LA COMUNICAZIONE “Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura” Alunno: Classe: Anno: PREMESSA Nella Bibbia, Genesi XI 1-9, troviamo la descrizione della torre di Babele; un brano che si apre a diverse interpretazioni ma che in via generale simboleggia la nascita delle differenti lingue nel mondo. Gli uomini infatti fino a quel momento avevano condiviso il medesimo linguaggio e insieme desideravano costruire una città la cui forma avrebbe riprodotto una torre per ergersi verso il cielo fino a raggiungere Dio. E' a questo punto però che gli esseri umani vengono separati, una separazione che secondo alcuni è frutto di una raggiunta consapevolezza dell'uomo che lo rende pronto a popolare il mondo, a realizzare altrove ciò che ha imparato; che invece viceversa secondo altri è il castigo divino per l'imperdonabile superbia umana che ha ritenuto con la realizzazione della torre di poter sfidare Dio. Questa separazione fra gli uomini passa prima di ogni cosa da una lingua improvvisamente non più comune che non consente loro più di capirsi, si consideri che il termine Babele in senso figurato rappresenta la confusione, utilizzato non a caso anche nel linguaggio comune con questa accezione. La Torre di Babele, citata più volte nella Bibbia, è riconducibile dal punto di vista archeologico alla grande Ziqqurat (o Ziggurat), edificio adibito a tempio caratteristico del periodo mesopotamico, iniziata nel XII secolo AC a Babilonia (che si trovava nell'attuale Iraq) sotto l'imperatore Nabucodonosor I. L'edificio rimase incompiuto per un lungo periodo, fino al VII secolo AC quando fu terminata sotto Nabucodonosor II. Sotto l'impero persiano, con Serse I, nella prima metà del IV secolo AC, la Ziqqurat fu colpita ed in parte abbattuta insieme al resto della città' anche se Babilonia era considerata città santa -ma nonostante ciò nella seconda metà del IV secolo AC fu visitata da Erodoto, storico greco, che la descrive ancora come molto imponente, con otto torri una sull'altra e con in cima un tempio. LETTERATURA L’ERMETISIMO Questa corrente letteraria, anzi, un atteggiamento assunto da un gruppo di poeti, affermatosi tra gli anni Venti e Trenta, è la più alta espressione poetica del Novecento. Il termine “ermetico” può probabilmente derivare dal dio greco Ermes, messaggero degli dei e dio del mistero. I poeti ermetici intendono la poesia come momento di folgorazione, di grazia, come intuizione improvvisa del mistero della vita. In conseguenza le loro opere sono scarne, molto brevi, diventano poesia pura, essenziale, di intenso valore simbolico. I poeti ermetici in modi concentrati ed essenziali esprimono il senso di vuoto, la solitudine morale dell’uomo contemporaneo. Gli ermetici rifiutano qualsiasi formalismo esteriore e riducono tutto all’essenziale: semplificano la sintassi privandola di nessi logici, aboliscono la punteggiatura, utilizzano il verso libero che evidenzia maggiormente il valore della singola parola. Il poeta ermetico più rappresentativo è Giuseppe Ungaretti. In poesia Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale (in seguito costui assume caratteristiche innovative e originali) Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888e qui trascorse la sua giovinezza. Nel 1912 si trasferì a Parigi, dove completò la propria formazione culturale e venne a contatto con importanti personalità artistiche e letterarie di quel tempo. Tornato in Italia, prese parte, come volontario, alla Prima guerra mondiale. Alla fine della guerra si trasferì a Roma. Nel 1936 ricevette l’incarico di insegnare Letteratura italiana all’Università di San Paolo in Brasile. Rientrato in Italia nel 1942, continuò il suo insegnamento all’Università di Roma. Morì a Milano nel 1970.Giuseppe Ungaretti è considerato uno degli iniziatori della poetica dell’Ermetismo, incentrata sull’essenzialità della parola. Le sue raccolte più importanti sono: Il porto sepolto(1917) L’allegria(1931), Sentimento del tempo (1933), Il dolore(1947). GEOGRAFIA LA GLOBALIZZAZIONE Il mondo è sempre più piccolo e tutte le attività in esso svolte sono sempre in più stretta relazione tra loro, indipendentemente dalla distanza e dalle differenza geografiche. La globalizzazione è quindi un processo attraverso cui mercati, idee e produzioni nei diversi Paesi diventano sempre più interdipendenti, generando così strette interazioni tra nazioni, economie e popoli. E’ quindi un fenomeno che unisce sempre più le comunità umane (Stati, nazioni, popolazioni) grazie al continuo interscambio di beni, servizi, informazioni, denaro e agli spostamenti di persone. Si crea così il “villaggio globale”, all’interno del quale decisioni, eventi