Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A.

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Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A.
Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091, Capitale Sociale: €. 31.200.000
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042
PROSPETTO DI BASE
Relativo al programma di offerta dei prestiti obbligazionari denominati:
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Variabile”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Misto”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Step-Up”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa Obbligazioni Subordinate TIER II a Tasso Fisso”
Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono costituite da Prestiti Obbligazionari Senior (a
tasso fisso, variabile, misto e step up) e da Prestiti Obbligazionari Subordinati di tipo TIER II (a tasso Fisso).
L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate comporta per l’investitore il rischio che, in caso di
liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, la massa fallimentare riesca
a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere rimborsati con precedenza rispetto alle
Obbligazioni Subordinate e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto
capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati alle Obbligazioni Subordinate. Queste
ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello
di titoli obbligazionari senior dello stesso Emittente.
Tale aspetto accentua notevolmente la rischiosità delle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri
titoli di debito emessi dall'Emittente che, nonostante possano presentare le medesime caratteristiche
finanziarie e durata delle Obbligazioni Subordinate descritte nel presente Prospetto di Base (ad
esempio sul piano della durata e della modalità di calcolo del tasso cedolare), non sono subordinati.
Pertanto le obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate da una
rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell'investitore è ostacolato dalla loro
complessità. È necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali
strumenti solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che esse
comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi
dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto
le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed
esperienza dell’investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni Subordinate
oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli,
l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in
aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua
situazione finanziaria ed agli obiettivi dell’investimento
Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ai sensi della Direttiva 2003/71/CE, come modificata
ed integrata dalla Direttiva 2010/73/UE, ed è redatto in conformità alla Delibera Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 ed al Regolamento (CE) n. 809/2004 successivamente modificato dal Regolamento Delegato
(UE) n. 486/2012 e dal Regolamento Delegato (UE) n. 862/2012.
Il Prospetto di Base è composto dalla Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli
Strumenti Finanziari nonché i rischi associati agli stessi, dal Documento di Registrazione, che contiene le
informazioni sulla Cassa di Risparmio di Fossano Spa (“Emittente”, “CRF Spa” o “Cassa”), in qualità di
Emittente di titoli di debito (i “Prestiti obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”, le “Obbligazioni” e
ciascuna “Obbligazione”), dalla Nota informativa, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi di
ciascuna tipologia di prestito obbligazionario e il modello delle Condizioni Definitive.
L’Investitore è invitato a leggere con particolare attenzione le note relative ai fattori di rischio presenti sulla
Nota di Sintesi ed il Documento di Registrazione.
Il presente Prospetto di Base è stato depositato presso la CONSOB in data 3 luglio 2015 a seguito di
approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15 e sarà valido per un
periodo di dodici mesi dalla data di pubblicazione.
Il presente Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello
operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it.
L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto Base non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso
relativi.
1
SOMMARIO
SEZIONE 1 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ...............................................................................................3
1.
PERSONE RESPONSABILI .....................................................................................................................3
SEZIONE 2 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA .......................................................................................4
SEZIONE 3 NOTA DI SINTESI............................................................................................................................5
Sezione A
– Introduzione ed Avvertenze ..................................................................................................5
Sezione B
– Emittente............................................................................................................................5
Sezione C
– Strumenti Finanziari .............................................................................................................9
Sezione D
– Rischi ...............................................................................................................................12
Sezione E
– Offerta .............................................................................................................................21
SEZIONE 4 FATTORI DI RISCHIO.....................................................................................................................23
1.
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE....................................................................................23
2.
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI ..................................................23
SEZIONE 5 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ...................................................................................................24
1.
PERSONE RESPONSABILI ...................................................................................................................24
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI .............................................................................................................24
3.
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALL’EMITTENTE..................................................................................25
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ........................................................................................................36
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITÁ ...........................................................................................................36
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA.............................................................................................................38
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ........................................................................................38
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ......................................................................................................38
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ............................................................38
10.
PRINCIPALI AZIONISTI ......................................................................................................................40
11.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÁ E LE PASSIVITÁ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I
PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE .....................................................................................................40
12.
CONTRATTI IMPORTANTI ...................................................................................................................42
13.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI .................42
14.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ..............................................................................................42
SEZIONE 6.A NOTA INFORMATIVA Obbligazioni Ordinarie: “Cassa di Risparmio di Fossano SpA” .............................43
1.
PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ..........................................................43
2.
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI .................................................44
3.
INFORMAZIONI ESSENZIALI...............................................................................................................49
4.
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA AMMETTERE ALLA
NEGOZIAZIONE .........................................................................................................................................49
5.
CONDIZIONI DELL’OFFERTA ...............................................................................................................55
6.
AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE .....................................................................................57
7.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................57
Appendice A: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso .............................................58
Appendice B:Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile .........................................60
Appendice C: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto.............................................62
Appendice D: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie Step-Up ....................................................64
SEZIONE 6.B NOTA INFORMATIVA Obbligazioni Subordinate TIER II: “Cassa di Risparmio di Fossano SpA” ..............66
1.
PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ..........................................................66
2.
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI .................................................67
3.
INFORMAZIONI ESSENZIALI...............................................................................................................72
4.
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA AMMETTERE ALLA
NEGOZIAZIONE .........................................................................................................................................72
5.
CONDIZIONI DELL’OFFERTA ...............................................................................................................77
6.
AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE .....................................................................................79
7.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................79
Appendice E: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Subordinate TIER II..................................................81
2
Sezione 1
Dichiarazione di Responsabilità
SEZIONE 1
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ
1.
PERSONE RESPONSABILI
1.1.
Indicazione delle persone responsabili
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede in Fossano, via Roma n.122, si assume la
responsabilità dei dati e delle informazioni contenute nel presente Prospetto di Base.
1.2.
Dichiarazione di responsabilità
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede in Fossano, via Roma n.122, avendo adottato
tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, attesta che le informazioni contenute nel
Documento di Registrazione sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non
presentano omissioni tali da alterarne il senso.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
(Grand’Uff. Prof. Giuseppe Ghisolfi)
3
Sezione 2
Descrizione Generale del Programma
SEZIONE 2
DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA
1.
Il Programma di emissione:
L’Amministrazione ha approvato il programma di emissione stabilendo il limite di emissione di
obbligazioni per il periodo di dodici mesi dalla data di approvazione del prospetto, definendo
inoltre di emettere tali prestiti alla pari.
È stato inoltre confermata al Comitato Esecutivo la facoltà di dare corso, nell’ambito del
presente programma, all'emissione di prestiti obbligazionari con le caratteristiche sopracitate
secondo i quantitativi ritenuti adeguati e fino al massimale di €.250.000.000 per le
Obbligazioni Senior (Plain Vanilla) e di €.20.000.000 per i prestiti Subordinati TIER II,
stabilendo le condizioni ritenute coerenti con l'andamento del mercato, da inserire nel modello
di condizioni definitive di ciascun prestito, e determinando il relativo regolamento di emissione.
Il Prospetto di Base sarà valido per un periodo di massimo di 12 mesi dalla data di
approvazione da parte della CONSOB e consta di:
-
Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli strumenti finanziari
oggetto di emissione
Documento di Registrazione, che contiene informazioni dell’Emittente
Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi di ogni singola
tipologia di prestito.
Le Condizioni Definitive conterranno i termini e le condizioni specifiche degli strumenti
finanziari di volta in volta emessi e le condizioni della singola offerta, e saranno redatte
secondo il modello presentato nel presente documento nelle sezioni relative a ciascun tipo di
obbligazione. Tali documenti saranno messi a disposizione il giorno antecedente quello di inizio
dell’offerta presso gli sportelli della Cassa, pubblicate sul sito internet www.crfossano.it e
contestualmente inviate alla Consob.
Alle Condizioni Definitive verrà allegata la Nota di Sintesi relativa alla specifica emissione.
4
Sezione 3
Nota di Sintesi
SEZIONE 3
NOTA DI SINTESI
La Nota di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Questi
Elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7).
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione all’Emittente e alla
tipologia di strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati,
la sequenza numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi
debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente, può
accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni
Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione
“non applicabile”.
SEZIONE A
A.1
– INTRODUZIONE ED AVVERTENZE
Introduzione e
Avvertenze
La presente Nota di Sintesi è un documento che riassume le
caratteristiche essenziali dell’Emittente e degli strumenti finanziari
nonché i rischi associati agli stessi. Si avverte, quindi, che:
- essa va letta come un’introduzione al Prospetto di Base;
- qualunque decisione di investire nelle Obbligazioni dovrebbe
basarsi sull’esame del relativo Prospetto di Base nella sua
interezza, compresi i documenti in esso incorporati mediante
riferimento;
- qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in
merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l’investitore
ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale
degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del
Prospetto prima dell’inizio del procedimento;
- la responsabilità civile incombe solo sull’Emittente, quale
soggetto che ha presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue
eventuali traduzioni, ma soltanto se la stessa Nota risulti
fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre
parti del Prospetto o non offra, se letta insieme con le altre parti
del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli
investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle
Obbligazioni.
A.2
Consenso
all’utilizzo
del Prospetto
di Base
SEZIONE B
Non applicabile. L’Emittente non acconsente all’utilizzo del
Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni
da parte di intermediari finanziari.
– EMITTENTE
B.1
Denominazione
legale e
commerciale
Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. (“Cassa” o “Emittente”)
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091, ABI 06170
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO:
P. IVA n. 00166910042
B.2
Forma giuridica
e legislazione
La Cassa è costituita in forma di Società per Azioni ai sensi del
diritto italiano, secondo il quale opera.
Nello svolgimento dell’attività bancaria è soggetta alla vigilanza
della Banca d’Italia ed al rispetto della Legge e dei Regolamenti
italiani.
5
Sezione 3
Nota di Sintesi
Domicilio
legale e
Recapiti
La sede sociale della Cassa si trova in via Roma 122, Fossano (CN)
Telefono:
0172 6901
Fax:
0172 60553
E.mail:
[email protected]
E mail certificata: [email protected]
Descrizione
delle tendenze
note
riguardanti
l’Emittente e i
settori in cui
opera
Appartenenza
ad un Gruppo
L’Emittente dichiara che non si è a conoscenza di informazioni su
tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
della Cassa almeno per l’esercizio in corso.
B.9
Previsione /
Stime di utili
Non Applicabile L’ Emittente non fa una stima o previsione degli
utili.
B.10
Descrizione
della natura di
eventuali rilievi
contenuti nella
relazione di
revisione
relativa alle
informazioni
finanziarie
degli esercizi
passati
Informazioni
Finanziarie
riguardanti le
Attività e le
Passività, la
situazione
finanziaria e i
profitti e le
perdite
dell’Emittente
Non applicabile.
I Bilanci degli esercizi 2013 e 2014 sono stati sottoposti a revisione
contabile dalla società BAKER TILLY REVISA Spa con Sede a
Torino, Via XX Settembre n. 3 (iscritta all’Albo Speciale delle
Società di Revisione con delibera Consob n. 689 del 26/04/1980),
la quale ha espresso un giudizio senza rilievi e senza richiamo di
informativa.
B.4b
B.5
B.12
Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente
a gruppi bancari.
Si riporta di seguito una selezione sintetica dei principali dati
economici, finanziari e patrimoniali nonché degli indici di rischiosità
creditizia relativi all’Emittente, tratti dall’ultimo Bilancio chiuso al
31/12/2014 e rapportati ai risultati dell’anno precedente.
Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza
(dati in migliaia di euro)
Ratios Patrimoniali
(Basilea 3)
Fondi propri
- capitale primario di classe 1
- capitale di classe 2
135.986
Ratios Patrimoniali
(Basilea 2)
Patrimonio di Vigilanza
117.259
- Patrimonio di Base
31/12/14 Minimo1
18.727
- Patrimonio supplementare
Core Tier One Capital
Ratio
Tier One Capital Ratio
CET 1 Capital Ratio
10,49%
7,00%
TIER I Capital Ratio
10,49%
8,50% (patrimonio di base/attività
31/12/13
96.259
96.182
77
9,65%
9,65%
ponderate per il rischio)
Total Capital Ratio
12,17%
Total Capital Ratio
10,50% (patrimonio di vigilanza /
Attività ponderate per il
1.117.413
rischio (RWA)
Totale attivo
1.966.841
Rapporto RWA /
56,81%
Totale Attivo
Leverage Ratio
5,894%
1.
attività ponderate per il
rischio)
Attività ponderate per il
rischio (RWA)
Totale Attivo
Rapporto RWA /
Totale Attivo
Leverage Ratio
9,66%
996.400
1.822.334
54,68%
nd
Incluso il buffer di 2,50 per la conservazione del capitale.
Indicatori di Rischiositá Creditizia
Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi
Dati2 di
Dati2 di
31/12/14 sistema 31/12/13 sistema
31/12/14
31/12/13
4,77%
8,60%
2,26%
7,70%
6
Sezione 3
Nota di Sintesi
2,37%
nd
1,18%
nd
Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto
20,52%
nd
10,36%
nd
Rapporto di copertura delle sofferenze
52,50%
52,10%
49,17%
48,50%
Partite deteriorate lorde/impieghi lordi
9,98%
16,80%
8,22%
Partite deteriorate nette/impieghi netti
6,57%
nd
5,96%
15,90%
nd
Costo del Rischio 1
Rapporto di copertura delle partite
deteriorate
4,32%
nd
2,81%
nd
36,87%
36,50%
29,48%
31,50%
Rapporto sofferenze nette/crediti netti
1.
Il Costo del Rischio è inteso come il rapporto fra Rettifiche su crediti e ammontare
dei Crediti Netti.
2.
I Dati sono riferiti alla categoria delle Banche Minori rilevata dal “Rapporto sulla
stabilità finanziaria” della Banca d’Italia (n.1/2014 e n.1/2015).
Composizione dei crediti deteriorati
(dati in migliaia di euro)
Crediti
Deteriorati
Sofferenze
2014
2013
Esposizioni
Esposizioni Esposizioni
Esposizioni
Rettifiche
Rettifiche
Lorde
nette
Lorde
nette
53.150
27.903
25.247
24.958
12.272
12.687
Incagli
Crediti
ristrutturati
Crediti
scaduti
oltre 90
giorni lordi
43.950
12.400
31.550
40.505
13.812
26.693
1.436
150
1.286
1.666
62
1.604
12.557
507
12.050
23.744
641
23.103
Principali dati di Stato Patrimoniale
(dati in migliaia di euro)
31/12/14
31/12/13
Debiti
1.813.644
1.665.130
Crediti
1.250.731
1.202.569
Attività Finanziarie
661.790
572.850
Patrimonio netto
123.059
122.417
Capitale sociale
Totale Attivo
31.200
31.200
1.966.841
1.822.334
31/12/14
31/12/13
-213.807
-223.448
Posizione Interbancaria netta
Principali dati di Conto Economico
(dati in migliaia di euro)
31/12/2014 31/12/2013
Var%
Margine di interesse
28.463
28.241
0,79%
Margine di intermediazione
51.580
55.230
-6,61%
-17,03%
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi Operativi
Utile lordo dell'operatività corrente1
Utile netto d'esercizio1
1.
32.870
39.618
-20.068
- 20.242
- 0,86%
12.802
19.736
-35,13%
5.669
11.897
-52,35%
Si precisa che il risultato economico del 2013 era influenzato dalla rivalutazione
della quota di partecipazione della Cassa in Banca d’Italia, che ha rappresentato
un componente straordinario di reddito pari a circa 9 milioni (al netto delle
imposte).
Rischio di Concentrazione e Grandi Rischi
31/12/2014
Grandi rischi/impieghi netti
Numero clienti
Esposizioni verso Grandi Rischi
Grandi rischi/Patrimonio di Vigilanza
31/12/2013
3,67%
6,37%
4
7
39.147
58.660
28,79%
60,93%
7
Sezione 3
Nota di Sintesi
Esposizione dell’Emittente al Rischio di Tasso
Descrizione
31/12/2014
Variazione valore economico per shock di 200 pb
210
Patrimonio di vigilanza
135.986
Indice di rischiosità
0,15%
Soglia di attenzione
20,00%
Indicatori di Liquidità
31/12/2014 31/12/2013
LDR - Loan to Deposit Ratio
LCR - Liquidity Coverage Ratio
NSFR - Net Stable Funding Ratio
75%
82%
241%
87%
97,51%
100%
La normativa prudenziale BASILEA 3 prevede per i suddetti indicatori i seguenti
minimi:
LCR
60,00% dal 01/10/2015 e 100% dal 01/01/2018
NSFR
L’accordo di Basilea ha previsto un limite del 100% a partire dal
01/01/2018, ma al momento la normativa comunitaria (CRR) non
prevede un requisito minimo.
Operazioni di Rifinanziamento Presso BCE
Si riporta di seguito la situazione al 31/05/2015 dei finanziamenti erogati alla Cassa
dalla Banca Centrale Europea suddivisi in base alla loro scadenza.
Tipologia
Operazioni di finanziamento a Breve Termine
Operazioni di finanziamento a Lungo Termine (TLTRO)
Quantità
70.000.000
70.000.000
70.000.000
70.000.000
54.500.000
€
€
€
€
€
Scadenza
17/06/2015
25/06/2015
30/07/2015
27/08/2015
26/09/2018
L’Emittente dichiara che dalla data dell’ultimo Bilancio sottoposto a
revisione (cui fanno riferimento i dati sopra citati), non si sono
verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive
dell’Emittente.
La Cassa dichiara inoltre che a far data dal 31/12/2014, non si
sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria
o commerciale della stessa.
B.13
Fatti recenti
rilevanti per la
valutazione
della solvibilità
dell’Emittente
L’Emittente dichiara che nessun fatto verificatosi di recente nel
corso dell’attività della Cassa è sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità.
B.14
Dipendenza da
altri soggetti
all’interno del
gruppo.
Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente
a gruppi bancari.
B.15
Descrizione
delle principali
attività
dell’Emittente
Ai sensi di quanto prevede l’art. 4 del proprio Statuto la società ha
per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle
sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle
disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi bancari e
finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o
comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale.
B.16
Informazioni
inerenti il
controllo
diretto o
indiretto
dell’Emittente
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa non appartiene a nessun
Gruppo Bancario ed è controllata dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Fossano che detiene, alla data di approvazione del
presente documento il 76,92% del Capitale Sociale.
L’Emittente, inoltre, non detiene partecipazioni di controllo in altre
società.
8
Sezione 3
Nota di Sintesi
La Cassa è totalmente indipendente da altri soggetti, non esistendo
a riguardo vincoli contrattuali o di altra specie che possano
limitarne l’autonomia.
B.17
Rating
dell’Emittente
e dello
strumento
finanziario
SEZIONE C
Non applicabile. Alla data di approvazione del Prospetto di Base la
Cassa di Risparmio di Fossano SpA non ha rating, così come le
Obbligazioni emesse nell’ambito del presente programma.
– STRUMENTI FINANZIARI
C.1
Tipo, classe e
codice ISIN
degli
Strumenti
Finanziari
offerti
I Titoli oggetto del presente Prospetto di Base sono rappresentati
dalle Obbligazioni:
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Variabile”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Misto”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa Step-Up”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa Obbligazioni Subordinate TIER
II a Tasso Fisso”
Il codice ISIN (International Security Identification Number)
dell’emissione è [•]
C.2
Valuta di
Emissione
Restrizione alla
libera
trasferibilità
degli strumenti
finanziari
Diritti e
Ranking
connessi agli
strumenti
finanziari
Le obbligazioni e le cedole corrisposte sono denominate in Euro.
C.5
C.8
Non esistono restrizioni imposte dalle condizioni di emissione alla
libera trasferibilità delle obbligazioni.
Le obbligazioni sono soggette alla Legge Italiana e incorporano i
diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa
categoria e quindi segnatamente il diritto alla percezione delle
cedole di interesse alle date di pagamento ed al rimborso del
capitale alla data di scadenza.
I titoli definiti come:
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Variabile”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Misto”
“Cassa di Risparmio di Fossano Spa Step-Up”
sono obbligazioni Senior (di tipo Plain vanillia). Per tali strumenti di
investimento non esistono clausole di subordinazione. Pertanto i
possessori di tali obbligazioni, in caso di liquidazione dell’Emittente
saranno qualificati come creditori ordinari per la quota del titolo, in
maniera privilegiata rispetto ai possessori di capitale di classe I e
II, fatto salvo quanto indicato nella sezione D, paragrafo D.3
“Principali
rischi
specifici
per
gli
Strumenti
Finanziari”,
sottoparagrafo “Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri
strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi” del presente
documento, in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti
di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
I titoli “Cassa di Risparmio di Fossano Spa Obbligazioni
Subordinate TIER II a Tasso Fisso” costituiscono invece passività
subordinate dell’Emittente, così come classificate in base alle
vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia.
Le Obbligazioni Subordinate sono di tipo Tier II (passività
subordinate di 2° livello) ai sensi e per gli effetti delle disposizioni
contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei
Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 62, 63 e 77 del
9
Sezione 3
Nota di Sintesi
Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le
imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca
d’Italia n.285 del 20 dicembre 2013 “Applicazione in Italia del
regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e della direttiva 2013/36/UE
(CRD4)”, Parte II, Capitolo I. In caso di liquidazione dell’Emittente,
i diritti dei possessori delle Obbligazioni Subordinate Tier II relativi
agli interessi residui nonché al rimborso del capitale saranno
soddisfatti solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri
creditori non ugualmente subordinati.
In particolare i possessori delle Obbligazioni Subordinate Tier II
parteciperanno alla ripartizione dell’attivo, successivamente ai
creditori privilegiati e chirografari e, soltanto se residua un attivo,
potranno partecipare in misura proporzionale con i titolari di tutte
le emissioni obbligazionarie dell’Emittente parimenti subordinate
presenti alla data di liquidazione. Pertanto l’investitore potrebbe
incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito, nel
caso in cui la liquidità dell’Emittente non fosse sufficiente per
rimborsare, anche solo parzialmente, le Obbligazioni Subordinate
Tier II.
C.9
Tasso di
interesse
nominale e
disposizioni
relative agli
interessi da
pagare
TASSO FISSO
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a
tasso fisso pari a [•].
L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale
il suddetto tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale
(il “Tasso Annuo Lordo”) che resterà costante per tutta la durata
del prestito.
Con riferimento al presente Prospetto di Base, si precisa inoltre che
questa è l’unica tipologia di Tasso applicabile per l’emissione di
Prestiti Subordinati.
TASSO VARIABILE
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a
tasso variabile.
L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale
un tasso di interesse variabile espresso in percentuale (il “Tasso di
Interesse”) che sarà determinato applicando al parametro di
indicizzazione [•], arrotondato al centesimo superiore, l’eventuale
spread prestabilito espresso in termini percentuali pari a [•].
L’Emittente stabilisce inoltre il valore della prima cedola (la “Prima
Cedola”) in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione e
pari a [•].
TASSO MISTO
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a
tasso predeterminato costante, nel periodo a tasso fisso, e a tasso
indicizzato, nel periodo a tasso variabile.
L’importo delle cedole, nel periodo a tasso fisso, sarà calcolato
applicando al Valore Nominale un tasso di interesse annuo lordo
espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) pari a [•].
Nel periodo a tasso variabile, l’importo della cedola annua è
calcolata applicando al parametro di indicizzazione [•] l’eventuale
spread prestabilito espresso in termini percentuali pari a [•],
arrotondando l’importo al centesimo superiore.
L’Emittente stabilisce il valore delle cedole a tasso fisso in misura
indipendente dal Parametro di Indicizzazione nelle misure
sopraindicate.
STEP UP
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a
tasso fisso crescente (step up) come di seguito specificato [•].
10
Sezione 3
Nota di Sintesi
L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale
i tassi di interessi annui lordi espressi in percentuale (il “Tasso
Annuo Lordo”) sopraindicati.
Parametro di
Indicizzazione
Il Parametro di Indicizzazione è il tasso Euribor a 3 o 6 mesi, in
funzione della periodicità del pagamento delle cedole trimestrali o
semestrali, oppure il tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla
Banca Centrale Europea (di seguito TUR BCE).
L’Euribor è il tasso lettera sul mercato interno dell’Unione Europea
dei depositi bancari, rilevato dalla Federazione Bancaria Europea
(FBE) – calcolato secondo la convenzione ACT/360 e pubblicato sui
maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario
nonché sul sito www.euribor-ebf.eu.
Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato
in base al suddetto Tasso Euribor/360 rilevato sul quotidiano Sole
24 ORE con valuta pari al primo giorno di godimento della nuova
cedola, arrotondato al centesimo superiore.
Nel caso in cui il primo giorno di godimento della cedola fosse
festivo il parametro di indicizzazione sarà rilevato con valuta pari al
primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se
nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per
ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della cedola verrà
determinato rilevando il tasso Euribor a partire dal giorno
successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. In
ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo.
