Programmazione di fisica secondo biennio 2016-17

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“ S. CANNIZZARO”
Via Gen. Arimondi 14 90143
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PIANO ANNUALE
Data di emissione: 01.10.2016
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a.s. 2016/2017
Dipartimento di Matematica e Fisica
Programmazione di Fisica
Secondo Biennio
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Finalità della disciplina
Competenze acquisite attraverso lo studio della Fisica.
1) Osservare e identificare fenomeni;
2) Esaminare la situazione fisica proposta, formulando ipotesi esplicative e utilizzando modelli, analogie
e leggi; saper giustificare logicamente le varie fasi del processo esaminato sia sul piano teorico che
applicativo;
3) identificare le operazioni effettuate e gli strumenti utilizzati nell’analisi di un fenomeno, fare
esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale;
4) formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la
sua risoluzione; descrivere il processo adottato per la soluzione del problema e comunicare i risultati
ottenuti valutandone la coerenza con la situazione problematica proposta.
5) Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società;
6) utilizzare in modo appropriato e corretto il linguaggio specifico;
7) Sviluppare una competenza digitale nell’uso della calcolatrice scientifica, l’elaborazione ed analisi dati
per mezzo del foglio di calcolo, la produzione di elaborati scritti e presentazioni con i software per le
presentazioni e la videoscrittura.
8) sviluppare atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo.
Obiettivi minimi del secondo biennio (con riferimento alle indicazioni nazionali)
Nel secondo biennio il percorso didattico darà maggior rilievo all’impianto teorico (le leggi della
fisica) e alla sintesi formale (strumenti e modelli matematici), con l’obiettivo di formulare e risolvere
problemi più impegnativi, tratti anche dall’esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e
predittiva delle leggi fisiche. Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione dei sistemi
di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. L’approfondimento del
principio di conservazione dell’energia meccanica, applicato anche al moto dei fluidi e lo studio degli
altri principi di conservazione, permetteranno allo studente di rileggere i fenomeni meccanici mediante
grandezze diverse e di estenderne lo studio ai sistemi di corpi. Attraverso lo studio della gravitazione,
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dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, lo studente approfondirà, anche in rapporto con la storia e
la filosofia, il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. Si completerà lo studio dei
fenomeni termici con le leggi dei gas, introducendo la semplificazione concettuale del gas perfetto e
studiando la teoria cinetica dei gas. Lo studio dei principi della termodinamica permetterà allo
studente di generalizzare la legge di conservazione dell’energia e di comprendere i limiti intrinseci alle
trasformazioni tra forme di energia, anche nelle loro implicazioni tecnologiche. Si proseguirà con lo
studio dei fenomeni ondulatori con le onde meccaniche, introducendone le grandezze caratteristiche e
la formalizzazione matematica; si esamineranno i fenomeni relativi alla loro propagazione con particolare
attenzione alla sovrapposizione, interferenza e diffrazione. Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici
permetterà allo studente di familiarizzare con l’idea di interazioni mediate dal campo elettrico (del quale
si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale) e dal campo magnetico.
Segue una scansione in moduli e unità di apprendimento degli argomenti che saranno trattati nel terzo e nel quarto
anno del corso di studi.
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Tabelle di Programmazione curricolare
di Fisica
Terzo Anno
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MODULO – Le leggi del moto e le forze.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.









Comprendere il concetto di sistema di riferimento.
Scegliere il sistema di riferimento adatto alla
descrizione di un moto.
Utilizzare il grafico spazio-tempo di un moto per
determinare velocità medie e istantanee e il grafico
velocità-tempo per determinare accelerazioni
medie e istantanee.
Comprendere il ruolo delle leggi dei moti.
Applicare le equazioni del moto rettilineo uniforme
e del moto rettilineo uniformemente accelerato.
Applicare i principi della dinamica per risolvere
problemi sul moto rettilineo.
Risolvere problemi sul moto lungo un piano
inclinato.
Riconoscere il ruolo delle forze presenti in un
sistema e comprendere le tecniche risolutive legate
all’espressione in componenti del vettore forza.
Applicare il concetto di prodotto vettoriale al
momento di una forza e a quello di una coppia.
Risolvere problemi sull’equilibrio dei corpi rigidi.









