organization for contemporary art NEGOTIATORS AND DREAMERS a cura di Stanisław Ruksza VIDEO IN ORDINE DI APPARIZIONE PARTE 1 Artur Żmijewski An Eye for an eye 1998 10' Il film presenta persone con parti del corpo amputate in compagnia di una persona in salute. Il corpo prestante entra in un ambiente intimo, una situazione con portatori di handicap, in qualche modo prestando loro gli arti mancanti. I risultati sono creature ibride - esseri con un numero dispari di arti. "I disabili e normodotati coopernao facilmente in questa simbiosi, creando un insolito doppio essere umano. Eppure entrambe le parti pagano in fatica, in dolore fisico, la presenza invadente dell'altro, la violazione della loro privacy". Artur Żmijewski The Game of Tag 1999 4' Il film mostra un gruppo di uomini e donne di varie età. L'azione si svolge in due stanze. Uno delle due stanze è la camera a gas di un ex campo di sterminio nazista. Gli attori sono nudi e stanno giocando. In un primo momento sono imbarazzati dalla situazione e sentono freddo, ma a poco a poco si animano sempre di più. L'artista sottolinea il carattere quasi terapeutico della situazione. Alcuni eventi di epoca nazista sono stati ripetuti, modificandone solo il finale. "Invece di una tragedia, stiamo guardando un innocente gioco infantile". Inoltre l’aspetto fondamentale del gioco del tag è che già nell'infanzia mettiamo in atto un meccanismo di selezione. Artur Żmijewski KRWP 2000 7'30'' Dice Żmijewski di questo progetto: "Si tratta di un musical e una mascherata, ma anche di una storia sul corpo indifeso nascosto sotto l'uniforme. Un film tenero sugli uomini." Il film presenta i soldati dell'unità della Guardia d'Onore dell'esercito polacco, che Żmijewski ha persuaso a ricreare il rituale cerimoniale dell’addestramento di fronte alla telecamera. Nella prima parte eseguono l’esercitazione in piazza d'armi, in alta uniforme, presentando le armi, facendo le azioni richieste, tenendo il passo, cantando canzoni militari sulla fanteria, i riservisti, le ragazze. Nella seconda parte, l’addestramento si svolge in una palestra - i soldati tengono ancora le loro armi, ma ora sono nudi o indossano solo stivali e berretti. "Questo è un piccolo film sulla gioia delle assenze ingiustificate, sugli scherzi infantili. Si tratta di uomini che sono deboli - e che creano una cospirazione dei deboli.". L'opera ha raggiunto grande notorietà, attirando le accuse secondo cui Żmijewski avrebbe tentato di infangare la dignità del soldato polacco e di ridicolizzare i simboli nazionali. Żmijewski ha risposto: "Se qualcuno va a vedere, per esempio, il cambio della guardia alla Tomba del Milite Ignoto a Varsavia, e ritiene questo rigido e asciutto rituale comico, allora avrò raggiunto il mio scopo". Artur Żmijewski Singing lessons 1" 2001 14' Un coro di sordomuti esegue la Messa polacca di Jan Maklakiewicz alla Chiesa della Santissima Trinità a Varsavia. La performance è accompagnata dal solenne, monumentale suono dell'organo. I bambini sordomuti creano la loro composizione cacofonica. Questa è una registrazione, identificabile tra il film documentario, l’azione sociale, e la sperimentazione musicale. Come dice Żmijewski: "Ascoltando questa registrazione, l'effetto è un caos sonoro. Le parole escono deformi, i cantanti non possono sentirsi l’un l’altro, alcuni non sanno nemmeno cosa sia il suono. E nonostante tutto, è ancora musica, musica che trasporta le parole del Credo". Singing Lesson 1 è anche un film sulla sconfitta del "terrore dei disabili", che è stato istituito dalle norme sociali. La musica dei sordomuti non può essere un rivale, ma è ancora musica. Katarzyna Górna Sumo 2003 9' Apparizioni di manifestazioni femministe emergono nel lavoro Sumo. Donne vecchie e giovani, magre e grasse, assumono posizioni di combattimento e proferiscono discorsi che si adattano perfettamente alle convenzioni della contestazione femminista. L'artista sfrutta queste convenzioni e simboli al fine di esplorare il problema delle "lotte" simboliche. La forza e la determinazione che giacciono dormienti e ovattate usciranno improvvisamente in eccesso. Marek Wasilewski Farewell waltz 2011 12' Serie di found-footage provenienti da servizi televisivi sulla morte e il funerale di celebrità, papi, dittatori, re, musicisti, politici. Il lavoro è stato fatto dopo la catastrofe dell’aereo presidenziale polacco nel 2010, quando l'incidente è diventato uno strumento di lotta politica. L’artista ha utilizzato il famoso Valzer del Danubio Blu di Johann Strauss come colonna sonora. Come ha scritto Michel Vovelle: 'La morte non esiste ora, esiste solo la morte di personaggi famosi ". PARTE 2 Joanna Rajkowska A Walk 17' Dopo aver risposto a un invito di Krytyka Polityczna, un gruppo di 10 persone, per la maggior parte redattori di riviste periodiche, si è unito all’artista per una passeggiata attraverso Varsavia. I partecipanti indossavano dei cappucci che non permettevano loro di vedere nulla, rendendo l’orientamento nello spazio praticamente impossibile, e delle cuffie sulle orecchie che trasmettevano suoni un po' modificati dell’ambiente esterno. Hanno camminato a un ritmo molto lento, tenendosi per mano, guidati dall'artista. Si è formata una lunga linea, rotta da qualunque ostacolo i partecipanti incontrassero lungo la strada, come ad esempio le scale per i sottopassaggi o le barriere stradali. Il percorso è andato dagli uffici di Krytyka