Il TUR – BCE viene stabilito dalla Banca Centrale Europea ed è il
tasso che viene applicato alle principali operazioni di mercato
aperto, a breve o a lungo termine, erogate dalla BCE alle banche.
Viene stabilito in occasione delle riunioni periodiche dell’istituto di
vigilanza ed aggiornato con periodicità mensile.
Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato
in base al suddetto TUR rilevato sul sito della BCE
(www.ecb.europa.eu) con valuta pari al primo giorno di godimento
della nuova cedola.
Eventi di
turbativa
Nell’ipotesi di mancata pubblicazione o di soppressione delle
quotazioni ovvero della stessa forma tecnica oggetto di quotazione,
nonché nell’ipotesi di revisione delle caratteristiche sostanziali del
parametro prescelto per l’indicizzazione del titolo, l’Emittente si
riserva la facoltà di individuare un parametro sostitutivo, di
analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili
di mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento
del parametro originariamente prescelto.
Nome ed
indirizzo del
responsabile
del calcolo
Frazionamento
Il calcolo delle cedole è affidato alla Cassa di Risparmio di Fossano
Spa.
Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza [•]
(“scadenze degli interessi”).
Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le
seguenti:
TRIMESTRALI:
Cedola Annuale /4
SEMESTRALI:
Cedola Annuale /2
ANNUALI:
Cedola Annuale /1
La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita
all’anno commerciale di 360 giorni.
Data di
Emissione e
Data
La data di emissione è [•].
La data di godimento intesa come il giorno a decorrere da quale
cominciano a maturare gli interessi è [•].
11
Sezione 3
C.10
C.11
Nota di Sintesi
Godimento
L’Agente di Calcolo è la Cassa di Risparmio di Fossano Spa.
Data di
scadenza e
modalità di
ammortamento
del prestito
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione il [•]
(“data di scadenza”), fatto salvo quanto previsto dallo strumento
del Bail-in.
Per quanto riguarda le sole Obbligazioni subordinate, in caso di
liquidazione dell’Emittente verranno rimborsate successivamente
alle obbligazioni ordinarie, ai creditori privilegiati e chirografari.
Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte
dell’Emittente.
Termine di
prescrizione
I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente,
per quanto concerne gli interessi decorsi cinque anni dalla data di
scadenza delle cedole e, per quanto concerne il capitale, decorsi
dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile.
Spiegazione
della
componente
derivata
Domanda di
ammissione
alla
negoziazione
Non applicabile. Le obbligazioni di cui al presente programma non
presentano nessuna componente derivata.
SEZIONE D
D.2
Non applicabile. Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano
Spa non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla
negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi
Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici.
L’Emittente si riserva la facoltà di eseguire operazioni di
compravendita delle obbligazioni emesse nell’ambito del servizio di
negoziazione in conto proprio.
– RISCHI
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi specifici
per l’Emittente
Nel valutare l’opportunità di effettuare l’investimento in una delle
obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l’investitore
dovrà tenere in considerazione, tra l’altro, i fattori di rischio relativi
all’Emittente di seguito sinteticamente esposti.
- Rischio connesso con la Crisi Economico/Finanziaria
Generale
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono
influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica
dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità, dalle
prospettive di crescita e dall’affidabilità creditizia del Paese in cui
la Banca opera, nonché della così detta “Area Euro” di cui fa
parte.
- Rischio di Credito
Il rischio di credito è connesso al deterioramento delle posizioni
creditorie vantate nei confronti della clientela. Il Rischio di
Credito rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a
83.497 migliaia di euro (importi ponderati secondo la normativa
prudenziale Basilea 3).
Un eventuale peggioramento della situazione complessiva del
mercato può comportare maggiori rettifiche di valore sui crediti
e generare quindi un impatto negativo sulla situazione
economico-patrimoniale dell’Emittente.
- Rischio
relativo
all’assenza
del
credit
spread
dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per
l’Emittente, non è possibile determinare un valore di credit
spread (inteso come differenza tra il rendimento di
un’obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il
tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a
consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità
12
Sezione 3
Nota di Sintesi
dell’Emittente
- Rischio relativo al deterioramento della qualità del credito
Il rischio relativo alla possibilità del peggioramento degli indici
relativi ai crediti deteriorati.
Con specifico riferimento alla situazione della Cassa, la
classificazione e la valutazione dei crediti vengono effettuate nel
rispetto dei principi di massima prudenza, formalizzati nel
regolamento interno approvato dall’Amministrazione.
Nel corso dell’ultimo anno per il perdurare della crisi economica
si è assistito ad un significativo incremento dei crediti deteriorati
con un conseguente peggioramento degli indicatori di rischiosità
che continuano tuttavia a risultare migliori degli indici sistemici
generali ed in particolare di quelli riferiti a istituti di dimensioni
analoghe alla Cassa.
Le rettifiche di valore sui crediti sono state superiori ai 18 milioni
di Euro (+19,85% rispetto al 31/12/2013) e garantiscono, tra
l’altro, un miglioramento nel rapporto di copertura dei crediti in
sofferenza e dei crediti deteriorati in generale.
L’applicazione di criteri di valutazione indirizzati alla massima
prudenza permette di prevedere con maggiori probabilità la
realizzazione di riprese di valore nell’ambito delle procedure
esecutive attivate per il recupero dei crediti.
- Rischio di Mercato e di Tasso
Le componenti di rischio in oggetto sono collegate al portafoglio
di negoziazione, o trading book, per quanto concerne il rischio di
mercato ed al portafoglio bancario, o banking book, per quanto
attiene invece al rischio di tasso.
Il rischio di mercato è il rischio derivante dalla variazione del
valore di mercato (per effetto di movimento dei tassi d’interesse
e delle valute) a cui è esposta la Cassa per gli strumenti
finanziari di proprietà.
Nel portafoglio degli strumenti finanziari di proprietà della Cassa
non sono presenti titoli in divisa diversa dall’Euro (ad eccezione
degli strumenti finanziari emessi in Lire italiane) al fine di
escludere i rischi di cambio.
Inoltre, la tipologia dei titoli presenti nel portafoglio della Cassa
al 31/12/2014 risulta essere sostanzialmente Bilanciata fra tassi
fissi e tassi variabili, con una prevalenza dei secondi sulle
scadenze più lunghe al fine di ridurre l’incidenza dei rischi legati
all’andamento dei tassi.
In particolare al 31/12/2014 risultano in portafoglio titoli di stato
a tasso fisso ed a tasso variabile (per un totale di circa il 41%)
che espongono la Cassa al rischio nei confronti di un ipotetico
default dello Stato Italiano.
Il rischio di mercato rilevato al 31/12/2014 ammonta
complessivamente a 1.758 euro ed è collegata ai Titoli
classificati nel portafoglio per la negoziazione, che rappresentano
una percentuale non significativa del Totale del Portafoglio Titoli.
Per quanto concerne il Rischio Tasso di interesse sul portafoglio
bancario (Banking Book) dell’Emittente, al 31/12/2014 questo si
attesta a poco più di 218mila euro.
- Rischio di liquidità dell’Emittente
Il rischio di liquidità è definibile come il rischio che la Cassa non
riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi
giungono a scadenza. In particolare il rischio di liquidità
potrebbe causare perdite economiche per l’Emittente derivanti
non solo dall’applicazione di tassi più elevati necessari per
garantire il reperimento dei fondi necessari a far fronte ai propri
13
Sezione 3
Nota di Sintesi
impegni ma anche dalle perdite che l’Emittente potrebbe subire
nel disinvestimento delle proprie attività.
Tali situazioni potrebbero insorgere a causa di circostanze
indipendenti dal controllo dell’Emittente, come una generale
turbativa di mercato o anche dalla percezione che l’Emittente o
altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio
di liquidità.
La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni
finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento
dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue
tradizionali fonti di liquidità.
- Rischio di assenza di rating dell’Emittente
La Cassa è sprovvista di rating pertanto l’investitore non dispone
di giudizi sintetici sull’affidabilità creditizia e sulla solvibilità
dell’Emittente.
- Rischio Operativo
L’Emittente, al pari degli altri Istituti Bancari, è esposto al rischio
operativo inteso come il rischio di subire perdite derivanti
dall’inadeguatezza o dalle disfunzioni di procedure, risorse
umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni.
- Rischio connesso alla presenza di procedimenti giudiziari
e/o contenziosi
É il rischio di subire delle perdite economiche derivanti dalla
gestione dei Reclami della Clientela e dal giudizio avverso in
procedimenti giudiziari e/o arbitrali intentati contro la Cassa. A
fronte dei principali rischi quali, tra gli altri, le richieste per.
revocatorie fallimentari ed i reclami della clientela per l’acquisto
di bond dichiarati in default sono stati effettuati accantonamenti
al Fondo per Rischi e oneri che ammonta al 31/12/2014 a 1.712
migliaia di euro. Si evidenzia che alla data di approvazione del
prospetto non sono presenti in capo all’Emittente rischi derivanti
da procedimenti giudiziari che possano compromettere la
solvibilità dell’Emittente e non consentire l’adempimento delle
obbligazioni nei confronti degli investitori.
- Rischio connesso ai livelli di patrimonializzazione della
banca
La nuova normativa prudenziale ha previsto un insieme di regole
tese, tra l’altro, ad accrescere la qualità e la quantità del
patrimonio delle Banche.
In particolare ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali
è stato aggiunto il “Buffer di Conservazione del Capitale” che
rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del
capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali
di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del
mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed
evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.
- Rischio Connesso all’evoluzione della Regolamentazione
del Settore Bancario e Finanziario
L’Emittente, nella sua qualità di Banca, è sottoposta a
un’articolata regolamentazione nonché all’attività di vigilanza
attuata dalle Istituzioni preposte (in particolare Banca d’Italia e
Consob). A partire dal 1/1/2014, la Normativa di Vigilanza è
stata modificata in base alle disposizioni derivanti dai c.d.
accordi di Basilea III finalizzati all’ottenimento di un significativo
rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, al contenimento
del grado di leva finanziaria e all’introduzione di policy e regole
per l’attenuazione del rischio di liquidità per gli istituti di credito.
14
Sezione 3
Nota di Sintesi
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti
patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase
transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via
crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli
contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari
almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1
Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total Capital ratio pari
almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio
(tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”,
vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione
obbligatoria).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III
prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve
termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come
obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di
liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un
periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un
indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o
“NSFR”), introdotto per garantire che attività e passività
presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l’indicatore “LCR” è previsto un valore minimo del 60% a
partire dal 1° ottobre 2015, con un minimo in progressivo
aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018;
- per l’indicatore “NSFR”, è prevista una soglia minima del 100%
da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018.
Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio,
introduce a partire dal 1° gennaio 2015 un indicatore minimo di
leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del totale
attività con l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage
delle banche ed evitare che i metodi usati per la stima dei
coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi
il fabbisogno di capitale.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un
regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli
impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero
essere significativi.
Si evidenzia inoltre la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento
Europeo e del Consiglio entrata in vigore il 1° gennaio 2015, il
cui recepimento a livello nazionale è tuttora in corso, in ordine
all’istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi
degli enti creditizi e delle imprese d’investimento (Bank
Recovery and Resolution Directive – BRRD) che si inserisce nel
contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione
delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi introdotti da questa
Direttiva, risalta l’introduzione di strumenti e poteri che le
Autorità nazionali (preposte alla risoluzione delle crisi degli enti
creditizi) possono adottare per garantire la continuità delle
funzioni essenziali dell’ente, limitando l’impatto del dissesto
sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i
contribuenti fino alla risoluzione della crisi.
Fra gli strumenti introdotti, si evidenzia il passaggio da un
sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d.
bail-out) ad un sistema (cd. bail-in) in cui le perdite vengono
invece trasferite agli azionisti, ai detentori di debito subordinato,
non subordinato e non garantito ed infine ai depositanti per la
parte eccedente Euro 100.000 che costituisce la quota massima
garantita dei depositi.
Nel caso venisse applicato lo strumento del “bail-in” i
15
Sezione 3
Nota di Sintesi
sottoscrittori delle obbligazioni potrebbero quindi subire la
svalutazione (fino all’azzeramento) del valore nominale, nonché
la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in
assenza
di
una
formale
dichiarazione
di
insolvenza
dell’Emittente. Tale strumento troverà piena applicazione al più
tardi il 1° gennaio 2016 e troverà applicazione in ogni caso
anche alle obbligazioni già in circolazione anche se emesse
prima della data di decorrenza della suddetta normativa.
Inoltre, ove ne ricorrano i presupposti, le Autorità potranno
chiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico, di cui al
Regolamento UE n. 806/2014 del Parlamento e del Consiglio
Europeo, finanziato mediante i contributi versati dalle Banche a
livello nazionale.
La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta
eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”
per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di
posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio
2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate
agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi
prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in
corso il processo di recepimento a livello nazionale della
Direttiva.
D.3
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che sono
specifici per gli
strumenti
finanziari.
Si riportano di seguito i rischi dei Prestiti Obbligazionari offerti:
- Rischio Connesso all’utilizzo Del “Bail In” e degli altri
Strumenti di Risoluzione Previsti dalla Direttiva Europea
in tema di Risanamento e Risoluzione degli Enti Creditizi
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and
Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i
poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla
risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di
seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una
situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire
la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al
minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema
finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che
gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca
perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse
stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015,
fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del
“bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato
Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1°
gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere
applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché
emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è
tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale
della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati
dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bailin” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento
del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale
delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli
Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder
svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il
proprio investimento, anche in assenza di una formale
16
Sezione 3
Nota di Sintesi
dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
La Direttiva prevede, relativamente agli strumenti di capitale di
classe 2 (tra cui le obbligazioni subordinate), che nei casi in cui
l’Ente si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e prima
che sia avviata qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le
Autorità siano obbligate ad esercitare senza indugio il potere di
svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi in
strumenti di capitale.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni
e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli
interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi
divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un
periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità
dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo
l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di
insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti
rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità
potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale
aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in
strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno
svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale
di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti
subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi
stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il
valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche
delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte
di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o
convertirle in capitale.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato
sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva, quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso
degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività
della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività,
diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore
di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare,
pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra
Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario
debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto
giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo
ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario
debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di
credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi,
attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la
sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea,
potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli
strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i
presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di
Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto
17
Sezione 3
Nota di Sintesi
dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il
“Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del
Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo
di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico.
In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune
categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto
di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il
Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a
risoluzione.
- Rischio di Credito per l’Investitore
L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diventa finanziatore
dell’Emittente e quindi si assume il rischio che l’Emittente non
sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli
interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza.
- Rischio di assenza di garanzie specifiche
I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti
dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il rimborso del
Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da
garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni
relativi all’assunzione di garanzie.
- Rischio collegato alla vendita del titolo prima della
scadenza
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima
della loro naturale scadenza, potrebbe trovarsi nell’impossibilità
di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a condizioni
economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori
sottoelencati:
- Rischio di Liquidità
Si riferisce alla difficoltà o all’impossibilità di non poter effettuare
il disinvestimento per le seguenti motivazioni:
- le obbligazioni non sono negoziabili presso nessun mercato
regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di
Negoziazione né presso Internalizzatori Sistematici
- l’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto
non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare
qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta
dell’investitore. Tuttavia l’Emittente si riserva la facoltà di
negoziare le obbligazioni in conto proprio praticando un
prezzo in linea con i principi della Policy di Trasmissione ed
Esecuzione degli ordini (prezzi di mercato calcolati facendo
riferimento ai rendimenti di strumenti finanziari analoghi alle
obbligazioni della Cassa per caratteristiche e durata residua
cui verrà applicato uno spread creditizio).
Per quanto riguarda in specifico i prestiti obbligazionari
subordinati, oltre ai fattori sopraindicati, l’investitore deve
considerare anche i seguenti rischi:
- il riacquisto delle obbligazioni prima della scadenza è
subordinato
al
rilascio
dell’autorizzazione
da
parte
dell’Autorità di Vigilanza e al rispetto di limiti quantitativi
stabiliti dalla normativa.
- l’applicazione di un importo minimo negoziabile (pari a quello
di sottoscrizione) potrebbe limitare la possibilità di vendita
del titolo prima della scadenza
- Rischio di Tasso
Le variazioni dei tassi di interesse determinano una modifica del
valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. In
particolare un aumento dei tassi di interesse potrebbe
18
Sezione 3
Nota di Sintesi
determinare una diminuzione del prezzo delle obbligazioni con
conseguente possibilità di incorrere in svantaggiose condizioni di
vendita da parte dell’Investitore.
- Rischio connesso al Deterioramento del merito di credito
dell’Emittente
L’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in
considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e
finanziaria dell’Emittente.
- Rischio connesso alla presenza di Costi/Commissioni
Inclusi nel Prezzo di Emissione
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza,
l’eventuale presenza di costi/commissioni potrebbe comportare
un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di
emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di
mercato.
Si segnala Inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può
comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello
offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del titolo e
profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni.
- Rischio correlato alla presenza di Conflitti di Interesse
La Cassa potrebbe trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse in
quanto vi è coincidenza dell’Emittente con il collocatore, con il
negoziatore in conto proprio e con l’agente di calcolo.
- Rischio di modifica del Regime Fiscale dei Titoli
Non è possibile prevedere se il regime fiscale subirà delle
modifiche durante la vita delle obbligazioni né è possibile
escludere che, in caso di modifiche, i valori netti indicati nelle
Condizioni Definitive possano discostarsi anche sensibilmente da
quelli che saranno effettivamente applicabili alle obbligazioni in
corrispondenza delle date di pagamento delle cedole.
- Rischio correlato all’assenza di Rating dei Titoli e
dell’Emittente
Gli Strumenti Finanziari emessi dalla Cassa sono sprovvisti di
rating, pertanto l’investitore non dispone di un giudizio sintetico
sulla rischiosità dello strumento finanziario ed in particolare sulla
probabilità che alla scadenza non venga rimborsato.
- Rischio
di
assenza
di
informazioni
successive
all’emissione del prestito obbligazionario
Non sono previste informazioni successive all’emissione dello
strumento finanziario.
- Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione
rispetto al rendimento di un titolo di stato
Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni (in
regime di capitalizzazione composta), al lordo e al netto
dell’effetto fiscale, potrebbe anche risultare inferiore rispetto al
rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata
residua similare.
Rischi specifici in caso di Emissioni a Tasso Variabile o Misto:
- Rischio di andamento sfavorevole del parametro di
indicizzazione
Il rendimento cedolare può variare in maniera sfavorevole al
sottoscrittore al variare dell’andamento del parametro di
indicizzazione.
- Rischio di spread negativo
Il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread
19
Sezione 3
Nota di Sintesi
negativo) rispetto al rendimento del parametro di riferimento
(tasso Euribor o TUR-BCE). In ogni caso la cedola non potrà
avere valore negativo.
- Rischio di Eventi di Turbativa o Straordinari Riguardanti il
Parametro di Indicizzazione
In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto al verificarsi di
eventi di turbativa o straordinari del parametro di indicizzazione
ad una data di determinazione, l’agente di calcolo si riserva la
facoltà di individuare un parametro sostitutivo, anche di analoga
natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di
mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento
del parametro originariamente prescelto.
Rischi specifici
Subordinazione:
in
caso
venga
a
valere
la
clausola
di
- Rischio correlato alla subordinazione dei Titoli
In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali
dell’Emittente, l’investitore potrebbe incorrere in una perdita,
anche totale, del capitale investito. Gli Obbligazionisti saranno
infatti rimborsati, in concorso con gli altri creditori aventi pari
grado di subordinazione, solo dopo che siano soddisfatti tutti gli
altri creditori dell’Emittente non ugualmente subordinati. In tali
casi la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente
per rimborsare, anche solo parzialmente, le Obbligazioni
subordinate.
- Rischio Mancato Rimborso / Rimborso Parziale
In caso di liquidazione dell’Emittente l’investitore potrebbe
incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito.
- Rischio di non idoneità del confronto delle obbligazioni
con altre tipologie di titoli
Le obbligazioni hanno un grado di rischiosità maggiore rispetto ai
Titoli di Stato italiani ed alle obbligazioni non subordinate
emesse dall’Emittente, pertanto, il confronto con tali titoli
potrebbe risultare non idoneo o non appropriato
- Rischio
connesso
con
l’eventuale
richiesta
alla
Commissione europea da parte dello Stato italiano
dell’autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato”
Dall’inizio della crisi l’attenzione dell’UE si è focalizzata sulla
necessità di un corpus unico di norme sulla risoluzione delle crisi
bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione
europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di
aiuti di Stato agli enti creditizi.
Si ricorda che gli aiuti di Stato per essere concessi devono
essere compatibili con il diritto dell’Unione Europea (cfr. art.
107, par.3, lett.b), del Trattato sul funzionamento dell’Unione
Europea).
Al riguardo si rammenta che la concessione di tali aiuti, ove ne
ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa
“condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli azionisti,
anche da parte di coloro che hanno sottoscritto titoli di debito
subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportano una
compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in
cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione della
Commissione europea relativa all’applicazione, dal 1° agosto
2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di
sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria“, e in
particolare i par. 41-44).
In particolare i detentori di capitale ibrido e di debito subordinato
20
Sezione 3
Nota di Sintesi
dovranno contribuire a ridurre la carenza di capitale nella
massima misura possibile. Tali contributi possono assumere la
forma di una conversione in capitale di base di classe I o di una
riduzione di valore del capitale degli strumenti.
Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo
di riferimento in materia di aiuti di Stato in continua evoluzione,
possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli azionisti e
degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli. Al
riguardo si rinvia a quanto esplicitato al fattore di rischio “Rischio
connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.
SEZIONE E
– OFFERTA
E.2b
Ragioni
dell’Offerta e
impiego dei
proventi
Le obbligazioni di cui al presente programma di emissione saranno
emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte della
Cassa di Risparmio di Fossano Spa.
L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria, al netto di
commissioni e costi, sarà destinato all’esercizio dell’ordinaria
attività bancaria e creditizia.
L’emissione di Prestiti Subordinati ha inoltre la finalità di rafforzare
il patrimonio dell’Emittente.
E.3
Condizioni
L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione.
Destinatari
Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed
esclusivamente sul mercato italiano. L’offerta è indirizzata
esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano
Spa.
Ammontare
L’ammontare totale (l’”Ammontare totale”) massimo del prestito
obbligazionario è stabilito dal Comitato Esecutivo ed è ricavabile
moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse pari a [•] per il
valore nominale di ciascuna di esse pari a [•].
Il taglio minimo (e quindi il controvalore di ciascuna obbligazione),
determinato in sede di delibera dal Comitato Esecutivo, è pari a
[•]. L’organo deliberante potrà altresì definire un importo minimo
di sottoscrizione secondo la formula: “Le sottoscrizioni potranno
essere accolte per un importo minimo pari a €.[•] (pari a n. [•]
obbligazioni), incrementabile di €.[•] (“taglio minimo”) e multipli di
tale valore.”.
L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta,
di aumentare l’ammontare totale tramite una comunicazione
pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet dell’Emittente e,
contestualmente, trasmessa alla Consob.
L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore
all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione.
Prezzo
Il prezzo di emissione delle Obbligazioni della Cassa è pari al 100%
del valore nominale di ogni singola obbligazione ed è pari a €.[•],
senza aggravio di commissioni di sottoscrizione/collocamento a
carico dei sottoscrittori.
Termini
Il periodo di validità dell’offerta è stabilito dal Comitato Esecutivo e
decorre dal [•] fino al [•] (“data di apertura e di chiusura del
collocamento”) salvo proroga o chiusura anticipata del
collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato.
L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il
Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata dell’offerta per il
raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso e/o alla proroga del
termine di chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui
l’Ammontare Totale non risultasse interamente sottoscritto. In tale
21
Sezione 3
Nota di Sintesi
caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso
da pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e
contestualmente trasmesso alla Consob.
Modalità di
sottoscrizione
La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle
Filiali della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista
l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione a distanza;
quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di
apposita modulistica da parte dell’Investitore.
La Cassa di Risparmio di Fossano è responsabile del collocamento e
soggetto collocatore.
L’adesione all’offerta sottoscritta con l’apposito Modulo è
irrevocabile, fatto salvo quanto previsto dall’art. 95-bis del D.Lgs.
58/98 nel caso in cui venga richiesta all’Emittente la pubblicazione
di un Supplemento al presente Prospetto di Base.
E.4
Interessi di
persone fisiche
o giuridiche
partecipanti
all’emissione
Poiché l’Emittente opera anche quale responsabile per il calcolo,
cioè soggetto incaricato della determinazione degli interessi e delle
attività connesse, tale coincidenza di ruoli (Emittente ed agente di
calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di
interessi nei confronti degli investitori.