Ripasso ed approfondimento degli
argomenti trattati nel primo biennio
sulla descrizione analitica e grafica
della cinematica del moto
unidimensionale.
Ripasso dei principi della dinamica.
Ripasso ed approfondimento delle
condizioni di equilibrio del punto
materiale e del corpo rigido.
Eseguire equivalenze tra unità di
misura.
Estrarre informazioni mediante l’uso
appropriato delle leggi posizionetempo e velocità-tempo.
Operare con la forza-peso e con la
forza elastica
Comprendere il diverso ruolo delle
forze di attrito statico e dinamico.
Eseguire le operazioni fondamentali
tra vettori.
Operare con le funzioni
goniometriche.
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TE
MP
I
Il Principio di
inerzia.
La seconda
legge della
dinamica.
Equilibrio di un
corpo rigido
Moto su un
piano inclinato:
la misura
dell’accelerazio
ne di gravità.
Settembre/Ottobre
RICHIAMI SUI MOTI E LE FORZE

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
PIANO ANNUALE
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI


Applicare le leggi sulla composizione di
spostamenti e velocità (trasformazioni di galileo).
Calcolare, in semplici casi, il valore delle forze
apparenti e spiegare la dinamica di semplici moti
rispetto a sistemi di riferimento non inerziali.





Descrizione dei moti rispetto a sistemi
di riferimento inerziali differenti.
Composizione di spostamenti, velocità
e accelerazioni.
Principio di relatività classico.
Trasformazioni galileiane.
Forze apparenti nei sistemi di
riferimento non inerziali.
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TE
MP
I
novembre
2
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.
SISTEMI DI RIFERIMENTO
INERZIALI E NON INERZIALI
n.°
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n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI





Individuare le caratteristiche del moto parabolico
ed esaminare la possibilità di scomporre un
determinato moto in altri più semplici.
Applicare le equazioni del moto dei proiettili.
Mettere in evidenza la relazione tra moto armonico
e moto circolare uniforme.
Applicare le leggi del moto circolare uniforme e
del moto armonico.
Analizzare il concetto di forza centrifuga
apparente, distinguere tra forza centripeta e
centrifuga.
Descrivere le proprietà delle oscillazioni del
sistema massa-molla e del pendolo.







Ripasso ed approfondimento della
cinematica e della dinamica dei moti
curvilinei.
Descrivere le caratteristiche di un
moto parabolico utilizzando le leggi
dei moti rettilinei (uniforme e
uniformemente accelerato).
Discutere e calcolare la gittata di un
proiettile che si muove di moto
parabolico.
Ripasso ed approfondimento della
cinematica e della dinamica dei moti
circolari e del moto armonico.
Forza centripeta come causa del moto
circolare uniforme. Il moto dei
satelliti.
Forza elastica come causa del moto
armonico. Il sistema massa-molla.
Le proprietà del pendolo.
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TE
MP
I
Il pendolo
semplice.
Il sistema
massa-molla
Novembre
MOTI CURVILINEI E OSCILLATORI
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.

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MODULO – PRINCIPI DI CONSERVAZIONE.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.



Utilizzare i concetti e le definizioni di
lavoro, energia cinetica, energia
potenziale e potenza nella risoluzione di
quesiti e problemi.
Risolvere problemi di meccanica
utilizzando il teorema dell’energia
cinetica.
Risolvere problemi di meccanica
applicando la legge di conservazione
dell’energia.
Calcolare la velocità di fuga di un corpo
in un campo gravitazionale.







Ripasso ed approfondimento dei concetti di

lavoro di una forza (anche variabile), di energia
cinetica, energia potenziale e potenza.
Conoscere il teorema dell’energia cinetica.

Conoscere il significato di forza conservativa ed
energia potenziale.
L’energia potenziale gravitazionale.

L’energia potenziale elastica.
Conoscere la legge di conservazione dell’energia
meccanica e dell’energia totale.
Conoscere il significato di velocità di fuga.
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Il teorema
dell’energia
cinetica.
La
conservazione
dell’energia
meccanica.
Analisi
energetica
nelle
oscillazioni
armoniche.
TE
MP
I
Dicembre
LAVORO ED ENERGIA
MECCANICA.

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
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







Analizzare il moto di un liquido in una
conduttura.
Esprimere il teorema di Bernoulli,
sottolineandone l’aspetto di legge di
conservazione.
Applicare l’equazione di continuità e
l’equazione di Bernoulli nella
risoluzione dei problemi.
Valutare alcune delle applicazione
tecnologiche relative ai fluidi applicate
nella quotidianità.




