LICEO SCIENTIFICO STATALE
“ S. CANNIZZARO”
Via Gen. Arimondi 14 90143
PALERMO
PIANO ANNUALE
Data di emissione: 01.10.2016
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a.s. 2016/2017
Dipartimento di Matematica e Fisica
Programmazione di Fisica
Primo Biennio
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Codice Fiscale 8001448082
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Finalità della disciplina
Competenze acquisite attraverso lo studio della Fisica.
1) Osservare e identificare fenomeni;
2) Esaminare la situazione fisica proposta, formulando ipotesi esplicative e utilizzando modelli, analogie
e leggi; saper giustificare logicamente le varie fasi del processo esaminato sia sul piano teorico che
applicativo;
3) identificare le operazioni effettuate e gli strumenti utilizzati nell’analisi di un fenomeno, fare
esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale;
4) formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la
sua risoluzione; descrivere il processo adottato per la soluzione del problema e comunicare i risultati
ottenuti valutandone la coerenza con la situazione problematica proposta.
5) Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società;
6) utilizzare in modo appropriato e corretto il linguaggio specifico;
7) Sviluppare una competenza digitale nell’uso della calcolatrice scientifica, l’elaborazione ed analisi dati
per mezzo del foglio di calcolo, la produzione di elaborati scritti e presentazioni con i software per le
presentazioni e la videoscrittura.
8) sviluppare atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo.
Obiettivi minimi del primo biennio (con riferimento alle indicazioni nazionali)
Nel primo biennio si inizia a costruire il Linguaggio della fisica classica, abituando lo studenti a
semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del
proprio operato. Nello specifico l’alunno dovrà comprendere ed utilizzare i seguenti concetti: grandezze
fisiche scalari e vettoriali e unità di misura. Attraverso Esperimenti di Laboratorio l’alunno rifletterà
sulla definizione del campo di indagine e dovrà sviluppare abilità relative alla misura ed il linguaggio
adeguato per la sua descrizione (incertezze, cifre significative, grafici); imparerà ad esplorare e descrivere
fenomeni, dovrà acquisire l’abilità di scrivere relazioni che rielaborino in maniera critica ogni esperienza
effettuata. Con lo studio dell’Ottica geometrica lo studente dovrà comprendere ed interpretare i
fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici.
Lo studio della Meccanica riguarderà problemi sulla statica dei corpi e dei fluidi; i moti dal punto di vista
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cinematico; la dinamica con una prima esposizione delle leggi di Newton, con particolare attenzione alla
seconda legge. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i
concetti di lavoro ed energia, per arrivare ad una prima trattazione della legge di conservazione
dell’energia meccanica totale. Lo studio dei Fenomeni Termici da un punto di vista macroscopico
definirà le grandezze temperatura e quantità di calore scambiato introducendo il concetto di equilibrio
termico e trattando i passaggi di stato.
I temi suggeriti saranno sviluppati secondo modalità coerenti con gli strumenti matematici già in possesso
degli studenti o contestualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica. Lo studente potrà così fare
esperienza, in forma elementare, ma rigorosa del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti
sperimentali, teorici, e linguistici.
Segue una scansione in moduli e unità di apprendimento degli argomenti che saranno trattati nel primo e nel
secondo anno del corso di studi.
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Tabelle di Programmazione curricolare
di Fisica
Primo Anno
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MODULO – Strumenti matematici.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.





Tradurre una relazione fra due grandezze in una
tabella
Saper lavorare con i grafici cartesiani
Data una formula o un grafico, riconoscere il tipo di
legame che c’è fra due variabili
Risalire dal grafico alla relazione tra due variabili
Sapere eseguire le operazioni in notazione
esponenziale.
Comprendere e utilizzare il concetto di ordine di
grandezza
Data una formula saper ricavare una formula
inversa







Il concetto di rapporto, proporzione,
percentuale, variazione percentuale;
Tabelle e grafici cartesiani;
Le funzioni matematiche;
Formule e equazioni;
Leggi di proporzionalità diretta,
inversa e quadratica.
Le potenze di 10.
La calcolatrice scientifica.
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TE
MP
I
Settembre/Ottobre
STRUMENTI MATEMATICI.


