7.2. AMPLIFICATORI A PIÙ STADI Un amplificatore è caratterizzato da una cifra di merito data dal prodotto G.B, guadagno per larghezza di banda. Se con uno stadio amplificatore singolo non si riesce a raggiungere il valore desiderato, è necessario ricorrere a più stadi amplificatori accoppiati. L’accoppiamento più semplice è quello in cascata, in cui l’uscita di uno stadio diventa l’ingresso di quello successivo. L’uso di più stadi può servire a risolvere anche problemi di adattamento di impedenza. Quando si accoppiano in cascata due o più stadi, il metodo più semplice è di tipo RC: un condensatore trasferisce il segnale e taglia i livelli di continua in modo che i vari stadi siano indipendenti dal punto di vista della polarizzazione. Si può infatti vedere che se i due stadi fossero accoppiati direttamente la tensione sul collettore del primo transistor dovrebbe essere uguale a quella sulla base del secondo. Le resistenze di carico e di emettitore del secondo stadio dovrebbero essere diverse e potrebbero verificarsi varie situazioni, per esempio i due stadi dovrebbero essere diversi, uno dei transistori lavorerebbe male ecc. Un altro accoppiamento possibile è quello a trasformatore. La figura mostra un accoppiamento a trasformatore, la successiva figura mostra sempre un accoppiamento a trasformatore, ma fra stadi selettivi. L’accoppiamento di tipo RC produce un taglio di bassa frequenza, che può essere desiderato, in quanto per esempio taglia le derive, ma deve essere evitato se l’amplificatore è chiamato ad amplificare anche segnali di bassa frequenza. Se il taglio di bassa frequenza non è accettabile, si deve Accoppiamento tipo RC fra stadi ricorrere agli amplificatori accoppiati in amplificatori. continua. In questo caso è necessario trasferire il segnale preservando la polarizzazione. Un esempio viene mostrato nella figura, in cui si fa uso di un diodo zener. Il problema degli amplificatori accoppiati in continua è che amplificano anche le derive, Accoppiamento a trasformatore fra stadi amplificatori. Accoppiamento a trasformatore fra amplificatori selettivi interpretandole come segnali. Esistono poi particolari forme di accoppiamento fra due stadi, costituiti ognuno da un transistore nella stessa connessione o in una connessione diversa. Fra tutte le coppie possibili sono importanti le coppie CE – CB, la CB – CC e la CE – CE. La coppia CE – CB, rappresentata in figura, è detta cascode e viene usata soprattutto in alta frequenza per ottenere un prodotto guadagno – larghezza di banda maggiore di quello ottenibile da un solo stadio CE. Accoppiamento in continua fra stadi amplificatori mediante diodo zener Amplificatore cascode Il transistore superiore ha la base connessa a massa mediante un grosso condensatore. Un’altra coppia importante (esercizio) è la coppia CC – CB Fondamentale è poi una coppia CE – CE, che dà origine all’amplificatore differenziale. Si consideri il circuito di figura, in cui l’uscita è prelevata fra i due collettori. Se il circuito è perfettamente simmetrico, cosa di facile realizzazione nella tecnologia integrata, l’uscita Vu sarà data da Vu g m Rc (V2 V1 ) , cioè dipende solo dalla differenza fra i due ingressi. Tuttavia generalmente non si desidera avere un’uscita senza un riferimento a massa E’ necessario allora disporre di un’uscita detta single-ended, presa tra un collettore e la massa. Si può dimostrare che in questa situazione V V2 Vu Ac ( 1 ) Ad (V2 V1 ) 2 Ac si dice amplificazione di modo comune e Ad amplificazione di modo differenza. Si desidera che sia Ad sia molto maggiore di Ac. Questo si può ottenere con valori molto grandi di. RE, che tuttavia Amplificatore differenziale. renderebbero difficile la polarizzazione. Il problema si supera sostituendo a RE un pozzo di corrente, che fornisce la corrente di polarizzazione corretta e nello stesso tempo presenta un’altissima resistenza per il segnale. L’amplificatore differenziale costituisce lo stadio di ingresso per l’amplificatore operazionale, che è uno dei “mattoni” elementari di costruzione della moderna elettronica analogica. Un’altra coppia importante e la cosiddetta coppia Darlington. Il suo scopo è quello di ottenere una forte amplificazione di corrente e quindi costituisce una specie di transistore a altissimo. La figura riporta lo schema che permette di trattare il comportamento per il segnale. Naturalmente la base del primo transistore va polarizzata. In formule: I c I c1 I c 2 1 I b1 2 I b 2 1 I b1 2 1 I b1 I b1 1 2 I b1