Fisiologia Anatomia Dermatologia - Schede 45

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REGIONE
SICILIANA
Progetto cofinanziato dal Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: opportunità giovani - Priorità 3: Formazione giovani
Anno Formativo 2013-2014 - Progetto Formaz. Permanente - Corso Consulente d'Immagine/Tucco Profess. - Sede Alcamo
Scheda 45
APPARATO LOCOMOTORE
L'apparato locomotore è molto voluminoso in quanto costituisce la maggior parte dell'intera massa corporea e volge
funzioni di sostegno e movimento. E' composto da ossa, articolazioni, e muscoli.
Le ossa fungono da impalcatura e rappresentano la parte passiva, le articolazioni sono il punto di incontro fra 2 o più
ossa, i muscoli sono dei veri e propri organi motori e rappresentano la parte attiva.
Per poter eseguire i diversi tipi di trattamenti e cure specifiche per il corpo è molto importante per un operatore di
cura alla persona la conoscenza dell'apparato locomotore in tutti i suoi aspetti: istologico, anatomico, fisiologico,
proprio perché nella pratica professionale si agisce anche su di esso.
Ad esempio, il comune massaggio estetico agisce in particolare sulla struttura muscolare (specie quella superficiale)
che riacquista tono e trofismo in seguito a: rilassamento dei muscoli contratti, maggiore afflusso di sangue,
smaltimento ed eliminazione dell'eventuale eccesso di acido lattico. E' importante tenere sempre presente che,
sempre nella comune pratica del massaggio, bisogna evitare di trattare: articolazioni, tendini (ad esempio tendine
d'Achille), salienze ossee (ad esempio rotula, gomito, malleoli, ecc.); questo per evitare spiacevoli conseguenze come
tendiniti, periostiti, ecc.
Modulo didattico: Fisiologia Anatomia Dermatologia
Dispensa a cura del formatore: Dott. Mario Giurlanda - [email protected] - www.profmarioonline.altervista.org
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Scheda 46
APPARATO SCHELETRICO (1)
CARATTERISTICHE DELLO SCHELETRO
Lo scheletro è un insieme complesso di ossa che hanno la funzione di sostenere le parti molli e di dare inserzione ai
muscoli in modo da consentire, grazie alle articolazioni, il movimento e la deambulazione. Lo scheletro inoltre fornisce
protezione ad importanti organi interni come il cervello, contenuto nella scatola cranica, ed il midollo spinale,
contenuto nel canale vertebrale. Il corpo umano è formato da 206 ossa e si può distinguere in due parti:
• scheletro assile formato da
o ossa della testa
o ossa del tronco
• scheletro appendicolare formato da
o arto superiore
o arto inferiore
o cingolo o cintura scapolare che funge da punto
di unione fra tronco e arto superiore
• cingolo o cintura pelvica che funge da punto di unione
fra tronco e arto inferiore
A seconda della forma si possono distinguere tre tipi di ossa:
• ossa lunghe: sono quelle in cui la lunghezza prevale sulla
larghezza e sullo spessore; sono formate da una parte
centrale detta diafisi e da due estremità dette epifisi;
• ossa corte: sono quelle in cui la larghezza e lo spessore
sono più o meno uguali (come ad esempio le ossa della
mano e del piede).
• ossa piatte: sono quelle dove la larghezza prevale sulla
lunghezza e sullo spessore (come ad esempio le ossa del
cranio e la scapola).
A secondo della disposizione si distinguono:
• ossa pari: quelli presenti in coppia sul lato destro e sul lato sinistro del corpo
• ossa impari: sono presenti singolarmente lungo la linea mediana.
Per la struttura delle ossa si rimanda alla scheda 11 nella quale è stato illustrato il tessuto osseo.
OSSA DELLA TESTA
Il cranio si suddivide in neurocranio, cioè la scatola cranica racchiude il cervello, e in splancnocranio, cioè la parte
della faccia
Le ossa del neuro cranio
Le
ossa
dello
sono 8 (2 pari e 4
splancnocranio o faccia
impari):
sono 14 (6 pari 2
impari):
• 2 temporali
• 2 nasali
• 2 parietali
• 2 lacrimali
• frontale
• 2 zigomatiche
• occipitale
• 2 mascellari sup.