1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
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MODULO – GRANDEZZE FISICHE E MISURE.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.











Formulare il concetto di grandezza
fisica.
Comprendere il concetto di ordine di
grandezza.
Analizzare e definire le unità del
Sistema Internazionale.
Discutere il processo di misurazione
delle grandezze fisiche.
Definire il concetto di incertezza di una
misura.
Definire il valore medio di una serie di
misure.
Definire il concetto di errore statistico.
Capire cosa significa arrotondare un
numero.
Capire cosa sono le cifre significative.
Definire la grandezza densità.
Analizzare e operare con le dimensioni
delle grandezze fisiche.












Definire l’unità campione dell’intervallo di

tempo, della lunghezza e delle grandezze
derivate area e volume.

Distinguere misure 4dirette e indirette.
Effettuare calcoli con numeri espressi in
notazione scientifica.
Approssimare i numeri in notazione scientifica. 
Utilizzare multipli e sottomultipli. Effettuare le
conversioni da unità di misura.
Distinguere gli strumenti analogici da quelli
digitali;
Riconoscere le caratteristiche degli strumenti di
misura: portata, precisione, sensibilità, prontezza
degli strumenti.
Saper calcolare l’errore assoluto e l’errore
percentuale sulla misura di una grandezza fisica
Discutere i diversi tipi di errori derivanti dalle
operazioni di misura.
Calcolare l’incertezza nelle misure indirette.
Eseguire le approssimazioni per eccesso e per
difetto.
Sapere riconoscere le cifre significative di una
determinata misura.
Calcolare le cifre significative per grandezze
calcolate mediante operazioni matematiche.
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TE
MP
I
La relazione
di laboratorio
Misura diretta
di lunghezze e
indiretta di
volumi
La misura
delle densità
Ottobre/Novembre
GRANDEZZE FISICHE E MISURE.

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
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MODULO – OTTICA GEOMETRICA.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.









Osservare il percorso di un raggio di luce.
Osservare il comportamento di un raggio
luminoso che incide su uno specchio.
Capire cosa succede quando un raggio luminoso
penetra attraverso una lente.
Applicare le leggi della rifrazione e della
riflessione
Costruire graficamente l’immagine di un oggetto
dato da uno specchio o da una lente
Applicare la legge dei punti coniugati a specchi
curvi e lenti
Calcolare l’ingrandimento di uno specchio o di
una lente.
Analizzare il comportamento di un raggio
luminoso che incide sulla superficie di
separazione tra due mezzi.
Analizzare il fenomeno della riflessione totale.
Discutere l’importanza dell’ottica geometrica per
la comprensione della nostra capacità visiva
individuale e per la sua applicazione in
dispositivi quali macchine fotografiche,
microscopi, cannocchiali etc.








La propagazione della luce
Definire e rappresentare il
concetto di raggio luminoso.
La riflessione, la rifrazione, la
diffusione della luce.
Gli specchi curvi.
Formalizzare la legge dei punti
coniugati.
Descrivere il funzionamento delle
fibre ottiche.
Le lenti.
Il proiettore. I difetti della vista. Il
microscopio, il cannocchiale, le
macchine fotografiche.
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




Riflessione della
luce.
Rifrazione della
luce
Immagini prodotte
dagli specchi
Immagini prodotte
dalle lenti
Distanza focale di
una lente
convergente
TEM
PI
Dicembre/Gennaio
OTTICA GEOMETRICA.

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
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MODULO – I VETTORI E LE FORZE.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.









