare, e ferocemente,
di non buttare via il poco che abbiamo”,
scrive Eco. Noi, all’Orchestra Mozart, lo
sottoscriviamo appieno. E aggiungiamo
che anche l’educazione e la formazione
dei giovani sono valori da salvaguardare
strenuamente”.
“In questi anni l’Orchestra Mozart è diventata sempre più una realtà di eccellenza: vi partecipano grandi solisti e giovani
talenti, provenienti dall’Italia e da tutti
i paesi d’Europa. Ritrovarsi sul palco con
loro è sempre una festa. È con il nostro fare
musica e fare cultura, più che con tante
parole o dibattiti, che cerchiamo di contrastare questa banalizzazione, questa
mistificazione della realtà. Quella in cui
a noi piace vivere è una realtà piena di
musica, di arte e di bellezza. Ho sempre
presente la famosa frase di Nietzsche: “senza musica la vita sarebbe un errore”.
Sono due considerazioni tratte dalla
dichiarazione con cui Claudio Abbado
ha inaugurato la stagione 2011 dell’Orchestra Mozart che ne rilevano lo stile
e l’impegno che non intende confinarsi
nel solo ruolo tradizionale del Direttore
Artistico.
Lidia Bramani in un saggio dedicato
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all’esperienza berlinese di Abbado usa
queste parole per chiarire meglio questo “modo” : …” Grazie ad un atteggiamento insolito, il ruolo del direttore
d’orchestra si allontana da ogni forma di
esibizionismo: la genialità soggettiva si
pone al servizio di una consapevolezza
culturale che cresce come valore collettivo. Un possibile equilibrio tra bisogno
di certezze e tolleranza, tra ricerca di valori come punti di riferimento e capacità di spostarsi verso ciò che è diverso da
noi, è proprio quanto Abbado riconosce
come ago della bilancia musicale” ……
“ La cultura diventa qualcosa che attiene
alla vita. La preparazione musicale va di
pari passo con l’amore per il cinema o
per la letteratura. Arti visive, poesia, teatro di prosa e danza s’incontrano su un
soggetto che, preso dalla storia, rinnova contatti e scambi. La musica, insieme alla figura del direttore d’orchestra,
esce dal ristretto ambito di un universo astratto e incontaminato riservato a
“spiriti eletti”.
A stagione ormai cominciata riteniamo
che non sia tanto interessante commentare o presentare i temi dei concerti, ma
piuttosto focalizzare la nostra attenzione
su due elementi che caratterizzano l’attività dell’Orchestra nel 2011.
Anzitutto la scelta del programma,
ancora Claudio Abbado nel corso della presentazione… : “ La mostra sulla
Parigi degli anni ’20 che si sta preparando a Ferrara mi è sembrata un’ottima occasione per proporre una serie
di programmi musicali legati a questo
periodo. E’ nato così un progetto che
coinvolge l’orchestra Mozart e Ferrara Musica e che attraverso la musica e
l’arte racconta una fase cruciale nello
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sviluppo della cultura”…… “ Sono stati
pensati due programmi musicali…. richiamare l’aura culturale della Parigi degli anni ’20, scegliendo autori francesi e
russi che influenzarono profondamente
la vita artistica della capitale francese,
come Debussy, Ravel, Prokof ’ev e Stravinskij…..”
Non solo concerti di altissimo livello,
quindi, ma progetti nei quali la musica
diventa forza propulsiva per un coinvolgimento più generale di altre forme di
espressione. Una sorta d’ibridazione fra
modi diversi di manifestarsi della cultura che accompagna per una stagione l’ascoltatore, con il suo carico di ricchezza
individuale, a partecipare in prima persona alle diverse manifestazioni.
Un progetto musicale stimola l’interesse
letterario o filosofico, che a sua volta influenza altre scelte, il cinema, il teatro,
l’arte dilata l’idea iniziale verso aree anche molto lontane.
La comprensione si allarga ed è arricchita dal contributo di diversi attori.
Collaborazione e sinergia che nel tempo
cambiano il modo di fare cultura di una
comunità…..che diviene “fare insieme”
e “capire insieme”.
