Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091, Capitale Sociale: €. 31.200.000 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042 PROSPETTO DI BASE Relativo al programma di offerta dei prestiti obbligazionari denominati: “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Variabile” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Misto” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Step-Up” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa Obbligazioni Subordinate TIER II a Tasso Fisso” Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono costituite da Prestiti Obbligazionari Senior (a tasso fisso, variabile, misto e step up) e da Prestiti Obbligazionari Subordinati di tipo TIER II (a tasso Fisso). L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere rimborsati con precedenza rispetto alle Obbligazioni Subordinate e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati alle Obbligazioni Subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso Emittente. Tale aspetto accentua notevolmente la rischiosità delle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri titoli di debito emessi dall'Emittente che, nonostante possano presentare le medesime caratteristiche finanziarie e durata delle Obbligazioni Subordinate descritte nel presente Prospetto di Base (ad esempio sul piano della durata e della modalità di calcolo del tasso cedolare), non sono subordinati. Pertanto le obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell'investitore è ostacolato dalla loro complessità. È necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza dell’investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni Subordinate oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi dell’investimento Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ai sensi della Direttiva 2003/71/CE, come modificata ed integrata dalla Direttiva 2010/73/UE, ed è redatto in conformità alla Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 ed al Regolamento (CE) n. 809/2004 successivamente modificato dal Regolamento Delegato (UE) n. 486/2012 e dal Regolamento Delegato (UE) n. 862/2012. Il Prospetto di Base è composto dalla Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari nonché i rischi associati agli stessi, dal Documento di Registrazione, che contiene le informazioni sulla Cassa di Risparmio di Fossano Spa (“Emittente”, “CRF Spa” o “Cassa”), in qualità di Emittente di titoli di debito (i “Prestiti obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”, le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”), dalla Nota informativa, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi di ciascuna tipologia di prestito obbligazionario e il modello delle Condizioni Definitive. L’Investitore è invitato a leggere con particolare attenzione le note relative ai fattori di rischio presenti sulla Nota di Sintesi ed il Documento di Registrazione. Il presente Prospetto di Base è stato depositato presso la CONSOB in data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15 e sarà valido per un periodo di dodici mesi dalla data di pubblicazione. Il presente Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it. L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto Base non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. 1 SOMMARIO SEZIONE 1 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ...............................................................................................3 1. PERSONE RESPONSABILI .....................................................................................................................3 SEZIONE 2 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA .......................................................................................4 SEZIONE 3 NOTA DI SINTESI............................................................................................................................5 Sezione A – Introduzione ed Avvertenze ..................................................................................................5 Sezione B – Emittente............................................................................................................................5 Sezione C – Strumenti Finanziari .............................................................................................................9 Sezione D – Rischi ...............................................................................................................................12 Sezione E – Offerta .............................................................................................................................21 SEZIONE 4 FATTORI DI RISCHIO.....................................................................................................................23 1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE....................................................................................23 2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI ..................................................23 SEZIONE 5 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ...................................................................................................24 1. PERSONE RESPONSABILI ...................................................................................................................24 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI .............................................................................................................24 3. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALL’EMITTENTE..................................................................................25 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ........................................................................................................36 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITÁ ...........................................................................................................36 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA.............................................................................................................38 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ........................................................................................38 8. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ......................................................................................................38 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ............................................................38 10. PRINCIPALI AZIONISTI ......................................................................................................................40 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÁ E LE PASSIVITÁ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE .....................................................................................................40 12. CONTRATTI IMPORTANTI ...................................................................................................................42 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI .................42 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ..............................................................................................42 SEZIONE 6.A NOTA INFORMATIVA Obbligazioni Ordinarie: “Cassa di Risparmio di Fossano SpA” .............................43 1. PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ..........................................................43 2. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI .................................................44 3. INFORMAZIONI ESSENZIALI...............................................................................................................49 4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE .........................................................................................................................................49 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA ...............................................................................................................55 6. AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE .....................................................................................57 7. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................57 Appendice A: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso .............................................58 Appendice B:Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile .........................................60 Appendice C: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto.............................................62 Appendice D: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie Step-Up ....................................................64 SEZIONE 6.B NOTA INFORMATIVA Obbligazioni Subordinate TIER II: “Cassa di Risparmio di Fossano SpA” ..............66 1. PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ..........................................................66 2. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI .................................................67 3. INFORMAZIONI ESSENZIALI...............................................................................................................72 4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE .........................................................................................................................................72 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA ...............................................................................................................77 6. AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE .....................................................................................79 7. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................79 Appendice E: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Subordinate TIER II..................................................81 2 Sezione 1 Dichiarazione di Responsabilità SEZIONE 1 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1. Indicazione delle persone responsabili La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede in Fossano, via Roma n.122, si assume la responsabilità dei dati e delle informazioni contenute nel presente Prospetto di Base. 1.2. Dichiarazione di responsabilità La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede in Fossano, via Roma n.122, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, attesta che le informazioni contenute nel Documento di Registrazione sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione (Grand’Uff. Prof. Giuseppe Ghisolfi) 3 Sezione 2 Descrizione Generale del Programma SEZIONE 2 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA 1. Il Programma di emissione: L’Amministrazione ha approvato il programma di emissione stabilendo il limite di emissione di obbligazioni per il periodo di dodici mesi dalla data di approvazione del prospetto, definendo inoltre di emettere tali prestiti alla pari. È stato inoltre confermata al Comitato Esecutivo la facoltà di dare corso, nell’ambito del presente programma, all'emissione di prestiti obbligazionari con le caratteristiche sopracitate secondo i quantitativi ritenuti adeguati e fino al massimale di €.250.000.000 per le Obbligazioni Senior (Plain Vanilla) e di €.20.000.000 per i prestiti Subordinati TIER II, stabilendo le condizioni ritenute coerenti con l'andamento del mercato, da inserire nel modello di condizioni definitive di ciascun prestito, e determinando il relativo regolamento di emissione. Il Prospetto di Base sarà valido per un periodo di massimo di 12 mesi dalla data di approvazione da parte della CONSOB e consta di: - Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli strumenti finanziari oggetto di emissione Documento di Registrazione, che contiene informazioni dell’Emittente Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi di ogni singola tipologia di prestito. Le Condizioni Definitive conterranno i termini e le condizioni specifiche degli strumenti finanziari di volta in volta emessi e le condizioni della singola offerta, e saranno redatte secondo il modello presentato nel presente documento nelle sezioni relative a ciascun tipo di obbligazione. Tali documenti saranno messi a disposizione il giorno antecedente quello di inizio dell’offerta presso gli sportelli della Cassa, pubblicate sul sito internet www.crfossano.it e contestualmente inviate alla Consob. Alle Condizioni Definitive verrà allegata la Nota di Sintesi relativa alla specifica emissione. 4 Sezione 3 Nota di Sintesi SEZIONE 3 NOTA DI SINTESI La Nota di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Questi Elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7). La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione all’Emittente e alla tipologia di strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”. SEZIONE A A.1 – INTRODUZIONE ED AVVERTENZE Introduzione e Avvertenze La presente Nota di Sintesi è un documento che riassume le caratteristiche essenziali dell’Emittente e degli strumenti finanziari nonché i rischi associati agli stessi. Si avverte, quindi, che: - essa va letta come un’introduzione al Prospetto di Base; - qualunque decisione di investire nelle Obbligazioni dovrebbe basarsi sull’esame del relativo Prospetto di Base nella sua interezza, compresi i documenti in esso incorporati mediante riferimento; - qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto prima dell’inizio del procedimento; - la responsabilità civile incombe solo sull’Emittente, quale soggetto che ha presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la stessa Nota risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto o non offra, se letta insieme con le altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle Obbligazioni. A.2 Consenso all’utilizzo del Prospetto di Base SEZIONE B Non applicabile. L’Emittente non acconsente all’utilizzo del Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni da parte di intermediari finanziari. – EMITTENTE B.1 Denominazione legale e commerciale Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. (“Cassa” o “Emittente”) Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091, ABI 06170 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO: P. IVA n. 00166910042 B.2 Forma giuridica e legislazione La Cassa è costituita in forma di Società per Azioni ai sensi del diritto italiano, secondo il quale opera. Nello svolgimento dell’attività bancaria è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia ed al rispetto della Legge e dei Regolamenti italiani. 5 Sezione 3 Nota di Sintesi Domicilio legale e Recapiti La sede sociale della Cassa si trova in via Roma 122, Fossano (CN) Telefono: 0172 6901 Fax: 0172 60553 E.mail: [email protected] E mail certificata: [email protected] Descrizione delle tendenze note riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera Appartenenza ad un Gruppo L’Emittente dichiara che non si è a conoscenza di informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Cassa almeno per l’esercizio in corso. B.9 Previsione / Stime di utili Non Applicabile L’ Emittente non fa una stima o previsione degli utili. B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie degli esercizi passati Informazioni Finanziarie riguardanti le Attività e le Passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’Emittente Non applicabile. I Bilanci degli esercizi 2013 e 2014 sono stati sottoposti a revisione contabile dalla società BAKER TILLY REVISA Spa con Sede a Torino, Via XX Settembre n. 3 (iscritta all’Albo Speciale delle Società di Revisione con delibera Consob n. 689 del 26/04/1980), la quale ha espresso un giudizio senza rilievi e senza richiamo di informativa. B.4b B.5 B.12 Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente a gruppi bancari. Si riporta di seguito una selezione sintetica dei principali dati economici, finanziari e patrimoniali nonché degli indici di rischiosità creditizia relativi all’Emittente, tratti dall’ultimo Bilancio chiuso al 31/12/2014 e rapportati ai risultati dell’anno precedente. Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza (dati in migliaia di euro) Ratios Patrimoniali (Basilea 3) Fondi propri - capitale primario di classe 1 - capitale di classe 2 135.986 Ratios Patrimoniali (Basilea 2) Patrimonio di Vigilanza 117.259 - Patrimonio di Base 31/12/14 Minimo1 18.727 - Patrimonio supplementare Core Tier One Capital Ratio Tier One Capital Ratio CET 1 Capital Ratio 10,49% 7,00% TIER I Capital Ratio 10,49% 8,50% (patrimonio di base/attività 31/12/13 96.259 96.182 77 9,65% 9,65% ponderate per il rischio) Total Capital Ratio 12,17% Total Capital Ratio 10,50% (patrimonio di vigilanza / Attività ponderate per il 1.117.413 rischio (RWA) Totale attivo 1.966.841 Rapporto RWA / 56,81% Totale Attivo Leverage Ratio 5,894% 1. attività ponderate per il rischio) Attività ponderate per il rischio (RWA) Totale Attivo Rapporto RWA / Totale Attivo Leverage Ratio 9,66% 996.400 1.822.334 54,68% nd Incluso il buffer di 2,50 per la conservazione del capitale. Indicatori di Rischiositá Creditizia Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi Dati2 di Dati2 di 31/12/14 sistema 31/12/13 sistema 31/12/14 31/12/13 4,77% 8,60% 2,26% 7,70% 6 Sezione 3 Nota di Sintesi 2,37% nd 1,18% nd Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 20,52% nd 10,36% nd Rapporto di copertura delle sofferenze 52,50% 52,10% 49,17% 48,50% Partite deteriorate lorde/impieghi lordi 9,98% 16,80% 8,22% Partite deteriorate nette/impieghi netti 6,57% nd 5,96% 15,90% nd Costo del Rischio 1 Rapporto di copertura delle partite deteriorate 4,32% nd 2,81% nd 36,87% 36,50% 29,48% 31,50% Rapporto sofferenze nette/crediti netti 1. Il Costo del Rischio è inteso come il rapporto fra Rettifiche su crediti e ammontare dei Crediti Netti. 2. I Dati sono riferiti alla categoria delle Banche Minori rilevata dal “Rapporto sulla stabilità finanziaria” della Banca d’Italia (n.1/2014 e n.1/2015). Composizione dei crediti deteriorati (dati in migliaia di euro) Crediti Deteriorati Sofferenze 2014 2013 Esposizioni Esposizioni Esposizioni Esposizioni Rettifiche Rettifiche Lorde nette Lorde nette 53.150 27.903 25.247 24.958 12.272 12.687 Incagli Crediti ristrutturati Crediti scaduti oltre 90 giorni lordi 43.950 12.400 31.550 40.505 13.812 26.693 1.436 150 1.286 1.666 62 1.604 12.557 507 12.050 23.744 641 23.103 Principali dati di Stato Patrimoniale (dati in migliaia di euro) 31/12/14 31/12/13 Debiti 1.813.644 1.665.130 Crediti 1.250.731 1.202.569 Attività Finanziarie 661.790 572.850 Patrimonio netto 123.059 122.417 Capitale sociale Totale Attivo 31.200 31.200 1.966.841 1.822.334 31/12/14 31/12/13 -213.807 -223.448 Posizione Interbancaria netta Principali dati di Conto Economico (dati in migliaia di euro) 31/12/2014 31/12/2013 Var% Margine di interesse 28.463 28.241 0,79% Margine di intermediazione 51.580 55.230 -6,61% -17,03% Risultato netto della gestione finanziaria Costi Operativi Utile lordo dell'operatività corrente1 Utile netto d'esercizio1 1. 32.870 39.618 -20.068 - 20.242 - 0,86% 12.802 19.736 -35,13% 5.669 11.897 -52,35% Si precisa che il risultato economico del 2013 era influenzato dalla rivalutazione della quota di partecipazione della Cassa in Banca d’Italia, che ha rappresentato un componente straordinario di reddito pari a circa 9 milioni (al netto delle imposte). Rischio di Concentrazione e Grandi Rischi 31/12/2014 Grandi rischi/impieghi netti Numero clienti Esposizioni verso Grandi Rischi Grandi rischi/Patrimonio di Vigilanza 31/12/2013 3,67% 6,37% 4 7 39.147 58.660 28,79% 60,93% 7 Sezione 3 Nota di Sintesi Esposizione dell’Emittente al Rischio di Tasso Descrizione 31/12/2014 Variazione valore economico per shock di 200 pb 210 Patrimonio di vigilanza 135.986 Indice di rischiosità 0,15% Soglia di attenzione 20,00% Indicatori di Liquidità 31/12/2014 31/12/2013 LDR - Loan to Deposit Ratio LCR - Liquidity Coverage Ratio NSFR - Net Stable Funding Ratio 75% 82% 241% 87% 97,51% 100% La normativa prudenziale BASILEA 3 prevede per i suddetti indicatori i seguenti minimi: LCR 60,00% dal 01/10/2015 e 100% dal 01/01/2018 NSFR L’accordo di Basilea ha previsto un limite del 100% a partire dal 01/01/2018, ma al momento la normativa comunitaria (CRR) non prevede un requisito minimo. Operazioni di Rifinanziamento Presso BCE Si riporta di seguito la situazione al 31/05/2015 dei finanziamenti erogati alla Cassa dalla Banca Centrale Europea suddivisi in base alla loro scadenza. Tipologia Operazioni di finanziamento a Breve Termine Operazioni di finanziamento a Lungo Termine (TLTRO) Quantità 70.000.000 70.000.000 70.000.000 70.000.000 54.500.000 € € € € € Scadenza 17/06/2015 25/06/2015 30/07/2015 27/08/2015 26/09/2018 L’Emittente dichiara che dalla data dell’ultimo Bilancio sottoposto a revisione (cui fanno riferimento i dati sopra citati), non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente. La Cassa dichiara inoltre che a far data dal 31/12/2014, non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale della stessa. B.13 Fatti recenti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente L’Emittente dichiara che nessun fatto verificatosi di recente nel corso dell’attività della Cassa è sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità. B.14 Dipendenza da altri soggetti all’interno del gruppo. Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente a gruppi bancari. B.15 Descrizione delle principali attività dell’Emittente Ai sensi di quanto prevede l’art. 4 del proprio Statuto la società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale. B.16 Informazioni inerenti il controllo diretto o indiretto dell’Emittente La Cassa di Risparmio di Fossano Spa non appartiene a nessun Gruppo Bancario ed è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano che detiene, alla data di approvazione del presente documento il 76,92% del Capitale Sociale. L’Emittente, inoltre, non detiene partecipazioni di controllo in altre società. 8 Sezione 3 Nota di Sintesi La Cassa è totalmente indipendente da altri soggetti, non esistendo a riguardo vincoli contrattuali o di altra specie che possano limitarne l’autonomia. B.17 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario SEZIONE C Non applicabile. Alla data di approvazione del Prospetto di Base la Cassa di Risparmio di Fossano SpA non ha rating, così come le Obbligazioni emesse nell’ambito del presente programma. – STRUMENTI FINANZIARI C.1 Tipo, classe e codice ISIN degli Strumenti Finanziari offerti I Titoli oggetto del presente Prospetto di Base sono rappresentati dalle Obbligazioni: “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Variabile” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Misto” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa Step-Up” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa Obbligazioni Subordinate TIER II a Tasso Fisso” Il codice ISIN (International Security Identification Number) dell’emissione è [•] C.2 Valuta di Emissione Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Diritti e Ranking connessi agli strumenti finanziari Le obbligazioni e le cedole corrisposte sono denominate in Euro. C.5 C.8 Non esistono restrizioni imposte dalle condizioni di emissione alla libera trasferibilità delle obbligazioni. Le obbligazioni sono soggette alla Legge Italiana e incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e quindi segnatamente il diritto alla percezione delle cedole di interesse alle date di pagamento ed al rimborso del capitale alla data di scadenza. I titoli definiti come: “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Variabile” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Misto” “Cassa di Risparmio di Fossano Spa Step-Up” sono obbligazioni Senior (di tipo Plain vanillia). Per tali strumenti di investimento non esistono clausole di subordinazione. Pertanto i possessori di tali obbligazioni, in caso di liquidazione dell’Emittente saranno qualificati come creditori ordinari per la quota del titolo, in maniera privilegiata rispetto ai possessori di capitale di classe I e II, fatto salvo quanto indicato nella sezione D, paragrafo D.3 “Principali rischi specifici per gli Strumenti Finanziari”, sottoparagrafo “Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi” del presente documento, in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. I titoli “Cassa di Risparmio di Fossano Spa Obbligazioni Subordinate TIER II a Tasso Fisso” costituiscono invece passività subordinate dell’Emittente, così come classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia. Le Obbligazioni Subordinate sono di tipo Tier II (passività subordinate di 2° livello) ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 62, 63 e 77 del 9 Sezione 3 Nota di Sintesi Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca d’Italia n.285 del 20 dicembre 2013 “Applicazione in Italia del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e della direttiva 2013/36/UE (CRD4)”, Parte II, Capitolo I. In caso di liquidazione dell’Emittente, i diritti dei possessori delle Obbligazioni Subordinate Tier II relativi agli interessi residui nonché al rimborso del capitale saranno soddisfatti solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati. In particolare i possessori delle Obbligazioni Subordinate Tier II parteciperanno alla ripartizione dell’attivo, successivamente ai creditori privilegiati e chirografari e, soltanto se residua un attivo, potranno partecipare in misura proporzionale con i titolari di tutte le emissioni obbligazionarie dell’Emittente parimenti subordinate presenti alla data di liquidazione. Pertanto l’investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito, nel caso in cui la liquidità dell’Emittente non fosse sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, le Obbligazioni Subordinate Tier II. C.9 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare TASSO FISSO Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso fisso pari a [•]. L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale il suddetto tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) che resterà costante per tutta la durata del prestito. Con riferimento al presente Prospetto di Base, si precisa inoltre che questa è l’unica tipologia di Tasso applicabile per l’emissione di Prestiti Subordinati. TASSO VARIABILE Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso variabile. L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse variabile espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) che sarà determinato applicando al parametro di indicizzazione [•], arrotondato al centesimo superiore, l’eventuale spread prestabilito espresso in termini percentuali pari a [•]. L’Emittente stabilisce inoltre il valore della prima cedola (la “Prima Cedola”) in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione e pari a [•]. TASSO MISTO Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso predeterminato costante, nel periodo a tasso fisso, e a tasso indicizzato, nel periodo a tasso variabile. L’importo delle cedole, nel periodo a tasso fisso, sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) pari a [•]. Nel periodo a tasso variabile, l’importo della cedola annua è calcolata applicando al parametro di indicizzazione [•] l’eventuale spread prestabilito espresso in termini percentuali pari a [•], arrotondando l’importo al centesimo superiore. L’Emittente stabilisce il valore delle cedole a tasso fisso in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione nelle misure sopraindicate. STEP UP Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso fisso crescente (step up) come di seguito specificato [•]. 