Distinguere tra grandezze scalari e vettoriali e
operare con esse.
Saper scomporre in componenti un vettore lungo
gli assi cartesiani.
Saper eseguire operazioni di algebra vettoriale:
somma, differenza di vettori, prodotto di un
vettore per uno scalare, prodotto scalare e
prodotto vettoriale di vettori.
Associare il concetto di forza a esperienze della
vita quotidiana.
Classificare le forze.
Scomporre una forza e calcolare le sue
componenti
Distinguere il concetto di forza-peso dal concetto
di massa e comprendere la relazione tra i due
concetti.
Studiare le forze di attrito.
Analizzare il comportamento delle molle e
formulare la legge di Hooke.
Risolvere problemi sulle forze













Grandezze scalari e grandezze

vettoriali;
Addizione e sottrazione di vettori; 
Moltiplicazione di un vettore per
un numero;
Scomposizione di un vettore lungo
due direzioni assegnate;
Componenti cartesiane di un
vettore;
Il prodotto scalare;
Il prodotto vettoriale
Operazioni con i vettori usando le
componenti;
Il vettore forza Riconoscere in
situazioni pratiche il carattere
vettoriale delle forze.
Descrivere e discutere la misura
delle forze.
La forza elastica e il
funzionamento del dinamometro.
la forza d’attrito;
La forza peso e la massa.
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TEM
PI
La somma di
vettori.
Costante di
elasticità di una
molla e legge di
Hooke.
Gennaio/Febbraio
I VETTORI E LE FORZE

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
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MODULO – LA STATICA.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.








Capire quali sono le differenze tra i modelli del
punto materiale e del corpo rigido, e in quali
situazioni possono essere utilizzati.
Studiare le condizioni di equilibrio di un punto
materiale.
Analizzare il concetto di vincolo e definire le
forze vincolari.
Determinare la forza risultante di due o più forze
assegnate
Analizzare l’equilibrio di un corpo su un piano
inclinato.
Definire e calcolare il momento di una forza
Studiare le condizioni di equilibrio di un corpo
rigido
Determinare il baricentro di un corpo
Analizzare il principio di funzionamento delle
leve e valutarne il vantaggio.








Il modello di punto materiale.

Condizioni di equilibrio di un
punto materiale;
L’equilibrio su un piano inclinato.
Il modello di corpo rigido.
Momento di una forza e di una
coppia di forze;
Condizioni di equilibrio di un
corpo rigido;
Le macchine semplici; conoscere
alcuni esempi di leve vantaggiose
e svantaggiose.
Il baricentro di un corpo.
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TEMP
I
L’equilibrio su un
piano inclinato
Febbraio-marzo
EQUILIBRIO DEI SOLIDI.

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI





Definire gli stati di aggregazione in cui può
trovarsi la materia.
Calcolare la pressione in un fluido
Applicare la legge di Stevino.
Analizzare la situazione dei vasi comunicanti.
Calcolare la spinta di Archimede e analizzare il
galleggiamento dei corpi.
Valutare l’importanza degli argomenti relativi
alla pressione e alle leggi studiate in alcuni
dispositivi della realtà, come ad esempio una
flebo o i freni idraulici, o nella costruzione di
arginamento ambientale, come una diga.








Solidi, liquidi e gas.
La pressione.
La pressione nei liquidi e la legge
di Stevin
I vasi comunicanti
Il principio di Pascal
Il principio di Archimede
La pressione atmosferica
Proporre e discutere situazioni
della realtà che ricorrono
all’utilizzo dei concetti affrontati.
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
TEMP
I
La densità di un
solido dal principio
di Archimede.
Aprile-maggio
L’EQUILIBRIO NEI FLUIDI.
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.

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Tabelle di Programmazione curricolare
di Fisica
Secondo Anno
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MODULO – Il Moto: la Cinematica.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.