Fluidi ideali e reali.
L’equazione di continuità.
L’equazione di Bernoulli.
La viscosità.
Determinare la quantità di moto di un
punto materiale e di un sistema di
particelle.
Risolvere problemi dinamici utilizzando
i concetti di impulso e quantità di moto.
Applicare la legge di conservazione
della quantità di moto per risolvere
problemi sulle interazioni tra corpi.
Applicare la legge di conservazione del
momento angolare di un corpo in
problemi relativi al moto rotatorio.
Risolvere problemi sul moto rotatorio di
corpi rigidi utilizzando il momento di
inerzia.

Seconda legge di newton per un sistema di punti 
materiali. Definizione di centro di massa e moto
di un sistema di particelle.
Definizione di quantità di moto ed impulso.
Il Principio di conservazione della quantità di
moto.

Urti, elastici ed anelastici, in una e due
dimensioni.
Variabili lineari e angolari
Energia cinetica rotazionale.
Momento di inerzia e momento di una forza.
Seconda legge di newton per il moto rotatorio.
Rotolamento.
Momento angolare e Conservazione del
momento angolare.









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
TE
MP
I
Caduta libera
in un fluido
viscoso
La
conservazione
e la variazione
della quantità
di moto in un
urto.
La
conservazione
del momento
angolare
Gennaio/Febbraio
QUANTITA’ DI MOTO E
MOMENTO ANGOLARE.

3
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
Dicembre-Gennaio
2
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.
LAVORO ED ENERGIA NEI
MOTI DEI FLUIDI.
n.°
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MODULO – LA GRAVITAZIONE UNIVERSALE.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.


Utilizzare le leggi di Keplero per calcolare i

periodi di rivoluzione e i raggi delle orbite dei
pianeti del sistema solare.
Calcolare il valore dell’accelerazione di gravità a
diverse quote.

Applicare le leggi di gravitazione al moto dei

satelliti.



Conoscere le caratteristiche e
l’evoluzione dei modelli
geocentrici ed eliocentrici e il
modello copernicano.
Conoscere le leggi di Keplero.
La legge di gravitazione
universale; l’accelerazione di
gravità; la costante di gravitazione
universale G.
Applicazione al moto dei satelliti.
Comprendere la differenza tra
massa inerziale e massa
gravitazionale.
Il campo gravitazionale
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TEM
PI
Febbraio
GRAVITAZIONE.

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
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MODULO – TERMODINAMICA.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.



Calcolare le grandezze caratteristiche di un gas
perfetto nelle trasformazioni termodinamiche.
Riconoscere e saper risolvere vari tipi di
trasformazione termodinamica; saper
rappresentare una trasformazione termodinamica
nel diagramma P-V.
Applicare la legge di Boyle, le due leggi di GayLussac e l’equazione di stato dei gas perfetti.
Collegare grandezze macroscopiche e
microscopiche di un gas.








Conoscere le grandezze di stato

per un gas.

Conoscere il significato di
trasformazione termodinamica e
sua rappresentazione.
Definizione di gas perfetto.
Conoscere le leggi dei gas di
Boyle e Gay- Lussac e l’equazione
di stato dei gas perfetti.
Conoscere le ipotesi della teoria
cinetica e la relazione tra energia
cinetica molecolare e temperatura
assoluta.
Distribuzione di Maxwell delle
velocità molecolari.
Il significato di equipartizione
dell’energia e gradi di libertà.
Equazione di Van der Waals.
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TEM
PI
La legge di Boyle
La seconda legge di
Gay-Lussac
Marzo
LA TEORIA CINETICA DEI GAS

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI



Comprendere il significato del primo principio
della termodinamica.
Acquisire il concetto di trasformazione
reversibile e irreversibile.
Saper calcolare il lavoro compiuto in una
trasformazione termodinamica.
Saper applicare il primo principio all’analisi delle
principali trasformazioni termodinamiche.







Equivalenza calore-lavoro
Trasformazioni reversibili e
irreversibili.
Lavoro termodinamico
Il primo principio della
termodinamica.
L’energia interna di un gas
perfetto
Relazione tra i calori specifici dei
gas perfetti.
Applicazione del primo principio
alle trasformazioni
termodinamiche.
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
TEM
PI
L’equivalente
meccanico del
calore
APRILE
IL PRIMO PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.

