Spread di internet: oggi al 78%, tra quattro anni l’Italia raggiungerà i livelli di UK Tempi più lunghi per l’ecommerce. Le proiezioni dello European Digital Behaviour Study 2016 di Contactlab Russia, Korea, Giappone, USA, Cina ed Europa: l’edizione 2016 si arricchisce di nuovi Paesi extraeuropei e degli indici di misurazione dei vari comportamenti, e si conferma un fondamentale bacino di informazioni per i brand che vogliono elaborare strategie di marketing su scala globale. Milano, 24 ottobre 2016 - Torna disponibile al grande pubblico l’edizione aggiornata di E+DBS16 (disponibile in download gratuito un estratto della ricerca – nota per i giornalisti: si prega di segnalare il link nell’articolo), la storica ricerca firmata Contactlab che dal 2009 indaga i trend di comportamento digitale della popolazione internet Europea ed Extra-europea. Quest’anno l’indagine si arricchisce di indici proprietari che consentono di misurare il livello di esperienza online degli utenti, le possibilità di ingaggiarli tramite azioni di marketing diretto, e la loro propensione nonché il consumo di prodotti di fascia alta. Uno strumento utile, che apre la strada a ulteriori approfondimenti da effettuarsi sulla propria customer base per conoscerla a fondo e preparare un piano di marketing digitale personalizzato ed efficace, che vada realmente a colpire i bisogni di un’utenza sempre più esigente e variegata. In Italia, il tasso di crescita dell’uso dello smartphone è aumentato del 13%, ovvero ad una velocità doppia rispetto alla crescita dell’uso di internet (+6%). Si sono così raggiunti i 30.5 milioni di italiani connessi, pari al 78% dei cittadini fra i 16 e i 65 anni. Peraltro la ricerca mostra come siano proprio gli utenti mobile i responsabili dell’innalzamento del numero di internet user in Italia, e che sempre grazie allo smartphone è aumentato anche il consumo settimanale di internet. Il Digital Interactivity Index elaborato da Contactlab restituisce un valore di 39 per l’Italia, “tiepido” rispetto al 51 di UK e al 46 della Germania, ma comunque utile per un’azienda per stabilire quanto sono interattivi sul web i clienti o gli amanti del brand, e identificare di conseguenza i mezzi più efficaci per relazionarsi con loro. A livello europeo la penetrazione di internet fra i cittadini tra i 16 e i 65 anni ha raggiunto l 94%, traguardo che l’Italia dovrebbe raggiungere tra 4 anni, secondo le proiezioni degli analisti di Contactlab basate sui trend di crescita nazionali degli anni passati. Anche gli online shopper italiani sono cresciuti: oggi quasi la metà (47%) degli internet user 16-65 anni (14.3 milioni di italiani, +9% sul 2015) ha fatto un acquisto in rete negli ultimi 12 mesi. Un dato in crescita, ma che denota un potenziale non ancora completamente raggiunto: gli online shopper in Europa sono quasi 8 cittadini su 10 tra i 16 e i 65 anni. Un obiettivo che l’Italia raggiungerà, tenendo conto dei trend passati, con tempistiche lunghe visto il gap da colmare con il resto d’Europa. La spesa media online nel Belpaese è aumentata del 30% rispetto all’anno scorso, toccando i 1.600 euro all’anno: merito anche dei “novelli” online shopper. In Italia sono gli acquisti per assicurazioni, fashion e vacanze che hanno un indice di spesa più elevato. Un valore misurato per ciascuna categoria dall’Ecommerce Expenditure Index di Contactlab, che consente di rapportare gli indici di spesa italiani con quelli degli altri paesi europei. Ulteriori novità per l’edizione di quest’anno: oltre a confermare il panel italiano, europeo (incluse la Svizzera e la Gran Bretagna) e internazionale (NY e Shanghai) sono state vagliate anche le abitudini degli utenti internet in Korea, a Tokyo e nelle città di Mosca e San Pietroburgo. Il livello di iper-connessione degli utenti ad esempio è altissimo fra gli online shopper di Shanghai (61) e Koreani (53). Sempre la Korea e Tokyo dimostrano un più basso coinvolgimento sui social network, misurato dal Social Opportunity Index che vede Shanghai al primo posto con 36/100, NY al secondo e la Spagna al terzo (29/100). Un utente internet italiano su cinque è fortemente coinvolto nell’interazione con i brand sui social network; questo valore raddoppia se si considerano anche gli utenti aperti ad un’interazione coi brand tramite questo canale. Dati che, se approfonditi ulteriormente grazie alle analisi che possono essere condotte con EDBS, permettono di calcolare le opportunità di ingaggio dei consumatori attraverso i canali digitali gestiti in prima persona dall’azienda, definendo di conseguenza un piano di marketing effettivo e profittevole. La newsletter, invece, rimane per tutto il panel europeo intervistato ancora oggi il canale preferenziale con cui restare in contatto con un brand. Non solo: diventa sempre di più un punto di partenza per fare acquisti, sia online che offline: metà degli iscritti alle newsletter acquistano partendo da un’offerta presente nell’email, mentre due terzi dichiarano di essere stati influenzati durante l’acquisto in negozio da una newsletter che pubblicizzava un determinato prodotto. L’opportunità di coinvolgere gli utenti internet italiani attraverso azioni di digital direct marketing è leggermente più bassa che nel resto d’Europa; tuttavia dall’analisi risulta che un terzo di essi ha un atteggiamento “neutrale”. Tale neutralità degli utenti può essere convertita dai brand in positivo attraverso attente strategie di marketing personalizzato, dando un reale valore a ciascun segmento della propria utenza attraverso l’analisi dei loro comportamenti e dei dati che gli utenti stessi forniscono alle aziende per ricevere un trattamento su misura. Contatti stampa: Viola Venturelli Public & Analysts Relation Manager | Contactlab M. +39 348 7822 561 | T. +39 (0)2 28 318 66 [email protected]