e attività, ovunque si manifestino, si ripercuotono con conseguenze significative anche in regioni molto lontane fra loro. Si deve ai viaggi d’esplorazione e conquista del XV secolo la prima forma di globalizzazione. In quell’epoca l’Europa iniziò ad esercitare la propria influenza sul resto del mondo. La Rivoluzione Industriale del XVIII secolo sancì il predominio del Vecchio Continente: l’Europa, padrona del mondo, diffuse ovunque la sua cultura. Nel XX secolo gli Stati Uniti d’America si sono sostituiti all’Europa nel ruolo di principale potenza mondiale. Negli ultimi decenni, la globalizzazione ha tratto nuovo impulso dall’evoluzione tecnologica, che ha consentito l’accesso a nuove forme di comunicazionale cui potenzialità sono state enormemente ampliate dai sistemi di trasmissione via satellite e via cavo a fibre ottiche. Fattori che hanno influito sul processo della globalizzazione sono l’innovazione dei trasporti e telecomunicazioni; la crescita della circolazione delle merci, delle persone, delle attività lavorative e dei flussi di denaro fra i vari Stati. GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA In campo economico la globalizzazione si caratterizza per la forte integrazione degli Stati nel commerci mondiale e la crescente dipendenza dei Paesi gli uni dagli altri. Tra gli effetti diretti della globalizzazione economica si sono avuti: l’affermazione delle imprese multinazionali nello scenario dell’economia mondiale; la delocalizzazione della produzione industriale, spesso concentrata nei Paesi del Sud del mondo; il commercio, in quasi tutti i Paesi del mondo, di prodotti di alcuni marchi. Economicamente, la globalizzazione è contestata dal movimento no global (il cosiddetto “popolo di Seattle”). Il disaccordo riguarda il suo effetto sui Paesi in via di sviluppo: secondo i sostenitori della globalizzazione, questa rappresenterebbe la soluzione alla povertà del terzo mondo. Secondo gli attivisti del movimento no global, invece, essa non farebbe altro che impoverire maggiormente i Paesi poveri. Tuttavia la globalizzazione non ha reso nel complesso i Paesi più poveri, ma nemmeno ha avuto grande influenza nella riduzione della povertà. Non vi è alcun dubbio però che questo processo abbia contribuito al miglioramento delle infrastrutture (comunicazioni, trasporti, rete idrica, elettrica, fognaria) e all’applicazione di tecnologie innovative con benefici a vantaggio di alcuni settori della popolazione. Effetti indiretti e della globalizzazione economica sono le ripercussioni sull’ambiente GLOBALIZZAZIONE CULTURALE In ambito culturale il termine “globalizzazione” indica il fatto che nell’epoca contemporanea ci si trova spesso a rapportarsi con le altre culture, attraverso le migrazioni, i viaggi, il lavoro, attraverso i rapporti fra gli Stati. Con “globalizzazione culturale” ci si riferisce anche ai fenomeni di omologazione dovuti da un lato alla mondializzazione dei media (Tv satellitari, Internet, cinema…) e dall’altro la scomparsa dei modi di vita e di produzione locali, che porta alla perdita di tradizioni, lingue costumi. Il patrimonio culturale consiste nella varietà dei caratteri specifici delle diverse società, che si formano, si conservano e si trasmettono sul territorio. GLOBALIZZAZIONE GEOPOLITICA Consiste nella crescente e immediata interdipendenza dalle decisioni e degli avvenimenti politici dei diversi Paesi, nel crescente controllo di alcuni di essi sugli altri e nella capacitò delle grande potenze (USA soprattutto) di intervenire politicamente e militarmente in qualunque momento e in ogni parte del pianeta. Si assiste a un moltiplicarsi di conflitti “locali” e alla proliferazione degli armamenti (pure nucleari) che rende problematico un controllo del sistema mondiale. GLOBALIZZAZIONE TECNOLOGICA La globalizzazione dell’economia non sarebbe stata possibile senza un’applicazione su scala mondiale delle più moderne tecnologie dei trasporti e delle telecomunicazioni, che consentono di svolgere operazioni finanziarie, commerciali e produttive in sedi molto distanti fra loro. In particolare, la diffusione di Internet ha permesso di oltrepassare le vecchie frontiere nazionali. Riguardo alle conoscenze, la progressiva diffusione dei notiziari locali permette di conoscere quanto succede nel resto del mondo. Di pari passo alla diffusione di notizie vi è anche la progressiva presa di coscienza delle problematiche globali. GLOBALIZZAZIONE: MONDO UNITO E FRAMMENTATO La trasformazione del mondo in un “villaggio globale” ha sicuramente prodotto importanti effetti, alcuni dei quali hanno favorito l’unità e l’omogeneità del mondo, mentre altri hanno scatenato fenomeni