L’Emittente in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno
emesse nell’ambito del presente programma di offerta si trova in
conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione avente ad
oggetto strumenti finanziari di propria emissione.
La Cassa potrebbe infine trovarsi in una situazione di conflitto di
interessi qualora la stessa assuma la veste di controparte diretta
nel riacquisto delle obbligazioni.
L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di
interesse riscontrabili in capo ai soggetti sopracitati nell’ambito
delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono gestiti
nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare
n.263/2006 di Banca d’Italia che disciplina l’operatività con i
soggetti collegati all’Emittente.
E.7
Spese legate
all’emissione
Non sono previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al
prezzo di emissione.
I costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•].
22
Sezione 4
Fattori di Rischio
SEZIONE 4
FATTORI DI RISCHIO
1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
Con riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente, si rinvia a quanto riportato nel
Documento di Registrazione, (Sezione 5 paragrafo 3).
2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI
Con riferimento ai fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti, si rinvia alle diverse
sezioni del Prospetto di Base che contengono le Note Informative dei relativi prestiti
obbligazionari.
In particolare si invitano gli Investitori a leggere attentamente le sottoindicate sezioni al fine di
comprendere i fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle obbligazioni:
-
Prestiti Obbligazionari Ordinari
Prestiti Obbligazionari Subordinati TIER II
(sezione 6A paragrafo 2)
(sezione 6B paragrafo 2)
23
Sezione 5
Documento di Registrazione
SEZIONE 5
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
1.
PERSONE RESPONSABILI
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede in Fossano, via Roma n.122, rappresentata
legalmente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione nella persona del Grand’Uff. Prof.
Giuseppe GHISOLFI, munito dei necessari poteri ai sensi dell’Art. 26 dello Statuto, si assume la
responsabilità delle informazioni contenute nel presente documento.
L’individuazione delle persone responsabili delle informazioni fornite nel Documento di
Registrazione e la relativa dichiarazione di responsabilità come previsto dal punto 1 dello
schema V allegato al Regolamento 2004/809/CE sono riportate al paragrafo 1.2 della sezione
I.
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in data 27/04/2010 ha conferito alla società BAKER
TILLY REVISA Spa con Sede a Torino, Via XX Settembre n. 3 l’incarico di revisore legale dei
conti, ai sensi del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, per la durata di nove esercizi.
Il suddetto incarico comprende, tra l’altro, la revisione contabile del Bilancio di esercizio
annuale, la revisione del Bilancio semestrale predisposto esclusivamente per la determinazione
dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e la verifica nel corso
dell’esercizio della corretta tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione nelle
scritture contabili ai fatti di gestione.
La società BAKER TILLY REVISA Spa è iscritta all’Albo Speciale delle Società di Revisione con
delibera Consob n. 689 del 26/04/1980.
La società di revisione ha esaminato i Bilanci di esercizio chiusi al 31 dicembre 2013 e 2014
esprimendo un giudizio positivo e senza rilievi.
Le relazioni della società di revisione sono incluse dei Fascicoli dei relativi Bilanci messi a
disposizione del pubblico come indicato nel paragrafo 14 “Documentazione a disposizione del
pubblico” del presente documento a cui si rinvia.
2.1. Dichiarazione di Continuità
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa dichiara che i Revisori Legali dei Conti non si sono
dimessi né sono stati rimossi dall’incarico durante il periodo cui si riferiscono le informazioni
finanziarie relative agli esercizi passati.
24
Sezione 5
3.
Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALL’EMITTENTE
La presente sezione è relativa ai soli rischi connessi all’Emittente. Si invitano gli investitori a
leggere il presente Documento di Registrazione congiuntamente alla Nota Informativa sugli
strumenti finanziari al fine di comprendere i rischi di volta in volta connessi all’investimento.
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere
attenta visione del presente documento di registrazione e rinvia inoltre per opportuni
approfondimenti alla Nota Integrativa al Bilancio di Esercizio chiuso al 31/12/2014 Parte E –
Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura.
RISCHIO CONNESSO CON LA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica
generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità, dalle
prospettive di crescita e dall’affidabilità creditizia del Paese in cui la Banca opera, nonché della
così detta “Area Euro” di cui fa parte.
Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la
fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i
tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la
sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di
disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni.
Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre
l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle
attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua
stessa solidità patrimoniale.
RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito è connesso al deterioramento delle posizioni creditorie vantate nei confronti
della clientela. I principali indicatori che descrivono la situazione patrimoniale della Cassa e la
sua solvibilità sono riassunti nelle tabelle riportate nel paragrafo 3.1 Informative economiche e
finanziarie selezionate – Qualità del Credito della presente Sezione. Il Rischio di Credito
rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 83.497 migliaia di euro (importi
ponderati secondo la normativa prudenziale Basilea 3).
Un eventuale peggioramento della situazione complessiva del mercato può comportare
maggiori rettifiche di valore sui crediti e generare quindi un impatto negativo sulla situazione
economico-patrimoniale dell’Emittente.
Il portafoglio titoli della Cassa è composto in misura significativa da Titoli emessi dallo Stato
Italiano (41% c.a.) e da Obbligazioni emesse da banche residenti in Italia (59% c.a.).
L’esposizione verso stati sovrani è quindi concentrata esclusivamente nei confronti dello Stato
Italiano dal momento che non sono detenuti titoli esteri di nessun altra natura o tipologia
(Corporate o Governativi).
RISCHIO RELATIVO ALL’ASSENZA DEL CREDIT SPREAD DELL’EMITTENTE
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non è possibile
determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di
un’obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su
durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità
dell’Emittente
RISCHIO RELATIVO AL DETERIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL CREDITO
La classificazione e la valutazione dei crediti vengono effettuate nel rispetto dei principi di
massima prudenza, formalizzati nel regolamento interno approvato dall’Amministrazione della
Cassa.
La suddetta policy prevede, tra l’altro, la suddivisione delle esposizioni creditizie vantate nei
confronti della clientela secondo il grado di rischio (in bonis, sotto osservazione, in esame,
scadute, incagli e sofferenze), descrive i processi di gestione delle posizioni con i rispettivi
compiti in carico alle funzioni di controllo e stabilisce, infine, criteri oggettivi per la valutazione
analitica dei crediti a maggior rischio (Incagli e Sofferenze).
Nel corso dell’ultimo anno per il perdurare della crisi economica si è assistito ad un significativo
incremento dei crediti deteriorati con un conseguente peggioramento degli indicatori di
25
Sezione 5
Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO
rischiosità che continuano tuttavia a risultare migliori degli indici sistemici generali ed in
particolare di quelli riferiti a istituti di dimensioni analoghe alla Cassa.
Le rettifiche di valore sui crediti sono state superiori ai 18 milioni di Euro (+19,85% rispetto al
31/12/2013) e garantiscono, tra l’altro, un miglioramento nel rapporto di copertura dei crediti
in sofferenza e dei crediti deteriorati in generale.
L’applicazione di criteri di valutazione indirizzati alla massima prudenza permette di prevedere
con maggiori probabilità la realizzazione di riprese di valore nell’ambito delle procedure
esecutive attivate per il recupero dei crediti.
Si riepilogano di seguito i principali indicatori relativi al rischio di deterioramento del credito.
Dati di
Dati di
sistema
31/12/2013
sistema
31/12/2014
31/12/2013
4,77%
8,60%
2,26%
7,70%
nd
2,37%
nd
1,18%
31/12/2014
Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi
Rapporto sofferenze nette/crediti netti
Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto
20,52%
nd
10,36%
nd
Rapporto di copertura delle sofferenze
52,50%
52,10%
49,17%
48,50%
Partite deteriorate lorde/impieghi lordi
9,98%
16,80%
8,22%
Partite deteriorate nette/impieghi netti
6,57%
nd
5,96%
15,90%
nd
Costo del Rischio 1
Rapporto di copertura delle partite deteriorate
4,32%
nd
2,81%
nd
36,87%
36,50%
29,48%
31,50%
Per ulteriori dettagli sugli indicatori si rimanda al paragrafo Informative economiche e
finanziarie selezionate - Qualità del Credito del Documento di Registrazione.
RISCHIO DI MERCATO E DI TASSO
Le componenti di rischio in oggetto sono collegate al portafoglio di negoziazione, o trading
book, per quanto concerne il rischio di mercato ed al portafoglio bancario, o banking book, per
quanto attiene invece al rischio di tasso.
Il rischio di mercato è il rischio derivante dalla variazione del valore di mercato (per effetto di
movimento dei tassi d’interesse e delle valute) a cui è esposta la Cassa per gli strumenti
finanziari di proprietà.
Si precisa a riguardo che nel portafoglio degli strumenti finanziari di proprietà della Cassa non
sono presenti titoli in divisa diversa dall’Euro (ad eccezione degli strumenti finanziari emessi in
Lire italiane) al fine di escludere i rischi di cambio.
Inoltre, la tipologia dei titoli presenti nel portafoglio della Cassa al 31/12/2014 risulta essere
sostanzialmente bilanciata fra tassi fissi e tassi variabili, con una prevalenza dei secondi sulle
scadenze più lunghe al fine di ridurre l’incidenza dei rischi legati all’andamento dei tassi.
In particolare al 31/12/2014 risultano in portafoglio titoli di stato a tasso fisso ed a tasso
variabile (per un totale di circa il 41%) che espongono la Cassa al rischio nei confronti di un
ipotetico default dello Stato Italiano.
Il rischio di mercato rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 1.758 euro ed è
collegata ai Titoli classificati nel portafoglio per la negoziazione, che rappresentano una
percentuale non significativa del Totale del Portafoglio Titoli.
Per quanto concerne il Rischio Tasso di interesse sul portafoglio bancario (Banking Book)
dell’Emittente, al 31/12/2014 questo si attesta a poco più di 218mila euro.
Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo Informative economiche e finanziarie
selezionate - Informazioni sul Rischio di Mercato e sul Rischio di Tasso del Documento di
registrazione.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ DELL’EMITTENTE
Il rischio di liquidità è definibile come il rischio che la Cassa non riesca a far fronte ai propri
impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza.
La liquidità dell’Emittente potrebbe essere compromessa, ad esempio, dall’incapacità di
accedere al mercato attraverso emissioni di titoli di debito (garantiti o non), dall’impossibilità di
liquidare i titoli in portafoglio prima della scadenza oppure da imprevisti flussi di cassa in
uscita. In particolare il rischio di liquidità potrebbe causare perdite economiche per l’Emittente
derivanti non solo dall’applicazione di tassi più elevati necessari per garantire il reperimento
dei fondi necessari a far fronte ai propri impegni ma anche dalle perdite che l’Emittente
potrebbe subire nel disinvestimento delle proprie attività.
Tali situazioni potrebbero insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo
26
Sezione 5
Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO
dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o anche dalla percezione che
l’Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità.
La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi
di finanziamento dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di
liquidità.
Si precisa inoltre che a partire dal 2011 la Cassa ha perfezionato accordi con la Banca d’Italia
per la partecipazione alle operazioni di mercato aperto, allo scopo di beneficiare dei
finanziamenti concessi dalla Banca Centrale Europea (LTRO e TLTRO).
I suddetti finanziamenti hanno consentito la costituzione di adeguate riserve necessarie per
garantire lo sviluppo degli impieghi secondo le indicazioni dell’Amministrazione e per far fronte
ad eventuali situazioni di momentanea tensione di liquidità. La funzione di Risk Management
presidia il rischio di liquidità e fornisce all’Amministrazione un report sull’evoluzione del rischio
di liquidità nel breve termine in condizioni di stress, secondo le indicizzazioni contenute
nell’accordo di Basilea 3.
Per ulteriori informazioni si rimanda paragrafo “Informative economiche e finanziarie
selezionate - Informazioni sul Rischio di Liquidità” della presente Sezione.
RISCHIO DI ASSENZA DI RATING DELL’EMITTENTE
Il rating attribuito all’Emittente costituisce una valutazione della capacità dell’Emittente di
assolvere agli impegni finanziari relativi agli strumenti finanziari emessi. Pertanto, in caso di
assenza di rating dell’Emittente, l’investitore rischia di avere minori informazioni sul grado di
solvibilità dell’Emittente stesso. La Cassa è sprovvista di rating pertanto l’investitore non
dispone di giudizi sintetici sull’affidabilità creditizia e sulla solvibilità dell’Emittente.
RISCHIO OPERATIVO
L’Emittente, al pari degli altri Istituti Bancari, è esposto al rischio operativo inteso come il
rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalle disfunzioni di procedure, risorse
umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le
perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi,
inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Il Rischio operativo rilevato al 31/12/2014
ammonta complessivamente a circa 5,9 milioni di euro ed è calcolato secondo i criteri della
normativa prudenziale di Basilea 3. Alla data di approvazione del Prospetto l’Emittente ha
adottato procedure di mitigazione del rischio operativo come previsto dalla normativa di
vigilanza prudenziale. Per maggiori informazioni si rimanda alla parte E del Bilancio d’Esercizio
chiuso al 31/12/2014.
RISCHI LEGALI CONNESSI ALLA PRESENZA DI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E/O
CONTENZIOSI
É il rischio di subire delle perdite economiche derivanti dalla gestione dei Reclami della
Clientela e dal giudizio avverso in procedimenti giudiziari e/o arbitrali intentati contro la Cassa
(es. Revocatorie Fallimentari, cause per Anatocismo, Bond in Default ecc.). Il Fondo per Rischi
e oneri ammonta al 31/12/2014 a 1.712 migliaia di euro. Per maggiori informazioni si rimanda
al paragrafo 11.6 del presente Documento di Registrazione. Si evidenzia che alla data di
approvazione del prospetto non sono presenti in capo all’Emittente rischi derivanti da
procedimenti giudiziari che possano compromettere la solvibilità dell’Emittente e non
consentire l’adempimento delle obbligazioni nei confronti degli investitori.
RISCHIO CONNESSO AI LIVELLI DI PATRIMONIALIZZAZIONE DELLA BANCA
Nelle informazioni economiche e finanziarie selezionate riportate nel successivo paragrafo sono
riportati i dati e le informazioni relativi al patrimonio ed ai coefficienti di vigilanza della Cassa.
A tale riguardo si evidenzia che la nuova normativa prudenziale ha previsto un insieme di
regole tese, tra l’altro, ad accrescere la qualità e la quantità del patrimonio delle Banche.
In particolare ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali è stato aggiunto il “Buffer di
Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio
del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da
utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario
ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.
27
Sezione 5
Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO CONNESSO ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE
BANCARIO E FINANZIARIO E ALLE MODIFICHE INTERVENUTE NELLA DISCIPLINA
SULLA RISOLUZIONE DELLE CRISI BANCARIE
L’Emittente, nella sua qualità di Banca, è sottoposta a un’articolata regolamentazione nonché
all’attività di vigilanza attuata dalle Istituzioni preposte (in particolare Banca d’Italia e Consob).
A partire dal 1/1/2014, la Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle disposizioni
derivanti dai c.d. accordi di Basilea III finalizzati all’ottenimento di un significativo
rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, al contenimento del grado di leva finanziaria e
all’introduzione di policy e regole per l’attenuazione del rischio di liquidità per gli istituti di
credito.
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di
Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via
crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un
Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1
Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette
attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”,
vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione
di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la
costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della
banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di
liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”), introdotto per garantire che attività
e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l’indicatore “LCR” è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015,
con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018;
- per l’indicatore “NSFR”, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal
1° gennaio 2018.
Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce a partire dal 1°
gennaio 2015 un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del
totale delle attività con l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed
evitare che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi
effettivi e quindi il fabbisogno di capitale.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di
adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente
potrebbero essere significativi.
Si evidenzia inoltre la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio entrata in
vigore il 1° gennaio 2015, il cui recepimento a livello nazionale è tuttora in corso, in ordine
all’istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle
imprese d’investimento (Bank Recovery and Resolution Directive – BRRD) che si inserisce nel
contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli
aspetti innovativi introdotti da questa Direttiva, risalta l’introduzione di strumenti e poteri che
le Autorità nazionali (preposte alla risoluzione delle crisi degli enti creditizi) possono adottare
per garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, limitando l’impatto del dissesto
sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti fino alla risoluzione
della crisi.
Fra gli strumenti introdotti, si evidenzia il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi
basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) ad un sistema (cd. bail-in) in cui le perdite vengono
invece trasferite agli azionisti, ai detentori di debito subordinato, non subordinato e non
garantito ed infine ai depositanti per la parte eccedente Euro 100.000 che costituisce la quota
massima garantita dei depositi.
Nel caso venisse applicato lo strumento del “bail-in” i sottoscrittori delle obbligazioni
potrebbero quindi subire la svalutazione (fino all’azzeramento) del valore nominale, nonché la
conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale
dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Tale strumento troverà piena applicazione al più
tardi il 1° gennaio 2016 e troverà applicazione in ogni caso anche alle obbligazioni già in
circolazione anche se emesse prima della data di decorrenza della suddetta normativa.
28
Sezione 5
Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO
Inoltre, ove ne ricorrano i presupposti, le Autorità potranno chiedere l’utilizzo del Fondo di
risoluzione unico, di cui al Regolamento UE n. 806/2014 del Parlamento e del Consiglio
Europeo, finanziato mediante i contributi versati dalle Banche a livello nazionale.
La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative
allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di
posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative
disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché
emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di
recepimento a livello nazionale della Direttiva.
29
Sezione 5
3.1.
Documento di Registrazione
INFORMAZIONI ECONOMICO E FINANZIARIE SELEZIONATE
Di seguito si riportano una serie di dati Finanziari e Patrimoniali dell’Emittente tratti dai Bilanci
degli esercizi 2013 e 2014.
I prospetti completi attinenti la situazione patrimoniale ed economica della Cassa sono
reperibili sul sito internet dell’Emittente www.crfossano.it.
PATRIMONIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
Indicatori Patrimoniali al 31/12/2014
I Fondi Propri al 31 dicembre 2014, ai fini delle segnalazioni inviate a Banca d’Italia è stato
calcolato sulla base delle indicazioni fornite con la Circolare n. 285 del 17/12/2013 e successivi
aggiornamenti. Essa recepisce la direttiva 2013/36/UE del 26/06/2013 (IV direttiva) e il
Regolamento 575/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio. I nuovi schemi patrimoniali
adottati con recepimento delle direttive comunitarie sono entrati in vigore l’1/01/2014. La
normativa impone alle banche il rispetto di un coefficiente minimo di capitale primario di classe
1 del 4,50%, di capitale totale di classe 1 (Tier 1) del 6% e di un coefficiente di Total Capital
Ratio dell’8%, considerando che in tale percentuale occorre aggiungere, dal 1° gennaio 2014, il
2,50% della Riserva di conservazione del capitale che, volta a preservare il livello minimo di
capitale regolamentare in momenti di mercato avversi, deve essere costituita da capitale
primario di classe 1 in aggiunta alla percentuale minima richiesta.
Ratios Patrimoniali (Basilea 3)
31/12/146
Minimo3
Fondi propri1
- capitale primario di classe 1
- capitale di classe 2
CET 1 Capital Ratio
135.986
117.259
18.727
10,49%
7,00%
TIER I Capital Ratio2, 3
10,49%
8,50%
Total Capital Ratio3,
12,17%
10,50%
Attività ponderate per il rischio
1.117.413
(RWA) 4
Totale attivo
1.966.841
Rapporto RWA/Totale Attivo
56,81%
Leverage Ratio
5
5,894%
Ratios Patrimoniali (Basilea 2)
Patrimonio di Vigilanza
- Patrimonio di Base
- Patrimonio Supplementare
Core Tier One Capital Ratio
Tier One Capital Ratio
(patrimonio di base/attività
ponderate per il rischio)
Total Capital Ratio (patrimonio
di Vigilanza/attività ponderate
per il rischio)
Attività ponderate per il rischio
(RWA)
Totale Attivo
Rapporto RWA/Totale Attivo
Leverage Ratio
31/12/136
96.259
96.182
77
9,65%
9,65%
9,66%
996.400
1.822.334
54,68%
nd
(dati in migliaia di euro)
1.
I Fondi Propri al 31/12/2014 risultano in notevole aumento rispetto al 31/12/2013, grazie
all’allineamento degli effetti della rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia anche a
livello di Patrimonio di Vigilanza. Inoltre, a partire dal 1° agosto 2014, è stato emesso un
prestito obbligazionario subordinato di tipo Lower Tier II per un ammontare di 20.000.000 di
Euro e della durata di cinque anni, permettendo in tal modo il rafforzamento del patrimonio
della Cassa.
2.
Il TIER I ed il Total Capital Ratio presentano al denominatore le attività di rischio ponderato,
mentre al numeratore, rispettivamente, il totale del capitale primario di classe 1 e quello dei
Fondi Propri. Le attività di rischio ponderate sono aumentate di circa il 12%, passando da
996.400 migliaia di Euro a 1.117.413 migliaia di Euro, per effetto di uno sviluppo degli
investimenti nel portafoglio di proprietà (titoli, conti di investimento) orientata verso forme di
investimento con durate maggiormente comprese nel medio termine e con minore
assorbimento patrimoniale, operazione resa possibile dalle operazioni di finanziamento con la
BCE e dall’emissione del citato prestito subordinato.
3.
La normativa prudenziale Basilea 3, in vigore dal 01/01/2014, prevede requisiti minimi di
patrimonio pari al 7,00% per il Common Equity Tier 1, l’8,50% per Tier 1 Capital Ratio ed al
10,50% per il Total Capital Ratio. Si precisa a riguardo che tutti gli indicatori previsti dalla
normativa prudenziale Basilea 3 sono comprensivi della maggiorazione del 2,50% a titolo di
riserva di conservazione del capitale.
30
Sezione 5
Documento di Registrazione
Solo per il 2014 il TIER1 presentava un requisito minimo pari all’8%. Si precisa a riguardo
che tutti gli indicatori patrimoniali riportati in tabella risultano superiori ai livelli minimi
richiesti.
4.
Ai fini del calcolo del RWA la Banca ha utilizzato un modello con approccio standardizzato
secondo la normativa di vigilanza prudenziale Basilea 3.
5.
La leva finanziaria misura il rapporto tra i fondi propri dell’Emittente ed il totale dell’attivo. E’
un indicatore in grado di misurare il rischio che il livello di indebitamento particolarmente
elevato rispetto alla dotazione dei mezzi propri renda necessaria l’adozione di misure
correttive al piano industriale dell’Emittente, compresa la vendita di attività con
contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore sulle restanti
attività. Attualmente non è stato ancora previsto un requisito minimo dalla normativa
prudenziale essendo pinziate solo nel 2014 le rilevazioni da parte della Banca d’Italia
integrando gli obblighi di segnalazione da parte delle Banche. Il livello minimo previsto in via
di sperimentazione dal Comitato di Basilea è pari al 3% per periodo 2013-2017. Al termine
del periodo di osservazione da parte dell’Autorità di Vigilanza verrà stabilito il requisito
minimo richiesto alle banche ed a tutti gli enti sottoposti a vigilanza prudenziale.
6.
I dati relativi al 31/12/2013 sono calcolati utilizzando i criteri di Basilea 2, mentre i dati
relativi al 31/12/2014 sono calcolati utilizzando i criteri di Basilea 3.
QUALITÀ DEL CREDITO
Indicatori di Rischiositá Creditizia
Si fornisce un raffronto tra i dati relativi alla Cassa e quelli della categoria delle Banche Minori
rilevato dal “Rapporto sulla stabilità finanziaria” della Banca d’Italia (n.1/2014 e n.1/2015).
31/12/2014
Dati di
sistema
31/12/2014
31/12/2013
Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi
4,77%
8,60%
2,26%
Rapporto sofferenze nette/crediti netti
2,37%
nd
1,18%
Dati di
sistema
31/12/2013
7,70%
nd
Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto
20,52%
nd
10,36%
nd
Rapporto di copertura delle sofferenze
52,50%
52,10%
49,17%
48,50%
Partite deteriorate lorde/impieghi lordi
9,98%
16,80%
8,22%
Partite deteriorate nette/impieghi netti
6,57%
nd
5,96%
15,90%
nd
Costo del Rischio 1
Rapporto di copertura delle partite
deteriorate
4,32%
nd
2,81%
nd
36,87%
36,50%
29,48%
31,50%
Si riporta nella seguente tabella la composizione dei crediti deteriorati dell’Emittente:
(dati in migliaia di euro)
2014
Crediti Deteriorati
Esposizioni
Lorde
Rettifiche
2013
Esposizioni
nette
Esposizioni
Lorde
Rettifiche
Esposizioni
nette
Sofferenze
53.150
27.903
25.247
24.958
12.272
12.687
Incagli
43.950
12.400
31.550
40.505
13.812
26.693
1.436
150
1.286
1.666
62
1.604
12.557
507
12.050
23.744
641
23.103
Crediti ristrutturati
Crediti scaduti oltre
90 giorni lordi
1.