La seconda caratteristica che vogliamo
porre in evidenza è l’impegno sociale,
ancora Abbado …..”Con i concerti
dell’Orchestra Mozart in Italia e all’estero e con la volontà di portare ancora
la musica là dove si rivela quale fondamentale supporto umano e sociale (nelle
carceri, negli ospedali), stiamo cercando
nel nostro piccolo di contrastare quella
desolante mentalità che riduce la cultura del nostro paese alla stregua di una
spesa superflua per la collettività e che,
al grido di “con la cultura non si mangia”, intende assimilare Teatri, Musei,
Biblioteche ai cosiddetti “enti inutili”…. . Intendiamo il Progetto Tamino,
l’Attività nelle carceri e la Promozione
scuole e terzo settore.
Il corpo, la mente, le emozioni: nulla è
capace di sollecitare, risvegliare, coinvolgere tanti aspetti della vita di una
persona quanto la musica.
La musica è un elemento connaturato all’essere
umano, e, in particolari, difficili fasi o
condizioni della vita, può addirittura
rappresentare uno strumento privilegiato, quando non esclusivo, per sostenere
e integrare l’aiuto offerto negli ambienti
sociali e sanitari.
La musica come momento formativo,
come occasione di solidarietà, di socialità, la musica come supporto alle terapie: sono dunque questi i valori che
Claudio Abbado e poi ogni singolo musicista hanno portato con sé all’interno
dell’Orchestra Mozart, fin dal suo debutto.
L’Orchestra Mozart realizza dal 2006 il
percorso tra musica e welfare denominato “TAMINO - Terapie e Attività
Musicali INnovative Oggi”, con lo
scopo di realizzare attività ludico musicali condotte da musicoterapisti e da
alcuni musicisti dell’Orchestra Mozart,
rivolte a piccoli pazienti della Clinica Pediatrica Gozzadini del Policlinico
Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
Oggi TAMINO ha ampliato il suo raggio d’azione e realizza laboratori musicali, cicli di musicoterapia e concerti
che coinvolgono varie strutture sanitarie, socio-assistenziali ed educative della
Regione Emilia-Romagna.
Al fine di sensibilizzare le persone, fin
dalla più tenera età, al profondo valore
culturale della musica e alla fondamentale importanza dell’educazione musicale nelle scuole, nell’ottobre del 2008
Claudio Abbado è riuscito nell’intento
di coinvolgere ben 600 bambini delle
scuole primarie dell’Emilia Romagna,
per formare un coro di voci bianche
che, assieme a tre orchestre e due cori
adulti, si è esibito nella grandiosa esecuzione del Te Deum di Berlioz, sul
palcoscenico del Pala Dozza di Bologna. Uno dei momenti più intensi della
vita musicale dell’Orchestra Mozart è
stato sicuramente il concerto a Coppito
del 13 giugno 2009, con cui Abbado e
i musicisti hanno voluto esprimere un
segnale di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo
dell’aprile 2009. La Mozart, naturalmente, ha voluto dare un forte segnale
di partecipazione anche alla vita della
città che la ospita, Bologna: il 18 settembre scorso 2010, all’interno dell’importante complesso monumentale della
Basilica di S. Stefano, ha realizzato un
percorso musicale di tre concerti, i cui
proventi sono stati destinati agli urgenti
interventi di restauro.
Tutte queste attività, che affiancano
sempre la normale attività concertistica,
sono rese possibili grazie alla generosa
disponibilità dei musicisti, che con entusiasmo accettano di parteciparvi a titolo gratuito. Diversi musicisti dell’Orchestra fanno proprio questo bagaglio
di esperienze e di valori, e hanno a loro
volta promosso iniziative di musica legata al welfare, al di fuori della Mozart.
Attività nelle carceri: già nel 2005 è tenuto un laboratorio di percussioni presso l’Istituto Penale Minorile, con la partecipazione delle prime parti dell’Orchestra, e nello stesso anno si sono realizzati
due concerti presso la Casa Circondariale Dozza, uno con programma cameristico e uno sinfonico, cui ha partecipato
una compagine di trenta musicisti.
