Evangeliario_teodolinda-_arte_suntuaria

ARTE SUNTUARIA
L’arte suntuaria fa riferimento a opere eseguite con materiali pregiati e
costosi, per esempio le pietre preziose. Se la scultura ebbe un ruolo minore
(quanto meno rispetto ad altri campi) risultati altissimi, invece, vennero
raggiunti nelle arti suntuarie, cioè nella lavorazione di materiali preziosi. Le
lavorazioni in metallo (reliquiari, arredi sacri) inoltre implicavano il
frequente utilizzo di decorazioni in smalto, altra tecnica in cui l'arte
bizantina raggiunse livelli qualitativi eccelsi.
Evangeliario di Teodolinda
Luogo:Basilica di San Giovanni Battista a Monza
Datazione: VII secolo
Dimensioni:34,10 x 26,50 cm
Materiale:Composto da due placche in oro decorate da smalti, pietre
preziose, vetrine e cammei.
L’ Evangeliario, venne donato a Teodolinda da papa Gregorio I nel 603,
come ringraziamento per l'opera di conversione della popolazione
longobarda al Cristianesimo. Un'epigrafe in latino incisa sui listelli delle
piastre ne ricorda il dono alla basilica di San Giovanni Battista da parte della
regina. Di quest’opera resta solo la legatura, composta da due placche in
oro decorate da smalti, pietre preziose, vetrine e cammei. Ciascun piatto
misura 34,10 x 26,50 cm. Le pietre sono incastonate a freddo, secondo uno
schema che ricorda il gusto per la varietà di forme in composizioni
simmetriche di epoca tardo-antica. La copertura dell'Evangelario mostra un
gusto spiccatamente policromo, con tagliate a cabochon e smalti che
risaltano sul dominante oro del fondo. In ciascuna lastra, all'interno di una
cornice a sbalzo con fiorellini stilizzati, è racchiusa una croce che ricorda le
coeve croci gemmate in lamina d'oro, come la Croce di Agilulfo. La forma è
quella della croce latina, con i bracci leggermente più ampi alle estremità: al
centro ha una pietra levigata rotonda, bordata da un motivo a rilievo,
mentre sui bracci sono collocate le pietre preziose alternate a piccole pietre
rotonde. Le prime, quadrate ed ovali, sono state scelte in maniera da
accostare forme e colori diversi, ma sempre mantenendo la simmetria dei
bracci.Nel campo di sfondo due fasce sottili si trovano perpendicolari a un
terzo dell'altezza dei bracci maggiori, e nei quattro sotto-riquadri si trovano
cammei di reimpiego e un bordo a "L", riempito con la tecnica della
filigrana, girato in modo da suggerire un rettangolo che intersechi la croce.
Anche la cornice generale è lavorata a filigrana.