Le sofferenze lorde sono aumentate da €.24.958.394 a €.53.149.800. Il deterioramento delle
sofferenze lorde è legato al perdurare delle condizioni di crisi economica generale e dal
progressivo deterioramento di posizioni classificate negli anni precedenti come crediti
incagliati e/o con sconfinamenti persistenti. Per crediti lordi si intendono tutte le esposizioni
creditizie della Cassa al lordo delle svalutazioni.
2.
Per crediti netti si intendono i crediti lordi (crediti in bonis più crediti deteriorati) al netto
delle svalutazioni accantonate nei fondi rettificativi. Il rapporto tra sofferenze nette e
impieghi netti è aumentato del 100,85% per effetto di un aumento delle sofferenze nette
(+99%) ed una modesta contrazione degli impieghi netti (-0,73%).
3.
Il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto aumenta del 98,07% per effetto di un aumento
31
Sezione 5
Documento di Registrazione
più che proporzionale delle sofferenze nette rispetto al patrimonio netto, aumentato
solamente dello 0,52% per effetto degli accantonamenti di parte degli utili a riserva. I fondi
patrimoniali al 31/12/2014, prima del riparto utili che apporterà ulteriori incrementi,
ammontano a 117.390 migliaia di euro fronte di 110.520 migliaia di euro al 31/12/2013.
4.
L'indice di copertura delle sofferenze è dato dal rapporto tra le svalutazioni e le sofferenze
lorde aumenta del 6,77% per effetto delle maggiori svalutazioni aumentate da 12.271.699 al
31/12/2013 a 27.902.562 del 31/12/2014 conseguenti all'applicazione di criteri prudenziali
nella valutazione dei crediti deteriorati.
5.
Per partite deteriorate lorde si intendono tutte le esposizioni della Cassa classificate tra le
sofferenze, gli incagli, i crediti ristrutturati e i crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 90 giorni
(cosiddetti Past Due). Il rapporto è in aumento e si attesta al 31/12/2014 al 9,98% (rispetto
all’8,22% in essere al 31/12/2013) per effetto del perdurare degli effetti della crisi come
indicato nella nota 1 della Tabella.
6.
Il Costo del Rischio è il rapporto fra Rettifiche su crediti e ammontare dei Crediti Netti.
7.
Il rapporto di copertura delle partite deteriorate (dato dal rapporto tra le svalutazioni totali
sulle partite deteriorate ed il complesso delle partite deteriorate) aumenta dal 29,48% del
31/12/2013 al 36,87% del 31/12/2014 (crescita del 25%) per effetto delle maggiori
rettifiche effettuate sulle sofferenze. Le rettifiche totali apportate alle partite deteriorate della
Cassa aumentano infatti da ca. 26,7 milioni di Euro al 31/12/2013 a ca. 41 milioni di Euro al
31/12/2014.
Si precisa che il Rischio di Credito calcolato applicando l’approccio standardizzato previsto
dalla normativa prudenziale Basilea 3 ammonta complessivamente al 31/12/2014 a 83.497
migliaia di Euro e rappresenta l’88% dei Rischi totali (Primo e Secondo Pilastro incluse le
prove di stress).
Incidenza dei Crediti deteriorati per settore di Attività Economica
Si riporta di seguito la situazione dei Crediti Deteriorati suddivisa per Tipologia ed area
merceologica
Situazione al 31/12/2014:
Sofferenze
Amministrazioni Pubbliche
Famiglie consumatrici
Famiglie produttrici
Istituzioni senza lucro
Società finanziarie
Società non finanziarie
Totale Banca
% su Impieghi
0
5.220
2.866
0
0
17.161
25.247
2,37%
Incagli
Ristrutturati
0
9.826
3.190
0
1.974
16.560
31.550
2,96%
Scaduti
0
0
0
0
1.286
0
1.286
0,12%
0
8.268
511
124
0
3.147
12.050
1,13%
Crediti deteriorati
0
23.314
6.567
124
3.260
36.868
70.133
6,57%
Situazione al 31/12/2013
Sofferenze
Amministrazioni Pubbliche
Famiglie consumatrici
Famiglie produttrici
Istituzioni senza lucro
Società finanziarie
Società non finanziarie
Totale Banca
% su Impieghi
0
2.711
2.578
0
0
7.398
12.687
1,18%
Incagli
Ristrutturati
0
7.038
1.722
0
2.740
15.193
26.693
2,48%
Scaduti
0
0
0
0
1.604
0
1.604
0,15%
0
13.828
3.317
83
0
5.875
23.103
2,15%
Crediti deteriorati
0
23.577
7.617
83
4.344
28.466
64.087
5,96%
PRINCIPALI DATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO
Principali Dati di Stato Patrimoniale
(dati in migliaia di euro)
31/12/14
31/12/13
Debiti
1.813.644
1.665.130
Crediti
1.250.731
1.202.569
Attività Finanziarie
661.790
572.850
Patrimonio netto
123.059
122.417
32
Sezione 5
Documento di Registrazione
Capitale sociale
Totale dell’Attivo
31.200
31.200
1.966.841
1.822.334
Così composti:
Debiti
31/12/14
31/12/13
Debiti verso banche
397.236
350.901
Debiti verso clientela
879.887
853.739
Titoli in circolazione
536.518
460.480
Passività finanziarie di negoziazione
3
10
Totale
1.813.644
1.665.130
Crediti
31/12/14
Crediti verso banche
31/12/13
183.429
127.453
Crediti verso clientela
1.067.301
1.075.116
Totale
1.250.730
1.202.569
La posizione interbancaria netta calcolata come differenza tra la voce Crediti verso banche e
Debiti verso banche ammonta a:
31/12/14
Posizione interbancaria netta
-213.807
31/12/13
-223.448
Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo 11 - Informazioni Finanziarie del Documento
di Registrazione nonché alla Parte C – Informazioni sul Conto Economico nella Nota Integrativa
del Bilancio d’Esercizio 2014.
Principali Dati di Conto Economico
31/12/14
Margine di interesse
1
Margine di intermediazione
2
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi Operativi
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile netto d'esercizio
3
4
31/12/13
Var%
28.463
28.241
0,79%
51.580
52.980
-6,61%
32.870
39.618
-17,03%
- 20.068
- 20.242
- 0,86%
12.802
19.376
-33,93%
5.669
11.897
-52,35%
(dati in migliaia di euro)
1.
Al 31/12/2014 il Margine di Interesse è aumentato rispetto al 31/12/2013 (+0,79%) per
effetto di un modesto aumento dello spread tra i tassi degli impieghi e quelli della raccolta
che applicato ai volumi della Cassa ha permesso un aumento da 28.241 migliaia a 28.463
migliaia.
2.
Il Margine di Intermediazione è diminuito in quanto nel dato del 2013 era compresa la
plusvalenza relativa alla rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia.
3.
L'Utile Lordo è diminuito per effetto della presenza, nel 2013, della plusvalenza rinveniente
dalla rivalutazione della quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a circa 11 milioni di
euro lordi. E’ utile notare il risultato economico ampiamente positivo, conseguito nonostante
le pesanti condizioni congiunturali che ormai caratterizzano da anni il contesto economico
nazionale, la crescita delle rettifiche di valore sui crediti e l'aumento dei costi di gestione.
4.
L’Utile Netto di esercizio diminuisce da 11.897 a 5.669 migliaia di euro (-52,35%), per via
delle citate ragioni e anche a causa del carico fiscale che, per il 2014, ha dovuto scontare
anche l’incremento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva relativa all’operazione di rivalutazione
della partecipazione in Banca d’Italia, da corrispondere in un’unica soluzione e, che è pesata
sul conto economico per Euro 2.624.945.
INFORMAZIONI SUL RISCHIO DI CONCENTRAZIONE E GRANDI RISCHI
Rischio di Concentrazione e Grandi Rischi
Viene esposta di seguito la situazione dei Grandi Rischi con l’esclusione di quelli vantati nei
confronti delle Banche:
33
Sezione 5
Documento di Registrazione
31/12/2014
Grandi Rischi/impieghi netti
6,37%
4
7
Numero clienti
Esposizioni verso Grandi Rischi
Grandi Rischi/Patrimonio di Vigilanza
31/12/2013
3,67%
39.147
58.660
28,79%
60,93%
Ai fini della quantificazione del rischio di Concentrazione Geo-settoriale si precisa che la Cassa
utilizza ai fini ICAAP il modello proposto dall’Associazione Bancaria Italiana e che tale rischio
ammonta a 4.666 migliaia di Euro, ovvero il 4,95% rispetto al totale dei Rischi di primo e
secondo Pilastro. Per maggiori informazioni si rimanda alla Parte E del Bilancio d’Esercizio al
31/12/2014 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
INFORMAZIONI SUL RISCHIO DI MERCATO E SUL RISCHIO DI TASSO
Il portafoglio di negoziazione, che rappresenta la parte minore dell'intero portafoglio titoli della
Cassa, è rappresentato esclusivamente da titoli di debito con una movimentazione contenuta e
una strategia finalizzata a trarre beneficio dal trend di breve medio periodo.
Gli strumenti finanziari classificati in tale portafoglio al 31/12/2014 ammontano a Euro 73.670
e il rischio di mercato connesso è di Euro 1.758 calcolato applicando il metodo standardizzato
ai fini ICAAP.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario (Banking Book), è
misurata invece con la metodologia proposta dalla Banca d’Italia, che tiene conto delle
indicazioni del Comitato di Basilea. L’esposizione considera il complesso delle attività e delle
passività della banca.
L’indice di rischio va calcolato sulla base di un sistema di misurazione che prevede la
distribuzione delle posizioni attive e passive in 14 fasce di scadenza temporale sulla base della
loro vita residua.
Questo modello consente un monitoraggio puntuale del rischio e della sua evoluzione
permettendo un intervento più tempestivo in caso di riscontro di criticità.
L’esposizione dell’Emittente risulta comunque essere inferiore alla soglia di attenzione come
indicato nella tabella seguente.
Esposizione dell’Emittente al Rischio di Tasso
Descrizione
31/12/2014
Variazione valore economico per shock di 200 pb
210
Patrimonio di vigilanza
135.986
Indice di rischiosità
0,15%
Soglia di attenzione
20,00%
(dati in migliaia di euro)
INFORMAZIONI SUL RISCHIO LIQUIDITÀ
Principali Indicatori di Liquidità
31/12/2014 31/12/2013
LDR - Loan to Deposit Ratio
75%
2
LCR - Liquidity Coverage Ratio
NSFR - Net Stable Funding Ratio3
82%
241%
87%
97,51%
100%
1.
Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare degli impieghi e l’ammontare
totale della raccolta diretta. Un valore sotto il 100% indica la totale copertura degli impieghi
grazie alle forme di finanziamento interno, caratteristica propria delle banche tradizionali
quali la Cassa. L’indicatore presenta una lieve flessione dovuta in principal modo alla forte
crescita della raccolta avuta nell’ultimo anno (vedasi tabelle al successivo paragrafo 5.1) che
denota la crescente fiducia nella solidità delle forme di finanziamento offerte dalla banca.
2.
L'indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR) rappresenta il rapporto tra l'ammontare delle
attività prontamente liquidabili (Cassa e Titoli di Stato non vincolati) e lo sbilancio tra entrate
ed uscite finanziarie previste in un orizzonte temporale di 30 giorni ed in determinate
34
Sezione 5
Documento di Registrazione
condizioni di stress. L’aumento dell’indicatore del 177% dal 31/12/2013 al 31/12/2014 è
dovuta, tra l'altro, ad una revisione dei criteri di calcolo conseguente all’entrata in vigore del
regolamento UE n.575/2013 a partire dal 01/01/2014, che ha stabilito delle regole differenti
dal modello interno utilizzato in precedenza, determinando il consistente aumento
dell'indicatore.
La normativa prudenziale Basilea 3 prevede un requisito minimale del 60% a partire dal
01/10/2015 ed un progressivo aumento al 100% a partire dal 01/01/2018. La Cassa ha
sempre rispettato la soglia minima prevista dall'indicatore che è comunque soggetto a forti
fluttuazioni dovute, tra l'altro, a flussi di uscita che potrebbero manifestarsi in alcuni periodi
dell'anno (es. prestiti obbligazionari in scadenza da rifinanziare). Si precisa inoltre che la
Cassa mantiene adeguate consistenze su conti di investimento con primari istituti bancari
nazionali che possono essere prelevate con un preavviso di 1/2 giorni e possono quindi
garantire la copertura di uscite finanziarie non preventivabili in normali condizioni di
operatività.
3.
Il Net Stable Funding Ratio è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle fonti
stabili di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota
stabile dei depositi) al valore degli impieghi di medio/lungo periodo. I valori dell’indicatore
risultano essere costanti nei periodi esaminati, anche se presentano un lieve aumento del
valore degli impieghi di medio/lungo periodo. La normativa prudenziale Basilea 3, ancora in
fase di definizione sullo specifico argomento, dovrebbe prevedere un requisito minimo del
100%, da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018.
Operazioni di Rifinanziamento Presso BCE
Tabella n.10
Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l’Emittente ha da
sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, poichè la
raccolta della banca deriva principalmente dalla clientela retail. Nell’ambito della propria
attività l’Emittente, al fine di migliorare il costo della raccolta, ha fatto anche ricorso al
rifinanziamento presso la BCE per complessivi 324,5 mln, mediante la partecipazione alle aste
a breve termine ed a lungo termine effettuate dall’Autorità Monetaria a partire dal dicembre
del 2011, come specificato nella sottostante tabella.
Situazione al 31/05/2015
Operazioni di finanziamento a Breve Termine
Operazioni di finanziamento a Lungo Termine (TLTRO)
Quantità
Scadenza
70.000.000 €
17/06/2015
70.000.000 €
25/06/2015
70.000.000 €
30/07/2015
70.000.000 €
27/08/2015
54.500.000 €
26/09/2018
In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad
eventuali sbilanci da finanziare, si fa presente che l’Emittente presentava al 31 maggio 2015
un margine di utilizzo disponibile sull’ammontare di titoli stanziati presso la Banca Centrale
Europea (BCE) pari a circa 40.000.000€ non impegnati.
Tale componente di titoli non impegnata è costituita prevalentemente da titoli governativi
caratterizzati quindi da un elevato grado di liquidabilità, anche in condizioni di stress.
ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE
Si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo delle informazioni rilevanti sulle esposizioni
detenute dalla Cassa nei titoli del debito sovrano aggiornato al 31 dicembre 2014 (dati espressi
in migliaia di euro).
Esposizione dell’Emittente su Titoli di Debito Emessi da Governi Centrali e
Locali ed Enti Governativi
Tabella n.11
Emittente
Rating
Emittente
% sul totale attività
finanziarie
Valore
Nominale
Valore di Bilancio
(Fair Value)
31/12/2014
Stato Italiano
BBB-
41,24%
256.666
262.927
31/12/2013
Stato Italiano
BBB
56,36%
319.372
322.879
Data
(dati in migliaia di euro)
35
Sezione 5
Documento di Registrazione
L’esposizione verso titoli governativi ammonta per il 2014 complessivamente a circa 263 mln
interamente composta da titoli emessi dallo Stato Italiano, e rappresenta il 41% del portafoglio
di proprietà della Banca. Sia per l’anno 2013 che per il 2014 i titoli sopra riportati risultano
essere classificati per la quasi totalità nel portafoglio AFS (Available for Sale), mentre solo in
minima parte rientrano nella categoria HFT (Held for Trading).
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1.
Storia ed evoluzione dell’Emittente
La Cassa di Risparmio di Fossano è nata dal precedente Monte di Pietà sorto nel lontano 1591
con il proposito di favorire lo sviluppo commerciale, agricolo ed industriale della zona
fossanese.
L'intenzione si concretizza il 7 maggio 1904 quando venne deliberato di istituire nella Città di
Fossano una Cassa di Risparmio, con un fondo di dotazione di ventimila lire.
Il decreto di fondazione, firmato da S.M. Vittorio Emanuele III, venne pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale il 22 luglio 1905 e sancì definitivamente la nascita della nuova banca.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione inaugurò gli uffici il 1° gennaio 1906, situati nel Palazzo
del Comandante, che ancora oggi ospita la Sede Centrale dell'azienda bancaria.
L'Ente ha operato e si è sviluppato costantemente negli anni, consolidando il proprio rapporto
di fiducia e collaborazione reciproca con la comunità locale.
Il 24/12/91, a seguito della Legge 218/90 (cosiddetta "Legge Amato"), la Cassa si è
trasformata in Società per Azioni, avente come oggetto l'esercizio del credito e raccolta del
risparmio e lasciando ad un nuovo Ente, la Fondazione C.R.F., i compiti istituzionali di
assistenza e beneficienza.
4.1.1. Denominazione Legale e Commerciale
La denominazione legale e commerciale dell’Emittente è CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO
S.p.a altresì indicabile come C.R. FOSSANO S.p.A. o C.R.F. S.p.A..
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa è iscritta nel Registro delle imprese di Cuneo al
n.00166910042. L’Emittente è inoltre iscritta nell’albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia
al numero 5091.
4.1.3. Data di Costituzione e durata dell’Emittente
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa è stata costituita il 23/12/1991 con atto del Notaio
MAROCCO dr. Antonio Maria, Repertorio n. 116041 Atto n. 51090 del 23/12/91.
La durata è fissata al 31/12/2100 e può essere prorogata con deliberazione dell’Assemblea
Straordinaria
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di
costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale
La Cassa di Risparmio di Fossano è una società per azioni costituita in Italia, regolata ed
operante in base alla legislazione Italiana. L’Emittente ha sede legale in Fossano, via Roma n.
122 e numero di telefono 0172 6901.
4.1.5. Fatti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente
L’Emittente dichiara che nessun fatto verificatosi di recente nel corso dell’attività della Cassa è
sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità.
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITÁ
5.1.
Principali attività
5.1.1. Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali
categorie di prodotti venduti e/o dei servizi prestati
La società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie
forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i
servizi bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque
connessa al raggiungimento dello scopo sociale.
36
Sezione 5
Documento di Registrazione
I principali servizi svolti sono:
- rilascio di fidejussioni bancarie
- incassi e pagamenti
- emissione di carte bancomat
- acquisto e vendita di valuta estera
- custodia ed amministrazione di strumenti finanziari
- consulenza e collocamento di strumenti finanziari
- negoziazione
- raccolta e trasmissione di ordini
- locazione di cassette di sicurezza
- leasing finanziario
- prelievo contante presso sportelli automatici
I principali prodotti con cui viene effettuata la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito
sono i seguenti:
Raccolta:
al 31/12/2014
Importi (€)
769.755.661,93
Conti correnti di corrispondenza
% sul
Totale
54,35%
al 31/12/2013
Importi (€)
743.504.457,20
% sul
Totale
56,40%
Variazione
2014/2013
3,53%
Depositi a risparmio
110.018.288,00
7,77%
114.222.175,59
8,66%
-3,68%
Obbligazioni
530.141.994,51
37,43%
450.530.453,56
34,18%
17,67%
6.375.790,57
0,45%
9.949.952,09
0,75%
35,92%
0,00
0,00%
0,00
0,00%
0,00%
255,00
0,00%
255,00
0,00%
0,00%
1.316.291.990,01
100,00%
1.318.207.293,44
100,00%
7,44%
al 31/12/2014
Importi (€)
688.716.723,62
4.253.761,30
% sul
Totale
64,53%
0,40%
al 31/12/2013
Importi (€)
676.507.365,65
5.087.891,72
% sul
Totale
62,92%
0,47%
Variazione
2014/2013
1,80%
-16,39%
129.896.006,03
12,17%
130.627.131,47
12,15%
-0,56%
2.271.501,21
14.051.723,96
0,21%
1,32%
3.829.551,72
14.504.350,97
0,36%
1,35%
-40,68%
-3,12%
190.314.127,20
17,83%
217.875.360,61
20,27%
-12,65%
Certificati di deposito
Operazioni di pronti contro termine
Altri (es. assegni di traenza)
Totali
Impieghi:
Mutui ipotecari
Mutui e Finanziamenti Agrari
Finanziamenti chirografari e altre
sovvenzioni non in C/C
Finanziamenti in Pool
Prestiti personali
Aperture di Credito in C/C
(inclusi anticipo effetti SBF e anticipo fatture)
Sconto di portafoglio
Finanziamenti all’importazione e
all’esportazione
Sofferenze
Altri (es. tesoreria unica)
Totali
458.437,34
0,04%
471.478,60
0,04%
-2,77%
9.641.132,79
0,90%
11.087.766,82
1,03%
-13,05%
26.533.457,95
1.164.577,48
1.067.301.448,88
2,49%
0,11%
100,00%
14.072.811,40
1.052.591,14
1.075.116.300,10
1,31%
0,10%
100,00%
88,54%
10,64%
-0,73%
5.1.2. Indicazioni dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività
L’Emittente dichiara che non si prevedono modifiche significative nelle tipologie di
prodotti/servizi offerti alla clientela o nell’espletamento di nuove attività oltre a quelle svolte
nell’ambito della normale attività bancaria.
5.1.3. Principali mercati
La Cassa opera esclusivamente sul mercato bancario italiano con particolare riferimento
all’area geografica Nord Occidentale.
Tutte le filiali sono situate nelle province di Cuneo e Torino.
5.1.4. Posizione Concorrenziale
L’Emittente dichiara che non sussistono elementi significativi in merito alla posizione
concorrenziale della Cassa sui mercati dove la medesima opera.
37
Sezione 5
Documento di Registrazione
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1.
Società controllanti
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa non appartiene a nessun Gruppo Bancario ed è
controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano che detiene, alla data di redazione
del presente documento il 76,92% del Capitale Sociale, come dettagliato al successivo punto
10 del presente Documento di Registrazione.
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, inoltre, non detiene partecipazioni di controllo in altre
società.
6.2.
Indipendenza della Cassa da altri soggetti
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa è totalmente indipendente da altri soggetti. Non
esistendo a riguardo vincoli contrattuali o di altra specie che possano limitarne l’autonomia. Per
quanto riguarda l’assetto societario si rimanda al capitolo 10, dove sono elencati i soci e le
relative quote di partecipazione al capitale sociale.
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1.
Dichiarazione su cambiamenti negativi
L’Emittente dichiara che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle
prospettive della Cassa dalla data dell’ultimo Bilancio sottoposto a revisione e pubblicato.
7.2. Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che
potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso
L’Emittente dichiara che non si è a conoscenza di informazioni su tendenze, incertezze,
richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative
sulle prospettive della Cassa almeno per l’esercizio in corso.
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
L’Emittente non fornisce previsioni o stime sugli utili.
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
9.1. Elenco dei componenti dei predetti organi con indicazione delle principali
attività esercitate al di fuori dell’Emittente
Consiglio di Amministrazione:
Nominato dall’assemblea dei soci in data 28/04/2015 ed in carica per il triennio 2015/2017,
con scadenza il giorno dell'assemblea chiamata ad approvare il Bilancio dell'Esercizio 2017.
Nome
Carica ricoperta
GHISOLFI Grand'Uff. Prof. Giuseppe
Presidente del C.d.A.
BRAMARDO Cav. Graziella
Vice Presidente
AMBROGIO P.a. Bernardo
Consigliere e
membro del
Comitato Esecutivo
BRANDANI Dr. Marco
Consigliere e
membro del
Comitato Esecutivo
Carica ricoperta in altre società
- Associazione Bancaria Italia (ABI) - Roma: Consigliere
e Membro del Comitato Esecutivo
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane
(ACRI)- Roma: Consigliere
- Bogetti Immobiliare di Bogetti Giacomo & C. Sas –
Fossano (CN): Socio Accomandatario
- Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service
Srl – Cuneo: Vice Presidente
- C.C.I.A.A. Cuneo: Consigliere
- Azienda Speciale Camerale Centro Estero Alpi del
Mare: Consigliere
- Inapa Confartigianato (Istituto Nazionale Assistenza
Patronato Artigiani): Presidente provinciale
- Azienda agricola Ambrogio F.lli S.S.: socio
- Società agricola Reale S.S.: socio
- Istituto Nord Ovest Qualità – Organismo di
certificazione – Società Cooperativa – Moretta (CN):
Consigliere
- Coop.Compral-Latte – Cuneo: Consigliere
- Federazione Provinciale Coltivatori Diretti: Presidenze
zona di Fossano Diretti
- Maina Panettoni Spa – Fossano (CN): Amministratore
Delegato
- Fossanese Maina Srl: Consigliere
- MA.DI.COMM.Srl: Consigliere
38
Sezione 5
Documento di Registrazione
- Tecnocasa Partecipazioni SpA - Rozzano: Vice
Presidente
- Associazione dei Commercianti (ASCOM) di Fossano:
Presidente
- Cooperativa di Garanzia del Commercio, del Turismo
e dei Servizi della Provincia di Cuneo Società
Cooperativa: Consigliere
- Fossano Servizi Srl – Fossano: Presidente del CdA
- La Pineta SS – Fossano: Socio Amministratore
- SNC Giuseppe Fruttero & Figli di Fruttero Camilla,
Michele, Giuseppe, Giancarlo e Agnese Maria –
Fossano: Socio Amministratore
- Fruttero Sport di Fruttero Giancarlo & Fratelli Snc – in
liquidazione – Fossano: Socio Amministratore
- Sorin SpA – Milano: Vice Presidente
- Italiana Valorizzazioni Immobiliari Srl – Milano: Vice
Presidente
- Immobiliare Santa Caterina Srl – Settimo Milanese:
Presidente
- Editoriale Domus SpA – Rozzano: Consigliere
- Casa di Cura Ambrosiana SpA – Cesano Boscone:
Consigliere
CRAVERO Alberto
Consigliere
FRUTTERO Rag. Giancarlo
Consigliere
PAVESE Dr. Giovanni
Consigliere
ROSSO Rag. Stefania
Consigliere
Non ricopre cariche in altre società
Consigliere e
membro del
Comitato Esecutivo
- Studio Martinelli di Serafini Enrico & C. Sas di Fossano
(CN): Socio Accomandatario
- Progetto Casa Società Semplice – Fossano (CN):
Socio Amministratore
- Incentro Srl: Amministratore unico
Nome
Carica ricoperta
Carica ricoperta in altre società
MONDINO Dr. Gianfranco
Direttore Generale
Non ricopre cariche in altre società.