Grazie alla collaborazione del Carcere
circondariale, ad ogni stagione concertistica è stato possibile ospitare 30/40 detenuti alle prove generali aperte e ad alcuni concerti, nella consapevolezza che
per molti detenuti, spesso extracomunitari, questa esperienza costituisce il primo e unico contatto con la cultura e la
bellezza che la nostra società può offrire.
Sono così, ad oggi, oltre 2500 le persone
detenute che hanno potuto partecipare
alle iniziative programmate. Anche per
il 2011 si è rinnovata l’iniziativa.
Infine la promozione sociale e i rapporti
con il Terzo Settore: altro fronte dell’impegno sociale della Mozart è quello riguardante l’ampio universo delle realtà
legate all’associazionismo, alla tutela dei
diritti umani, alla promozione sociale e
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al volontariato, alla scuola e all’università, alla formazione e all’educazione permanente.
L’accesso alla musica è così facilitato,
attraverso la possibilità di sottoscrivere
una convenzione che dà diritto agli associati di assistere gratuitamente alle prove
generali aperte dell’Orchestra Mozart.
Annualmente s’iscrivono circa sessanta
associazioni e una decina di scuole provenienti da tutto il nord dell’Italia.
La riflessione sulla propria identità e
sulla crescente vocazione all’impegno
sociale ha accompagnato l’Orchestra
Mozart lungo tutto il 2010. Le tre giornate dedicate all’iniziativa “L’Orchestra
Mozart per la Città: la musica come
impegno sociale” nello scorso mese di
novembre hanno costituito, oltre che
momento di sensibilizzazione rivolto al
pubblico esterno.
Si è così fatta largo l’idea che tale vocazione, finora fortemente espressa attraverso interventi numerosi e diversificati,
ma solo in alcuni casi pensati e realizzati
in modo strutturato, necessitasse, per
esplicitarsi efficacemente, di un pensiero
complessivo e dedicato.
Nasce così l’idea di creare, all’interno
dell’organizzazione, una specifica area
di riferimento per le iniziative di musica
e welfare, cui tutte le professionalità presenti nella struttura, ciascuna per le proprie competenze, possano fare riferimento per la realizzazione dei diversi progetti.
Occorre ricordare –infine - le due iniziative promosse da Claudio Abbado per
la città di Bologna: il concerto a sostegno della raccolta fondi per il restauro
della Basilica di Santo Stefano e molto
di recente l’idea di costruire a Bologna
un nuovo Auditorium nell’area fra il
MAMBO (il Museo d’Arte Moderna)
e la Cineteca di Bologna, una delle più
importanti del mondo, con l’intento di
creare un vero e proprio quartiere dedicato all’arte e alla cultura. Il nuovo Auditorium delle Arti dovrebbe essere uno
spazio a disposizione di tutte le istitu-
zioni culturali di Bologna, e offrire nuove opportunità e nuove idee.
“Fare musica con qualcuno non vuol dire
tanto saper suonare, quanto saper ascoltare. Accompagnare un discorso musicale
significa saperlo sentire attentamente, accettarlo, comprenderlo fin nei suoi angoli
misteriosi. Nella vita, come nella musica,
è indispensabile saper ascoltare gli altri,
per poterli seguire”.
Questo pensiero di Abbado (da La casa
dei suoni) indica il senso del titolo che
abbiamo dato all’articolo sull’Orchestra Mozart: musica sopra Bologna è un
contributo importante alla convivenza
civile di una città e dei cittadini che vi
abitano.
I PROSSIMI CONCERTI DELL’ORCHESTRA MOZART A BOLOGNA
Mercoledì 23 novembre, ore 20
Claudio Abbado direttore
Coro dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia
P. I. ČAJKOVSKIJ
La Tempesta, fantasia sinfonica op. 18
D. ŠOSTAKOVIČ
Musiche per il film “Re Lear” di Grigorij Kozincev op. 137
Musiche di scena per “King Lear” di William Shakespeare op. 58a
Proiezione del film di Grigorij Kozincev (1971) in versione ridotta
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