di esclusione e frammentazione. Unità: la maggiore disponibilità di beni e prodotti; la maggiore circolazione di idee e informazioni; la maggiore conoscenza e sensibilità rispetto a situazioni e problemi distanti da noi; Frammentazione: il divario fra gli Stati nell’accesso alle tecnologie informatiche; gli squilibri nella distribuzione di ricchezze e risorse; le grandi diversità nella tutela dei lavoratori, con ripercussioni sul costo del lavoro; le disuguaglianze nel campo dell’istruzione, della durata media della vita e del livello di sviluppo umano; STORIA LA PROPAGANDA NEI REGIMI TOTALITARI Alla fine della Grande Guerra era diffusa la percezione che qualcosa fosse definitivamente finito e che qualcos'altro stesse pian piano colmando il vuoto lasciato da valori e ideologie che la guerra aveva cancellato. Nell'immediato dopoguerra, infatti, nei paesi che erano usciti più malconci dal conflitto, come ad esempio Germania, Russia e Italia, regnava una situazione di grande conflittualità sociale. Operai e contadini avanzavano rivendicazioni sindacali, mentre i movimenti più estremisti (nazionalisti e socialisti) aizzavano il malcontento degli ex-combattenti. Si vanno cosi creando i cosiddetti regimi totalitari accomunati, tra le altre cose, come ben descritto nell'opera della studiosa Hannah Arendt "le origini del totalitarismo", dalla presenza di un leader carismatico e dal culto della sua persona, dall'organizzazione del consenso e dalla repressione del dissenso. Questi aspetti sono assolutamente basilari per quanto riguarda la costituzione e il mantenimento di un regime dittatoriale e furono resi possibili dall'enorme sviluppo che investì quelli che noi oggi chiamiamo " mezzi di comunicazione di massa". Nei primi anni del ventesimo secolo, infatti cominciò un processo che portò la comunicazione ad essere uno dei campi di maggior sviluppo e dove le nazioni investirono una buona quantità di denaro. Questo investimento fu d'obbligo per tutti i regimi totalitari: nel corso degli anni trenta, per esempio, intensificò i suoi interventi sul sistema culturale, sottoponendo mezzi di informazione e manifestazioni varie ad un controllo capillare. Rispondevano a tale scopo le "veline" che venivano quotidianamente inviate alla stampa e le misure censorie cui doveva sottostare il cinema. Da tali disposizioni traspare lo zelo, talvolta ridicolo, con cui le autorità fasciste si preoccupassero, fra l'altro, della moralità pubblica, della salvaguardia della lingua nazionale e dei mito del duce. Al cinema, per esempio, si chiedeva di sopprimere o rendere invisibili scene con donne semi nude o ragazzi che chiedono l'elemosina; si chiedeva di cambiare le parole straniere, come ad esempio camion, con parole italiane, come autocarri; si arrivò addirittura a censurare la scena, nel film Tarzan l'indomabile, in cui un leone addentava l'uomo bianco perché non rispettava la tesi che l'uomo bianco fosse più forte e intelligente degli animali africani. (Queste censure e il divieto di pubblicazione divennero strumenti abitualmente per far tacere le voci di critica). Per quanto riguarda i mezzi di informazione e di propaganda il regime fascista emanò leggi che soppressero la libertà di stampa: fu proibito dare notizie su processi svoltisi al tribunale militare, su Einstein, sulle malattie del Duce o del Papa; mentre si invitava caldamente a sottolineare particolari come la divisa da primo maresciallo dell'impero indossata dal Duce, la freschezza di Mussolini dopo quattro ore di trebbiatura ed infine le dieci acclamazioni della folla per far affacciare Mussolini al balcone. Fu istituita un’agenzia di stampa, controllata dal partito, che sceglieva le informazioni e comunicava ai giornali e alla radio solo quelle consentite. Il Ministero della Cultura Popolare dava istruzioni sul rilievo maggiore o minore da dare alle notizie. Naturalmente le notizie sgradevoli per il regime erano taciute e minimizzate. Si mise al servizio del fascismo anche una buon parte degli editori, giornalisti, scrittori. Da molti il fascismo fu considerato un male che era necessario accettare. La mancanza di libertà sembrò un prezzo giusto da pagare per avere un’Italia ordinata, senza scioperi, senza minacce di rivoluzione. Un’intensa propaganda, fatta con i più moderni mezzi di comunicazione esaltò il fascismo, il duce e l’ordine da loro instaurato. Tra i vari regimi totalitari, quello che seppe sfruttare nel migliore dei modi la propaganda fu sicuramente quello nazista; Hitler, capita l'importanza di quest'aspetto, istituì il ministero della propaganda con a capo uno dei suoi collaboratori: Joseph Paul Goebbels. A testimonianza di