10 Sezione 3 Nota di Sintesi L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale i tassi di interessi annui lordi espressi in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) sopraindicati. Parametro di Indicizzazione Il Parametro di Indicizzazione è il tasso Euribor a 3 o 6 mesi, in funzione della periodicità del pagamento delle cedole trimestrali o semestrali, oppure il tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea (di seguito TUR BCE). L’Euribor è il tasso lettera sul mercato interno dell’Unione Europea dei depositi bancari, rilevato dalla Federazione Bancaria Europea (FBE) – calcolato secondo la convenzione ACT/360 e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario nonché sul sito www.euribor-ebf.eu. Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato in base al suddetto Tasso Euribor/360 rilevato sul quotidiano Sole 24 ORE con valuta pari al primo giorno di godimento della nuova cedola, arrotondato al centesimo superiore. Nel caso in cui il primo giorno di godimento della cedola fosse festivo il parametro di indicizzazione sarà rilevato con valuta pari al primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della cedola verrà determinato rilevando il tasso Euribor a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. Il TUR – BCE viene stabilito dalla Banca Centrale Europea ed è il tasso che viene applicato alle principali operazioni di mercato aperto, a breve o a lungo termine, erogate dalla BCE alle banche. Viene stabilito in occasione delle riunioni periodiche dell’istituto di vigilanza ed aggiornato con periodicità mensile. Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato in base al suddetto TUR rilevato sul sito della BCE (www.ecb.europa.eu) con valuta pari al primo giorno di godimento della nuova cedola. Eventi di turbativa Nell’ipotesi di mancata pubblicazione o di soppressione delle quotazioni ovvero della stessa forma tecnica oggetto di quotazione, nonché nell’ipotesi di revisione delle caratteristiche sostanziali del parametro prescelto per l’indicizzazione del titolo, l’Emittente si riserva la facoltà di individuare un parametro sostitutivo, di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento del parametro originariamente prescelto. Nome ed indirizzo del responsabile del calcolo Frazionamento Il calcolo delle cedole è affidato alla Cassa di Risparmio di Fossano Spa. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza [•] (“scadenze degli interessi”). Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le seguenti: TRIMESTRALI: Cedola Annuale /4 SEMESTRALI: Cedola Annuale /2 ANNUALI: Cedola Annuale /1 La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita all’anno commerciale di 360 giorni. Data di Emissione e Data La data di emissione è [•]. La data di godimento intesa come il giorno a decorrere da quale cominciano a maturare gli interessi è [•]. 11 Sezione 3 C.10 C.11 Nota di Sintesi Godimento L’Agente di Calcolo è la Cassa di Risparmio di Fossano Spa. Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione il [•] (“data di scadenza”), fatto salvo quanto previsto dallo strumento del Bail-in. Per quanto riguarda le sole Obbligazioni subordinate, in caso di liquidazione dell’Emittente verranno rimborsate successivamente alle obbligazioni ordinarie, ai creditori privilegiati e chirografari. Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente. Termine di prescrizione I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi decorsi cinque anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto concerne il capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile. Spiegazione della componente derivata Domanda di ammissione alla negoziazione Non applicabile. Le obbligazioni di cui al presente programma non presentano nessuna componente derivata. SEZIONE D D.2 Non applicabile. Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano Spa non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici. L’Emittente si riserva la facoltà di eseguire operazioni di compravendita delle obbligazioni emesse nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio. – RISCHI Informazioni fondamentali sui principali rischi specifici per l’Emittente Nel valutare l’opportunità di effettuare l’investimento in una delle obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l’investitore dovrà tenere in considerazione, tra l’altro, i fattori di rischio relativi all’Emittente di seguito sinteticamente esposti. - Rischio connesso con la Crisi Economico/Finanziaria Generale La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità, dalle prospettive di crescita e dall’affidabilità creditizia del Paese in cui la Banca opera, nonché della così detta “Area Euro” di cui fa parte. - Rischio di Credito Il rischio di credito è connesso al deterioramento delle posizioni creditorie vantate nei confronti della clientela. Il Rischio di Credito rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 83.497 migliaia di euro (importi ponderati secondo la normativa prudenziale Basilea 3). Un eventuale peggioramento della situazione complessiva del mercato può comportare maggiori rettifiche di valore sui crediti e generare quindi un impatto negativo sulla situazione economico-patrimoniale dell’Emittente. - Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità 12 Sezione 3 Nota di Sintesi dell’Emittente - Rischio relativo al deterioramento della qualità del credito Il rischio relativo alla possibilità del peggioramento degli indici relativi ai crediti deteriorati. Con specifico riferimento alla situazione della Cassa, la classificazione e la valutazione dei crediti vengono effettuate nel rispetto dei principi di massima prudenza, formalizzati nel regolamento interno approvato dall’Amministrazione. Nel corso dell’ultimo anno per il perdurare della crisi economica si è assistito ad un significativo incremento dei crediti deteriorati con un conseguente peggioramento degli indicatori di rischiosità che continuano tuttavia a risultare migliori degli indici sistemici generali ed in particolare di quelli riferiti a istituti di dimensioni analoghe alla Cassa. Le rettifiche di valore sui crediti sono state superiori ai 18 milioni di Euro (+19,85% rispetto al 31/12/2013) e garantiscono, tra l’altro, un miglioramento nel rapporto di copertura dei crediti in sofferenza e dei crediti deteriorati in generale. L’applicazione di criteri di valutazione indirizzati alla massima prudenza permette di prevedere con maggiori probabilità la realizzazione di riprese di valore nell’ambito delle procedure esecutive attivate per il recupero dei crediti. - Rischio di Mercato e di Tasso Le componenti di rischio in oggetto sono collegate al portafoglio di negoziazione, o trading book, per quanto concerne il rischio di mercato ed al portafoglio bancario, o banking book, per quanto attiene invece al rischio di tasso. Il rischio di mercato è il rischio derivante dalla variazione del valore di mercato (per effetto di movimento dei tassi d’interesse e delle valute) a cui è esposta la Cassa per gli strumenti finanziari di proprietà. Nel portafoglio degli strumenti finanziari di proprietà della Cassa non sono presenti titoli in divisa diversa dall’Euro (ad eccezione degli strumenti finanziari emessi in Lire italiane) al fine di escludere i rischi di cambio. Inoltre, la tipologia dei titoli presenti nel portafoglio della Cassa al 31/12/2014 risulta essere sostanzialmente Bilanciata fra tassi fissi e tassi variabili, con una prevalenza dei secondi sulle scadenze più lunghe al fine di ridurre l’incidenza dei rischi legati all’andamento dei tassi. In particolare al 31/12/2014 risultano in portafoglio titoli di stato a tasso fisso ed a tasso variabile (per un totale di circa il 41%) che espongono la Cassa al rischio nei confronti di un ipotetico default dello Stato Italiano. Il rischio di mercato rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 1.758 euro ed è collegata ai Titoli classificati nel portafoglio per la negoziazione, che rappresentano una percentuale non significativa del Totale del Portafoglio Titoli. Per quanto concerne il Rischio Tasso di interesse sul portafoglio bancario (Banking Book) dell’Emittente, al 31/12/2014 questo si attesta a poco più di 218mila euro. - Rischio di liquidità dell’Emittente Il rischio di liquidità è definibile come il rischio che la Cassa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza. In particolare il rischio di liquidità potrebbe causare perdite economiche per l’Emittente derivanti non solo dall’applicazione di tassi più elevati necessari per garantire il reperimento dei fondi necessari a far fronte ai propri 13 Sezione 3 Nota di Sintesi impegni ma anche dalle perdite che l’Emittente potrebbe subire nel disinvestimento delle proprie attività. Tali situazioni potrebbero insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o anche dalla percezione che l’Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. - Rischio di assenza di rating dell’Emittente La Cassa è sprovvista di rating pertanto l’investitore non dispone di giudizi sintetici sull’affidabilità creditizia e sulla solvibilità dell’Emittente. - Rischio Operativo L’Emittente, al pari degli altri Istituti Bancari, è esposto al rischio operativo inteso come il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalle disfunzioni di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. - Rischio connesso alla presenza di procedimenti giudiziari e/o contenziosi É il rischio di subire delle perdite economiche derivanti dalla gestione dei Reclami della Clientela e dal giudizio avverso in procedimenti giudiziari e/o arbitrali intentati contro la Cassa. A fronte dei principali rischi quali, tra gli altri, le richieste per. revocatorie fallimentari ed i reclami della clientela per l’acquisto di bond dichiarati in default sono stati effettuati accantonamenti al Fondo per Rischi e oneri che ammonta al 31/12/2014 a 1.712 migliaia di euro. Si evidenzia che alla data di approvazione del prospetto non sono presenti in capo all’Emittente rischi derivanti da procedimenti giudiziari che possano compromettere la solvibilità dell’Emittente e non consentire l’adempimento delle obbligazioni nei confronti degli investitori. - Rischio connesso ai livelli di patrimonializzazione della banca La nuova normativa prudenziale ha previsto un insieme di regole tese, tra l’altro, ad accrescere la qualità e la quantità del patrimonio delle Banche. In particolare ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali è stato aggiunto il “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito. - Rischio Connesso all’evoluzione della Regolamentazione del Settore Bancario e Finanziario L’Emittente, nella sua qualità di Banca, è sottoposta a un’articolata regolamentazione nonché all’attività di vigilanza attuata dalle Istituzioni preposte (in particolare Banca d’Italia e Consob). A partire dal 1/1/2014, la Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle disposizioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III finalizzati all’ottenimento di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, al contenimento del grado di leva finanziaria e all’introduzione di policy e regole per l’attenuazione del rischio di liquidità per gli istituti di credito. 14 Sezione 3 Nota di Sintesi In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”), introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l’indicatore “LCR” è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018; - per l’indicatore “NSFR”, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018. Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce a partire dal 1° gennaio 2015 un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del totale attività con l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il fabbisogno di capitale. Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi. Si evidenzia inoltre la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio entrata in vigore il 1° gennaio 2015, il cui recepimento a livello nazionale è tuttora in corso, in ordine all’istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese d’investimento (Bank Recovery and Resolution Directive – BRRD) che si inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi introdotti da questa Direttiva, risalta l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali (preposte alla risoluzione delle crisi degli enti creditizi) possono adottare per garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, limitando l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti fino alla risoluzione della crisi. Fra gli strumenti introdotti, si evidenzia il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) ad un sistema (cd. bail-in) in cui le perdite vengono invece trasferite agli azionisti, ai detentori di debito subordinato, non subordinato e non garantito ed infine ai depositanti per la parte eccedente Euro 100.000 che costituisce la quota massima garantita dei depositi. Nel caso venisse applicato lo strumento del “bail-in” i 15 Sezione 3 Nota di Sintesi sottoscrittori delle obbligazioni potrebbero quindi subire la svalutazione (fino all’azzeramento) del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Tale strumento troverà piena applicazione al più tardi il 1° gennaio 2016 e troverà applicazione in ogni caso anche alle obbligazioni già in circolazione anche se emesse prima della data di decorrenza della suddetta normativa. Inoltre, ove ne ricorrano i presupposti, le Autorità potranno chiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico, di cui al Regolamento UE n. 806/2014 del Parlamento e del Consiglio Europeo, finanziato mediante i contributi versati dalle Banche a livello nazionale. La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari. Si riportano di seguito i rischi dei Prestiti Obbligazionari offerti: - Rischio Connesso all’utilizzo Del “Bail In” e degli altri Strumenti di Risoluzione Previsti dalla Direttiva Europea in tema di Risanamento e Risoluzione degli Enti Creditizi Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bailin” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale 16 Sezione 3 Nota di Sintesi dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. La Direttiva prevede, relativamente agli strumenti di capitale di classe 2 (tra cui le obbligazioni subordinate), che nei casi in cui l’Ente si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e prima che sia avviata qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le Autorità siano obbligate ad esercitare senza indugio il potere di svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi in strumenti di capitale. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale. Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva, quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto 17 Sezione 3 Nota di Sintesi dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione. - Rischio di Credito per l’Investitore L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diventa finanziatore dell’Emittente e quindi si assume il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza. - Rischio di assenza di garanzie specifiche I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il rimborso del Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni relativi all’assunzione di garanzie. - Rischio collegato alla vendita del titolo prima della scadenza Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro naturale scadenza, potrebbe trovarsi nell’impossibilità di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a condizioni economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori sottoelencati: - Rischio di Liquidità Si riferisce alla difficoltà o all’impossibilità di non poter effettuare il disinvestimento per le seguenti motivazioni: - le obbligazioni non sono negoziabili presso nessun mercato regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di Negoziazione né presso Internalizzatori Sistematici - l’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta dell’investitore. Tuttavia l’Emittente si riserva la facoltà di negoziare le obbligazioni in conto proprio praticando un prezzo in linea con i principi della Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli ordini (prezzi di mercato calcolati facendo riferimento ai rendimenti di strumenti finanziari analoghi alle obbligazioni della Cassa per caratteristiche e durata residua cui verrà applicato uno spread creditizio). Per quanto riguarda in specifico i prestiti obbligazionari subordinati, oltre ai fattori sopraindicati, l’investitore deve considerare anche i seguenti rischi: - il riacquisto delle obbligazioni prima della scadenza è subordinato al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza e al rispetto di limiti quantitativi stabiliti dalla normativa. - l’applicazione di un importo minimo negoziabile (pari a quello di sottoscrizione) potrebbe limitare la possibilità di vendita del titolo prima della scadenza - Rischio di Tasso Le variazioni dei tassi di interesse determinano una modifica del valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. In particolare un aumento dei tassi di interesse potrebbe 18 Sezione 3 Nota di Sintesi determinare una diminuzione del prezzo delle obbligazioni con conseguente possibilità di incorrere in svantaggiose condizioni di vendita da parte dell’Investitore. - Rischio connesso al Deterioramento del merito di credito dell’Emittente L’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. - Rischio connesso alla presenza di Costi/Commissioni Inclusi nel Prezzo di Emissione In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’eventuale presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di mercato. Si segnala Inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del titolo e profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni. - Rischio correlato alla presenza di Conflitti di Interesse La Cassa potrebbe trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse in quanto vi è coincidenza dell’Emittente con il collocatore, con il negoziatore in conto proprio e con l’agente di calcolo. - Rischio di modifica del Regime Fiscale dei Titoli Non è possibile prevedere se il regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle obbligazioni né è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti indicati nelle Condizioni Definitive possano discostarsi anche sensibilmente da quelli che saranno effettivamente applicabili alle obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. - Rischio correlato all’assenza di Rating dei Titoli e dell’Emittente Gli Strumenti Finanziari emessi dalla Cassa sono sprovvisti di rating, pertanto l’investitore non dispone di un giudizio sintetico sulla rischiosità dello strumento finanziario ed in particolare sulla probabilità che alla scadenza non venga rimborsato. - Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione del prestito obbligazionario Non sono previste informazioni successive all’emissione dello strumento finanziario. - Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di stato Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo e al netto dell’effetto fiscale, potrebbe anche risultare inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata residua similare. Rischi specifici in caso di Emissioni a Tasso Variabile o Misto: - Rischio di andamento sfavorevole del parametro di indicizzazione Il rendimento cedolare può variare in maniera sfavorevole al sottoscrittore al variare dell’andamento del parametro di indicizzazione. - Rischio di spread negativo Il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread 19 Sezione 3 Nota di Sintesi negativo) rispetto al rendimento del parametro di riferimento (tasso Euribor o TUR-BCE). In ogni caso la cedola non potrà avere valore negativo. - Rischio di Eventi di Turbativa o Straordinari Riguardanti il Parametro di Indicizzazione In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto al verificarsi di eventi di turbativa o straordinari del parametro di indicizzazione ad una data di determinazione, l’agente di calcolo si riserva la facoltà di individuare un parametro sostitutivo, anche di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento del parametro originariamente prescelto. Rischi specifici Subordinazione: in caso venga a valere la clausola di - Rischio correlato alla subordinazione dei Titoli In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l’investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Gli Obbligazionisti saranno infatti rimborsati, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che siano soddisfatti tutti gli altri creditori dell’Emittente non ugualmente subordinati. In tali casi la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, le Obbligazioni subordinate. - Rischio Mancato Rimborso / Rimborso Parziale In caso di liquidazione dell’Emittente l’investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. - Rischio di non idoneità del confronto delle obbligazioni con altre tipologie di titoli Le obbligazioni hanno un grado di rischiosità maggiore rispetto ai Titoli di Stato italiani ed alle obbligazioni non subordinate emesse dall’Emittente, pertanto, il confronto con tali titoli potrebbe risultare non idoneo o non appropriato - Rischio connesso con l’eventuale richiesta alla Commissione europea da parte dello Stato italiano dell’autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato” Dall’inizio della crisi l’attenzione dell’UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Si ricorda che gli aiuti di Stato per essere concessi devono essere compatibili con il diritto dell’Unione Europea (cfr. art. 107, par.3, lett.b), del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). Al riguardo si rammenta che la concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa “condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che hanno sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportano una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione della Commissione europea relativa all’applicazione, dal 1° agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria“, e in particolare i par. 41-44). In particolare i detentori di capitale ibrido e di debito subordinato 20 Sezione 3 Nota di Sintesi dovranno contribuire a ridurre la carenza di capitale nella massima misura possibile. Tali contributi possono assumere la forma di una conversione in capitale di base di classe I o di una riduzione di valore del capitale degli strumenti. Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di aiuti di Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli azionisti e degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli. Al riguardo si rinvia a quanto esplicitato al fattore di rischio “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”. SEZIONE E – OFFERTA E.2b Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi Le obbligazioni di cui al presente programma di emissione saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria, al netto di commissioni e costi, sarà destinato all’esercizio dell’ordinaria attività bancaria e creditizia. L’emissione di Prestiti Subordinati ha inoltre la finalità di rafforzare il patrimonio dell’Emittente. E.3 Condizioni L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Destinatari Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano. L’offerta è indirizzata esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. Ammontare L’ammontare totale (l’”Ammontare totale”) massimo del prestito obbligazionario è stabilito dal Comitato Esecutivo ed è ricavabile moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse pari a [•] per il valore nominale di ciascuna di esse pari a [•]. Il taglio minimo (e quindi il controvalore di ciascuna obbligazione), determinato in sede di delibera dal Comitato Esecutivo, è pari a [•]. L’organo deliberante potrà altresì definire un importo minimo di sottoscrizione secondo la formula: “Le sottoscrizioni potranno essere accolte per un importo minimo pari a €.[•] (pari a n. [•] obbligazioni), incrementabile di €.[•] (“taglio minimo”) e multipli di tale valore.”. L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta, di aumentare l’ammontare totale tramite una comunicazione pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet dell’Emittente e, contestualmente, trasmessa alla Consob. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. Prezzo Il prezzo di emissione delle Obbligazioni della Cassa è pari al 100% del valore nominale di ogni singola obbligazione ed è pari a €.