• sfenoide
• 2 palatine
• etmoide
• 2 turbinati
• mandibola
• vomere
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Scheda 47
APPARATO SCHELETRICO (2)
COLONNA VERTEBRALE
La colonna vertebrale umana è costituita da 33/34 vertebre infilate
le une sulle altre e fra loro articolate. Una vertebra generica
presenta: anteriormente un corpo, di forma pressoché cilindrica,
costituito da un anello di tessuto osseo compatto contenente
tessuto osseo spugnoso; posteriormente vi sono invece i cosiddetti
archi vertebrali che circoscrivono il foro vertebrale, la cui
giustapposizione ha per effetto di delimitare il canale vertebrale, al
cui interno alloggia il midollo spinale.
Gli archi vertebrali presentano, oltre i cosiddetti peduncoli (ossia la
parte dell'arco a diretto contatto col corpo vertebrale), due
processi laterali simmetrici, detti processi trasversi, mentre
posteriormente il cosiddetto processo spinoso: il complesso dei
processi spinosi forma ciò che è volgarmente detto spina dorsale.
Non corrispondono a questo schema la 1°, la 2° e la 7° vertebra
cervicale denomina atlante, epistrofeo e prominente.
Distinguiamo 7 vertebre cervicali, 12 vertebre toraciche o dorsali, 5 vertebre lombari, 5 vertebre sacrali, 4 o 5
vertebre coccigee.
CURVATURE DELLA COLONNA VERTEBRALE
La colonna vertebrale nella sua interezza presenta quattro
curvature, osservabili lateralmente: dall'alto si potrà notare una
prima zona, corrispondente al collo, (7 vertebre cervicali)
assumono una curvatura rivolta in avanti, detta lordosi cervicale;
scendendo s'osserverà una curvatura rivolta stavolta verso il dorso,
denominata cifosi dorsale, in corrispondenza delle 12 vertebre
toraciche; ancora più in basso si avrà una lordosi lombare in
corrispondenza delle 5 vertebre lombari e una cifosi sacrale in
corrispondenza delle 5 sacrali e delle 4/5 coccigee.
Tale condizione fisiologica può essere accentuata per cause
patologiche, e in particolare si possono avere curvature laterali
(scoliosi) di cospicua entità.
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Scheda 48
APPARATO SCHELETRICO (3)
GABBIA TORACICA
Il nome di gabbia toracica può essere considerato alla lettera, in quanto protegge letteralmente organi delicati come
cuore, e polmoni. Tuttavia non è una vera e propria struttura rigida ma, grazie alle parti cartilaginee, possiede una
certa elasticità che si nota durante i movimenti respiratori. E' formata da:
• sterno: (osso piatto), posto anteriormente e riccamente vascolarizzato e ricco di midollo osseo rosso, collegato
alle coste da una struttura di cartilagine;
• coste vere: 12 coppie
•
• coste false: 3 coppie che si uniscono insieme collegandosi alla settima costa vera
• coste fluttuanti: articolate con la spina dorsale ma non con lo sterno (da cui il nome)
Nella parte posteriore le coste si articolano con la colonna vertebrale
CINTURA SCAPOLARE
E' la struttura ossea che collega il tronco all'arto superiore. E' formata da:
• clavicola di forma allungata e si trova anteriormente alla base del collo
• scapola osso piatto di forma triangolare e si trova posteriormente
ARTO SUPERIORE
Si divide in
• braccio formato dall'omero
• avambraccio formato dal radio (in corrispondenza del dito pollice della
mano) e dall'ulna (in corrispondenza del dito mignolo della mano)
• mano formata da carpo (8 ossa che formano il polso), metacarpo (5 ossa
che formano il palmo della mano) e 14 falangi ( 3 per ogni dito escluso il
pollice che ne ha 2) denominate rispettivamente falange, falangina,
falangetta.
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Scheda 49
APPARATO SCHELETRICO (4)
CINTURA PELVICA
Svolge la funzione di collegare al tronco gli arti inferiori e di sostegno e
protezione per i visceri addominali. E' costituito dalle due ossa delle anche,
che si articolano (cioè sono a contatto) anteriormente tra di loro e
posteriormente con l’osso sacro. Ciascuna anca è composta dalla fusione di
3 ossa Ileo (parte superiore posteriore e più larga), ischio (parte inferiore
posteriore) e pube (parte anteriore). Lateralmente l'anca si articola con
l'osso della gamba.
ARTO INFERIORE
L'arto inferiore si suddivide in 3 parti: coscia, gamba e piede.
Nella coscia c'è il femore l'osso più lungo del corpo umano, nella gamba
troviamo la
tibia (medialmente) e il pèrone (posto lateralmente
posteriormente). Nell'articolazione gamba-coscia troviamo la rotula, che
oltre a svolgere un ruolo importante per l'articolazione, la protegge nel caso
di cadute.