quanto peso dessero i nazisti alla diffusione dell'informazione ogni mattina i redattori dei quotidiani di Berlino e i corrispondenti di quelli stampati in altre città del Reich si riunivano al ministero della propaganda per farsi dire dal dottor Goebbels quali notizie stampare e quali tacere, come scrivere le notizie e come intitolarle, quali campagne rimandare e quali lanciare e qual era l'articolo di fondo desiderato per quel giorno. Per evitare malintesi venivano fornite, insieme alle istruzioni orali, direttive scritte giornalmente che venivano inviate ai piccoli giornali periferici per telegrafo o per posta. I giornalisti dovevano essere di pura razza ariana e irreprensibili dal punto di vista della fedeltà al regime. Analogo trattamento subirono i nuovi mezzi di comunicazione di massa, cioè la radio e il cinema. Il nazismo avvertì molto acutamente l'enorme potenziale di questi enti per la generazione del consenso; essi vennero quindi asserviti alla propaganda del Reich. Nell'URSS, invece, l'uso dei mezzi di comunicazione di massa fu portato avanti in una maniera molto più rigida e "fisica": mentre, infatti, nei regimi nazionalfascisti il consenso veniva organizzato in modo rigido ma senza alcuna esagerazione, in Russia si era creato una vera e propria atmosfera di terrore; un esempio significativo di questa sottomissione dei cittadini nei confronti del regime ci viene fornito dallo scrittore Aleksandr Isaevic Solzenisyn autore del libro Arcipelago Gulag: "si sta svolgendo, nella regione di Mosca, una conferenza regionale di partito. La dirige il nuovo segretario del comitato rionale, nominato al posto dell'altro, recentemente arrestato. Alla fine della conferenza viene approvato un messaggio di fedeltà a Stalin. Naturalmente tutti si alzano in piedi. Nella piccola sala è una burrasca di applausi che diventa ovazione. Tre, quattro, cinque minuti: sempre burrascosi sempre in ovazione. Ma già le palme sono indolenzite. Già le braccia alzate sono informicolite. Già gli anziani hanno l'affanno. Sta diventando ridicolo anche per chi adora sinceramente Stalin. Ma chi oserà smettere per primo? Lo poterebbe fare il segretario rionale ma è nominato da poco, al posto di un arrestato, ha paura! Infatti vi sono in sala quelli dell'Nkvd, in piedi ad applaudire, osservano chi smetterà per primo! E gli applausi continuano all'insaputa del grande capo, 6, 7, 8 minuti! All'undicesimo minuto H direttore della cartiera assume un'aria indaffarata e si siede al tavolo della presidenza. Dove è andato a finire il generale entusiasmo? Tutti in una volta, con l'ultimo battito di mani, cessano e si mettono a sedere. Sono salvi! Tuttavia proprio cosi si riconoscono gli uomini indipendenti. La stessa notte il direttore della cartiera è arrestato. Gli appioppano senza difficoltà, per tutt'altro motivo, dieci anni." Questa paradossale scenetta ci fa comprendere come l'uso delle nuovi mezzi di comunicazione di massa e l'uso capillare della forza per sopprimere qualsiasi dissenso e incanalare in direzioni precise il consenso e l'appoggio al regime. L’arte e la cultura furono ridotte a strumento della propaganda del regime sovietico. FRANCESE LA DEUXIEME GUERRE MONDIALE La France entre en guerre à la suite de l’invasion de la Pologne par l’armée allemande en 1939. Ce conflit oppose le Pays de l’Axe (Allemagne, Italie et Japon) à l’Angleterre, la France, les Etats-Unis et l’URSS. Les Allemands occupent Paris le 14 juin 1940. La France capitule e signe l’armistice le 25 juin à de condition très dures. La moitié du pays est occupée par les forces nazies. Le maréchal Petain est nomme chef d’un gouvernement collaborteur de l’Allemagne, installé à l’est dela France pour capital Vichy. Beaucoup de français n’acceptent pas la défaite ; ils prennent le maquis, puor participer à la Résistance française. Le général Charles de Gaulle, de son refuge en Angleterre, crée le movement France Libre et encourage à la resistance à l’intérieurdu Pays. De nombreux résistans, même trés jeunes, seront fusillées. Les forces allies s’organisent et débarquent en Normandie le 6 juin 1944. La France sera libérée en mai 1945. INGLESE BRITISH MUSIC & THE BEATLES British music has extended all over the world. Singers and musicians are the new idols of thousands of teen-agers who try to copy them in the way they dress, walk, style their hair and even in the way they sing. The words pop, rock, punk and acid rock are well-known to everybody and they are all of English origin. Among the most popular British pop and rock stars are The Beatles, The Rolling Stones, Pink Floyd,Queen,U2,Sting,Elton John, Phil Collins and many, many others. The four