Federazione Lavoratori Poste Segreteria Regionale Sicilia Poste Italiane S.p.A. Ing. Marchese Viale Europa, 175 00144 ROMA Palermo, 14, gennaio 2011 p.c. SLP-CISL Segreteria Nazionale Via dell’Esquilino, 38 00185 ROMA Egregio ing. Marchese, ci pregiamo scriverLe, direttamente, in nome e per conto delle migliaia di Operatori, Specialisti, Direttori di questa regione che, ai vari livelli, presidiano gli Uffici Postali e che hanno ricevuto la Sua mail con gli indirizzi, o meglio, i buoni propositi di ogni inizio d'anno. E ci preme puntualizzare alcuni aspetti e taluni passaggi di questa Sua, poichè, dopo la terza o la quarta letterina di buoni auspici, crediamo non Le si possa più riconoscere, come dire, alcuna attenuante rispetto agli impegni, alle cose fatte ed a quelle da fare. Alle cose scritte ed a quelle reali. Certo non tutto dipende da Lei, in questa Azienda, difficile e complicata, pachidermica e settaria, ma Lei è il Capo di migliaia di donne e uomini che in Lei hanno creduto, coinvolti dal Suo spirito pragmatico e maliziosamente consonante al loro mondo: quello delle mille difficoltà giornaliere, dei problemi mai risolti, dell'abissale distanza che separa “produzione” da “amministrazione”, della incomunicabilità che degenera a tutti i livelli. Convinti che, finalmente, “uno di loro” fosse arrivato sul ponte di comando. Non c'è voluto, però, molto per verificare “de visu” la genuinità del cambiamento, perchè gente che quotidianamente affronta quel che affronta non può pedissequamente essere ingannata ed anche il postale più in buona fede ha già capito che dietro l'apparenza, in realtà, nulla cambia. Anzi, molto peggiora. Come non evidenziare che il 2010 è stato l'anno orribilis per i Lavoratori degli UP? Stressati e vessati da Gennaio a Dicembre senza soluzione di continuità. Che la virtualità dei Sistemi Incentivanti messi in atto ha, di fatto, arricchito l'Azienda ed impoverito tanti Lavoratori. Che si è navigato non solo di bolina, ma senza chiarezza alcuna sul porto di approdo che variava con la stessa volubilità di una giovane fanciulla. Adesso, nel 2011, rispolveriamo concetti filosofici e cerchiamo, imperterriti, di menar, ancora, il can per l'aia. Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità. Forse che la leggerezza che intende è quella delle buste paga dei Lavoratori? Non è sicuramente quella dei budget, degli obiettivi che, invece, continuano a raddoppiarsi di anno in anno. O magari è quella degli uffici sempre più vuoti negli organici, mentre si continuano a ribaltare sempre più competenze, sempre più attività di tipo amministrativo, dagli staff agli UP? Ci scusi, ma come detto, noi siamo gente pragmatica, fortemente pragmatica. Forgiati da una vita vissuta in trincea, ci creda, abbiamo bisogno di poca, pochissima filosofia e tanti fatti. Ed i fatti si chiamano riprogettazione dell'ufficio postale. Se dobbiamo affrontare in modo adeguato le sfide che ci pone la modernità, il mercato e la concorrenza dobbiamo pensare l'ufficio postale disancorandoci dall'attuale concezione preistorica. Una concezione che rende ancora occulta la quantificazione delle risorse da applicare, che non realizza la necessità, irrinunciabile, di immissione di figure di supporto gestionale e commerciale, adeguate per qualità e quantità, alle varie tipologie di UP, che si ispiri, anche, a realtà concorrenziali presenti con successo, sul mercato, da molto prima che Poste nascesse come SpA. Che, in definitiva, occorre ragionare, in maniera serena, sulle necessità strumentali e umane di ogni ufficio per metterlo in condizione di competere, realmente, con i competitors. La realtà è che assistiamo, invece, ad inconcepibili tentativi di tagli e razionalizzazioni su progetti (referenti operation, professional commerciali, collaboratori, ecc.) che invece andrebbero rafforzati, sviluppati, completati ed esportati ad altre realtà. Se la qualità è la carta vincente di ogni azienda, non basta scriverne per trasmettere l'in put, occorre lavorare per rendere ogni Ufficio Postale “qualitativamente appetibile” per la clientela. E questo lo si fa rendendo “felici” i dipendenti. FELICI DI ANDARE A LAVORO, OGNI GIORNO. Riportando, con i fatti, serenità ed umanità nei rapporti. Trasmettendo trasparenza e correttezza nell'assegnazione dei budget, dei premi, degli incentivi. Garantendo supporto vero. Ripensando “in grande” ad un nuovo ufficio postale, che sia Retail o Impresa. Assistiamo, invece, ad un continuo gioco di parole che misconoscono realtà evidenti ed enfatizzano il poco o il fallimento (SDP, per tutte) e non possiamo più permetterci tentennamenti. Ora servono i fatti. Quelli che Le chiedono i Lavoratori. Ci spiace, ma non è più tempo per la filosofia. Cordialmente, Giuseppe Lanzafame Segr. Reg.le SLP-CISL Sicilia Via M. Stabile, n. 136/c 90139 Palermo- Tel 091 332351 091 332446 fax 091 324150