LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA 1 FASE IL BRIFING Si tratta dell’incontro tra account executive, responsabile dell’agenzia e l’azienda cliente. Non si tratta di un semplice colloquio ma di un importante scambio di informazioni tra azienda e agenzia. Il briefing porterà alla stesura di un documento, il brief, che in alcuni casi è preparato preventivamente dal cliente e in altri è steso dall’accaunt executive. I dati contenuti nel brief riguardano tutte le informazioni necessarie allo sviluppo della campagna pubblicitaria, che possono riassumersi nei seguenti punti: l’azienda: - storia dell’azienda - caratteristichetecniche ed organizzative - corporate image (immagine coordinata dell’azienda) - punti di forza e di debolezza la marca: - brand equity (il carattere e la personalità che si vuole esprimere dell’azienda attraverso il proprio marchio il prodotto: - fase del ciclo di vita - categoria merceologica - caratteristiche tecniche il mercato: - caratteristiche del mercato - situazione concorrenziale il target: - taget generale (consumatori potenziali) - focus target (target in base all’obiettivo dell’azienda) - Target di marketing (colui che compra effettivamente il prodotto, la mamma ovetto kinder) - Consumer (colui che effettivamente lo consuma, bambino ovetto kinder) - Target audience ( il pubblico a cui si rivolge, mamma + bambino ovetto kinder) La distribuzione: - i canali di vendita il prezzo obiettivi di marketing il budget 2 FASE: CREAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO Rientrato in agenzia l’account executive rappresenterà il cliente. In relazione al problema di comunicazione posto, l’account si occuperà della creazione del gruppo di professionisti che lavorerà alla campagna. Il gruppo che si costituirà per sviluppare la campagna si chiama “product team”, che sarà composto dai responsabili dei diversi reparti dell’agenzia “above the line” (sopra la linea pubb. Classica) a cui si aggiungeranno i responsabili delle unità esterne nel caso di “campagne integrate (above + belowe). Il product team sarà composto: - account executive, referente della campagna 1 - - planner (si occupa di attivare la strategia di comunicazione), eventualmente affiancato da un ricercatore per approfondire la conoscenza del target e del mercato coppia di creativi affiancati dall’art buyer ( colui che contatta i professionisti e si interessa del budget) in funzione della tipologia di messaggi da sviluppare media men chiamati dalle strutture esterne, responsabili della pianificazione di mezzi e veicoli specialisti della comunicazione below the line nel caso di campagne integrate 3 FASE: L’INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI: La prima operazione svolta dal product team è l’analisi del brief. Acquisiti i dati, il planner è in grado di procedere alla individuazione degli obiettivi pubblicitari e alla definizione del posizionamento del prodotto e della marca. 4 FASE: DEFINIZIONE DEL POSIZIONAMENTO Per definire il posizionamento è necessario rispondere alle seguenti domande: Per chiè il prodotto? Che cosa offre? Che cosa rappresenta il prodotto e/o la marca per il consumatore? 5 FASE: FASE CREATIVA LO SVILUPPO DEL PANO INTEGRATO DI COMUNICAZIONE Verificati gli obiettivi di comunicazione con il cliente, il team è pronto a procedere allo sviluppo del piano integrato di comunicazione. Si tratta del piano strategico che riassume tutte le azioni di comunicazione above e below the line che compongono il communication mix ritenuto opportuno, per una campagna pubblicitaria integrata. Potrebbe ttrattarsi per esempio di una campagna pubblicitaria che si avvale dei mezzi classici per raggiungere gli obiettivi nel lungo termine, ma che prevede nel communication mix una prima fase promozionale da sviluppare nel breve termine, coinvolgendo in questo caso all’interno del “product team” gli esperti di attività promozionali che seguiranno la fase di lancio della campagna. Il piano integrato di comunicazione si sviluppa attraverso tre fasi fondamentali svolte dal product team: - la copy strategy - la promotion strategy - il copy breaf che permettono al gruppo creativo prima ed esecutivo dopo di procedere - allo sviluppo della proposta creativa - alla elaborazione degli esecutivi Lo sviluppo della copy strategy E’ la fase più importante della campagna pubblicitaria. Si tratta di un documento che riassume tutti gli elementi che costituiscono la chiave della campagna. E’ una guida allo sviluppo dell’intera campagna. - in essa è chiaramente indicato il motivo per il quale il prodotto e/o la marca devono essere scelti dal consumatore. - Si propone di raggiungere gli obiettivi pubblicitari nel medio e lungo termine. - La copy strategy è composta da tre elementi: promise: Si tratta della promessa che deve essere contenuta nella comunicazione pubblicitaria. 