[•], senza aggravio di commissioni di sottoscrizione/collocamento a carico dei sottoscrittori. Termini Il periodo di validità dell’offerta è stabilito dal Comitato Esecutivo e decorre dal [•] fino al [•] (“data di apertura e di chiusura del collocamento”) salvo proroga o chiusura anticipata del collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato. L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata dell’offerta per il raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso e/o alla proroga del termine di chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui l’Ammontare Totale non risultasse interamente sottoscritto. In tale 21 Sezione 3 Nota di Sintesi caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e contestualmente trasmesso alla Consob. Modalità di sottoscrizione La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle Filiali della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione a distanza; quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di apposita modulistica da parte dell’Investitore. La Cassa di Risparmio di Fossano è responsabile del collocamento e soggetto collocatore. L’adesione all’offerta sottoscritta con l’apposito Modulo è irrevocabile, fatto salvo quanto previsto dall’art. 95-bis del D.Lgs. 58/98 nel caso in cui venga richiesta all’Emittente la pubblicazione di un Supplemento al presente Prospetto di Base. E.4 Interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti all’emissione Poiché l’Emittente opera anche quale responsabile per il calcolo, cioè soggetto incaricato della determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli (Emittente ed agente di calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. L’Emittente in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione. La Cassa potrebbe infine trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni. L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare n.263/2006 di Banca d’Italia che disciplina l’operatività con i soggetti collegati all’Emittente. E.7 Spese legate all’emissione Non sono previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione. I costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•]. 22 Sezione 4 Fattori di Rischio SEZIONE 4 FATTORI DI RISCHIO 1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE Con riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente, si rinvia a quanto riportato nel Documento di Registrazione, (Sezione 5 paragrafo 3). 2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI Con riferimento ai fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti, si rinvia alle diverse sezioni del Prospetto di Base che contengono le Note Informative dei relativi prestiti obbligazionari. In particolare si invitano gli Investitori a leggere attentamente le sottoindicate sezioni al fine di comprendere i fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle obbligazioni: - Prestiti Obbligazionari Ordinari Prestiti Obbligazionari Subordinati TIER II (sezione 6A paragrafo 2) (sezione 6B paragrafo 2) 23 Sezione 5 Documento di Registrazione SEZIONE 5 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE 1. PERSONE RESPONSABILI La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede in Fossano, via Roma n.122, rappresentata legalmente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione nella persona del Grand’Uff. Prof. Giuseppe GHISOLFI, munito dei necessari poteri ai sensi dell’Art. 26 dello Statuto, si assume la responsabilità delle informazioni contenute nel presente documento. L’individuazione delle persone responsabili delle informazioni fornite nel Documento di Registrazione e la relativa dichiarazione di responsabilità come previsto dal punto 1 dello schema V allegato al Regolamento 2004/809/CE sono riportate al paragrafo 1.2 della sezione I. 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in data 27/04/2010 ha conferito alla società BAKER TILLY REVISA Spa con Sede a Torino, Via XX Settembre n. 3 l’incarico di revisore legale dei conti, ai sensi del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, per la durata di nove esercizi. Il suddetto incarico comprende, tra l’altro, la revisione contabile del Bilancio di esercizio annuale, la revisione del Bilancio semestrale predisposto esclusivamente per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e la verifica nel corso dell’esercizio della corretta tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione nelle scritture contabili ai fatti di gestione. La società BAKER TILLY REVISA Spa è iscritta all’Albo Speciale delle Società di Revisione con delibera Consob n. 689 del 26/04/1980. La società di revisione ha esaminato i Bilanci di esercizio chiusi al 31 dicembre 2013 e 2014 esprimendo un giudizio positivo e senza rilievi. Le relazioni della società di revisione sono incluse dei Fascicoli dei relativi Bilanci messi a disposizione del pubblico come indicato nel paragrafo 14 “Documentazione a disposizione del pubblico” del presente documento a cui si rinvia. 2.1. Dichiarazione di Continuità La Cassa di Risparmio di Fossano Spa dichiara che i Revisori Legali dei Conti non si sono dimessi né sono stati rimossi dall’incarico durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati. 24 Sezione 5 3. Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALL’EMITTENTE La presente sezione è relativa ai soli rischi connessi all’Emittente. Si invitano gli investitori a leggere il presente Documento di Registrazione congiuntamente alla Nota Informativa sugli strumenti finanziari al fine di comprendere i rischi di volta in volta connessi all’investimento. La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere attenta visione del presente documento di registrazione e rinvia inoltre per opportuni approfondimenti alla Nota Integrativa al Bilancio di Esercizio chiuso al 31/12/2014 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura. RISCHIO CONNESSO CON LA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità, dalle prospettive di crescita e dall’affidabilità creditizia del Paese in cui la Banca opera, nonché della così detta “Area Euro” di cui fa parte. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. RISCHIO DI CREDITO Il rischio di credito è connesso al deterioramento delle posizioni creditorie vantate nei confronti della clientela. I principali indicatori che descrivono la situazione patrimoniale della Cassa e la sua solvibilità sono riassunti nelle tabelle riportate nel paragrafo 3.1 Informative economiche e finanziarie selezionate – Qualità del Credito della presente Sezione. Il Rischio di Credito rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 83.497 migliaia di euro (importi ponderati secondo la normativa prudenziale Basilea 3). Un eventuale peggioramento della situazione complessiva del mercato può comportare maggiori rettifiche di valore sui crediti e generare quindi un impatto negativo sulla situazione economico-patrimoniale dell’Emittente. Il portafoglio titoli della Cassa è composto in misura significativa da Titoli emessi dallo Stato Italiano (41% c.a.) e da Obbligazioni emesse da banche residenti in Italia (59% c.a.). L’esposizione verso stati sovrani è quindi concentrata esclusivamente nei confronti dello Stato Italiano dal momento che non sono detenuti titoli esteri di nessun altra natura o tipologia (Corporate o Governativi). RISCHIO RELATIVO ALL’ASSENZA DEL CREDIT SPREAD DELL’EMITTENTE Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente RISCHIO RELATIVO AL DETERIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL CREDITO La classificazione e la valutazione dei crediti vengono effettuate nel rispetto dei principi di massima prudenza, formalizzati nel regolamento interno approvato dall’Amministrazione della Cassa. La suddetta policy prevede, tra l’altro, la suddivisione delle esposizioni creditizie vantate nei confronti della clientela secondo il grado di rischio (in bonis, sotto osservazione, in esame, scadute, incagli e sofferenze), descrive i processi di gestione delle posizioni con i rispettivi compiti in carico alle funzioni di controllo e stabilisce, infine, criteri oggettivi per la valutazione analitica dei crediti a maggior rischio (Incagli e Sofferenze). Nel corso dell’ultimo anno per il perdurare della crisi economica si è assistito ad un significativo incremento dei crediti deteriorati con un conseguente peggioramento degli indicatori di 25 Sezione 5 Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO rischiosità che continuano tuttavia a risultare migliori degli indici sistemici generali ed in particolare di quelli riferiti a istituti di dimensioni analoghe alla Cassa. Le rettifiche di valore sui crediti sono state superiori ai 18 milioni di Euro (+19,85% rispetto al 31/12/2013) e garantiscono, tra l’altro, un miglioramento nel rapporto di copertura dei crediti in sofferenza e dei crediti deteriorati in generale. L’applicazione di criteri di valutazione indirizzati alla massima prudenza permette di prevedere con maggiori probabilità la realizzazione di riprese di valore nell’ambito delle procedure esecutive attivate per il recupero dei crediti. Si riepilogano di seguito i principali indicatori relativi al rischio di deterioramento del credito. Dati di Dati di sistema 31/12/2013 sistema 31/12/2014 31/12/2013 4,77% 8,60% 2,26% 7,70% nd 2,37% nd 1,18% 31/12/2014 Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi Rapporto sofferenze nette/crediti netti Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 20,52% nd 10,36% nd Rapporto di copertura delle sofferenze 52,50% 52,10% 49,17% 48,50% Partite deteriorate lorde/impieghi lordi 9,98% 16,80% 8,22% Partite deteriorate nette/impieghi netti 6,57% nd 5,96% 15,90% nd Costo del Rischio 1 Rapporto di copertura delle partite deteriorate 4,32% nd 2,81% nd 36,87% 36,50% 29,48% 31,50% Per ulteriori dettagli sugli indicatori si rimanda al paragrafo Informative economiche e finanziarie selezionate - Qualità del Credito del Documento di Registrazione. RISCHIO DI MERCATO E DI TASSO Le componenti di rischio in oggetto sono collegate al portafoglio di negoziazione, o trading book, per quanto concerne il rischio di mercato ed al portafoglio bancario, o banking book, per quanto attiene invece al rischio di tasso. Il rischio di mercato è il rischio derivante dalla variazione del valore di mercato (per effetto di movimento dei tassi d’interesse e delle valute) a cui è esposta la Cassa per gli strumenti finanziari di proprietà. Si precisa a riguardo che nel portafoglio degli strumenti finanziari di proprietà della Cassa non sono presenti titoli in divisa diversa dall’Euro (ad eccezione degli strumenti finanziari emessi in Lire italiane) al fine di escludere i rischi di cambio. Inoltre, la tipologia dei titoli presenti nel portafoglio della Cassa al 31/12/2014 risulta essere sostanzialmente bilanciata fra tassi fissi e tassi variabili, con una prevalenza dei secondi sulle scadenze più lunghe al fine di ridurre l’incidenza dei rischi legati all’andamento dei tassi. In particolare al 31/12/2014 risultano in portafoglio titoli di stato a tasso fisso ed a tasso variabile (per un totale di circa il 41%) che espongono la Cassa al rischio nei confronti di un ipotetico default dello Stato Italiano. Il rischio di mercato rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 1.758 euro ed è collegata ai Titoli classificati nel portafoglio per la negoziazione, che rappresentano una percentuale non significativa del Totale del Portafoglio Titoli. Per quanto concerne il Rischio Tasso di interesse sul portafoglio bancario (Banking Book) dell’Emittente, al 31/12/2014 questo si attesta a poco più di 218mila euro. Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo Informative economiche e finanziarie selezionate - Informazioni sul Rischio di Mercato e sul Rischio di Tasso del Documento di registrazione. RISCHIO DI LIQUIDITÀ DELL’EMITTENTE Il rischio di liquidità è definibile come il rischio che la Cassa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza. La liquidità dell’Emittente potrebbe essere compromessa, ad esempio, dall’incapacità di accedere al mercato attraverso emissioni di titoli di debito (garantiti o non), dall’impossibilità di liquidare i titoli in portafoglio prima della scadenza oppure da imprevisti flussi di cassa in uscita. In particolare il rischio di liquidità potrebbe causare perdite economiche per l’Emittente derivanti non solo dall’applicazione di tassi più elevati necessari per garantire il reperimento dei fondi necessari a far fronte ai propri impegni ma anche dalle perdite che l’Emittente potrebbe subire nel disinvestimento delle proprie attività. Tali situazioni potrebbero insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo 26 Sezione 5 Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o anche dalla percezione che l’Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Si precisa inoltre che a partire dal 2011 la Cassa ha perfezionato accordi con la Banca d’Italia per la partecipazione alle operazioni di mercato aperto, allo scopo di beneficiare dei finanziamenti concessi dalla Banca Centrale Europea (LTRO e TLTRO). I suddetti finanziamenti hanno consentito la costituzione di adeguate riserve necessarie per garantire lo sviluppo degli impieghi secondo le indicazioni dell’Amministrazione e per far fronte ad eventuali situazioni di momentanea tensione di liquidità. La funzione di Risk Management presidia il rischio di liquidità e fornisce all’Amministrazione un report sull’evoluzione del rischio di liquidità nel breve termine in condizioni di stress, secondo le indicizzazioni contenute nell’accordo di Basilea 3. Per ulteriori informazioni si rimanda paragrafo “Informative economiche e finanziarie selezionate - Informazioni sul Rischio di Liquidità” della presente Sezione. RISCHIO DI ASSENZA DI RATING DELL’EMITTENTE Il rating attribuito all’Emittente costituisce una valutazione della capacità dell’Emittente di assolvere agli impegni finanziari relativi agli strumenti finanziari emessi. Pertanto, in caso di assenza di rating dell’Emittente, l’investitore rischia di avere minori informazioni sul grado di solvibilità dell’Emittente stesso. La Cassa è sprovvista di rating pertanto l’investitore non dispone di giudizi sintetici sull’affidabilità creditizia e sulla solvibilità dell’Emittente. RISCHIO OPERATIVO L’Emittente, al pari degli altri Istituti Bancari, è esposto al rischio operativo inteso come il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalle disfunzioni di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Il Rischio operativo rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a circa 5,9 milioni di euro ed è calcolato secondo i criteri della normativa prudenziale di Basilea 3. Alla data di approvazione del Prospetto l’Emittente ha adottato procedure di mitigazione del rischio operativo come previsto dalla normativa di vigilanza prudenziale. Per maggiori informazioni si rimanda alla parte E del Bilancio d’Esercizio chiuso al 31/12/2014. RISCHI LEGALI CONNESSI ALLA PRESENZA DI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E/O CONTENZIOSI É il rischio di subire delle perdite economiche derivanti dalla gestione dei Reclami della Clientela e dal giudizio avverso in procedimenti giudiziari e/o arbitrali intentati contro la Cassa (es. Revocatorie Fallimentari, cause per Anatocismo, Bond in Default ecc.). Il Fondo per Rischi e oneri ammonta al 31/12/2014 a 1.712 migliaia di euro. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 11.6 del presente Documento di Registrazione. Si evidenzia che alla data di approvazione del prospetto non sono presenti in capo all’Emittente rischi derivanti da procedimenti giudiziari che possano compromettere la solvibilità dell’Emittente e non consentire l’adempimento delle obbligazioni nei confronti degli investitori. RISCHIO CONNESSO AI LIVELLI DI PATRIMONIALIZZAZIONE DELLA BANCA Nelle informazioni economiche e finanziarie selezionate riportate nel successivo paragrafo sono riportati i dati e le informazioni relativi al patrimonio ed ai coefficienti di vigilanza della Cassa. A tale riguardo si evidenzia che la nuova normativa prudenziale ha previsto un insieme di regole tese, tra l’altro, ad accrescere la qualità e la quantità del patrimonio delle Banche. In particolare ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali è stato aggiunto il “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito. 27 Sezione 5 Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO RISCHIO CONNESSO ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE BANCARIO E FINANZIARIO E ALLE MODIFICHE INTERVENUTE NELLA DISCIPLINA SULLA RISOLUZIONE DELLE CRISI BANCARIE L’Emittente, nella sua qualità di Banca, è sottoposta a un’articolata regolamentazione nonché all’attività di vigilanza attuata dalle Istituzioni preposte (in particolare Banca d’Italia e Consob). A partire dal 1/1/2014, la Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle disposizioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III finalizzati all’ottenimento di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, al contenimento del grado di leva finanziaria e all’introduzione di policy e regole per l’attenuazione del rischio di liquidità per gli istituti di credito. In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”), introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l’indicatore “LCR” è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018; - per l’indicatore “NSFR”, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018. Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce a partire dal 1° gennaio 2015 un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del totale delle attività con l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il fabbisogno di capitale. Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi. Si evidenzia inoltre la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio entrata in vigore il 1° gennaio 2015, il cui recepimento a livello nazionale è tuttora in corso, in ordine all’istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese d’investimento (Bank Recovery and Resolution Directive – BRRD) che si inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi introdotti da questa Direttiva, risalta l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali (preposte alla risoluzione delle crisi degli enti creditizi) possono adottare per garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, limitando l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti fino alla risoluzione della crisi. Fra gli strumenti introdotti, si evidenzia il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) ad un sistema (cd. bail-in) in cui le perdite vengono invece trasferite agli azionisti, ai detentori di debito subordinato, non subordinato e non garantito ed infine ai depositanti per la parte eccedente Euro 100.000 che costituisce la quota massima garantita dei depositi. Nel caso venisse applicato lo strumento del “bail-in” i sottoscrittori delle obbligazioni potrebbero quindi subire la svalutazione (fino all’azzeramento) del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Tale strumento troverà piena applicazione al più tardi il 1° gennaio 2016 e troverà applicazione in ogni caso anche alle obbligazioni già in circolazione anche se emesse prima della data di decorrenza della suddetta normativa. 28 Sezione 5 Documento di Registrazione FATTORI DI RISCHIO Inoltre, ove ne ricorrano i presupposti, le Autorità potranno chiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico, di cui al Regolamento UE n. 806/2014 del Parlamento e del Consiglio Europeo, finanziato mediante i contributi versati dalle Banche a livello nazionale. La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. 29 Sezione 5 3.1. Documento di Registrazione INFORMAZIONI ECONOMICO E FINANZIARIE SELEZIONATE Di seguito si riportano una serie di dati Finanziari e Patrimoniali dell’Emittente tratti dai Bilanci degli esercizi 2013 e 2014. I prospetti completi attinenti la situazione patrimoniale ed economica della Cassa sono reperibili sul sito internet dell’Emittente www.crfossano.it. PATRIMONIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA Indicatori Patrimoniali al 31/12/2014 I Fondi Propri al 31 dicembre 2014, ai fini delle segnalazioni inviate a Banca d’Italia è stato calcolato sulla base delle indicazioni fornite con la Circolare n. 285 del 17/12/2013 e successivi aggiornamenti. Essa recepisce la direttiva 2013/36/UE del 26/06/2013 (IV direttiva) e il Regolamento 575/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio. I nuovi schemi patrimoniali adottati con recepimento delle direttive comunitarie sono entrati in vigore l’1/01/2014. La normativa impone alle banche il rispetto di un coefficiente minimo di capitale primario di classe 1 del 4,50%, di capitale totale di classe 1 (Tier 1) del 6% e di un coefficiente di Total Capital Ratio dell’8%, considerando che in tale percentuale occorre aggiungere, dal 1° gennaio 2014, il 2,50% della Riserva di conservazione del capitale che, volta a preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi, deve essere costituita da capitale primario di classe 1 in aggiunta alla percentuale minima richiesta. Ratios Patrimoniali (Basilea 3) 31/12/146 Minimo3 Fondi propri1 - capitale primario di classe 1 - capitale di classe 2 CET 1 Capital Ratio 135.986 117.259 18.727 10,49% 7,00% TIER I Capital Ratio2, 3 10,49% 8,50% Total Capital Ratio3, 12,17% 10,50% Attività ponderate per il rischio 1.117.413 (RWA) 4 Totale attivo 1.966.841 Rapporto RWA/Totale Attivo 56,81% Leverage Ratio 5 5,894% Ratios Patrimoniali (Basilea 2) Patrimonio di Vigilanza - Patrimonio di Base - Patrimonio Supplementare Core Tier One Capital Ratio Tier One Capital Ratio (patrimonio di base/attività ponderate per il rischio) Total Capital Ratio (patrimonio di Vigilanza/attività ponderate per il rischio) Attività ponderate per il rischio (RWA) Totale Attivo Rapporto RWA/Totale Attivo Leverage Ratio 31/12/136 96.259 96.182 77 9,65% 9,65% 9,66% 996.400 1.822.334 54,68% nd (dati in migliaia di euro) 1. I Fondi Propri al 31/12/2014 risultano in notevole aumento rispetto al 31/12/2013, grazie all’allineamento degli effetti della rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia anche a livello di Patrimonio di Vigilanza. Inoltre, a partire dal 1° agosto 2014, è stato emesso un prestito obbligazionario subordinato di tipo Lower Tier II per un ammontare di 20.000.000 di Euro e della durata di cinque anni, permettendo in tal modo il rafforzamento del patrimonio della Cassa. 2. Il TIER I ed il Total Capital Ratio presentano al denominatore le attività di rischio ponderato, mentre al numeratore, rispettivamente, il totale del capitale primario di classe 1 e quello dei Fondi Propri. Le attività di rischio ponderate sono aumentate di circa il 12%, passando da 996.400 migliaia di Euro a 1.117.413 migliaia di Euro, per effetto di uno sviluppo degli investimenti nel portafoglio di proprietà (titoli, conti di investimento) orientata verso forme di investimento con durate maggiormente comprese nel medio termine e con minore assorbimento patrimoniale, operazione resa possibile dalle operazioni di finanziamento con la BCE e dall’emissione del citato prestito subordinato. 3. La normativa prudenziale Basilea 3, in vigore dal 01/01/2014, prevede requisiti minimi di patrimonio pari al 7,00% per il Common Equity Tier 1, l’8,50% per Tier 1 Capital Ratio ed al 10,50% per il Total Capital Ratio. Si precisa a riguardo che tutti gli indicatori previsti dalla normativa prudenziale Basilea 3 sono comprensivi della maggiorazione del 2,50% a titolo di riserva di conservazione del capitale. 30 Sezione 5 Documento di Registrazione Solo per il 2014 il TIER1 presentava un requisito minimo pari all’8%. Si precisa a riguardo che tutti gli indicatori patrimoniali riportati in tabella risultano superiori ai livelli minimi richiesti. 4. Ai fini del calcolo del RWA la Banca ha utilizzato un modello con approccio standardizzato secondo la normativa di vigilanza prudenziale Basilea 3. 5. La leva finanziaria misura il rapporto tra i fondi propri dell’Emittente ed il totale dell’attivo. E’ un indicatore in grado di misurare il rischio che il livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione dei mezzi propri renda necessaria l’adozione di misure correttive al piano industriale dell’Emittente, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore sulle restanti attività. Attualmente non è stato ancora previsto un requisito minimo dalla normativa prudenziale essendo pinziate solo nel 2014 le rilevazioni da parte della Banca d’Italia integrando gli obblighi di segnalazione da parte delle Banche. Il livello minimo previsto in via di sperimentazione dal Comitato di Basilea è pari al 3% per periodo 2013-2017. Al termine del periodo di osservazione da parte dell’Autorità di Vigilanza verrà stabilito il requisito minimo richiesto alle banche ed a tutti gli enti sottoposti a vigilanza prudenziale. 6. I dati relativi al 31/12/2013 sono calcolati utilizzando i criteri di Basilea 2, mentre i dati relativi al 31/12/2014 sono calcolati utilizzando i criteri di Basilea 3. QUALITÀ DEL CREDITO Indicatori di Rischiositá Creditizia Si fornisce un raffronto tra i dati relativi alla Cassa e quelli della categoria delle Banche Minori rilevato dal “Rapporto sulla stabilità finanziaria” della Banca d’Italia (n.1/2014 e n.1/2015). 31/12/2014 Dati di sistema 31/12/2014 31/12/2013 Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi 4,77% 8,60% 2,26% Rapporto sofferenze nette/crediti netti 2,37% nd 1,18% Dati di sistema 31/12/2013 7,70% nd Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 20,52% nd 10,36% nd Rapporto di copertura delle sofferenze 52,50% 52,10% 49,17% 48,50% Partite deteriorate lorde/impieghi lordi 9,98% 16,80% 8,22% Partite deteriorate nette/impieghi netti 6,57% nd 5,96% 15,90% nd Costo del Rischio 1 Rapporto di copertura delle partite deteriorate 4,32% nd 2,81% nd 36,87% 36,50% 29,48% 31,50% Si riporta nella seguente tabella la composizione dei crediti deteriorati dell’Emittente: (dati in migliaia di euro) 2014 Crediti Deteriorati Esposizioni Lorde Rettifiche 2013 Esposizioni nette Esposizioni Lorde Rettifiche Esposizioni nette Sofferenze 53.150 27.903 25.247 24.958 12.272 12.687 Incagli 43.950 12.400 31.550 40.505 13.812 26.693 1.436 150 1.286 1.666 62 1.604 12.557 507 12.050 23.744 641 23.103 Crediti ristrutturati Crediti scaduti oltre 90 giorni lordi 1. Le sofferenze lorde sono aumentate da €.24.958.394 a €.53.149.800. Il deterioramento delle sofferenze lorde è legato al perdurare delle condizioni di crisi economica generale e dal progressivo deterioramento di posizioni classificate negli anni precedenti come crediti incagliati e/o con sconfinamenti persistenti. Per crediti lordi si intendono tutte le esposizioni creditizie della Cassa al lordo delle svalutazioni. 