Polityczna all’Intercontinental Hotel. Poi il gruppo è entrato nell’hotel, è andato all'ascensore di servizio ed è salito al 36 ° piano. Gli ultimi dieci piani sono stati fatti salendo per le scale. Quando tutti i partecipanti erano al sicuro sul tetto, è stato chiesto loro di togliersi il cappuccio, e davanti ai loro occhi si è aperto il panorama di Varsavia. Rajkowska ha detto: "La mia prima intuizione è stata il desiderio di vedere la gente di Krytyka in un contesto diverso rispetto agli uffici delle redazioni- di vedere le loro relazioni all’interno di dinamiche diverse rispetto al solito - senza gerarchia, senza il contesto editoriale, in una situazione estrema (. ...) L'aspetto più importante di questa azione era proprio lo stato di impotenza. Il momento in cui le persone non sanno come comportarsi e cosa fare, quando ognuno di noi deve inventarsi alcuni gesti o reagire istintivamente ad una situazione per la quale non esistono codici, che non è collegata ad alcun rito o sceneggiatura. C’è bisogno di coraggio per decidere di entrare in una situazione del genere, per rendersi vulnerabili. Quando accade, le persone iniziano a costruire nuove relazioni, iniziano a essere toccati i punti vulnerabili. Accadono piccole indiscrezioni, alcune persone cominciano a sentirsi apprensive. Ma è a quel punto che, mi sembra, le persone diventano veramente umane". Joanna Rajkowska Basia 2009 16' Prima di ritrovarsi in una casa di cura, la madre di Joanna Rajkowska, morta nel 2006, era passata attraverso l'inferno dell’Ospedale per le malattie nervose e mentali di Świecie. In risposta all’invito a partecipare al progetto Town of Świecie - a New View, Rajkowska ha tentato di elaborare il trauma personale legato alla malattia e alla morte di sua madre, Barbara. Basia è un video che documenta una lunga passeggiata dell’artista intorno a Świecie, durante la quale, secondo le stesse parole dell'artista, “è diventata la madre malata'. Così il sogno di Barbara di fuggire dall'ospedale si è avverato. In pigiama, indossando un paio di ciabatte invece delle scarpe, con i capelli grigi, stringendo una borsa nera con una telecamera nascosta, Rajkowska ha vagato intorno alla città. Uno dei suoi gesti fondamentali è stato quello di entrare nel fiume - un gesto di purificazione, da un lato, ma suicida dall'altro. Lei avrebbe continuato il suo vagare non fosse stato per una donna che ha deciso di aiutarla. Ha fermato 'Basia', ha chiamato la polizia e un'ambulanza. Commossa dalla situazione, ha iniziato a pregare ardentemente per colei che ha percepito come una donna malata. Scambiata per un’evasa dall'ospedale, l'artista è stata portata in sala ricovero da cui, però, è riuscita a fuggire. Piotr Wysocki Aldona 2005-12 26' Aldona è un il ritratto di un transessuale, che dall’essere uomo diventa donna di fronte alla telecamera – mentre si rade le gambe e il viso, e mentre si veste di parrucca e make-up. La osserviamo nella sua quotidianità, per esempio mentre frigge cotolette nel piccolo appartamento dove vive con il compagno Darek. Darek non è una figura secondaria, lavora in una fabbrica, si occupa di saldare degli elementi per frigoriferi e nel suo tempo libero si dedica alla sua passione: il disegno. Esegue numerosi ritratti, spesso di motivi religiosi. Nel momento in cui disegna di fronte alla telecamera, sembrerebbe ritrarre Aldona, ma alla fine si rivela un’immagine androgina di Gesù Cristo. A sua volta, Aldona racconta del suo desiderio di cambiare sesso, e della raccolta di denaro che sta facendo per questo scopo. Marcin Krasny ha scritto: "nel film di Wysocki Aldona non è né un’eroina che combatte contro un mondo ostile, né una persona dall’identità instabile. È una donna che si sta confidando all'artista come al suo migliore amico. Semplicemente, Wysocki può ascoltare". La nucleo principale del film di Aldona ha trovato una continuazione nel 2011. Nel lavoro finito, l'artista ha unito alle scene tratte dall'ospedale, tra cui i preparativi per l'operazione e l'operazione stessa (si tratta di immagini piuttosto forti, tra cui il momento dell’asportazione dell’organo sessuali maschile), con la registrazione di un concorso di drag queen a cui Aldona ha preso parte. Wysocki ha mostrato un dramma che si cela dietro l’aspetto colorato e scintillante di paillettes e broccato: le difficoltà di funzionamento del mondo, la mancanza di armonia con la propria carnalità, e il rifiuto sociale. Ha collegato le scene dalla sala operatoria con il canto finale One Way Ticket interpretato da Boney M. Piotr Wysocki Transeuro 2012-13 video documentazione 11' Transeuro di Piotr Wysocki è un happening che ha dato espressione fisica all’immaginario e al simbolico. Transeuro è stata una reale partita di calcio giocata da gay, lesbiche, travestiti, transessuali ed eterosessuali in uno stadio pubblico di Cracovia. Il progetto ha dato un duro colpo al paradigma del macho, del calciatore eterosessuale e dell’appassionato di calcio. L’happening ha avuto luogo durante Euro 2012 in Polonia e in Ucraina. Cracovia in quel momento pullulava di tifosi di calcio, giocatori e media ed era stata costituita una zona speciale per appassionati di calcio. Transeuro è stata una partita - ma è stata anche una celebrazione, una manifestazione di gioia e di tolleranza. Il linguaggio utilizzato è stato quello del calcio, non per sottolineare rivalità, piuttosto uguaglianza e senso dell'umorismo.