boys from Liverpool were a symbol for the young generation of the sixties who where rebelling against the old traditional ideals. The members of the group, which was formed in 1961, were John Lennon, Paul McCartney, George Harrison and Ringo Starr. With their records and their concerts, attended by thousands of screaming young fans, they became millionaires and even received an award from the Queen for their contribution to British exports In 1970, they split up and each member continued separately but still successfully. In 1980 John Lennon, was assassinated in New York where he lived. One of his most famous songs is Imagine which talks about a dream of peace and brotherhood. ARTE L’ESPRESSIONISMO L'Espressionismo è una corrente artistica, ricca di contenuti sociali e drammatici, che nasce attorno al 1905 in Francia con i Fauves, (le Belve) ed in Germania con il gruppo Die Brücke e a Monaco il Cavaliere Azzurro (Der blaue reiter) L'Espressionismo non riguarda solo le arti figurative, ma anche letteratura, musica, teatro, scenografia ed architettura. In pittura l'Espressionismo è una evoluzione dell'Impressionismo e le differenze tra i due movimenti sono sostanziali e profonde, ma non di natura tecnica di esecuzione. L’Impressionismo è legato alla realtà esteriore cogliendone gli effetti luministici e coloristici che rendono piacevole e interessante uno sguardo sul mondo esterno. Invece l'Espressionismo, rifiuta il concetto di una pittura tesa al piacere del senso della vista, spostando la visione dall’occhio all’interiorità più profonda dell’animo umano. L’Impressionismo ha un atteggiamento positivo nei confronti della vita, rappresentando il bello e la gioia di vivere, mentre l'atteggiamento dell’Espressionismo è invece profondamente drammatico espresso attraverso la violenza cromatica e la deformazione caricaturale. NASCITA DELL’ESPRESSIONISMO Da un punto di vista stilistico, la pittura espressionista nasce soprattutto dalle tele di Vincent Van Gogh e da quelle di Paul Gauguin, che sottolineano le loro esperienze emozionali e spirituali della vita, con colori forti e pennellate violente. Anche se l'Espressionismo si propone come il contrario dell'Impressionismo, entrambi sono movimenti ”realisti” che impongono al pittore il rispetto della realtà. Il termine Espressionismo appare nel 1911 in un saggio pubblicato nella rivista "Der Sturm" e viene utilizzato per definire la pittura dei "Fauves" in Francia e dei componenti del gruppo "Die Brücke" in Germania. IL CAVALIERE AZZURRO A Monaco, agli inizi del Novecento, c'è un clima più cosmopolita e culturalmente più vivace che in Francia; ciò favorì la nascita di vari gruppi artistici e l'affluenza di personalità straniere, tra cui Vasilij Kandinskij, Alex von Jawlenskij e Paul Klee. Nel 1911, dalla nuova associazione degli artisti monachesi, nata nel 1909 in polemica con la Secessione e la sua forte tendenza borghese e impressionista, si staccano Kandinskij e Franz Marc per fondare l'associazione del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro). I due organizzatori furono presto affiancati dal renano August Macke e dal mecenate Bernard Koehler, ma già con la seconda mostra (1ª: dicembre 1911; 2ª: 1912) al gruppo aderirono oltre altri artisti anche stranieri, tra cui Paul Klee; questi artisti erano accomunati dal desiderio di stabilire una relazione con la musica e l'arte del balletto, con la scienza, la filosofia e la religione, con gli artisti francesi e italiani, con i problemi di politica culturale, oltre che dalla visione di Kandinskij di spirituale nell'arte. Il carattere principale del gruppo, infatti, è l'orientamento spiritualistico, ovvero la visione dell'arte come qualcosa di ben lontano dalla natura, in quanto impulso interiore dell'uomo-artista. Essi, inoltre, volevano trovare un nuovo modo di guardare alla composizione degli antichi, ai disegni giapponesi, alle illustrazioni e alle opere dell'arte popolare, ai disegni infantili, oltre alla scultura negra e dei mari del Sud. La pittura nasce, per Kandinskij.” dal profondo di una necessità interiore” e deve essere armoniosa come la musica”. Kandinskij si ispira anche alle forme stilizzate dei mosaici e ai fondi oro bizantini e giunge gradualmente, nel suo percorso artistico, all’astrazione assoluta delle forme, a immagini cioè prive di somiglianza con la realtà. Un’opera di Kandinskij è “prova di copertina per l’almanacco del cavaliere Azzurro” Un cavaliere azzurro guida il cavallo al galoppo, simbolo dell’energia interiore delle passioni: quest’immagine è uno studio per la copertina dell’Almanacco, una specie di manifesto del movimento, che sarà pubblicato nel 1912 