STANISLAO CANNIZZARO Chimico, politico e filosofo Siciliano BIOGRAFIA Stanislao Cannizzaro è nato a Palermo il 13 luglio 1826, fu un chimico, un politico e filosofo siciliano. Nel 1841 si iscrive all’Università di Palermo, dove intraprende lo studio della chimica. Successivamente diventa assistente di Raffaele Piria, che gli offrì un posto di preparatore straordinario nel suo laboratorio dell’Università di Pisa. A livello politico partecipa ai moti siciliani del 1848 ed in seguito viene condannato a morte, ma si rifugia a Marsiglia. Raggiunge Parigi, dove nel 1851, presso il laboratorio di Michel-Eugène Chevreul, riesce ad ottenere la cianammide. Dopo il soggiorno parigino, si trasferisce ad Alessandria, dove fu nominato professore di fisica e chimica del locale Collegio nazionale. Qui porta a compimento la sua celebre ricerca sulla “dismutazione” dell’aldeide benzoica, in seguito detta appunto “reazione di Cannizzaro”. Nel 1855 diventa professore di chimica all’Università di Genova ed in seguito, nel 1858, pubblica la sua opera “Sunto di un corso di filosofia chimica”, che costituì un contributo fondamentale per la chimica, in cui formula una precisa teoria atomica basandosi sul principio di Avogadro. Nel 1860, al Congresso di Karlsruhe, espose le sue idee sull’atomo e sulla costituzione dei corpi. Questo fu un momento decisivo per la sua fama di chimico teorico a livello internazionale. Dopo aver insegnato a Pisa e Napoli, ottiene la cattedra di chimica organica ed inorganica dell’Università di Palermo. Qui per dieci anni, oltre a ricoprire l’incarico di Rettore, studia i composti aromatici e le ammine. Nel 1871 insegna a Roma per circa 40 anni e diventa Senatore per i suoi meriti scientifici. Muore a Roma il 10 maggio 1910. Congresso di Karlsruhe Nel 1860 espose le sue idee sull’atomo e sulla costituzione dei corpi dove era presente anche Mendeleev. Qui oltre ad esporre le sue idee, rese disponibili ai congressisti l’estratto del Sunto di un corso di filosofia chimica, l’unica pubblicazione che in quel momento aveva una connessione diretta con i dibattiti che si erano aperti durante il convegno. Questa strategia risultò molto efficace poiché l’opuscolo suscitò un enorme interesse. Kekulè e Meyer affermarono di essere stati fortemente impressionati dalla ricchezza teorica dell’opera di Cannizzaro, trovando nell’opuscolo la dimostrazione delle tesi esposte al congresso. In ambito politico: Nel 1860 Cannizzaro ritorna a Palermo, dopo lo sbarco di Giuseppe Garibaldi e dei suoi “Mille” in Sicilia, per contribuire alla riuscita dell’impresa. Qui viene chiamato a far parte del Consiglio di Stato straordinario. Nel 1871 diventa senatore per i suoi meriti scientifici. In seguito assume la carica di vicepresidente del senato e senatore come membro del Consiglio per la pubblica istruzione e rende importanti servigi alla causa dell’educazione scientifica in Italia. In ambito chimico: Contribuì alla costruzione di un laboratorio universitario di Chimica, moderno e adeguatamente attrezzato, da dedicare alla didattica e alla ricerca. Costruì una scuola di chimica a livello internazionale, chiamando a lavorare a Palermo giovani stranieri di grandi potenzialità, che condussero ricerche di assoluto valore ed insegnarono la teoria atomica – molecolare. Nel 1871 fondò la gazzetta chimica italiana, un giornale che si stampò a Palermo fino al 1904, nel quale pubblicare i risultati delle ricerche dei chimici italiani per favorirne la diffusione. In ambito filosofico (il Sunto): A Genova nel 1858 scrisse “Sunto di un corso di filosofia chimica”, il quale aveva un importante significato filosofico, infatti stava a sottolineare che in questo caso ci si trova di fronte ad una situazione di continua riscoperta della teoria molecolare di Avogadro, fenomeno analogo a quello della conservazione dell’energia per la sua importanza , sulla quale si è soffermata più volte l’attenzione degli storici e dei filosofi della scienza. Cannizzaro afferma: «Io credo che i progressi della scienza, fatti in questi ultimi anni, abbiano confermato l’ipotesi di Avogadro, di Ampère e di Dumas, sulla simile costituzione dei corpi allo stato aeriforme, cioè che volumi eguali di essi, siano semplici, siano composti, contengono l’egual numero di molecole; non però l’egual numero di atomi, potendo le molecole dei vari corpi o quelle dello stesso corpo nei vari suoi stati, contenere un vario numero di atomi, sia della medesima natura, sia di natura diversa». LE SCOPERTE SCIENTIFICHE DI CANNIZZARO La cianammide è un composto chimico di formula CH2 N2. È un solido incolore, solubile in acqua, che lasciato a sé si trasforma abbastanza rapidamente. Il trimero della cianammide è la melammina. La formazione di melammina è un esempio delle molte reazioni che si usano per ottenere composti organici detti eterocicli; per questa via si ottengono numerosi farmaci come il minoxidil (usato per combattere la caduta dei capelli) e prodotti chimici per l’ agricoltura come l'erbicida amitrol. La cianammide si degrada idrolizzandosi ad urea, che è un ottimo fertilizzante. Alcuni microorganismi, come il batterio Myrothecium verrucaria, accelerano il processo tramite l'enzima cianammide idratasi. La reazione di Cannizzaro è una reazione di dismutazione, che si applica alle aldeidi prive di atomi di idrogeno in posizione α rispetto al gruppo aldeidico (ad esempio, la benzaldeide, si decompone in acido benzoico e alcool benzilico).Una sua variante, detta reazione di Cannizzaro incrociata, sfrutta la maggiore ossidabilità della formaldeide, che si ossida ad acido formico riducendo l'altra aldeide all'alcol corrispondente. ELABORATO PRODOTTO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE II D LICEO CLASSICO “GIOVANNI XXIII” DI MARSALA