01 un uomo di dio introduzione “Dio, nessuno lo ha mai visto Dio: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Gv 1,18). Questa esperienza di fede del Vangelo di Giovanni, è stata vissuta con profondità da Monsignor Romero. Egli ha capito chi è e come è Dio a partire da Gesù. Credette nel Dio di Gesù Cristo che si rivela come un Dio che si identifica con i poveri, che cammina con il suo popolo e che sente la sofferenza delle vittime dell’ingiustizia. Questo Dio fu l’ispirazione del suo lavoro e della sua predicazione. Dalla fede nel Dio di Gesù Cristo messo in pratica, comprese che la propria storia (personale e pubblica) poteva trasformarsi in storia di salvezza. preghiamo Noi t’invochiamo, vescovo dei poveri, intrepido assertore della giustizia, martire della pace! Ottienici dal Signore il dono di mettere la sua Parola al primo posto. Aiutaci a intuirne la radicalità e a sostenerne la potenza, anche quando essa ci trascende. Liberaci dalla tentazione di decurtarla per paura dei potenti, di addomesticarla per riguardo di chi comanda, di svilirla per timore che ci coinvolga. Non permettere che, sulle nostre labbra, la Parola di Dio s’inquini con i detriti delle ideologie. Ma dacci una mano, perché possiamo coraggiosamente incarnarla nella cronaca, nella piccola cronaca personale e comunitaria, e produca così storia di salvezza. Aiutaci a comprendere che i poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta, il roveto ardente e inconsumabile da cui egli ci parla. Prega, vescovo Romero, perché la Chiesa di Cristo, per amore loro, non taccia. romero: un ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO “7Il Signore disse: “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. 8Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. 9Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. 10Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!”. 11Mosè disse a Dio: “Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?”. 12Rispose: “Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte”. (Es 3, 7-12) ASCOLTIAMO LA PAROLA DI ROMERO Romero fu un uomo che credette in Dio - “Questo è un invito rivolto a tutti, fratelli, nessuno escluso, tutti abbiamo questo santuario intimo della coscienza in cui Dio è in attesa dell’ora in cui tu scendi a parlare con lui e decidi del tuo proprio destino alla luce del suo sguardo. Com’è bello pensare che quando voglio ho udienza presso Dio! Che in qualunque momento io voglia raccogliermi in preghiera, Dio mi attende e mi ascolta”. (Omelia del 10 febbraio 1980) Romero credette in Dio nel modo di Gesù di Nazaret - “Dio è il Dio di Gesù Cristo. Il Dio dei cristiani non deve essere un altro, è il Dio di Gesù Cristo, quello di colui che si identificò con i poveri, che diede la sua vita per gli altri, il Dio che mandò suo Figlio Gesù Cristo ad assumere un’inequivocabile atteggiamento di preferenza per i poveri. Senza disprezzare gli altri, egli chiamò tutti al campo dei poveri per potersi rendere uguali a lui. Nessuno è condannato in vita sua; soltanto chi rifiuta la chiamata del Cristo povero e umile, preferendo piuttosto le idolatrie della sua ricchezza e del suo potere”. (Omelia del 27 maggio 1979) Romero ascoltò la voce di Dio nel clamore dei poveri - “Come sarebbe diversa la patria, se producesse quel che Dio ha piantato! Ma Dio si sente un fallito, con certe società. E io credo che la pagina di Isaia e di San Paolo nella domenica di oggi (Is 5, 1-7; Fil 4, 6-9), è una triste realtà del Salvador: “Mi aspettavo diritto, ed ecco omicidi; mi aspettavo giustizia, ed ecco lamenti”. Non si tratta qui di seminare la discordia, ma semplicemente di gridare al Dio che piange, il Dio che sente il lamen- uomo di dio to del suo popolo, perchè ci sono molti soprusi; il Dio che sente il lamento dei suoi contadini, che non possono dormire nelle loro case perchè vanno fuggendo di notte; il lamento dei bambini, che invocano i loro papà desaparecidos: dove sono? Non è questo ciò che Dio si attendeva. Non è una patria salvadorena come quella in cui stiamo vivendo, quello che avrebbe dovuto essere il frutto di una semina di umanesimo e di cristianesimo”. (Omelia dell’8 ottobre 1978) RIFLETTIAMO • • • • • • • • • • • Che concetto hai tu di Dio? Che concetto di Dio ha la nostra società? Che concetto di Dio ci rivela Gesù di Nazareth? Che concetto di Dio ci ha trasmesso Monsignor Romero? Proviamo a cercare almeno tre motivi che identifichino Monsignor Romero come un uomo di Dio. Che esperienza di Dio incontriamo nei martiri missionari? Come si relaziona Dio con la storia degli esseri umani? Dove è Dio? Cosa fa Dio di fronte alla sofferenza umana? Cosa vuol dire amare Dio sopra ogni cosa? Quale chiamata personale ci viene fatta dal Dio di Gesù? un uomo di dio Vi ricordiamo uno per uno, una per una, per dire a tutti e a tutte con un solo prorompere di voce, di amore e di impegno: martiri nostri! Donne, uomini, bambini, anziani, indigeni, contadini, operai, studenti, madri di famiglia, avvocati, maestre, artisti e comunicatori, operatori pastorali, pastori, sacerdoti, catechisti, vescovi… Nomi conosciuti e già inseriti nel nostro martirologio o nomi sconosciuti ma incisi nel santorale di Dio. Ci sentiamo vostra eredità. Popolo testimone, Chiesa di martiri, diaconi in cammino in questa lunga notte pasquale, ancora tanto oscura, ma tanto invincibilmente vittoriosa. Non cederemo, non ci venderemo, non rinunceremo a questo grande paradigma delle vostre vite che è stato il paradigma dello stesso Gesù e che è il sogno del Dio vivente per tutti i suoi figli e figlie di tutti i tempi e di tutti i popoli, in tutto il mondo, fino al Mondo unico e pluralmente fraterno: Il Regno, il Regno, il suo Regno! Pedro Casaldaliga Fonte: “LA PALABRA DE MONSEÑOR ÓSCAR ROMERO: INSPIRA E INTERPELA” di Carlos Ayala Ramirez (ed.-comp.) Traduzione e adattamento: Rocco Negri e Fabio Cento Grafica: Rocco Negri