con scritti di musicisti e poeti all’avanguardia. Sul fondo blu spicca un riquadro profilato di nero: nello spazio giallo come un fondo oro bizantino il cavaliere vola in un paesaggio dalle forme irriconoscibili MUSICA IL ROCK La musica rock (conosciuta, spesso, anche solo come rock) è un genere musicale, nato negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso. Trae le sue origini da numerose forme di musica delle decadi precedenti, in particolare dal rock and roll, dal rhythm and blues e dal country, con eventuali richiami anche alla musica folk. Le sonorità del rock si improntano prevalentemente sulla chitarra elettrica, che in genere viene accompagnata da una sezione ritmica costituita da basso e batteria. Dagli anni settanta e poi sempre più frequentemente hanno iniziato a fare la loro comparsa anche gli strumenti a tastiera, come l'organo, il pianoforte, ed il sintetizzatore; altri strumenti di contorno, ad esempio il sassofono o l'armonica a bocca, possono essere usati per lo più in qualità di solisti. Nelle composizioni più elaborate, o nelle ballad, possono inoltre esservi arrangiamenti per archi (violino e violoncello) ed ottoni (tromba e trombone). Tra la metà degli anni sessanta ed i primi anni ottanta, la musica rock si è diramata in una enorme varietà di sottogeneri: si è mescolata con il blues per dar vita al bluesrock ed al southern rock, poi con il jazz ed altre forme di musica orchestrale per creare la fusion ed il rock progressivo. Allo stesso tempo, il rock ha anche incorporato influenze dal soul, dal funk e dalla musica latina. Nel corso degli anni sono nati altri generi derivati come il pop rock, l'hard rock, il rock psichedelico, il glam rock, l'heavy metal, e il punk rock. Gli anni ottanta hanno visto sbocciare il filone new wave, l'hardcore punk, il rock elettronico e l'alternative rock, mentre negli anni novanta si è assistito alla diffusione del grunge, del Britpop, dell'indie rock e del post rock. La maggior parte delle formazioni rock sono composte da quattro elementi, e formano pertanto un quartetto: un chitarrista, un cantante, un bassista ed un batterista. Esistono comunque anche formazioni più articolate, di cinque o più elementi, così come il cantante può suonare anch'egli uno strumento ed il suo ruolo può essere assegnato a più persone diverse che in questo modo alternano differenti parti vocali e differenti timbriche. Nato attraverso l'incontro delle diverse tradizioni musicali di origine africana ed europea, l'origine del rock and roll sta nella "Race music" e nella musica Hill Billy (più tardi chiamata rhythm and blues e country), tra gli anni quaranta e cinquanta. Particolarmente significative sono state le influenze jazz, blues, boogie woogie, country, folk e gospel. Big Joe Turner è stato uno dei precursori e il suo album del 1939, Roll 'Em Pete, è molto vicino al rock and roll degli anni cinquanta, così come lo è stata Sister Rosetta Tharpe, che ha ottenuto successi nelle classifiche pop nel 1938 con le sue canzoni gospel, come This Train e Rock Me, e nel 1940 con Strange Things Happenin' Every Day, Up Above My Head e Down by the Riverside. Altri dischi significativi degli anni quaranta e dei primi anni cinquanta furono Good Rocking Tonight di Roy Brown (1947), Move It On Over di Hank Williams (1947), Chicken Shack Boogie di Amos Milburn (1947), Rock the Joint di Jimmy Preston (1947), The Fat Man di Fats Domino (1949) e How High the Moon di Les Paul e Mary Ford (1951). Secondo lo storico della musica Peter Guralnick, la prima registrazione di rock and roll fu Rocket 88, di Jackie Brenston and his Delta Cats (scritta dal diciannovenne Ike Turner) e registrata da Sam Phillipsper l'etichetta Sun Records nel 1951. Negli anni cinquanta l'America e la sua "nuova generazione" cercavano nuovi modi di esprimersi e di intendere il rock and roll. La musica surf era ormai stata influenzata dall'avvento di Elvis Presley e verso la fine degli anni cinquanta il pubblico era aperto a nuove mode e nuove tendenze. Il rock and roll americano ebbe un grosso impatto in tutto il mondo, ma probabilmente le influenze maggiori si fecero sentire nel Regno Unito. Innumerevoli giovani inglesi ascoltavano il rhythm and blues e i pionieri del rock, iniziando a formare i loro gruppi. La Gran Bretagna divenne velocemente un nuovo centro del rock and roll, portando al fenomeno detto British Invasion (Invasione britannica in italiano) dal 1958 al 1969. Il Blues Rock (o rock blues) è un genere di musica rock che combina elementi di quest'ultimo con forti influenze del blues. Il blues rock cominciò a svilupparsi come genere originale a sé stante sin dalla metà degli