SERAFINI Geom. Enrico
Direzione Generale:
Collegio Sindacale:
Nominato dall’assemblea dei soci in data 28/04/2015 ed in carica per il triennio 2015/2017,
con scadenza il giorno dell'assemblea chiamata ad approvare il Bilancio dell'Esercizio 2017.
Tutti i membri del Collegio Sindacale risultano iscritti nel Registro dei revisori legali dei conti
istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nome
Carica ricoperta
Carica ricoperta in altre società
BALOCCO Dr. Sebastiano
Presidente del
Collegio Sindacale
- Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Fossano –
Fossano (CN): Presidente dei Revisori dei Conti
- Scientymed Spa - Settimo Torinese (TO): Presidente
del Collegio Sindacale
- Selefar Srl – Cuneo: Presidente Collegio Sindacale
- Terme Reali di Valdieri Spa–Borgo S.Dalmazzo (CN):
Presidente Collegio Sindacale
- Calligaris Srl: Presidente Collegio Sindacale
- Beccaria Srl – Scarnafigi (CN): Sindaco Effettivo
- C.M.T. Spa - Peveragno (CN): Sindaco Effettivo
- Cuneo Inox Srl – Cuneo: Sindaco Effettivo
- Dentis Srl - S. Albano Stura (CN) Sindaco Effettivo
- EDIL G.M. Spa – Cuneo: Sindaco Effettivo
- San Roc Srl – Cuneo: Sindaco Effettivo
- Trucco Tessile SpA: Sindaco Effettivo
GALLESIO Rag. Massimo
Sindaco Effettivo
PELISSERO Rag.Lorenzo
Sindaco Effettivo
FRUTTERO Dr. Michele
Sindaco Supplente
MANGANARO Rag. Donatella
Sindaco Supplente
Non ricopre cariche in altre società
- Maina Panettoni SpA – Fossano: Presidente del
Collegio Sindacale
- Agoprofil SpA: Sindaco Effettivo
- Siscom SpA: Sindaco Effettivo
- Denver Srl: Sindaco Effettivo
- Cemental di Bianco A. & C. SpA: Sindaco Effettivo
- Locad Srl: Sindaco Effettivo
- Consorzio Nuovi Orizzonti Società Cooperativa Sociale
a RL Impresa Sociale Onlus: Sindaco Effettivo
- Dolmen Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale
Onlus: Sindaco Effettivo
Non ricopre cariche in altre società
39
Sezione 5
Documento di Registrazione
Tutti domiciliati per la carica in Fossano, Via Roma n. 122 (CAP 12045) presso la Sede della
Cassa di Risparmio di Fossano Spa.
9.2.
Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza
In merito a potenziali conflitti di interesse dei membri del Consiglio di Amministrazione, del
Collegio Sindacale e della Direzione Generale, si segnalano le obbligazioni contratte dalle
persone di cui sopra nei confronti della Cassa, disciplinate dall’art. 136 del D.Lgs. 385 del 1°
settembre 1993 (T.U. delle leggi in materia e creditizia). Si specifica inoltre che tutti i rapporti
in essere con i soggetti di cui sopra sono regolati a condizioni di mercato.
Di quanto normativamente previsto dei predetti conflitti viene dato conto nel Bilancio annuale
alla Nota Integrativa, Parte H – Operazioni con parti correlate.
L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo
ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono
gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare n.263/2006 di Banca d’Italia
che disciplina l’operatività con i soggetti collegati all’Emittente.
10.
PRINCIPALI AZIONISTI
10.1. Indicazione dei soggetti che possiedono
indirettamente il capitale dell’Emittente
o
controllano
direttamente
o
Alla data di approvazione del presente Documento di Registrazione il capitale sociale
dell’Emittente sottoscritto ed interamente versato è pari a 31.200.000 di Euro, suddiviso in
60.000.000 di azioni del valore nominale di 0,52 Euro cadauna.
I soci della Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono i seguenti:
Socio
Quota di Azioni Ordinarie detenuta
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO
detiene il 76,92%
BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA
la Società Cooperativa detiene il 23,08%
La Cassa è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, socio di maggioranza.
La Banca Popolare dell’Emilia Romagna Soc. Coop. è diventata socio di minoranza dal 6 aprile
2006, data di iscrizione nel Libro Soci in occasione dell’Assemblea Ordinaria dei soci, a seguito
della vendita delle azioni da parte di UniCredito Italiano Spa alla suddetta Banca Popolare
dell’Emilia Romagna Soc. Coop con operazione perfezionata in data 30/03/2006.
10.2. Descrizione di eventuali accordi, noti all’Emittente, dalla cui attivazione possa
scaturire ad una data successiva una variazione dell’assetto di controllo
dell’Emittente
Non ci sono accordi dalla cui attuazione possano scaturire variazioni nell’assetto di controllo.
11.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÁ E LE PASSIVITÁ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE
11.1. Informazioni finanziarie relative ad esercizi passati
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa si avvale della facoltà di incorporazione mediante
riferimento all’interno del presente Documento di Registrazione dei dati contenuti nei Bilanci
d’Esercizio chiusi al 31/12/2014 e 31/12/2013, redatti in conformità ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS, recepiti nell’ordinamento nazionale con il Decreto Legislativo n. 38 del
28/02/2005.
Informazioni finanziarie
Relazione degli Amministratori
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della società di Revisione
Assemblea degli azionisti0
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Nota Integrativa
Allegati al Bilancio
Esercizio anno 2014
7
pag.
pag.
54
pag.
56
pag.
59
pag.
62
pag.
64
pag.
70
pag.
180
Esercizio anno 2013
pag.
7
pag.
46
pag.
48
pag.
51
pag.
54
pag.
56
pag.
61
pag.
166
11.2. Bilanci
La Cassa non redige Bilanci consolidati
40
Sezione 5
Documento di Registrazione
11.3. Revisione delle informazioni finanziarie annuali
11.3.1. Dichiarazione
Si dichiara che le informazioni finanziarie contenute nei Bilanci d’Esercizio sono state
sottoposte a revisione contabile.
Dalle relazioni di revisione, allegate ai Bilanci, sono emersi giudizi senza rilievi e non emergono
clausole di esclusione di responsabilità da parte della società di revisione. Le Relazioni della
Società di Revisione sono inserite nella documentazione del Bilancio d’Esercizio.
11.3.2. Altre informazioni
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni aggiuntive sottoposte a
revisione contabile rispetto a quelle contenute nei Bilanci d’Esercizio chiusi al 31/12/2014 e
31/12/2013.
11.3.3. Dati finanziari
Tutti i dati finanziari sono estratti dai Bilanci d’Esercizio chiusi al 31/12/2014 e 31/12/2013,
entrambi sottoposti a revisione contabile.
11.4. Data delle ultime informazioni finanziarie
Le informazioni finanziarie contenute nel presente Documento di Registrazione sono riferite
all’ultimo Bilancio relativo all’esercizio 2014 che è stato approvato dall’Assemblea Ordinaria dei
Soci in data 28/04/2015.
11.5. Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie
11.5.1. Relazione Semestrale della società di Revisione
L’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie infrannuali successive all’ultimo Bilancio
approvato e sottoposto a revisione contabile completa.
L’Emittente redige una relazione infrannuale relativa al primo semestre di ogni esercizio
contabile che viene sottoposta a revisione contabile. Le informazioni finanziarie infrannuali
sono pubblicate sul sito internet della Cassa www.crfossano.it e vengono messe a disposizione
del pubblico come indicato nel successivo paragrafo 14.
11.6. Procedimenti giudiziari e arbitrali
L’Emittente dichiara che negli ultimi dodici mesi non si rilevano procedimenti amministrativi,
giudiziari o arbitrali (compresi eventuali procedimenti di questo tipo in corso) che possano
avere o che abbiano avuto di recente, rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria o sulla
redditività della Cassa.
Le cause in corso e la gestione dei reclami che possono originare perdite economiche, sono
riconducibili alla normale attività della Cassa e l’eventuale esito negativo non sarebbe
comunque tale da compromettere la solvibilità dell’istituto ed in particolare la sua capacità di
adempiere agli obblighi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari (pagamento degli
interessi e rimborso del capitale).
A fronte di specifiche situazioni riferibili a rischi operativi, sono stati effettuati accantonamenti
al Fondo Patrimoniale per Rischi e Oneri, che ammonta al 31/12/2014 a €.1.711.878
riguardanti in particolare i reclami della clientela e le richieste per revocatorie fallimentari,
come dettagliato nella tabella sottostante:
Tipologia
Reclami della Clientela per Bond
in Default
Revocatoria Fallimentare
Controversie per Anatocismo
Ammontare del Fondo
€
391.269
€
€
1.009.158
26.570
Garanzie Prestate
€
164.881
Cause Legali
€
120.000
Dettagli
Reclami diversi della clientela per un rischio
complessivo €.1.085.680
n.5 posizioni soggette a rischio revocatoria fallimentare
n.2 posizioni
Fondo costituito a seguito della cessione di
partecipazione nella società ICCRI e del contenzioso
che ne è scaturito con la società acquirente, con rischio
ad oggi quantificabile pari all’ammontare del Fondo.
n.1 posizione
Con specifico riferimento agli accantonamenti al Fondo per Rischi e Oneri collegati a reclami
della clientela per Bond in Default si precisa che la Cassa accantona al suddetto fondo circa il
36% dell’importo oggetto del reclamo indipendentemente dal fatto che il cliente abbia esperito
o meno azioni legali nei confronti della Cassa.
Si tratta pertanto di un approccio estremamente prudenziale considerato il fatto che la maggior
parte dei reclami, che si traducono in contenzioso, viene risolta in sede extra-giudiziale
41
Sezione 5
Documento di Registrazione
mediante transazione diretta con il cliente, con importi di norma inferiori a quanto accantonato
nel fondo rischi. A riguardo si precisa che nel corso del 1° trimestre del 2015 non sono stati
registrati nuovi reclami. Per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione 12 del Bilancio
d’Esercizio chiuso al 31/12/2014.
11.7. Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente
L’Emittente dichiara che alla data di pubblicazione del presente Documento di Registrazione
non si sono verificati cambiamenti nella situazione finanziaria o commerciale dalla chiusura
dell’ultimo esercizio, per i quali siano state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a
revisione.
12.
CONTRATTI IMPORTANTI
Non si rilevano contratti importanti non conclusi nel normale svolgimento dell’attività che
potrebbero comportare un’obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla
capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei possessori delle
obbligazioni emesse o da emettere.
13.
INFORMAZIONI
PROVENIENTI
DICHIARAZIONI DI INTERESSI
DA
TERZI,
PARERI
DI
ESPERTI
E
Si dichiara che nel presente documento non sono presenti pareri o relazioni attribuibili a
persone in qualità di esperti né informazioni che provengano da terzi.
All’Emittente non è stato attribuito nessun Rating.
14.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Si dichiara che per la durata di validità del presente documento di registrazione possono essere
consultati i seguenti documenti (o loro copie):
a. Estratto dell’atto costitutivo e statuto dell’Emittente
b. I Bilanci relativi agli ultimi due esercizi, compresi i relativi allegati
c. Il presente Prospetto di Base, i Comunicati Stampa e le Condizioni Definitive di
ciascun prestito obbligazionario.
I documenti sopracitati, accessibili al pubblico, possono essere richiesti gratuitamente all’Ufficio
Segreteria della Cassa sito a Fossano in via Roma n. 122. Si dichiara inoltre che i documenti
ritenuti più significativi, quali i Bilanci d’Esercizio e lo Statuto, vengono pubblicati sul sito
internet della Cassa www.crfossano.it. La relazione semestrale di cui al paragrafo 11.5.1 e ogni
altra informazione inerente le vicende societarie dell’Emittente, inclusa la situazione economica
finanziaria e patrimoniale infrannuale redatta successivamente all’approvazione del presente
Documento di Registrazione, saranno messe a disposizione del pubblico con le medesime
modalità sopra indicate.
Si invitano i potenziali investitori a leggere tutta la documentazione a disposizione del pubblico
e quella inclusa mediante riferimento nel Documento di Registrazione al fine di ottenere
maggiori informazioni in merito alle condizioni economiche e finanziarie ed all’attività
dell’Emittente.
42
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
SEZIONE 6.A
NOTA INFORMATIVA
OBBLIGAZIONI ORDINARIE: “CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA”
Nota Informativa relativa al programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati:
“Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. a TASSO FISSO”
“Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. a TASSO VARIABILE”
“Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. a TASSO MISTO”
“Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. STEP-UP”
1.
PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ
L’individuazione delle persone responsabili delle informazioni fornite nella Nota Informativa e la
relativa dichiarazione di responsabilità come previsto dal punto 1 dello schema V allegato al
Regolamento 2004/809/CE sono riportate nella sezione I paragrafo 1.2.
43
Sezione 6.A
2.
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI
AVVERTENZE PER L’INVESTITORE
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere
attenta visione della presente Nota Informativa, al fine di comprendere i fattori di rischio
connessi ai prestiti obbligazionari Ordinari emessi nell’ambito del Programma di Emissione
deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Cassa e descritto nella sezione 2 del presente
Prospetto di Base. Si richiama inoltre l’attenzione dell’investitore sul Documento di
Registrazione dove sono riportati i fattori di rischio relativi all’Emittente.
Le obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa sono caratterizzate da una rischiosità
tipica di un investimento:
1) a Tasso Fisso - L’investitore deve essere consapevole che gli investimenti a tasso fisso
garantiscono la costanza degli interessi per tutta la durata del titolo tuttavia, in caso di
disinvestimento prima della scadenza, l’investitore potrebbe subire delle perdite sul
capitale nel caso in cui si fosse verificato un rialzo dei tassi di mercato dal momento della
sottoscrizione al momento del disinvestimento.
2) a Tasso Variabile - L’investitore deve quindi essere consapevole che la redditività
dell’investimento non è quantificabile in modo certo al momento della sottoscrizione e
dipende dall’andamento del parametro di indicizzazione.
3) a Tasso Misto che prevede l’applicazione di un tasso fisso per un periodo predeterminato
ed un tasso variabile per la restante durata del prestito - L’investitore deve essere
consapevole che la redditività dell’investimento non è quantificabile in modo certo al
momento della sottoscrizione e dipende dall’andamento del parametro di indicizzazione.
4) Step-Up contraddistinto da un tasso crescente in misura prestabilita - L’investitore deve
essere consapevole che gli investimenti Step-Up prevedono un tasso predeterminato
crescente rispetto ad un analogo strumento finanziario a tasso fisso e potrebbero quindi
avere una maggiore sensibilità alla variazione dei tassi di mercato.
Per una descrizione dettagliata dell’Obbligazione si rimanda al successivo Paragrafo n. 4.1.1.
L’Emittente invita quindi l’investitore a concludere l’operazione solo dopo avere compreso la
natura ed il grado di esposizione al rischio che le stesse comportano.
Fermo restando quanto sopra, in relazione ai servizi di investimento prestati, i collocatori sono
tenuti a verificare, conformemente alla normativa applicabile, l’adeguatezza dello strumento in
rapporto al profilo di rischio del cliente.
In particolare il potenziale investitore dovrebbe considerare che l’investimento è soggetto alle
seguenti tipologie di rischio:
RISCHIO CONNESSO ALL’UTILIZZO DEL “BAIL IN” E DEGLI ALTRI STRUMENTI DI
RISOLUZIONE PREVISTI DALLA DIRETTIVA EUROPEA IN TEMA DI RISANAMENTO E
RISOLUZIONE DEGLI ENTI CREDITIZI
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva
2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “
Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla
risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono
adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di
garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del
dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando
che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli
azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la
banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo
Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se
le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione,
ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il
processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di
44
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio
di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento,
anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi
divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente
gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di
insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di
classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire
gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in
strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a
seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti
subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime
potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle
obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il
limite della garanzia) o convertirle in capitale .
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca
soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva
del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario
debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un
previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario
debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale
iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica
temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di
risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla
disciplina degli aiuti di Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico
di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento
europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di
risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di
creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati
limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione.
RISCHIO DI CREDITO PER L’INVESTITORE
L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diviene finanziatore dell’Emittente e quindi si
assume il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli
interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza.
Per un corretto apprezzamento globale del rischio di credito si rimanda al capitolo 3.1 del
Documento di Registrazione ed ai fattori di rischio per l’Emittente.
RISCHIO DI ASSENZA DI GARANZIE SPECIFICHE
I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti dal Fondo Interbancario di
Tutela dei Depositi. Il rimborso del Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da
garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni relativi all’assunzione di garanzie.
RISCHIO COLLEGATO ALLA VENDITA DEL TITOLO PRIMA DELLA SCADENZA
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro naturale scadenza,
potrebbe trovarsi nell’impossibilità di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a condizioni
45
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO
economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori sottoelencati e di seguito specificati in
dettaglio:
1) caratteristiche del mercato in cui le obbligazioni verranno negoziate (rischio di liquidità)
2) variazioni dei tassi di mercato (rischio di tasso)
3) variazione del merito di credito dell’Emittente (rischio connesso al deterioramento del
merito di credito dell’Emittente)
4) eventuale presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione.
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo delle obbligazioni anche al di sotto
del valore nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le
obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita del capitale. Per
contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza che rimane pari al 100%
del valore nominale, fatto salvo l’utilizzo dello strumento del bail-in.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Si precisa a riguardo che non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione delle
obbligazioni emesse dalla Cassa di Risparmio di Fossano Spa alle negoziazioni presso nessun
mercato regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di Negoziazione né presso
Internalizzatori Sistematici.
Si precisa inoltre che l’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si
assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti
obbligazionari su richiesta dell’investitore.
Nel caso in cui l’Investitore intenda disinvestire l’obbligazione prima della scadenza, l’Emittente
potrebbe riacquistare le obbligazioni emesse, praticando un prezzo in linea con i principi della
Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli ordini che prevede, in caso di Negoziazione in Conto
Proprio di strumenti finanziari non quotati, l’applicazione di prezzi di mercato, prendendo come
riferimento i rendimenti degli strumenti finanziari analoghi alle obbligazioni della Cassa per
caratteristiche e durata residua.
Per ulteriori informazioni si rimanda al Capitolo 6 della Nota Informativa dove vengono
esplicitati i criteri di determinazione del prezzo e la commissione applicata nella Negoziazione
in conto proprio delle obbligazioni emesse dalla Cassa.
Sussiste pertanto il rischio per l’investitore di trovarsi nella difficoltà o nell’impossibilità di
vendere l’obbligazione prima della scadenza.
RISCHIO DI TASSO
É il rischio di oscillazione del valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. Le
oscillazioni di prezzo dipendono essenzialmente, sebbene non in via esclusiva, dall’andamento
della curva dei tassi di interesse e dal deterioramento della solvibilità del debitore.
Il valore di mercato è inversamente proporzionale all’andamento dei tassi di marcato, per cui
in caso di un rialzo dei tassi di mercato il valore dell’obbligazione diminuisce viceversa in caso
di un ribasso dei tassi il valore del titolo aumenta. Ciò considerato, il rischio di tasso è tanto
maggiore quanto maggiore è la durata del prestito.
Nel caso di vendita del titolo prima della scadenza potrebbe essere praticato un prezzo
inferiore a quello corrisposto dall’investitore al momento della sottoscrizione iniziale, con
conseguente perdita economica per l’investitore medesimo.
Si precisano di seguito le specificità del rischio per le diverse tipologie di obbligazioni oggetto
della presente Nota Informativa:
Obbligazioni a Tasso Fisso: sono soggette in particolar modo a questo tipo di rischio in quanto
le variazioni in aumento dei tassi di mercato hanno come effetto la riduzione del valore delle
obbligazioni.
Obbligazioni Step Up: sono anch’esse soggette al rischio sopra descritto anche se la crescita
programmata delle cedole (step up) può ridurre la perdita di valore dell’obbligazione rispetto
alla tipologia di prestito a tasso fisso
Obbligazioni a Tasso Variabile e Obbligazioni a Tasso Misto (per il periodo con interessi a tasso
variabile): l’investitore deve avere presente che, sebbene un titolo a tasso variabile adegui
periodicamente i flussi cedolari ai nuovi livelli di tasso di mercato, dopo la fissazione della
cedola le Obbligazioni possono subire variazioni di valore in maniera inversa alle variazioni dei
tassi di interesse di mercato, almeno fino alla successiva data di reindicizzazione.
46
Sezione 6.A
RISCHIO
CONNESSO
DELL’EMITTENTE
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO
AL
DETERIORAMENTO
DEL
MERITO
DI
CREDITO
Il rischio è rappresentato dall’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in
considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
RISCHIO CONNESSO ALLA PRESENZA DI COSTI/COMMISSIONI INCLUSI NEL PREZZO
DI EMISSIONE
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’eventuale presenza di
costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di
emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di mercato.
Si segnala inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può comportare un rendimento a
scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del
titolo e profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni.
RISCHIO CORRELATO ALLA PRESENZA DI CONFLITTI DI INTERESSE:
RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON L’AGENTE DI CALCOLO
Poiché l’Emittente opererà anche quale responsabile per il calcolo, cioè soggetto incaricato
della determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli
(Emittente ed agente di calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi
nei confronti degli investitori.
RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL COLLOCATORE
La Cassa in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del
presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione
avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione.
RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL NEGOZIATORE IN CONTO
PROPRIO
La Cassa potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la
veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni.
RISCHIO DI MODIFICA DEL REGIME FISCALE DEI TITOLI
I valori lordi e netti relativi al tasso di interesse ed al rendimento delle obbligazioni saranno
calcolati sulla base del regime fiscale vigente alla data di emissione del prestito
obbligazionario.
Non è possibile prevedere se detto regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle
obbligazioni né è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti stabiliti al momento
dell’emissione possano discostarsi anche sensibilmente da quelli che saranno effettivamente
applicabili alle obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. Sono a
carico degli investitori le imposte, presenti e future, che in base alla vigente normativa
colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti.
Di conseguenza, qualora a seguito di modifiche del regime fiscale si rendesse necessario
adeguare le aliquote ai nuovi limiti stabiliti per legge, gli investitori potrebbero ricevere un
importo inferiore a quello indicato nella documentazione ricevuta all’atto della sottoscrizione.
L’Emittente non è in grado di prevedere se e in quale misura saranno apportate modifiche al
regime fiscale vigente.
RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING DEI TITOLI E DELL’EMITTENTE
All’Emittente ed ai Prestiti Obbligazionari emessi non è stato attribuito nessun “rating”, ossia
nessuna certificazione da parte di Agenzie esterne di valutazione del merito di credito
dell’Emittente (es. Moody’s, Standard and Poor’s ecc) e della rischiosità dello strumento
finanziario e dell’Emittente. L’assenza di Rating non è comunque indicativa della solvibilità
dell’Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari illustrati nella presente Nota
Informativa.
RISCHIO DI ASSENZA DI INFORMAZIONI
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
SUCCESSIVE
ALL’EMISSIONE
DEL
L’Emittente dichiara che NON sono previste informazioni successive all’emissione dello
strumento finanziario. La presente Nota Informativa del Prestito rappresentano pertanto l’unica
fonte di informazione resa all’investitore all’atto della sottoscrizione.
47
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO DI SCOSTAMENTO DEL RENDIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE RISPETTO AL
RENDIMENTO DI UN TITOLO DI STATO
Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni (in regime di capitalizzazione
composta), al lordo e al netto dell’effetto fiscale, potrebbe anche risultare inferiore rispetto al
rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata residua similare.