2. Per crediti netti si intendono i crediti lordi (crediti in bonis più crediti deteriorati) al netto delle svalutazioni accantonate nei fondi rettificativi. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi netti è aumentato del 100,85% per effetto di un aumento delle sofferenze nette (+99%) ed una modesta contrazione degli impieghi netti (-0,73%). 3. Il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto aumenta del 98,07% per effetto di un aumento 31 Sezione 5 Documento di Registrazione più che proporzionale delle sofferenze nette rispetto al patrimonio netto, aumentato solamente dello 0,52% per effetto degli accantonamenti di parte degli utili a riserva. I fondi patrimoniali al 31/12/2014, prima del riparto utili che apporterà ulteriori incrementi, ammontano a 117.390 migliaia di euro fronte di 110.520 migliaia di euro al 31/12/2013. 4. L'indice di copertura delle sofferenze è dato dal rapporto tra le svalutazioni e le sofferenze lorde aumenta del 6,77% per effetto delle maggiori svalutazioni aumentate da 12.271.699 al 31/12/2013 a 27.902.562 del 31/12/2014 conseguenti all'applicazione di criteri prudenziali nella valutazione dei crediti deteriorati. 5. Per partite deteriorate lorde si intendono tutte le esposizioni della Cassa classificate tra le sofferenze, gli incagli, i crediti ristrutturati e i crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 90 giorni (cosiddetti Past Due). Il rapporto è in aumento e si attesta al 31/12/2014 al 9,98% (rispetto all’8,22% in essere al 31/12/2013) per effetto del perdurare degli effetti della crisi come indicato nella nota 1 della Tabella. 6. Il Costo del Rischio è il rapporto fra Rettifiche su crediti e ammontare dei Crediti Netti. 7. Il rapporto di copertura delle partite deteriorate (dato dal rapporto tra le svalutazioni totali sulle partite deteriorate ed il complesso delle partite deteriorate) aumenta dal 29,48% del 31/12/2013 al 36,87% del 31/12/2014 (crescita del 25%) per effetto delle maggiori rettifiche effettuate sulle sofferenze. Le rettifiche totali apportate alle partite deteriorate della Cassa aumentano infatti da ca. 26,7 milioni di Euro al 31/12/2013 a ca. 41 milioni di Euro al 31/12/2014. Si precisa che il Rischio di Credito calcolato applicando l’approccio standardizzato previsto dalla normativa prudenziale Basilea 3 ammonta complessivamente al 31/12/2014 a 83.497 migliaia di Euro e rappresenta l’88% dei Rischi totali (Primo e Secondo Pilastro incluse le prove di stress). Incidenza dei Crediti deteriorati per settore di Attività Economica Si riporta di seguito la situazione dei Crediti Deteriorati suddivisa per Tipologia ed area merceologica Situazione al 31/12/2014: Sofferenze Amministrazioni Pubbliche Famiglie consumatrici Famiglie produttrici Istituzioni senza lucro Società finanziarie Società non finanziarie Totale Banca % su Impieghi 0 5.220 2.866 0 0 17.161 25.247 2,37% Incagli Ristrutturati 0 9.826 3.190 0 1.974 16.560 31.550 2,96% Scaduti 0 0 0 0 1.286 0 1.286 0,12% 0 8.268 511 124 0 3.147 12.050 1,13% Crediti deteriorati 0 23.314 6.567 124 3.260 36.868 70.133 6,57% Situazione al 31/12/2013 Sofferenze Amministrazioni Pubbliche Famiglie consumatrici Famiglie produttrici Istituzioni senza lucro Società finanziarie Società non finanziarie Totale Banca % su Impieghi 0 2.711 2.578 0 0 7.398 12.687 1,18% Incagli Ristrutturati 0 7.038 1.722 0 2.740 15.193 26.693 2,48% Scaduti 0 0 0 0 1.604 0 1.604 0,15% 0 13.828 3.317 83 0 5.875 23.103 2,15% Crediti deteriorati 0 23.577 7.617 83 4.344 28.466 64.087 5,96% PRINCIPALI DATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO Principali Dati di Stato Patrimoniale (dati in migliaia di euro) 31/12/14 31/12/13 Debiti 1.813.644 1.665.130 Crediti 1.250.731 1.202.569 Attività Finanziarie 661.790 572.850 Patrimonio netto 123.059 122.417 32 Sezione 5 Documento di Registrazione Capitale sociale Totale dell’Attivo 31.200 31.200 1.966.841 1.822.334 Così composti: Debiti 31/12/14 31/12/13 Debiti verso banche 397.236 350.901 Debiti verso clientela 879.887 853.739 Titoli in circolazione 536.518 460.480 Passività finanziarie di negoziazione 3 10 Totale 1.813.644 1.665.130 Crediti 31/12/14 Crediti verso banche 31/12/13 183.429 127.453 Crediti verso clientela 1.067.301 1.075.116 Totale 1.250.730 1.202.569 La posizione interbancaria netta calcolata come differenza tra la voce Crediti verso banche e Debiti verso banche ammonta a: 31/12/14 Posizione interbancaria netta -213.807 31/12/13 -223.448 Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo 11 - Informazioni Finanziarie del Documento di Registrazione nonché alla Parte C – Informazioni sul Conto Economico nella Nota Integrativa del Bilancio d’Esercizio 2014. Principali Dati di Conto Economico 31/12/14 Margine di interesse 1 Margine di intermediazione 2 Risultato netto della gestione finanziaria Costi Operativi Utile lordo dell'operatività corrente Utile netto d'esercizio 3 4 31/12/13 Var% 28.463 28.241 0,79% 51.580 52.980 -6,61% 32.870 39.618 -17,03% - 20.068 - 20.242 - 0,86% 12.802 19.376 -33,93% 5.669 11.897 -52,35% (dati in migliaia di euro) 1. Al 31/12/2014 il Margine di Interesse è aumentato rispetto al 31/12/2013 (+0,79%) per effetto di un modesto aumento dello spread tra i tassi degli impieghi e quelli della raccolta che applicato ai volumi della Cassa ha permesso un aumento da 28.241 migliaia a 28.463 migliaia. 2. Il Margine di Intermediazione è diminuito in quanto nel dato del 2013 era compresa la plusvalenza relativa alla rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia. 3. L'Utile Lordo è diminuito per effetto della presenza, nel 2013, della plusvalenza rinveniente dalla rivalutazione della quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a circa 11 milioni di euro lordi. E’ utile notare il risultato economico ampiamente positivo, conseguito nonostante le pesanti condizioni congiunturali che ormai caratterizzano da anni il contesto economico nazionale, la crescita delle rettifiche di valore sui crediti e l'aumento dei costi di gestione. 4. L’Utile Netto di esercizio diminuisce da 11.897 a 5.669 migliaia di euro (-52,35%), per via delle citate ragioni e anche a causa del carico fiscale che, per il 2014, ha dovuto scontare anche l’incremento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva relativa all’operazione di rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia, da corrispondere in un’unica soluzione e, che è pesata sul conto economico per Euro 2.624.945. INFORMAZIONI SUL RISCHIO DI CONCENTRAZIONE E GRANDI RISCHI Rischio di Concentrazione e Grandi Rischi Viene esposta di seguito la situazione dei Grandi Rischi con l’esclusione di quelli vantati nei confronti delle Banche: 33 Sezione 5 Documento di Registrazione 31/12/2014 Grandi Rischi/impieghi netti 6,37% 4 7 Numero clienti Esposizioni verso Grandi Rischi Grandi Rischi/Patrimonio di Vigilanza 31/12/2013 3,67% 39.147 58.660 28,79% 60,93% Ai fini della quantificazione del rischio di Concentrazione Geo-settoriale si precisa che la Cassa utilizza ai fini ICAAP il modello proposto dall’Associazione Bancaria Italiana e che tale rischio ammonta a 4.666 migliaia di Euro, ovvero il 4,95% rispetto al totale dei Rischi di primo e secondo Pilastro. Per maggiori informazioni si rimanda alla Parte E del Bilancio d’Esercizio al 31/12/2014 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura. INFORMAZIONI SUL RISCHIO DI MERCATO E SUL RISCHIO DI TASSO Il portafoglio di negoziazione, che rappresenta la parte minore dell'intero portafoglio titoli della Cassa, è rappresentato esclusivamente da titoli di debito con una movimentazione contenuta e una strategia finalizzata a trarre beneficio dal trend di breve medio periodo. Gli strumenti finanziari classificati in tale portafoglio al 31/12/2014 ammontano a Euro 73.670 e il rischio di mercato connesso è di Euro 1.758 calcolato applicando il metodo standardizzato ai fini ICAAP. L’esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario (Banking Book), è misurata invece con la metodologia proposta dalla Banca d’Italia, che tiene conto delle indicazioni del Comitato di Basilea. L’esposizione considera il complesso delle attività e delle passività della banca. L’indice di rischio va calcolato sulla base di un sistema di misurazione che prevede la distribuzione delle posizioni attive e passive in 14 fasce di scadenza temporale sulla base della loro vita residua. Questo modello consente un monitoraggio puntuale del rischio e della sua evoluzione permettendo un intervento più tempestivo in caso di riscontro di criticità. L’esposizione dell’Emittente risulta comunque essere inferiore alla soglia di attenzione come indicato nella tabella seguente. Esposizione dell’Emittente al Rischio di Tasso Descrizione 31/12/2014 Variazione valore economico per shock di 200 pb 210 Patrimonio di vigilanza 135.986 Indice di rischiosità 0,15% Soglia di attenzione 20,00% (dati in migliaia di euro) INFORMAZIONI SUL RISCHIO LIQUIDITÀ Principali Indicatori di Liquidità 31/12/2014 31/12/2013 LDR - Loan to Deposit Ratio 75% 2 LCR - Liquidity Coverage Ratio NSFR - Net Stable Funding Ratio3 82% 241% 87% 97,51% 100% 1. Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare degli impieghi e l’ammontare totale della raccolta diretta. Un valore sotto il 100% indica la totale copertura degli impieghi grazie alle forme di finanziamento interno, caratteristica propria delle banche tradizionali quali la Cassa. L’indicatore presenta una lieve flessione dovuta in principal modo alla forte crescita della raccolta avuta nell’ultimo anno (vedasi tabelle al successivo paragrafo 5.1) che denota la crescente fiducia nella solidità delle forme di finanziamento offerte dalla banca. 2. L'indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR) rappresenta il rapporto tra l'ammontare delle attività prontamente liquidabili (Cassa e Titoli di Stato non vincolati) e lo sbilancio tra entrate ed uscite finanziarie previste in un orizzonte temporale di 30 giorni ed in determinate 34 Sezione 5 Documento di Registrazione condizioni di stress. L’aumento dell’indicatore del 177% dal 31/12/2013 al 31/12/2014 è dovuta, tra l'altro, ad una revisione dei criteri di calcolo conseguente all’entrata in vigore del regolamento UE n.575/2013 a partire dal 01/01/2014, che ha stabilito delle regole differenti dal modello interno utilizzato in precedenza, determinando il consistente aumento dell'indicatore. La normativa prudenziale Basilea 3 prevede un requisito minimale del 60% a partire dal 01/10/2015 ed un progressivo aumento al 100% a partire dal 01/01/2018. La Cassa ha sempre rispettato la soglia minima prevista dall'indicatore che è comunque soggetto a forti fluttuazioni dovute, tra l'altro, a flussi di uscita che potrebbero manifestarsi in alcuni periodi dell'anno (es. prestiti obbligazionari in scadenza da rifinanziare). Si precisa inoltre che la Cassa mantiene adeguate consistenze su conti di investimento con primari istituti bancari nazionali che possono essere prelevate con un preavviso di 1/2 giorni e possono quindi garantire la copertura di uscite finanziarie non preventivabili in normali condizioni di operatività. 3. Il Net Stable Funding Ratio è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle fonti stabili di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei depositi) al valore degli impieghi di medio/lungo periodo. I valori dell’indicatore risultano essere costanti nei periodi esaminati, anche se presentano un lieve aumento del valore degli impieghi di medio/lungo periodo. La normativa prudenziale Basilea 3, ancora in fase di definizione sullo specifico argomento, dovrebbe prevedere un requisito minimo del 100%, da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018. Operazioni di Rifinanziamento Presso BCE Tabella n.10 Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l’Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, poichè la raccolta della banca deriva principalmente dalla clientela retail. Nell’ambito della propria attività l’Emittente, al fine di migliorare il costo della raccolta, ha fatto anche ricorso al rifinanziamento presso la BCE per complessivi 324,5 mln, mediante la partecipazione alle aste a breve termine ed a lungo termine effettuate dall’Autorità Monetaria a partire dal dicembre del 2011, come specificato nella sottostante tabella. Situazione al 31/05/2015 Operazioni di finanziamento a Breve Termine Operazioni di finanziamento a Lungo Termine (TLTRO) Quantità Scadenza 70.000.000 € 17/06/2015 70.000.000 € 25/06/2015 70.000.000 € 30/07/2015 70.000.000 € 27/08/2015 54.500.000 € 26/09/2018 In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare, si fa presente che l’Emittente presentava al 31 maggio 2015 un margine di utilizzo disponibile sull’ammontare di titoli stanziati presso la Banca Centrale Europea (BCE) pari a circa 40.000.000€ non impegnati. Tale componente di titoli non impegnata è costituita prevalentemente da titoli governativi caratterizzati quindi da un elevato grado di liquidabilità, anche in condizioni di stress. ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE Si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo delle informazioni rilevanti sulle esposizioni detenute dalla Cassa nei titoli del debito sovrano aggiornato al 31 dicembre 2014 (dati espressi in migliaia di euro). Esposizione dell’Emittente su Titoli di Debito Emessi da Governi Centrali e Locali ed Enti Governativi Tabella n.11 Emittente Rating Emittente % sul totale attività finanziarie Valore Nominale Valore di Bilancio (Fair Value) 31/12/2014 Stato Italiano BBB- 41,24% 256.666 262.927 31/12/2013 Stato Italiano BBB 56,36% 319.372 322.879 Data (dati in migliaia di euro) 35 Sezione 5 Documento di Registrazione L’esposizione verso titoli governativi ammonta per il 2014 complessivamente a circa 263 mln interamente composta da titoli emessi dallo Stato Italiano, e rappresenta il 41% del portafoglio di proprietà della Banca. Sia per l’anno 2013 che per il 2014 i titoli sopra riportati risultano essere classificati per la quasi totalità nel portafoglio AFS (Available for Sale), mentre solo in minima parte rientrano nella categoria HFT (Held for Trading). 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 4.1. Storia ed evoluzione dell’Emittente La Cassa di Risparmio di Fossano è nata dal precedente Monte di Pietà sorto nel lontano 1591 con il proposito di favorire lo sviluppo commerciale, agricolo ed industriale della zona fossanese. L'intenzione si concretizza il 7 maggio 1904 quando venne deliberato di istituire nella Città di Fossano una Cassa di Risparmio, con un fondo di dotazione di ventimila lire. Il decreto di fondazione, firmato da S.M. Vittorio Emanuele III, venne pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 luglio 1905 e sancì definitivamente la nascita della nuova banca. Il nuovo Consiglio di Amministrazione inaugurò gli uffici il 1° gennaio 1906, situati nel Palazzo del Comandante, che ancora oggi ospita la Sede Centrale dell'azienda bancaria. L'Ente ha operato e si è sviluppato costantemente negli anni, consolidando il proprio rapporto di fiducia e collaborazione reciproca con la comunità locale. Il 24/12/91, a seguito della Legge 218/90 (cosiddetta "Legge Amato"), la Cassa si è trasformata in Società per Azioni, avente come oggetto l'esercizio del credito e raccolta del risparmio e lasciando ad un nuovo Ente, la Fondazione C.R.F., i compiti istituzionali di assistenza e beneficienza. 4.1.1. Denominazione Legale e Commerciale La denominazione legale e commerciale dell’Emittente è CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO S.p.a altresì indicabile come C.R. FOSSANO S.p.A. o C.R.F. S.p.A.. 4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione La Cassa di Risparmio di Fossano Spa è iscritta nel Registro delle imprese di Cuneo al n.00166910042. L’Emittente è inoltre iscritta nell’albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia al numero 5091. 4.1.3. Data di Costituzione e durata dell’Emittente La Cassa di Risparmio di Fossano Spa è stata costituita il 23/12/1991 con atto del Notaio MAROCCO dr. Antonio Maria, Repertorio n. 116041 Atto n. 51090 del 23/12/91. La durata è fissata al 31/12/2100 e può essere prorogata con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria 4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale La Cassa di Risparmio di Fossano è una società per azioni costituita in Italia, regolata ed operante in base alla legislazione Italiana. L’Emittente ha sede legale in Fossano, via Roma n. 122 e numero di telefono 0172 6901. 4.1.5. Fatti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente L’Emittente dichiara che nessun fatto verificatosi di recente nel corso dell’attività della Cassa è sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità. 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITÁ 5.1. Principali attività 5.1.1. Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o dei servizi prestati La società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale. 36 Sezione 5 Documento di Registrazione I principali servizi svolti sono: - rilascio di fidejussioni bancarie - incassi e pagamenti - emissione di carte bancomat - acquisto e vendita di valuta estera - custodia ed amministrazione di strumenti finanziari - consulenza e collocamento di strumenti finanziari - negoziazione - raccolta e trasmissione di ordini - locazione di cassette di sicurezza - leasing finanziario - prelievo contante presso sportelli automatici I principali prodotti con cui viene effettuata la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito sono i seguenti: Raccolta: al 31/12/2014 Importi (€) 769.755.661,93 Conti correnti di corrispondenza % sul Totale 54,35% al 31/12/2013 Importi (€) 743.504.457,20 % sul Totale 56,40% Variazione 2014/2013 3,53% Depositi a risparmio 110.018.288,00 7,77% 114.222.175,59 8,66% -3,68% Obbligazioni 530.141.994,51 37,43% 450.530.453,56 34,18% 17,67% 6.375.790,57 0,45% 9.949.952,09 0,75% 35,92% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00% 255,00 0,00% 255,00 0,00% 0,00% 1.316.291.990,01 100,00% 1.318.207.293,44 100,00% 7,44% al 31/12/2014 Importi (€) 688.716.723,62 4.253.761,30 % sul Totale 64,53% 0,40% al 31/12/2013 Importi (€) 676.507.365,65 5.087.891,72 % sul Totale 62,92% 0,47% Variazione 2014/2013 1,80% -16,39% 129.896.006,03 12,17% 130.627.131,47 12,15% -0,56% 2.271.501,21 14.051.723,96 0,21% 1,32% 3.829.551,72 14.504.350,97 0,36% 1,35% -40,68% -3,12% 190.314.127,20 17,83% 217.875.360,61 20,27% -12,65% Certificati di deposito Operazioni di pronti contro termine Altri (es. assegni di traenza) Totali Impieghi: Mutui ipotecari Mutui e Finanziamenti Agrari Finanziamenti chirografari e altre sovvenzioni non in C/C Finanziamenti in Pool Prestiti personali Aperture di Credito in C/C (inclusi anticipo effetti SBF e anticipo fatture) Sconto di portafoglio Finanziamenti all’importazione e all’esportazione Sofferenze Altri (es. tesoreria unica) Totali 458.437,34 0,04% 471.478,60 0,04% -2,77% 9.641.132,79 0,90% 11.087.766,82 1,03% -13,05% 26.533.457,95 1.164.577,48 1.067.301.448,88 2,49% 0,11% 100,00% 14.072.811,40 1.052.591,14 1.075.116.300,10 1,31% 0,10% 100,00% 88,54% 10,64% -0,73% 5.1.2. Indicazioni dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività L’Emittente dichiara che non si prevedono modifiche significative nelle tipologie di prodotti/servizi offerti alla clientela o nell’espletamento di nuove attività oltre a quelle svolte nell’ambito della normale attività bancaria. 5.1.3. Principali mercati La Cassa opera esclusivamente sul mercato bancario italiano con particolare riferimento all’area geografica Nord Occidentale. Tutte le filiali sono situate nelle province di Cuneo e Torino. 5.1.4. Posizione Concorrenziale L’Emittente dichiara che non sussistono elementi significativi in merito alla posizione concorrenziale della Cassa sui mercati dove la medesima opera. 37 Sezione 5 Documento di Registrazione 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1. Società controllanti La Cassa di Risparmio di Fossano Spa non appartiene a nessun Gruppo Bancario ed è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano che detiene, alla data di redazione del presente documento il 76,92% del Capitale Sociale, come dettagliato al successivo punto 10 del presente Documento di Registrazione. La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, inoltre, non detiene partecipazioni di controllo in altre società. 6.2. Indipendenza della Cassa da altri soggetti La Cassa di Risparmio di Fossano Spa è totalmente indipendente da altri soggetti. Non esistendo a riguardo vincoli contrattuali o di altra specie che possano limitarne l’autonomia. Per quanto riguarda l’assetto societario si rimanda al capitolo 10, dove sono elencati i soci e le relative quote di partecipazione al capitale sociale. 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1. Dichiarazione su cambiamenti negativi L’Emittente dichiara che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive della Cassa dalla data dell’ultimo Bilancio sottoposto a revisione e pubblicato. 7.2. Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso L’Emittente dichiara che non si è a conoscenza di informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Cassa almeno per l’esercizio in corso. 8. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI L’Emittente non fornisce previsioni o stime sugli utili. 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA 9.1. Elenco dei componenti dei predetti organi con indicazione delle principali attività esercitate al di fuori dell’Emittente Consiglio di Amministrazione: Nominato dall’assemblea dei soci in data 28/04/2015 ed in carica per il triennio 2015/2017, con scadenza il giorno dell'assemblea chiamata ad approvare il Bilancio dell'Esercizio 2017. Nome Carica ricoperta GHISOLFI Grand'Uff. Prof. Giuseppe Presidente del C.d.A. BRAMARDO Cav. Graziella Vice Presidente AMBROGIO P.a. Bernardo Consigliere e membro del Comitato Esecutivo BRANDANI Dr. Marco Consigliere e membro del Comitato Esecutivo Carica ricoperta in altre società - Associazione Bancaria Italia (ABI) - Roma: Consigliere e Membro del Comitato Esecutivo - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane (ACRI)- Roma: Consigliere - Bogetti Immobiliare di Bogetti Giacomo & C. Sas – Fossano (CN): Socio Accomandatario - Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service Srl – Cuneo: Vice Presidente - C.C.I.A.A. Cuneo: Consigliere - Azienda Speciale Camerale Centro Estero Alpi del Mare: Consigliere - Inapa Confartigianato (Istituto Nazionale Assistenza Patronato Artigiani): Presidente provinciale - Azienda agricola Ambrogio F.lli S.S.: socio - Società agricola Reale S.S.: socio - Istituto Nord Ovest Qualità – Organismo di certificazione – Società Cooperativa – Moretta (CN): Consigliere - Coop.Compral-Latte – Cuneo: Consigliere - Federazione Provinciale Coltivatori Diretti: Presidenze zona di Fossano Diretti - Maina Panettoni Spa – Fossano (CN): Amministratore Delegato - Fossanese Maina Srl: Consigliere - MA.DI.COMM.Srl: Consigliere 38 Sezione 5 Documento di Registrazione - Tecnocasa Partecipazioni SpA - Rozzano: Vice Presidente - Associazione dei Commercianti (ASCOM) di Fossano: Presidente - Cooperativa di Garanzia del Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Cuneo Società Cooperativa: Consigliere - Fossano Servizi Srl – Fossano: Presidente del CdA - La Pineta SS – Fossano: Socio Amministratore - SNC Giuseppe Fruttero & Figli di Fruttero Camilla, Michele, Giuseppe, Giancarlo e Agnese Maria – Fossano: Socio Amministratore - Fruttero Sport di Fruttero Giancarlo & Fratelli Snc – in liquidazione – Fossano: Socio Amministratore - Sorin SpA – Milano: Vice Presidente - Italiana Valorizzazioni Immobiliari Srl – Milano: Vice Presidente - Immobiliare Santa Caterina Srl – Settimo Milanese: Presidente - Editoriale Domus SpA – Rozzano: Consigliere - Casa di Cura Ambrosiana SpA – Cesano Boscone: Consigliere CRAVERO Alberto Consigliere FRUTTERO Rag. Giancarlo Consigliere PAVESE Dr. Giovanni Consigliere ROSSO Rag. Stefania Consigliere Non ricopre cariche in altre società Consigliere e membro del Comitato Esecutivo - Studio Martinelli di Serafini Enrico & C. Sas di Fossano (CN): Socio Accomandatario - Progetto Casa Società Semplice – Fossano (CN): Socio Amministratore - Incentro Srl: Amministratore unico Nome Carica ricoperta Carica ricoperta in altre società MONDINO Dr. Gianfranco Direttore Generale Non ricopre cariche in altre società. SERAFINI Geom. Enrico Direzione Generale: Collegio Sindacale: Nominato dall’assemblea dei soci in data 28/04/2015 ed in carica per il triennio 2015/2017, con scadenza il giorno dell'assemblea chiamata ad approvare il Bilancio dell'Esercizio 2017. Tutti i membri del Collegio Sindacale risultano iscritti nel Registro dei revisori legali dei conti istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nome Carica ricoperta Carica ricoperta in altre società BALOCCO Dr. Sebastiano Presidente del Collegio Sindacale - Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Fossano – Fossano (CN): Presidente dei Revisori dei Conti - Scientymed Spa - Settimo Torinese (TO): Presidente del Collegio Sindacale - Selefar Srl – Cuneo: Presidente Collegio Sindacale - Terme Reali di Valdieri Spa–Borgo S.Dalmazzo (CN): Presidente Collegio Sindacale - Calligaris Srl: Presidente Collegio Sindacale - Beccaria Srl – Scarnafigi (CN): Sindaco Effettivo - C.M.T. Spa - Peveragno (CN): Sindaco Effettivo - Cuneo Inox Srl – Cuneo: Sindaco Effettivo - Dentis Srl - S. Albano Stura (CN) Sindaco Effettivo - EDIL G.M. Spa – Cuneo: Sindaco Effettivo - San Roc Srl – Cuneo: Sindaco Effettivo - Trucco Tessile SpA: Sindaco Effettivo GALLESIO Rag. Massimo Sindaco Effettivo PELISSERO Rag.Lorenzo Sindaco Effettivo FRUTTERO Dr. Michele Sindaco Supplente MANGANARO Rag. Donatella Sindaco Supplente Non ricopre cariche in altre società - Maina Panettoni SpA – Fossano: Presidente del Collegio Sindacale - Agoprofil SpA: Sindaco Effettivo - Siscom SpA: Sindaco Effettivo - Denver Srl: Sindaco Effettivo - Cemental di Bianco A. & C. SpA: Sindaco Effettivo - Locad Srl: Sindaco Effettivo - Consorzio Nuovi Orizzonti Società Cooperativa Sociale a RL Impresa Sociale Onlus: Sindaco Effettivo - Dolmen Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale Onlus: Sindaco Effettivo Non ricopre cariche in altre società 39 Sezione 5 Documento di Registrazione Tutti domiciliati per la carica in Fossano, Via Roma n. 122 (CAP 12045) presso la Sede della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. 