anni sessanta, attraverso le sonorità di band come i Rolling Stones (che a loro volta traevano spunto da vecchi maestri quali Elmore James, Howlin' Wolf, e Muddy Waters). In America figure chiave del genere furono Pete Seeger, Woody Guthrie e dopo di loro, negli anni sessanta, figure come Bob Dylan e Joan Baez, che mischiarono la politica con il folk, con testi politicamente impegnati, vicini alla corrente progressista. Con la nascita della psichedelica una grossa fetta del rock attinse alle nuove ricerche dello scrittore e psicologo Timothy Leary sugli effetti artistici dell'assunzione di nuove droghe naturali come il peyote o sintetizzate in laboratorio come l'LSD. Roots Rock è il termine usato per descrivere un allontanamento da quelli che alcuni hanno visto come gli eccessi della scena psichedelica, verso una forma di rock and roll che ritorna alle sue influenze originali, in particolare country e musica folklorica, che porta alla creazione del country rock e del Southern rock. Nel frattempo a Londra si affacciarono personaggi come Arthur Brown e i suoi Crazy World, Pink Floyd e Soft Machine che cominciarono ad introdurre nella musica rock nuove atmosfere e musicisti pronti a spaziare in melodie musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo che basava la sua musica sullo schema voce-chitarra-basso elettrico e batteria. SCIENZE IL SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso ha le funzioni di ricevere, di elaborare e di trasmettere gli stimoli che provengono dal mondo esterno e dal nostro organismo. Esso è un sistema elettrochimico di comunicazione, il quale ci permette di sentire, pensare e di comportarci normalmente o meno. Tale apparato viene diviso in: - Sistema Nervoso Centrale o SNC; - Sistema Nervoso Periferico o SNP. Il Sistema Nervoso Centrale consta di cervello e midollo spinale. Il Sistema Nervoso Periferico è costituito dai nervi che nascono dal SNC diramandosi per tutto il corpo, innervando muscoli e ghiandole. Il SNP comprende un Sistema Nervoso Somatico ed un Sistema Nervoso Autonomo. Il Sistema Nervoso Somatico percepisce i suoni, gli odori, i sapori, la temperatura ecc. e indirizza le risposte motorie (movimenti volontari). Il Sistema Nervoso Autonomo controlla le funzioni dei nostri organi vitali (per esempio, regola il battito cardiaco, la digestione, la respirazione, ecc.). Questo sistema consta di un sistema simpatico e di un sistema parasimpatico. Il primo scarica adrenalina che accelera la frequenza cardiaca, aumenta la quantità di glucosio nel sangue, dilata le arterie e migliora la respirazione. Il secondo, invece, scarica l’atropina in grado di produrre calma, perché rallenta il battito cardiaco e riduce il livello di zucchero nel sangue ecc. Quando abbiamo uno stato di allerta viene coinvolta l’adrenalina, mentre quando non abbiamo uno stato di allerta viene coinvolta l’atropina. NEURONE, SINAPSI, E POTENZIALE DI AZIONE Il sistema nervoso dell’uomo è formato da circa 100 miliardi di cellule nervose (chiamate neuroni) e da un numero ancora maggiore di cellule di sostegno (dette glia). I neuroni comunicano fra di loro e lo fanno attraverso segnali chimici. Il neurone risulta essere costituito da un soma (o corpo cellulare) dai dendriti e da un assone. Le forme dei neuroni non sono tutte uguali tra loro. Tuttavia presentano la stessa struttura fondamentale: il soma, i dendriti e l’assone. Il soma racchiude il nucleo che ha funzioni metaboliche e riproduttive; i dendriti grazie alle loro ramificazioni possono comunicare con altri neuroni; l’assone trasmette l’informazione: l’informazione passerà successivamente a un altro neurone e così via. Per quanto riguarda i bottoni sinaptici va detto che liberano e riassorbono i neurotrasmettitori dopo la sinapsi. I bottoni sinaptici si definiscono protuberanze localizzate nella parte estrema dell’assone. EDUCAZIONE FISICA COMUNICAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT Lo sport è uno degli eventi di massa più significativi e suggestivi del nostro tempo: milioni di persone in tutti i Paesi del mondo assistono a grandi manifestazioni come il Tour de France, le Olimpiadi e i Mondiali di Calcio che sono considerati i tre eventi sportivi più seguiti nel globo. Lo sport ed il suo indotto occupano una posizione privilegiata nell’economia di un Paese, costituiscono indubbiamente un importante motore di sviluppo economico e sociale e, nonostante la crisi economica internazionale, lo sport rappresenta per la Francia una delle maggiori industrie del Paese. In questo quadro diventa sempre più interessante comunicare attraverso lo sport: l’efficacia dell’utilizzo dello sport come piattaforma