Fattori di rischio specifici riferibili alle Obbligazioni a Tasso Variabile e a Tasso Misto
RISCHIO DI ANDAMENTO SFAVOREVOLE DEL PARAMETRO DI INDICIZZAZIONE
In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto il rendimento cedolare può variare in maniera
sfavorevole al sottoscrittore al variare dell’andamento del parametro di indicizzazione. Inoltre il
rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del
parametro di indicizzazione.
RISCHIO DI SPREAD NEGATIVO
In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto il rendimento offerto può presentare uno sconto
(spread negativo) rispetto al rendimento del parametro di riferimento (tasso Euribor o TURBCE). In tal caso la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del parametro ed un
eventuale ribasso dello stesso ne risulta amplificato per effetto dello spread. In ogni caso le
cedole non potranno avere valore negativo.
RISCHIO DI EVENTI DI TURBATIVA O STRAORDINARI RIGUARDANTI IL PARAMETRO
DI INDICIZZAZIONE
In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto al verificarsi di eventi di turbativa o straordinari
del parametro di indicizzazione ad una data di determinazione, l’agente di calcolo si riserva la
facoltà di individuare un parametro sostitutivo, anche di analoga natura, che, per
caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme
all’andamento del parametro originariamente prescelto. Si rinvia al paragrafo 4.7 della Nota
Informativa in merito alle modalità operative utilizzate in caso di impossibilità di
determinazione del tasso a causa dell’indisponibilità del parametro di indicizzazione.
48
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
3.
INFORMAZIONI ESSENZIALI
3.1.
Interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti all’emissione
Poiché l’Emittente opera anche quale responsabile per il calcolo, cioè soggetto incaricato della
determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli (Emittente ed
agente di calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti
degli investitori.
L’Emittente in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del
presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione
avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione.
La Cassa potrebbe infine trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa
assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni.
In merito a potenziali conflitti di interesse dei membri del Consiglio di Amministrazione, del
Collegio Sindacale e della Direzione Generale, si segnalano le obbligazioni contratte dalle
persone indicate nel paragrafo 9 della Nota Informativa nei confronti della Cassa, disciplinate
dall’art. 136 del D.Lgs. 385 del 1° settembre 1993 (T.U. delle leggi in materia e creditizia).
L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo
ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono
gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile.
3.2.
Ragioni dell’offerta ed impiego dei proventi
Le obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria
attività di raccolta da parte della Cassa di Risparmio di Fossano Spa.
L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria sarà destinato all’esercizio dell’attività
creditizia.
4.
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA
AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE
4.1.1. Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico
e/o ammessi alla negoziazione
La denominazione del prestito obbligazionario è riportata nelle Condizioni Definitive relative a
ciascuna emissione.
Le obbligazioni emesse dalla Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono strumenti di investimento
del risparmio a medio/lungo termine, i quali determinano l’obbligo in capo all’Emittente di
rimborsare all’investitore il 100% del loro valore nominale (il “valore nominale”) alla scadenza
prestabilita (“Data di scadenza”), fatto salvo quanto riportato al paragrafo 4.6 relativo
all’applicazione della clausola di “bail–in”.
Si descrivono di seguito le varie tipologie di obbligazioni oggetto della presente Nota
Informativa.
Obbligazioni a Tasso Fisso: danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna
la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il tasso annuo lordo (il “tasso di
interesse”) costante per tutta la durata del Prestito, prestabilito al momento
dell’emissione e riportato nelle Condizioni Definitive.
Obbligazioni Step-up: danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna la
“Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale un tasso annuo lordo (il “tasso di
interesse”) crescente per tutta la durata del Prestito, prestabilito al momento
dell’emissione e riportato nelle Condizioni Definitive del Prestito.
Obbligazioni a Tasso Variabile: danno diritto al pagamento di cedole periodiche (le
“Cedole” e ciascuna la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il parametro di
indicizzazione di seguito descritto (il “Parametro di Indicizzazione”), rilevato alla relativa
data di rilevazione (la “Data di rilevazione”), eventualmente maggiorato o diminuito di
uno Spread (lo “Spread”), costante per tutta la durata del Prestito. La prima cedola è
predeterminata al momento dell’emissione del prestito in misura fissa e indipendente dal
parametro di indicizzazione. La prima cedola e lo spread sono prestabilite al momento
dell’emissione e riportate nelle Condizioni Definitive.
Obbligazioni a Tasso Misto: danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna
la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il tasso annuo lordo (il “tasso di
interesse”) costante per un certo periodo (periodo a tasso fisso) e per la restante durata
49
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
del prestito applicando il parametro di indicizzazione di seguito descritto (il “Parametro di
Indicizzazione”), rilevato alla relativa data di rilevazione (la “Data di rilevazione”),
eventualmente maggiorato o diminuito di uno Spread (lo “Spread”), costante per la
restante la durata del Prestito (periodo a tasso variabile). I tassi del periodo a “tasso
fisso” e lo spread sono prestabiliti al momento dell’emissione e riportati nelle Condizioni
Definitive.
Il parametro di indicizzazione per le obbligazioni a tasso variabile e/o a tasso misto è il Tasso
Ufficiale di Riferimento BCE o il tasso Euribor di durata corrispondente alla periodicità delle
cedole. La scelta del parametro di indicizzazione è stabilita al momento dell’Emissione e le
informazioni sono riportate nelle Condizioni Definitive.
4.1.2. Codice ISIN (International Security Identification Number)
Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono contraddistinte dal Codice ISIN,
rilasciato dalla Banca d’Italia, che contraddistingue in un modo univoco lo strumento
finanziario. Il Codice ISIN sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito Obbligazionario.
Il valore nominale di ciascuna obbligazione è riportato nelle Condizioni Definitive, rappresenta
il taglio minimo e non è pertanto frazionabile.
4.2.
Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati
Le Obbligazioni riferite all’offerta descritta nel presente Prospetto di Base sono regolate
secondo la legge italiana. Per qualsiasi controversia fra gli obbligazionisti e l’Emittente
connessa con il presente Prestito, sarà competente, in via esclusiva, il foro di domicilio
dell’Emittente, ovvero, nel caso in cui il portatore delle 61 Obbligazioni rivesta la qualifica di
consumatore ai sensi dell’art. 3 del D, Lgs. 206/2005, c.d. “Codice del Consumo”, il foro di
residenza o domicilio elettivo di quest’ultimo
4.3.
Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri
Le Obbligazioni sono rappresentate da titoli al portatore aventi valore nominale stabilito nelle
Condizioni Definitive, ciascun prestito obbligazionario è interamente ed esclusivamente
immesso in gestione accentrata presso Monte Titoli Spa (via Mantegna, 6 – 20154 Milano) ed
assoggettato al regime di dematerializzazione di cui al D.Lgs 213/98 ed al Regolamento
congiunto Banca d’Italia – Consob d.d. 22 febbraio 2008.
4.4.
Valuta di emissione degli strumenti finanziari
I prestiti obbligazionari sono denominati in Euro.
4.5.
Ranking degli strumenti finanziari offerti al pubblico
Gli obblighi a carico dell’Emittente derivanti dai prestiti obbligazionari Senior oggetto della
presente Nota Informativa non sono subordinati ad altre passività, fatta eccezione per quelle
dotate di privilegio. Ne segue che il credito dei portatori verso l’Emittente segue gli altri crediti
chirografari dello stesso, fatto salvo quanto previsto nell’art 4.6 in relazione alla clausola di
“bail-in”.
4.6.
Diritti connessi agli strumenti finanziari
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa
categoria e segnatamente il diritto al rimborso del capitale alla scadenza del prestito e il diritto
a percepire a scadenza la cedola, salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato.
In particolare il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive,
di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali
preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le
“Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una
banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al
minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i
contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che
avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le
50
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo
Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se
le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione,
ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il
processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio
di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento,
anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi
divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente
gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di
insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di
classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire
gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in
strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a
seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti
subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime
potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle
obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il
limite della garanzia) o convertirle in capitale .
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca
soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva
del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario
debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un
previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario
debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale
iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica
temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di
risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla
disciplina degli aiuti di Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico
di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento
europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di
risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di
creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati
limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione.
4.7.
Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare
4.7.1. Tasso di interesse nominale
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche secondo quanto espressamente
indicato nelle Condizioni Definitive.
L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse annuo
lordo espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) che sarà indicato nelle Condizioni
Definitive del Prestito e resterà costante per tutta la durata del prestito.
51
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale, semestrale o
annuale secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”).
Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le seguenti:
TRIMESTRALI:
Cedola Annuale /4
SEMESTRALI:
Cedola Annuale /2
ANNUALI:
Cedola Annuale /1 (solo per Emissioni a Tasso Fisso e Step-Up)
La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita all’anno commerciale di 360 giorni
Si descrivono di seguito le modalità di determinazione del tasso di interesse nominale per le
varie tipologie di obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa.
- Per le Obbligazioni a Tasso fisso l’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore
Nominale un tasso di interesse espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) fisso per
tutta la durata del prestito.
- Per Obbligazioni Step-up l’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale
un tasso di interesse espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) crescente per tutta la
durata del prestito come riportato nelle Condizioni Definitive.
- Per le Obbligazioni a Tasso Variabile l’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore
Nominale un tasso di interesse variabile espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) pari
al parametro di indicizzazione eventualmente aumentato o diminuito di uno spread stabilito
al momento dell’emissione, espresso in termini percentuali e arrotondando l’importo al
centesimo superiore. Sia il parametro di indicizzazione che lo spread saranno indicati nelle
Condizioni Definitive del Prestito.
L’Emittente stabilirà inoltre il valore della prima cedola (la “Prima Cedola”) in misura
indipendente dal Parametro di Indicizzazione e la misura sarà indicata su base annua lorda
nelle Condizioni Definitive del Prestito. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con
frequenza trimestrale o semestrale secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive
(“scadenze degli interessi”).
In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo.
- Per le Obbligazioni a Tasso Misto, l’Emittente stabilirà, per il periodo a tasso fisso, il valore
delle cedole in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione e la misura delle stesse
sarà indicata su base annua lorda nelle Condizioni Definitive del Prestito. Nel periodo a tasso
variabile l’importo delle cedole a tasso variabile sarà calcolato applicando al Valore Nominale
un tasso di interesse variabile espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) pari al
parametro di indicizzazione eventualmente aumentato o diminuito di uno spread stabilito al
momento dell’emissione, espresso in termini percentuali e arrotondando l’importo al
centesimo superiore.
Sia il parametro di indicizzazione che lo spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive del
Prestito ed in ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo.
Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale o semestrale
secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”).
4.7.2. Data di Godimento degli interessi
Nelle Condizioni Definitive sarà inoltre indicata per ciascun prestito la data a partire dalla quale
le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (“data di godimento”).
4.7.3. Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli
interessi decorsi cinque anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto concerne il
capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile.
4.7.4. Nome del responsabile del calcolo
L’Agente di Calcolo è la Cassa di Risparmio di Fossano Spa.
4.7.5. Parametro di Indicizzazione: TASSO EURIBOR oppure TUR BCE
Per le obbligazioni a tasso Variabile e/o a tasso Misto il Parametro di Indicizzazione è il tasso
Euribor a 3 o 6 mesi, in funzione della periodicità del pagamento delle cedole trimestrali o
semestrali, oppure il tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea (di
seguito TUR BCE).
L’Euribor è il tasso lettera sul mercato interno dell’Unione Europea dei depositi bancari, rilevato
52
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
dalla Federazione Bancaria Europea (FBE) – calcolato secondo la convenzione ACT/360 e
pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario nonché sul sito
www.euribor-ebf.eu.
Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato in base al suddetto Tasso
Euribor/360 rilevato sul quotidiano Sole 24 ORE con valuta pari al primo giorno di godimento
della nuova cedola, arrotondato al centesimo superiore.
Nel caso in cui il primo giorno di godimento della cedola fosse festivo il parametro di
indicizzazione sarà rilevato con valuta pari al primo giorno lavorativo successivo al godimento
della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non
imputabili alla Cassa, il valore della cedola verrà determinato rilevando il tasso Euribor a
partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. In ogni caso
le cedole non potranno avere valore negativo.
Il TUR – BCE viene stabilito dalla Banca Centrale Europea ed è il tasso che viene applicato alle
principali operazioni di mercato aperto, a breve o a lungo termine, erogate dalla BCE alle
banche. Viene stabilito in occasione delle riunioni periodiche dell’istituto di vigilanza ed
aggiornato con periodicità mensile.
Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato in base al suddetto TUR
rilevato sul sito della BCE (www.ecb.europa.eu) con valuta pari al primo giorno di godimento
della nuova cedola.
Nei casi in cui il parametro di indicizzazione dovesse assumere valori negativi è comunque
stabilito il principio di non negatività del tasso di interesse nominale, che non potrà quindi
assumere valori negativi per il sottoscrittore.
4.7.6. Eventi di turbativa
Per le obbligazioni a tasso Variabile e/o a tasso Misto nell’ipotesi di mancata pubblicazione o di
soppressione delle quotazioni ovvero della stessa forma tecnica oggetto di quotazione, nonché
nell’ipotesi di revisione delle caratteristiche sostanziali del parametro prescelto per
l’indicizzazione del titolo, l’Emittente si riserva la facoltà di individuare un parametro
sostitutivo, di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si
reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento del parametro originariamente prescelto.
4.8.
Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito
Il rimborso delle obbligazioni avverrà in un’unica soluzione, alla pari, alla scadenza del prestito
indicata nelle Condizioni Definitive (la “Data di Scadenza”), fatto salvo quanto indicato nel
paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla
Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Successivamente a tale data i titoli cesseranno di produrre interessi.
Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente.
4.9.
Rendimento effettivo
4.9.1. Indicazione del tasso di rendimento
Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno il rendimento effettivo annuo a
scadenza, al lordo e al netto dell’effetto fiscale (rispettivamente “Tasso di rendimento effettivo
lordo su base annua” e “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”).
Il TIR rappresenta quel tasso di attualizzazione che rende equivalente la somma dei valori
attuali dei flussi di cassa delle Obbligazioni al prezzo di acquisto/sottoscrizione
dell’Obbligazione stessa. Tale tasso è calcolato assumendo che il titolo venga detenuto fino a
scadenza, che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo
e nell’ipotesi di assenza di eventi che abbiano un impatto sul mantenimento in capo
all’Emittente della capacità di far fronte, con riferimento alle Obbligazioni, ai pagamenti degli
interessi ed al rimborso del capitale (eventi di credito).
Si precisa che i flussi di cassa sono rappresentati dalle cedole (fisse o variabili) corrisposte
periodicamente dalle Obbligazioni
4.9.2. Illustrazione in forma sintetica del metodo di calcolo del rendimento in caso di
Obbligazioni a tasso variabile e/o a tasso misto
Si precisa che per le Obbligazioni a Tasso Variabile e per le Obbligazioni a Tasso Misto il
rendimento effettivo annuo sarà calcolato ipotizzando la costanza del Parametro di
Indicizzazione.
53
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
Il rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell’effetto fiscale, che sarà indicato di volta in volta
nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito, sarà calcolato con il metodo del tasso
interno di rendimento a scadenza (TIR) in regime di capitalizzazione composta alla data di
emissione delle Obbligazioni indicata nelle Condizioni Definitive e sulla base del prezzo di
acquisto/sottoscrizione, nonché della frequenza dei flussi di cassa.
4.10. Rappresentanza degli investitori
Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell’art.
12 del D. Lgs. n. 385 dell’1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni.
4.11. Delibere, autorizzazioni e approvazioni
L’emissione delle Obbligazioni sarà deliberata da parte del Comitato Esecutivo in relazione alla
delega, con valenza annuale, rilasciata con apposita delibera dal Consiglio di Amministrazione.
La data di delibera del Comitato Esecutivo sarà indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun
prestito obbligazionario.
Il presente Programma di Offerta è stato deliberato ed approvato dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 26 maggio 2015.
4.12. Date di emissione degli strumenti finanziari
La data di emissione del prestito obbligazionario è indicata nelle Condizioni Definitive del
prestito obbligazionario (“Data di Emissione”).
4.13. Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle obbligazioni, fatta
eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti.
Le obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Offerta non sono state e non saranno
registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, e successive modifiche, vigenti
negli Stati Uniti d’America (il “Securities Act”) né ai sensi delle corrispondenti normative in
vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualunque altro Paese nel quale l’Offerta delle
Obbligazioni non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle autorità competenti
(gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque
consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in
Giappone, in Australia e negli Altri Paesi. Le obbligazioni non possono essere vendute o
proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of
Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di
vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”.
Ogni adesione all’Offerta posta in essere in violazione delle limitazioni di cui sopra sarà
considerata non valida.
4.14. Ritenute fiscali
Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle obbligazioni vigente alla data di
pubblicazione del presente Prospetto di Base e applicabile a certe categorie di investitori
fiscalmente residenti in Italia che detengono le obbligazioni non in relazione ad un’impresa
commerciale.
Si segnala che, con il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014 (“D.L. 66/2014), recante ulteriori
misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale,
Serie Generale, n. 95 del 24 aprile 2014, sono state apportate rilevanti modifiche al regime
impositivo delle rendite finanziarie. Le nuove aliquote sono stabilite nella misura del 26%.
Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio
dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle obbligazioni.
Sono a carico degli obbligazionisti le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscono
le obbligazioni e/o i relativi interessi ed altri proventi.
Redditi di capitale: gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni, se di pertinenza delle
persone fisiche o degli altri soggetti di cui all’art.2 del, D.Lgs n. 239/96, in base alla normativa
in vigore all’emissione, sono soggetti all’imposta sostitutiva pari al 26,00%.
Redditi diversi: le eventuali plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso ed
equiparate, ovvero rimborso delle obbligazioni, sono soggette ad imposta sostitutiva delle
imposte sui redditi nell’attuale misura del 26% ai sensi delle disposizioni del D.lgs. 461/97 e
successive integrazioni e modifiche.
54
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
5.
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1.
Statistiche relative all’offerta, calendario e modalità di Sottoscrizione
5.1.1. Condizioni alle quali l’offerta è subordinata
L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione.
5.1.2. Ammontare totale dell’offerta
L’ammontare totale (l’”Ammontare totale”) massimo del prestito obbligazionario è stabilito dal
Comitato Esecutivo ed è ricavabile moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse per il valore
nominale come riportato nelle Condizioni Definitive.
L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta, di aumentare l’ammontare
totale tramite una comunicazione pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet
dell’Emittente e, contestualmente, trasmessa alla Consob.
Il suddetto prestito è stato emesso nell’ambito del programma stabilito dal Consiglio di
Amministrazione e riportato nella Sezione 2 del presente Prospetto di Base.
5.1.3. Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione
Il periodo di validità dell’offerta è stabilito dal Comitato Esecutivo e definito nelle Condizioni
Definitive (“data di apertura e di chiusura del collocamento”) salvo proroga o chiusura
anticipata del collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato.
L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura
anticipata dell’offerta per il raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso, assicurando le
sottoscrizioni per coloro che hanno già aderito all’offerta, e/o alla proroga del termine di
chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui l’Ammontare Totale non risultasse interamente
sottoscritto. In tale caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da
pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e contestualmente trasmesso
alla Consob.
La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle Filiali della Cassa di
Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione
a distanza quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di apposita modulistica
da parte dell’Investitore.
Ai sensi dell’art.16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l’Emittente proceda alla
pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva
Prospetto e dell’art. 94 c.7 del T.U.F., gli investitori che abbiano già aderito all’offerta prima
della pubblicazione del Supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis c.2 del T.U.F, revocare
la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del
Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta l’Emittente o secondo le modalità
indicate nel Supplemento medesimo. Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet
dell’Emittente www.crfossano.it e reso disponile e consultabile presso le sedi e le filiali della
stessa. Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso su un
quotidiano a diffusione nazionale
5.1.4. Possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni
Non è prevista la possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni.
5.1.5. Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione
Le sottoscrizioni potranno essere accolte per gli importi indicati nelle Condizioni Definitive, pari
al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo
sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per
l’emissione.
5.1.6. Modalità e termini per il pagamento
Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore, avverrà nella
data di regolamento (la “Data di Regolamento”), e potrà coincidere con la Data di Godimento
dell’Obbligazione oppure potrà essere posteriore alla data di godimento ma ricompresa nel
Periodo di Offerta, entrambe indicate nelle Condizioni Definitive, mediante addebito sul conto
corrente o altro conto dell’investitore. Nel caso di sottoscrizione delle obbligazioni posteriore
alla Data di Godimento il prezzo per la sottoscrizione delle obbligazioni sarà maggiorato del
rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento.
I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la
società Monte Titoli Spa.
55
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
5.1.7. Diffusione dei risultati dell’offerta
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, comunicherà, entro cinque giorni successivi alla
conclusione del periodo di offerta, i risultati dell’offerta mediante pubblicazione sul sito internet
www.crfossano.it.
5.1.8. Eventuali diritti di prelazione
Non previsti in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti.
5.2.
Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1. Destinatari dell’offerta
Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato
italiano. L’offerta è indirizzata esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano
Spa.
5.2.2. Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le
negoziazioni prima della comunicazione
Non è previsto il riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto.
All’investitore viene inviata una nota informativa con il dettaglio dell’operazione (valore
nominale, descrizione del titolo, codice del titolo, prezzo, eventuale rateo interessi e
controvalore addebitato). Le obbligazioni saranno negoziabili dopo l’avvenuto regolamento
contabile della sottoscrizione.
5.3.
Fissazione del prezzo
5.3.1 Prezzo al quale saranno offerti gli strumenti finanziari
Il prezzo di offerta di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle Condizioni Definitive.
Per le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento il prezzo di emissione
dovrà essere maggiorato degli interessi maturati tra la data di godimento e la successiva data
di sottoscrizione del prestito. Il prezzo di offerta sarà pari al prezzo di emissione.
5.3.2 Metodo utilizzato per determinare il prezzo d’Offerta
In particolare per le obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa il prezzo è
determinato prendendo come riferimento la curva dei tassi swap (IRS) a cui viene applicato
uno spread di emissione; l’Emittente potrà applicare degli spread, positivi o negativi, in
relazione alla propria politica di raccolta fondi e alle condizioni concorrenziali presenti sul
mercato di riferimento in cui l’Emittente opera.
5.3.3. Ammontare delle spese e delle imposte a carico del sottoscrittore
Non sono inoltre previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.
Eventuali costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono riportati nelle Condizioni
Definitive.
5.4.
Collocamento e sottoscrizione
5.4.1. Soggetti incaricati del collocamento
Le obbligazioni saranno offerte tramite il collocamento presso la rete di sportelli della Cassa di
Risparmio di Fossano Spa, con sede legale a Fossano in via Roma n.122, che opererà quale
responsabile del collocamento ai sensi della disciplina vigente.
5.4.2. Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli
intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli Spa (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano).
5.4.3. Soggetti che accettano di sottoscrivere / collocare l’emissione sulla base di accordi
particolari
Come specificato al precedente punto 5.4.1. la Cassa di Risparmio di Fossano Spa è Emittente
ed unico collocatore dei prestiti obbligazionari. Non sono previsti accordi con altri soggetti per
l’attività di sottoscrizione o di collocamento come non sono previste commissioni addebitate ai
sottoscrittori per il collocamento e/o per la sottoscrizione del prestito obbligazionario.
5.4.4. Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione
Non vi sono accordi di sottoscrizione con altri intermediari in relazione alle obbligazioni oggetto
56
Sezione 6.A
Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie
della presente Nota Informativa.
6.
AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE
6.1. Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli
strumenti finanziari
Le obbligazioni Ordinarie della Cassa di Risparmio di Fossano Spa non saranno oggetto di
domanda per l’ammissione alla negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi
Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici.
6.2.
Quotazioni su altri mercati regolamentati
Gli strumenti finanziari in oggetto non sono trattati su altri mercati regolamentati né su Sistemi
Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici.
6.3.
Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario
L’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume
incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari
su richiesta dell’investitore.
L’Emittente si riserva tuttavia la facoltà di negoziare le obbligazioni, su richiesta degli
investitori, nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio praticando un prezzo in
linea con le condizioni di mercato e nel rispetto dei principi definiti nella Policy di Trasmissione
ed Esecuzione degli Ordini, pubblicata sul sito internet della Cassa www.crfossano.it, a cui si
rimanda per ulteriori approfondimenti.
Si precisa a riguardo che i prezzi di negoziazione sono calcolati almeno giornalmente
attualizzando i flussi di cassa futuri ai tassi praticati da altri emittenti bancari tenendo presente
il merito creditizio dell’Emittente e aggiungendo uno spread variabile a seconda delle condizioni
di mercato.
