2 Focus Bassa Lombardia Eventi Lunedì 30 luglio 2012 ■ IMMAGINI - SPAZIO ARTE / Da oltre 20 anni lancia artisti nel panorama internazionale Scoperta e promozione di nuovi talenti La galleria di Dino Cecconi si trova nel centro storico di Cremona. Tra i suoi gioielli annovera Alberto Besson, neo futurista di Crema D ino Cecconi lavora nel campo dell’Arte da una vita, e la sua Galleria, “Immagini - Spazio Arte”, da 20 anni propone e lancia i propri artisti nel panorama artistico nazionale e internazionale. Ha proposto e organizzato scambi culturali con diverse importanti città: New York, Hong Kong, Parigi, Montreal, e molte altre. Sul suo sito, all’indirizzo www.arteimmagini.it, si trova un tipo di comunicazione essenziale: il gallerista dà spazio agli artisti selezionati, mettendo a loro disposizione un tempo di due settimane per l’esposizione - con vernissage e invio di inviti a personalità del mondo dell’Arte - presso la sua galleria. Quest’ultima si trova nel Centro Storico della città di Cremona, è disposta E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 5 - Numero 36 Lunedì 30 luglio 2012 Direttore responsabile: Donatella Treu su una superficie di circa 70 metri quadrati e ospita mostre personali e collettive non solo di pittori, ma anche di scultori, incisori e molti altri tipi di artisti. Attualmente l’artista di punta della Galleria è il cremasco Alberto Besson, un pittore su cui Dino Cecconi sta puntando molto, essendo sicurissimo del suo talento. Besson è un artista che appartiene al cosiddetto settore dei nuovi futuristi, e per dipingere usa oltre al pennello, anche il mouse del computer. La casa editrice “Immaginaria Editrice”, collegata alla Gal- L’artista di punta della Galleria “Immagini Spazio Arte”: Alberto Besson, neo futurista Attività editoriale a cura de: Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr); Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo); Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi); Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs); Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 leria, ne ha appena redatto la monografia stampata. Sulle sue pagine si legge che Besson - classe 1949, laurea in Legge, 35 anni al servizio dello Stato - ha iniziato a esporre già negli Anni 60 e 70 a Milano, partendo con le “prime realizzazioni serigrafiche su lastre di alluminio e nuovi materiali plastici”. Già agli esordi dimostrava, quindi, di essere curioso nei confronti del mondo che cambia anche grazie all’utilizzo di materiali nuovi e, soprattutto, della tecnologia in alternativa alla classica tela e pennello. Questo orientamento si manifesta con le opere degli ultimi anni che vengono realizzate anche grazie alla grafica da computer. L’opinione di diversi critici di Besson, che si sono espressi durante i 40 anni di attività di questo artista, sono altresì presenti nella monografia, nel capitolo “Testimonianze”, e aiutano a capire meglio il suo lavoro e l’interiorità espressa nelle sue opere. Nel 1976, il giornalista, scrittore e poeta, Michele Cennamo, diceva delle opere di Besson:”.. Un lavoro di Besson: Behind those violet eyes, tecnica mista su tela, 2012 strutture che si scontrano e trovano il loro più armonioso nesso materializzando le aspirazioni dell’uomo: fantastiche costruzioni che rapidamente definiscono le visioni del subconscio…”. Mentre in tempi più recenti, nel 2006, il giornalista scrittore Roberto Bettinelli, nella pubblicazione “La Nostalgia Illustre”, a proposito del quadro intitolato “Sereno Stabile”, definisce Besson come un “artista telematico”, enunciazione (per quei tempi) decisamente pregnante, allorché la Rete per eccellenza - Internet - non era ancora quella che conosciamo oggi, con le sue declinazioni più contemporanee come il web 2.0 o i social network. Nel 2010, Virgilio Patarini, pittore, scultore e regista teatrale, rileva e scrive su “La materia è colore” (Giorgio Mondadori Editore) come a suo avviso “... intorno al 2005 le armoniche composizioni di Besson si frammentano, le forme si frantumano, si rimpiccioliscono, si addensano in formazioni più complesse e articolate. I colori si fanno più acidi, più violenti… Pur cercando sempre l’armonia, Besson ora la ricerca in forma meno classica, meno apollinea, più audace e scomposta”. Una lettura, quella di Patarini, che mostra l’opera di Besson sotto una luce diversa, tutta da scoprire.