Caratterizzare il moto di un punto materiale.
Comprendere il concetto di sistema di riferimento.
Comprendere la legge oraria del moto.
Distinguere velocità media e velocità istantanea.
Comprendere e interpretare un grafico spaziotempo.
Caratterizzare il moto vario su una retta.
Dedurre la velocità istantanea dal grafico spaziotempo.
Comprendere e interpretare un grafico velocitàtempo.
Comprendere il moto rettilineo uniformemente
accelerato con partenza da fermo e con partenza in
velocità.
Calcolare velocità e accelerazioni medie.
Risolvere problemi sul moto rettilineo uniforme e
sul moto rettilineo uniformemente accelerato.
Costruire diagrammi spazio-tempo e velocità-tempo
relativi al moto di un corpo.













Il modello del punto materiale.
Il concetto di sistema di riferimento.
Il concetto di traiettoria.
Il moto rettilineo.
La grandezza velocità media ed
istantanea.
Il grafico spazio-tempo.
Il moto rettilineo uniforme; la legge
oraria del moto.
Il moto vario su una retta.
L’accelerazione media ed istantanea.
Il grafico velocità-tempo.
Il moto rettilineo uniformemente
accelerato.
Il moto di caduta libera.
Composizione dei moti. Il moto di un
proiettile lanciato in direzione
orizzontale. Moto di un proiettile
lanciato in direzione obliqua.
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Verifica delle
proprietà dei
moti rettilineo
uniforme e
rettilineo
uniformemente
accelerato
(piano
inclinato): moto
di una carrello
sulla rotaia,
strumentazione
tradizionale o
con i sensori
online.
TE
MP
I
Settembre/Novembre
MOTI RETTILINEI.





1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
12
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI


Descrivere i moti nel piano con grandezze vettoriali.
Comprendere la composizione dei moti.

Comprendere il moto circolare uniforme.

Comprendere il moto armonico.

Interpretare il grafico spazio-tempo del moto
armonico.
Risolvere problemi sul moto circolare uniforme e
sul moto armonico.


Definire i vettori spostamento,
velocità, accelerazione.
I moti nel piano.
Il moto dei proiettili.
Conoscere le grandezze relative al
moto circolare uniforme e le loro
relazioni: il periodo, la frequenza, la
velocità tangenziale e la velocità
angolare, l’accelerazione centripeta.
Conoscere il significato del moto
armonico e le grandezze che lo
descrivono.
Descrivere la legge oraria del moto
armonico, e definire la velocità
istantanea e l’accelerazione per questo
moto.
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TE
MP
I
Verifica delle
proprietà del
moto di un
proiettile.
Novembre/dicembre
MOTI NEL PIANO.
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.





2
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13
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MODULO – Il Moto: la Dinamica.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.





Identificare i sistemi di riferimento inerziali.
Comprendere e applicare i principi della
dinamica all’analisi e alla risoluzione o
spiegazione di situazioni reali.
Utilizzare la legge fondamentale della dinamica
per calcolare il valore di forze, masse e
accelerazioni.
Determinare le caratteristiche del moto di un
corpo conoscendo le condizioni iniziali e le forze
ad esso applicate.
Comprendere l’origine e la rilevanza delle forze
apparenti.
Riconoscere il ruolo delle forze presenti in un
sistema, con particolare riferimento al loro
carattere vettoriale.




Conoscere la differenza fra descrivere e
spiegare un fenomeno.
Conoscere l’enunciato e il significato dei
tre principi della dinamica.
Conoscere il significato di forza e di
massa.
Conoscere il significato di sistema di
riferimento inerziale. Il principio di
relatività galileiana.
I sistemi di riferimento non inerziali e le
forze apparenti.
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Codice Fiscale 8001448082



Il Principio
di inerzia.
Accelerazion
e prodotta da
una forza:
verificare la
seconda
legge della
dinamica.
Il principio
di azione e
reazione
TE
MP
I
Gennaio/Febbraio
I PRINCIPI DELLA DINAMICA E
LA RELATIVITA’ GALILEIANA.