L’Emittente, al fine di garantire una migliore informativa alla clientela, ha stabilito di pubblicare
quotidianamente sul sito internet www.crfossano.it, nonché sull’Info-Point collocato in tutte le
Dipendenze e utilizzato per la diffusione dei fogli informativi, le seguenti informazioni:
- elenco dei titoli offerti in compravendita con l’indicazione della quantità e dei prezzi in
acquisto ed in vendita
- volumi delle operazioni eseguite in contropartita diretta con l’indicazione degli elementi
già previsti dalla normativa in materia di scambi organizzati (n. delle operazioni, valore
nominale, prezzo medio).
I prezzi indicati nel foglio informativo sono comprensivi delle commissioni di negoziazione
previste per la negoziazione di Obbligazioni emesse dalla Cassa e riportate nei Fogli Informativi
della Trasparenza relativi al Deposito Titoli, consultabili sul sito internet www.crfossano.it e
disponibili in filiale.
La Cassa corrisponderà inoltre al cliente i dietimi di interessi maturati dalla data di godimento
della cedola in corso sino al giorno di regolamento dell’operazione (valuta di accredito sul C/C).
7.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1.
Consulenti legati all’emissione
Non vi sono consulenti legati all’emissione.
7.2.
Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione
Le informazioni contenute nella presente Nota Informativa non sono state sottoposte a
revisione da parte dei revisori legali dei conti.
7.3.
Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica
Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa.
7.4.
Informazioni provenienti da terzi
Non sono contenute informazioni provenienti da terzi.
7.5.
Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario
Non esistono rating assegnati alla Cassa di Risparmio di Fossano Spa né alle obbligazioni da
questa emesse.
57
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso
Appendice A: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso
Cassa di Risparmio
di Fossano S.p.A.
Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091
Capitale Sociale: €. 31.200.000
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042
CONDIZIONI DEFINITIVE
RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI A
TASSO FISSO
[DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO]
ISIN [••]
Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e
successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al
Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di
volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da
titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”).
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i
rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di
Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a
seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed
è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
58
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso
Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire
Descrizione del tipo e della
classe degli Strumenti
Finanziari Offerti al Pubblico
Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Fisso [•]
Codice ISIN
[•]
Tasso di Interesse nominale
[•]
Data di Godimento
[•]
Data di Scadenza
[•]
Frequenza del pagamento
delle cedole
Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle
seguenti date:[•]
Data di
pagamento
cedole
Tasso
annuo
Lordo
Flusso
Cedolare
Tasso
annuo
Netto
Cedola
Lorda*
Cedola
Netta*
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
Tasso di Rendimento
Rendimento Effettivo lordo annuo
[•]%
Rendimento Effettivo netto annuo
[•]%
Formule di calcolo utilizzate per le cedole:
Trimestrale = (Cedola Annuale / 4)
Semestrale = (Cedola Annuale / 2)
Annuale
= (Cedola Annuale / 1)
(*) per ogni €.[•] di valore nominale
importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro
Delibere e autorizzazioni
delle Obbligazioni
L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata
deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato
ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€.
Data di Emissione
[•]
Condizioni dell’Offerta
Ammontare totale
dell’offerta
L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro
Periodo di validità
dell’offerta e modalità di
sottoscrizione
Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di
Offerta
Ammontare minimo e
massimo della
sottoscrizione
Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio
minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore.
L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale
massimo previsto per l’emissione.
Data di Regolamento
[•]
Prezzo di offerta
Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro
[•] per singola obbligazione.
Costi/Commissioni inclusi
nel prezzo di emissione a
carico del sottoscrittore
I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono
pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non
Applicabile]
59
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile
Appendice B:Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile
Cassa di Risparmio
di Fossano S.p.A.
Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091
Capitale Sociale: €. 31.200.000
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042
CONDIZIONI DEFINITIVE
RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI A
TASSO VARIABILE
[DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO]
ISIN [••]
Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e
successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al
Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di
volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da
titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”).
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i
rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di
Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a
seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed
è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
60
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile
Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire
Descrizione del tipo e della
classe degli Strumenti
Finanziari Offerti al Pubblico
Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Variabile [•]
Codice ISIN
[•]
Prima cedola prestabilita
La prima cedola pagabile il [•] è stabilita nella misura del [•]% nominale annuo
lordo
Parametro di Indicizzazione
della cedola
Il parametro di indicizzazione della Cedola è il [•] [tasso Euribor/360 a 3 mesi
oppure a 6 mesi in funzione della periodicità di scadenza delle cedole oppure il tasso
TUR BCE].
Spread
Il parametro di indicizzazione sarà[maggiorato/diminuito] di uno Spread pari a[•] %
/ [Non Presente]
Date di Rilevazione del
Parametro di Indicizzazione
Sarà preso come parametro di Indicizzazione il [•] rilevato sul Sole 24 Ore per
valuta primo giorno di godimento della nuova cedola; in caso di giorno festivo il
tasso [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al godimento della
cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non
imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato rilevando [•] a partire
dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile.
Eventi di turbativa
In caso di giorno festivo il [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al
godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il
tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato
rilevando il [•] a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro
risulti disponibile.
Data di Godimento
[•]
Data di Scadenza
[•]
Frequenza del pagamento
delle cedole
Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle
seguenti date:[•]
Tasso di Rendimento
Rendimento Effettivo lordo annuo
[•]%
Rendimento Effettivo netto annuo
[•]%
I rendimenti sono calcolati ipotizzando la costanza del Parametro di Indicizzazione
per tutta la durata del prestito obbligazionario.
Delibere e autorizzazioni
delle Obbligazioni
L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata
deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato
ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€.
Data di Emissione
[•]
Condizioni dell’Offerta
Ammontare totale
dell’offerta
L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro
Periodo di validità
dell’offerta e modalità di
sottoscrizione
Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di
Offerta
Ammontare minimo e
massimo della
sottoscrizione
Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio
minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore.
L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale
massimo previsto per l’emissione.
Data di Regolamento
[•]
Prezzo di offerta
Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro
[•] per singola obbligazione.
Costi/Commissioni inclusi
nel prezzo di emissione a
carico del sottoscrittore
I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono
pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non
Applicabile]
61
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto
Appendice C: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto
Cassa di Risparmio
di Fossano S.p.A.
Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091
Capitale Sociale: €. 31.200.000
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042
CONDIZIONI DEFINITIVE
RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI A
TASSO MISTO
[DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO]
ISIN [••]
Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e
successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al
Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di
volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da
titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”).
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i
rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di
Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a
seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed
è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
62
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto
Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire
Descrizione del tipo e della
classe degli Strumenti
Finanziari Offerti al Pubblico
Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Misto [•]
Codice ISIN
[•]
Tipo Tasso
Tasso di interesse nominale
Valore
da
a
Tasso Fisso
[•]
[•]
[•]
Tasso Variabile
[parametro di indicizzazione] +/- [•]
[•]
[•]
Parametro di Indicizzazione
della cedola
Il parametro di indicizzazione della Cedola è il [•] [tasso Euribor/360 a 3 mesi
oppure a 6 mesi in funzione della periodicità di scadenza delle cedole oppure il tasso
TUR BCE].
Spread
Il parametro di indicizzazione sarà[maggiorato/diminuito] di uno Spread pari a[•] %
/ [Non Applicabile]
Date di Rilevazione del
Parametro di Indicizzazione
Sarà preso come parametro di Indicizzazione il [•] rilevato sul Sole 24 Ore per
valuta primo giorno di godimento della nuova cedola; in caso di giorno festivo il
tasso [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al godimento della
cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non
imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato rilevando [•] a partire
dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile.
Eventi di turbativa
In caso di giorno festivo il [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al
godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il
tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato
rilevando il [•] a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro
risulti disponibile.
Data di Godimento
[•]
Data di Scadenza
[•]
Frequenza del pagamento
delle cedole
Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle
seguenti date:[•]
Tasso di Rendimento
Rendimento Effettivo lordo annuo
[•]%
Rendimento Effettivo netto annuo
[•]%
I rendimenti sono calcolati ipotizzando la costanza del Parametro di Indicizzazione
per tutta la durata del prestito obbligazionario.
Delibere e autorizzazioni
delle Obbligazioni
L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata
deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato
ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€.
Data di Emissione
[•]
Condizioni dell’Offerta
Ammontare totale
dell’offerta
L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro
Periodo di validità
dell’offerta e modalità di
sottoscrizione
Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di
Offerta
Ammontare minimo e
massimo della
sottoscrizione
Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio
minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore.
L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale
massimo previsto per l’emissione.
Data di Regolamento
[•]
Prezzo di offerta
Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro
[•] per singola obbligazione.
Costi/Commissioni inclusi
nel prezzo di emissione a
carico del sottoscrittore
I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono
pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non
Applicabile]
63
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie StepUp
Appendice D: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie Step-Up
Cassa di Risparmio
di Fossano S.p.A.
Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091
Capitale Sociale: €. 31.200.000
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042
CONDIZIONI DEFINITIVE
RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI
STEP-UP
[DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO]
ISIN [••]
Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e
successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al
Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di
volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da
titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”).
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i
rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di
Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a
seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed
è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
64
Sezione 6.A
Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie StepUp
Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire
Descrizione del tipo e della
classe degli Strumenti
Finanziari Offerti al Pubblico
Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A StepUp [•]
Codice ISIN
[•]
Tasso di Interesse nominale
Valore
da
a
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
[•]
Data di Godimento
[•]
Data di Scadenza
[•]
Frequenza del pagamento
delle cedole
Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle
seguenti date:[•]
Data di
pagamento
cedole
Tasso
annuo
Lordo
Flusso
Cedolare
Tasso
annuo
Netto
Cedola
Lorda*
Cedola
Netta*
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
Tasso di Rendimento
Rendimento Effettivo lordo annuo
[•]%
Rendimento Effettivo netto annuo
[•]%
Formule di calcolo utilizzate per le cedole:
Trimestrale = (Cedola Annuale / 4)
Semestrale = (Cedola Annuale / 2)
Annuale
= (Cedola Annuale / 1)
(*) per ogni €.[•] di valore nominale
importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro
Delibere e autorizzazioni
delle Obbligazioni
L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata
deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato
ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€.
Data di Emissione
[•]
Condizioni dell’Offerta
Ammontare totale
dell’offerta
L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro
Periodo di validità
dell’offerta e modalità di
sottoscrizione
Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di
Offerta
Ammontare minimo e
massimo della
sottoscrizione
Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio
minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore.
L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale
massimo previsto per l’emissione.
Data di Regolamento
[•]
Prezzo di offerta
Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro
[•] per singola obbligazione.
Costi/Commissioni inclusi
nel prezzo di emissione a
carico del sottoscrittore
I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono
pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non
Applicabile]
65
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a TIER II
SEZIONE 6.B
NOTA INFORMATIVA
OBBLIGAZIONI SUBORDINATE TIER II: “CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA”
Nota Informativa relativa al programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati:
“Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Subordinate TIER II a TASSO FISSO”
1.
PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ
L’individuazione delle persone responsabili delle informazioni fornite nella Nota Informativa e la
relativa dichiarazione di responsabilità come previsto dal punto 1 dello schema V allegato al
Regolamento 2004/809/CE sono riportate nella sezione I.
66
Sezione 6.B
2.
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI
AVVERTENZE PER L’INVESTITORE
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere
attenta visione della presente Nota Informativa, al fine di comprendere i fattori di rischio
connessi ai prestiti obbligazionari Subordinati TIER II a Tasso Fisso.
Le Obbligazioni descritte nella presente nota informativa sono “passività subordinate” di tipo
Tier II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due, Titolo I, Capo 4 del
Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti
prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della
Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successive modifiche e integrazioni.
Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità
più elevata rispetto a titoli non subordinati aventi pari caratteristiche finanziarie e pertanto si
evidenzia che le stesse non sono adatte a tutte le tipologie di investitori. L’investitore dovrebbe
concludere un’operazione avente ad oggetto tali Obbligazioni solo dopo avere compreso la
natura e il grado di esposizione al rischio che le stesse comportano, tenuto conto della propria
esperienza e conoscenza in strumenti finanziari e valutando se tali Obbligazioni costituiscono
un investimento idoneo alla specifica situazione finanziaria, economica e patrimoniale.
L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II comporta per l’investitore il rischio che, in
caso di liquidazione dell’Emittente, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti
che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle obbligazioni subordinate e che,
pertanto, lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata
rispetto a titoli di debito antergati alle obbligazioni subordinate. Queste ultime, in caso di
default, presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli
obbligazionari senior dello stesso Emittente ed aventi la medesima scadenza.
In particolare il potenziale investitore dovrebbe considerare che l’investimento è soggetto alle
seguenti tipologie di rischio:
RISCHIO CONNESSO ALL’UTILIZZO DEL “BAIL IN” E DEGLI ALTRI STRUMENTI DI
RISOLUZIONE PREVISTI DALLA DIRETTIVA EUROPEA IN TEMA DI RISANAMENTO E
RISOLUZIONE DEGLI ENTI CREDITIZI
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva
2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “
Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla
risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono
adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di
garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del
dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando
che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli
azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la
banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo
Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se
le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione,
ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il
processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio
di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento,
anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
La Direttiva prevede, relativamente agli strumenti di capitale di classe 2 (tra cui le obbligazioni
subordinate), che nei casi in cui l’Ente si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e
prima che sia avviata qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le Autorità siano obbligate ad
esercitare senza indugio il potere di svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi
67
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO
in strumenti di capitale.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi
divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente
gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di
insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di
classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire
gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in
strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a
seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti
subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime
potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle
obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il
limite della garanzia) o convertirle in capitale .
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca
soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva
del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario
debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un
previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario
debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale
iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica
temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di
risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla
disciplina degli aiuti di Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico
di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento
europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di
risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di
creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati
limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione.
RISCHIO DI CREDITO PER L’INVESTITORE
L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diviene finanziatore dell’Emittente e quindi si
assume il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli
interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza. Per un corretto apprezzamento
globale del rischio di credito si rimanda al capitolo 3.1 del Documento di Registrazione ed ai
fattori di rischio per l’Emittente.
RISCHIO DI ASSENZA DI GARANZIE SPECIFICHE
I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti dal Fondo Interbancario di
Tutela dei Depositi. Il rimborso del Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da
garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni relativi all’assunzione di garanzie.
RISCHIO CORRELATO ALLA SUBORDINAZIONE DEI TITOLI
Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate dalla presenza della
clausola di subordinazione Tier II ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nel
Regolamento (UE) N. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e
nella Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successive modifiche ed
integrazioni. Pertanto, in caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali
68
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO
dell’Emittente, il rimborso è subordinato alla preventiva soddisfazione dei crediti che debbono
essere soddisfatti con precedenza rispetto alle obbligazioni subordinate.
In tali circostanze la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, in
tutto o in parte, il prestito obbligazionario per cui l’Investitore potrebbe incorrere in una
perdita, anche totale, del capitale investito. A parità di condizioni, i titoli subordinati sono
quindi più rischiosi delle obbligazioni non subordinate. E’ quindi necessario che l’investitore
proceda alla sottoscrizione delle Obbligazioni solo dopo averne compreso la natura e il grado di
esposizione al rischio che esse comportano, tenendo conto dell’orizzonte temporale.
RISCHIO DI MANCATO RIMBORSO / RIMBORSO PARZIALE
In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l’investitore
potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Gli Obbligazionisti
saranno infatti rimborsati, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di subordinazione,
solo dopo che siano soddisfatti tutti gli altri creditori dell’Emittente non ugualmente
subordinati. In tali casi la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per
rimborsare, anche solo parzialmente, le Obbligazioni subordinate.
RISCHI COLLEGATI ALL’IMPOSSIBILITÀ O ALLE CONDIZIONI DI VENDITA DEL
TITOLO PRIMA DELLA SCADENZA
L’investitore potrebbe trovarsi nell’impossibilità di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a
condizioni economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori sottoelencati e di seguito
specificati in dettaglio:
1) caratteristiche del mercato in cui le obbligazioni verranno negoziate (rischio di liquidità)
2) variazioni dei tassi di mercato (rischio di tasso)
3) variazione del merito di credito dell’Emittente (rischio connesso al deterioramento del
merito di credito dell’Emittente)
4) eventuale presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo delle obbligazioni anche al di sotto
del valore nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le
obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita del capitale. Per
contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza che rimane pari al 100%
del valore nominale, fatto salvo l’utilizzo dello strumento del bail-in.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Sussiste il rischio per l’investitore di trovarsi nella difficoltà o nell’impossibilità di vendere
l’obbligazione prima della scadenza in quanto:
- Il riacquisto delle obbligazioni prima della scadenza è subordinato al rilascio
dell’autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza e al rispetto di limiti quantitativi stabiliti
dalla normativa.
- I prestiti obbligazionari subordinati non saranno negoziabili presso nessun mercato
regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di Negoziazione né presso
Internalizzatori Sistematici.
- L’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume
incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari
su richiesta dell’investitore, ma si limita a favorire la ricerca di un acquirente che possa
essere interessato all’acquisto delle obbligazioni oggetto della cessione nell’ambito del
servizio di negoziazione in conto proprio.
- L’applicazione di un importo minimo negoziabile (pari a quello di sottoscrizione) potrebbe
limitare la possibilità di rintracciare un Acquirente interessato e quindi rendere difficoltosa la
vendita del titolo prima della scadenza.
In caso di negoziazione il prezzo praticato rispetterà i principi della Policy di Trasmissione ed
Esecuzione degli ordini che prevede, in caso di Negoziazione in Conto Proprio di strumenti
finanziari non quotati, l’applicazione di prezzi di mercato, prendendo come riferimento i
rendimenti degli strumenti finanziari analoghi alle obbligazioni della Cassa per caratteristiche e
durata residua. Le Obbligazioni Subordinate di tipo Tier II, in virtù della clausola di
subordinazione, presentano un rischio di liquidità più accentuato rispetto alle obbligazioni con
le medesime caratteristiche ma non subordinate in quanto, tra l’altro, il riacquisto sul mercato
secondario delle Obbligazioni è condizionato all’acquisizione di autorizzazioni da parte
dell’Autorità di Vigilanza che le normative comunitaria e nazionale pro tempore vigenti possono
eventualmente prevedere per il riacquisto di titoli che presentino una clausola di
69
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO
subordinazione (artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e all’art. 29 del Regolamento
delegato UE 241/2014) e può essere soggetto a limiti quantitativi. Per ulteriori informazioni si
rimanda al Capitolo 6 della Nota Informativa dove vengono esplicitati i criteri di determinazione
del prezzo e la commissione applicata nella Negoziazione in conto proprio delle obbligazioni
emesse dalla Cassa.
RISCHIO DI TASSO
É il rischio di oscillazione del valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. Le
oscillazioni di prezzo dipendono essenzialmente, sebbene non in via esclusiva, dall’andamento
della curva dei tassi di interesse e dal deterioramento della solvibilità del debitore.
Il rischio di tasso è tanto maggiore quanto maggiore è la durata del prestito.
Se il risparmiatore volesse pertanto vendere le obbligazioni prima della scadenza naturale, il
loro valore potrebbe risultare inferiore al prezzo di sottoscrizione.
In particolare si segnala che il valore di mercato è inversamente proporzionale all’andamento
dei tassi di marcato, per cui in caso di un rialzo dei tassi di mercato il valore dell’obbligazione
diminuisce viceversa in caso di un ribasso dei tassi il valore del titolo aumenta.
RISCHIO
CONNESSO
DELL’EMITTENTE
AL
DETERIORAMENTO
DEL
MERITO
DI
CREDITO
Il rischio è rappresentato dall’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in
considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
RISCHIO CONNESSO ALLA PRESENZA DI COSTI/COMMISSIONI INCLUSI NEL PREZZO
DI EMISSIONE
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’eventuale presenza di
costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di
emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di mercato.
Si segnala inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può comportare un rendimento a
scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del
titolo e profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni.
RISCHIO CORRELATO ALLA PRESENZA DI CONFLITTI DI INTERESSE:
RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL COLLOCATORE
La Cassa in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del
presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione
avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione.
RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL NEGOZIATORE IN CONTO
PROPRIO
La Cassa potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la
veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni.
RISCHIO DI MODIFICA DEL REGIME FISCALE DEI TITOLI
I valori lordi e netti relativi al tasso di interesse ed al rendimento delle obbligazioni saranno
calcolati sulla base del regime fiscale vigente alla data di emissione del prestito
obbligazionario.
Non è possibile prevedere se detto regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle
obbligazioni né è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti stabiliti al momento
dell’emissione possano discostarsi anche sensibilmente da quelli che saranno effettivamente
applicabili alle obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. Sono a
carico degli investitori le imposte, presenti e future, che in base alla vigente normativa
colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti.
Di conseguenza, qualora a seguito di modifiche del regime fiscale si rendesse necessario
adeguare le aliquote ai nuovi limiti stabiliti per legge, gli investitori potrebbero ricevere un
importo inferiore a quello indicato nella documentazione ricevuta all’atto della sottoscrizione.
L’Emittente non è in grado di prevedere se e in quale misura saranno apportate modifiche al
regime fiscale vigente.
RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING DEI TITOLI E DELL’EMITTENTE
All’Emittente ed ai Prestiti Obbligazionari emessi non è stato attribuito nessun “rating”, ossia
nessuna certificazione da parte di Agenzie esterne di valutazione del merito di credito
70
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO
dell’Emittente (es. Moody’s, Standard and Poor’s ecc) e della rischiosità dello strumento
finanziario e dell’Emittente. L’assenza di Rating non è comunque indicativa della solvibilità
dell’Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari illustrati nella presente Nota
Informativa.
RISCHIO DI ASSENZA DI INFORMAZIONI
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
SUCCESSIVE
ALL’EMISSIONE
DEL
L’Emittente dichiara che NON sono previste informazioni successive all’emissione dello
strumento finanziario. La presente Nota Informativa rappresenta pertanto l’unica fonte di
informazione resa all’investitore all’atto della sottoscrizione.
RISCHIO DI NON IDONEITÀ DEL CONFRONTO DELLE OBBLIGAZIONI CON ALTRE
TIPOLOGIE DI TITOLI
Le obbligazioni hanno un grado di rischiosità maggiore rispetto ai Titoli di Stato italiani ed alle
obbligazioni non subordinate emesse dall’Emittente, pertanto, il confronto con tali titoli
potrebbe risultare non idoneo o non appropriato
RISCHI CONNESSI CON L’EVENTUALE RICHIESTA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DA
PARTE DELLO STATO ITALIANO DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA CONCESSIONE DI
“AIUTI DI STATO”
Dall’inizio della crisi l’attenzione dell’UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di
norme sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione
europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi.
Si ricorda che gli aiuti di Stato per essere concessi devono essere compatibili con il diritto
dell’Unione Europea (cfr. art. 107, par.3, lett.b), del Trattato sul funzionamento dell’Unione
Europea).
Al riguardo si rammenta che la concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può
essere condizionata a una previa “condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli azionisti,
anche da parte di coloro che hanno sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido,
con ciò comportano una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò
sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione della Commissione europea relativa
all’applicazione, dal 1° agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Sato alle misure di
sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria“, e in particolare i parr.41-44).
In particolare i detentori di capitale ibrido e di debito subordinato dovranno contribuire a
ridurre la carenza di capitale nella massima misura possibile. Tali contributi possono assumere
la forma di una conversione in capitale di base di classe I o di una riduzione di valore del
capitale degli strumenti.
Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di
aiuti di Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli
azionisti e degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli. Al riguardo si rinvia a quanto
esplicitato al fattore di rischio “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi”.
71
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
3.
INFORMAZIONI ESSENZIALI
3.1.
Interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti all’emissione
L’Emittente segnala che la presente offerta è un’operazione nella quale la Cassa di Risparmio di
Fossano Spa ha un interesse in conflitto poiché riguarda strumenti finanziari di propria
emissione.
La Cassa inoltre potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interesse anche nella
situazione in cui la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle
obbligazioni.
In merito a potenziali conflitti di interesse dei membri del Consiglio di Amministrazione, del
Collegio Sindacale e della Direzione Generale, si segnalano le obbligazioni contratte dalle
persone indicate nel paragrafo 9 della Nota Informativa nei confronti della Cassa, disciplinate
dall’art. 136 del D.Lgs. 385 del 1° settembre 1993 (T.U. delle leggi in materia e creditizia).
L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo
ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono
gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare n.263/2006 di Banca d’Italia
che disciplina l’operatività con i soggetti collegati all’Emittente.
3.2.
Ragioni dell’offerta ed impiego dei proventi
Le obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa (le “Obbligazioni a Tasso Fisso” o le
“obbligazioni”) saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte della
Cassa di Risparmio di Fossano Spa e con la finalità di rafforzare il patrimonio dell’Emittente.
L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria sarà destinato all’esercizio dell’attività
creditizia.
4.