2 Può essere in base a due fattori, molto simili tra loro: il plus ciò che il prodotto offre in più e meglio degli altri (caratteristiche uniche del prodotto) il benefit il beneficio che il consumatore trae dall’utilizzo del prodotto. Tale beneficio può essere reale o psicologico reason why: è l’argomentazione di prova, il motivo per cui è vero quanto sostenuto nella promessa. E’ chiamata anche supporting evidence. Brand identity: E’ la personalità, il carattere della marca. La marca si comporta come una persona, tutte le sue azioni sono legate ad esprimere una personalità, un carattere, un valore trasmesso attraverso ogni forma espressiva dell’azienda: attraverso le caratteristiche del prodotto ma anche e soprattutto attraverso ogni forma di comunicazione aziendale. E’ quel fattore capace di suscitare sensazioni e sentimenti da parte del consumatore La copy strategy indica “che cosa dire” con la campagna pubblicitaria, è compito dei creativi trovare il modo, l’idea di “come dirlo” PROMISE REASON WHY Supporting evidence BRAND IDENTITY COPY STRATEGY PLUS Ciò che il prodotto offre più degli altri o è in grado di fare meglio degli altri (es. sbianca meglio i capi) BENEFIT Il beneficio reale o psicologico che il consumatore trae dall’utilizzo del prodotto (sempre camicie perfette come appena comprate E’ la prova, il motivo, l’argomentazione, che sostiene e quindi rende vera e credibile la veridicità della promessa (grazie alle microsfere contenute nel detersivo) Sono tutti gli elementi che comunicano: il carattere, la personalità, il valore di una marca Alcune regole fondamentali da rispettare quando si scrive una strategia di comunicazione: • chiarezza: il creativo deve facilmente capire il motivo per cui il consumatore dovrà preferire questa marca • semplicità: meglio un’unica idea ma semplice, formulata in modo diretto • mancanza di indicazioni creative: il come dire è compito della creatività, la strategia di comunicazione deve limitarsi al cosa dire Lo sviluppo della promotion strategy Mentre la copy strategy si prefigge di raggiungere i propri obiettivi nel medio e lungo termine, le azioni promozionali sono intraprese per fare agire il consumatore in tempi brevi. Quando viene sviluppata una ca integrata è necessario pianificare anche la strategia da sviluppare per la comunicazione below the line. Rispetto alla copy strategy: è più snella, ha tempi di attuazione più brevi. La promotion strategy si basa sulla pubblicità Below the line. Quindi le tecniche da lei usate sono: - Le promozioni - Sponsorizzazioni PROMOZIONI: 3 Definizione: La promozione delle vendite è un’attività che utilizza un insieme di tecniche e mezzi di comunicazione allo scopo di suscitare nel target prescelto la nascita o l’evoluzione di un comportamento di acquisto o di consumo, tipicamente a breve termine, tramite l’offerta temporanea di un vantaggio supplementare detto incentivo Caratteristiche -Dà risultati immediati -Ha il ruolo di far compiere “l’ultimo passo”, mentre la pubblicità lavora sulle fasi a monte -Può diventare la ragione dell’acquisto--- pericolo Le tipologie di promozione Promozioni di prezzo - Offerte speciali - Buoni sconto Promozioni non di prezzo - Campioni (prova prodotto) - Raccolta punti - Regali Area di gioco - Concorsi a estrazione - Cancella e vinci Obiettivi delle promozioni OBIETTIVI INCENTRATI SULLE VENDITE OBIETTIVI INCENTRATI SUL CONSUMATORE Di breve periodo Aumento quantità venduta e fatturato Mantenimento quantità venduta Risposta ad una azione della concorrenza Smaltimento quote in eccesso Stimolare la prova del prodotto Di piu lungo periodo Aumento della quota di mercato Aumento del numero di consumatori della marca Spingere al riacquisto Aumento stabile della quantità del prodotto consumato Modifica del posizionamento Aumento della quantità acquistata Aumento della frequenza di acquisto Incentivo all’acquisto d’impulso Raccolta informazioni sui consumatori Sviluppo della fedeltà Supporto allo sviluppo dell’immagine di marca SPONSORIZZAZIONI: Lo sponsor è l'impresa o l'ente che a fini pubblicitari paga tutto o in parte uno spettacolo, un evento, un'attività, una manifestazione, un programma, ottenendo in cambio, un suo spazio pubblicitario, L’azienda sponsor viene conosciuta dal pubblico e beneficia del prestigio e della notorietà del personaggio o dell’organizzazione sponsorizzata che metterà in evidenza il suo marchio oppure la sua denominazione. 