Nel piede troviamo il tarso (caviglia) formato da 7 ossa tra cui il calcagno e
l'astragalo a cui segue il metatarso (formato da 5 ossa - uno per ogni dito
del piede) e 14 falangi come nella mano denominate prima falange,
seconda falange e terza falange (l'alluce ha solo 2 falangi).
ARTICOLAZIONI
Quando 2 o più ossa sono a contatto fra di loro si parla di articolazioni
interconnessi fra di loro tramite tessuto connettivo.
A seconda della mobilità, cioè della possibilità di muoversi le articolazioni di
si dividono in:
• mobili (o diartrosi): permettono ampi movimenti come quelli del
gomito, del ginocchio e della spalla
• semimobili (o anfiartrosi): permettono movimenti molto limitati
come quelli delle vertebre
• fisse (o sinartrosi): non permettono alcun movimento percettibile
come suture craniche o l'osso sacro.
MOVIMENTI ARTICOLARI
I movimenti consentiti dalle articolazioni sono tantissimi, tuttavia i più
comuni sono i seguenti:
• abduzione: allontanamento dell'asse mediano dal corpo
• adduzione: avvicinamento all'asse mediano del corpo
• flessione: riduzione dell'angolo formato dalle ossa
• estensione: aumento dell'angolo formato dalle ossa
• pronazione: movimento di rotazione del braccio in modo che il palmo della mano viene rivolto all'indietro
• supinazione: movimento di rotazione del braccio in modo che il palmo della mano viene rivolto in avanti
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Scheda 50
APPARATO MUSCOLARE (1)
La conoscenza dei muscoli e delle loro azioni è importante per la pratica estetica professionale; quando si pratica un
massaggio, infatti, è importantissimo sapere forma, posizione e funzione dei muscoli che si vanno a manipolare.
CARATTERISTICHE E FUNZIONI DEI MUSCOLI
L'apparato muscolare rappresenta un pò meno del 50% del peso
corporeo ed è composto da circa 600 muscoli diversi posizionati fra
pelle e scheletro.
I muscoli sono eccitabili cioè sensibili agli stimoli interni, e agli stimoli
meccanici (punture) elettrici (scosse) e termici esterni. I muscoli sono
anche elastici, cioè in grado di estendersi e contrarsi.
I muscoli svolgono anche vari funzioni:
• movimento: i muscoli scheletrici rappresentando la parte attiva
dell'apparato locomotore
• sostegno ed equilibrio: solo una marte dei muscoli scheletrici
svolge questa funzione, ed essi sono responsabili della stazione
eretta e delle diverse posture che può assumere il corpo
• protezione: i muscoli dell'addome proteggono tutti gli organi
addominali
• plastica: i muscoli cosiddetti pellicciai contribuiscono a modellare e dare forma al corpo
• mimica: questa funzione è svolta dai muscoli facciali responsabili delle espressioni del volto
• termoregolazione: in caso di abbassamento della temperatura corporea, i tremori dei muscoli servono per liberare
energia sottoforma di calore
I muscoli si suddividono in muscoli lisci, capaci di avere contrazioni involontarie lente e prolungate, stimolati dal
sistema nervoso autonomo localizzati nei visceri e nei vasi, e muscoli
striati capaci di avere movimenti volontari, stimolati dal sistema
nervoso centrale e in rapporto con scheletro e pelle.
Ogni muscolo striato o volontario è formato dall'unione di fibre
muscolari, organizzate in fasci che, insieme, formano il muscolo.
All'interno del muscolo sono presenti nervi (per la sensibilità e la
contrazione) e vasi sanguigni (fonte di nutrimento e ossigeno).
Nel muscolo striato si distingue un ventre (o corpo) e tendini
(cordoncini molto resistenti) che collegano il muscolo con l'osso.
In base alla posizione i muscoli si dividono in:
• scheletrici: sono profondi, voluminosi e rivestono lo scheletro.
Consentono i movimenti e rappresentano il 40% circa del peso corporeo.
Se ne classificano circa 400
• pellicciai (o cutanei o mimici): superficiali e direttamente collegati al
derma.
In base alla forma si dividono in:
• lunghi: come quelli degli arti inferiore e superiore
• larghi o piatti: muscoli del tronco
• a ventaglio: muscoli pettorali
• orbicolari: bocca e occhi
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