di comunicazione, può favorire l’aumento delle occasioni di business, ampliando il vantaggio competitivo di un’azienda. Il marketing sportivo è, infatti, uno dei pochi strumenti di comunicazione in grado di offrire opportunità internazionali ad un’azienda, perché supera le tradizionali barriere linguistiche e culturali; si rivolge ad un pubblico mondiale; contribuisce a migliorare l’immagine aziendale. L’internazionalizzazione di un’impresa può essere notevolmente favorita da azioni mirate ed investimenti rivolti al mondo dello sport che spesso costituiscono la carta vincente per aumentare la visibilità di un’impresa e creare nuove opportunità di business. Comunicare attraverso lo sport è uno dei modi più efficaci per facilitare le aziende italiane che desiderano inserirsi nel mercato francese. Non è sempre facile sfruttarne le potenzialità, per questo motivo è preferibile rivolgersi ad esperti del settore che siano in grado di consigliare l’investimento più adatto al tipo di attività che l’impresa svolge, al volume d’affari e ai prodotti che essa commercializza. La Camera di Commercio Italiana di Nizza ha fatto della comunicazione attraverso lo sport uno dei suoi punti di forza irrinunciabili. Attraverso proficue collaborazioni con associazioni sportive locali come il Nice Lawn Tennis Club, il Cannet Volley-Ball, il Racing Club di Cannes, AC Volleyball di Cannes e Nice Volleyball, per citarne solo alcune, ha aumentato la sua visibilità, ottimizzato la sua capacità di comunicare verso l’esterno e dato vita a nuove opportunità di business per le aziende associate. La lunga esperienza della Camera di Commercio e i suoi contatti privilegiati con le associazioni sportive costituiscono una preziosissima risorsa di informazioni e di opportunità per qualsiasi azienda desiderosa di investire sul “marketing sportivo”. COMMENTO 1984 “1984” di George Orwell è un vero e proprio capolavoro, pubblicato per la prima volta nel lontano 1949 e capace ancora di affascinare chiunque la legga. Un inquietante visione della realtà portata all’eccesso, che riflette i problemi di una società governata e controllata e che spinge l’individuo nelle direzioni e nei significati che preferisce. L’autore del romanzo è George Orwell, il cui vero nome è Eric Arthur Blair, nato in India nel 1903 e poi trasferitosi, con la famiglia, in Inghilterra nel 1907. Orwell, noto anche per “La Fattoria degli animali (1945), descrive abilmente l’ingranaggio di un governo totalitario nell’anno 1984 appunto, in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Londra è la città principale dell’Oceania ed al vertice del potere politico c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, un’entità astratta e concreta allo stesso tempo e che nessuno ha mai visto di persona. La maggiore istituzione sotto questa entità è il Partito interno, poi quello esterno ed infine la gran massa dei sudditi. La città è invasa di manifesti con il volto del Grande Fratello ed ogni casa è potenzialmente controllata da teleschermi che controllano ogni attività di chi vive. "La pace è guerra", "La libertà è schiavitù", "L’ignoranza è forza", questi i motti che riassumono la politica di questa società. Il racconto è incentrato su Winston Smith, che lavora presso il Ministero della verità e che ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. In questi nasce un forte sentimento di odio verso il Grande Fratello, una forte voglia di riscoprire un passato che viene quotidianamente gestito e cancellato dal potere; sentimenti che deve controllare per evitare la Psicopolizia e soprattutto il Ministero dell’Amore e la sua misteriosa funzione. È una coscienza collettiva che vuole sovrastare e cancellare quella del singolo individuo. "1984" è il racconto di una dittatura totale che dista dai più grandi totalitarismi del passato poiché il Grande Fratello non si accontenta di governare le masse e quindi la loro sottomissione, ma vuole avere per sé l’anima e il cuore di ogni suddito prima di metterlo a morte. Si differenzia, ad esempio, dall’inquisizione, che metteva a morte l’eretico ma non la sua storia, non il suo coraggio. Il condannato in Oceania, prima di morire, dev ’esser sottomesso e non importa se ci vorranno anni: insieme al suo corpo dovrà morire anche la sua anima. Il Grande Fratello non solo pretende obbedienza assoluta, ma anche la spontanea condivisione del sogno. Orwell comunque va oltre: nascono spontanee infatti riflessioni non solo nella dittatura stalinista alla quale si è ispirato, ma anche nella nostra società, nella nostra democrazia. Evidente ad esempio il legame tra potere e strumenti di comunicazione, oppure fra potere e storia.