4 In genere si tratta di sponsorship di massa, riguardanti attività sportive che polarizzano l’attenzione di larghi strati della popolazione; vi sono però anche sponsorizzazioni selettive, rivolte a segmenti di pubblico ben definiti e circoscritti. La sponsorizzazione è una tecnica sviluppatasi nell’ambito del marketing con la quale un’impresa (chiamata sponsor), pagando un determinato compenso, ottiene che il proprio marchio venga evidenziato da un personaggio, da una squadra o da un’organizzazione che svolgono attività culturali, sportive o di spettacolo seguite dal pubblico. Attraverso le sponsorizzazioni l'impresa persegue finalità di notorietà e di immagine. Negli ultimi tempi, accanto alle sponsorizzazioni dei campioni e delle squadre sportive, sono in voga sponsorizzazioni di spettacoli musicali e di manifestazioni culturali. Nel caso di sponsorizzazioni culturali, lo sponsor, che normalmente consente la copertura dei costi della manifestazione culturale rendendola così possibile, non punta tanto alla messa in evidenza visiva del proprio marchio quanto al vantaggio riservatogli dalla risonanza che i mezzi di comunicazione di massa (giornali, radio, televisione, ecc.) producono diffondendo il messaggio del patrocinatore dell’iniziativa. Le sponsorizzazioni sportive e culturali, pur diverse nelle modalità di attuazione, hanno entrambe lo scopo di promuovere l’attività aziendale dello sponsor creandogli un’immagine gradevole presso il pubblico. Quando le sponsorizzazioni riguardano manifestazioni di notevoli proporzioni e di grande risonanza (Olimpiadi, ecc.) vengono attuate in forma associata e le varie imprese si fregiano della qualifica di "fornitrici ufficiali" o di "sponsor ufficiali", il che conferisce loro notevole prestigio. Gli esperti sostengono che la sponsorizzazione non è una forma alternativa di pubblicità, ma un tipo di propaganda con caratteristiche sue proprie sia sul piano aziendale sia sul piano sociale. Dal punto di vista aziendale, mentre la pubblicità mira direttamente all’incremento delle vendite, la sponsorizzazione mira a "ritorni" in immagine o in notorietà che daranno i loro frutti a più a lungo termine. Lo sviluppo della copy brief E’ la traduzione della copy strategy (del cosa dire) all’interno dell’azione creativa che porta alla ideazionedella campagna pubblicitaria (come dirlo) secondariamente, il documento vuole suggerire alla creatività uno o più elementi, in genere riferiti al consumatore, sui quali far leva per l’idea esecutiva della campagna. La struttura di un copy brief è la seguente: 1) La descrizione del progetto: è il compito specifico che viene assegnato ai creativi; 2) Il target: la descrizione del pubblico; 3) La copy strategy; 4) Il contesto competitivo: la descrizione del posizionamento delle marche concorrenti; 5) La distintività: chiarisce quali elementi della copy strategy sono diversi dalla concorrenza; 6) L’azione desiderata cioè l’obiettivo di comunicazione; Il copy brief fornisce ai creativi: - indicazioni e suggerimenti concreti per sviluppare le proposte creative - indicazioni significative per individuare il concept e svilupparlo attraverso gli opportuni roughs I layout elaborati dai visualizer, selezionati in prima istanza dal gruppo di lavoro verranno quindi presentati al cliente. Lo sviluppo degli esecutivi 5 Una volta ottenuta l’approvazione del cliente con l’individuazione del layout, si procede alla fase esecutiva con il coinvolgimento delle case di produzione. 6 FASE: LO SVILUPPO DEL PIANO MEDIA In realtà si tratta di una fase non successiva ma parallela a quella creativa. Mentre i responsabili dei reparti creativi elaborano il piano integrato di comunicazione, i media men del centro media si occupano di sviluppare il piano media, cioè di prendere tutte le decisioni necessarie per la pianificazione e l’acquisto dei media. Il piano si articola in: - analisi dei media: Il media research (colui che raccoglie i dati necessari prima della pianificazione) svolge un insieme di studi e di ricerche finalizzate alla raccolta delle informazioni. Il fine è quello di individuare i veicoli con una maggiore copertura di target alle condizioni più vantaggiose,alla valutazione del costo-contatto, rapporto tra budget e numero di persone appartenenti al target colpito, raccolta delle indagini strategiche (eseguite dagli istituti di ricerca) più significative ai fini della concorrenza del target. - Strategia media: analizza tutti i dati, il media planner ( colui che pianifica e individua i mezzi da utilizzare per la campagna pubblicitaria) è in grado di tradurre in termini di media le strategie e gli obiettivi individuando il media mix più opportuno - Pianificazione media: Tutti i dati raccolti e sviluppati, che hanno portato alla individuazione della strategia media, confluiscono nella pianificazione. Si tratta della definizione: della durata della campagna, dei veicoli, all’interno del media mix ritenuto opportuno, che garantiscono una migliore copertura con il più conveniente costo/contatto, della frequenza e durata dei messaggi. - Acquisto: Infine il media buyer ( persona che acquista gli spazi pubblicitariintraprende tutte le trattative e le negoziazioni con le concessionarie, al fine di acquistare, con il prezzo tariffario più favorevole, i necessari tempi e spazi di trasmissione. - Gestione dei media: Non bisogna dimenticare che la campagna pubblicitaria prevede un tempo, una durata. Il reparto media si occuperà anche di monitorare la trasmissione dei messaggi sui diversi media durante l’intera campagna, controllando che i tempi e i modi prtevisti dall’attività di pianificazione siano rispettati. 6