2
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PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI


Comprendere il concetto di macchina termica e
del suo rendimento relativo alla trasformazione di
calore in lavoro.
Comprendere i differenti enunciati del secondo
principio della termodinamica e la loro
equivalenza.
Comprendere il concetto di entropia e il suo
legame con l’evoluzione spontanea di un sistema
fisico.









Il verso privilegiato delle

trasformazioni di energia.
L’enunciato di Kelvin del secondo
principio della termodinamica.
L’enunciato di Clausius e
l’irreversibilità
Teorema e ciclo di Carnot.
Determinare il rendimento di una
macchina termica e confrontarlo
con quello di una macchina di
Carnot.
Il principio di Nerst: terzo
principio della termodinamica.
La grandezza entropia.
Determinare la variazione di
entropia in determinate
trasformazioni.
Formulazione del secondo
principio della termodinamica in
termini di entropia.
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TEM
PI
Macchina di
Stirling
MAGGIO/GIUGNO
IL SECONDO PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.

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Tabelle di Programmazione curricolare
di Fisica
Quarto Anno
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MODULO – Onde.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.








Comprendere le analogie tra una comune onda
meccanica e l’onda sonora, considerando anche gli
effetti fisiologici che questa produce nell’uomo.
Utilizzare la scala decibel.
Applicare le leggi dell’effetto doppler.
Riconoscere e comprendere alcune applicazioni in
campo tecnologico.
















Oscillazioni armoniche, smorzate e
forzate.
Onde meccaniche e loro proprietà.
Grandezze caratteristiche delle onde.
Equazione di un’onda
Riflessione e rifrazione delle onde
Diffrazione delle onde
Principio di sovrapposizione e
interferenza
Onde stazionarie

Produzione, propagazione, e ricezione
dei suoni.
Caratteristiche del suono.
Infrasuoni e ultrasuoni. Limiti di
udibilità e livello sonoro.
Rimbombo ed eco
Interferenza e diffrazione del suono.
Battimenti
Effetto doppler.
Onde stazionarie e risonanza.
Applicazioni in campo tecnico.

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
Ondoscopio.
I battimenti.

Onde
sonore.
Studio dei
battimenti.
Novembre.
2
IL SUONO.

Comprendere il concetto di fenomeno ondulatorio e
i suoi parametri caratteristici.
Riconoscere i fenomeni tipici delle onde e saperli
descrivere quantitativamente.
Sapere applicare il principio di sovrapposizione in
alcuni casi tipici (interferenza delle onde,
formazione di onde stazionarie)
Utilizzare la funzione d’onda per risolvere problemi
sulle onde armoniche.
Spiegare la diffrazione, la riflessione e la rifrazione
utilizzando il principio di Huygens.
TE
MP
I
Settembre/Ottobre
LE PROPRIETA’ DEI
MOTI ONDULATORI.

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
15
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI






Analizzare i comportamenti della luce nelle diverse
situazioni.
Effettuare esperimenti con due fenditure illuminate
da una sorgente luminosa per analizzare il
fenomeno dell’interferenza.
Analizzare l’esperimento di Young.
Capire cosa succede quando la luce incontra un
ostacolo.
Analizzare la relazione tra lunghezza d’onda e
colore.
Analizzare gli spettri di emissione delle sorgenti
luminose.
Acquisire il modello di onda luminosa e, con esso,
interpretare i fenomeni di interferenza da due
fenditure, di diffrazione da una fenditura, di
interferenza su lamine sottili, di dispersione della
luce.





Dall’ottica geometrica all’ottica fisica. 
L’esperimento delle due fenditure di
Young.
Interferenza su lamine sottili.
Diffrazione. Reticoli di diffrazione.

La polarizzazione della luce.
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Diffrazione
e
interferenza
di onde
luminose.
La
polarizzazio
ne.
TE
MP
I
Dicembre.
PROPRIETA’ ONDULATORIE
DELLA LUCE.
Data di emissione: 01.10.2016
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.