1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
14
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI







Studiare l’applicazione dei princìpi della
dinamica a diversi tipi di moto.
Descrivere il moto lungo un piano inclinato.
Applicare il diagramma delle forze.
Individuare le caratteristiche del moto parabolico
ed esaminare la possibilità di scomporre un
determinato moto in altri più semplici.
Formulare la legge del moto armonico,
esprimendo s, v e a in relazione alla pulsazione
.
Individuare il ruolo della forza centripeta nel
moto circolare uniforme.
Analizzare il concetto di forza centrifuga
apparente.
Descrivere le proprietà delle oscillazioni del
sistema massa-molla e del pendolo.








Attrito radente statico e dinamico. Attrito 
viscoso e moto in un fluido.
Applicare la scomposizione delle forze
alla forza peso nel moto lungo un piano
inclinato.
Calcolare l’effetto dell’attrito sul moto
lungo il piano inclinato.
Usare i diagrammi delle forse.
Analizzare e risolvere il moto dei

proiettili con velocità iniziali diverse.
Forza centripeta e moto circolare.
Relazione tra velocità ed altezza di un
satellite in orbita attorno alla terra.

Analizzare il moto armonico di una
massa attaccata a una molla.
Analizzare il moto armonico di un
pendolo.
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Codice Fiscale 8001448082
Misura
dell’accelera
zione di
gravità g
dallo studio
del moto di
un carrello
sul piano
inclinato.
Periodo di
oscillazione
di un sistema
massa molla.
Periodo di
oscillazione
del pendolo
TE
MP
I
Febbraio/Marzo
APPLICAZIONI DEI PRINCIPI
DELLA MECCANICA.
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.

2
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MODULO – Energia e fenomeni termici.
n.°
LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.





Mettere in relazione forza, spostamento e
lavoro compiuto.
Analizzare la relazione tra lavoro prodotto e
intervallo di tempo impiegato.
Identificare le forze conservative e le forze
non conservative.
Formulare il principio di conservazione
dell’energia meccanica, e dell’energia totale.
Riconoscere la capacità di compiere lavoro
posseduta da un corpo in movimento oppure
da un corpo che si trova in una data posizione.
Applicare il teorema dell’energia cinetica, e il
principio di conservazione dell’energia
meccanica alla risoluzione di problemi di
meccanica.










Conoscere i concetti di lavoro, energia
cinetica, energia potenziale e potenza e
le loro relazioni
Lavoro di una forza costante
Lavoro di una forza che dipende dalla
posizione.
Interpretazione grafica del lavoro.
La potenza. Potenza a velocità costante.
L’energia cinetica e il teorema
dell’energia cinetica.
Forze conservative ed energia
potenziale.
Energia potenziale elastica. Energia
potenziale gravitazionale. Sistemi
isolati e conservazione dell’energia
meccanica. Il principio di
conservazione dell’energia.
Riconoscere le potenzialità di utilizzo
dell’energia in diversi contesti della
vita reale.
Riconoscere e analizzare l’importanza
delle trasformazioni dell’energia nello
sviluppo tecnologico.
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TE
MP
I
Verifica del
teorema di
conservazione
dell’energia.
Trasformazioni di
energia e verifica
della
conservazione
dell’energia.
Aprile
IL LAVORO E L’ENERGIA

1
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI
16
PIANO ANNUALE
n.°
CONOSCENZE/CONTENUTI
ABILITÀ E TRAGUARDI FORMATIVI


Definire la temperatura come grandezza fisica.
Definire il calore come grandezza fisica.
Calcolare la quantità di calore scambiate, e la
temperatura di equilibrio tra due corpi a contatto.
Introdurre il calore specifico e la capacità
termica.
Introdurre i cambiamenti di stato di
aggregazione della materia.











Temperatura e sua misura. Scale
termometriche. L’equilibrio termico.
La legge di dilatazione termica. Il caso
anomalo dell’acqua.
Il calore come energia in transito.
Capacità termica e calore specifico.
Conoscere le modalità di propagazione
del calore.
Struttura ed energia interna della materia
I passaggi di stato
Definire il calore latente di fusione.
Definire il calore latente di
vaporizzazione.
Descrivere il calorimetro e analizzare
l’applicazione a casi specifici.
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I
Misura del
calore
specifico di
un corpo
Aprile/Maggio
FENOMENI TERMICI E
PASSAGGI DI STATO.
Data di emissione: 01.10.2016
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LABORATORIO
TITOLO
DELL'UNITÀ
DI APPREND.



