Icona della Visitazione
L’icona della Visitazione realizzata, o meglio scritta, dalla nostra sorella Marilina Soggiu, ci accoglie nella
Sala Capitolare al cui centro è l’Evangeliario aperto al cap.17 del vangelo di Giovanni. Leggendo l’Icona:
Tutto ha inizio da una Visita … Lo Spirito di Dio Visita Maria e le annuncia il Mistero dei Misteri: sarà Madre
del Signore! Una maternità unica e irrepetibile, ella è giovane vergine come esprimono le tre stelle poste
sulla sua figura; vergine prima, durante e dopo il parto. Il Figlio di Dio s’incarna, diventa Uomo dalla radice di
Iesse, l’albero della vita, tronco di Davide, legno della Croce e albero fecondo nel Giardino della
Risurrezione; da questo albero nasce la Chiesa di cui siamo figlie e figli. L’albero è ramificato e
verdeggiante, segno della linfa vitale che lo Spirito Santo porta sempre alla sua Chiesa; esso emerge a
significare che la città degli uomini è continuamente sotto questo Divina protezione
Le due donne sono nell’icona figure di primo piano: Maria e sua cugina Elisabetta. Maria è avvolta da un
manto rosso porpora, colore con cui si avvolgevano le persone di una certa levatura spirituale e sociale; il
porpora si riferirà all'amore della verità. Avvolta da un mantello come la Sposa del cantico: Giardino chiuso
tu sesei! fontana sigillata! Nell' Annunciazione sono rosse le scarpette della Madre di Dio, indicano la
regalità di Maria con gli attributi delle imperatrici bizantine. Il volto di Maria lascia intravvedere “quasi”
l’orecchio: il canale uditivo è il primo spazio in cui la Parola penetra e da lì fino al cuore, fino all’utero che
diventa grembo dell’Altissimo. Sant’Agostino e numerosi Padri affermano che Maria ha concepito prima
nell’orecchio!
Cielo e terra si sono incontrati in una combinazione di colori: il rosso porpora e l’azzurro. gli occhi e la bocca
della Vergine convergono e sono perfettamente in sintonia comunicando ciò che le parole non sanno
esprimere.
Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno. Nella benedizione esplicitata da Elisabetta si
concentrano tutte le benedizioni del popolo d’Israele; quella benedizione che Zaccaria non può impartire
perché muto. L’esultanza di Elisabetta viene raffigurata dal piede sollevato che dona alla figura un certo
movimento. Tra le mani ella ha una sorta di telo rosso scarlatto, anticipazione di quanto suo figlio vivrà col
martirio. Si vede spuntare un pezzo di abito di colore arancione simbolo di armonia interiore.
Infine poggiata su uno sgabello, si direbbe intronizzata è la Parola aperta con le frasi evangeliche: “beata te
che hai creduto” e “l’anima mia magnifica il Signore”; esse vengono consegnata a noi, perché in Maria e con
Maria è visitata ogni donna, benedetta dalla bellezza travolgente che si diffonde sul mondo intero attraverso
vie misteriose e semplici come il profumo!