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MODULO – ELETTROSTATICA.
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI




Acquisire il concetto di carica elettrica e
comprendere il significato della legge di Coulomb
in modo da saperla applicare in alcuni casi semplici.
Comprendere il principio di sovrapposizione in
elettrostatica e saperlo applicare negli esercizi.
Comprendere la definizione di campo elettrico e
saperla applicare per determinare il campo elettrico
generato da semplici configurazioni di cariche
puntiformi.
Saper determinare il campo elettrico generato da
distribuzioni di carica aventi particolari simmetrie.







L’elettrizzazione per strofinio e la

definizione operativa della carica
elettrica.

Corpi conduttori e corpi isolanti.
L’esperimento di Coulomb e la legge
di Coulomb. La forza di Coulomb
nella materia.
L’induzione elettrica e la
polarizzazione.
Il campo elettrico.
Il teorema di Gauss.
Applicazione del teorema di Gauss per
determinare il campo elettrico
generato da distribuzioni di carica con
particolari simmetrie.
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I
Fenomeni di
elettrostatica
Generatori
elettrostatici
Gennaio.
1
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.
LA CARICA E IL CAMPO ELETTRICO.
n.°
17
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI




Saper correlare il valore del campo elettrico al
valore della differenza di potenziale elettrica tra due
punti del campo stesso.
Riconoscere l’analogia tra campo elettrico e campo
gravitazionale.
Comprendere le caratteristiche essenziali dei
conduttori elettrici in equilibrio mediante l’analisi
del campo e del potenziale da essi prodotti.
Saper determinare la capacità di condensatori in
serie e in parallelo.
Saper stabilire il valore dell’energia associata a un
conduttore carico.









Energia potenziale elettrica di un
sistema di cariche.
Il potenziale elettrico.
Relazione fra campo elettrico e
potenziale elettrico.
La circuitazione del campo elettrico.
La distribuzione di carica nei
conduttori in equilibrio elettrostatico.
Campo e potenziale in un conduttore
all’equilibrio.
La capacità di un conduttore.
Il condensatore. Capacità di un
condensatore. Condensatori in serie e
in parallelo.
L’energia immagazzinata in un
condensatore.
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I
Condensatori in
serie e in
parallelo.
Febbraio.
IL POTENZIALE ELETTRICO E
LA CAPACITA’.
Data di emissione: 01.10.2016
Pagina 18 di 22
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.
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2
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“ S. CANNIZZARO”
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PALERMO
18
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI






Comprendere la natura fisica microscopica di una
corrente elettrica.
Saper definire l’unità della intensità di corrente
elettrica secondo il Sistema Internazionale.
Saper risolvere semplici circuiti elettrici con
resistenze in serie e in parallelo. Saper applicare la
prima legge di Ohm e le leggi di Kirchhoff.
Saper determinare la resistenza di un conduttore
metallico filiforme data la resistività, la lunghezza e
l’area della sezione.
Comprendere l’effetto Joule e le applicazioni
tecnologiche connesse.
Saper descrivere matematicamente e rappresentare
graficamente il processo di carica e scarica di un
condensatore.
Risolvere problemi sull’elettrolisi applicando le
leggi di Faraday.














L’intensità della corrente elettrica.
I generatori di tensione e i circuiti
elettrici. Le pile.
La prima legge di Ohm
I resistori in serie e in parallelo
Le leggi di Kirchhoff
La trasformazione dell’energia
elettrica
La forza elettromotrice
I conduttori metallici
La seconda legge di Ohm
La dipendenza della resistività dalla
temperatura
Carica e scarica di un condensatore.
Principio di funzionamento di pile e
accumulatori.
Descrizione del processo di elettrolisi
e leggi di Faraday.
Modalità di conduzione elettrica nei
gas e attraverso tubi a vuoto.
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


Misure
elettriche ed
utilizzo del
multimetro
digitale.
1° legge di
Ohm.
Carica e
scarica di un
condensatore
TE
MP
I
Marzo/Aprile
LA CORRENTE ELETTRICA.
Data di emissione: 01.10.2016
Pagina 19 di 22
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TITOLO
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3
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PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI



Esaminare la causa che determina gli effetti
magnetici e la reale natura fisica di un polo
magnetico attraverso l’analisi del dibattito tra
Oersted e Ampere che si svolse subito dopo la
scoperta di Oesterd.
Riconoscere le caratteristiche di alcuni tipi
fondamentali di campo magnetico.
Saper descrivere il moto di una carica elettrica in un
campo magnetico.
Riconoscere alcune fondamentali applicazioni
tecnologiche dei fenomeni magnetici.