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA
AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE
4.1.1. Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico
e/o ammessi alla negoziazione
La denominazione del prestito obbligazionario è riportata nelle Condizioni Definitive relative a
ciascuna emissione.
Le obbligazioni emesse dalla Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono strumenti di investimento
del risparmio a medio/lungo termine, i quali determinano l’obbligo in capo all’Emittente di
rimborsare all’investitore il 100% del loro valore nominale (il “valore nominale”) alla scadenza
prestabilita (“Data di scadenza”), fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito
all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla Direttiva Europea in
tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Le obbligazioni, inoltre, danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna la
“Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il tasso annuo lordo (il “tasso di interesse”)
costante per tutta la durata del Prestito.
4.1.2. Codice ISIN (International Security Identification Number)
Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono contraddistinte dal Codice ISIN,
rilasciato dalla Banca d’Italia, che contraddistingue in un modo univoco lo strumento
finanziario. Il Codice ISIN sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito Obbligazionario.
Il valore nominale di ciascuna obbligazione, definito in fase di delibera e pubblicato sulle
Condizioni Definitive, rappresenta il taglio minimo e non sarà pertanto frazionabile.
4.2.
Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati
Le Obbligazioni riferite all’offerta descritta nel presente Prospetto di Base sono regolate
secondo la legge italiana. Per qualsiasi controversia fra gli obbligazionisti e l’Emittente
connessa con il presente Prestito, sarà competente, in via esclusiva, il foro di domicilio
dell’Emittente, ovvero, nel caso in cui il portatore delle 61 Obbligazioni rivesta la qualifica di
consumatore ai sensi dell’art. 3 del D, Lgs. 206/2005, c.d. “Codice del Consumo”, il foro di
residenza o domicilio elettivo di quest’ultimo
4.3.
Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri
Le Obbligazioni sono rappresentate da titoli al portatore aventi valore nominale stabilito nelle
Condizioni Definitive, ciascun prestito obbligazionario è interamente ed esclusivamente
72
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
immesso in gestione accentrata presso Monte Titoli Spa (via Mantegna, 6 – 20154 Milano) ed
assoggettato al regime di dematerializzazione di cui al D.Lgs 213/98 ed al Regolamento
congiunto Banca d’Italia – Consob d.d. 22 febbraio 2008.
4.4.
Valuta di emissione degli strumenti finanziari
I prestiti obbligazionari sono denominati in Euro.
4.5.
Ranking degli strumenti finanziari offerti al pubblico
Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono “passività subordinate” di tipo Tier
II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I
(Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 62, 63 e 77 del Regolamento
(UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli
enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca d’Italia n. 285
del 20 dicembre 2013 “Applicazione in Italia del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e della
direttiva 2013/36/UE (CRD4)”, Parte II, Capitolo I.
In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, il debito
relativo alle Obbligazioni sarà rimborsato, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di
subordinazione, solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente
subordinati e prima di quelli con un maggiore grado di subordinazione.
Nell’immagine sottostante viene esemplificata la suddivisione delle principali categorie di
strumenti di debito e azionari delle banche, in funzione del grado di subordinazione delle stesse
in caso di liquidazione dell’Emittente. I “debiti privilegiati” rappresentano la categoria di
strumenti con minore grado di subordinazione, mentre gli strumenti relativi al Tier I sono quelli
con maggiore grado di subordinazione.
TIER I - Capitale di Classe 1°
Azioni – Capitale Primario di Classe 1° e Aggiuntivo di Classe 1° (Common Equity TIER I e Additional TIER I)
TIER II - Capitale di Classe 2°
FONDI
PROPRI
Prestiti obbligazionari Subordinati
Debiti Ordinari
Prestiti obbligazionari senior (non assistiti da privilegio o garanzie)
Debiti Privilegiati
Prestiti obbligazionari assistiti da garanzie (“Senior Secured”)
In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'Emittente (ivi inclusa la
liquidazione coatta amministrativa, come disciplinata dagli Artt. da 80 a 94 del Testo Unico
Bancario) le Obbligazioni Tier II saranno rimborsate, per Capitale ed Interessi residui:
1. solo dopo che siano stati soddisfatti tutti i creditori dell'Emittente privilegiati e ordinari;
2. assieme ai titolari di tutte le emissioni parimenti subordinate dell’Emittente e ai creditori
dell’Emittente caratterizzati dal medesimo grado di subordinazione;
3. in ogni caso con precedenza rispetto ai titolari strumenti finanziari o posizioni negoziali
caratterizzati da un grado di subordinazione maggiore rispetto a quello delle Obbligazioni
Subordinate Tier II (ad esempio, i titolari di azioni ordinarie rappresentative del capitale
dell’Emittente ovvero gli strumenti Tier I).
Per tutta la durata delle Obbligazioni Subordinate Tier II, in caso di liquidazione o di
sottoposizione a procedure concorsuali dell'Emittente, non sarà consentita la compensazione
tra il debito derivante dalle Obbligazioni ed i crediti vantati dall'Emittente nei confronti degli
Obbligazionisti.
Non è possibile ottenere o, comunque, far valere garanzie e cause di prelazione in connessione
alle Obbligazioni su beni dell'Emittente, ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti
dell’Emittente.
La durata dell’Obbligazione Tier II – ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella
Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2),
art. 63, lettera g) del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) –
deve essere pari o superiore a 5 anni.
4.6.
Diritti connessi agli strumenti finanziari
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa
categoria e segnatamente il diritto al rimborso del capitale alla scadenza del prestito e il diritto
73
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
a percepire a scadenza la cedola, salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato.
In particolare il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive,
di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali
preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le
“Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una
banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al
minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i
contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che
avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo
Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se
le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione,
ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il
processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio
di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento,
anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi
divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente
gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di
insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di
classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire
gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in
strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a
seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti
subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime
potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle
obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il
limite della garanzia) o convertirle in capitale .
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca
soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva
del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario
debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un
previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario
debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale
iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica
temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di
risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla
disciplina degli aiuti di Stato.
74
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico
di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento
europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di
risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di
creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati
limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione.
4.7.
Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare
4.7.1. Tasso di interesse nominale
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso fisso secondo quanto
espressamente indicato nelle Condizioni Definitive.
L’importo delle cedole sarà calcolato applicando alla quota di Valore Nominale prevista dal
piano di ammortamento un tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale (il “Tasso
Annuo Lordo”) che sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito e resterà costante per
tutta la durata del prestito.
Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza semestrale o annuale secondo
quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”).
Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le seguenti:
SEMESTRALI:
Cedola Annuale /2
ANNUALI:
Cedola Annuale /1
La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita all’anno commerciale di 360 giorni
4.7.2. Data di Godimento degli interessi
Nelle Condizioni Definitive sarà inoltre indicata per ciascun prestito la data a partire dalla quale
le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (“data di godimento”).
4.7.3. Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli
interessi decorsi cinque anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto concerne il
capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile.
4.7.4. Nome del responsabile del calcolo
L’Agente di Calcolo è la Cassa di Risparmio di Fossano Spa.
4.8.
Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito
La Data di Scadenza dei Titoli sarà specificata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna
emissione (alla voce “Data di Scadenza”). La durata dei Titoli sarà pari o superiore a 5 anni.
Il rimborso delle Obbligazioni avverrà in un’unica soluzione, alla pari, alla scadenza del prestito
indicata nelle Condizioni Definitive (la “Data di Scadenza”), fatto salvo quanto indicato nel
paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione prevista
dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
4.9.
Rendimento effettivo
4.9.1. Indicazione del tasso di rendimento
Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno il rendimento effettivo annuo a
scadenza, al lordo e al netto dell’effetto fiscale (rispettivamente “Tasso di rendimento effettivo
lordo su base annua” e “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”).
Il TIR rappresenta quel tasso di attualizzazione che rende equivalente la somma dei valori
attuali dei flussi di cassa delle Obbligazioni al prezzo di acquisto/sottoscrizione
dell’Obbligazione stessa. Tale tasso è calcolato assumendo che il titolo venga detenuto fino a
scadenza, che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo
e nell’ipotesi di assenza di eventi che abbiano un impatto sul mantenimento in capo
all’Emittente della capacità di far fronte, con riferimento alle Obbligazioni, ai pagamenti degli
interessi ed al rimborso del capitale (eventi di credito).
Si precisa che i flussi di cassa sono rappresentati dalle cedole (fisse o variabili) corrisposte
periodicamente dalle Obbligazioni
75
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
4.9.2. Illustrazione in forma sintetica del metodo di calcolo del rendimento in caso di
Obbligazioni a tasso variabile e/o a tasso misto
Si precisa che per le Obbligazioni a Tasso Variabile e per le Obbligazioni a Tasso Misto il
rendimento effettivo annuo sarà calcolato ipotizzando la costanza del Parametro di
Indicizzazione.
Il rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell’effetto fiscale, che sarà indicato di volta in volta
nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito, sarà calcolato con il metodo del tasso
interno di rendimento a scadenza (TIR) in regime di capitalizzazione composta alla data di
emissione delle Obbligazioni indicata nelle Condizioni Definitive e sulla base del prezzo di
acquisto/sottoscrizione, nonché della frequenza dei flussi di cassa.
4.10. Rappresentanza degli investitori
Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell’art.
12 del D. Lgs. n. 385 dell’1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni.
4.11. Delibere, autorizzazioni e approvazioni
L’emissione delle Obbligazioni sarà deliberata da parte del Comitato Esecutivo in relazione alla
delega, con valenza annuale, rilasciata con apposita delibera dal Consiglio di Amministrazione.
La data di delibera del Comitato Esecutivo sarà indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun
prestito obbligazionario.
Il presente Programma di Offerta è stato deliberato ed approvato dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 26 maggio 2015.
4.12. Date di emissione degli strumenti finanziari
La data di emissione del prestito obbligazionario è indicata nelle Condizioni Definitive del
prestito obbligazionario (“Data di Emissione”).
4.13. Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle obbligazioni, fatta
eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti.
Le obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Offerta non sono state e non saranno
registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, e successive modifiche, vigenti
negli Stati Uniti d’America (il “Securities Act”) né ai sensi delle corrispondenti normative in
vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualunque altro Paese nel quale l’Offerta delle
Obbligazioni non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle autorità competenti
(gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque
consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in
Giappone, in Australia e negli Altri Paesi. Le obbligazioni non possono essere vendute o
proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of
Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di
vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”.
Ogni adesione all’Offerta posta in essere in violazione delle limitazioni di cui sopra sarà
considerata non valida.
4.14. Ritenute fiscali
Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle obbligazioni vigente alla data di
pubblicazione del presente Prospetto di Base e applicabile a certe categorie di investitori
fiscalmente residenti in Italia che detengono le obbligazioni non in relazione ad un’impresa
commerciale.
Si segnala che, con il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014 (“D.L. 66/2014), recante ulteriori
misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale,
Serie Generale, n. 95 del 24 aprile 2014, sono state apportate rilevanti modifiche al regime
impositivo delle rendite finanziarie. Le nuove aliquote sono stabilite nella misura del 26%.
Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio
dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle obbligazioni.
Sono a carico degli obbligazionisti le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscono
le obbligazioni e/o i relativi interessi ed altri proventi.
Redditi di capitale: gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni, se di pertinenza delle
persone fisiche o degli altri soggetti di cui all’art.2 del, D.Lgs n. 239/96, in base alla normativa
in vigore all’emissione, sono soggetti all’imposta sostitutiva pari al 26,00%.
Redditi diversi: le eventuali plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso ed
76
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
equiparate, ovvero rimborso delle obbligazioni, sono soggette ad imposta sostitutiva delle
imposte sui redditi nell’attuale misura del 26% ai sensi delle disposizioni del D.lgs. 461/97 e
successive integrazioni e modifiche.
5.
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1.
Statistiche relative all’offerta, calendario e modalità di Sottoscrizione
5.1.1. Condizioni alle quali l’offerta è subordinata
L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione, salvo quelle previste dall’ammontare minimo.
5.1.2. Ammontare totale dell’offerta
L’ammontare totale (l’”Ammontare totale”) massimo del prestito obbligazionario è stabilito dal
Comitato Esecutivo ed è ricavabile moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse e riportate
nelle Condizioni Definitive (“quantità”) per il valore nominale di ciascuna obbligazione.
L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta, di aumentare l’ammontare
totale tramite una comunicazione pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet
dell’Emittente e, contestualmente, trasmessa alla Consob.
Il suddetto prestito è stato emesso nell’ambito del programma stabilito dal Consiglio di
Amministrazione e riportato nella Sezione 2 del presente Prospetto di Base.
5.1.3. Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione
Il periodo di validità dell’offerta è stabilito dal Comitato Esecutivo e definito nelle Condizioni
Definitive (“data di apertura e di chiusura del collocamento”) salvo proroga o chiusura
anticipata del collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato.
L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura
anticipata dell’offerta per il raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso, assicurando le
sottoscrizioni per coloro che hanno già aderito all’offerta, e/o alla proroga del termine di
chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui l’Ammontare Totale non risultasse interamente
sottoscritto. In tale caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da
pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e contestualmente trasmesso
alla Consob.
La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle Filiali della Cassa di
Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione
a distanza quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di apposita modulistica
da parte dell’Investitore.
Ai sensi dell’art.16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l’Emittente proceda alla
pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva
Prospetto e dell’art. 94 c.7 del T.U.F., gli investitori che abbiano già aderito all’offerta prima
della pubblicazione del Supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis c.2 del T.U.F, revocare
la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del
Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta l’Emittente o secondo le modalità
indicate nel Supplemento medesimo. Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet
dell’Emittente www.crfossano.it e reso disponile e consultabile presso le sedi e le filiali della
stessa. Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso su un
quotidiano a diffusione nazionale
5.1.4. Possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni
Non è prevista la possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni.
5.1.5. Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione
Ciascuna sottoscrizione potrà essere accolta secondo i minimi ed i tagli previsti nelle Condizioni
Definitive. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale
massimo previsto per l’emissione.
5.1.6. Modalità e termini per il pagamento
Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore, avverrà nella
data di regolamento (la “Data di Regolamento”), e potrà coincidere con la Data di Godimento
dell’Obbligazione oppure potrà essere posteriore alla data di godimento ma ricompresa nel
Periodo di Offerta, entrambe indicate nelle Condizioni Definitive, mediante addebito sul conto
corrente o altro conto dell’investitore. Nel caso di sottoscrizione delle obbligazioni posteriore
alla Data di Godimento il prezzo per la sottoscrizione delle obbligazioni sarà maggiorato del
77
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento.
I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la
società Monte Titoli Spa.
5.1.7. Diffusione dei risultati dell’offerta
La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, comunicherà, entro cinque giorni successivi alla
conclusione del periodo di offerta, i risultati dell’offerta mediante pubblicazione sul sito internet
www.crfossano.it.
5.1.8. Eventuali diritti di prelazione
Non previsti in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti.
5.2.
Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1. Destinatari dell’offerta
Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato
italiano. L’offerta è indirizzata esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano
Spa.
5.2.2. Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le
negoziazioni prima della comunicazione
Non è previsto il riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto.
All’investitore viene inviata una nota informativa con il dettaglio dell’operazione (valore
nominale, descrizione del titolo, codice del titolo, prezzo, eventuale rateo interessi e
controvalore addebitato). Le obbligazioni saranno negoziabili dopo l’avvenuto regolamento
contabile della sottoscrizione.
5.3.
Fissazione del prezzo
5.3.1 Prezzo al quale saranno offerti gli strumenti finanziari
Il prezzo di offerta di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle Condizioni Definitive.
Per le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento il prezzo di emissione
dovrà essere maggiorato degli interessi maturati tra la data di godimento e la successiva data
di sottoscrizione del prestito. Il prezzo di offerta sarà pari al prezzo di emissione.
5.3.2 Metodo utilizzato per determinare il prezzo d’Offerta
In particolare per le obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa il prezzo di Emissione
sarà determinato attualizzando i flussi futuri di cassa dell’obbligazione sulla base della curva di
pari durata dei tassi IRS applicando uno spread rappresentativo del merito di credito
dell’Emittente e del premio di subordinazione. Tali elementi saranno determinati dall’Emittente
facendo riferimento alle quotazioni di mercato di obbligazioni emesse da Emittenti bancari
italiani comparable, aventi analoghe caratteristiche finanziarie e medesima durata del titolo da
emettere.
5.3.3. Ammontare delle spese e delle imposte a carico del sottoscrittore
Non sono inoltre previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.
Eventuali costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono riportati nelle Condizioni
Definitive.
5.4.
Collocamento e sottoscrizione
5.4.1. Soggetti incaricati del collocamento
Le obbligazioni saranno offerte tramite il collocamento presso la rete di sportelli della Cassa di
Risparmio di Fossano Spa, con sede legale a Fossano in via Roma n.122, che opererà quale
responsabile del collocamento ai sensi della disciplina vigente.
5.4.2. Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli
intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli Spa (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano).
5.4.3. Soggetti che accettano di sottoscrivere / collocare l’emissione sulla base di accordi
particolari
Come specificato al precedente punto 5.4.1. la Cassa di Risparmio di Fossano Spa è Emittente
ed unico collocatore dei prestiti obbligazionari. Non sono previsti accordi con altri soggetti per
78
Sezione 6.B
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
l’attività di sottoscrizione o di collocamento come non sono previste commissioni addebitate ai
sottoscrittori per il collocamento e/o per la sottoscrizione del prestito obbligazionario.
5.4.4. Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione
Non vi sono accordi di sottoscrizione con altri intermediari in relazione alle obbligazioni oggetto
della presente Nota Informativa.
6.
AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE
6.1. Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli
strumenti finanziari
Le obbligazioni a tasso fisso della Cassa di Risparmio di Fossano Spa non saranno oggetto di
domanda per l’ammissione alla negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi
Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici.
6.2.
Quotazioni su altri mercati regolamentati
Gli strumenti finanziari in oggetto non sono trattati su altri mercati regolamentati né su Sistemi
Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici.
6.3.
Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario
L’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume
incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari
su richiesta dell’investitore.
L’Emittente si riserva tuttavia la facoltà di negoziare le obbligazioni su richiesta degli investitori
nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio praticando un prezzo in linea con le
condizioni di mercato e nel rispetto dei principi definiti nella Policy di Trasmissione ed
Esecuzione degli Ordini, pubblicata sul sito internet della Cassa www.crfossano.it, a cui si
rimanda per ulteriori approfondimenti.
In ogni caso, il riacquisto sul mercato secondario delle Obbligazioni descritte nel presente
Prospetto di Base è condizionato al rilascio di autorizzazioni e limitazioni da parte dell’Autorità
di Vigilanza, che le normative, nazionali ed europea tempo per tempo vigenti, possono
eventualmente prevedere per il riacquisto di titoli che presentino una clausola di
subordinazione.
Pertanto in relazione a quanto sopra precisato l’investitore che intendesse vendere le
Obbligazioni prima della loro naturale scadenza, potrebbe trovarsi nella difficoltà o
nell’impossibilità di liquidare il suo investimento.
In caso di negoziazione dei titoli i prezzi di negoziazione saranno calcolati almeno giornalmente
attualizzando i flussi di cassa futuri ai tassi praticati da emittenti bancari tenendo presente il
merito creditizio dell’Emittente e aggiungendo uno spread variabile a seconda delle condizioni
di mercato.
L’Emittente, al fine di garantire una migliore informativa alla clientela, ha stabilito di pubblicare
quotidianamente sul sito internet www.crfossano.it, nonché sull’Info-Point collocato in tutte le
Dipendenze e utilizzato per la diffusione dei fogli informativi, le seguenti informazioni:
- elenco dei titoli offerti in compravendita con l’indicazione della quantità e dei prezzi in
acquisto ed in vendita
- volumi delle operazioni eseguite in contropartita diretta con l’indicazione degli elementi
già previsti dalla normativa in materia di scambi organizzati (n. delle operazioni, valore
nominale, prezzo medio).
I prezzi indicati nel foglio informativo sono comprensivi delle commissioni di negoziazione
previste per la negoziazione di Obbligazioni emesse dalla Cassa e riportate nei Fogli Informativi
della Trasparenza relativi al Deposito Titoli, consultabili sul sito internet www.crfossano.it e
disponibili in fiilale.
La Cassa corrisponderà inoltre al cliente i dietimi di interessi maturati dalla data di godimento
della cedola in corso sino al giorno di regolamento dell’operazione (valuta di accredito sul C/C).
7.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1.
Consulenti legati all’emissione
Non vi sono consulenti legati all’emissione.
79
Sezione 6.B
7.2.
Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione
Le informazioni contenute nella presente Nota Informativa non sono state sottoposte a
revisione da parte dei revisori legali dei conti.
7.3.
Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica
Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa.
7.4.
Informazioni provenienti da terzi
Non sono contenute informazioni provenienti da terzi.
7.5.
Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario
Non esistono rating assegnati alla Cassa di Risparmio di Fossano Spa né alle obbligazioni da
questa emesse.
80
Sezione 6.B
Condizioni Definitive - Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
Appendice E: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Subordinate TIER II
Cassa di Risparmio
di Fossano S.p.A.
Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091
Capitale Sociale: €. 31.200.000
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042
CONDIZIONI DEFINITIVE
RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI SUBORDINATI TIER II A TASSO FISSO
[DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO] ISIN [••]
L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate comporta per l’investitore il rischio che, in caso di
liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, la massa fallimentare riesca a
soddisfare soltanto i crediti che debbono essere rimborsati con precedenza rispetto alle Obbligazioni
Subordinate e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più
elevata rispetto ai titoli di debito antergati alle Obbligazioni Subordinate. Queste ultime in caso di default
presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior
dello stesso Emittente.
Tale aspetto accentua notevolmente la rischiosità delle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri titoli di
debito emessi dall'Emittente che, nonostante possano presentare le medesime caratteristiche finanziarie e
durata delle Obbligazioni Subordinate descritte nel presente Prospetto di Base (ad esempio sul piano della
durata e della modalità di calcolo del tasso cedolare), non sono subordinati. Pertanto le obbligazioni
oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui
apprezzamento da parte dell'investitore è ostacolato dalla loro complessità. È necessario quindi che
l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura e il
grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle
Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare
qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza
sulla base della conoscenza ed esperienza dell’investitore per la tipologia di investimento propria delle
Obbligazioni Subordinate oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di
gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore
avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche
alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi dell’investimento
Si precisa che:
a) Il presente documento è redatto ai sensi della Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”), del Regolamento
n.809/04/CE e del Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche.
b) Le presenti Condizioni Definitive devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il
Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”). Tutti i
documenti componenti il Prospetto di Base, sono a disposizione del pubblico presso tutte le Dipendenze della Cassa
e consultabili sul sito internet www.crfossano.it;
c) Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per
valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente
al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in
data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15.
d) L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob
sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
e) alle presenti Condizioni Definitive è allegata la Nota di Sintesi relativa alla singola emissione.
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data [•].
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
81
Sezione 6.B
Condizioni Definitive - Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso
Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire
Descrizione del tipo e della
classe degli Strumenti
Finanziari Offerti al Pubblico
Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A Subordinate TIER II a Tasso Fisso
[•]
Codice ISIN
[•]
Tasso di Interesse nominale
[•]
Data di Godimento
[•]
Data di Scadenza
[•]
Frequenza del pagamento
delle cedole
Le cedole saranno pagate con frequenza [semestrale/annuale] alle seguenti
date:[•]
Data di
pagamento
cedole
Tasso di Rendimento
Tasso
annuo
Lordo
Flusso
Cedolare
Tasso
annuo
Netto
Cedola
Lorda*
Cedola
Netta*
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
cedola
[•]
[•]
€ [•]
€ [•]
[•]
Rendimento Effettivo lordo annuo
[•]%
Rendimento Effettivo netto annuo
[•]%
Formule di calcolo utilizzate per le cedole:
Semestrale = (Cedola Annuale / 2), Annuale = (Cedola Annuale / 1)
Delibere e autorizzazioni
delle Obbligazioni
(*) per ogni €.[•] di valore nominale
importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro
L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata
deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa, per un importo di [•]€.
Data di Emissione
[•]
Condizioni dell’Offerta
Ammontare totale
dell’offerta
L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro
Periodo di validità
dell’offerta e modalità di
sottoscrizione
Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di
Offerta
Ammontare minimo e
massimo della
sottoscrizione
Ciascuna sottoscrizione potrà essere accolta per un importo minimo pari a €.[•]
(pari a n.[•] obbligazioni), incrementabile di €.[•] (“taglio minimo”) e multipli di tale
valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare
totale massimo previsto per l’emissione.
Data di Regolamento
[•]
Prezzo di offerta
Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro
[•] per singola obbligazione.
Costi/Commissioni inclusi
nel prezzo di emissione a
carico del sottoscrittore
I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono
pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non
Applicabile]
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