Adolfo Amateis
come una barca nel bosco
a cura di Silvio Valpreda
30 giugno 2012
10 am – 10 pm
Fusion Art Gallery
Piazza Peyron 9G Torino
L'artista di corte deve trovare la ricetta per rendere appetibili le sue
emozioni a chi ha l'oro in tasca e gli hamburger di McDonald's nel cuore.
Il cercatore invece è semplicemente attraversato, come il ramo di un
salice. La sua disciplina, e pertanto ciò che occupa la sua volontà, è
l'abbandono. Il cercatore diventa RITROVATA, si apre, perde la voracità
dell'io. Ciò che fa e che lascia sprofonda nel lago come un sasso e si
propaga in maniera esocentrica. Il lago è la coscienza. Ma solo chi si
sveglia dall'illusione di essere ciò che fa (sono un'artista, un dottore,
una giornalista) può entrare nuda nella sua trasparenza.
Adolfo Amateis likes to walk overnight alone and pick abandoned things left
inside or close to trash bin. He enjoys building temporary temples. That is
his silent way to pray for Revelation. Sleeping people calls it Apocalypse.