Il concetto di campo magnetico e le

linee del campo magnetico.
Forza tra magneti e correnti
Forze tra correnti
L’intensità del campo magnetico
Interazione tra un campo magnetico e
un filo percorso da corrente.
Il campo magnetico di una spira e di
un solenoide
Il motore elettrico
L’amperometro e il voltmetro
La forza di Lorentz
Il moto di una carica in un campo
magnetico uniforme
Flusso e circuitazione del campo
magnetico
Le proprietà magnetiche dei materiali.
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Campo
magnetico in
un solenoide.
Maggio/Giugno.
IL MAGNETISMO.
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LABORATORIO
TITOLO
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PIANO ANNUALE
LICEO SCIENTIFICO STATALE
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Data di emissione: 01.10.2016
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Metodi/Attività
 Lezioni dialogiche, anche con l’uso di presentazioni e schede di lavoro.
 Attività laboratoriale in classe e in laboratorio di fisica e di informatica.
 Utilizzo del foglio elettronico per l’elaborazione ed analisi dei dati di un esperimento.
 Problem – solving.
 Lezioni integrative con audiovisivi e simulazioni interattive al computer.
 Risoluzione di problemi e quesiti.
 Esercitazioni individuali e di gruppo.
 Lavori di ricerca e/o approfondimento, individuali e di gruppo anche utilizzando gli strumenti
offerti dalla rete.
 Costruzione di mappe concettuali.
 Stesura di relazioni e presentazioni sul lavoro svolto utilizzando software per la videoscrittura e le
presentazioni.
Strumenti
 Laboratorio di fisica e di informatica.
 Libri di testo, dispense, materiali online.
 Utilizzo della smart-board.
 Strumenti informatici di simulazione ed analisi (applicativi Java, Excel, Interactive Physics, etc.)
 Audiovisi.
 Learning objects.
Verifiche
Prove non strutturate (prove a stimolo aperto e risposta aperta):
 Interrogazione orale;
Prove semistrutturate (prove a stimolo chiuso e risposta aperta):
 Domande strutturate;
 Trattazione sintetica di argomenti;
 Quesiti a risposta singola;
 Risoluzione di esercizi;
 Relazioni.
 Problemi.
Prove strutturate (prove a stimolo chiuso e risposta chiusa):
 Test vero/falso;
 Test a risposta multipla;
 Test a completamento o integrazione;
 Test confronto-abbinamento;
Prove laboratoriali:
 Compilazione schede di laboratorio;
 Relazioni su esperimenti di laboratorio;
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Realizzazione di presentazioni in PowerPoint;
Realizzazione di tesine, ricerche, mappe concettuali.
Rubrica per la valutazione delle competenze in fisica da utilizzare in itinere nella valutazione
considerando di volta in volta le competenze attivate.
Indicatori per la valutazione dei Problemi, dei “Compiti di Realtà”, delle “Prove Esperte”, delle
Relazioni di Esperienze di Laboratorio, delle Verifiche Orali:
1) Competenza digitale. Usare la calcolatrice scientifica; produrre elaborati con il foglio di
calcolo, i software per le presentazioni e la videoscrittura. Saper ricercare informazioni su
Internet utilizzando i motori di ricerca.
2) Esaminare la situazione fisica proposta formulando le ipotesi esplicative attraverso modelli
o analogie o leggi.
3) Formalizzare situazioni problematiche e applicare gli strumenti matematici e disciplinari
rilevanti per la loro risoluzione.
4) Interpretare e/o elaborare i dati proposti, anche di natura sperimentale, verificandone la
pertinenza al modello scelto.
5) Descrivere il processo risolutivo adottato e comunicare i risultati ottenuti valutandone la
coerenza con la situazione problematica proposta.
6) Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società.
Indicatori per la valutazione dei Quesiti ed Esercizi:
1) Comprensione e conoscenza. Conoscere i contenuti. Comprendere la richiesta.
2) Abilità logiche e risolutive. Scegliere strategie risolutive adeguate. Usare un linguaggio
appropriato.
3) Correttezza dello svolgimento. Eseguire calcoli corretti. Applicare tecniche e procedure,
anche grafiche, corrette.
4) Argomentazione. Giustificare e commentare le scelte effettuate.
5) Valutazione. Formulare autonomamente giudizi critici e di metodo.
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