PARROCCHIA DI BOVOLONE SETTANTATREESIMA CATECHESI 2006 – 2007 Quando non si sente più la presenza del Signore Ancora tra di noi come gli Apostoli nel cenacolo per ascoltare la Parola del Signore. Parola che va oltre tutte le barriere… Parola che consente a Lui di entrare nel nostro cuore.. anche quando non vogliamo sentire.. Quando non si sente più la presenza del Signore… Ci aiutiamo a cogliere il significato di questo titolo ascoltando la Parola da Gv 16,16-23: “Ancora un poco e non mi vedrete; un po’ ancora e mi vedrete”. Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: “Che cos’è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po’ ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?”. Dicevano perciò: “Che cos’è mai questo “un poco” di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire”. Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: “Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po’ ancora e mi vedrete? In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla. “Accadrà che voi non mi vedrete” Gesù parla ai suoi discepoli: “Avrete tutto il timore che è legato alla mia assenza” E’ il tempo del suo morire. E’ il tempo della sua sepoltura.. Il cuore sembra allontanarsi… C’è un tempo nel quale può accadere che non si coglie più la presenza del Signore.. Gesù con questo brano, dice anche la nostra storia… C’è un tempo nel quale godiamo della Sua Presenza, e c’è un tempo di silenzio, un tempo nel quale non lo vediamo più, non lo sentiamo… Quanti di noi hanno fatto in alcuni momenti l’esperienza dell’assenza… Ci si trova soli, con unicamente i nostri riferimenti umani: la moglie, il marito, un lavoro da fare, una decisione da prendere.. Ma peggio ancora, è quando vengono a mancare anche questi riferimenti umani… E’ il tempo della tristezza, della tristezza, dell’afflizione.. “Ancora un po’ e mi vedrete” E’ il tempo dell’attesa… E noi, viviamo dentro questo sentimento di assenza di Dio. Ma il cuore di Dio non cessa mai un attimo di battere per noi.. Non ci perde mai di vista.. - segue dietro – “Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando risposo. Ti sono note tutte le mie vie; Sal 139, 1-3 Il Suo cuore di Padre non cessa mai di battere per noi! “Ma il mondo si rallegrerà” Quando si vede un cristiano che fatica a vedere la linea della fede, sembra esserci qualcuno pronto a farlo cadere nella tentazione: “Siccome Dio non mi ha ascoltato, non lo prego più” Dio non ci abbandona un attimo! Dio non può volere il male. Dio non vuole il male! Dio dentro il male fatto dagli uomini, trova la via del di più. Dio dentro il male, trova il bene. Dentro a situazioni negative, Dio sempre concepisce nuovo bene per noi. Dio è l’unico che può generare bene nel male. Dalla morte una nuova vita.. “Ancora un poco e non mi rivedrete..” E’ qui che si vede la nostra capacità di affidarci a Lui. “E il vostro cuore si rallegrerà” Dio non ci ha mai abbandonato. E nessuno ci toglierà la gioia, certi che la gioia nel rivedere il Signore è più grande dei momenti tristi… Il Signore sa fare cose nuove. Stupiamoci per ciò che il Signore sa far nascere dalla morte, dalla croce…