2
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“ S. CANNIZZARO”
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PIANO ANNUALE
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Metodi/Attività
 Lezioni dialogiche, anche con l’uso di presentazioni e schede di lavoro.
 Attività laboratoriale in classe e in laboratorio di fisica e di informatica.
 Utilizzo del foglio elettronico per l’elaborazione ed analisi dei dati di un esperimento.
 Problem – solving.
 Lezioni integrative con audiovisivi e simulazioni interattive al computer.
 Risoluzione di problemi e quesiti.
 Esercitazioni individuali e di gruppo.
 Lavori di ricerca e/o approfondimento, individuali e di gruppo anche utilizzando gli strumenti
offerti dalla rete.
 Costruzione di mappe concettuali.
 Stesura di relazioni e presentazioni sul lavoro svolto utilizzando software per la videoscrittura e le
presentazioni.
Strumenti
 Laboratorio di fisica e di informatica.
 Libri di testo, dispense, materiali online.
 Utilizzo della smart-board.
 Strumenti informatici di simulazione ed analisi (applicativi Java, Excel, Interactive Physics, etc.)
 Audiovisi.
 Learning objects.
Verifiche
Prove non strutturate (prove a stimolo aperto e risposta aperta):
 Interrogazione orale;
Prove semistrutturate (prove a stimolo chiuso e risposta aperta):
 Domande strutturate;
 Trattazione sintetica di argomenti;
 Quesiti a risposta singola;
 Risoluzione di esercizi;
 Relazioni.
 Problemi.
Prove strutturate (prove a stimolo chiuso e risposta chiusa):
 Test vero/falso;
 Test a risposta multipla;
 Test a completamento o integrazione;
 Test confronto-abbinamento;
Prove laboratoriali:
 Compilazione schede di laboratorio;
 Relazioni su esperimenti di laboratorio;
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Realizzazione di presentazioni in PowerPoint;
Realizzazione di tesine, ricerche, mappe concettuali.
Rubrica per la valutazione delle competenze in fisica da utilizzare in itinere nella valutazione
considerando di volta in volta le competenze attivate.
Indicatori per la valutazione dei Problemi, dei “Compiti di Realtà”, delle “Prove Esperte”, delle
Relazioni di Esperienze di Laboratorio, delle Verifiche Orali:
1) Competenza digitale. Usare la calcolatrice scientifica; produrre elaborati con il foglio di
calcolo, i software per le presentazioni e la videoscrittura. Saper ricercare informazioni su
Internet utilizzando i motori di ricerca.
2) Esaminare la situazione fisica proposta formulando le ipotesi esplicative attraverso modelli
o analogie o leggi.
3) Formalizzare situazioni problematiche e applicare gli strumenti matematici e disciplinari
rilevanti per la loro risoluzione.
4) Interpretare e/o elaborare i dati proposti, anche di natura sperimentale, verificandone la
pertinenza al modello scelto.
5) Descrivere il processo risolutivo adottato e comunicare i risultati ottenuti valutandone la
coerenza con la situazione problematica proposta.
6) Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società.
Indicatori per la valutazione dei Quesiti ed Esercizi:
1) Comprensione e conoscenza. Conoscere i contenuti. Comprendere la richiesta.
2) Abilità logiche e risolutive. Scegliere strategie risolutive adeguate. Usare un linguaggio
appropriato.
3) Correttezza dello svolgimento. Eseguire calcoli corretti. Applicare tecniche e procedure,
anche grafiche, corrette.
4) Argomentazione. Giustificare e commentare le scelte effettuate.
5) Valutazione. Formulare autonomamente giudizi critici e di metodo.
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