9.2. Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza In merito a potenziali conflitti di interesse dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale, si segnalano le obbligazioni contratte dalle persone di cui sopra nei confronti della Cassa, disciplinate dall’art. 136 del D.Lgs. 385 del 1° settembre 1993 (T.U. delle leggi in materia e creditizia). Si specifica inoltre che tutti i rapporti in essere con i soggetti di cui sopra sono regolati a condizioni di mercato. Di quanto normativamente previsto dei predetti conflitti viene dato conto nel Bilancio annuale alla Nota Integrativa, Parte H – Operazioni con parti correlate. L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare n.263/2006 di Banca d’Italia che disciplina l’operatività con i soggetti collegati all’Emittente. 10. PRINCIPALI AZIONISTI 10.1. Indicazione dei soggetti che possiedono indirettamente il capitale dell’Emittente o controllano direttamente o Alla data di approvazione del presente Documento di Registrazione il capitale sociale dell’Emittente sottoscritto ed interamente versato è pari a 31.200.000 di Euro, suddiviso in 60.000.000 di azioni del valore nominale di 0,52 Euro cadauna. I soci della Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono i seguenti: Socio Quota di Azioni Ordinarie detenuta FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO detiene il 76,92% BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA la Società Cooperativa detiene il 23,08% La Cassa è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, socio di maggioranza. La Banca Popolare dell’Emilia Romagna Soc. Coop. è diventata socio di minoranza dal 6 aprile 2006, data di iscrizione nel Libro Soci in occasione dell’Assemblea Ordinaria dei soci, a seguito della vendita delle azioni da parte di UniCredito Italiano Spa alla suddetta Banca Popolare dell’Emilia Romagna Soc. Coop con operazione perfezionata in data 30/03/2006. 10.2. Descrizione di eventuali accordi, noti all’Emittente, dalla cui attivazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente Non ci sono accordi dalla cui attuazione possano scaturire variazioni nell’assetto di controllo. 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÁ E LE PASSIVITÁ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 11.1. Informazioni finanziarie relative ad esercizi passati La Cassa di Risparmio di Fossano Spa si avvale della facoltà di incorporazione mediante riferimento all’interno del presente Documento di Registrazione dei dati contenuti nei Bilanci d’Esercizio chiusi al 31/12/2014 e 31/12/2013, redatti in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, recepiti nell’ordinamento nazionale con il Decreto Legislativo n. 38 del 28/02/2005. Informazioni finanziarie Relazione degli Amministratori Relazione del Collegio Sindacale Relazione della società di Revisione Assemblea degli azionisti0 Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Allegati al Bilancio Esercizio anno 2014 7 pag. pag. 54 pag. 56 pag. 59 pag. 62 pag. 64 pag. 70 pag. 180 Esercizio anno 2013 pag. 7 pag. 46 pag. 48 pag. 51 pag. 54 pag. 56 pag. 61 pag. 166 11.2. Bilanci La Cassa non redige Bilanci consolidati 40 Sezione 5 Documento di Registrazione 11.3. Revisione delle informazioni finanziarie annuali 11.3.1. Dichiarazione Si dichiara che le informazioni finanziarie contenute nei Bilanci d’Esercizio sono state sottoposte a revisione contabile. Dalle relazioni di revisione, allegate ai Bilanci, sono emersi giudizi senza rilievi e non emergono clausole di esclusione di responsabilità da parte della società di revisione. Le Relazioni della Società di Revisione sono inserite nella documentazione del Bilancio d’Esercizio. 11.3.2. Altre informazioni Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni aggiuntive sottoposte a revisione contabile rispetto a quelle contenute nei Bilanci d’Esercizio chiusi al 31/12/2014 e 31/12/2013. 11.3.3. Dati finanziari Tutti i dati finanziari sono estratti dai Bilanci d’Esercizio chiusi al 31/12/2014 e 31/12/2013, entrambi sottoposti a revisione contabile. 11.4. Data delle ultime informazioni finanziarie Le informazioni finanziarie contenute nel presente Documento di Registrazione sono riferite all’ultimo Bilancio relativo all’esercizio 2014 che è stato approvato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci in data 28/04/2015. 11.5. Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie 11.5.1. Relazione Semestrale della società di Revisione L’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie infrannuali successive all’ultimo Bilancio approvato e sottoposto a revisione contabile completa. L’Emittente redige una relazione infrannuale relativa al primo semestre di ogni esercizio contabile che viene sottoposta a revisione contabile. Le informazioni finanziarie infrannuali sono pubblicate sul sito internet della Cassa www.crfossano.it e vengono messe a disposizione del pubblico come indicato nel successivo paragrafo 14. 11.6. Procedimenti giudiziari e arbitrali L’Emittente dichiara che negli ultimi dodici mesi non si rilevano procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali (compresi eventuali procedimenti di questo tipo in corso) che possano avere o che abbiano avuto di recente, rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria o sulla redditività della Cassa. Le cause in corso e la gestione dei reclami che possono originare perdite economiche, sono riconducibili alla normale attività della Cassa e l’eventuale esito negativo non sarebbe comunque tale da compromettere la solvibilità dell’istituto ed in particolare la sua capacità di adempiere agli obblighi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari (pagamento degli interessi e rimborso del capitale). A fronte di specifiche situazioni riferibili a rischi operativi, sono stati effettuati accantonamenti al Fondo Patrimoniale per Rischi e Oneri, che ammonta al 31/12/2014 a €.1.711.878 riguardanti in particolare i reclami della clientela e le richieste per revocatorie fallimentari, come dettagliato nella tabella sottostante: Tipologia Reclami della Clientela per Bond in Default Revocatoria Fallimentare Controversie per Anatocismo Ammontare del Fondo € 391.269 € € 1.009.158 26.570 Garanzie Prestate € 164.881 Cause Legali € 120.000 Dettagli Reclami diversi della clientela per un rischio complessivo €.1.085.680 n.5 posizioni soggette a rischio revocatoria fallimentare n.2 posizioni Fondo costituito a seguito della cessione di partecipazione nella società ICCRI e del contenzioso che ne è scaturito con la società acquirente, con rischio ad oggi quantificabile pari all’ammontare del Fondo. n.1 posizione Con specifico riferimento agli accantonamenti al Fondo per Rischi e Oneri collegati a reclami della clientela per Bond in Default si precisa che la Cassa accantona al suddetto fondo circa il 36% dell’importo oggetto del reclamo indipendentemente dal fatto che il cliente abbia esperito o meno azioni legali nei confronti della Cassa. Si tratta pertanto di un approccio estremamente prudenziale considerato il fatto che la maggior parte dei reclami, che si traducono in contenzioso, viene risolta in sede extra-giudiziale 41 Sezione 5 Documento di Registrazione mediante transazione diretta con il cliente, con importi di norma inferiori a quanto accantonato nel fondo rischi. A riguardo si precisa che nel corso del 1° trimestre del 2015 non sono stati registrati nuovi reclami. Per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione 12 del Bilancio d’Esercizio chiuso al 31/12/2014. 11.7. Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente L’Emittente dichiara che alla data di pubblicazione del presente Documento di Registrazione non si sono verificati cambiamenti nella situazione finanziaria o commerciale dalla chiusura dell’ultimo esercizio, per i quali siano state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione. 12. CONTRATTI IMPORTANTI Non si rilevano contratti importanti non conclusi nel normale svolgimento dell’attività che potrebbero comportare un’obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei possessori delle obbligazioni emesse o da emettere. 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DICHIARAZIONI DI INTERESSI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E Si dichiara che nel presente documento non sono presenti pareri o relazioni attribuibili a persone in qualità di esperti né informazioni che provengano da terzi. All’Emittente non è stato attribuito nessun Rating. 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Si dichiara che per la durata di validità del presente documento di registrazione possono essere consultati i seguenti documenti (o loro copie): a. Estratto dell’atto costitutivo e statuto dell’Emittente b. I Bilanci relativi agli ultimi due esercizi, compresi i relativi allegati c. Il presente Prospetto di Base, i Comunicati Stampa e le Condizioni Definitive di ciascun prestito obbligazionario. I documenti sopracitati, accessibili al pubblico, possono essere richiesti gratuitamente all’Ufficio Segreteria della Cassa sito a Fossano in via Roma n. 122. Si dichiara inoltre che i documenti ritenuti più significativi, quali i Bilanci d’Esercizio e lo Statuto, vengono pubblicati sul sito internet della Cassa www.crfossano.it. La relazione semestrale di cui al paragrafo 11.5.1 e ogni altra informazione inerente le vicende societarie dell’Emittente, inclusa la situazione economica finanziaria e patrimoniale infrannuale redatta successivamente all’approvazione del presente Documento di Registrazione, saranno messe a disposizione del pubblico con le medesime modalità sopra indicate. Si invitano i potenziali investitori a leggere tutta la documentazione a disposizione del pubblico e quella inclusa mediante riferimento nel Documento di Registrazione al fine di ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni economiche e finanziarie ed all’attività dell’Emittente. 42 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie SEZIONE 6.A NOTA INFORMATIVA OBBLIGAZIONI ORDINARIE: “CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA” Nota Informativa relativa al programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati: “Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. a TASSO FISSO” “Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. a TASSO VARIABILE” “Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. a TASSO MISTO” “Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. STEP-UP” 1. PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ L’individuazione delle persone responsabili delle informazioni fornite nella Nota Informativa e la relativa dichiarazione di responsabilità come previsto dal punto 1 dello schema V allegato al Regolamento 2004/809/CE sono riportate nella sezione I paragrafo 1.2. 43 Sezione 6.A 2. Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI AVVERTENZE PER L’INVESTITORE La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere attenta visione della presente Nota Informativa, al fine di comprendere i fattori di rischio connessi ai prestiti obbligazionari Ordinari emessi nell’ambito del Programma di Emissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Cassa e descritto nella sezione 2 del presente Prospetto di Base. Si richiama inoltre l’attenzione dell’investitore sul Documento di Registrazione dove sono riportati i fattori di rischio relativi all’Emittente. Le obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa sono caratterizzate da una rischiosità tipica di un investimento: 1) a Tasso Fisso - L’investitore deve essere consapevole che gli investimenti a tasso fisso garantiscono la costanza degli interessi per tutta la durata del titolo tuttavia, in caso di disinvestimento prima della scadenza, l’investitore potrebbe subire delle perdite sul capitale nel caso in cui si fosse verificato un rialzo dei tassi di mercato dal momento della sottoscrizione al momento del disinvestimento. 2) a Tasso Variabile - L’investitore deve quindi essere consapevole che la redditività dell’investimento non è quantificabile in modo certo al momento della sottoscrizione e dipende dall’andamento del parametro di indicizzazione. 3) a Tasso Misto che prevede l’applicazione di un tasso fisso per un periodo predeterminato ed un tasso variabile per la restante durata del prestito - L’investitore deve essere consapevole che la redditività dell’investimento non è quantificabile in modo certo al momento della sottoscrizione e dipende dall’andamento del parametro di indicizzazione. 4) Step-Up contraddistinto da un tasso crescente in misura prestabilita - L’investitore deve essere consapevole che gli investimenti Step-Up prevedono un tasso predeterminato crescente rispetto ad un analogo strumento finanziario a tasso fisso e potrebbero quindi avere una maggiore sensibilità alla variazione dei tassi di mercato. Per una descrizione dettagliata dell’Obbligazione si rimanda al successivo Paragrafo n. 4.1.1. L’Emittente invita quindi l’investitore a concludere l’operazione solo dopo avere compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che le stesse comportano. Fermo restando quanto sopra, in relazione ai servizi di investimento prestati, i collocatori sono tenuti a verificare, conformemente alla normativa applicabile, l’adeguatezza dello strumento in rapporto al profilo di rischio del cliente. In particolare il potenziale investitore dovrebbe considerare che l’investimento è soggetto alle seguenti tipologie di rischio: RISCHIO CONNESSO ALL’UTILIZZO DEL “BAIL IN” E DEGLI ALTRI STRUMENTI DI RISOLUZIONE PREVISTI DALLA DIRETTIVA EUROPEA IN TEMA DI RISANAMENTO E RISOLUZIONE DEGLI ENTI CREDITIZI Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di 44 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale . Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione. RISCHIO DI CREDITO PER L’INVESTITORE L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diviene finanziatore dell’Emittente e quindi si assume il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza. Per un corretto apprezzamento globale del rischio di credito si rimanda al capitolo 3.1 del Documento di Registrazione ed ai fattori di rischio per l’Emittente. RISCHIO DI ASSENZA DI GARANZIE SPECIFICHE I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il rimborso del Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni relativi all’assunzione di garanzie. RISCHIO COLLEGATO ALLA VENDITA DEL TITOLO PRIMA DELLA SCADENZA Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro naturale scadenza, potrebbe trovarsi nell’impossibilità di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a condizioni 45 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori sottoelencati e di seguito specificati in dettaglio: 1) caratteristiche del mercato in cui le obbligazioni verranno negoziate (rischio di liquidità) 2) variazioni dei tassi di mercato (rischio di tasso) 3) variazione del merito di credito dell’Emittente (rischio connesso al deterioramento del merito di credito dell’Emittente) 4) eventuale presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione. Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo delle obbligazioni anche al di sotto del valore nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita del capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza che rimane pari al 100% del valore nominale, fatto salvo l’utilizzo dello strumento del bail-in. RISCHIO DI LIQUIDITÀ Si precisa a riguardo che non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione delle obbligazioni emesse dalla Cassa di Risparmio di Fossano Spa alle negoziazioni presso nessun mercato regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di Negoziazione né presso Internalizzatori Sistematici. Si precisa inoltre che l’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta dell’investitore. Nel caso in cui l’Investitore intenda disinvestire l’obbligazione prima della scadenza, l’Emittente potrebbe riacquistare le obbligazioni emesse, praticando un prezzo in linea con i principi della Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli ordini che prevede, in caso di Negoziazione in Conto Proprio di strumenti finanziari non quotati, l’applicazione di prezzi di mercato, prendendo come riferimento i rendimenti degli strumenti finanziari analoghi alle obbligazioni della Cassa per caratteristiche e durata residua. Per ulteriori informazioni si rimanda al Capitolo 6 della Nota Informativa dove vengono esplicitati i criteri di determinazione del prezzo e la commissione applicata nella Negoziazione in conto proprio delle obbligazioni emesse dalla Cassa. Sussiste pertanto il rischio per l’investitore di trovarsi nella difficoltà o nell’impossibilità di vendere l’obbligazione prima della scadenza. RISCHIO DI TASSO É il rischio di oscillazione del valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. Le oscillazioni di prezzo dipendono essenzialmente, sebbene non in via esclusiva, dall’andamento della curva dei tassi di interesse e dal deterioramento della solvibilità del debitore. Il valore di mercato è inversamente proporzionale all’andamento dei tassi di marcato, per cui in caso di un rialzo dei tassi di mercato il valore dell’obbligazione diminuisce viceversa in caso di un ribasso dei tassi il valore del titolo aumenta. Ciò considerato, il rischio di tasso è tanto maggiore quanto maggiore è la durata del prestito. Nel caso di vendita del titolo prima della scadenza potrebbe essere praticato un prezzo inferiore a quello corrisposto dall’investitore al momento della sottoscrizione iniziale, con conseguente perdita economica per l’investitore medesimo. Si precisano di seguito le specificità del rischio per le diverse tipologie di obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa: Obbligazioni a Tasso Fisso: sono soggette in particolar modo a questo tipo di rischio in quanto le variazioni in aumento dei tassi di mercato hanno come effetto la riduzione del valore delle obbligazioni. Obbligazioni Step Up: sono anch’esse soggette al rischio sopra descritto anche se la crescita programmata delle cedole (step up) può ridurre la perdita di valore dell’obbligazione rispetto alla tipologia di prestito a tasso fisso Obbligazioni a Tasso Variabile e Obbligazioni a Tasso Misto (per il periodo con interessi a tasso variabile): l’investitore deve avere presente che, sebbene un titolo a tasso variabile adegui periodicamente i flussi cedolari ai nuovi livelli di tasso di mercato, dopo la fissazione della cedola le Obbligazioni possono subire variazioni di valore in maniera inversa alle variazioni dei tassi di interesse di mercato, almeno fino alla successiva data di reindicizzazione. 46 Sezione 6.A RISCHIO CONNESSO DELL’EMITTENTE Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO AL DETERIORAMENTO DEL MERITO DI CREDITO Il rischio è rappresentato dall’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. RISCHIO CONNESSO ALLA PRESENZA DI COSTI/COMMISSIONI INCLUSI NEL PREZZO DI EMISSIONE In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’eventuale presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di mercato. Si segnala inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del titolo e profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni. RISCHIO CORRELATO ALLA PRESENZA DI CONFLITTI DI INTERESSE: RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON L’AGENTE DI CALCOLO Poiché l’Emittente opererà anche quale responsabile per il calcolo, cioè soggetto incaricato della determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli (Emittente ed agente di calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL COLLOCATORE La Cassa in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione. RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL NEGOZIATORE IN CONTO PROPRIO La Cassa potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni. RISCHIO DI MODIFICA DEL REGIME FISCALE DEI TITOLI I valori lordi e netti relativi al tasso di interesse ed al rendimento delle obbligazioni saranno calcolati sulla base del regime fiscale vigente alla data di emissione del prestito obbligazionario. Non è possibile prevedere se detto regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle obbligazioni né è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti stabiliti al momento dell’emissione possano discostarsi anche sensibilmente da quelli che saranno effettivamente applicabili alle obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. Sono a carico degli investitori le imposte, presenti e future, che in base alla vigente normativa colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Di conseguenza, qualora a seguito di modifiche del regime fiscale si rendesse necessario adeguare le aliquote ai nuovi limiti stabiliti per legge, gli investitori potrebbero ricevere un importo inferiore a quello indicato nella documentazione ricevuta all’atto della sottoscrizione. L’Emittente non è in grado di prevedere se e in quale misura saranno apportate modifiche al regime fiscale vigente. RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING DEI TITOLI E DELL’EMITTENTE All’Emittente ed ai Prestiti Obbligazionari emessi non è stato attribuito nessun “rating”, ossia nessuna certificazione da parte di Agenzie esterne di valutazione del merito di credito dell’Emittente (es. Moody’s, Standard and Poor’s ecc) e della rischiosità dello strumento finanziario e dell’Emittente. L’assenza di Rating non è comunque indicativa della solvibilità dell’Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari illustrati nella presente Nota Informativa. RISCHIO DI ASSENZA DI INFORMAZIONI PRESTITO OBBLIGAZIONARIO SUCCESSIVE ALL’EMISSIONE DEL L’Emittente dichiara che NON sono previste informazioni successive all’emissione dello strumento finanziario. La presente Nota Informativa del Prestito rappresentano pertanto l’unica fonte di informazione resa all’investitore all’atto della sottoscrizione. 47 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie FATTORI DI RISCHIO RISCHIO DI SCOSTAMENTO DEL RENDIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE RISPETTO AL RENDIMENTO DI UN TITOLO DI STATO Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo e al netto dell’effetto fiscale, potrebbe anche risultare inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata residua similare. Fattori di rischio specifici riferibili alle Obbligazioni a Tasso Variabile e a Tasso Misto RISCHIO DI ANDAMENTO SFAVOREVOLE DEL PARAMETRO DI INDICIZZAZIONE In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto il rendimento cedolare può variare in maniera sfavorevole al sottoscrittore al variare dell’andamento del parametro di indicizzazione. Inoltre il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del parametro di indicizzazione. RISCHIO DI SPREAD NEGATIVO In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del parametro di riferimento (tasso Euribor o TURBCE). In tal caso la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del parametro ed un eventuale ribasso dello stesso ne risulta amplificato per effetto dello spread. In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. RISCHIO DI EVENTI DI TURBATIVA O STRAORDINARI RIGUARDANTI IL PARAMETRO DI INDICIZZAZIONE In caso obbligazioni a Tasso Variabile o Misto al verificarsi di eventi di turbativa o straordinari del parametro di indicizzazione ad una data di determinazione, l’agente di calcolo si riserva la facoltà di individuare un parametro sostitutivo, anche di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento del parametro originariamente prescelto. Si rinvia al paragrafo 4.7 della Nota Informativa in merito alle modalità operative utilizzate in caso di impossibilità di determinazione del tasso a causa dell’indisponibilità del parametro di indicizzazione. 48 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie 3. INFORMAZIONI ESSENZIALI 3.1. Interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti all’emissione Poiché l’Emittente opera anche quale responsabile per il calcolo, cioè soggetto incaricato della determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli (Emittente ed agente di calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. L’Emittente in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione. La Cassa potrebbe infine trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni. In merito a potenziali conflitti di interesse dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale, si segnalano le obbligazioni contratte dalle persone indicate nel paragrafo 9 della Nota Informativa nei confronti della Cassa, disciplinate dall’art. 136 del D.Lgs. 385 del 1° settembre 1993 (T.U. delle leggi in materia e creditizia). L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile. 3.2. Ragioni dell’offerta ed impiego dei proventi Le obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria sarà destinato all’esercizio dell’attività creditizia. 4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE 4.1.1. Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e/o ammessi alla negoziazione La denominazione del prestito obbligazionario è riportata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione. Le obbligazioni emesse dalla Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono strumenti di investimento del risparmio a medio/lungo termine, i quali determinano l’obbligo in capo all’Emittente di rimborsare all’investitore il 100% del loro valore nominale (il “valore nominale”) alla scadenza prestabilita (“Data di scadenza”), fatto salvo quanto riportato al paragrafo 4.6 relativo all’applicazione della clausola di “bail–in”. Si descrivono di seguito le varie tipologie di obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa. Obbligazioni a Tasso Fisso: danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il tasso annuo lordo (il “tasso di interesse”) costante per tutta la durata del Prestito, prestabilito al momento dell’emissione e riportato nelle Condizioni Definitive. Obbligazioni Step-up: danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale un tasso annuo lordo (il “tasso di interesse”) crescente per tutta la durata del Prestito, prestabilito al momento dell’emissione e riportato nelle Condizioni Definitive del Prestito. Obbligazioni a Tasso Variabile: danno diritto al pagamento di cedole periodiche (le “Cedole” e ciascuna la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il parametro di indicizzazione di seguito descritto (il “Parametro di Indicizzazione”), rilevato alla relativa data di rilevazione (la “Data di rilevazione”), eventualmente maggiorato o diminuito di uno Spread (lo “Spread”), costante per tutta la durata del Prestito. La prima cedola è predeterminata al momento dell’emissione del prestito in misura fissa e indipendente dal parametro di indicizzazione. La prima cedola e lo spread sono prestabilite al momento dell’emissione e riportate nelle Condizioni Definitive. Obbligazioni a Tasso Misto: danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il tasso annuo lordo (il “tasso di interesse”) costante per un certo periodo (periodo a tasso fisso) e per la restante durata 49 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie del prestito applicando il parametro di indicizzazione di seguito descritto (il “Parametro di Indicizzazione”), rilevato alla relativa data di rilevazione (la “Data di rilevazione”), eventualmente maggiorato o diminuito di uno Spread (lo “Spread”), costante per la restante la durata del Prestito (periodo a tasso variabile). I tassi del periodo a “tasso fisso” e lo spread sono prestabiliti al momento dell’emissione e riportati nelle Condizioni Definitive. Il parametro di indicizzazione per le obbligazioni a tasso variabile e/o a tasso misto è il Tasso Ufficiale di Riferimento BCE o il tasso Euribor di durata corrispondente alla periodicità delle cedole. La scelta del parametro di indicizzazione è stabilita al momento dell’Emissione e le informazioni sono riportate nelle Condizioni Definitive. 4.1.2. Codice ISIN (International Security Identification Number) Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono contraddistinte dal Codice ISIN, rilasciato dalla Banca d’Italia, che contraddistingue in un modo univoco lo strumento finanziario. Il Codice ISIN sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito Obbligazionario. Il valore nominale di ciascuna obbligazione è riportato nelle Condizioni Definitive, rappresenta il taglio minimo e non è pertanto frazionabile. 4.2. Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati Le Obbligazioni riferite all’offerta descritta nel presente Prospetto di Base sono regolate secondo la legge italiana. Per qualsiasi controversia fra gli obbligazionisti e l’Emittente connessa con il presente Prestito, sarà competente, in via esclusiva, il foro di domicilio dell’Emittente, ovvero, nel caso in cui il portatore delle 61 Obbligazioni rivesta la qualifica di consumatore ai sensi dell’art. 3 del D, Lgs. 206/2005, c.d. “Codice del Consumo”, il foro di residenza o domicilio elettivo di quest’ultimo 4.3. Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri Le Obbligazioni sono rappresentate da titoli al portatore aventi valore nominale stabilito nelle Condizioni Definitive, ciascun prestito obbligazionario è interamente ed esclusivamente immesso in gestione accentrata presso Monte Titoli Spa (via Mantegna, 6 – 20154 Milano) ed assoggettato al regime di dematerializzazione di cui al D.Lgs 213/98 ed al Regolamento congiunto Banca d’Italia – Consob d.d. 22 febbraio 2008. 4.4. Valuta di emissione degli strumenti finanziari I prestiti obbligazionari sono denominati in Euro. 4.5. Ranking degli strumenti finanziari offerti al pubblico Gli obblighi a carico dell’Emittente derivanti dai prestiti obbligazionari Senior oggetto della presente Nota Informativa non sono subordinati ad altre passività, fatta eccezione per quelle dotate di privilegio. Ne segue che il credito dei portatori verso l’Emittente segue gli altri crediti chirografari dello stesso, fatto salvo quanto previsto nell’art 4.6 in relazione alla clausola di “bail-in”. 4.6. Diritti connessi agli strumenti finanziari Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e segnatamente il diritto al rimborso del capitale alla scadenza del prestito e il diritto a percepire a scadenza la cedola, salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato. In particolare il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le 50 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale . Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione. 4.7. Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare 4.7.1. Tasso di interesse nominale Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche secondo quanto espressamente indicato nelle Condizioni Definitive. L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) che sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito e resterà costante per tutta la durata del prestito. 51 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale, semestrale o annuale secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”). Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le seguenti: TRIMESTRALI: Cedola Annuale /4 SEMESTRALI: Cedola Annuale /2 ANNUALI: Cedola Annuale /1 (solo per Emissioni a Tasso Fisso e Step-Up) La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita all’anno commerciale di 360 giorni Si descrivono di seguito le modalità di determinazione del tasso di interesse nominale per le varie tipologie di obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa. - Per le Obbligazioni a Tasso fisso l’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) fisso per tutta la durata del prestito. - Per Obbligazioni Step-up l’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) crescente per tutta la durata del prestito come riportato nelle Condizioni Definitive. - Per le Obbligazioni a Tasso Variabile l’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse variabile espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) pari al parametro di indicizzazione eventualmente aumentato o diminuito di uno spread stabilito al momento dell’emissione, espresso in termini percentuali e arrotondando l’importo al centesimo superiore. Sia il parametro di indicizzazione che lo spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive del Prestito. L’Emittente stabilirà inoltre il valore della prima cedola (la “Prima Cedola”) in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione e la misura sarà indicata su base annua lorda nelle Condizioni Definitive del Prestito. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale o semestrale secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”). In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. - Per le Obbligazioni a Tasso Misto, l’Emittente stabilirà, per il periodo a tasso fisso, il valore delle cedole in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione e la misura delle stesse sarà indicata su base annua lorda nelle Condizioni Definitive del Prestito. Nel periodo a tasso variabile l’importo delle cedole a tasso variabile sarà calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse variabile espresso in percentuale (il “Tasso di Interesse”) pari al parametro di indicizzazione eventualmente aumentato o diminuito di uno spread stabilito al momento dell’emissione, espresso in termini percentuali e arrotondando l’importo al centesimo superiore. Sia il parametro di indicizzazione che lo spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive del Prestito ed in ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale o semestrale secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”). 4.7.2. Data di Godimento degli interessi Nelle Condizioni Definitive sarà inoltre indicata per ciascun prestito la data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (“data di godimento”). 4.7.3. Termine di prescrizione degli interessi e del capitale I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi decorsi cinque anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto concerne il capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile. 4.7.4. Nome del responsabile del calcolo L’Agente di Calcolo è la Cassa di Risparmio di Fossano Spa. 4.7.5. Parametro di Indicizzazione: TASSO EURIBOR oppure TUR BCE Per le obbligazioni a tasso Variabile e/o a tasso Misto il Parametro di Indicizzazione è il tasso Euribor a 3 o 6 mesi, in funzione della periodicità del pagamento delle cedole trimestrali o semestrali, oppure il tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea (di seguito TUR BCE). L’Euribor è il tasso lettera sul mercato interno dell’Unione Europea dei depositi bancari, rilevato 52 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie dalla Federazione Bancaria Europea (FBE) – calcolato secondo la convenzione ACT/360 e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario nonché sul sito www.euribor-ebf.eu. Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato in base al suddetto Tasso Euribor/360 rilevato sul quotidiano Sole 24 ORE con valuta pari al primo giorno di godimento della nuova cedola, arrotondato al centesimo superiore. Nel caso in cui il primo giorno di godimento della cedola fosse festivo il parametro di indicizzazione sarà rilevato con valuta pari al primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della cedola verrà determinato rilevando il tasso Euribor a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. Il TUR – BCE viene stabilito dalla Banca Centrale Europea ed è il tasso che viene applicato alle principali operazioni di mercato aperto, a breve o a lungo termine, erogate dalla BCE alle banche. Viene stabilito in occasione delle riunioni periodiche dell’istituto di vigilanza ed aggiornato con periodicità mensile. Il valore lordo delle cedole successive alla prima sarà determinato in base al suddetto TUR rilevato sul sito della BCE (www.ecb.europa.eu) con valuta pari al primo giorno di godimento della nuova cedola. Nei casi in cui il parametro di indicizzazione dovesse assumere valori negativi è comunque stabilito il principio di non negatività del tasso di interesse nominale, che non potrà quindi assumere valori negativi per il sottoscrittore. 4.7.6. Eventi di turbativa Per le obbligazioni a tasso Variabile e/o a tasso Misto nell’ipotesi di mancata pubblicazione o di soppressione delle quotazioni ovvero della stessa forma tecnica oggetto di quotazione, nonché nell’ipotesi di revisione delle caratteristiche sostanziali del parametro prescelto per l’indicizzazione del titolo, l’Emittente si riserva la facoltà di individuare un parametro sostitutivo, di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più idoneo ad essere conforme all’andamento del parametro originariamente prescelto. 4.8. Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito Il rimborso delle obbligazioni avverrà in un’unica soluzione, alla pari, alla scadenza del prestito indicata nelle Condizioni Definitive (la “Data di Scadenza”), fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Successivamente a tale data i titoli cesseranno di produrre interessi. Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente. 4.9. Rendimento effettivo 4.9.1. Indicazione del tasso di rendimento Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno il rendimento effettivo annuo a scadenza, al lordo e al netto dell’effetto fiscale (rispettivamente “Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua” e “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”). Il TIR rappresenta quel tasso di attualizzazione che rende equivalente la somma dei valori attuali dei flussi di cassa delle Obbligazioni al prezzo di acquisto/sottoscrizione dell’Obbligazione stessa. Tale tasso è calcolato assumendo che il titolo venga detenuto fino a scadenza, che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo e nell’ipotesi di assenza di eventi che abbiano un impatto sul mantenimento in capo all’Emittente della capacità di far fronte, con riferimento alle Obbligazioni, ai pagamenti degli interessi ed al rimborso del capitale (eventi di credito). Si precisa che i flussi di cassa sono rappresentati dalle cedole (fisse o variabili) corrisposte periodicamente dalle Obbligazioni 4.9.2. Illustrazione in forma sintetica del metodo di calcolo del rendimento in caso di Obbligazioni a tasso variabile e/o a tasso misto Si precisa che per le Obbligazioni a Tasso Variabile e per le Obbligazioni a Tasso Misto il rendimento effettivo annuo sarà calcolato ipotizzando la costanza del Parametro di Indicizzazione. 53 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie Il rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell’effetto fiscale, che sarà indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito, sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento a scadenza (TIR) in regime di capitalizzazione composta alla data di emissione delle Obbligazioni indicata nelle Condizioni Definitive e sulla base del prezzo di acquisto/sottoscrizione, nonché della frequenza dei flussi di cassa. 4.10. Rappresentanza degli investitori Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. n. 385 dell’1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. 4.11. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L’emissione delle Obbligazioni sarà deliberata da parte del Comitato Esecutivo in relazione alla delega, con valenza annuale, rilasciata con apposita delibera dal Consiglio di Amministrazione. La data di delibera del Comitato Esecutivo sarà indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito obbligazionario. Il presente Programma di Offerta è stato deliberato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 maggio 2015. 4.12. Date di emissione degli strumenti finanziari La data di emissione del prestito obbligazionario è indicata nelle Condizioni Definitive del prestito obbligazionario (“Data di Emissione”). 4.13. Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle obbligazioni, fatta eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti. Le obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Offerta non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, e successive modifiche, vigenti negli Stati Uniti d’America (il “Securities Act”) né ai sensi delle corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualunque altro Paese nel quale l’Offerta delle Obbligazioni non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle autorità competenti (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Giappone, in Australia e negli Altri Paesi. Le obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”. Ogni adesione all’Offerta posta in essere in violazione delle limitazioni di cui sopra sarà considerata non valida. 4.14. Ritenute fiscali Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle obbligazioni vigente alla data di pubblicazione del presente Prospetto di Base e applicabile a certe categorie di investitori fiscalmente residenti in Italia che detengono le obbligazioni non in relazione ad un’impresa commerciale. Si segnala che, con il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014 (“D.L. 66/2014), recante ulteriori misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 95 del 24 aprile 2014, sono state apportate rilevanti modifiche al regime impositivo delle rendite finanziarie. Le nuove aliquote sono stabilite nella misura del 26%. Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle obbligazioni. Sono a carico degli obbligazionisti le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi ed altri proventi. Redditi di capitale: gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni, se di pertinenza delle persone fisiche o degli altri soggetti di cui all’art.2 del, D.Lgs n. 239/96, in base alla normativa in vigore all’emissione, sono soggetti all’imposta sostitutiva pari al 26,00%. Redditi diversi: le eventuali plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso ed equiparate, ovvero rimborso delle obbligazioni, sono soggette ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nell’attuale misura del 26% ai sensi delle disposizioni del D.lgs. 461/97 e successive integrazioni e modifiche. 54 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA 5.1. Statistiche relative all’offerta, calendario e modalità di Sottoscrizione 5.1.1. Condizioni alle quali l’offerta è subordinata L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione. 5.1.2. Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale (l’”Ammontare totale”) massimo del prestito obbligazionario è stabilito dal Comitato Esecutivo ed è ricavabile moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse per il valore nominale come riportato nelle Condizioni Definitive. L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta, di aumentare l’ammontare totale tramite una comunicazione pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet dell’Emittente e, contestualmente, trasmessa alla Consob. Il suddetto prestito è stato emesso nell’ambito del programma stabilito dal Consiglio di Amministrazione e riportato nella Sezione 2 del presente Prospetto di Base. 5.1.3. Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Il periodo di validità dell’offerta è stabilito dal Comitato Esecutivo e definito nelle Condizioni Definitive (“data di apertura e di chiusura del collocamento”) salvo proroga o chiusura anticipata del collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato. L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata dell’offerta per il raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso, assicurando le sottoscrizioni per coloro che hanno già aderito all’offerta, e/o alla proroga del termine di chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui l’Ammontare Totale non risultasse interamente sottoscritto. In tale caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e contestualmente trasmesso alla Consob. La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle Filiali della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione a distanza quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di apposita modulistica da parte dell’Investitore. Ai sensi dell’art.16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l’Emittente proceda alla pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell’art. 94 c.7 del T.U.F., gli investitori che abbiano già aderito all’offerta prima della pubblicazione del Supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis c.2 del T.U.F, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta l’Emittente o secondo le modalità indicate nel Supplemento medesimo. Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.crfossano.it e reso disponile e consultabile presso le sedi e le filiali della stessa. Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso su un quotidiano a diffusione nazionale 5.1.4. Possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni Non è prevista la possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni. 5.1.5. Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Le sottoscrizioni potranno essere accolte per gli importi indicati nelle Condizioni Definitive, pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. 5.1.6. Modalità e termini per il pagamento Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore, avverrà nella data di regolamento (la “Data di Regolamento”), e potrà coincidere con la Data di Godimento dell’Obbligazione oppure potrà essere posteriore alla data di godimento ma ricompresa nel Periodo di Offerta, entrambe indicate nelle Condizioni Definitive, mediante addebito sul conto corrente o altro conto dell’investitore. Nel caso di sottoscrizione delle obbligazioni posteriore alla Data di Godimento il prezzo per la sottoscrizione delle obbligazioni sarà maggiorato del rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la società Monte Titoli Spa. 55 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie 5.1.7. Diffusione dei risultati dell’offerta La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del periodo di offerta, i risultati dell’offerta mediante pubblicazione sul sito internet www.crfossano.it. 5.1.8. Eventuali diritti di prelazione Non previsti in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti. 5.2. Piano di ripartizione e di assegnazione 5.2.1. Destinatari dell’offerta Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano. L’offerta è indirizzata esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. 5.2.2. Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione Non è previsto il riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto. All’investitore viene inviata una nota informativa con il dettaglio dell’operazione (valore nominale, descrizione del titolo, codice del titolo, prezzo, eventuale rateo interessi e controvalore addebitato). Le obbligazioni saranno negoziabili dopo l’avvenuto regolamento contabile della sottoscrizione. 5.3. Fissazione del prezzo 5.3.1 Prezzo al quale saranno offerti gli strumenti finanziari Il prezzo di offerta di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle Condizioni Definitive. Per le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento il prezzo di emissione dovrà essere maggiorato degli interessi maturati tra la data di godimento e la successiva data di sottoscrizione del prestito. Il prezzo di offerta sarà pari al prezzo di emissione. 5.3.2 Metodo utilizzato per determinare il prezzo d’Offerta In particolare per le obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa il prezzo è determinato prendendo come riferimento la curva dei tassi swap (IRS) a cui viene applicato uno spread di emissione; l’Emittente potrà applicare degli spread, positivi o negativi, in relazione alla propria politica di raccolta fondi e alle condizioni concorrenziali presenti sul mercato di riferimento in cui l’Emittente opera. 5.3.3. Ammontare delle spese e delle imposte a carico del sottoscrittore Non sono inoltre previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione. Eventuali costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono riportati nelle Condizioni Definitive. 5.4. Collocamento e sottoscrizione 5.4.1. Soggetti incaricati del collocamento Le obbligazioni saranno offerte tramite il collocamento presso la rete di sportelli della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede legale a Fossano in via Roma n.122, che opererà quale responsabile del collocamento ai sensi della disciplina vigente. 5.4.2. Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli Spa (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano). 5.4.3. Soggetti che accettano di sottoscrivere / collocare l’emissione sulla base di accordi particolari Come specificato al precedente punto 5.4.1. la Cassa di Risparmio di Fossano Spa è Emittente ed unico collocatore dei prestiti obbligazionari. Non sono previsti accordi con altri soggetti per l’attività di sottoscrizione o di collocamento come non sono previste commissioni addebitate ai sottoscrittori per il collocamento e/o per la sottoscrizione del prestito obbligazionario. 5.4.4. Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione Non vi sono accordi di sottoscrizione con altri intermediari in relazione alle obbligazioni oggetto 56 Sezione 6.A Nota Informativa – Obbligazioni Ordinarie della presente Nota Informativa. 6. AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE 6.1. Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli strumenti finanziari Le obbligazioni Ordinarie della Cassa di Risparmio di Fossano Spa non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici. 6.2. Quotazioni su altri mercati regolamentati Gli strumenti finanziari in oggetto non sono trattati su altri mercati regolamentati né su Sistemi Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici. 6.3. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta dell’investitore. L’Emittente si riserva tuttavia la facoltà di negoziare le obbligazioni, su richiesta degli investitori, nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio praticando un prezzo in linea con le condizioni di mercato e nel rispetto dei principi definiti nella Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli Ordini, pubblicata sul sito internet della Cassa www.crfossano.it, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. Si precisa a riguardo che i prezzi di negoziazione sono calcolati almeno giornalmente attualizzando i flussi di cassa futuri ai tassi praticati da altri emittenti bancari tenendo presente il merito creditizio dell’Emittente e aggiungendo uno spread variabile a seconda delle condizioni di mercato. L’Emittente, al fine di garantire una migliore informativa alla clientela, ha stabilito di pubblicare quotidianamente sul sito internet www.crfossano.it, nonché sull’Info-Point collocato in tutte le Dipendenze e utilizzato per la diffusione dei fogli informativi, le seguenti informazioni: - elenco dei titoli offerti in compravendita con l’indicazione della quantità e dei prezzi in acquisto ed in vendita - volumi delle operazioni eseguite in contropartita diretta con l’indicazione degli elementi già previsti dalla normativa in materia di scambi organizzati (n. delle operazioni, valore nominale, prezzo medio). I prezzi indicati nel foglio informativo sono comprensivi delle commissioni di negoziazione previste per la negoziazione di Obbligazioni emesse dalla Cassa e riportate nei Fogli Informativi della Trasparenza relativi al Deposito Titoli, consultabili sul sito internet www.crfossano.it e disponibili in filiale. La Cassa corrisponderà inoltre al cliente i dietimi di interessi maturati dalla data di godimento della cedola in corso sino al giorno di regolamento dell’operazione (valuta di accredito sul C/C). 7. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 7.1. Consulenti legati all’emissione Non vi sono consulenti legati all’emissione. 7.2. Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione Le informazioni contenute nella presente Nota Informativa non sono state sottoposte a revisione da parte dei revisori legali dei conti. 7.3. Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa. 7.4. Informazioni provenienti da terzi Non sono contenute informazioni provenienti da terzi. 7.5. Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario Non esistono rating assegnati alla Cassa di Risparmio di Fossano Spa né alle obbligazioni da questa emesse. 57 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso Appendice A: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091 Capitale Sociale: €. 31.200.000 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042 CONDIZIONI DEFINITIVE RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI A TASSO FISSO [DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO] ISIN [••] Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”). L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15. Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. 58 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Fisso Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Fisso [•] Codice ISIN [•] Tasso di Interesse nominale [•] Data di Godimento [•] Data di Scadenza [•] Frequenza del pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle seguenti date:[•] Data di pagamento cedole Tasso annuo Lordo Flusso Cedolare Tasso annuo Netto Cedola Lorda* Cedola Netta* [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] Tasso di Rendimento Rendimento Effettivo lordo annuo [•]% Rendimento Effettivo netto annuo [•]% Formule di calcolo utilizzate per le cedole: Trimestrale = (Cedola Annuale / 4) Semestrale = (Cedola Annuale / 2) Annuale = (Cedola Annuale / 1) (*) per ogni €.[•] di valore nominale importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€. Data di Emissione [•] Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•] Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. Data di Regolamento [•] Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro [•] per singola obbligazione. Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non Applicabile] 59 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile Appendice B:Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091 Capitale Sociale: €. 31.200.000 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042 CONDIZIONI DEFINITIVE RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI A TASSO VARIABILE [DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO] ISIN [••] Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”). L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15. Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. 60 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Variabile Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Variabile [•] Codice ISIN [•] Prima cedola prestabilita La prima cedola pagabile il [•] è stabilita nella misura del [•]% nominale annuo lordo Parametro di Indicizzazione della cedola Il parametro di indicizzazione della Cedola è il [•] [tasso Euribor/360 a 3 mesi oppure a 6 mesi in funzione della periodicità di scadenza delle cedole oppure il tasso TUR BCE]. Spread Il parametro di indicizzazione sarà[maggiorato/diminuito] di uno Spread pari a[•] % / [Non Presente] Date di Rilevazione del Parametro di Indicizzazione Sarà preso come parametro di Indicizzazione il [•] rilevato sul Sole 24 Ore per valuta primo giorno di godimento della nuova cedola; in caso di giorno festivo il tasso [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato rilevando [•] a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. Eventi di turbativa In caso di giorno festivo il [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato rilevando il [•] a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. Data di Godimento [•] Data di Scadenza [•] Frequenza del pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle seguenti date:[•] Tasso di Rendimento Rendimento Effettivo lordo annuo [•]% Rendimento Effettivo netto annuo [•]% I rendimenti sono calcolati ipotizzando la costanza del Parametro di Indicizzazione per tutta la durata del prestito obbligazionario. Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€. Data di Emissione [•] Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•] Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. Data di Regolamento [•] Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro [•] per singola obbligazione. Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non Applicabile] 61 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto Appendice C: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091 Capitale Sociale: €. 31.200.000 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042 CONDIZIONI DEFINITIVE RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI A TASSO MISTO [DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO] ISIN [••] Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”). L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15. Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. 62 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie a Tasso Misto Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Misto [•] Codice ISIN [•] Tipo Tasso Tasso di interesse nominale Valore da a Tasso Fisso [•] [•] [•] Tasso Variabile [parametro di indicizzazione] +/- [•] [•] [•] Parametro di Indicizzazione della cedola Il parametro di indicizzazione della Cedola è il [•] [tasso Euribor/360 a 3 mesi oppure a 6 mesi in funzione della periodicità di scadenza delle cedole oppure il tasso TUR BCE]. Spread Il parametro di indicizzazione sarà[maggiorato/diminuito] di uno Spread pari a[•] % / [Non Applicabile] Date di Rilevazione del Parametro di Indicizzazione Sarà preso come parametro di Indicizzazione il [•] rilevato sul Sole 24 Ore per valuta primo giorno di godimento della nuova cedola; in caso di giorno festivo il tasso [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato rilevando [•] a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. Eventi di turbativa In caso di giorno festivo il [•] sarà rilevato il primo giorno lavorativo successivo al godimento della cedola. Se nel giorno prestabilito non fosse possibile rilevare il tasso per ragioni non imputabili alla Cassa, il valore della Cedola verrà determinato rilevando il [•] a partire dal giorno successivo, non appena il suddetto parametro risulti disponibile. Data di Godimento [•] Data di Scadenza [•] Frequenza del pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle seguenti date:[•] Tasso di Rendimento Rendimento Effettivo lordo annuo [•]% Rendimento Effettivo netto annuo [•]% I rendimenti sono calcolati ipotizzando la costanza del Parametro di Indicizzazione per tutta la durata del prestito obbligazionario. Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€. Data di Emissione [•] Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•] Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. Data di Regolamento [•] Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro [•] per singola obbligazione. Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non Applicabile] 63 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie StepUp Appendice D: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Ordinarie Step-Up Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091 Capitale Sociale: €. 31.200.000 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042 CONDIZIONI DEFINITIVE RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI STEP-UP [DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO] ISIN [••] Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”). L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15. Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data [•]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. 64 Sezione 6.A Modello Condizioni Definitive – Obbligazioni Ordinarie StepUp Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A StepUp [•] Codice ISIN [•] Tasso di Interesse nominale Valore da a [•] [•] [•] [•] [•] [•] [•] [•] [•] [•] [•] [•] Data di Godimento [•] Data di Scadenza [•] Frequenza del pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/semestrale/annuale] alle seguenti date:[•] Data di pagamento cedole Tasso annuo Lordo Flusso Cedolare Tasso annuo Netto Cedola Lorda* Cedola Netta* [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] Tasso di Rendimento Rendimento Effettivo lordo annuo [•]% Rendimento Effettivo netto annuo [•]% Formule di calcolo utilizzate per le cedole: Trimestrale = (Cedola Annuale / 4) Semestrale = (Cedola Annuale / 2) Annuale = (Cedola Annuale / 1) (*) per ogni €.[•] di valore nominale importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione, per un importo di [•]€. Data di Emissione [•] Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•] Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € [•] (il “taglio minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. Data di Regolamento [•] Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro [•] per singola obbligazione. Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non Applicabile] 65 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a TIER II SEZIONE 6.B NOTA INFORMATIVA OBBLIGAZIONI SUBORDINATE TIER II: “CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA” Nota Informativa relativa al programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati: “Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Subordinate TIER II a TASSO FISSO” 1. PERSONE RESPONSABILI E DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ L’individuazione delle persone responsabili delle informazioni fornite nella Nota Informativa e la relativa dichiarazione di responsabilità come previsto dal punto 1 dello schema V allegato al Regolamento 2004/809/CE sono riportate nella sezione I. 66 Sezione 6.B 2. Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AGLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI AVVERTENZE PER L’INVESTITORE La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere attenta visione della presente Nota Informativa, al fine di comprendere i fattori di rischio connessi ai prestiti obbligazionari Subordinati TIER II a Tasso Fisso. Le Obbligazioni descritte nella presente nota informativa sono “passività subordinate” di tipo Tier II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due, Titolo I, Capo 4 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successive modifiche e integrazioni. Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità più elevata rispetto a titoli non subordinati aventi pari caratteristiche finanziarie e pertanto si evidenzia che le stesse non sono adatte a tutte le tipologie di investitori. L’investitore dovrebbe concludere un’operazione avente ad oggetto tali Obbligazioni solo dopo avere compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che le stesse comportano, tenuto conto della propria esperienza e conoscenza in strumenti finanziari e valutando se tali Obbligazioni costituiscono un investimento idoneo alla specifica situazione finanziaria, economica e patrimoniale. L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione dell’Emittente, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle obbligazioni subordinate e che, pertanto, lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto a titoli di debito antergati alle obbligazioni subordinate. Queste ultime, in caso di default, presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso Emittente ed aventi la medesima scadenza. In particolare il potenziale investitore dovrebbe considerare che l’investimento è soggetto alle seguenti tipologie di rischio: RISCHIO CONNESSO ALL’UTILIZZO DEL “BAIL IN” E DEGLI ALTRI STRUMENTI DI RISOLUZIONE PREVISTI DALLA DIRETTIVA EUROPEA IN TEMA DI RISANAMENTO E RISOLUZIONE DEGLI ENTI CREDITIZI Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. La Direttiva prevede, relativamente agli strumenti di capitale di classe 2 (tra cui le obbligazioni subordinate), che nei casi in cui l’Ente si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e prima che sia avviata qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le Autorità siano obbligate ad esercitare senza indugio il potere di svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi 67 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO in strumenti di capitale. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale . Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione. RISCHIO DI CREDITO PER L’INVESTITORE L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diviene finanziatore dell’Emittente e quindi si assume il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza. Per un corretto apprezzamento globale del rischio di credito si rimanda al capitolo 3.1 del Documento di Registrazione ed ai fattori di rischio per l’Emittente. RISCHIO DI ASSENZA DI GARANZIE SPECIFICHE I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il rimborso del Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni relativi all’assunzione di garanzie. RISCHIO CORRELATO ALLA SUBORDINAZIONE DEI TITOLI Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate dalla presenza della clausola di subordinazione Tier II ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nel Regolamento (UE) N. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e nella Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successive modifiche ed integrazioni. Pertanto, in caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali 68 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO dell’Emittente, il rimborso è subordinato alla preventiva soddisfazione dei crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle obbligazioni subordinate. In tali circostanze la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, in tutto o in parte, il prestito obbligazionario per cui l’Investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. A parità di condizioni, i titoli subordinati sono quindi più rischiosi delle obbligazioni non subordinate. E’ quindi necessario che l’investitore proceda alla sottoscrizione delle Obbligazioni solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che esse comportano, tenendo conto dell’orizzonte temporale. RISCHIO DI MANCATO RIMBORSO / RIMBORSO PARZIALE In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l’investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Gli Obbligazionisti saranno infatti rimborsati, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che siano soddisfatti tutti gli altri creditori dell’Emittente non ugualmente subordinati. In tali casi la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, le Obbligazioni subordinate. RISCHI COLLEGATI ALL’IMPOSSIBILITÀ O ALLE CONDIZIONI DI VENDITA DEL TITOLO PRIMA DELLA SCADENZA L’investitore potrebbe trovarsi nell’impossibilità di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a condizioni economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori sottoelencati e di seguito specificati in dettaglio: 1) caratteristiche del mercato in cui le obbligazioni verranno negoziate (rischio di liquidità) 2) variazioni dei tassi di mercato (rischio di tasso) 3) variazione del merito di credito dell’Emittente (rischio connesso al deterioramento del merito di credito dell’Emittente) 4) eventuale presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo delle obbligazioni anche al di sotto del valore nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita del capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza che rimane pari al 100% del valore nominale, fatto salvo l’utilizzo dello strumento del bail-in. RISCHIO DI LIQUIDITÀ Sussiste il rischio per l’investitore di trovarsi nella difficoltà o nell’impossibilità di vendere l’obbligazione prima della scadenza in quanto: - Il riacquisto delle obbligazioni prima della scadenza è subordinato al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza e al rispetto di limiti quantitativi stabiliti dalla normativa. - I prestiti obbligazionari subordinati non saranno negoziabili presso nessun mercato regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di Negoziazione né presso Internalizzatori Sistematici. - L’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta dell’investitore, ma si limita a favorire la ricerca di un acquirente che possa essere interessato all’acquisto delle obbligazioni oggetto della cessione nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio. - L’applicazione di un importo minimo negoziabile (pari a quello di sottoscrizione) potrebbe limitare la possibilità di rintracciare un Acquirente interessato e quindi rendere difficoltosa la vendita del titolo prima della scadenza. In caso di negoziazione il prezzo praticato rispetterà i principi della Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli ordini che prevede, in caso di Negoziazione in Conto Proprio di strumenti finanziari non quotati, l’applicazione di prezzi di mercato, prendendo come riferimento i rendimenti degli strumenti finanziari analoghi alle obbligazioni della Cassa per caratteristiche e durata residua. Le Obbligazioni Subordinate di tipo Tier II, in virtù della clausola di subordinazione, presentano un rischio di liquidità più accentuato rispetto alle obbligazioni con le medesime caratteristiche ma non subordinate in quanto, tra l’altro, il riacquisto sul mercato secondario delle Obbligazioni è condizionato all’acquisizione di autorizzazioni da parte dell’Autorità di Vigilanza che le normative comunitaria e nazionale pro tempore vigenti possono eventualmente prevedere per il riacquisto di titoli che presentino una clausola di 69 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO subordinazione (artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e all’art. 29 del Regolamento delegato UE 241/2014) e può essere soggetto a limiti quantitativi. Per ulteriori informazioni si rimanda al Capitolo 6 della Nota Informativa dove vengono esplicitati i criteri di determinazione del prezzo e la commissione applicata nella Negoziazione in conto proprio delle obbligazioni emesse dalla Cassa. RISCHIO DI TASSO É il rischio di oscillazione del valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. Le oscillazioni di prezzo dipendono essenzialmente, sebbene non in via esclusiva, dall’andamento della curva dei tassi di interesse e dal deterioramento della solvibilità del debitore. Il rischio di tasso è tanto maggiore quanto maggiore è la durata del prestito. Se il risparmiatore volesse pertanto vendere le obbligazioni prima della scadenza naturale, il loro valore potrebbe risultare inferiore al prezzo di sottoscrizione. In particolare si segnala che il valore di mercato è inversamente proporzionale all’andamento dei tassi di marcato, per cui in caso di un rialzo dei tassi di mercato il valore dell’obbligazione diminuisce viceversa in caso di un ribasso dei tassi il valore del titolo aumenta. RISCHIO CONNESSO DELL’EMITTENTE AL DETERIORAMENTO DEL MERITO DI CREDITO Il rischio è rappresentato dall’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. RISCHIO CONNESSO ALLA PRESENZA DI COSTI/COMMISSIONI INCLUSI NEL PREZZO DI EMISSIONE In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’eventuale presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di mercato. Si segnala inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del titolo e profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni. RISCHIO CORRELATO ALLA PRESENZA DI CONFLITTI DI INTERESSE: RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL COLLOCATORE La Cassa in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione. RISCHIO RELATIVO ALLA COINCIDENZA DELL’EMITTENTE CON IL NEGOZIATORE IN CONTO PROPRIO La Cassa potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni. RISCHIO DI MODIFICA DEL REGIME FISCALE DEI TITOLI I valori lordi e netti relativi al tasso di interesse ed al rendimento delle obbligazioni saranno calcolati sulla base del regime fiscale vigente alla data di emissione del prestito obbligazionario. Non è possibile prevedere se detto regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle obbligazioni né è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti stabiliti al momento dell’emissione possano discostarsi anche sensibilmente da quelli che saranno effettivamente applicabili alle obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. Sono a carico degli investitori le imposte, presenti e future, che in base alla vigente normativa colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Di conseguenza, qualora a seguito di modifiche del regime fiscale si rendesse necessario adeguare le aliquote ai nuovi limiti stabiliti per legge, gli investitori potrebbero ricevere un importo inferiore a quello indicato nella documentazione ricevuta all’atto della sottoscrizione. L’Emittente non è in grado di prevedere se e in quale misura saranno apportate modifiche al regime fiscale vigente. RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING DEI TITOLI E DELL’EMITTENTE All’Emittente ed ai Prestiti Obbligazionari emessi non è stato attribuito nessun “rating”, ossia nessuna certificazione da parte di Agenzie esterne di valutazione del merito di credito 70 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso FATTORI DI RISCHIO dell’Emittente (es. Moody’s, Standard and Poor’s ecc) e della rischiosità dello strumento finanziario e dell’Emittente. L’assenza di Rating non è comunque indicativa della solvibilità dell’Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari illustrati nella presente Nota Informativa. RISCHIO DI ASSENZA DI INFORMAZIONI PRESTITO OBBLIGAZIONARIO SUCCESSIVE ALL’EMISSIONE DEL L’Emittente dichiara che NON sono previste informazioni successive all’emissione dello strumento finanziario. La presente Nota Informativa rappresenta pertanto l’unica fonte di informazione resa all’investitore all’atto della sottoscrizione. RISCHIO DI NON IDONEITÀ DEL CONFRONTO DELLE OBBLIGAZIONI CON ALTRE TIPOLOGIE DI TITOLI Le obbligazioni hanno un grado di rischiosità maggiore rispetto ai Titoli di Stato italiani ed alle obbligazioni non subordinate emesse dall’Emittente, pertanto, il confronto con tali titoli potrebbe risultare non idoneo o non appropriato RISCHI CONNESSI CON L’EVENTUALE RICHIESTA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DA PARTE DELLO STATO ITALIANO DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA CONCESSIONE DI “AIUTI DI STATO” Dall’inizio della crisi l’attenzione dell’UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Si ricorda che gli aiuti di Stato per essere concessi devono essere compatibili con il diritto dell’Unione Europea (cfr. art. 107, par.3, lett.b), del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). Al riguardo si rammenta che la concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa “condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che hanno sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportano una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione della Commissione europea relativa all’applicazione, dal 1° agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Sato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria“, e in particolare i parr.41-44). In particolare i detentori di capitale ibrido e di debito subordinato dovranno contribuire a ridurre la carenza di capitale nella massima misura possibile. Tali contributi possono assumere la forma di una conversione in capitale di base di classe I o di una riduzione di valore del capitale degli strumenti. Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di aiuti di Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli azionisti e degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli. Al riguardo si rinvia a quanto esplicitato al fattore di rischio “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”. 71 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso 3. INFORMAZIONI ESSENZIALI 3.1. Interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti all’emissione L’Emittente segnala che la presente offerta è un’operazione nella quale la Cassa di Risparmio di Fossano Spa ha un interesse in conflitto poiché riguarda strumenti finanziari di propria emissione. La Cassa inoltre potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interesse anche nella situazione in cui la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni. In merito a potenziali conflitti di interesse dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale, si segnalano le obbligazioni contratte dalle persone indicate nel paragrafo 9 della Nota Informativa nei confronti della Cassa, disciplinate dall’art. 136 del D.Lgs. 385 del 1° settembre 1993 (T.U. delle leggi in materia e creditizia). L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare n.263/2006 di Banca d’Italia che disciplina l’operatività con i soggetti collegati all’Emittente. 3.2. Ragioni dell’offerta ed impiego dei proventi Le obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa (le “Obbligazioni a Tasso Fisso” o le “obbligazioni”) saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte della Cassa di Risparmio di Fossano Spa e con la finalità di rafforzare il patrimonio dell’Emittente. L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria sarà destinato all’esercizio dell’attività creditizia. 4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE 4.1.1. Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e/o ammessi alla negoziazione La denominazione del prestito obbligazionario è riportata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione. Le obbligazioni emesse dalla Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono strumenti di investimento del risparmio a medio/lungo termine, i quali determinano l’obbligo in capo all’Emittente di rimborsare all’investitore il 100% del loro valore nominale (il “valore nominale”) alla scadenza prestabilita (“Data di scadenza”), fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Le obbligazioni, inoltre, danno diritto al pagamento di cedole (le “Cedole” e ciascuna la “Cedola”) calcolate applicando al Valore Nominale il tasso annuo lordo (il “tasso di interesse”) costante per tutta la durata del Prestito. 4.1.2. Codice ISIN (International Security Identification Number) Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano Spa sono contraddistinte dal Codice ISIN, rilasciato dalla Banca d’Italia, che contraddistingue in un modo univoco lo strumento finanziario. Il Codice ISIN sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito Obbligazionario. Il valore nominale di ciascuna obbligazione, definito in fase di delibera e pubblicato sulle Condizioni Definitive, rappresenta il taglio minimo e non sarà pertanto frazionabile. 4.2. Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati Le Obbligazioni riferite all’offerta descritta nel presente Prospetto di Base sono regolate secondo la legge italiana. Per qualsiasi controversia fra gli obbligazionisti e l’Emittente connessa con il presente Prestito, sarà competente, in via esclusiva, il foro di domicilio dell’Emittente, ovvero, nel caso in cui il portatore delle 61 Obbligazioni rivesta la qualifica di consumatore ai sensi dell’art. 3 del D, Lgs. 206/2005, c.d. “Codice del Consumo”, il foro di residenza o domicilio elettivo di quest’ultimo 4.3. Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri Le Obbligazioni sono rappresentate da titoli al portatore aventi valore nominale stabilito nelle Condizioni Definitive, ciascun prestito obbligazionario è interamente ed esclusivamente 72 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso immesso in gestione accentrata presso Monte Titoli Spa (via Mantegna, 6 – 20154 Milano) ed assoggettato al regime di dematerializzazione di cui al D.Lgs 213/98 ed al Regolamento congiunto Banca d’Italia – Consob d.d. 22 febbraio 2008. 4.4. Valuta di emissione degli strumenti finanziari I prestiti obbligazionari sono denominati in Euro. 4.5. Ranking degli strumenti finanziari offerti al pubblico Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono “passività subordinate” di tipo Tier II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 62, 63 e 77 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 20 dicembre 2013 “Applicazione in Italia del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e della direttiva 2013/36/UE (CRD4)”, Parte II, Capitolo I. In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, il debito relativo alle Obbligazioni sarà rimborsato, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati e prima di quelli con un maggiore grado di subordinazione. Nell’immagine sottostante viene esemplificata la suddivisione delle principali categorie di strumenti di debito e azionari delle banche, in funzione del grado di subordinazione delle stesse in caso di liquidazione dell’Emittente. I “debiti privilegiati” rappresentano la categoria di strumenti con minore grado di subordinazione, mentre gli strumenti relativi al Tier I sono quelli con maggiore grado di subordinazione. TIER I - Capitale di Classe 1° Azioni – Capitale Primario di Classe 1° e Aggiuntivo di Classe 1° (Common Equity TIER I e Additional TIER I) TIER II - Capitale di Classe 2° FONDI PROPRI Prestiti obbligazionari Subordinati Debiti Ordinari Prestiti obbligazionari senior (non assistiti da privilegio o garanzie) Debiti Privilegiati Prestiti obbligazionari assistiti da garanzie (“Senior Secured”) In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'Emittente (ivi inclusa la liquidazione coatta amministrativa, come disciplinata dagli Artt. da 80 a 94 del Testo Unico Bancario) le Obbligazioni Tier II saranno rimborsate, per Capitale ed Interessi residui: 1. solo dopo che siano stati soddisfatti tutti i creditori dell'Emittente privilegiati e ordinari; 2. assieme ai titolari di tutte le emissioni parimenti subordinate dell’Emittente e ai creditori dell’Emittente caratterizzati dal medesimo grado di subordinazione; 3. in ogni caso con precedenza rispetto ai titolari strumenti finanziari o posizioni negoziali caratterizzati da un grado di subordinazione maggiore rispetto a quello delle Obbligazioni Subordinate Tier II (ad esempio, i titolari di azioni ordinarie rappresentative del capitale dell’Emittente ovvero gli strumenti Tier I). Per tutta la durata delle Obbligazioni Subordinate Tier II, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'Emittente, non sarà consentita la compensazione tra il debito derivante dalle Obbligazioni ed i crediti vantati dall'Emittente nei confronti degli Obbligazionisti. Non è possibile ottenere o, comunque, far valere garanzie e cause di prelazione in connessione alle Obbligazioni su beni dell'Emittente, ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti dell’Emittente. La durata dell’Obbligazione Tier II – ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 63, lettera g) del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) – deve essere pari o superiore a 5 anni. 4.6. Diritti connessi agli strumenti finanziari Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e segnatamente il diritto al rimborso del capitale alla scadenza del prestito e il diritto 73 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso a percepire a scadenza la cedola, salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato. In particolare il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale . Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. 74 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione. 4.7. Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare 4.7.1. Tasso di interesse nominale Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso fisso secondo quanto espressamente indicato nelle Condizioni Definitive. L’importo delle cedole sarà calcolato applicando alla quota di Valore Nominale prevista dal piano di ammortamento un tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) che sarà indicato nelle Condizioni Definitive del Prestito e resterà costante per tutta la durata del prestito. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza semestrale o annuale secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive (“scadenze degli interessi”). Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le seguenti: SEMESTRALI: Cedola Annuale /2 ANNUALI: Cedola Annuale /1 La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita all’anno commerciale di 360 giorni 4.7.2. Data di Godimento degli interessi Nelle Condizioni Definitive sarà inoltre indicata per ciascun prestito la data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (“data di godimento”). 4.7.3. Termine di prescrizione degli interessi e del capitale I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi decorsi cinque anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto concerne il capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile. 4.7.4. Nome del responsabile del calcolo L’Agente di Calcolo è la Cassa di Risparmio di Fossano Spa. 4.8. Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito La Data di Scadenza dei Titoli sarà specificata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione (alla voce “Data di Scadenza”). La durata dei Titoli sarà pari o superiore a 5 anni. Il rimborso delle Obbligazioni avverrà in un’unica soluzione, alla pari, alla scadenza del prestito indicata nelle Condizioni Definitive (la “Data di Scadenza”), fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi. 4.9. Rendimento effettivo 4.9.1. Indicazione del tasso di rendimento Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno il rendimento effettivo annuo a scadenza, al lordo e al netto dell’effetto fiscale (rispettivamente “Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua” e “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”). Il TIR rappresenta quel tasso di attualizzazione che rende equivalente la somma dei valori attuali dei flussi di cassa delle Obbligazioni al prezzo di acquisto/sottoscrizione dell’Obbligazione stessa. Tale tasso è calcolato assumendo che il titolo venga detenuto fino a scadenza, che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo e nell’ipotesi di assenza di eventi che abbiano un impatto sul mantenimento in capo all’Emittente della capacità di far fronte, con riferimento alle Obbligazioni, ai pagamenti degli interessi ed al rimborso del capitale (eventi di credito). Si precisa che i flussi di cassa sono rappresentati dalle cedole (fisse o variabili) corrisposte periodicamente dalle Obbligazioni 75 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso 4.9.2. Illustrazione in forma sintetica del metodo di calcolo del rendimento in caso di Obbligazioni a tasso variabile e/o a tasso misto Si precisa che per le Obbligazioni a Tasso Variabile e per le Obbligazioni a Tasso Misto il rendimento effettivo annuo sarà calcolato ipotizzando la costanza del Parametro di Indicizzazione. Il rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell’effetto fiscale, che sarà indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito, sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento a scadenza (TIR) in regime di capitalizzazione composta alla data di emissione delle Obbligazioni indicata nelle Condizioni Definitive e sulla base del prezzo di acquisto/sottoscrizione, nonché della frequenza dei flussi di cassa. 4.10. Rappresentanza degli investitori Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. n. 385 dell’1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. 4.11. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L’emissione delle Obbligazioni sarà deliberata da parte del Comitato Esecutivo in relazione alla delega, con valenza annuale, rilasciata con apposita delibera dal Consiglio di Amministrazione. La data di delibera del Comitato Esecutivo sarà indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito obbligazionario. Il presente Programma di Offerta è stato deliberato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 maggio 2015. 4.12. Date di emissione degli strumenti finanziari La data di emissione del prestito obbligazionario è indicata nelle Condizioni Definitive del prestito obbligazionario (“Data di Emissione”). 4.13. Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle obbligazioni, fatta eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti. Le obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Offerta non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, e successive modifiche, vigenti negli Stati Uniti d’America (il “Securities Act”) né ai sensi delle corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualunque altro Paese nel quale l’Offerta delle Obbligazioni non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle autorità competenti (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Giappone, in Australia e negli Altri Paesi. Le obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”. Ogni adesione all’Offerta posta in essere in violazione delle limitazioni di cui sopra sarà considerata non valida. 4.14. Ritenute fiscali Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle obbligazioni vigente alla data di pubblicazione del presente Prospetto di Base e applicabile a certe categorie di investitori fiscalmente residenti in Italia che detengono le obbligazioni non in relazione ad un’impresa commerciale. Si segnala che, con il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014 (“D.L. 66/2014), recante ulteriori misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 95 del 24 aprile 2014, sono state apportate rilevanti modifiche al regime impositivo delle rendite finanziarie. Le nuove aliquote sono stabilite nella misura del 26%. Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle obbligazioni. Sono a carico degli obbligazionisti le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi ed altri proventi. Redditi di capitale: gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni, se di pertinenza delle persone fisiche o degli altri soggetti di cui all’art.2 del, D.Lgs n. 239/96, in base alla normativa in vigore all’emissione, sono soggetti all’imposta sostitutiva pari al 26,00%. Redditi diversi: le eventuali plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso ed 76 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso equiparate, ovvero rimborso delle obbligazioni, sono soggette ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nell’attuale misura del 26% ai sensi delle disposizioni del D.lgs. 461/97 e successive integrazioni e modifiche. 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA 5.1. Statistiche relative all’offerta, calendario e modalità di Sottoscrizione 5.1.1. Condizioni alle quali l’offerta è subordinata L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione, salvo quelle previste dall’ammontare minimo. 5.1.2. Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale (l’”Ammontare totale”) massimo del prestito obbligazionario è stabilito dal Comitato Esecutivo ed è ricavabile moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse e riportate nelle Condizioni Definitive (“quantità”) per il valore nominale di ciascuna obbligazione. L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta, di aumentare l’ammontare totale tramite una comunicazione pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet dell’Emittente e, contestualmente, trasmessa alla Consob. Il suddetto prestito è stato emesso nell’ambito del programma stabilito dal Consiglio di Amministrazione e riportato nella Sezione 2 del presente Prospetto di Base. 5.1.3. Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Il periodo di validità dell’offerta è stabilito dal Comitato Esecutivo e definito nelle Condizioni Definitive (“data di apertura e di chiusura del collocamento”) salvo proroga o chiusura anticipata del collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato. L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata dell’offerta per il raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso, assicurando le sottoscrizioni per coloro che hanno già aderito all’offerta, e/o alla proroga del termine di chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui l’Ammontare Totale non risultasse interamente sottoscritto. In tale caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e contestualmente trasmesso alla Consob. La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle Filiali della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione a distanza quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di apposita modulistica da parte dell’Investitore. Ai sensi dell’art.16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l’Emittente proceda alla pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell’art. 94 c.7 del T.U.F., gli investitori che abbiano già aderito all’offerta prima della pubblicazione del Supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis c.2 del T.U.F, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta l’Emittente o secondo le modalità indicate nel Supplemento medesimo. Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.crfossano.it e reso disponile e consultabile presso le sedi e le filiali della stessa. Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso su un quotidiano a diffusione nazionale 5.1.4. Possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni Non è prevista la possibilità di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni. 5.1.5. Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Ciascuna sottoscrizione potrà essere accolta secondo i minimi ed i tagli previsti nelle Condizioni Definitive. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. 5.1.6. Modalità e termini per il pagamento Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore, avverrà nella data di regolamento (la “Data di Regolamento”), e potrà coincidere con la Data di Godimento dell’Obbligazione oppure potrà essere posteriore alla data di godimento ma ricompresa nel Periodo di Offerta, entrambe indicate nelle Condizioni Definitive, mediante addebito sul conto corrente o altro conto dell’investitore. Nel caso di sottoscrizione delle obbligazioni posteriore alla Data di Godimento il prezzo per la sottoscrizione delle obbligazioni sarà maggiorato del 77 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la società Monte Titoli Spa. 5.1.7. Diffusione dei risultati dell’offerta La Cassa di Risparmio di Fossano Spa, comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del periodo di offerta, i risultati dell’offerta mediante pubblicazione sul sito internet www.crfossano.it. 5.1.8. Eventuali diritti di prelazione Non previsti in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti. 5.2. Piano di ripartizione e di assegnazione 5.2.1. Destinatari dell’offerta Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano. L’offerta è indirizzata esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. 5.2.2. Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione Non è previsto il riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto. All’investitore viene inviata una nota informativa con il dettaglio dell’operazione (valore nominale, descrizione del titolo, codice del titolo, prezzo, eventuale rateo interessi e controvalore addebitato). Le obbligazioni saranno negoziabili dopo l’avvenuto regolamento contabile della sottoscrizione. 5.3. Fissazione del prezzo 5.3.1 Prezzo al quale saranno offerti gli strumenti finanziari Il prezzo di offerta di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle Condizioni Definitive. Per le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento il prezzo di emissione dovrà essere maggiorato degli interessi maturati tra la data di godimento e la successiva data di sottoscrizione del prestito. Il prezzo di offerta sarà pari al prezzo di emissione. 5.3.2 Metodo utilizzato per determinare il prezzo d’Offerta In particolare per le obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa il prezzo di Emissione sarà determinato attualizzando i flussi futuri di cassa dell’obbligazione sulla base della curva di pari durata dei tassi IRS applicando uno spread rappresentativo del merito di credito dell’Emittente e del premio di subordinazione. Tali elementi saranno determinati dall’Emittente facendo riferimento alle quotazioni di mercato di obbligazioni emesse da Emittenti bancari italiani comparable, aventi analoghe caratteristiche finanziarie e medesima durata del titolo da emettere. 5.3.3. Ammontare delle spese e delle imposte a carico del sottoscrittore Non sono inoltre previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione. Eventuali costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono riportati nelle Condizioni Definitive. 5.4. Collocamento e sottoscrizione 5.4.1. Soggetti incaricati del collocamento Le obbligazioni saranno offerte tramite il collocamento presso la rete di sportelli della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, con sede legale a Fossano in via Roma n.122, che opererà quale responsabile del collocamento ai sensi della disciplina vigente. 5.4.2. Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli Spa (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano). 5.4.3. Soggetti che accettano di sottoscrivere / collocare l’emissione sulla base di accordi particolari Come specificato al precedente punto 5.4.1. la Cassa di Risparmio di Fossano Spa è Emittente ed unico collocatore dei prestiti obbligazionari. Non sono previsti accordi con altri soggetti per 78 Sezione 6.B Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso l’attività di sottoscrizione o di collocamento come non sono previste commissioni addebitate ai sottoscrittori per il collocamento e/o per la sottoscrizione del prestito obbligazionario. 5.4.4. Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione Non vi sono accordi di sottoscrizione con altri intermediari in relazione alle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa. 6. AMMISSIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE 6.1. Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli strumenti finanziari Le obbligazioni a tasso fisso della Cassa di Risparmio di Fossano Spa non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici. 6.2. Quotazioni su altri mercati regolamentati Gli strumenti finanziari in oggetto non sono trattati su altri mercati regolamentati né su Sistemi Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici. 6.3. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta dell’investitore. L’Emittente si riserva tuttavia la facoltà di negoziare le obbligazioni su richiesta degli investitori nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio praticando un prezzo in linea con le condizioni di mercato e nel rispetto dei principi definiti nella Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli Ordini, pubblicata sul sito internet della Cassa www.crfossano.it, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. In ogni caso, il riacquisto sul mercato secondario delle Obbligazioni descritte nel presente Prospetto di Base è condizionato al rilascio di autorizzazioni e limitazioni da parte dell’Autorità di Vigilanza, che le normative, nazionali ed europea tempo per tempo vigenti, possono eventualmente prevedere per il riacquisto di titoli che presentino una clausola di subordinazione. Pertanto in relazione a quanto sopra precisato l’investitore che intendesse vendere le Obbligazioni prima della loro naturale scadenza, potrebbe trovarsi nella difficoltà o nell’impossibilità di liquidare il suo investimento. In caso di negoziazione dei titoli i prezzi di negoziazione saranno calcolati almeno giornalmente attualizzando i flussi di cassa futuri ai tassi praticati da emittenti bancari tenendo presente il merito creditizio dell’Emittente e aggiungendo uno spread variabile a seconda delle condizioni di mercato. L’Emittente, al fine di garantire una migliore informativa alla clientela, ha stabilito di pubblicare quotidianamente sul sito internet www.crfossano.it, nonché sull’Info-Point collocato in tutte le Dipendenze e utilizzato per la diffusione dei fogli informativi, le seguenti informazioni: - elenco dei titoli offerti in compravendita con l’indicazione della quantità e dei prezzi in acquisto ed in vendita - volumi delle operazioni eseguite in contropartita diretta con l’indicazione degli elementi già previsti dalla normativa in materia di scambi organizzati (n. delle operazioni, valore nominale, prezzo medio). I prezzi indicati nel foglio informativo sono comprensivi delle commissioni di negoziazione previste per la negoziazione di Obbligazioni emesse dalla Cassa e riportate nei Fogli Informativi della Trasparenza relativi al Deposito Titoli, consultabili sul sito internet www.crfossano.it e disponibili in fiilale. La Cassa corrisponderà inoltre al cliente i dietimi di interessi maturati dalla data di godimento della cedola in corso sino al giorno di regolamento dell’operazione (valuta di accredito sul C/C). 7. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 7.1. Consulenti legati all’emissione Non vi sono consulenti legati all’emissione. 79 Sezione 6.B 7.2. Nota Informativa – Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione Le informazioni contenute nella presente Nota Informativa non sono state sottoposte a revisione da parte dei revisori legali dei conti. 7.3. Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa. 7.4. Informazioni provenienti da terzi Non sono contenute informazioni provenienti da terzi. 7.5. Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario Non esistono rating assegnati alla Cassa di Risparmio di Fossano Spa né alle obbligazioni da questa emesse. 80 Sezione 6.B Condizioni Definitive - Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso Appendice E: Modello di Condizioni Definitive Obbligazioni Subordinate TIER II Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091 Capitale Sociale: €. 31.200.000 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO, Cod.Fiscale e P.IVA n. 00166910042 CONDIZIONI DEFINITIVE RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI SUBORDINATI TIER II A TASSO FISSO [DENOMINAZIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO] ISIN [••] L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere rimborsati con precedenza rispetto alle Obbligazioni Subordinate e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati alle Obbligazioni Subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso Emittente. Tale aspetto accentua notevolmente la rischiosità delle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri titoli di debito emessi dall'Emittente che, nonostante possano presentare le medesime caratteristiche finanziarie e durata delle Obbligazioni Subordinate descritte nel presente Prospetto di Base (ad esempio sul piano della durata e della modalità di calcolo del tasso cedolare), non sono subordinati. Pertanto le obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell'investitore è ostacolato dalla loro complessità. È necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza dell’investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni Subordinate oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi dell’investimento Si precisa che: a) Il presente documento è redatto ai sensi della Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”), del Regolamento n.809/04/CE e del Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche. b) Le presenti Condizioni Definitive devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”). Tutti i documenti componenti il Prospetto di Base, sono a disposizione del pubblico presso tutte le Dipendenze della Cassa e consultabili sul sito internet www.crfossano.it; c) Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 3 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota del 18 giugno 2015 protocollo n. 0049300/15. d) L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. e) alle presenti Condizioni Definitive è allegata la Nota di Sintesi relativa alla singola emissione. Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data [•]. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. 81 Sezione 6.B Condizioni Definitive - Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A Subordinate TIER II a Tasso Fisso [•] Codice ISIN [•] Tasso di Interesse nominale [•] Data di Godimento [•] Data di Scadenza [•] Frequenza del pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate con frequenza [semestrale/annuale] alle seguenti date:[•] Data di pagamento cedole Tasso di Rendimento Tasso annuo Lordo Flusso Cedolare Tasso annuo Netto Cedola Lorda* Cedola Netta* [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] cedola [•] [•] € [•] € [•] [•] Rendimento Effettivo lordo annuo [•]% Rendimento Effettivo netto annuo [•]% Formule di calcolo utilizzate per le cedole: Semestrale = (Cedola Annuale / 2), Annuale = (Cedola Annuale / 1) Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni (*) per ogni €.[•] di valore nominale importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data [•] dal Comitato Esecutivo della Cassa, per un importo di [•]€. Data di Emissione [•] Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•] Obbligazioni, ciascuna del valore nominale [•] Euro Periodo di validità dell’offerta e modalità di sottoscrizione Le obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione Ciascuna sottoscrizione potrà essere accolta per un importo minimo pari a €.[•] (pari a n.[•] obbligazioni), incrementabile di €.[•] (“taglio minimo”) e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione. Data di Regolamento [•] Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro [•] per singola obbligazione. Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a [•]% del valore nominale, cioè €. [•] per ciascuna obbligazione. / [Non Applicabile] 82